(CSA) - Lotto n.2 (.pdf 1565 KB ) - Grandi Stazioni S.p.A.
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1 OPERE EDILI<br />
1.1. Materiali In Genere<br />
I materiali in genere occorrenti per la costruzione delle opere proverranno da quelle località che<br />
l'Appaltatore riterrà di sua convenienza, purchè, ad insindacabile giudizio della Direzione lavori, siano<br />
riconosciuti della migliore qualità e rispondano ai requisiti appresso indicati.<br />
2 ACQUA, CALCI, CEMENTI ED AGGLOMERATI CEMENTIZI, POZZOLANE, GESSO,<br />
SABBIE<br />
L'acqua per l'impasto con leganti idraulici dovrà essere limpida, priva di sostanze<br />
organiche o grassi e priva di sali (particolarmente solfati e cloruri) in percentuali dannose<br />
e non essere aggressiva per il conglomerato risultante.<br />
Le calci aeree ed idrauliche, dovranno rispondere ai requisiti di accettazione di cui al R.<br />
Decreto 16 novembre 1939, n. 2231; le calci idrauliche dovranno altresì rispondere alle<br />
prescrizioni contenute nella Norma UNI EN 459‐ 1:2001<br />
I cementi dovranno rispondere ai limiti di accettazione contenuti nella legge 26 maggio<br />
1965, n. 595 e nel D.M. 3 giugno 1968 (“Nuove norme sui requisiti di accettazione e<br />
modalità di prova dei cementi”) e successive modifiche.<br />
Gli agglomerati cementizi dovranno rispondere ai limiti di accettazione contenuti nella<br />
legge 26 maggio 1965, n. 595 e nelle NTC 2008<br />
A norma di quanto previsto dal paragrafo 11.2.9 Leganti delle NTC2008 “devono<br />
impiegarsi esclusivamente i leganti idraulici previsti dalle vigenti disposizioni in materia,<br />
dotati di certificato di conformità‐ rilasciato da un organismo europeo notificato‐ ad una<br />
norma armonizzata della serie UNI EN 197 ovvero ad uno specifico Benestare Tecnico<br />
Europeo(ETA) , purché idonei all’impiego previsto nonché, per quanto non in contrasto,<br />
conformi alle prescrizioni di cui alla Legge 26/05/1965 n. 595<br />
I cementi e gli agglomerati cementizi dovranno essere conservati in magazzini coperti,<br />
ben riparati dall'umidità e da altri agenti capaci di degradarli prima dell'impiego.<br />
Le pozzolane saranno ricavate da strati mondi da cappellaccio ed esenti da sostanze<br />
eterogenee o di parti inerti; qualunque sia la provenienza dovranno rispondere a tutti i<br />
requisiti prescritti dal R. Decreto 16 novembre 1939, n. 2230.<br />
Il gesso dovrà essere di recente cottura, perfettamente asciutto, di fine macinazione in<br />
modo da non lasciare residui sullo staccio di 56 maglie a centimetro quadrato, scevro da<br />
materie eterogenee e senza parti alterate per estinzione spontanea. Il gesso dovrà essere<br />
conservato in locali coperti, ben riparati dall'umidità e da agenti degradanti.<br />
Le sabbie dovranno essere assolutamente prive di terra, materie organiche o altre<br />
materie nocive, essere di tipo siliceo (o in subordine quarzoso, granitico o calcareo),<br />
avere grana omogenea, e provenire da rocce con elevata resistenza alla compressione.<br />
Sottoposta alla prova di decantazione in acqua, la perdita in peso della sabbia non dovrà<br />
superare il 2%. L’Appaltatore dovrà inoltre mettere a disposizione della Direzione Lavori i<br />
vagli di controllo (stacci) di cui alla norma UNI 2332‐1.<br />
La sabbia utilizzata per le murature dovrà avere grani di dimensioni tali da passare<br />
attraverso lo staccio 2, UNI 2332‐1.<br />
La sabbia utilizzata per gli intonaci, le stuccature e le murature a faccia vista dovrà avere<br />
grani passanti attraverso lo staccio 0,5, UNI 2332‐1.<br />
La sabbia utilizzata per i conglomerati cementizi dovrà essere conforme a quanto<br />
previsto nell’All. 1 del D.M. 3 giugno 1968 e dall’All. 1 p.to 1.2. D.M. 9 gennaio 1996.<br />
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<strong>CSA</strong>‐Accordi quadro_PARTE GENERALE‐ NORD‐rev 9maggio 2011.doc