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più volte ripieg.) inc. dal Gramignani (la seconda da B.Pollini) su disegno di S.Attinelli,
raffiguranti il catafalco e le volte, cenotafi, figure allegoriche, monumenti ed in fine il mausoleo
funebre. Il testo si deve al celebre teologo cassinese G.E. Di Blasi (1721-1812), l’orazione per
Carlo III è di Camillo Di Maria, l’elogio funebre per l’Infante Gennaro è di L. D’Antoni.
Esemplare perfetto. MANCA A RUGGIERI. VINET 579. BERLIN KAT. 3275. MIRA I, 108. NARBONE
I, 379. MONCADA LO GIUDICE n. 240. [12825]
236. Ferrara - BERNI, Francesco. Il Mondo, mascherata. Esercizio cavalleresco da
rappresentarsi a cavallo nel cortile di Ferrara. All’Em.mo Card. Acciaioli, Legato, et
alle Signore Dame. Inventato, ed ammaestrato dal Sig. Conte Pinamonte Bonacossi.
Ferrara, per il Giglio, 1672, € 300
in-4, pp. 36, legatura coeva cart. marmorizz. La “Mascherata” carnevalesca in versi del
ferrarese conte Berni (1610-1673) è preceduta e seguita da un “Breve racconto” esplicativo del
conte Bonacossi. Prima edizione, molto rara. (Esempl. mancante della tavola f.t.). MANCA A
TUTTE LE BIBLIOGRAFIE E CAT. SPECIALIZZATI. [12366]
237. FRANQUART, Jacobus. Pompa Funebris optimi potentissimiq. Principi
Alberti Pii, Archiducis Austriae…veris imaginibus expressa a I. Francquart archit.
reg. Eiusdem Principais moriendi Vita, scriptore E.Puteanus. Bruxelles, 1623
(Lovanii, typis Heur. Hastenii), € 3.200
in-folio oblungo, leg. antica cart., dorso in pelle. Stupendo frontespizio figurato inciso, con varie
figure allegoriche funebri, ritratto e armi della Casa d’Austria, 12 ff. a stampa, 46 grandiose
tavole (due più volte ripieg.) raffiguranti gli apparati ed il sontuoso corteo funebre svoltosi in
Sainte-Gudule di Bruxelles il 20 marzo 1622, tutte finemente incise all’acquaforte da Cornelius
Galle. Esemplare completo ed in buona comnservazione (le due grandi tav. rinforzate al verso;
qualche traccia di piega; qualche margine frastagliato). Prima edizione. VINET 622: “Volume
rare, curieux, intéressant surtout parce qu’il fait connäitre les coustumes du temps…”.
LIPPERHEIDE 2660. RUGGERI 1070. [3670]
238. FRIZZONI, Fortunato. Canzuns spirituelas davart Cristo Gesu il bun Pastur e
deliziusa paschura per sias nuorsas. Il segner ais mieu Pastur: Eau nun veng ad avair
maungel. Stampo à Cellerina, da Giacomo N: Gadina, anno MDCCLXV, (1765) € 6.200
in-8, pp. (32), 643, (12), leg. coeva p.pelle, dorso a nervi, sottile fregio in oro con terminazioni
angolari floreali ai piatti. Antiporta raffigurante il buon pastore con iscrizioni in lingua romancia
(J.W. Kauffer del.; P.A. Degmair sculp.). Titolo impresso in rosso e nero, entro bordura tipogr.
Precedono il testo la “Dedicaziun”, “Prefaziun”, “Avvertimaint al benin Lettur”, “Augurio als
Promotuors della preschaint’Ovra” nel quale figura in un curioso acrostico formato sia dalla prima
sia dalla ultima lettera dei versi, il nome del curatore dell’edizione, Fortunato Frizzoni, vescovo di
Bondo e poi di Cellerina; il quale pare abbia fatto salire da Bergamo il tipografo, con il torchio a
dorso d’asino, ed abbia stampato il volume in una stalla, con il solo aiuto di un giovane pastore. (Cfr.
TERNAUX, Histoire de l’Imprimerie en Suisse, 1836, non avendo visto il libro). Primo libro impresso
a St.Moritz: Celerina, piccolo villaggio dell’Engadina, è infatti uno dei borghi originari della celebre
stazione svizzera. Si tratta inoltre, con estrema probabilità, del libro stampato all’epoca alla maggiore
altitudine. Sacra rappresentazione popolare in lingua romancia, con molte parti cantate e musica a
stampa. Precede le parti classiche della rappresentazione la “Allas vendas Baselgias del Comoen
d’Engiadina zura”, mentre le ultime 15 pagine num. contengono un “Breve esame di se stesso avanti
la S.Cena”, in lingua italiana. Edizione di eccezionale interesse per la storia della tipografia svizzera,
della cultura romancia e delle tradizioni popolari alpine. Straordinaria è la vicenda editoriale di questo
libro, e notevole il fatto che, nel XVIII secolo, si sia stampato un libro, in dialetto locale, in una
località di montagna a 1700 metri di altitudine; è superfluo menzionare l’importanza
dell’introduzione della stampa in una qualsiasi località, e, soprattutto delle implicazioni socioculturali
che questo fatto può avere avuto in paesi montani dove l’analfabetismo era all’epoca quasi