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200. MAISTRE, François Xavier de). Voyage autour de ma chambre, par M. le
Chev. X***. A’ Turin, 1794, € 1.900
in-8 picc., pp.188 num., 2 nn. (errata), legatura orig. cart. rustico, esempl. a pieni margini con
barbe. Edizione originale, rara, del più noto romanzo dell’autore, leggiadra fantasia filosofica
pubblicata anonima (“par A.O.A.S.D.S.M.S.: ancien officier au service de Sa Majesté Sarde”).
Xavier de Maistre nacque a Chambery nel 1765 (+ Pietroburgo 1852), fu ufficiale nell’esercito
del Re di Sardegna, antirivoluzionario e contrario a Napoleone. Scrisse il “Voyage” nella
cittadella di Torino durante la prigionia per un duello. Dopo l’occupazione francese del
Piemonte passò dalla parte del generale Suvarov, militò nell’esercito russo e si stabilì a
Pietroburgo. CARTERET, LE TRESOR DU BIBLIOPHILE, II, 92: “ses livres sont des nodèles de
narration simple et forte”, [4506]
201. MANSO, Giov. Battista. I Paradossi overo dell’Amore. Dialogi. Milano,
Girolamo Bordoni, (in fine:) Pandolfo e Marco Tullio Malatesta, 1608, € 1.300
in-4, pp. (48), 221, (1), leg. coeva in pergamena. Impresa tipogr. al tit., fregi ed iniz. silogr.
Dedica dell’editore, il libraio milanese G. Bordoni, a Gregorio Buoncompagni, marchese di
Vignola. Nelle pagine prelim. componimenti in latino ed in volgare in lode dell’autore scritti da
Crist. Martini, Ant. Blaguazzoni, G. A. Biffi, Giov. Soranzo ed Ant. Gallarati. La pag. 78 è
interamente dedicata alla raffigurazione silogr. dei simboli dei pianeti influenti sull’amore.
Prima edizione, ed unica, di interessante opera filosofica e dottrinaria che suscitò qualche
polemica. E’ divisa “in cinque Dialoghi intorno alle cinque cagioni dell’Amore: formale,
agente, materiale, finale, et istromentale”, tutti con nome diverso (Lo Scalea, Il Loffredo, Il
Capece, L’Anversa, Il Bisaccio) ed aventi per interlocutore Torquato Tasso, del quale è anche il
madrigale riportato a pag. 182 (cfr. Racc. Tassiana Bergamo n. 2977). G.B. Manso (Napoli
1561-1645), marchese de Villa, fu letterato e grande amico del Tasso, di cui scrisse una “Vita”
(Roma, 1634); si rese celebre soprattutto per aver istituito a Napoli una scuola gratuita per
l’istruzione e l’educazione dei giovani, legando i propri beni a quest’istituzione, detta il Collegio
dei Nobili. Bell’esempl. marginoso (qualche lieve ingiallitura). BMC, XVII SEC., 528. MICHEL-
MICHEL V, 98. CAT. VINCIANA n. 3446. GAY III, 625. GRAESSE IV, 368. [5000]
202. MELI DA CREMA, Antonio. Libro de Vita Contemplativa: lectione,
meditatione, oratione, contemplatione. Scala dil Paradiso intitulato. Brescia,
Morandi 1527, € 9.500
in-4, ff. (22), 434, (12), artistica leg. coeva in p. pelle, bordura e fregi vegetali impressi a secco
sui piatti, al centro dei medesimi Croce del Calvario impressa in oro (dorso con abili restauri).
Colophon, al f. 434v: Impresso nellinclita (!) citta di Bressa nellofficina (!) di magistro Io.
Antonio Morandi da Gandino, MDXXVII adi 28 del mese de Zugno”. Stupendo figurato del
primo Cinquecento: titolo entro bordura a fiori e grande vignetta silogr. (mm 100x95)
raffigurante i vari gradi della conoscenza per giungere alla Contemplazione; al verso S. Agostino
in cattedra tra un folto gruppo di frati agostiniani (silogr. ripetuta al verso del f. 22 n.n.), al cui
ordine apparteneva anche l’autore. Al f. 8 verso n.n. silogr. della Congregazione dell’ordine, a
piena pagina; f. 12 n.n. elaborata cornice con mezzi busti di autori e grande iniziale figurata
C(um); al primo f. numerato bordura con intrecci geometrici su fondo nero e iniziale figurata.
Nel testo 113 belle illustrazioni di varie dimensioni; alcune silogr. sono tratte dalle edizioni del
1493 della Bibbia di Malermi e delle Deche di Tito Livio. Prima edizione di questo testo in
volgare di meditazione sulla vita contemplativa opera del teologo agostiniano Antonio Meli (m.
1528), dal 1516 vicario generale dell’ordine e padre confessore di Lucrezia Borgia, cui dedicò
quest’opera. Ispirato alla “Scala Paradisi” attribuito a S. Agostino e all’opera del Climacus, il
“Libro de vita contemplativa” del Meli è una raccolta di riflessioni sulla guida morale offerta
dai testi biblici. Cinquecentina bresciana assai rara (censita in sole 11 biblioteche italiane);
ottimo esemplare in pregevole leg. coeva (nota manoscritta al tit. di mano cinquecentesca