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pubblicato a Napoli le “Lettere apologetiche in difesa della teologia scolastica e della f<strong>il</strong>osofia<br />

peripatetica”, contenenti, tra l’altro, aspri attachi al pensiero cartesiano. “Questa risposta, più<br />

ancora delle prime due (apparse rispettivamente nel 1699 e 1702) rappresenta uno fra i più<br />

importanti documenti nella diffusione del pensiero e delle opere di Descartes in ambiente<br />

napoletano” (DBIt., vol. 59, p. 491). Benché l’opera del Grimaldi riscuotesse notevole successo<br />

ed <strong>il</strong> favore di molti <strong>il</strong>lustri personaggi dell’epoca, tra cui Gravina, Muratori, Magliabechi e<br />

Mab<strong>il</strong>lon, nel 1726, in seguito alla publicazione l’anno precedente a Lucca di una nuova<br />

edizione, con nuove aggiunte e col preciso intento di affermare la “libertas ph<strong>il</strong>osophandi”, la<br />

condanna della congregazione dell’Indice arrivò inesorab<strong>il</strong>e a colpire sia la prima che la seconda<br />

edizione delle “Risposte”. Bell’esempl. (timbro nel margine bianco del titolo). MELZI II, 458.<br />

PARENTI, LUOGHI FALSI, p. 55. DBIT., LIX pp. 490-495. [9366]<br />

198. LEONICUS THOMAEUS. Dialogi, nunc primum in lucem editi. (In fine:)<br />

Venetiis, Greg. de Gregoriis, 1524, € 1.200<br />

in-4, ff. XC num., 2 nn. (ult. bianco) leg. coeva in pergamena , titolo ms. al dorso. Testo in<br />

minuto nitidissimo car. corsivo, spazio con lettera-guida per le iniz. Dedica a Rinaldo Polo.<br />

Prima edizione dell’opera più significativa dell’umanista veneziano d’origine albanese (1456-<br />

1531). Sono 10 dialoghi f<strong>il</strong>osofoci, ad imitazione di Platone e Cicerone, su vari argomenti: De<br />

divinatione, De animorum immortalitate, De tribus animorum vehiculis, De nominum<br />

inventione, De compescendo luctu, De relativorum natura, De precibus, De aetatum moribus,<br />

De alica, De ludo talario. Particolarmente interessanti <strong>il</strong> primo che tratta della divinazione e<br />

delle varie forme di premonizione; <strong>il</strong> secondo, in cui, prendendo posizione nella discusssione<br />

provocata dal Pomponazzi, sostiene che l’anima, sostanza semovente e separata, come vogliono<br />

Platone ed Aristotele, è immortale; <strong>il</strong> penultimo che tocca la gastronomia e la medicina (l’alica è<br />

una qualità di orzo con cui si preparava una tisana; per altri “opuscula” l’autore è registrato<br />

nelle bibliografie di medicina di Wellcome e Durling); ed infine l’ultimo che riferisce di quel<br />

tipo di rappresetazione musicale in cui gli attori venivano vestiti d’una tunica (talaris) lunga sino<br />

ai talloni. Assai raro. Ottimo esemplare. STC 375. ADAMS L-507. [10186]<br />

199. MACROBIUS, Ambrosius. In Somnium Scipionis expositio. Saturnalia.<br />

Venezia, F<strong>il</strong>ippo Pincius, 29.X.1500, € 3.600<br />

in-folio, ff. 35 (su 36, mancando l’occhietto con <strong>il</strong> solo nome dell’a.), 86, leg. tarda che riut<strong>il</strong>izza<br />

un bifolio di incunabolo. Colophon in fine: “libri impressi Venetiis a Ph<strong>il</strong>ippo Pincio Mantuano:<br />

anno nativitate dni M.ccccc. die xxix Octobris”. Rarissimo incunabulo, sesta edizione delle due<br />

opere più significative di Macrobio, scrittore latino del IV-V secolo d’origine africana. Nella<br />

prima, commento neoplatonico al ciceroniano “Sogno di Scipione”, l’a. “introduce le sue<br />

persuasioni f<strong>il</strong>osofiche, ispirate ai princìpi e agli ideali del neoplatonismo del tempo e discute<br />

della natura dell’anima e di Dio, dell’universo e degli astri...” ed espone un concetto geografico<br />

della terra che si differenzia da quello tolemaico e ne offre una esemplificazione nella figura del<br />

planisfero al f. 30; nei sette libri dei “Saturnali” in forma di dialogo tratta vari interessanti<br />

argomenti, tra cui dell’origine delle feste in onore di Saturno, della divisione dell’anno, del culto<br />

di alcune divinità e soprattutto dell’arte e della tecnica di Virg<strong>il</strong>io; vari passaggi riguardano<br />

fisica, matematica, geografia ed astronomia. Macrobio si preoccupa soprattutto che non vada<br />

perduto <strong>il</strong> patrimonio della tradizione degli antichi, in un’epoca di incipiente decadenza della<br />

romanità. Di particolare interesse ed importanza geografico-scientifica è <strong>il</strong> mappamondo pre-<br />

Tolemaico in s<strong>il</strong>ografia (145x135 mm); la terra è formata da quattro grandi isole con una zona<br />

torrida inagib<strong>il</strong>e a separare i due emisferi. Cfr. SHIRLEY, The Mapping of the World: “His<br />

neoplatonic commentary on Cicero includes, among many references to the pseudo-sciences, a<br />

geographic concept which is different to that of Ptolemy. The inhabitated world north to<br />

Equator is balanced by a southern continent and divided from it by water”. Alcune chiose coeva<br />

nei margini e al verso dell’ultimo f., lieve brunitura. GOFF M-13. ESSLING 1232. KLEBS 638.5.<br />

SANDER 4075. BMC V,499. IGI 5928. NORDENSKIÖLD p. 37. [2556]

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