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148. PETITOT, Ennemond Alexandre. Raisonnement sur la Perspective… Ragionamento sulla Prospettiva, per agevolarne l’uso a’ Professori. Dedicato a’ medesimi. In Parma, da’ Fratelli Faure Librari (in fine Stamp. di Filippo Carmignani), 1758, € 2.500 in-folio picc., ff. 5 incisi n.n. (titolo figurato inciso su due fogli, francese e italiano, “Avviso” inc. e figurato dell’editore, dedica a stampa su due fogli ai lettori dell’incisore Gaultier), pp. 20 (tutto bilingue), 9 tavole f.testo (7 tecniche, 2 di figure umane). Legatura rustica dell’epoca in cartone (con difetti). Prima edizione di rara opera scritta dal Petitot (1727-1801) quando il pittore francese si trovava alla corte dei Borbone. La pubblicazione si deve all’iniziativa dell’incisore P. Jacopo Gaultier, probabilmente autore della traduzione in italiano. Fu ristampata a fine Settecento a Parigi e Pietroburgo. Il testo bilingue è su due colonne, compreso entro riquadro; le tavole si riferiscono a varie proiezioni della piramide, ai soffitti, al teatro e al corpo umano. I due titoli incisi sono affiancati, ognuno con allegoria della prospettiva, curiosamente speculari fra loro. L’opera si divide in tre parti: prospettiva lineare (quadri, soffitti piani e curvi); prospettiva teatrale e, in fine, prospettiva dei rilievi. Esemplare genuino, grande di margini. VAGNETTI EIVB40: “La sua estrema concisione ha favorito la sua divulgazione nel Ducato di Parma e le due repliche francese e russa, ma ha forse nuociuto al suo completo apprezzamento”. POUDRA, HIST. PERSPECTIVE, 1864, p. 522-25. [13595] 149. POMPEI. Gli ornati delle pareti ed i pavimenti delle stanze dell’antica Pompei, incisi in rame. In Napoli, dalla Stamperia Reale, 1796-1808, € 16.000 2 tomi in un vol. in-plano (67x50 cm), solida legatura del tempo in pieno vitello, dorso ornato in oro, bordura dor. sui piatti. Titolo con vignetta incisa ad ognuna delle due parti, un foglio di testo introduttivo ripetuto nei due volumi, 96 grandiose tavole (48 per ciascun tomo), disegnate dai migliori artisti napoletani di fine XVIII sec. (Chiantarelli, Morelli, Manto, Casanova, Campana, Morghen ed altri) ed incise in rame con grande maestria da Lamberti, Scarpati, Cataneo, Guerra, Azzerboni, Fiorello, Casanova, Giomignani, ed altri). Raffigurano gli affreschi ed i mosaici romanici di pareti e pavimenti dell’antica Pompei, appena riscoperti e riportati alla luce, in quei decenni, dopo le distruzioni causate del Vesuvio in eruzione nel 63 e 79 dopo Cristo. Opera di maestosa bellezza, voluta dalla Regal Accademia Ercolanese di Archeologia, impressa certamente in pochissimi esemplari su carta forte e grande. (Una terza parte con sole 13 tavole, di dimensioni ancora maggiori, vide la luce negli anni seguenti). Di notevole rarità, manca alle numerose bibliografie e cataloghi specializzati. Solo il FURCHEIM, Bibliogr. di Pompei, p.67, ne offre una sufficiente descrizione. Perfetto esemplare. [3393] 153. VIGNOLA, Giacomo Barozzi da. Regola delli Cinque Ordini d’Architettura. Roma, 1565. (Segue:) PERUCCI, Oratio. Porte d’Architettura Rustica. (Roma 1634, segue:) LABACCO, Antonio. Libro appartenente a l’Architettura… (Roma 1634),€ 14.500 Tre serie d’incisioni in un volume in-folio, legatura 800esca in pelle. Appartenuto a Gilbert R. Redgrave (1844–1941) grande designer e architetto inglese, figlio del pittore Richard. Tra I progettisti della Royal Albert Hall, fu inoltre presidente della Bibliographical Society of London ed in collaborazione con Alfred W. Pollard curò il celebre STCdella British Library. I) 32 tavole num. I-XXXII, compreso il frontespizio con ritratto, il privilegio di Pio IV e la dedica al Card. Farnese. Prima edizione del Vignola, terza tiratura, “the most comprehensive, systematic and authoritative exposition of one-point and two-point perspective construction methods published in the sixteenth century”. vCorrisponde all’esemplare descritto da FOWLER 351 (“The work described heremay therefore be the third issue with the addition of the 5 engraved plates of doorways and one mantelpiece. The plates in this copy are particularly fine impressions”. Anche qui infatti seguono 5 tavole anonime e non numerate di porte progettate per il Card. Farnese a Caprarola ed al Palazzo della Cancelleria, ed una tavola di un camino. II) Porte d’architettura rustica d’Oratio Perucci pittore et archit.o reggiano date in luce dal dot.r Francesco
suo figl.o ..., 1634, 21 ff., compresi una dedica a stampa ed il frontespizio firmato “Oratius Perutius inv., Franciscus Curtis fe., Vittorio Serena form. 1634” con dedica a Gasparo Gherardini marchese di Scurano (Parma). Le 19 tavole riportano il monogramma OP dell’autore e la firma del Coriolano in varie abbreviazioni. CICOGNARA p. 608: “Sono porte 18 in altrettante tavole che sono sullo stile di quelle del Vignola. Quest’opera non è a molti nota quantunque di bello stile, e sebbene le stampe siano state pulitamente intagliate dal Coriolano”. III) Libro d’Antonio Labacco appartenente a L’Architetture nel qual si figurano alcune notabili antiquità di Roma. Per l’autore, 1559 (ma XVII sec.), 35 fogli incisi ed il n. 32 a stampa, i ff. 7-8, 9-10, 23-24 costituiscono tavole su doppio foglio, i 29-31 una tav. su triplo f. Di quest’opera apparsa nel 1552, secondo Mortimer esistono “numerous variants in copies, issues, and editions noted by Ashby and in the Fowler catalogue”. Celebre studio, comprendente le ricostruzione in pianta e sezione dei più importanti monumenti romani, come il molo di Adriano, il tempio e la colonna nel foro Traiano, i templi presso il teatro Marcello. Vasari lodò Labacco come “molto intendente nelle cose d’architettura, come ne dimostra il suo libro stampato de le cose di Roma, che è bellissimo”. Il frontespizio di quest’ultima parte è rifilato ed applicato carta antica, per il resto assai marginoso. Importante esemplare, oggetto di studio di uno dei grandi dell’architettura britannica del XIX secolo. MORTIMER Italian 245 (ed.1559); ASHBY, in La Bibliofilia, XVI, 289-309. FOWLER 167. [16868] 154. VITRUVIO, Marco Pollione. I dieci libri dell’Architettura. Tradotti et commentati da Mons. Daniel Barbaro, da lui riveduti et ampliati; et hora in più commoda forma ridotti. Venetia, Franc. de’ Franceschi, 1567, € 3.000 in-4, pp. (8), 505 (con errori di numerazione), solida legatura coeva in pergamena, titolo ms. al dorso. Dedica del traduttore al Card. di Ferrara Ippolito d’Este, gran numero di belle iniziali silogr., testo in car. corsivo e tondo. Illustrato da elegante frontespizio silografico a motivo architettonico con figure allegoriche, tratto dall’edizione del Marcolini del 1556, 2 tavole ripiegate ed un gran numero di diagrammi e figure silogr., anche a piena pag., attribuite a Giov. Chriegher. Terza edizione (dopo la prima del 1556) della stimatissima traduzione e del commento del Barbaro, che prestò soppiantò quella del Cesariano (Como 1521). Bell’esempl. (lieve alone d’umido da p. 475 a fine; antica firma di proprietà e timbro nel margine del titolo). FOWLER 413. CICOGNARA 720. POLENI 95. RICCARDI II, 615. [10050] 155. VITTONE, Bernardo Antonio. Istruzioni elementari per l’inderizzo de’ giovani allo studio dell’Architettura Civile. (Con:) Istruzioni diverse concernenti l’officio dell’Architetto Civile... ove si tratta della misura delle fabbriche, del moto, e della misura delle acque correnti... dei ponti, e di pressoché ogni sorta di fabbriche ed ornamenti... Lugano, Agnelli, 1760 e 1766, € 17.000 4 volumi in-4, pp. (8), 622, una tabella f.t.; antiporta figuratoe 103 tavole, di cui 15 ripiegate, num. 1-101 (ripetute nella numerazione le tav. II e XXIV); pp. 324, (2) di errata; titolo inciso e 111 tavole su doppia pag. Belle leg. coeve in p. pelle, titoli e fregi oro ai dorsi (qualche piccolo restauro), tagli dipinti. Prima edizione dell’opera completa del Vittone (1705-1770), oggi, giustamente, considerato uno dei più validi esponenti del tardo Barocco italiano ed europeo, per la sua capacità di interpretare in modo originale gli insegnamenti di personalità quali Borromini, Guarini e Juvarra. I quattro volumi, destinati a stare assieme, si trovano per lo più separati a causa degli anni intercorsi tra le due stampe: raro è trovarli riuniti e in buone condizioni. Nei due trattati in esame, l’autore si propone di istruire i lettori nell’architettura civile (contrapposta a quella militare). Entrambi i testi partono dall’esposizione di questioni di geometria e misurazione degli edifici, e si soffermano poi sugli ornamenti, con particolare attenzione per gli ordini architettonici classici. Assai interessanti sono le prescrizioni sulla “misura delle acque correnti”, l’estimo dei beni, la disposizione e la struttura di ogni sorta di fabbriche e dei loro arredi, compresi quelli ecclesiastici. Il vasto corredo illustrativo, inciso in parte da Belmond, Quarini e Bianchi su disegno dell’autore, comprende capitelli ed altri particolari architettonici,
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148. PETITOT, Ennemond Alexandre. Raisonnement sur la Perspective…<br />
Ragionamento sulla Prospettiva, per agevolarne l’uso a’ Professori. Dedicato a’<br />
medesimi. In Parma, da’ Fratelli Faure Librari (in fine Stamp. di F<strong>il</strong>ippo<br />
Carmignani), 1758, € 2.500<br />
in-folio picc., ff. 5 incisi n.n. (titolo figurato inciso su due fogli, francese e italiano, “Avviso”<br />
inc. e figurato dell’editore, dedica a stampa su due fogli ai lettori dell’incisore Gaultier), pp. 20<br />
(tutto b<strong>il</strong>ingue), 9 tavole f.testo (7 tecniche, 2 di figure umane). Legatura rustica dell’epoca in<br />
cartone (con difetti). Prima edizione di rara opera scritta dal Petitot (1727-1801) quando <strong>il</strong><br />
pittore francese si trovava alla corte dei Borbone. La pubblicazione si deve all’iniziativa<br />
dell’incisore P. Jacopo Gaultier, probab<strong>il</strong>mente autore della traduzione in italiano. Fu ristampata<br />
a fine Settecento a Parigi e Pietroburgo. Il testo b<strong>il</strong>ingue è su due colonne, compreso entro<br />
riquadro; le tavole si riferiscono a varie proiezioni della piramide, ai soffitti, al teatro e al corpo<br />
umano. I due titoli incisi sono affiancati, ognuno con allegoria della prospettiva, curiosamente<br />
speculari fra loro. L’opera si divide in tre parti: prospettiva lineare (quadri, soffitti piani e curvi);<br />
prospettiva teatrale e, in fine, prospettiva dei r<strong>il</strong>ievi. Esemplare genuino, grande di margini.<br />
VAGNETTI EIVB40: “La sua estrema concisione ha favorito la sua divulgazione nel Ducato di<br />
Parma e le due repliche francese e russa, ma ha forse nuociuto al suo completo<br />
apprezzamento”. POUDRA, HIST. PERSPECTIVE, 1864, p. 522-25. [13595]<br />
149. POMPEI. Gli ornati delle pareti ed i pavimenti delle stanze dell’antica Pompei,<br />
incisi in rame. In Napoli, dalla Stamperia Reale, 1796-1808, € 16.000<br />
2 tomi in un vol. in-plano (67x50 cm), solida legatura del tempo in pieno vitello, dorso ornato in<br />
oro, bordura dor. sui piatti. Titolo con vignetta incisa ad ognuna delle due parti, un foglio di testo<br />
introduttivo ripetuto nei due volumi, 96 grandiose tavole (48 per ciascun tomo), disegnate dai<br />
migliori artisti napoletani di fine XVIII sec. (Chiantarelli, Morelli, Manto, Casanova, Campana,<br />
Morghen ed altri) ed incise in rame con grande maestria da Lamberti, Scarpati, Cataneo, Guerra,<br />
Azzerboni, Fiorello, Casanova, Giomignani, ed altri). Raffigurano gli affreschi ed i mosaici<br />
romanici di pareti e pavimenti dell’antica Pompei, appena riscoperti e riportati alla luce, in quei<br />
decenni, dopo le distruzioni causate del Vesuvio in eruzione nel 63 e 79 dopo Cristo. Opera di<br />
maestosa bellezza, voluta dalla Regal Accademia Ercolanese di Archeologia, impressa<br />
certamente in pochissimi esemplari su carta forte e grande. (Una terza parte con sole 13 tavole,<br />
di dimensioni ancora maggiori, vide la luce negli anni seguenti). Di notevole rarità, manca alle<br />
numerose bibliografie e cataloghi specializzati. Solo <strong>il</strong> FURCHEIM, Bibliogr. di Pompei, p.67, ne<br />
offre una sufficiente descrizione. Perfetto esemplare. [3393]<br />
153. VIGNOLA, Giacomo Barozzi da. Regola delli Cinque Ordini d’Architettura.<br />
Roma, 1565. (Segue:) PERUCCI, Oratio. Porte d’Architettura Rustica. (Roma 1634,<br />
segue:) LABACCO, Antonio. Libro appartenente a l’Architettura… (Roma 1634),€ 14.500<br />
Tre serie d’incisioni in un volume in-folio, legatura 800esca in pelle. Appartenuto a G<strong>il</strong>bert R.<br />
Redgrave (1844–1941) grande designer e architetto inglese, figlio del pittore Richard. Tra I<br />
progettisti della Royal Albert Hall, fu inoltre presidente della Bibliographical Society of London<br />
ed in collaborazione con Alfred W. Pollard curò <strong>il</strong> celebre STCdella British Library. I) 32 tavole<br />
num. I-XXXII, compreso <strong>il</strong> frontespizio con ritratto, <strong>il</strong> priv<strong>il</strong>egio di Pio IV e la dedica al Card.<br />
Farnese. Prima edizione del Vignola, terza tiratura, “the most comprehensive, systematic and<br />
authoritative exposition of one-point and two-point perspective construction methods published<br />
in the sixteenth century”. vCorrisponde all’esemplare descritto da FOWLER 351 (“The work<br />
described heremay therefore be the third issue with the addition of the 5 engraved plates of<br />
doorways and one mantelpiece. The plates in this copy are particularly fine impressions”.<br />
Anche qui infatti seguono 5 tavole anonime e non numerate di porte progettate per <strong>il</strong> Card.<br />
Farnese a Caprarola ed al Palazzo della Cancelleria, ed una tavola di un camino. II) Porte<br />
d’architettura rustica d’Oratio Perucci pittore et archit.o reggiano date in luce dal dot.r Francesco