Scarica il pdf allegato - Libreria Antiquaria Pregliasco

Scarica il pdf allegato - Libreria Antiquaria Pregliasco Scarica il pdf allegato - Libreria Antiquaria Pregliasco

04.06.2013 Views

GABRIELE GIOLITO E LE COLLANE GIOIA E ANELLO 63. Riunite da Nicola Francesco HAYM e rilegate in marocchino rosso. 25 volumi in-8, in legatura di inizio Settecento, quadruplice riquadro di filetti e fregi angolari floreali impressi in oro ai piatti, dorso a piccoli nervi con ricchi fregi, nome dell’autore e indicazione GIOIA o ANELLO e numero progressivo della Collana. Venezia, 1555-1582, € 35.000 Esemplare eccezionale in quanto in legatura omogenea, ma anche perché consente approfondimenti sull’effettiva attuazione di uno dei primi, più complessi e ambiziosi piani editoriali del Cinquecento nonché sulla storia del collezionismo e dello studio bibliografico settecentesco: questa raccolta fu infatti costituita ad opera di Nicola Francesco Haym, autore della “Biblioteca italiana, ossia notizia de’ libri rari italiani”, che lasciò la propria firma e interessanti annotazioni su alcuni frontespizi e nei testi, particolarmente nel Ditte e Darete. Il complesso piano editoriale del Giolito prevedeva di raccogliere sistematicamente traduzioni dal greco e dal latino di argomento principalmente storico. Il Porcacchi nei preliminari del Ditte e Darete del 1570, nella dedica a Silvio Torelli e ne Il Frutto e Utilità che si cava dalla lettione dell’Historie et di qui si comprende l’ordine della Collana, volle esporre l’ambizioso piano editoriale. Cercò quindi di dare forma alla collana, basandosi sui testi già stampati dal Giolito e su quelli che avrebbe dovuto pubblicare. La discrepanza tra le opere realmente edite e quelle annunciate, e la complessa concatenazione dei testi, diedero adito a non pochi fraintendimenti. Lo stesso Salvatore BONGI, autore nel 1890 dei monumentali Annali di Gabriel Giolito de’ Ferrari da Trino di Monferrato, ne tratta qua e là, ma senza fornire alcuna lista. E l’approfondito saggio I Giolito e la stampa pubblicato nel 2005 da A.NUOVO e C.COPPENS, pur fornendo preziose informazioni, non giunge ad una descrizione sistematica dei titoli. NUOVO - COPPENS, p. 113-44, 460-61 passim: “... l’invenzione delle collane, come la Collana Storica (che in italiano diede il nome, per antonomasia, al fenomeno) o la Ghirlanda Spirituale, a loro volta... organizzate nelle due serie di Anelli e Gioie da una parte, e Fiori dall’altra. Gabriele Giolito... portava così a maturazione un tipo specifico di funzione autoriale ... una concatenazione di letture, una proposta che possa anche includere intenti educativi o formativi volta a creare un dialogo con il pubblico e rendere fedeli gli acquirenti. T.Porcacchi, che curò l’avvio della Collana Storica fin dal 1563, fu l’unico tra i collaboratori di Giolito a esporre un programma editoriale ... descrivendo nel paratesto dell’edizione Ditte Candiotto l’intera sequenza di titoli, in parte già pubblicati ... nonché il programma futuro. L’occhietto ancora non esisteva e non era ancora in uso nemmeno un titolo di collana posto in cima al frontespizio, ma la serie e il numero di collana erano già chiaramente citati da Giolito sul frontespizio … il tutto era concepito come un insieme coerente. La prima serie è la Collana historica, con i suoi anelli, come volumi della collana, una metafora semplice e trasparente per designare la connessione dei vari elementi. La serie degli Anelli doveva essere costituita di volgarizzamenti storici latini e greci, quella delle Gioie di testi di carattere trattatistico, di arte militare e antiquaria. La collana avrebbe dovuto contenere tre parti; storici greci, latini e italiani contemporanei, tutti tradotti in volgare. Solo la prima serie fu pubblicata, la seconda fu preparata ma non arrivò alla stampa, la terza non fu mai realizzata. Non vi è qui solo la ripresa del costume manuziano di esporre i programmi editoriali ... ma un’offerta assai più articolata della materia storica. In un periodo continuamente costellato di conflitti, non deve sorprendere che il maggiore interesse si incentrasse sulla guerra del mondo classico. … La concezione originale includeva una serie parallela... le Gioie dunque le pietre preziose nella collana. Furono pubblicati sei volumi: il numero 1, il 2, il 4 è utilizzato due volte e potrebbe equivalere al 4 e 5, il numero 6 e forse l’8. Gestire la prima collana non fu quindi facile... nascendo qualche confusione con i suoi numeri, e pubblicazioni che avrebbero dovuto far parte della collana furono edite senza un evidente legame con essa...”.

Il primo ad intuire l’importanza di una collana per fidelizzare gli acquirenti, fu Aldo Manuzio, che già nel 1497 annunciava un piano editoriale per i classici greci e nel 1501 per quelli latini ed italiani in formato portatile. Segue l’elenco dei titoli disponibili, che l’Haym riuscì a reperire con difficoltà nel corso di diversi decenni, facendoli poi elegantemente rilegare in modo uniforme, arricchendoli con chiose manoscritte che gli servirono per la stesura della “Biblioteca italiana, ossia notizia de’ libri rari italiani”. E’ da sottolineare come, sul finire del Seicento, fosse riuscito ad acquistare anche edizioni di altri tipografi dei testi inseriti dal Porcacchi e mai pubblicati dal Giolito. Ove non specificato, s’intende impresso da questi. Gioia 1 - Porcacchi, Tommaso. Cagioni delle guerre antiche, 1564. Al titolo “una delle prime Gioie”. BONGI p. 193. Gioia 2 : 3 & 5 – Centorio, Ascanio. Discorsi di Guerra. Primo – quinto. 1558-1562. BONGI p. 21, 49 e 226. Gioia 4 – Rocca, Bernardino. Discorsi di Guerra, libri 4. Venetia, Damiano Zenaro, 1582. Gioia 6 & 9 – Rocca, Bernardino. Imprese, stratagemi et errori militari 1568 - La seconda e terza parte del Governo della Militia,1570. Nota ms. al frontespizio: “Nel catalogo è Gioia Nona”. BONGI p. 227 “ osservabile che nell’ordine della collana le Imprese formano la quarta gioia; e la prosecuzione, cioè il Governo della Militia, la Gioia Sesta, essendovi di mezzo la Quinta che è il Soldato del Mora (ma si avverte che anche nel frontespizio del Mora, o per sbaglio o perchè non si fosse allora dallo stampatore definitivamente determinato l’odine delle Gioie, e l’ordine che avebbe voluto dargli il Porcacchi nell’avvertenza messa in fronte al Ditte Darete”. Gioia 7 – Porcacchi, Tommaso. Paralleli o essempi simili... 1567 Al titolo “gioia seconda”. BONGI p. 231: “nella prefazione al Porcacchi discorre assai lungamente del suo disegno della Collana Historica... dice di essere già pubblicato il Tucidide terzo anello, Polibio il quinto, Dione il dodicesimo, ed essere imminente la nuova stampa del Plutarco, che sarà il nono. Discorre anche delle Gioie che dovevano alternare le Anella; e mentovato il primo volume delle Cagioni delle Guerre, ch’era la prima Gioia, par che intenda che questo dei Paralleli debba essere collegamento e compimento di quella opera che però doveva essere di più volumi, come infatti lo prova il titolo Gioia Seconda”. Gioia 8 – Choul, Guglielmo. Discorso della religione antica dei romani... Sopra la castramentatione Lione, Guglielmo Rovilli, 1569. BONGI p.304: “Nella collana Historica … doveva entrare fra i volumi di corredo o Gioie, come Gioia ottava”. Importante sottolineare che esiste una tiratura identica con il nome del Giolito e l’anno 1570: “Altro cambiamento di frontespizio, per far entrare ad arte nella Collana Historica libri di altri stampatori, fu quello dell’Erodoto che vedremo sotto l’anno 1575”. Gioia 8/II – Patrizi, Francesco. La milizia romana. Ferrara, Domenico Maramelli, 1583. (Con:) Cataneo, Girolamo. Perfetto bombardiere. Venezia, Salicato 1580. Gioia 8/III – Frontino, Sesto Giulio. Stratagemmi militari - (con:) Teti, Carlo. Dicorsi delle Fortificazioni. Venetia, Appresso Bolognino Zaltiero, 1574-1575. Gioia 10 – Nannini, Remigio. Orationi militari. 1560. BONGI, p. 82: “Era libro di assai pregio per i collettori del secolo passato che lo aggiungevano alla Gioia X della Collana Greca”. Gioia 10/II – Nannini, Remigio Orationi in materia civile, e criminale, 1561 vol. II. BONGI p. 125: “In passato il volume delle Orazioni Civili e Criminali era di assai pregio, e con altri libri consimili faceva parte della Gioia X della Collana Greca”. Gioia 10/ III – Quintiliano. L’institutioni oratorie, tradotte et arricchite da Oratio Toscanella. 1567. Annali p. 219. Gioia 11/II – Possevini, G.B. Dialogo dell’Honore 1555-6. Annali I p. 484, 383 “Il libro del Possevino fu un tempo di prezzo e ricercato, come in generale furono i libri di scienza cavalleresca, che si annettevano anche alla Collana Storica”. Gioia 11/IV – Susio, G.B. Tre libri della ingiustizia del duello. 1558. BONGI p.61.

GABRIELE GIOLITO E LE COLLANE GIOIA E ANELLO<br />

63. Riunite da Nicola Francesco HAYM e r<strong>il</strong>egate in marocchino rosso. 25 volumi<br />

in-8, in legatura di inizio Settecento, quadruplice riquadro di f<strong>il</strong>etti e fregi angolari<br />

floreali impressi in oro ai piatti, dorso a piccoli nervi con ricchi fregi, nome<br />

dell’autore e indicazione GIOIA o ANELLO e numero progressivo della Collana.<br />

Venezia, 1555-1582, € 35.000<br />

Esemplare eccezionale in quanto in legatura omogenea, ma anche perché consente<br />

approfondimenti sull’effettiva attuazione di uno dei primi, più complessi e ambiziosi piani<br />

editoriali del Cinquecento nonché sulla storia del collezionismo e dello studio bibliografico<br />

settecentesco: questa raccolta fu infatti costituita ad opera di Nicola Francesco Haym, autore<br />

della “Biblioteca italiana, ossia notizia de’ libri rari italiani”, che lasciò la propria firma e<br />

interessanti annotazioni su alcuni frontespizi e nei testi, particolarmente nel Ditte e Darete.<br />

Il complesso piano editoriale del Giolito prevedeva di raccogliere sistematicamente traduzioni<br />

dal greco e dal latino di argomento principalmente storico. Il Porcacchi nei preliminari del Ditte<br />

e Darete del 1570, nella dedica a S<strong>il</strong>vio Torelli e ne Il Frutto e Ut<strong>il</strong>ità che si cava dalla lettione<br />

dell’Historie et di qui si comprende l’ordine della Collana, volle esporre l’ambizioso piano<br />

editoriale. Cercò quindi di dare forma alla collana, basandosi sui testi già stampati dal Giolito e<br />

su quelli che avrebbe dovuto pubblicare. La discrepanza tra le opere realmente edite e quelle<br />

annunciate, e la complessa concatenazione dei testi, diedero adito a non pochi fraintendimenti.<br />

Lo stesso Salvatore BONGI, autore nel 1890 dei monumentali Annali di Gabriel Giolito de’<br />

Ferrari da Trino di Monferrato, ne tratta qua e là, ma senza fornire alcuna lista. E l’approfondito<br />

saggio I Giolito e la stampa pubblicato nel 2005 da A.NUOVO e C.COPPENS, pur fornendo<br />

preziose informazioni, non giunge ad una descrizione sistematica dei titoli.<br />

NUOVO - COPPENS, p. 113-44, 460-61 passim: “... l’invenzione delle collane, come la Collana<br />

Storica (che in italiano diede <strong>il</strong> nome, per antonomasia, al fenomeno) o la Ghirlanda Spirituale,<br />

a loro volta... organizzate nelle due serie di Anelli e Gioie da una parte, e Fiori dall’altra.<br />

Gabriele Giolito... portava così a maturazione un tipo specifico di funzione autoriale ... una<br />

concatenazione di letture, una proposta che possa anche includere intenti educativi o formativi<br />

volta a creare un dialogo con <strong>il</strong> pubblico e rendere fedeli gli acquirenti. T.Porcacchi, che curò<br />

l’avvio della Collana Storica fin dal 1563, fu l’unico tra i collaboratori di Giolito a esporre un<br />

programma editoriale ... descrivendo nel paratesto dell’edizione Ditte Candiotto l’intera<br />

sequenza di titoli, in parte già pubblicati ... nonché <strong>il</strong> programma futuro. L’occhietto ancora non<br />

esisteva e non era ancora in uso nemmeno un titolo di collana posto in cima al frontespizio, ma<br />

la serie e <strong>il</strong> numero di collana erano già chiaramente citati da Giolito sul frontespizio … <strong>il</strong> tutto<br />

era concepito come un insieme coerente. La prima serie è la Collana historica, con i suoi anelli,<br />

come volumi della collana, una metafora semplice e trasparente per designare la connessione dei<br />

vari elementi. La serie degli Anelli doveva essere costituita di volgarizzamenti storici latini e<br />

greci, quella delle Gioie di testi di carattere trattatistico, di arte m<strong>il</strong>itare e antiquaria. La collana<br />

avrebbe dovuto contenere tre parti; storici greci, latini e italiani contemporanei, tutti tradotti in<br />

volgare. Solo la prima serie fu pubblicata, la seconda fu preparata ma non arrivò alla stampa, la<br />

terza non fu mai realizzata. Non vi è qui solo la ripresa del costume manuziano di esporre i<br />

programmi editoriali ... ma un’offerta assai più articolata della materia storica. In un periodo<br />

continuamente costellato di conflitti, non deve sorprendere che <strong>il</strong> maggiore interesse si<br />

incentrasse sulla guerra del mondo classico. … La concezione originale includeva una serie<br />

parallela... le Gioie dunque le pietre preziose nella collana. Furono pubblicati sei volumi: <strong>il</strong><br />

numero 1, <strong>il</strong> 2, <strong>il</strong> 4 è ut<strong>il</strong>izzato due volte e potrebbe equivalere al 4 e 5, <strong>il</strong> numero 6 e forse l’8.<br />

Gestire la prima collana non fu quindi fac<strong>il</strong>e... nascendo qualche confusione con i suoi numeri, e<br />

pubblicazioni che avrebbero dovuto far parte della collana furono edite senza un evidente<br />

legame con essa...”.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!