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449. GHISI, Andrea. Laberinto dato novamente in Luce . . . nel quale si vede<br />

M.CC.LX. Figure, quali sono tutte pronte al servitio con la sua obedienza, &<br />

corrispondenza, che parlano l’una all’altra. Venetia, Deuchino 1616, € 25.000<br />

in-folio (mm 305x212). 24 ff. n.n., attraente legatura coeva in pergamena floscia. Frontespizio<br />

stampato in rosso e nero con stemma del doge Giovanni Bembo, dedicatario dell’opera.<br />

Illustrato da 22 carte di tavole, contrassegnate in alto a destra con le lettere maiuscole A-Z, con<br />

1260 s<strong>il</strong>ografie allegoriche impresse in sanguigna (molte ripetute). Rarissima edizione di questo<br />

libro di giochi, pubblicato la prima volta nel 1607, che riprende <strong>il</strong>lustrazioni molto sim<strong>il</strong>i ai<br />

celebri tarocchi disegnati da Andrea Mantegna. La serie di legni contenuta nel volume è<br />

organizzata infatti in modo tale da permettere al fruitore di determinare quale delle carte è stata<br />

mentalmente selezionata da un altro giocatore. Come si evince dalla dichiaratione, in base ad<br />

una serie di rimandi <strong>il</strong> ciarlatano riusciva ad indovinare ciò a cui la persona interpellata stava<br />

pensando. Libro di eccezionale rarità: i tradizionali repertori biografici ignorano l’esistenza del<br />

Ghisi; alcuni cenni fornì nel 1824 Luigi DE ANGELIS, Biografia degli scrittori Sanesi, I, p. 320:<br />

“Ghisi Andrea è posto dal Cinelli fra gli Scrittori Sanesi, insieme con un altro dell’istessa<br />

famiglia, chiamato Domenico”. Esemplare in ottimo stato di conservazione, considerando<br />

l’estrema deperib<strong>il</strong>ità dovuta all’ut<strong>il</strong>izzo ludico del volume (leggere bruniture su alcune carte).<br />

PRAZ, EMBLEMI p. 348. PIANTANIDA 137. VINCIANA 137. KAPLAN, Encyclopedia of Tarot II,<br />

514; HARGRAVE, p. 376 (1607 edition). MANCA A MORTIMER. [12705]<br />

450. MERCURI, Paolo. Costumes historiques des XII, XIII, XIV<br />

et XV siècles tirés des monuments les plus authentiques de peinture<br />

et de sculpture dessinés et gravés par Paul Mercuri. Paris, Lévy f<strong>il</strong>s,<br />

1860-1861, € 2.000<br />

3 vol. in-4, pp. (4), XXIV, 132; (4), 152; (4), 132; leg. m. marocchino e ang., tit. oro e fregi al<br />

dorso a nervi, taglio super. dor. Ricercata edizione “soigneusement revisée avec une<br />

introduction par M. Charles Blanc. Avec un texte historique et descriptif par Cam<strong>il</strong>le Bonnard”<br />

.Illustrata da 200 magnifiche tavole num. f.t. (la tav. 190 è anteposta alla 189), disegnate nei<br />

minimi particolari, magistralmente incise in rame dal Mercuri e vivacemente colorate a mano<br />

all’epoca. Interessante documentazione iconografica riguardante <strong>il</strong> costume storico medievale,<br />

raffigurato in tutti i suoi aspetti (nob<strong>il</strong>tà, magistratura, m<strong>il</strong>itare, popolare). Paolo Mercuri (Roma,<br />

1804 - Bucarest, 1884) fu stimato incisore a bulino e pittore di ritratti, studiò all’Accademia di<br />

San Luca a Roma, insegnò alla scuola francese della sua città, visse a lungo a Parigi ed ivi<br />

espose al Salon a partire dal 1847. Bell’esempl. su carta forte, a grandi margini (con lievi<br />

ingialliture qua e là; le legature deboli alle cerniere). BENEZIT IX, 502. COLAS 129. LIPPERHEIDE<br />

335. [8035]<br />

451. MITELLI, Agostino. (Bizzarrie per Maschere, con acconciature e copricapi<br />

antropomorfi e zoomorfi) “Agostino Mitelli intagliò / R N 12” (rami n.12). S.l. né t.,<br />

1638, € 16.000<br />

in-4 oblungo (mm 190x264), 12 tavole, bella legatura coeva in pergamena floscia, i piatti adorni<br />

di riquadro di f<strong>il</strong>etti con 8 fregi agli angoli (stella e 3 monti, stemma della famiglia Albani;<br />

Francesco Albani, 1578-1660 fu pittore di fama formatosi alla scuola dei Carracci, fu attivo a<br />

Roma e Bologna). Il frontespizio inciso è costituito da una composizione in forma di rebus nella<br />

quale <strong>il</strong> nome dell’artista è formato da vari attrezzi a forma di lettere con numerazione<br />

progressiva. Le 11 tavole raffigurano ognuna un busto masch<strong>il</strong>e ed uno femmin<strong>il</strong>e con elaborate<br />

e stravaganti acconciature, copricapi ed elmi, alcuni con straordinarie estensioni antropomorfe e<br />

zoomorfe. Le tavole (3), (11) e (12) sono firmate “A.M.F.”. Serie di capricci di Agostino, padre<br />

di Giuseppe Maria Mitelli (Battidizzo 1609 - Madrid 1660), noto pittore esponente della<br />

“quadratura” ed autore di poche e rarissime serie di incisioni fantastiche. La data sulla prima<br />

tavola è da leggersi 1638, in quanto Agostino morì nel 1660 e la datazione 1688 è assai<br />

improbab<strong>il</strong>e a causa del cambiamento della moda. Alcune tavole derivano dalla serie di 20

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