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04.06.2013 Views

solle...” dell’opera, apparsa per la prima volta a Copenhagen nel 1606, “De lo Schermo, overo scienza d’arme”. Una così precoce traduzione e la realizzazione di nuovi legni per illustrarla testimoniano la notevole importanza e fortuna dell’opera di Fabris; pochissimi sono in ogni caso gli esempi di versioni in lingua straniera dei trattati italiani. “(it) enjoyed such popularity that there were five subsequent editions, four of which were in German ... Fabris says further… that there are four legitimate and three bastard guards, because each bastard position retains something of the two from which it was formed… In summary, the author’s text is written in simple language, and is well organized. While he still includes cutting actions, primary emphasis is on the point.” (Gaugler, pp. 30-36). Buon esemplare di testo estremamente raro (piccole macchie d’umido al frontespizio, antico timbro di biblioteca russa estinta al titolo e a p. 17). GELLI, p.77. THIMM p. 97. PARDOEL 897. CASTLE, p. XXXIII. VIGEANT p. 56: “Cette traduction fait par les Elzeviers, avec nouvelles gravures sur bois, prouve la merite reconnu de l’oeuvre de Fabris”. LIPPERHEIDE 2952. WILLEMS 157. SIMONI F3. EN GARDE 29, cita solo l’edizione italiana del 1606. [13526] 410. FEDERICO II di Svevia. Reliqua librorum... De arte venandi cum avibus. Cum Manfredi Regis additionibus... Albertus Magnus De Falconibus Asturibus, & Accipitribus. Augustae Vindelicorum, apud Ioannem Praetorium, Anno MDXCVI (1596), € 5.900 in-8, pp. (16 con prefazione, indice e magnifica silografia su doppia pagina raffigurante l’a. in trono e due falconieri), 414, (2 con al recto impresa dello stampatore). Attraente pergamena floscia dell’epoca con all’interno mss. del XV secolo , in vecchio astuccio in m.pelle. A pagina 357 comincia il trattato di Alberto Magno composto a Colonia tra 1262 e 1280 ed edito per la prima volta a Roma nel 1478. Il “De arte venandi cum avibus” ci è pervenuto in due redazioni, denominate dalla critica “breve” e “lunga”, ascrivibili a due dei figli di Federico II, Manfredi ed Enzo. Manfredi fece eseguire tra il 1258 e il 1266 una copia di parte del manoscritto del padre e compilò dodici brevi aggiunte al testo. Proprio su questa versione si basò la presente edizione a stampa “ex membranis vetustis nunc primum edita”: si tratta dell’editio princeps del trattato nella forma “breve”. Anche la silografia riproduce fedelmente una delle miniature del manoscritto di Manfredi. Una parziale trascrizione dell’opera apparve unitamente al “De Arte Accipitrum” del Tardivus a Ginevra nel 1560 (Harting 304). Il trattato, relativo alla caccia praticata con l’ausilio di uccelli rapaci, compilato da Federico II nel corso di circa un trentenniorimasto verosimilmente incompiuto a causa della morte dell’imperatore-, è unanimemente riconosciuto quale una delle opere scientifiche più significative sull’argomento, pur avendo subito lunghi secoli di oblio (si consideri che la prima traduzione in italiano risale solo al 2000). Bell’esemplare (strappo restaurato al f. con silografia; metà inferiore bianca mancante all’ultimo f. abilmente restaurata). CERESOLI p. 243 “Edizione originale, rarissima”. ADAMS F-982. HARTING 308. PICHON 201. MANCA A SOUHART. ENCICLOPEDIA TRECCANI, voce a cura di Anna Laura Trombetti Budriesi. NISSEN IVB 333. [16814] 411. FERRARIUS, Octavius. De Re Vestiaria libri septem. Adiectis iconibus, quibus res tota oculis subliicitus. Patavii, typis Pauli Frambotti Bibliop. MDCLIV (Padova 1654), € 2.100 2 parti in un volume in-4:, ff.(10), pp. 250; ff.(8), 213 pp., ff.(12), antiporta figurato inciso, il medesimo per le due parti, e 28 incisioni a piena pagina, firmate Ruffanus e Georg, raffiguranti figure singole in vari abbigliamenti e alcune scene a più personaggi. Interesante e pregiata storia del costume nell’antichità Greca e Romana. La presente è la seconda edizione assai aumentata rispetto alla prima del 1642. Ottimo esemplare in elegante legatura moderna d’imitazione antica, decorata a secco. COLAS, 1655. LIPPERHEIDE 149. VINCIANA n.4472. BRITISH LIBRARY, XVII CENT., I, 337. [14486]

412. FERRARO, Pirro Antonio. Cavallo frenato, diviso in quattro libri... Precede l’opera di G.B. Ferraro suo padre, divisa in altri quattro libri... Venetia, Franc. Prati, 1620, € 2.700 2 opere in un vol. in-folio, pp. (4), 118, (2); 256; leg. mod. m. pelle e ang., tit. oro al dorso. Impresa tipogr. su entrambi i front., il primo dei quali a stampa rossa e nera; iniz. silogr., car. tondo. Seconda ediz. (la prima era apparsa a Napoli nel 1602) delle opere riunite dei due Ferraro, padre e figlio, entrambi scudieri a Napoli del re di Spagna Filippo II. La prima opera (“Delle razze...”, uscita nel 1570) tratta della disciplina, della medicina e chirurgia inerenti al cavallo e contiene 4 figure schematiche di maneggio e 2 figure anatomiche in silogr. n.t. La seconda (“Il cavallo frenato”) si occupa essenzialmente di museruole, morsi e briglie antiche e moderne, italiane e straniere (spagnole, polacche e turchesche) ed è corredata di oltre 130 illustraz. silogr., quasi tutte a piena pag. e per lo più raffiguranti briglie e tipi di morsi sempre diversi, molti dei quali sono delle vere opere d’arte. Opere sull’equitazione e l’ippologia complementari tra loro, importanti e ricercate. Esempl. a pieni margini, puro. MANCA A CHOIX D’OLSCHKI. STC., XVII SEC., 338. MICHEL-MICHEL III, 36. CICOGNARA 4602: “Edizione accurata”. CAT. VINCIANA, AUTORI ‘600, 132 (ediz. 1602). [4028] 413. GALIBERTO, Giov. Battista. Il Cavallo da Maneggio, ove si tratta della nobilissima virtù del Cavalcare, cioè come il Cauagliere deue star à Cauallo, e come si deve domare, gouernare, inferrare, imbrigliare, & ammaestrare… In Vienna d’Austria, G.G.Kyrneri, MDCLIX (1659), € 2.900 in-folio, ff. (4, compr. tit. inc.), pp. 107, (3), bella leg. mod. in pieno cuoio stile antico, dorso a nervi con tit. e filetti oro. Marca tip. sul tit., finalini silogr. Adorno di un magnifico frontispizio fig. e illustrato da 30 tavole finemente inc. in rame n.t. raffiguranti per lo più scene di maneggio. Ristampa esatta della prima ediz. apparsa nel 1650 presso lo stesso stampatore. Opera importante e rara, dedicata al re d’Ungheria e Boemia Ferdinando IV, al cui servizio il conte napoletano G.B. Galiberto ricopriva l’incarico di colonnello e maestro d’equitazione. Divisa in tre parti, l’opera si occupa della conoscenza del cavallo, del modo di cavalcare, delle infermità e loro cura. Esempl. marginoso, abilmente rinfrescato (antica nota ms. di possesso al titolo). STC 17th, p.372. MICHEL-MICHEL IV, 15. [2911] 414. GALLO, Agostino. Le vinti giornate dell’Agricoltura, et de’ piaceri della villa. Di nuovo in questa forma ristampate, & corrette; et nel fine v’habbiamo aggionto la caccia al Lupo. In Torino, ad istanza di Gio. Dominico Tarino 1588, € 1.800 in-8, pp. (16), 554, (14), buona legatura recente in pergamena antica, titolo oro al dorso, tagli spruzzati. Dedica dell’autore al duca Emanuele Filiberto, datata Venezia 1569, da p. 528 una sezione dedicata alla Caccia al Lupo. Rara edizione cinquecentina torinese di questa celebre e fortunata opera, apparsa per la prima volta a Brescia nel 1564 col titolo di “Le dieci giornate” (una presunta edizione veneziana del 1550 non esiste) e successivamente ampliata fino a diventare “Le tredici giornate” (Venezia, 1566; col complemento delle “Sette giornate” apparse nel 1569) ed infine “Le vinti giornate” (Venezia, Percaccino, 1569). Sotto forma di dialogo tra Vinceno e Giovan Battista, l’opera affronta una gran quantità di argomenti attinenti all’agricoltura ed alla gastronomia: alimenti e loro conservazione, animali ed allevamento, apicoltura, caccia e pesca, floricoltura e frutticoltura, risicoltura, olio e, per quel che riguarda il vino, tra le altre cose, l’autore fa dire a Giovan Battista che “wine is a blessed and happy beverage, deserving all praise and esteem, most necessary to mortal man” (Simon, Gastronomica). Il Gallo (Brescia 1499-1570) fu esperto agronomo ed il primo ad introdurre in Italia la coltivazione del riso e del trifoglio. Buon esemplare (lievi aloni d’umido nel margine bianco di alcuni ff; tracce di polvere al titolo). BERSANO BEGEY I, n. 282(erra il numero delle pp.; solo 4 esempl. in Piemonte). WESTBURY p. 110 (B.6). BMC 288, altre edizioni. B.IN.G. n. 878 registra una ristampa del 1580. SIMON, BIBLIOTHECA BACCHICA II, 280. [10316]

412. FERRARO, Pirro Antonio. Cavallo frenato, diviso in quattro libri... Precede<br />

l’opera di G.B. Ferraro suo padre, divisa in altri quattro libri... Venetia, Franc. Prati,<br />

1620, € 2.700<br />

2 opere in un vol. in-folio, pp. (4), 118, (2); 256; leg. mod. m. pelle e ang., tit. oro al dorso.<br />

Impresa tipogr. su entrambi i front., <strong>il</strong> primo dei quali a stampa rossa e nera; iniz. s<strong>il</strong>ogr., car.<br />

tondo. Seconda ediz. (la prima era apparsa a Napoli nel 1602) delle opere riunite dei due Ferraro,<br />

padre e figlio, entrambi scudieri a Napoli del re di Spagna F<strong>il</strong>ippo II. La prima opera (“Delle<br />

razze...”, uscita nel 1570) tratta della disciplina, della medicina e chirurgia inerenti al cavallo e<br />

contiene 4 figure schematiche di maneggio e 2 figure anatomiche in s<strong>il</strong>ogr. n.t. La seconda (“Il<br />

cavallo frenato”) si occupa essenzialmente di museruole, morsi e briglie antiche e moderne,<br />

italiane e straniere (spagnole, polacche e turchesche) ed è corredata di oltre 130 <strong>il</strong>lustraz. s<strong>il</strong>ogr.,<br />

quasi tutte a piena pag. e per lo più raffiguranti briglie e tipi di morsi sempre diversi, molti dei<br />

quali sono delle vere opere d’arte. Opere sull’equitazione e l’ippologia complementari tra loro,<br />

importanti e ricercate. Esempl. a pieni margini, puro. MANCA A CHOIX D’OLSCHKI. STC., XVII<br />

SEC., 338. MICHEL-MICHEL III, 36. CICOGNARA 4602: “Edizione accurata”. CAT. VINCIANA,<br />

AUTORI ‘600, 132 (ediz. 1602). [4028]<br />

413. GALIBERTO, Giov. Battista. Il Cavallo da Maneggio, ove si tratta della<br />

nob<strong>il</strong>issima virtù del Cavalcare, cioè come <strong>il</strong> Cauagliere deue star à Cauallo, e come<br />

si deve domare, gouernare, inferrare, imbrigliare, & ammaestrare… In Vienna<br />

d’Austria, G.G.Kyrneri, MDCLIX (1659), € 2.900<br />

in-folio, ff. (4, compr. tit. inc.), pp. 107, (3), bella leg. mod. in pieno cuoio st<strong>il</strong>e antico, dorso a<br />

nervi con tit. e f<strong>il</strong>etti oro. Marca tip. sul tit., finalini s<strong>il</strong>ogr. Adorno di un magnifico frontispizio<br />

fig. e <strong>il</strong>lustrato da 30 tavole finemente inc. in rame n.t. raffiguranti per lo più scene di maneggio.<br />

Ristampa esatta della prima ediz. apparsa nel 1650 presso lo stesso stampatore. Opera<br />

importante e rara, dedicata al re d’Ungheria e Boemia Ferdinando IV, al cui servizio <strong>il</strong> conte<br />

napoletano G.B. Galiberto ricopriva l’incarico di colonnello e maestro d’equitazione. Divisa in<br />

tre parti, l’opera si occupa della conoscenza del cavallo, del modo di cavalcare, delle infermità e<br />

loro cura. Esempl. marginoso, ab<strong>il</strong>mente rinfrescato (antica nota ms. di possesso al titolo). STC<br />

17th, p.372. MICHEL-MICHEL IV, 15. [2911]<br />

414. GALLO, Agostino. Le vinti giornate dell’Agricoltura, et de’ piaceri della v<strong>il</strong>la.<br />

Di nuovo in questa forma ristampate, & corrette; et nel fine v’habbiamo aggionto la<br />

caccia al Lupo. In Torino, ad istanza di Gio. Dominico Tarino 1588, € 1.800<br />

in-8, pp. (16), 554, (14), buona legatura recente in pergamena antica, titolo oro al dorso, tagli<br />

spruzzati. Dedica dell’autore al duca Emanuele F<strong>il</strong>iberto, datata Venezia 1569, da p. 528 una<br />

sezione dedicata alla Caccia al Lupo. Rara edizione cinquecentina torinese di questa celebre e<br />

fortunata opera, apparsa per la prima volta a Brescia nel 1564 col titolo di “Le dieci giornate”<br />

(una presunta edizione veneziana del 1550 non esiste) e successivamente ampliata fino a<br />

diventare “Le tredici giornate” (Venezia, 1566; col complemento delle “Sette giornate” apparse<br />

nel 1569) ed infine “Le vinti giornate” (Venezia, Percaccino, 1569). Sotto forma di dialogo tra<br />

Vinceno e Giovan Battista, l’opera affronta una gran quantità di argomenti attinenti<br />

all’agricoltura ed alla gastronomia: alimenti e loro conservazione, animali ed allevamento,<br />

apicoltura, caccia e pesca, floricoltura e frutticoltura, risicoltura, olio e, per quel che riguarda <strong>il</strong><br />

vino, tra le altre cose, l’autore fa dire a Giovan Battista che “wine is a blessed and happy<br />

beverage, deserving all praise and esteem, most necessary to mortal man” (Simon,<br />

Gastronomica). Il Gallo (Brescia 1499-1570) fu esperto agronomo ed <strong>il</strong> primo ad introdurre in<br />

Italia la coltivazione del riso e del trifoglio. Buon esemplare (lievi aloni d’umido nel margine<br />

bianco di alcuni ff; tracce di polvere al titolo). BERSANO BEGEY I, n. 282(erra <strong>il</strong> numero delle<br />

pp.; solo 4 esempl. in Piemonte). WESTBURY p. 110 (B.6). BMC 288, altre edizioni. B.IN.G. n.<br />

878 registra una ristampa del 1580. SIMON, BIBLIOTHECA BACCHICA II, 280. [10316]

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