Scarica il pdf allegato - Libreria Antiquaria Pregliasco

24. IL SOGNO AMOROSO, IDILLIO. Manoscritto poetico con musica, inedito
elegantemente vergato e decorato. Veneto, circa 1630, € 9.500
in-4 oblungo (mm163x253), ff. 44 n.n. (bianchi i ff. 28v e 29r, 35v-37 e gli ultimi due), bella
legatura strettamente coeva in pergamena floscia con ai piatti bordura e terminazioni angolari
floreali, al centro medaglione con terminazioni a raggiera, il tutto finemente impresso in oro;
lungo il dorso titolo calligrafato e fregi oro. L’anonimo autore, nonché compilatore del
manoscritto, si cela sotto il nome di Mirillo mentre per l’amata sceglie lo pseudonimo di
Ordaura. Si tratta di una raccolta di versi, musica e disegni per celebrare, secondo i canoni
letterari, la storia d’amore tra l’a. e l’amante dal principio della relazione sino all’abbandono.
Comprende: 2 ff. di dedica in formato maggiore ripiegati; f.1 con titolo “Il Sogno Amoroso”
entro duplice bordura geometrica, al verso monogramma con lettere in oro intrecciate, ove si
legge in filigrana il nome Maria probabilmente il vero nome di Ordaura; sullo sfondo un cuore
trafitto da una freccia e un nastro con il motto “Dolcissima è la piaga quando con un sol dardo
Amor duo cor d’egual ferita impiaga e l’un e l’altro”. Ai ff. 2 e 3 premessa, ai f. 4r-19r il testo
dell’Idillio amoroso vergato su due colonne in corsivo, l’incipit inizia con due figurine a penna
in posa erotica, all’explicit sono ripetuti i nomi di Mirillo e Ordaura. Al f. 19v e 20r disegni a
penna (sole e paesaggio) e versi si intrecciano per anticipare la musica e il componimento sul
tema della lontananza tra i due amanti. Al f. 19v musica in chiave di basso e parole; al 20 recto e
verso “Lontananza amorosa” in versi; ff. 21r-22v “Occhi negri” in versi, riproposti in musica a
due voci (basso e soprano) e strofe ai ff. 23r-28r. A margine di alcuni ff. e agli incipit ritorna il
tema del cuore trafitto e delle frecce, mentre al f. 29v-35r parte in prosa sul tema della solitudine
amorosa. Dal f. 38r l’ultima sezione del componimento,“In partenza dell’amata”, comprende un
acrostico (in cui compare il nome Maria) e versi in suo onore. Curioso manoscritto anonimo e
inedito, pegno d’amore del XVII secolo, di particolare pregio anche per l’abilità e la cura dei
disegni. Non è stato finora possibile individuare chi si celi sotto gli pseudonimi di Mirillo o di
Ordaura, ma nel 1630 Giulio Malmignati compose una tragedia intitolata “Ordaura”. Il
Malmignati fu un verseggiatore attivo nella prima metà del XVII secolo, autore anche del poema
“Enrico, ovvero la Francia conquistata” (1623), dal cui primo canto Voltaire trasse l’idea del
primo canto della sua Henriade. Delizioso album manoscritto originale, in perfetto stato di
conservazione. [16854]
25. Veterinaria - MERENDI, Paolo. “Manuscritti di Antichi, ed Esperti Marescalchi,
in cui si contengono Secreti, e remedij per curare qualsivoglia male possa venire a
Cavalli. Raccolti da me Paolo Merendi l’anno 1723”, € 6.300
Manoscritto cartaceo, tre parti in un volume in-4 (mm 270x184), legatura coeva in pergamena
rigida, dorso a nervi con titolo ms. al dorso. “Libro Primo di M. Bisante Conestavoli”. Formato
da quattro parti, di complessivi 241 fogli di testo e indici.- 2) “Libro Secondo di M.Rafaelle da
Monte Santo Savino marescalco alla Rotonda di Roma”. Formato da due parti di complessivi
127 fogli di testo e indici. - 3) “Libro Terzo composto da M. Andrea Marescalco delle MM. SS.
Re’ Alfonso, e Fernando d’Aragona”. Formato da due parti in un volume di complessivi 133
fogli di testo e indici. Vasto trattato di veterinaria equina che esamina con ordine ogni patologia
e cura del cavallo. Vergato con ordine in bella grafia corsiva, assai leggibile. Manoscritto che
riteniamo redatto in copia unica, con molta probabilità nel centro-sud d’Italia, nel 1723. Non ci
risultano conosciuti e citati nelle bibliografie equine e nei dizionari biografici i nomi di Paolo
Merendi, Bisante Conestavoli, Andrea Marescalco dei d’Aragona. Mentre Raffaello di Monte
S.Savino è invece citato a pag. 65 della Cronichetta di Agostino Fortunio (Firenze, Bartolomeo
Sermartelli, 1583): «M. Raffaello di Renso Riccioli fu eccellentissimo maniscalco, che scrisse
molti rimedij delle infermità de’ cavalli; fù fatto Cavalier à spron doro da Papa Giulio III. &
recusò di servire il Re di Francia, quantunque gli donasse vna collana di secento scudi». Codice
di medicina veterinaria, insolito, in ottimo stato di conservazione, in solida legatura coeva. [10082]