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285. GOULIN, Jean. Loe Médecin des Dames, ou l’Art de les conserver en Santé. Paris,
Vincent, 1772, € 550
in-12, pp. XVI, 432, lgatura coeva p.pelle, dorso a nervi con titolo e fregi oro (restauro al dorso).
Eccellente studio sull’influenza di vari fattori sulla salute e l’estetica della donna: le stagioni, le
bevande, le passioni, la collera, la gioia, la tristezza, il sonno, il gusto, l’odorato, la bellezza, la
pubertà, il matrimonio, le malattie, ecc. Vengono date ricette per la pelle, i capelli, i colori, ecc.
“L’age le plus convenable pour marier… les momens plus propices à remplir les devoirs du
mariage…pas se livrer aux passions immédiatement après le repas…”. Curioso e interessante trattato
di femmismo, non comune, apparso anonimo ma assegnato a Jean Goulin e Ans. Jourdain.
WELLCOM CAT. , III, 141. [10105]
286. HUNDT, Magnus. Antropologium de Hominis dignitate, natura, et proprietatibus;
de elementis, partibus et membris humani corporis. (Liptzick, Impressum et finitum per
Baccalarium Wolfgangum Monacensem, 1501) € 36.000
in-4, 116 ff. non num. (mancano i 4 ff. d’errata ed il f. G4 sostituito da antico facsimile), leg. tedesca
coeva in p.pelle, ricca decoraz. a secco sui piatti (dorso parzialmente restaurato). Prima edizione di
uno dei primissimi libri con illustrazioni di anatomiche. Il testo include una sezione sull’astrologia,
una sulla fisiognomica e un breve trattato di chiromanzia e tratta inoltre “de juvamentis, nocumentis,
accidentibus, vitiis, remediis, et physionomia ipsorum. De excrementis et exeuntibus. De spiritu
humano ejusque natura partibus et operibus. De anima humana et ipsius appendiciis ...®. Con
cinque silografie a pagina intera: 2 della testa, una dell’intero corpo umano, una della mano che
mostra i segni chiromantici, e una degli organi interni del torace e dell’addome; e 14 piccole
silografie n.t. con raffiguazioni dell’occhio, dello stomaco e degli intestini, del cranio, colonna
vertebrale, cuore e della milza. Magnus Hundt il Vecchio (1449-1519) fu conferenziere all’Università
di Leipzig. Le illustrazioni nel suo testo offrono la prima raffigurazione degli organi umani e delle
viscere. Uno dei libri più rari della storia della medicina, ricco di estese annotazioni manoscritte in
rosso pallido di mano di un possessore del tempo (purtroppo il f. G4, che al verso presenta la
silografia del corpo umano, è mancante; alcuni quaderni lievemente bruniti). Nessun esemplare in
biblioteche italiane. DURLING 2507. GARRISON MORTON 363.3. WALLER 4991. NAT.LIB.MED.
2254050R. CHOULANT-FRANCK P. 125-26. NORMAN 1115. WELLCOME 3362A (privo dell’errata). [4068]
287. INGRASSIA, Gio.Filippo. Informatione del pestifero, et contagioso morbo il quale
affligge et have afflitto questa città di Palermo et molte altre città, e terre di questo
Regno di Sicilia, nell’anno 1575 et 1576. In Palermo, Appresso G.M.Mayda, 1576,€ 7.000
in 4, pp. (6), 312, (38), 205, (14), leg. poster. m.perg. e angoli. Al titolo grande silografia da 4 legni
raffig. rimedi contro la peste, ripetuta fra la seconda e la terza parte, impresa dello stampatore al
colophon. Illustrato da 3 tavole in rame, una f.t. raffig. l’autore che offre il volume a Filippo d’Austria
e 2 n.t. raffig. il lazzareto di Palermo. Uno dei più celebri trattati sulla peste del Cinquecento,
importante nella storia della medicina per la posizione di rifiuto da parte dell’Autore della teoria della
peste “manufatta”. Il fenomeno della peste viene analizzato con grande rigore scientifico da quattro
angolazioni (corrispondenti ad altrettante parti dell’opera): che cosa sia la peste e la sua
sintomatologia, le norme di igiene e di organizzazione sanitaria per i malati, la prevenzione per la
popolazione della città non ancora contagiata, la prassi terapeutica per gli appestati. G. F. Ingrassia,
allievo di Falloppio e Vesalio a Padova, si stabilì a Napoli. Era protomedico in Sicilia durante il
contagio di peste nel 1575; il suo rifiuto ad ipotesi fantasiose di peste manufatta segnò un passo
avanti determinante nell’epidemiologia. Nel 1577 fu pubblicata una “Parte quinta” dallo stesso
stampatore. Il capitolo 3 della quarta parte fu tradotto in latino ed inserito in una raccolta di scritti
curata da J. Camerarius (Synopsis commenatriorum de peste, Norimberga 1583). Rarissima
cinquecentina palermitana illustrata, di notevole interesse medico. Buon esempl., con rari aloni.
ADAMS I-120. BMC p. 339. CASTIGLIONI, STORIA DELLA MEDICINA, pp. 428-429. DURLING, 2547.
MORTIMER, HARVARD, I, 241. MIRA III, 202: “La quinta parte di quest’opera fu riprodotta nel 1624,
quando la peste devastò quest’isola”. BIRD, MEDICAL EDINBURGH 1314-15. [11982]