Notiziario comunale giugno 2012 - Comune di Nago Torbole

NAGO TORBOLE 

PERiOdicO d’iNfORmAziONE dEL cOmuNE di NAGO TORBOLE ANNO 18 - N. 1 - GiuGNO 2012 

Notizie 

«NAGO TORBOLE NOTIZIE» Pubblicazione semestrale • Reg. Trib. di Rovereto n. 185 del 12.01.1994 • Sped. in Abb. Postale - 70% DCB Trento • Taxe Perçue - CONTIENE I.P. 

• Intervista al Sindaco 

• L’Amministrazione informa 

• Le grandi opere 

• Cultura 

• Appunti di storia locale 

• Le Associazioni 

• I Gruppi consiliari 

ALLEGATO: INFO 2012

2 

udienze 

dott. Luca Civettini 

Sindaco 

Su appuntamento telefonando 0464/549500 

Municipio: Giovedì ore 14.30 - 17.00 

Casa Comunità: Giovedì ore 14.30 - 17.00 

dott.ssa Roberta Bertoldi 

Vicesindaco 

(Assessore alle Attività Economiche, Turismo, 

Commercio ed Artigianato) 


Municipio: Giovedì ore 16.30 - 17.30 

Casa Comunità: Giovedì ore 17.40 - 18.40 

dott. Alberto Martinelli 

Assessore alle Opere Pubbliche, Patrimonio e Politiche 

ambientali, Trasporti e Mobilità 


Municipio: Mercoledì ore 10.30 - 12.30 

Casa Comunità: Mercoledì ore 10.30 - 12.30 

Orlando Mazzoldi 

Assessore alla Programmazione attività del cantiere 

comunale, Agricoltura e Patrimonio boschivo, Sport e 

tempo libero, Patti Territoriali 

Municipio: Lunedì ore 16.00 - 16.45 

Casa Comunità: Lunedì ore 17.00 - 18.00 

dott.ssa Norma Stefenelli 

Assessore alla Cultura ed Istruzione, Politiche giovanili, 

sociali e della famiglia 


telefoni utili 

0464 549500 Centralino 

0464 549510 Ufficio Tecnico 

0464 549520 Anagrafe 

0464 549530 Vigili Urbani 

0464 549540 Fax 

0464 549550 Sindaco e Segretario 

0464 549560 Ragioneria e Tributi 

0464 549570 Ufficio Commercio e Attività Sociali 

0464 505181 Biblioteca 

NAGO TORBOLE NOTIZIE 

PERIODICO D’INFORMAZIONE 

DEL COMUNE DI NAGO TORBOLE 

Via Matteotti, 33 - 38069 Nago Torbole (TN) 

ANNO 18 - n. 1 - Giugno 2012 - Semestrale 

Reg. Tribunale di Rovereto n. 185 del 12.01.1994 

Direttore responsabile Claudio Chiarani 

Stampa Grafica 5 - Arco (TN) 

Spedizione abbonamento postale 70% DCB Trento - Taxe Percue 

sommario 

Intervista al Sindaco 

l’amministrazione comunale informa 

3 

La piazzetta Lietzmann 5 

Aiutiamo la famiglia 6 

Ultim’ora: finanziata la ciclabile per Malcesine 6 

Imposta Municipale Propria - I.MU.P. 7 

Poli turistici e scuole di surf 8 

Lettera ai proprietari di cani 

lavori in corso 

9 

Terminati i lavori in Via San Vigilio e Piazza Goethe 10 

Lavori in fascia lago 10 

Parcheggio Coel 11 

Marciapiede Conca d’Oro 11 

Opera ai nastri di partenza - Piazza Gazzoletti (Primom) 

grandi opere 

11 

Centro scolastico: tempi finora rispettati 12 

Colonia Pavese: riavviato l’iter per completare i lavori 

cultura 

13 

Una finestra sul lago: il sentiero Busatte-Tempesta 14 

Progetto alimentazione sana alla scuola elementare 15 

Manifestazioni 16 

Degustanago 16 

Questionario sugli interessi degli anziani 16 

Difendersi dalla mosca delle olive in ambiente urbano 

appunti di storia locale 

17 

Cipressi 18 

Il dialetto torbolano e naghese 

personaggi 

19 

Aldo “Tajom” Tavernini - L’uomo dell’acqua 20 

I torbolani alla sbarra 

associazioni 

22 

Circolo Vela Torbole 23 

Cento - Consorzio Esercenti Nago Torbole 24 

Il Fotogramma 24 

Associazione Castagneto Monte Corno Nago 25 

Consorzio di Miglioramento Fondiario 25 

Comitato Viabilità e Vivibilità di Nago Torbole 26 

Gruppo Culturale Nago Torbole 28 

Coro Castel Pénede 29 

NagoCrescendo 29 

Circolo Surf Torbole 30 

Associazione culturale Benàch 30 

Gruppo Alpini Nago 31 

Consorzio BIM Sarca Mincio Garda 

gruppi consiliari 

32 

Partecipiamo 33 

Insieme per Nago Torbole 34 

LiberaMente 35 

Il Comitato di Redazione di Nago Torbole Notizie è così composto: 

Claudio Chiarani, Norma Stefenelli, Daiana Cerbaro, 

Giuseppe Parolari, Danny Dusatti, Francesco Mazzoldi 

Foto di copertina di G. Nones

Intervista al Sindaco: 

la crisi globale e il bilancio comunale 

La poco felice situazione economicofinanziaria 

dei conti pubblici in questi 

ultimi anni ha trovato riscontro anche 

nei bilanci dei comuni italiani e, seppure 

con una tempistica posticipata, anche 

nei “ricchi” comuni trentini, inizialmente 

con una frenata dei contributi pubblici e 

poi, negli ultimi anni, con un loro sensibile 

ridimensionamento. La decurtazione dei 

contributi provinciali qui da noi s’è fatta 

sentire soprattutto sulla parte corrente del 

budget. Ma, pur nella difficile situazione 

generale, il Bilancio del Comune di Nago- 

Torbole contiene varie opere pubbliche. 

Ne abbiamo parlato con il Sindaco, dott. 

Luca Civettini. 

Signor Sindaco, c’è un argomento 

su cui i cittadini di Nago-Torbole 

vorrebbero avere da lei una risposta: 

come riesce il nostro Comune, 

in un momento difficile come 

questo, a investire tanto in opere 

pubbliche? 

Prima di rispondere, devo fare una 

premessa: il bilancio comunale è diviso 

sostanzialmente in due parti, che devono 

trovare un autonomo pareggio 

finanziario al proprio interno. La prima è 

data dalle entrate e dalle spese correnti, 

dalle entrate cioè che coprono le spese 

necessarie per la gestione ordinaria del 

Comune, come gli stipendi, le spese 

fisse concernenti i servizi pubblici, i 

contributi alle associazioni, le imposte 

e tasse a debito, eccetera. La seconda 

è data dalle entrate e dalle spese di 

natura straordinaria, quelle cioè che si 

usano per gli investimenti, dalle piccole 

manutenzioni fino alla realizzazione 

delle grandi opere. Ciò premesso e 

visto il panorama generale, posso dire 

che il Comune di Nago-Torbole può 

considerarsi, dal punto di vista finanziario, 

moderatamente fortunato grazie, 

sostanzialmente, a due ragioni: la prima 

è che siamo un comune turistico, quindi 

abbiamo entrate che altri non hanno, le 

sappiamo far fruttare e ci consentono 

adeguati margini di manovra per la 

parte corrente del bilancio; la seconda 

è data dalle buone risorse a carattere 

straordinario presenti in bilancio, che ci 

danno buone possibilità d’investimenti 

in opere pubbliche. 

Se per la parte corrente del bilancio 

le risorse in più le trovate nelle 

entrate turistiche, quelle per le 

opere pubbliche dove le reperite? 

Devo dire che la situazione che abbiamo 

trovato a inizio mandato già presentava, 

per svariati motivi tecnico-politici, un 

discreto“tesoretto”di risorse finanziarie 

risalenti in buona parte ai fondi da noi 

lasciati nel 2004, che conoscevo bene 

perché allora ero assessore al bilancio. 

Parte di quei fondi non sono stati spesi 

nel periodo intermedio per cui, nel 

dicembre 2009, li abbiamo ritrovati 

ancora disponibili. A essi abbiamo 

aggiunto poi varie altre risorse, che ci 

siamo dati da fare per reperire senza fare 

debiti ma attingendo a entrate proprie, 

a disponibilità di bilancio, all’avanzo di 

amministrazione, all’alienazione di aree, 

all’assunzione di mutui a tasso zero dei 

BIM non ancora utilizzati, a contributi 

provinciali, a fondi della Comunità di 

valle. Visto che le somme disponibili 

erano consistenti, non abbiamo avuto 

riserve a utilizzarle. 

Per cosa le avete utilizzate? 

Per un duplice scopo. Il primo, che ora 

si avvia alla fase finale, ha riguardato un 

forte investimento nei cosiddetti “poli 

turistici”. Negli ultimi due anni abbiamo 

investito più di un milione e 600 mila 

euro nelle strutture di proprietà del Comune, 

risorse che ci stanno consentendo 

di riqualificare vari immobili destinati 

all’attività economica, il bar-ristorante 

alle Busatte, il bar-ristorante e la scuola 

di surf alle Foci del Sarca, la scuola di surf 

nel parco Pavese, il ristorante Terrazze 

della Luna, il bar della Conca d’Oro, il bar 

alla Sega. Noi pensiamo che una buona 

3 

amministrazione debba guardare al 

futuro e, con queste opere, crediamo 

di poter garantire per i prossimi venti 

o trent’anni entrate fresche e certe da 

destinare alla copertura delle spese correnti 

del Comune. A vantaggio quindi di 

tutti i cittadini, sia di chi vive di turismo, 

ma anche di chi non ha niente a che fare 

con quest’attività economica e magari la 

subisce di malavoglia. In questo modo 

invece tutti hanno un vantaggio diretto 

dal turismo. L’investimento sui poli turistici 

che, voglio ricordare, ottenemmo in 

buona parte gratuitamente dallo Stato 

a cavallo del 2000, comincerà ad avere i 

propri effetti già quest’anno, ma troverà 

la propria completa realizzazione con 

il 2013. 

Queste maggiori risorse sulla 

parte corrente come pensate di 

utilizzarle? 

Le maggiori entrate su questi capitoli 

vanno prima di tutto a mitigare le minori 

entrate dei trasferimenti provinciali e, 

quindi, ci consentono di mantenere e 

implementare tutti gli interventi rivolti al 

settore sociale presenti sul nostro territorio 

per le persone in difficoltà, verso le 

quali non deve mai mancare l’attenzione 

del Comune, e per sostenere le associazioni, 

che sono il tessuto connettivo

4 

della nostra comunità. Già nel corso del 

2010 si è cercato di attivare questo tipo 

d’indirizzo offrendo il servizio di “asilo 

estivo”nel nostro territorio, raddoppiando 

quasi la spesa per gli interventi sociali 

prevedendo un nuovo servizio di accompagnamento 

alle persone con difficoltà 

motoria; quest’anno è partita, tra l’altro 

con enorme riscontro, l’attività legata ai 

centri giovani nei due paesi e, visto il particolare 

momento che stiamo vivendo, 

credo che tali funzioni dovranno trovare 

sempre maggiore attenzione nell’attività 

di un’amministrazione comunale. 

Tornando agli investimenti, qual 

è il secondo scopo? 

In questi due anni e mezzo abbiamo 

finanziato numerose opere pubbliche 

necessarie per dare risposta ai bisogni 

quotidiani dei cittadini ma anche di 

natura strategica. Con 477 mila euro 

abbiamo rifinanziato, prima di tutto, alcuni 

lavori che altrimenti non potevano 

essere completati, come il bocciodromo 

di Nago con annesso campetto, il 

magazzino comunale in zona Mala, la 

scuola materna diTorbole, il Circolo surf, 

le mense delle due scuole elementari, 

rimpinguando i capitoli di spesa che 

abbiamo trovato ormai vuoti. Abbiamo 

poi finanziato e realizzato altre opere per 

ulteriori 777 mila euro, come la ristrutturazione 

della sede di Ingarda, la ristrutturazione 

della chiesa di S. Maria al lago, la 

realizzazione della piazzetta Lietzmann 

nel parco Pavese. Per quest’ultima, in 

aggiunta ai contributi provinciali già 

presenti in bilancio, abbiamo investito 

un bel po’di denaro, tenendo conto che 

abbiamo rifatto totalmente il progetto 

e i lavori hanno riguardato anche il sistema 

di pompaggio delle acque nere. 

Con un milione e 370 mila euro abbiamo 

finanziato la nuova strada di accesso al 

costruendo centro scolastico unificato e 

il parcheggio in località Coel a Nago, in 

aggiunta al milione di euro già presente 

in bilancio, un’opera forse non prioritaria 

ma alla quale teniamo molto, anche se 

sappiamo che non può risolvere da sola 

i problemi dei parcheggi. 

Per la strada del centro scolastico, 

pare di ricordare che avete 

utilizzato i soldi risparmiati dalla 

caserma dei Vigili del fuoco... 

Bisognava usare la fantasia e l’abbiamo 

fatto. È stata un’operazione che ci ha permesso 

di progettare un’opera altrimenti 

non finanziabile. Ma non solo: abbiamo 

destinato anche due milioni e 310 mila 

euro a varie opere, ai nuovi parcheggi 

per autobus a Nago e a Torbole, alla 

videosorveglianza nei due paesi, alla 

sistemazione dei sottoservizi e della pavimentazione 

di Piazza Goethe, ai lavori 

in Castel Penede, sulla strada del monte 

Baldo, per l’arredo del centro storico di 

Nago, alla sistemazione dei sottoservizi, 

pavimentazione e piazze di Nago.Voglio 

ricordare che, solo per il centro storico di 

Nago, abbiamo impegnato nel triennio 

2011-13 più di un milione di euro. 

E le grandi opere? 

Con risorse già presenti in bilancio, senza 

quindi creare nessun debito, abbiamo 

finanziato quasi tre milioni e mezzo 

per completare tre dei quattro piani 

dell’ex Colonia Pavese, dove troverà 

posto il nuovo municipio e varie attività 

di carattere economico, sociale ed 

anche istruttivo, visto il forte interesse 

di un’accademia universitaria per quei 

luoghi. Due parole infine sulla nuova 

scuola unificata a Nago, per la quale 

stiamo utilizzando i sei milioni e 700 mila 

euro che erano stati reperiti dalla giunta 

Parolari-Menegatti.Trovate le risorse per 

la strada di accesso come detto sopra, 

per un milione e trecento mila euro, 

ora dobbiamo rifinanziare i lavori per la 

parte degli arredi, ci stiamo lavorando 

cercando le risorse nei fondi provinciali 

dell’edilizia scolastica. 

Quindi, in sintesi... 

Tra lavori ultimati, lavori in corso e 

lavori che partiranno tra poco, grazie 

all’impegno di tutta la Giunta e degli 

uffici comunali competenti che ci 

hanno sostenuto con il loro lavoro 

quotidiano, in questi due anni e mezzo 

abbiamo messo in movimento, o 

comunque stanziato, 16-17 milioni 

di euro in opere pubbliche comunali, 

finanziate come abbiamo visto nei 

modi più diversi. Siamo soddisfatti 

perché pensiamo con questo di aver 

dato e di poter dare, creando lavoro e 

mettendo in circolazione denaro, un 

nostro modesto contributo anche al 

superamento di questa difficile crisi, 

che sta mettendo in difficoltà tante 

famiglie che voglio che sappiano che 

il Comune è al loro fianco. 

FOTO WANDA LINETTI

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ei Dottori 

CA A 

DAL VIVO 

atoverde 

SAGGIO 

DEL 

l’amministrazione comunale informa 

VENERDI 21 OTTOBRE 2011 

14.00 Registrazioni 

LA PIAZZETTA 

del Paesaggio 

LIETZMANN 

14.15 Introduzione e apertura dei lavori 

Novella B. Cappelletti, Direttore PAYSAGE Promozione e Sviluppo per l’Architettura 

Sergio Rossi, Amministratore Delegato Fiere Comunicazioni 

Ringraziamenti agli Ordini Professionali 

Giulia Manfredini, Tesoriere Ordine degli Architetti PPC Provincia di Bologna 

Nel numero di giugno 2011 del notiziario 

CITTÀ comunale, E DELLE ZONE EXTRA-URBANE congiuntamente 

alla presentazione della piazzetta 

rimessa a nuovo davanti alla chiesa 

di S. Maria al lago, a lato della Pavese, 

l’Amministrazione comunale 

aveva proposto un sondaggio per 

conoscere quale fra i vari nominativi 

proposti poteva essere quello 

che raccoglieva il maggior numero 

di consensi. 

SAGGIO E PERIFERIA 

Massimo Bottini, Studio Bottini 

In quella sede erano stati proposti 

“L’Isol”,“S. Maria al Lago”,“Alla Sega”, 

“Due Mulini”, “Hans Lietzmann 

INFRASTRUTTURE RESIDUALI URBANE 

(pittore)”, “William Darby (gene- 

IL RUOLO DEI GEOMETRI NELLA PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI APERTI DELLE 

Mauro Alessandri, Vice presidente Collegio dei Geometri della Provincia di Ravenna 

PROGETTAZIONE, SOCIALE E INTERDISCIPLINARIETÀ: NUOVI MODI PER FARE 

PROGETTAZIONE FACENDO SQUADRA CON LE ALTE PROFESSIONALITÀ 

Bandi di riqualificazione urbana, ossia concorsi di progettazione e arredi 

Walter Baricchi, Coordinatore Federazione Ordine degli Architetti PPC Emilia Romagna, 

Presidente Ordine degli Architetti PPC Provincia di Reggio Emilia 

15.00 BOLZANO: IL COMFORT URBANO E IL PROGETTO DEGLI SPAZI APERTI 

Cristina Benedetti, Stefan Zerbe, Docenti Libera Università di Bolzano 

Alessio Russo, Diana Di Palma, Giuliana Leone, Coll. Libera Università di Bolzano 

15.20 CASI EUROPEI E NAZIONALI CHE UNISCONO SPAZIO PUBBLICO, PAE- 

15.40 WHATAMI: SISTEMAZIONE DEGLI SPAZI ESTERNI DEL MAXXI A ROMA 

Simone Capra, Claudio Castaldo, Startt, Architettura e trasformazioni territoriali 

16.00 ASCOLI PICENO SPERIMENTAZIONI: IL VERDE, TRAIT D’UNION DELLE 

Antonella Cesaroni, Fac. di Architettura e Design Unicam con sede in Ascoli Piceno 

16.20 BRAND LANDSCAPE – OIKOS: LA CITTÀ DEL COLORE SOSTENIBILE 

Elisa Montalti, Architetto studio arch’es and partners 

16.40 DALLO SPAZIO A LUOGO. IL RUOLO DEL VERDE URBANO NEL PRO- 

GETTO DELLA CITTÀ 

Daniela Corsini, Carlo Peraboni – DiAP, Dipartimento di Architettura e Pianificazione, 

Politecnico di Milano 

17.00 ROMA IL PAESAGGIO DEI CENTRI COMMERCIALI NATURALI 

Graziano Di Gioia, Architetto, Confcommercio Roma 

17.20 PARCHI URBANI TRIDIMENSIONALI E GIARDINI VERTICALI 

Edoardo Bit, Ph.D. Università di Ferrara 

17.40 LE PAVIMENTAZIONI IN PIETRA AD ALTA TECNOLOGIA 

Roberto Bartolomei, Sviluppo Progetti Il Casone 

17.40 DAI MONOLITI ALLE PIETRE NATURALI: LE STRUTTURE TEMPORANEE IN 

PIETRA 

Diego Bellamoli, Amministratore Delegato Bellamoli Granulati 

18.00 Chiusura dei Lavori 

LA CITTA CHE GIOCA : CITY PLAY 

Giardini di via Artom a Torino Cavallino Treporti a Venezia 

Barcellona: Il Parco Odessa 

SABATO 22 OTTOBRE 

9.30 Registrazioni 

rale)”. Entro Apertura il 31 dei dicembre lavori 2011, 

PRESENTAZIONE PAYSAGE TOPSCAPE 8 

hanno risposto 106 persone. Hans 

del Paesaggio 

Lietzmann ha raccolto il maggior 

numero di consensi, esattamente 

53, la metà del totale. Al secondo 

posto si è collocato “S. Maria al 

smo Regione Emilia Romagna 

Lago” con 15 consensi, al terzo 

“William Darby (generale)”con 13. 

Nessuna delle altre proposte ha 

raccolto adesioni, mentre un voto è 

andato a“Piazza 150° Unità d’Italia”. 

24 voti non sono stati considerati 

validi perché sono state usate fotocopie 

della11.40 pagina LE PAVIMENTAZIONI del notiziario 

NATURALI 

Diego Marzola, Studio Muscatelli Pietro 

e non l’originale come richiesto. 

Delle 24 fotocopie, CASCINA MAGLIONI 22 erano con- 

Alessandro Panci, P! Studio 

sensi per il nome di “S. Maria al 

Lago”: anche qualora fossero stati 

validi e uniti alle 15 preferenze, 

Novella B. Cappelletti, Direttore PAYSAGE Promozione e Sviluppo per l’Architettura 

9.45 REGIONE EMILIA ROMAGNA: PAESAGGI D’AUTORE 

Laura Schiff, Direzione Generale della Regione Emilia Romagna - Assessorato al Turi- 

10.00 I GIARDINI PER L’OSPITALITÀ: IL CASO EGIZIANO 

Giuseppe Baldi, Giuseppe Baldi Landscape Designer 

10.20 LANDSCAPE INTERVENTIONS: CITY PARADISE RASSEGNA PROGETTI 

Kamel Louafi, Landscape Architecture, Berlino 

11.00 LA SARDEGNA E I PARCHI MINERARI 

Stefan Tischer, Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Sassari 

11.20 RIQUALIFICAZIONE DEL BORGO DI FORMIGNANO (FC) 

Stefano Piraccini, Architetto, Docente Facoltà di Architettura a Cesena e Bologna 

11.55 NUOVI PERCORSI DELLA VITA CONTADINA: BOSIO – ECOMUSEO DI 

non avrebbero comunque potuto 

superare i consensi per Lietzmann. 

Il sindaco Civettini ci ha informati 

che, nonostante i “soliti problemi 

burocratici” (la Soprintendenza 

approva un’uguale denominazione 

di due aree solo se sono contigue, e 

pare non sia intenzionata a dare parere 

favorevole al cambio del nome 

della Via Lietzmann, già assegnato 

al quartiere Europa), la Giunta comunale 

ha deciso di avviare ugualmentelaproceduraproponendoun 

cambio di nome alla già esiste Via 

Lietzmann (giustificandolo col fatto 

che esistono solo due residenti in 

quella via) e proponendo il nome di 

“Piazzetta Lietzmann” per la nuova 

area a lato della Pavese. 

12.15 ARREDARE IL GIARDINO CONTEMPORANEO 

Claudio Quintarelli, Amministratore Delegato Stobag Italia 

12.30 HEALING GARDENS - IMPLICAZIONI SOCIALI E SANITARIE DELL’USO DI 

GIARDINI TERAPEUTICI: NUOVE STRATEGIE PER IL BENESSERE DELL’UOMO 

Maria Irena Mantello, Osservatorio d+Paesaggio Alessandrino e Commissione urbanistica 

dell’OAPPC di Alessandria 

La Piazzetta Lietzmann sulle locandine di presentazione 

di importanti convegni e su riviste internazionali 

di architettura del paesaggio tra il Parco Odessa 

e il Parc del Putget di Barcellona, il Ponte Carlo a 

Praga, il Parco di Novoli di Firenze e altri ancora... 

12.50 RAVENNA: PIAZZA KENNEDY E IL WATERFRONT DEL LIDO DEGLI 

ESTENSI 

Lorenzo Bergamini, Architetto 

13.10 Conclusioni 

17.00 IL PAESAGGIO SONORO 

Lorenzo Brusci, Project Manager e Sound Space Design Architettura Sonora 

ARREDO URBANO E LUCE NEL PAESAGGIO 

Torbole: una piazza-giardino Il Ponte Carlo a Praga 

Katraki Square Piazzetta Capuana a Milano 

Kamel Louafi 

Giuseppe Baldi 

Marco Fabbri 

Teresa Galì 

Stefan Tischer 

Aspassia Kouzopi 

Silvio Deponte 

Lorenzo Tosolini 

Alessandra Aires 

5

6 

L’amministrazione comunale ha lavorato 

in questi due anni dedicando 

particolare attenzione alla famiglia, 

come unità fondamentale della nostra 

società, che necessità di essere 

tutelata e difesa. L’impegno lavorativo 

dei genitori, che spesso sono in 

difficoltà nella gestione del tempo 

dei figli, e la crisi economica attuale 

minano questa unità che spesso si 

rompe e non riesce a garantire il 

proprio ruolo nella guida dei figli. A 

ciò si aggiungono sempre più spesso 

bambini e ragazzi che occupano il 

loro tempo davanti a computer e tv, 

sviluppando false relazioni e rapporti 

di amicizia attraverso l’uso dei 

social network e perdendo la capacità 

di relazione vera con i coetanei e con 

gli adulti. 

Abbiamo cercato di portare nel nostro 

territorio alcune attività a sostegno 

delle famiglie, prima con l’avvio 

delle attività estive ed ora anche con 

l’attivazione dei centri aperti durante 

il restante periodo dell’anno. 

Per quanto riguarda le attività estive, 

è il terzo anno in cui vengono proposte 

ed è l’anno che registra un grande 

aumento di adesioni. Le proposte 

sono tre: 

• 0-3 anni presso il micronido di 

Nago gestito dalla “ Casa sull’albero” 

Cooperativa onlus di Trento, 

che gestisce anche il nido di Vignole; 

• 3-6 anni presso la scuola materna di 

uLTIM’oRA: fINANZIATA LA 

CICLABILE PER MALCESINE 

Tra i 206 progetti presentati dai 

Comuni che confinano con le province 

di Trento e di Bolzano per 

essere finanziati con il Fondo per 

lo sviluppo dei Comuni di confine, 

l’Organismo di indirizzo ha deciso 

di finanziarne 35: i primi 21 con i 

108 milioni già presenti, gli altri 14 

quando Bolzano verserà i 40 milioni 

AIuTIAMo LA fAMIgLIA 

Nago l’attivazione del progetto “Un 

due tre stella”; 

• 6-12 anni il centro Jenga Nago Torbole 

gestito dall’APSP Casa mia di 

Riva del Garda, in estate. 

È in ogni caso possibile usufruire dei 

Buoni di Servizio del Fondo Sociale 

Europeo che, a seconda del reddito, 

possono arrivare a coprire fino al 90 

per cento del costo totale. 

Vogliamo anche ricordare la proposta 

di “Corso di inglese” per ragazzi delle 

scuole medie e superiori, che per il 

secondo anno si articolerà in due settimane 

di luglio, una presso la scuola 

di Nago e l’altra presso la scuola di 

Torbole, che associa cultura, istruzione 

e incontro con altri coetanei. 

Benvenuti Centri Aperti 

Novità assoluta per il nostro comune 

è Jenga, il Centro Aperto di 

Nago-Torbole per i ragazzi da dieci 

a quattordici anni, da settembre a 

maggio, che si aggiunge ai centri 

aperti già presenti negli altri Comuni 

della nostra Comunità di Valle. Fortemente 

voluto dall’Amministrazione 

comunale, nasce grazie al contributo 

della Comunità di Valle e al lavoro 

dell’APSP Casa Mia. 

Perché Jenga Nago-Torbole? Per dare 

ai ragazzi del nostro Comune l’opportunità 

di incontrarsi alla presenza 

di uno o più educatori, di svolgere i 

compiti e di sperimentare molte atti- 

che non ha ancora versato. 

Ebbene, il progetto di ciclabile 

Torbole (dal confine)/Malcesine/ 

Brenzone figura al 13° posto per 

un importo di € 17.354.200 già 

finanziato (il tratto di ciclabile da 

Ledro a Limone, 7.640.480 €, figura 

al 9° posto ed anch’esso è stato 

finanziato). 

vità insieme con altri ragazzi. Per far 

crescere la nostra comunità. 

Dove? A Nago presso la casa Eca 

in Piazza Gazzoletti, e a Torbole in 

Colonia Pavese. Sono questi i locali 

individuati dall’amministrazione, che 

tinteggiati e arredati a nuovo sono diventati 

il punto di ritrovo per i ragazzi. 

Quando? Da settembre a maggio, 

due pomeriggi a Nago (lunedì e 

martedì) e due pomeriggi a Torbole 

(mercoledì e giovedì), dalle 14,30 alle 

18,30. Il centro chiude a fine maggio 

per lasciare spazio alle attività estive 

per i ragazzi e riaprirà a settembre, 

con nuove proposte e incontri a tema, 

per diventare oltre che il centro di 

aggregazione per i ragazzi, anche uno 

stimolo d’incontro per i genitori. Per 

partecipare al Centro è necessaria l’iscrizione 

che prevede il pagamento di 

una piccola quota simbolica di 20 euro 

per la frequenza da settembre 2012 a 

maggio 2013. L’iscrizione non è legata 

alla sede, ma permette di frequentare 

indistintamente sia Nago sia Torbole. 

L’invito che rivolgiamo alle famiglie 

è di visitare le due sedi nei giorni di 

apertura, in modo tale da poter conoscere 

Daniela e gli altri educatori, 

e da poter capire l’importanza di far 

incontrare e stare insieme i ragazzi… 

perché insieme è veramente più bello 

e insieme si cresce meglio. 

Ass. dott.ssa Norma Stefenelli 

Il presidente Dellai si è impegnato 

con un’apposita lettera al finanziamento 

del tratto di ciclabile ricadente 

sul territorio trentino (dalla Conca 

d'Oro al confine con Malcesine), non 

finanziabile con i fondi dell'accordo 

di Milano. 

Il sogno della ciclabile Torbole- 

Malcesine sta diventando realtà.

IMPoSTA MuNICIPALE PRoPRIA - I.Mu.P. 

L’adesione all’accordo provinciale porta un buon rimborso nelle casse comunali, permette una 

maggiore detrazione per la prima casa, alleggerisce il peso dell’imposta sulle famiglie 

Cerchiamo di fare chiarezza, per quanto possibile, su 

un’imposta che si chiama municipale ma che, a differenza 

della precedente ICI, per una buona fetta è statale: lo Stato, 

infatti, si prende quasi il 50% dell’intera entrata. 

La norma dell’I.MU.P è in continua evoluzione. Quando il 

notiziario arriverà nelle case, non sappiamo se la questione 

sarà come ora o di nuovo cambiata. Attualmente essa 

prevede la possibilità per i Comuni di stabilire un’aliquota 

base tra lo 0,46% e l’1,06% e un’aliquota per le abitazioni 

principali tra lo 0,2% e lo 0,6%; per queste ultime la legge 

prevede una detrazione di € 200,00 più € 50,00 per ogni 

figlio fino a ventisei anni. Questo è quanto si applicherebbe 

se il singolo Comune decidesse di non disciplinare 

autonomamente l’imposta che colpisce tutti gli immobili. 

Come molti già sapranno, lo 0,38% dell’aliquota base va 

nelle casse statali: per il Comune di Nago-Torbole si tratta 

di 728.000,00 euro che vanno direttamente allo Stato. Per 

cui, escludendo le abitazioni principali, di tutte le altre 

fattispecie imponibili Nago-Torbole incasserà di I.MU.P. 

meno di quanto incassava con la vecchia I.C.I. 

In provincia di Trento, per evitare gravi disparità, Provincia 

e Consorzio dei Comuni/Consiglio delle Autonomie 

Locali sono arrivati a un accordo: ci sarà una forma di compensazione 

(perequazione) finale a livello provinciale tra i 

Comuni che incasseranno di più e quelli che incasseranno 

di meno. Ciò però significa dover utilizzare un’aliquota 

base, secondo stime provinciali, pari allo 0,783% (0,023% in 

più rispetto a quella base stabilita dalla Stato; mediamente 

15/20 euro in più per gli immobili classificati come “altri 

fabbricati”) e un’aliquota per le abitazioni principali dello 

0,4% con detrazione di 200,00 euro. 

Nago-Torbole era tra i Comuni destinati a una maggiore 

diminuzione di entrate rispetto alla vecchia I.C.I. Per garantirsi 

questo “salvagente finanziario”, che porterà un 

buon rimborso nelle casse comunali, ha scelto perciò di 

condividere l’accordo provinciale, al pari di molti Comuni 

nelle stesse condizioni (altri 98 Enti trentini, tra cui il 

capoluogo Trento), con una sola eccezione rispetto a tanti 

altri: Nago-Torbole ha aumentato di 20,00 € le detrazioni 

per l’abitazione principale (solo altri 5 Comuni trentini lo 

hanno fatto), da 200,00 a 220,00 €, a scapito di un aumento 

delle aree fabbricabili. 

Pertanto, per non perdere il rimborso provinciale e con 

l’attenzione a favorire l’abitazione principale, la Giunta 

comunale ha proposto, e il Consiglio comunale di Nago- 

Torbole ha deciso, di utilizzare quel minimo di politica 

fiscale che la normativa consente, stabilendo la seguente 

strutturazione dell’imposta chiamata (impropriamente) 

“municipale”: 

• aliquota per le abitazioni principali e relative pertinenze: 

0,4% (aliquota statale base); 

• detrazione abitazione principale: 220,00 € (20,00 € in 

più rispetto alla detrazione statale base) + 50 € per ogni 

figlio fino all’età di ventisei anni; 

• aliquota per gli altri fabbricati: 0,783% (0,023% in più 

rispetto a quella statale base); 

• aliquota per le aree fabbricabili: 0,9% (0,14% in più 

rispetto all’aliquota statale base). 

Il Comune di Nago-Torbole ha anche adottato, per propria 

scelta, un regolamento col quale, tra l’altro, ha deciso di 

estendere le agevolazioni concernenti l’abitazione principale 

alle unità immobiliari possedute a titolo di proprietà 

o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la 

residenza in istituti di ricovero o sanitari e di prevedere, 

in caso di particolari situazioni, differimenti dei termini 

e versamenti rateali dell’imposta. 

Non spetta a noi entrare nel merito delle scelte fatte dal 

Governo e dal Parlamento italiano per tentare di sanare 

una situazione finanziaria statale a dir poco drammatica, 

ma il nostro auspicio è che tale provvedimento mantenga 

la caratteristica di entrata una tantum a favore dello Stato 

e che quanto prima tale tributo torni a essere comunale, 

di nome e di fatto. 

La Giunta comunale 

FOTO RUDY BENOLLI 7

8 

POLI TURISTICI E SCUOLE DI SURF 

Sono stati assegnati dal Comune di 

Nago-Torbole, tramite asta pubblica, 

cinque poli turistici: il Bar Ristorante 

Spiaggia alle Foci del Sarca, il Bar 

Ristorante Pizzeria Alle Busatte, il 

Bar Conca d’Oro, la Scuola di Surf 

alla Foci del Sarca e la Scuola di Surf 

presso il Parco Pavese. 

• L’asta pubblica per il Bar Ristorante 

Spiaggia alle Foci del Sarca è stata 

vinta dalla Rear Società Cooperativa 

con sede a Torino che ha offerto € 

110.052,12 annui + Iva (con il rialzo 

del 141,91% sul prezzo a base d’asta 

di € 45.493,00). Durata del contratto: 

nove anni. 

• L’asta pubblica per il Bar Ristorante 

Pizzeria Alle Busatte è stata vinta 

dalla Ditta Luca Fusi con sede ad 

Arco, che ha offerto € 28.243,80 an- 

Il Bar Ristorante Pizzeria alle Busatte ha già aperto i battenti 

nui + Iva (con il rialzo del 2,00% sul 

prezzo a base d’asta di € 27.690,00). 

Durata del contratto: nove anni. 

• L’asta pubblica per il Bar Conca 

d’Oro è stata vinta dalla ditta Friz 

Giorgio (gestore precedente) per 

€ 60.141,67 annui + Iva. Durata del 

contratto: nove anni. Il Bar era ritornato 

al Comune dal Circolo Vela 

che lo aveva in gestione fino all’anno 

scorso. Il vecchio bar non aveva più 

i necessari requisiti igienico sanitari, 

è stato interamente demolito 

per essere sostituito da una nuova 

struttura di legno. Assieme al bar si 

è proceduto anche all’installazione 

dei bagni a uso della scuola di surf 

e dei bagnanti. 

• L’asta pubblica per la Scuola di 

Surf alle Foci del Sarca ha avuto 

un iter procedurale abbastanza 

complesso. A una rinuncia iniziale 

è seguita una seconda asta pubblica 

andata deserta, infine la Scuola è 

stata assegnata alla Ditta Segnana 

per € 69.530,00 annui + Iva (equivalenti, 

come riferimento, al rialzo 

del 35,00% sul prezzo iniziale a base 

d’asta di € 53.000,00) dal 2013 in poi, 

per € 53.000,00 + Iva per il solo 2012. 

Durata del contratto: nove anni. 

• L’asta pubblica per la Scuola di Surf 

presso il Parco Pavese è stata vinta 

dalla Ditta Vasco Renna con sede 

a Nago-Torbole, che ha offerto € 

67.250,44 annui + Iva (con il rialzo 

dell’1,01% sul prezzo a base d’asta 

di € 66.578,00). Durata del contratto: 

tre anni (la minor durata di 

questo contratto, rispetto agli altri, 

dipende dal fatto che la Giunta 

comunale non ha voluto vincolare 

per lungo tempo spazi e immobili 

interni al parco Pavese, che potrebbero 

essere utilizzati in futuro per 

scopi sociali). 

Sono ancora interessati invece da 

lavori i poli turistici bar alla Sega e

Ristorante Forte Basso. Come per gli 

altri poli, anche in questi casi è stata 

necessaria la messa a norma degli 

impianti oltre all’ammodernamento 

delle strutture. I lavori dei due poli 

sono già stati affidati tramite asta 

pubblica e sono attualmente in fase 

di realizzazione: 

• Per il Ristorante Forte Basso, 

l’iter per l’avvio dei lavori è stato 

più lungo rispetto agli altri poli 

turistici, poiché si è reso necessario 

collaborare strettamente nella 

stesura del progetto con il Servizio 

Beni architettonici della Provincia, 

che tuttora sta sovrintendendo 

assieme al direttore lavori ai lavori 

stessi. 

• Il Bar alla Sega è interessato da una 

totale riqualificazione; dopo la demolizione 

della vecchia costruzione, 

si sta procedendo alla costruzione 

di una nuova struttura che, oltre al 

bar, ospiterà anche i bagni pubblici 

destinati soprattutto ai fruitori della 

spiaggia. 

Lettera ai proprietari di cani 

Purtroppo da un po’ di tempo passeggiando per i nostri 

due paesi, si nota molta anarchia nella gestione dei cani. 

Spesso i cani sono lasciati liberi di scorazzare all’interno 

di giardini o di parchi giochi, nei campi o per le strade; 

altrettanto spesso si rischia di calpestare deiezioni 

canine, lasciate dai proprietari sulla pavimentazione 

stradale o nelle aiuole o nei campi. Tutto ciò costituisce 

purtroppo elemento di degrado per Nago e per Torbole, 

oltre che indice di scarso senso 

civico. La nostra lettera 

vuole essere un richiamo 

e un sollecito a qualunque 

persona 

in possesso di 

un cane, a una 

maggiore attenzione 

e a un 

maggiore impegno 

e responsabilità 

nella gestio- 

Nel momento in cui il notiziario 

comunale sta andando in stampa, 

si stanno espletando le ultime formalità 

burocratiche necessarie per 

concludere l’iter amministrativo dei 

poli già assegnati, con la firma dei 

rispettivi contratti. Il Bar alla Sega 

viene affidato in gestione tramite 

asta pubblica in giugno. Per il Risto- 

rante Forte Basso si dovrà attendere 

ancora un po’. 

Notizia dell’ultima ora è l’assegnazione 

del piano terra della Pavese 

fino al 30 giugno 2015 alla Laba Srl di 

Brescia che vi aprirà una Accademia 

delle Belle Arti. Il costo dell’affitto è 

di € 45.658,06 annui. 

Il rinnovato Bar Ristorante Spiaggia alle Foci del Sarca 

ne del migliore amico dell’uomo. Una recente ordinanza 

del sindaco, che comunque segue a precedenti ordinanze, 

richiama ogni cittadino proprietario di un cane 

all’uso di guinzaglio durante il passeggio e all’uso della 

museruola, in caso di pericolosità dell’animale, oltre alla 

raccolta delle deiezioni e al loro smaltimento. In caso 

d’inadempienza l’amministrazione comunale ha concordato 

con la Polizia intercomunale l’applicazione di 

sanzioni pecuniarie consistenti. Si ricorda anche che ogni 

proprietario di un cane dovrebbe essere munito durante 

il passeggio del materiale per raccogliere e smaltire gli 

escrementi. L’argomento ci preme molto e rappresenta 

un passaggio fondamentale per migliorare l’aspetto dei 

nostri due paesi oltre che la vita di chi vi risiede, che sia 

o non sia proprietario di cane, ma per migliorare anche 

la permanenza di chi sceglie il nostro Comune come 

luogo per le vacanze. Desideriamo anche precisare che 

stiamo valutando una proposta di mozione da portare 

in Consiglio Comunale e una lettera personale, in cui si 

richiama ogni proprietario di cane ai propri doveri, ma 

in cui saranno individuate delle soluzioni migliorative 

per gli stessi possessori dei cani. Il tutto potrà comunque 

essere messo in atto solo con la collaborazione di tutti. 

9

10 

lavori in corso 

Terminati i lavori 

in Via San Vigilio 

e Piazza goethe 

Sia i lavori di rifacimento dei sottoservizi 

e della pavimentazione in Via 

San Vigilio a Nago che quelli eseguiti 

in Piazza Goethe a Torbole sono terminati 

entro i tempi previsti. 

Entrambe le opere hanno incontrato 

l’apprezzamento degli abitanti che 

hanno sopportato gli inevitabili di- 

Via San Vigilio a Nago 

Piazza Goethe a Torbole 

sagi senza lamentarsi troppo, soprattutto 

perché hanno visto il grande 

impegno delle ditte e dei direttori 

lavori. 

Alle ditte Giovanella ed Ediltenno 

e agli ingegneri Santini e Santorum 

vanno i ringraziamenti dell’Amministrazione 

comunale per la grande 

disponibilità e serietà profuse. 

In Piazza Gothe devono ancora essere 

eseguite delle opere di completamento 

che l’Amministrazione comunale 

ha programmato per fine estate. 

Lavori in fascia lago 

Dopo la sistemazione l’anno scorso 

dei pennelli sulla spiaggia fra 

La Sega e il porto Pescatori, con 

l’aiuto del Servizio Bacini Montani 

della Provincia quest’anno 

l’intervento è proseguito oltre 

il porticciolo fino al Lido Blu, e 

nella parte finale di Via Benaco. 

È stato fatto anche l’intervento 

di pulizia e taglio degli arbusti 

lungo i due argini del Sarca, 

dalla foce fino alla Centrale di 

Brossera. Il Comune inoltre ha 

provveduto all’ormai abituale 

intervento di ricarica delle spiagge. 

Il quarto intervento, infine, 

sollecitato dai proprietari delle 

barche, riguarda il porticciolo 

di Torbole con la collocazione 

delle catenarie per l’ancoraggio, 

la collocazione di una passerella 

e la sostituzione delle scalette di 

accesso alle barche. Il Servizio 

Bacini Montani vi provvederà 

in giugno.

Parcheggio Coel 

Stanno per concludersi i lavori di 

allestimento del parcheggio nell’ex 

area Perugini, che si sono svolti senza 

grossi intoppi ed anche in questo caso 

i termini di consegna sono rispettati. 

Manca solo l’illuminazione, i corpi 

illuminanti saranno consegnati a 

metà giugno. Questo parcheggio, che 

a Nago aspettano da tempo, se da 

un lato risolve - almeno in parte - un 

problema cronico, quello dell’assenza 

di stalli, dall’altro ne crea un altro, 

quello dell’uscita delle autovetture, 

prevista dal progetto su Via Rivana 

in prossimità del semaforo. L’Amministrazione 

comunale si rende conto 

dell’inadeguatezza dell’uscita e ha 

lavorato su soluzioni alternative che 

non hanno però trovato il benestare 

da parte della SNAM, proprietaria 

del tubo del metano che scorre appena 

fuori i confini del parcheggio, la 

quale aveva proposto una via di uscita 

troppo onerosa e realizzabile solo nel 

mese di agosto dell’anno successivo 

Marciapiede 

Conca d’oro 

Chi conosce quella zona, sa bene che 

dal piazzale della Farsura all’ex Dancing 

Conca d’Oro esisteva un marciapiede 

che si interrompeva in prossimità 

di un’abitazione privata. Di quel 

marciapiede si parla ormai da almeno 

a quello della richiesta (nel momento 

cioè della chiusura estiva delle Cartiere 

del Garda). Si è allora individuata 

una soluzione diversa che consiste 

nel togliere l’angolo verso lo stradone, 

all’uscita della strada d’accesso 

al parcheggio. Ciò consentirebbe, a 

quindici anni, l’Amministrazione 

Bertolini aveva preparato il progetto 

per la sua prosecuzione senza però 

aver trovato l’accordo con il vecchio 

proprietario. Ora che la casa è stata 

venduta, l’attuale Amministrazione comunale 

ha trovato facilmente l’accordo 

con il nuovo proprietario. Il progetto 

dell’architetto Brighenti è stato quindi 

aggiornato e leggermente aggiustato. 

Esperita tutta 

la pratica 

amministrativa 

e raccolti i 

necessari permessi 

i lavori 

sono iniziati 

il 9 maggio, 

e quando il 

notiziario arriverà 

nelle 

case si ritiene 

saranno finiti. 

L’opera costa 

circa 100.000 

euro. 

Parcheggio Coel 

detta anche del tecnico progettista, 

l’ing. Bombardelli, il doppio senso di 

marcia sul primo e breve tratto della 

stradina. Questa soluzione è stata 

sottoposta al parere dell’ufficio strade 

della Provincia e, se accettata, verrà 

attuata il prima possibile. 

opera ai nastri 

di partenza 

Piazza gazzoletti 

(Primom) 

Durante lo svolgimento dei lavori 

di ripavimentazione della Via San 

Vigilio, rincresceva vedere che 

davanti alla chiesetta di Santa Trinità 

la strada era rimodernata ma 

la piazzetta rimaneva malandata. 

E così la Giunta ha deciso di 

completare l’opera prevedendo 

la nuova pavimentazione anche 

in quel bell’angolo di Nago. 

I costi dell’intervento ammontano 

a circa 90.000 euro. 

L’incarico per l’esecuzione dei 

lavori è stato affidato a metà 

maggio alla ditta Giovanella, la 

stessa che ha lavorato molto bene 

in via San Vigilio. 

11

12 

grandi opere 

CENTRo SCoLASTICo 

TEMPI FINORA RISPETTATI 

La crisi della ditta 

costruttrice rende però 

il futuro più incerto 

Nel precedente notiziario c’eravamo 

impegnati a dare con il prossimo numero 

(cioè questo) un aggiornamento 

dell’avanzamento dei lavori presso il 

centro scolastico di Tezze. È ciò che 

facciamo, dopo aver sentito l’assessore 

competente Alberto Martinelli che 

ci ha aggiornato su alcune cose, un 

po’ preoccupato sull’evolversi della 

situazione: 

- I lavori al nuovo centro scolastico 

non si sono mai fermati, se non in 

occasione della pausa natalizia, e sono 

proseguiti nel rispetto dei tempi previsti, 

almeno fino a questo momento. 

- I lavori si sono però bloccati a fine 

maggio, proprio nel momento in cui 

stavano gettando il solaio del piano 

terra nella zona della scuola elementare 

della palestra e del micronido. 

La ditta, che ad oggi non ha inviato 

nessuna comunicazione ufficiale, 

non ha pagato gli ultimi stipendi agli 

operai ai quali non ha rinnovato il 

contratto di lavoro scaduto proprio 

a fine maggio e ha ingenti somme 

arretrate da pagare ai fornitori. Evidentemente 

si trova in una grave 

crisi di liquidità che speriamo riesca 

a risolvere. Il rischio di un blocco 

dei lavori a tempo indeterminato è 

concreto. Insieme all’Itea faremo di 

tutto affinché i lavori non subiscano 

una lunga sospensione. Questo centro 

scolastico ci serve e ci serve in fretta. 

Pensiamo poi a quei poveri operai 

rimasti da un giorno all’altro e inaspettatamente 

senza stipendio e senza 

lavoro. Sono drammi che colpiscono 

la gente brava ed onesta, che vediamo 

e leggiamo ogni giorno e che ormai 

non risparmiano più nemmeno la 

nostra Provincia. 

- Nonostante questo incidente di percorso, 

l’Amministrazione continua a 

confrontarsi con ITEA per risolvere 

alcuni difetti progettuali. Uno riguarda 

le gradinate rivolte verso un campo 

che non c’è. Premesso che sotto le gradinate 

è prevista la sala macchine che 

ospita gli impianti elettrici e idraulici, 

e quindi una copertura è quanto mai 

necessaria, si pensa di ovviare all’inconveniente 

creando un beneficio e 

cioè, con materiale di riporto, uno spazio 

giochi per bambini. A quel punto 

la presenza dei due gradoni diventa 

più logica nel contesto complessivo. 

- Si sta già pensando anche agli arredi. 

L’Amministrazione comunale ha 

elaborato un progetto entro il 15 di- 

cembre scorso affinché sia ammesso a 

contributo all’interno del FUT (fondo 

unico territoriale). È assai probabile 

che la richiesta sia accettata. 

- Sta andando avanti la procedura 

espropriativa per procedere all’esecuzione 

dei lavori della strada di accesso 

alla scuola. Il Comune sta controdeducendo 

alle osservazioni dei privati. 

Ci sono un paio di ricorsi contro la variante 

al PRG che si spera non causino 

ulteriori ritardi. Entro l’anno, infatti, 

l’opera deve essere appaltata per non 

perdere il contributo economico di 

1.300.000 € che l’Amministrazione 

comunale aveva provveduto a spostare 

su questa strada levandolo dalla 

Caserma dei Vigili del fuoco. 

Scuola e Pavese, stessi 

Otto milioni costa il nuovo centro scolastico 

unificato di Nago: 6,7 milioni 

la costruzione, 1,3 milioni la strada di 

accesso. Otto milioni costa la ristrutturazione 

della parte pubblica della Pavese, 

escluse le opere a carico dei privati: 4,59 

milioni finora spesi per il progetto iniziale, 

3,5 milioni recentemente finanziati 

da Giunta e Consiglio comunale.

CoLoNIA PAVESE 

RIAVVIATO L’ITER PER 

COMPLETARE I LAVORI 

Il 2011 non è trascorso invano per i 

destini della Colonia Pavese. La scorsa 

estate era stato affidato dalla Giunta 

comunale all’architetto Condotta di 

Merano l’incarico per lo studio di 

fattibilità integrativo al progetto preliminare 

per il completamento del compendio 

ex Pavese. Lo studio ha dato 

utili indicazioni per poter procedere 

alla predisposizione della parte impiantistica 

(sia idraulica che elettrica) 

nel rispetto delle nuove norme e per 

poter avere una struttura moderna al 

passo con i tempi. Dopo un lungo stop, 

infatti, si era reso necessario un approfondimento 

sullo stato dell’immobile. 

Le stime economiche fornite dallo 

studio di fattibilità ci dicono che 

servono tre milioni e mezzo di euro 

per terminare i primi tre piani che 

fin dall’inizio erano previsti a carico 

del Comune, mentre ne servono altri 

due e mezzo per completare l’ultimo 

piano il cui utilizzo era previsto con 

finalità turistiche e a gestione privata. 

L’intendimento, visto che il Comune 

ha in programma anche altre opere, 

è quello di affidare l’ultimo piano 

così com’è e lasciare che i lavori vengano 

eseguiti dall’inquilino in conto 

affitto. Quindi, contemporaneamente 

all’iter che porterà alla ripresa dei 

lavori, l’Amministrazione comunale 

cercherà di creare le condizioni per 

l’affidamento a terzi. 

costi per il Comune 

I 3,5 milioni stanziati nel 2012 per la 

Pavese servono in parte (1,21 milioni) a 

ripristinare i 5,8 milioni di finanziamento 

iniziale (dai quali erano stati stornati dei 

fondi e altri erano stati utilizzati per opere 

non preventivate), in parte (2,29 milioni) a 

compensare l’aumento del costo della vita 

che dal 1996, anno di avvio del progetto, 

ad oggi è stato del 40% (dati Istat). 

Se l’Amministrazione comunale riuscirà 

a sviluppare per intero il suo 

progetto, terminati i lavori dell’interno, 

l’immobile verrà utilizzato esattamente 

come era negli intendimenti 

iniziali: al piano terra troveranno 

spazio attività economiche al servizio 

della spiaggia e attività sociali 

verso il parco; i due piani intermedi 

saranno occupati dal municipio e da 

sedi di rappresentanza del Comune 

e associazioni; l’ultimo piano sarà 

dedicato ancora al turismo, con una 

formula ed una gestione che possano 

garantire un’integrazione ottimale con 

le altre attività previste all’interno del 

complesso. 

Per avere la struttura 

terminata e pronta 

all’uso è evidente 

che passerà ancora 

del tempo. Per poter 

iniziare a fare cassa 

già da quest’anno, 

almeno al piano terra 

che è già utilizzabile 

ma che sarà 

inevitabilmente penalizzato 

durante 

i lavori ai piani superiori, 

si è pensato, 

viste le richieste, di 

indire un bando per 

affittare la parte libera 

ad una attività di 

istruzione. 

I tempi: l’iter per 

giungere all’affidamento 

dei lavori 

è iniziato. È complesso 

e delicato, 

richiede per ogni 

passaggio la massima cautela. A breve 

sarà affidato il progetto definitivo per 

poi passare alla fase esecutiva con 

affido del progetto e dei lavori. Visto 

l’importo, che comunque è già tutto a 

disposizione nel bilancio del Comune 

(approvato anche dal Consiglio Comunale), 

si dovrà attuare una procedura 

amministrativa particolarmente 

complessa che richiederà parecchi 

mesi. Impossibile in questo momento 

avventurarsi in previsioni su l’inizio 

dei lavori. Ci si muove perché il 2013 

sia l’anno buono. 

Ass. dott. Alberto Martinelli 

CoSTo DELLA PRoPoSTA B) 

PER IL CoMuNE Euro 

Piano Terra 529.263,00 

Piano Primo 961.110,00 

Piano Secondo 970.860,00 

Piano Terzo (parti comuni) 20.650,00 

TOTALE 2.481.883,00 

Imprevisti 9% 223.369,47 

Allaccio pubblici servizi 10.000,00 

Spese tecniche (12%) 324.630,30 

CNPAIA (4% delle spese tecniche) 12.985,21 

IVA su lavori e imprevisti (12%) 324.630,30 

IVA su spese tecniche (21%) 70.899,26 

Spese per commissione di gara 50.000,00 

Totale a carico del Comune 3.498.397,53 

PER I PRIVATI Euro 

Piano Terzo 1.710.380,00 

IVA 21% 359.179,80 

Imprevisti 9% 153.934,20 

Spese tecniche (10%+4%+21%) 213.797,50 

Totale a carico dei privati 2.437.291,50 

13

14 

cultura 

una finestra sul lago: 

il sentiero Busatte- 

Tempesta 

visto dai bambini della 

Scuola Materna di Torbole 

Promuovere nuovi spazi di cittadinanza 

per i bambini e le bambine, 

dando voce ai loro pensieri, ai loro 

punti di vista sul mondo e sulle cose 

che vedono, è l’idea di fondo del 

progetto “Piccole guide per grandi 

scoperte” (ideato dalla Federazione 

provinciale delle Scuole materne 

di Trento), a cui le insegnanti della 

scuola equiparata dell’infanzia di 

Torbole hanno fatto riferimento 

durante quest’anno. 

La scuola è uscita dai propri confini 

per andare a conoscere l’ambiente 

esterno, soffermandosi in particolare 

sul sentiero 

Busatte-Tempesta, 

che ha molto incuriosito 

i bambini durante 

un’uscita fatta 

all’inizio dell’anno. 

L’esperienza, dopo 

la prima uscita con 

la guida e il supporto 

degli Alpini, è stata 

ripresa a scuola e 

I bambini raccontano... 

Tanto tempo fa per andare a Tempesta 

bisognava seguire una strada 

che passa molto più in alto che si 

chiama “Sentiero dei Paloni”, ma 

dei signori volevano passare più in 

basso, dove si può vedere bene il 

lago, le barche e anche il battello. 

Quando questi signori hanno provato 

a fare la stradina, a un certo 

punto c’erano dei grandi burroni. 

Perché gli uomini non sono come 

Tarzan che si attaccano alle liane e 

non riuscivano a passare, neanche 

attaccandosi agli alberi... E non riu- 

sviluppata in diverse tappe. Inizialmente 

i bambini hanno condiviso le 

loro emozioni rispetto a quello che 

hanno visto, incontrato, immaginato 

e scoperto durante il percorso. 

Le cose emerse dai loro primi racconti 

hanno portato allo sviluppo di 

alcuni filoni: le mappe e i percorsi 

a partire dalle rappresentazioni 

spontanee che i bambini hanno 

fatto, per arrivare alla lettura di 

cartine geografiche, all’individuazione 

dei simboli, alla ricostruzione 

del sentiero, fino alla realizzazione 

di un plastico tridimensionale; la 

conoscenza di alcuni animali tipici 

del luogo, per sapere come vivono, 

cosa mangiano, come sono le loro 

tane, che abitudini hanno. 

Percorrere il sentiero ha anche voluto 

dire per i bambini riconoscere 

i momenti di «paura» nell’affrontare 

alcuni passaggi, ma anche dimostrare 

coraggio nel procedere superando 

le incertezze, grazie alla presenza 

scivano nemmeno a volare come 

Superman, solo gli uccellini potevano 

passare di lì come le aquile 

gli aeroplani e gli elicotteri. Così i 

signori hanno pensato di percorrere 

una strada di scale per passare di lì. 

Dei signori scalatori si sono attaccati 

con delle corde alle rocce, come fa 

l’Uomo Ragno e con un trapano 

gigante hanno fatto dei grandi buchi 

nella roccia. Altri uomini hanno 

preparato le scale divise in tanti 

pezzi e aiutandosi con gli elicotteri 

le hanno portate su. Tutti insieme 

le hanno attaccate forte forte alla 

roccia con viti, bulloni e cemento 

dei compagni, delle insegnanti e 

degli Alpini. In primavera è prevista 

una seconda uscita per ripercorrere 

il sentiero in un’altra stagione e 

cogliere le differenze nell’ambiente 

naturale. Prima ci sarà una fase che 

coinvolgerà una rappresentanza di 

bambini, scelta dai bambini stessi, 

che uscirà lungo il sentiero a posizionare 

le tavole di legno disegnate 

a scuola, raffiguranti gli animali e 

le loro tane. 

L’esperienza sarà documentata attraverso 

una vera e propria guida 

turistica fatta dai bambini e rivolta 

soprattutto a loro, dato che utilizza 

lo sguardo dei piccoli e il loro modo 

di pensare e rappresentare le cose. 

La guida sarà stampata con il contributo 

del Comune di Nago Torbole, una copia 

sarà consegnata a ogni bambino delle 

scuole comunali, mentre altre copie 

saranno messe a disposizione di chi 

fosse interessato, in Biblioteca e presso 

l’Ufficio Turistico. 

speciale che non si stacca più. E così 

hanno fatto queste bellissime scale 

che si trovano proprio in mezzo al 

percorso e che le guardie forestali 

usano anche come strade tagliafuoco 

se per caso c’è un incendio. Le 

scale sono tre: la prima è media, la 

seconda è grande e la terza è la più 

piccola. Secondo noi i gradini sono 

100, 40, 1000, 99, 60 mila, ma poi la 

maestra ci ha spiegato che sono: la 

prima scala che si chiama “Salt de 

la cavra” ha 116 scalini. La seconda 

“Corno de Bò”ha 238 scalini e tanti 

pianerottoli e un lungo corridoio. 

La terza“Val Carcaròle”ha 33 scalini.

Progetto 

alimentazione 

sana alla scuola 

elementare 

Nel corso dell’anno scolastico, 

è stato realizzato nelle 

due scuole elementari un 

progetto di educazione alimentare 

rivolto ai bambini 

e ai genitori. Il progetto, 

concordato con le insegnanti, 

sostenuto dall’Azienda 

Sanitaria e dall’amministrazione 

comunale, prevedeva 

all’inizio la partecipazione 

delle insegnanti al corso 

“15.000 passi e cinque colori: 

la matematica dei sapori”, 

promosso dall’Azienda 

Sanitaria per introdurre 

l’educazione alimentare a 

scuola direttamente attraverso 

il personale docente, 

una serata di presentazione 

del progetto ai genitori 

realizzata dai bambini e che 

ha visto la partecipazione 

della dietista dell’Ospedale 

di Arco, Mirella Versini, e 

del capocuoco della stessa 

struttura, Mario Ianeselli, 

e un corso di cucina salutare 

rivolta ai genitori e 

tenutasi presso la cucina del 

Comitato Manifestazioni 

a Torbole. Il progetto si 

doveva concludere con un 

momento unico d’incontro 

delle due scuole, che però 

non è stato possibile per 

motivi di tipo organizzativo 

fra le due scuole, che ci si 

augura in futuro di riuscire 

a risolvere. 

Si riportano a fianco alcune 

ricette di alimentazione salutare 

realizzate durante il 

corso, corredate delle rispettive 

foto. 

CouS CouS ALLE VERDuRE 

(dosi per 4 persone) 

Ingredienti 

250 gr cous cous (precotto) 

1 melanzana 

1 peperone giallo e uno rosso 

3 zucchine 

2 carote 

150 gr di piselli 

50 gr di capperi (sotto aceto) 

5/6 pomodorini pachino 

Prezzemolo 

Olio ex oliva 

Olive nere e verdi 

Procedimento 

Mettere il cous cous in un recipiente 

basso e largo. Portare a bollore 200 

ml di acqua con 1/2 cucchiaio di 

olio extravergine di oliva. Versare 

l’acqua sul cous cous e coprire con 

coperchio per circa due minuti. 

Passati i due minuti sgranare il cous 

cous con una forchetta. Tagliare le 

verdure a dadini, brasarle in una 

sautè con l’aggiunta di poco brodo 

vegetale nel seguente ordine: carote, 

peperoni, melanzane, zucchine 

e poi aggiungere i piselli cotti precedentemente 

in acqua bollente. 

Lasciar raffreddare e aggiungerle 

al cous cous assieme ai pomodori 

pachino tagliati a piccoli spicchi, le 

olive, i capperi, un pizzico di sale e 

condire il tutto con olio extravergine 

d’oliva. 

ToRTA DE PAM VECIo 


300 gr. di pane secco 

700 ml. di latte 

150 gr. di zucchero 

3 mele 

100 gr. di uvetta 

scorza di 1 limone grattugiato 

1 uovo (opzionale) 

zucchero a velo (dopo la cottura) 

200 gr gherigli di noce 

Preparazione: 

Tagliare a pezzetti piccoli il pane e 

metterlo a bagno nel latte. La quan- 

PETTo DI PoLLo IN RoToLo CoN 

VERDuRE 


350 g di petti di pollo 

20 g di peperone rosso e giallo 

20 g di spinaci in foglie 

40 g di prosciutto cotto 

Procedimento 

Aprire i petti di pollo a ventaglio e 

mettere all’interno una fettina di prosciutto, 

le foglie di spinaci e i peperoni 

precedentemente scottati. Arrotolare 

prima incarta forno epoinella stagnola 

e fare due piccoli nodi alle estremità. 

Cuocereinacquachesobbolleappena 

per circa venti minuti. Servire scaloppato 

(tagliato a fette sottili) accompagnato 

con verdure fresche. 

tità di latte è variabile: deve permettere 

di coprire tutto il pane. Mettere a 

bagno l’uvetta in un bicchier d’acqua 

per circa ½ ora. Sbucciare le mele 

e tagliarle a fettine sottili. Sbattere 

l’uovo. Mettere insieme tutti gli ingredienti 

e mescolare; non buttare 

l’acqua usata per ammorbidire l’uvetta 

ma metterla nell’impasto. Cuocere 

in forno a 180°C per 1 ora, in forno 

già caldo. Spolverare con abbondante 

zucchero a velo sulla superficie 

quando è ancora caldo. Varianti che 

si possono aggiungere all’impasto: 

pinoli, mandorle, cioccolato, fichi 

secchi, canditi. 

15

16 

MANIfESTAZIoNI 

Come potete evincere dall’Info 2012 in allegato, anche 

quest’anno pubblicato dal Comitato Manifestazioni di Gino 

Foletti, il programma delle manifestazioni culturali e turistiche 

è molto ricco. Il calendario si è aperto con gli eventi 

invernali: la Befana, il carnevale di Torbole e il carnevale 

di Nago e proseguirà con le manifestazioni messe in campo 

dalle diverse associazioni del Comune e dal consorzio 

C.E.N.TO. Infatti gli eventi saranno diversi e variegati, per 

tutti i gusti e per tutte le età. Oltre alle collaudate manifestazioni 

come la Pedalando, la Festa di S.Vigilio, la Festa 

del Remat, la Festa degli Alpini, la Festa dello Sportivo, 

il Palio delle Piazze, ci saranno le iniziative promosse dal 

Consorzio degli operatori economici, la seconda edizione 

di Degustanago e gli eventi dedicati principalmente ai 

bambini della nuova associazione Nagocrescendo. Ritorna 

il Garda Jazz Festival nei primi giorni di luglio nell’area antistante 

alla chiesa di S. Maria e si ripeterà l’appuntamento 

nella bellissima Chiesa di Santa Trinità a Nago. In collaborazione 

con il Comune di Arco e di Ledro, con il sostegno 

dell’assessorato alla cultura della Provincia autonoma di 

Trento e l’organizzazione della SMAG e dell’associazione 

Ledro in Musica, sarà organizzata sabato 16 giugno nel 

comune la terza edizione della Pre-Festa della Musica. Le 

DEguSTANAgo 

Visto il successo ottenuto dalla prima edizione di DEGU- 

STANAGO, manifestazione realizzata nel nostro Comune 

all’interno del programma dei patti territoriali del Baldo, 

l’Amministrazione comunale ha deciso di ripetere l’evento 

anche 2012 nel weekend 20, 21 e 22 luglio. Anche la 

seconda edizione sarà una sorta di spettacolo itinerante 

fra le vie del paese di Nago, che sarà luogo d’incontro 

fra cucina, abbinando i sapori del Garda a quelli del 

Monte Baldo, e cultura. La manifestazione avrà come 

protagonisti ne “LE ISOLE DEL GUSTO”, realizzate nelle 

Questionari sugli interessi 

degli anziani 

Alla fine dello scorso anno è stato inviato alle persone 

del nostro Comune oltre i sessanta anni un questionario, 

elaborato da un gruppo di volontari sollecitati 

dall’Amministrazione comunale. Nel questionario si 

chiedeva d’indicare eventuali interessi, al fine di poter 

creare delle attività e degli incontri destinati alle 

persone di questa fascia di età. Le risposte, raccolte in 

Biblioteca e nel negozio Dolce e Salato a Nago, e presso 

la Farmacia e alla Coop a Torbole, pur non essendo 

molte, hanno evidenziato un maggior interesse per 

serate dell’11 e 25 luglio e del 22 agosto saranno invece 

interamente dedicate ai bambini con intrattenimenti che 

sapranno divertire anche i grandi. I fuochi saranno sparati 

nella baia di Torbole il 28 luglio, in concomitanza con l’apertura 

dei mondiali di Melges 24 ospitati dal Circolo Vela 

Torbole. Novità del 2012 sarà la possibilità di organizzare 

serate nel parco del Castel Penede ristrutturato dove il 19 

agosto vi aspettano i “Diabula Rasa” un gruppo di cinque 

barbari che ha deciso 

di rivoluzionare 

i modi di esecuzione 

tradizionali 

della musica antica… 

Vista la vocazione 

sportiva del 

nostro Comune, la 

stagione sarà caratterizzata 

anche da 

molti eventi sportivi 

organizzati dai 

circoli veloci e dalle 

numerose associazioni 

sportive 

presenti sul nostro 

territorio. 

COPIA GRATUITA FREIEXEMPLAR FREE COPY 

Allegato al nr° 1 2011 del Notiziario Comunale Nago Torbole 

Comitato Comitato Manifestazioni Manifestazioni Nago-Torbole| Nago-Torbole| info 2010 2012 

Torbole Nago 

1 | Comitato Manifestazioni Nago-Torbole 

info2012 

ComitatoManifestazioni 

NAGO •TORBOLE 

info2012 

piazze più caratteristiche del paese, i quattro comuni dei 

Patti Territoriali Avio, Ala, Brentonico e Nago-Torbole 

che presenteranno un piatto unico con i propri prodotti 

più caratteristici. In Piazzola si potrà visitare l’originale 

mostra-mercato di piante officinali e aromatiche e di prodotti 

realizzati con le erbe e utilizzati nella gastronomia, 

nella cosmesi e nella medicina naturale. Il paese sarà 

animato da intrattenimenti itineranti e non, per grandi 

e piccoli. Anche per la seconda edizione si chiederà la 

collaborazione dei ristoranti di Nago, per la possibilità di 

degustare presso di loro una serie di piatti a tema capaci 

di fondere i sapori della montagna con quelli del lago. 

corsi di computer e di disegno e per serate informative 

su argomenti riguardanti la salute e l’alimentazione 

oltre che la gestione della vita quotidiana (carovita e 

attenzione alle truffe). L’impegno dell’Amministrazione 

comunale per l’autunno prossimo è di attivare presso il 

nostro Comune sicuramente un corso base di computer 

e un corso di disegno, e di organizzare per la primavera 

successiva alcune serate informative. Si ringrazia per la 

collaborazione l’associazione Bocciofila San Zeno di 

Nago, l’associazione Bocciofila di Torbole e il Coordinamento 

Anziani Alto Garda, oltre alle persone che 

hanno risposto ai questionari e gli operatori che con 

molta disponibilità li hanno raccolti.

Difendersi dalla mosca delle olive in ambiente urbano 

L’olivo è una pianta molto amata e 

diffusa nell’ambiente alto gardesano, a 

testimonianza di una peculiarità climatica 

che ci distingue dal resto del territorio 

provinciale o regionale. L’ambiente di 

coltivazione, ai limiti per latitudine e 

talvolta per altitudine, del nostro patrimonio 

olivicolo porta il vantaggio 

di rendere i parassiti meno aggressivi 

e poco dannosi. Tuttavia capita che in 

alcuni periodi autunnali, camminando 

per le vie delle nostre città e paesi, ci si 

accorga di una insolita quantità di olive 

sul marciapiede che talvolta disturbano 

chi passeggia: sono le olive colpite dalla 

mosca olearia. 

L’intensità degli attacchi della mosca 

nei vari anni non è omogenea. Spesso 

dopo un anno difficile si riscontrano vari 

anni in cui la mosca non è dannosa, ma 

il progressivo aumento delle temperature 

rende più frequenti le ”annate da 

mosca’’. In queste situazioni sono più 

colpiti gli olivi situati nei centri abitati 

dove, per vari motivi, il dittero trova 

un ambiente più favorevole al proprio 

sviluppo ed aggredisce con più facilità 

le olive. 

Difendere le olive dalle larve della 

mosca olearia, o meglio, devitalizzare i 

vermetti che sono penetrati nella polpa 

delle drupe comporta l’impiego di insetticidi 

in grado di essere assorbiti dai 

tessuti vegetali, i quali hanno un profilo 

tossicologico per l’uomo e l’ambiente 

non sempre favorevole . 

La possibile alternativa, peraltro già 

in atto sul nostro territorio da oltre un 

decennio, consiste nell’attirare e devitalizzare 

le forme adulte della mosca, 

prima che queste depongano l’uovo 

nelle olive. Stiamo parlando del sistema 

della cattura massale che consiste 

nell’esporre negli oliveti o sulle piante 

sparse apposite trappole o esche in 

grado di svolgere questa mansione. La 

cattura massale della mosca delle olive 

è un sistema di tipo “territoriale”, cioè 

che richiede di essere esteso in un vasto 

ambito ed essere condiviso e applicato 

dal maggior numero possibile di olivicoltori 

per poter funzionare bene. Nelle 

zone di olivaia il sistema della cattura 

massale ha permesso di mantenere il 

livello medio di olive bacate al di sotto 

del 5% anche nelle annate più a rischio 

come il 2001, 2007 e il 2011. 

Nei centri abitati invece si nota che nelle 

annate a rischio l’incidenza della mosca 

è stata in parte ridotta rispetto all’anno 

2000, ma è rimasta comunque mediamente 

su valori elevati (circa 35%). Nelle 

osservazioni fatte si è visto inoltre che 

livelli di presenza di mosca così elevati, 

oltre ad arrecare un danno diretto alle 

olive e l’olio prodotti in città e paesi, 

costituiscono una fonte di diffusione 

del fitofago verso le olivaie collinari. È 

dunque interesse di tutti gli olivicoltori 

far si che le popolazioni di mosca olearia 

rimangano contenute in tutti gli ambiti 

di coltivazione, sia in quelli di olivaia 

che in quelli urbani. 

Per quanto riguarda il fatto che in 

ambiente urbano le trappole risultano 

meno efficienti rispetto all’ambiente di 

olivaia, la soluzione che si propone è 

di applicare un metodo simile a quello 

delle trappole come finalità, ma diverso 

come attrattività delle mosche e come 

modalità di applicazione: l’impiego di 

esche proteiche moschicide. Questo 

sistema si basa sulla distribuzione, non 

più di cartoncini o sacchetti, ma di un 

liquido composto di sostanze attrattive 

ed appetenti che invogliano la mosca a 

nutrirsene abbondantemente, ingerendo 

così anche una piccola dose di insetticida 

che contengono (0,23 g/l di Spinosad) il 

quale fa morire la mosca. 

Il prodotto tal quale (una specie di melassa 

il cui nome è commerciale è Spintor 

fly) ha un basso impatto ambientale e 

tossicologico, è ammesso nei programmi 

di produzione biologica ed è acquistabile 

senza “patentino”. Esso va diluito 

4-5 volte con acqua e spruzzato, con un 

getto poco nebulizzato, mediante una 

irroratrice a spalla o anche con un semplice 

spruzzino per giardinaggio, su una 

piccola zona del fogliame del diametro 

di 20-40 cm nella parte medio-alta della 

pianta di olivo, possibilmente sul lato 

sud o comunque sulla parte di pianta 

più illuminata dal sole. Per ogni pianta 

sono sufficienti circa 30 cc di esca diluita 

(circa ¼ di bicchiere). Ad esempio: chi 

possiede tre piante di olivo utilizzerà 

15 cc di esca che andrà diluita con 60 

cc di acqua, la miscela ottenuta (90 cc) 

17 

andrà distribuita su un piccolo cerchio 

di fogliame per ognuna delle tre piante. 

L’esca è molto dilavabile e necessita 

di essere ripetuta per 5 volte circa nel 

periodo da metà luglio a fine settembre 

- inizio ottobre. Una sequenza possibile 

potrebbe essere; metà luglio, metà agosto, 

e tre ripetizioni in settembre - inizio 

ottobre. Prima di distribuire l’esca accertarsi, 

guardando le previsioni meteo, 

che non vi siano piogge nelle giornate 

immediatamente successive. È possibile 

evitare il contatto tra esca e vegetazione 

dell’olivo e al tempo stesso prolungare 

l’efficacia dell’esca ad esempio realizzando 

un tettuccio da esporre sulla 

pianta al di sotto del quale appendere 

un cartoncino (meglio se giallo perché 

attira le mosche) delle dimensioni di 20 

x 30 cm sul quale spruzzare l’esca. 

Durante la preparazione e la distribuzione 

dell’esca va osservata un minimo di 

protezione individuale come: mettere i 

guanti, berretto, giacca, mascherina ed 

occhiali. Mentre si distribuisce l’esca 

accertarsi che non vi siano altre persone 

o animali nelle vicinanze, coprire frutta 

o ortaggi sottostanti le piante spruzzate 

e non operare controvento. Il prodotto 

diluito non si conserva quindi ogni volta 

andrà preparato il quantitativo di esca 

di cui si abbisogna. Il prodotto tal quale 

invece si conserva bene da un anno 

all’altro in ambiente con temperature 

non troppo basse, riposto in luogo non 

accessibile a bambini o animali. 

Alcune prove dimostrative realizzate 

con l’esca proteica nelle scorse annate 

hanno dato buoni risultati. In particolare 

una prova realizzata nel 2011 in un 

isolato di Arco ha permesso di ridurre 

del 80% l’incidenza di olive bacate rispetto 

alle zone contigue della città. In 

conclusione, l’esca proteica moschicida è 

un buon mezzo per ridurre la dannosità 

della mosca olearia, essa ha dato prova 

di efficacia anche in zona urbana, sta 

ora ai proprietari delle piante di olivo 

applicare in maniera capillare questo 

metodo affinché si possano ottenere i 

migliori risultati per la salvaguardia 

del territorio olivicolo dell’Alto Garda. 

Franco Michelotti 

Istituto Agrario di S.Michele all’Adige

18 Appunti di storia locale 

Una delle nostre piante da sempre maggiormente 

elogiate è senza dubbio l’olivo. Cantato dai poeti e 

portato sulla tela da illustri pittori, il “pallido olivo” 

è stato spesso protagonista di celebri pagine di 

letteratura che ne hanno descritto il tronco scabro 

e contorto, o la longevità, o la bacca oleosa. “I miei 

fratelli olivi - diceva di loro D’Annunzio, - che fan di 

santità pallidi i clivi….”. 

Ma c’è un’altra pianta, che è forse da ritenersi l’essenza 

più nobile e caratteristica dei nostri luoghi, e che 

non pare godere, a torto, dei privilegi e della fama 

dell’olivo: il cipresso. Esso innalza la sua punta sottile 

sui nostri poggi da tempo immemorabile. Anche il 

naturalista, lo scienziato, quando ne parla, dimentica 

la fredda terminologia, il modo impersonale, l’indifferenza 

scientifica e trova termini di poesia. Ecco come 

ne parla, ad esempio, il Touring nel volume La flora: 

«Sul dolce profilo dei colli, a margine delle strade, dei 

poderi, delle ville, presso le chiese solitarie, sono immancabili 

i cipressi, ora isolati, ora in ritmiche file, nitidi 

e scuri, contro la chiarità del cielo mediterraneo». 

Il rispetto, anzi il culto di questa pianta illustre e simbolica, 

non è certo di origine e sostrato romantico, 

ma attinge a lontanissime radici del mondo classico, 

Cipressi 

di Ferdinando Martinelli 

anzi nelle più remote antichità fiorite sulle sponde 

del Mediterraneo. Poeti greci e latini hanno cantato 

il cipresso. Virgilio ha sottolineato in alcuni versi la 

sacralità di quella pianta presso i latini. 

Est urbe egressis tumulus templumque vetustum 

desertae Cereris iuxtaque antiqua cupressus, 

religione patrum multos servata per annos… 

(Virgilio-Eneide, Libro secondo, vv. 713-15) 

(C’è appena fuori della città un’altura e un tempio vetusto 

di Cerere abbandonata, lì accanto un cipresso vecchissimo,dal 

cultodei padri perannie anniserbato….). 

La Bibbia ne parla continuamente e con tanta ragione 

se col suo legname prezioso, immarcescibile, in 

unione con il cedro, Salomone costruì il tempio di 

Gerusalemme. 

Celebri oggetti, destinati a durare nei secoli, come 

i cofani millenari delle mummie, e le porte della 

primitiva basilica costantiniana di San Pietro che 

durarono incorrotte per oltre un millennio, furono di 

cipresso. Si crede anche che il legno di quella pianta 

abbia formato, insieme con il cedro e l’olivo, la croce 

di Cristo. Con cipresso furono costruiti scafi di navi, 

portoni di ville e palazzi, mobili lussuosi e strumenti 

musicali raffinati. 

Gli antichi cipressi sul sagrato di Sant’Andrea e altri che dal lago salgono, numerosi, lungo il pendio verso le Busatte (foto G. Nones)

Fin dai tempi più antichi in alcune civiltà orientali 

la nostra pianta rappresenta il simbolo della vita 

eterna e quasi ovunque esso è stato associato al 

culto dei morti. 

Vedo nel cuore, vedo un camposanto 

con un fosco cipresso alto sul muro… 

Con questi due versi magistrali, Giovanni Pascoli 

coglie il rapporto della lugubre pianta con la morte. 

E così Ugo Foscolo dà inizio ai Sepolcri: 

All’ombra dei cipressi e dentro l’urne 

confortate di pianto… 

Ma vengono in mente anche I cipressi che a Bolgheri 

alti e schietti// van da San Guido in duplice filar, 

versi d’inizio della celebre poesia Davanti a San 

Guido di Giosuè Carducci. Qui il poeta instaura, 

con i cipressi di Bolgheri, un dialogo e un rapporto 

confidenziale, quasi personificandoli e trattandoli 

come amici: 

Ognuno di noi è in grado di costatare che il dialetto sta 

scomparendo. Scompaiono soprattutto i vocaboli più 

che le strutture grammaticali. Le cause sono molteplici 

e non è qui il caso di ricordarle. Per cercare di salvare 

qualcosa del patrimonio culturale e storico rappresentato 

dal dialetto, almeno quello parlato dalle ultime 

generazioni (il dialetto cambia, muta, si trasforma, si 

aggiorna nel corso dei secoli), l’associazione culturale 

Benàch, ha progettato una serie d’incontri con i 

naghesi e i torbolani meno giovani chiedendo loro di 

mettere a disposizione di tutti la ricchezza della loro 

memoria, sia negli incontri programmati sia collaborando 

fornendo vocaboli partecipando con elenchi di 

parole. L’idea è di iniziare a organizzare la raccolta di 

vocaboli facendo riferimento ai luoghi della casa e del 

lavoro naturalmente senza dimenticare gli strumenti e 

le suppellettili presenti nei diversi ambienti. Siamo agli 

inizi e presentiamo un piccolo saggio disomogeneo 

di vocaboli raccolti col contributo di Anna, Angelina, 

Onorato, Zita, Italo, Bruno, Angelo, Giannina, Ettore, 

Ilario. Invitiamo i lettori a raccogliere altri termini dialettali 

e consegnarli all’Associazione Culturale Benàch 

(presso Aldo Miorelli, Strada Granda, 38, Torbole; tel.: 

0464.505075; 3477019075; associazionebenach@ 

gmail.com). 

A bilòio: a cavalcioni. In genere si portano i bambini 

a biloio, ossia sulla schiena o sulle spalle. Nel primo 

caso il bambino si tiene al collo di chi lo porta mentre 

quest’ultimo sorregge le gambe del bambino. Nel 

secondo caso le gambe del bambino ricadono sul 

Bei cipressetti, cipressetti miei 

fedeli amici d’un tempo migliore… 

Difficile stabilire l’età dei cipressi, pianta fra le più 

longeve, così come di tutte le piante, almeno finché 

sono in piedi. È vero, infatti, che i cipressi hanno 

fiancheggiato e abbellito tutti i laghi prealpini, quindi 

anche il nostro, fin dalle età più remote e ne costituiscono, 

con l’olivo, gli elementi arborei più pregiati; ma 

è altrettanto vero che il grande incremento della loro 

diffusione si è avuto nell’ultimo secolo. Comunque 

possiamo essere certi che qualche esemplare“storico” 

di cipresso ci sia anche dalle nostre parti. Tali sono 

sicuramente quelli che stanno intorno alla nostra 

chiesa di Sant’Andrea e che si vedono svettare fin dai 

punti più lontani. Contano esattamente 150 anni, e 

sono stati quindi testimoni di battesimi, matrimoni e 

funerali di numerose generazioni di Torbolani. 

Il dialetto torbolano e naghese 

Associazione Culturale Benàch 

petto del portatore che a sua volta tiene con le sue 

mani quelle del bambino. Catanòsse, o anche semplicemente 

nòsse: una padella bassa posta sulla cosìna 

conòmica, (cucina economica poiché, chiusa com’era, 

tratteneva il calore che s’irradiava sulla piastra metallica, 

permettendo così, a differenza del fogolar aperto, 

di economizzare la legna), un po’d’olio, una manciata 

di semi di granturco (saldo, ossia“giallo”), il coperchio 

sulla pentola e si attendeva con impazienza che iniziasse 

il secco scoppiettio dei chicchi che, aprendosi, andavano 

a sbattere sul coperchio. Cuèrciol: coperchio. 

Una volta i cuercioi metallici delle bottiglie delle bibite 

servivano ai bambini per giocare. Su una pista ricavata 

in diversi modi - tracciandola con il gesso o con un 

pezzo di terracotta; scavandola nei mucchi di sabbia; 

utilizzando le rodane o trottatoie stradali (quelle della 

pontera vecia di Torbole erano fenomenali), ognuno 

faceva avanzare il proprio cuerciol spingendolo con i 

piti, cercando di non farlo uscire dalla pista. Pit: il pit 

si ottiene opponendo al pollice il dito medio o l’indice, 

rilasciandolo poi con forza. Vinceva chi raggiungeva 

per primo il traguardo. Gatìsole: solletico. Sifolòt o 

Fifolòt: fischietto. Un tempo ogni ragazzo era in grado 

di ottenere un fifolòt da un pezzo di ramo di salice. 

Fifolàr suonare il fischietto ma anche, per analogia, 

orinare. Anche la porta sìfola quando i cancheni (i 

cardini) hanno bisogno di essere onsùi (unti) a dovere. 

Schirapétola: capriola. Spegàs. Scarabocchio, ma 

anche disastro, quando non era grave, come nel caso 

di qualche compito scolastico disordinato pieno di 

macchie e sgorbi. Terlaìna: ragnatela. 

19

20 

personaggi 

Aldo “Tajom” Tavernini 

L’uomo dell’acqua 

di Danny Dusatti 

È davvero difficile anche soltanto cominciare 

a impostare una descrizione 

della vita di Aldo “Tajom” Tavernini, 

classe 1933 e personaggio celebre in 

tutta la Busa e oltre. È difficile non tanto 

per motivi di spazio, quanto piuttosto 

per la poliedricità e la molteplicità 

di attività, esperienze e aneddoti che il 

nostro Aldo può vantare. Una fanciullezza 

segnata dalla guerra, fra rifugi, 

bombe, fame, miseria, tedeschi, americani. 

Una vita abbastanza lunga da 

permettergli di vedere la sua Torbole 

stravolta, rivoluzionata attraverso le 

decadi tanto da essersi sostanzialmente 

trasformata in un luogo molto 

diverso da quello che ospitò la sua 

infanzia. A Torbole ha formato la 

sua numerosa famiglia, assieme alla 

moglie, Jana, sposata nel ‘57. Quattro 

figli (Mauro, purtroppo, è scomparso 

prematuramente nel marzo scorso), 

sette nipoti e una pronipote. Fisico 

Aldo Tavernini - 1973, con il top dell’attrezzatura 

dell’epoca 

asciutto, cervello fino, quasi ottanta 

anni apparentemente leggeri come 

una piuma, apertura al cambiamento 

(il suo attivissimo profilo Facebook è 

online a dimostrarlo) e una personalità 

costituita da un mix di tenacia, spirito 

avventuroso, adattabilità e decisioni 

drastiche. In una parola “Tajom”, 

soprannome che deriva direttamente 

da quel “esser tajà” definizione prettamente 

trentina rivolta alle persone 

che capiscono le cose al volo. Furbo, 

scaltro. Insomma, uno che difficilmente 

si farebbe abbindolare. Sempre a 

Torbole è noto per il suo attaccamento 

al territorio. Nulla sfugge al suo 

sguardo ed è sempre in prima linea 

per valorizzare al massimo il proprio 

paese. Lo ha dimostrato anche nei 

mesi scorsi, quando ha messo in atto 

una vera e propria battaglia per far 

intitolare la nuova piazza di fronte 

alla chiesa di Santa Maria al lago a 

Hans Lietzmann. Il pittore berlinese, 

infatti, è caro ad Aldo non solo per i 

meriti artistici, ma soprattutto per il 

suo ruolo determinante nel salvare 

la vita di tanti concittadini durante la 

seconda guerra mondiale, grazie alla 

preziosa intercessione operata con i 

tedeschi. Se c’è però un filo conduttore 

possibile per tracciare la vita di Tavernini, 

questo è il suo eterno amore per 

l’acqua. Un legame che l’ha portato 

a diventare maestro d’immersioni, 

istruttore di nuoto e, grazie alla vastissima 

esperienza acquisita nel settore, 

a essere impegnato sul campo per 

quaranta anni come “gommonaro” 

durante le regate veliche. E pensare 

che tutto è cominciato in giovane età, 

quando l’acqua del lago era calda e 

Aldo trovava irresistibile “camminare” 

sott’acqua tenendo un grosso sasso 

fra le mani. Era soltanto il preludio a 

quella che sarebbe stata una carriera 

ai massimi livelli della disciplina. Al 

ritorno dal servizio militare, svolto nel 

corpo dei paracadutisti della Folgore, 

Aldo Tavernini oggi 

iniziò con la pesca in apnea, dotato 

soltanto di un vecchio fucile a molla. 

Durante l’estate, poi, approfittava 

della presenza di qualche pioniere 

tedesco per apprendere i rudimenti 

dell’immersione con le bombole. 

Poca teoria, molta pratica e, per sua 

stessa ammissione, tanta fortuna 

a non incappare in qualche errore 

potenzialmente fatale. Dopo diversi 

anni da autodidatta arrivò il 1969, e 

con esso il primo brevetto d’immersione 

conseguito a Riva. In seguito, 

nel ‘70, maturò la decisione di recarsi 

a Nervi (Genova) presso la scuola di 

Duilio Marcante, uno dei padri mondiali 

dell’immersione, dove divenne 

prima istruttore e poi Maestro, in 

anni in cui il subacqueo era ancora 

guardato dal profano come una sorta 

di superuomo, quando non come un 

pazzo incosciente. Ciò che apprese, 

invece, gli concesse, in decine di anni 

di attività, di istruire più di una generazione 

all’interno del Gruppo Sommozzatori 

FIPSAS di Riva (club di cui 

è co-fondatore) nonché di insegnare 

nuoto a migliaia di bambini e adulti.

Da quando gli fu messa a disposizione 

la piscina dell’hotel “Liberty”, praticamente 

tutti i bambini della zona (e, 

per molto tempo, anche di Rovereto) 

hanno cominciato a nuotare con lui. 

Più recentemente si è occupato anche 

dell’insegnamento ai bimbi bielorussi 

ospiti del paese. Dal 1973, a Torbole, 

Aldo è stato anche promotore di una 

piccola sezione dei Vigili del Fuoco 

volontari che formava una squadra di 

pronto intervento subacqueo. “Anni 

di lavoro intenso - ricorda “Tajom” 

- anche a causa di qualche brutto 

episodio capitato in altre sezioni. Di 

fatto, eravamo richiesti ovunque e per 

ogni genere di operazione, anche fuori 

regione”. Fra i momenti più importanti 

legati all’attività è da ricordare 

l’idea di deporre la statua del Cristo 

Silente nei fondali del porto S. Nicolò, 

in memoria di tutti quelli che hanno 

perso la vita in acqua. Il manufatto, 

opera del rivano Germano Alberti, 

fu posto a 15 metri di profondità nel 

corso di una solenne cerimonia il 4 

novembre del 1970. “Sono grato alla 

subacquea - dice oggi Aldo - un hobby 

che mi ha consentito di viaggiare nel 

mondo per guidare gruppi di persone 

nei mari più belli del pianeta. In 

particolare ricordo le Maldive, dove 

raggiunta l’agognata pensione ho 

passato un’intera stagione accompagnando 

i turisti in un mare da sogno”. 

E pensare che almeno in un paio di 

occasioni la sua vita sarebbe potuta 

drasticamente cambiare, per condurlo 

chissà dove. Come quando durante il 

lavoro su un carro ponte impegnato 

nella costruzione della galleria Adige 

- Garda, una frana travolse lui e due 

compagni. Uno di loro, purtroppo, ci 

lasciò la pelle. L’altro perse una gamba, 

mentre Aldo rischiò l’amputazione 

della mano. Gliela evitò la supplica 

della madre, che implorò il medico 

di salvare ad ogni costo l’arto del 

figlio, seppur a rischio di danni ben 

peggiori. “Fu decisamente la scelta 

giusta”, afferma Tavernini a distanza 

di cinquanta anni e passa. E che dire di 

quella volta che, appena diciottenne, 

stava addirittura per arruolarsi nella 

Legione Straniera con l’amico e coeta- 

neo Sergio Civettini? Era tutto deciso. 

Data, ora, luogo, mezzo di trasporto. 

Aldo aveva praticamente lo zaino in 

spalla, pronto ad attraversare i boschi 

per sconfinare in Francia, mentre Sergio 

alla fine non se la sentì di fare quel 

passo, e si ritirò. 

Le guerre esotiche non erano nel suo 

destino, ma la vita lo portò comunque 

lontano, verso la subacquea e quelle 

immense soddisfazioni. Ancora oggi 

mantiene il brevetto di Maestro, e ogni 

Aldo Tavernini - Gommonauta nel 2011 

anno al suo compleanno festeggia 

scendendo all’equivalente in metri 

della sua età. Il che, tradotto per i non 

addetti ai lavori, significa necessariamente 

l’essere in forma smagliante e 

padroneggiare ancora perfettamente 

la tecnica subacquea. Ma, più di tutto, 

significa non aver mai smarrito lo 

spirito di quei giorni di tanti anni fa. 

Quando, con un sasso fra le mani, era 

soltanto un bambino che si divertiva 

sott’acqua. 

Aldo Tavernini - Prima lezione di nuoto per i bimbi bielorussi (2011) 

21

22 

I torbolani alla sbarra 

di Aldo Tavernini 

Storia semi dimenticata del processo “della legna” a carico dei Torbolani 

Alla fine dell’ultimo conflitto mondiale iniziò il rientro dei 

reduci torbolani dai campi di prigionia tedeschi, inglesi e 

americani. 

Non c’era lavoro, eccezion fatta per alcuni artigiani. 

Qualcuno si arrangiava con la pesca, ma la maggior 

parte dovette scegliere di andare a far legna sul monte. 

La “stanga” (pianta sfrondata dei rami) aveva un buon 

prezzo e fruttava un discreto guadagno. La legna dei nostri 

monti (rovere, carpino, frassino, leccio...) è tuttora la più 

apprezzata perché cresce sul “magro” e sul fuoco dura di 

più: a quei tempi la si vendeva alle famiglie più benestanti. 

Poi, la cartiera Fedrigoni di Varone riprese la produzione, e 

a causa dell’assenza di combustibile fu costretta a convertire 

i bruciatori a nafta iniziando a utilizzare la legna. Ci fu un 

vero e proprio “boom”... si cominciò a tagliare tutto, dalla 

strada in su, qualunque cosa, purché bruciasse. Anzi... più 

foglie, più peso! 

Man mano che si saliva si confezionavano grossi fasci, di 4-5 

quintali, che venivano successivamente fatti rotolare a valle. 

Giù, sulla strada, aspettavano i camion della cartiera. I fasci 

venivano pesati e sistemati sul cassone. 

Era un lavoro duro, molto faticoso per giovani uomini che 

non sempre erano nutriti adeguatamente. La fame, in tarda 

mattinata, si faceva sentire davvero. 

Il buontempone di turno, el “Grosta” (Enrico Tazzoli), aveva 

escogitato un ottimo metodo per stuzzicare i compagni. 

Avvicinandosi l’ora di pranzo, amava gridare a squarciagola: 

“Poleeenta e vedeeeel”, ricordando agli affamati colleghi 

quello che al tempo era il piatto più prelibato e sognato: la 

polenta con un gustosissimo arrosto di vitello. La reazione 

all’acquolina era istantanea: un coro unanime rispondeva 

altrettanto a squarciagola: “ ‘na meeeeerda!”. 

Di regola si lavorava in coppia, sia per ottimizzare il lavoro, 

sia per seguire il fascio nella discesa, pronti a intervenire 

in caso necessità, ad esempio qualora un ostacolo lo avesse 

bloccato. Ma col “Boghere” (Fulvio Mandelli) no, non voleva 

lavorare nessuno. Era un tipo un po’ particolare, con cui non 

era proprio facile rapportarsi, così si trovava sempre da solo, 

costretto a lavorare in velocità per non perdere il momento 

dell’invio a valle dei fasci, quando avrebbe comunque potuto 

contare sull’aiuto di qualcuno in caso di problemi. 

Accadde che un brutto giorno non stesse bene. Una fastidiosissima 

dissenteria lo costringeva a continue soste che 

rischiavano di non consentirgli di completare il suo lavoro 

nei tempi previsti. Prese allora una stoica decisione: si liberò 

delle braghe (di mutande neppure a parlarne) e continuò a 

lavorare senza inutili perdite di tempo. 

Mandare giù il “fas” era dunque il momento più critico. Poteva 

succedere che nella discesa colpisse i pali del telefono, 

interrompendo la linea. Al danno seguiva regolare denuncia, 

che comunque non impediva di continuare a svolgere 

quell’unica occupazione disponibile sul mercato del lavoro. 

Al contrario, l’esercito dei disoccupati aumentava e contemporaneamente 

diminuiva la vegetazione sulle pendici 

del monte. I torbolani furono richiamati all’ordine dai guardaboschi 

locali e avvertiti che le cose si stavano mettendo 

male: “Far legna” sul suolo pubblico configurava il reato di 

furto e non ci sarebbe più stata tolleranza. La necessità, però, 

superava di gran lunga la paura: partirono altre denunce e 

si arrivò alla resa dei conti. Gli accusati erano una trentina, 

uno dei quali, Antonio Civettini, detto Toni Bussolot, frequentava 

la donna di servizio (oggi si direbbe “colf”) della 

famiglia dell’avvocato Giuseppe Ferrandi di Rovereto, successivamente 

eletto Deputato nelle file del Fronte Popolare 

alle politiche del 18 aprile 1948. Nel corso di una visita alla 

morosa, el Toni ebbe l’occasione di accennare all’avvocato la 

storia dei reduci denunciati, rei di furto di legna da ardere 

al Comune di Riva del Garda e di danneggiamenti alla rete 

telefonica. L’avvocato Ferrandi prese subito a cuore la difesa 

degli imputati e raccomandò loro la massima sincerità sulle 

condizioni economiche delle proprie famiglie. 

Il giorno del processo quasi tutta Torbole era al Palazzo 

della Pretura di Riva del Garda. La gente era stipata non 

solo in aula, ma anche lungo il corridoio e giù per le scale. 

Gli imputati furono chiamati alla sbarra e interrogati uno 

a uno. Non mancarono momenti di tensione stemperati da 

altri al limite dell’ilarità. Ad esempio, quando fu il turno di 

G. Giovanazzi, il giudice gli si rivolse dicendo: “Dagli atti 

risulta che lei è solito alzare il gomito... ”, subito però interrotto 

dall’imputato che affermò: “Anca a lu però, sior Pretor, 

el ghe pias!” Seguì una risata generale: era, infatti, risaputo 

che il giudice di quel tempo fosse “chiacchierato” in quanto 

“biceròta”... 

Al momento dell’arringa, l’avvocato Ferrandi raccontò, nella 

commozione generale, la storia di ognuno, la loro vita nei 

campi/lager di prigionia, la fame patita e le angherie subite, 

invitando il giudice a prendere visione dello stato fisico 

degli imputati (aveva dato disposizioni affinché i più magri 

e malvestiti fossero in prima fila). Tutti i presenti avevano 

le lacrime agli occhi, erano commossi addirittura i cancellieri, 

tanto che il giudice si vide costretto a richiamarli a un 

maggiore contegno. 

Il processo terminò con l’assoluzione per tutti, nel tripudio 

generale. Fu festa anche a casa mia: d’imputati ne avevamo 

ben tre! Restava il problema della parcella... de soldi no ghe 

n’era um che fa do! Timidamente chiesero: “El ne diga, sior 

avvocato, quant el per averne salvà dala galera?” E l’avvocato: 

“Quando ciapè ‘n pessat, portemel, che ‘l magno volentera.” Dalla 

gioia lo sollevarono di peso tutti insieme. Fecero una colletta, 

misero insieme quel poco che avevano e acquistarono una 

trota di quattro chili, che il Toni Bussolot s’incaricò di portare 

alla famiglia Ferrandi.

associazioni 

Per il nostro Circolo il 2012 è un anno da incorniciare sia 

per l’arrivo di sessanta nuovi amici sia per la qualità e il 

numero degli eventi in calendario, primo fra tutti il mondiale 

Melges 24. Oggi il CVT è certamente punto di riferimento 

agonistico del Garda Trentino con un’importante 

ricaduta anche in termini di economia locale: gli eventi 

e gli allenamenti degli ospiti - sempre più numerosi, va 

rilevato - garantiscono 40/50.000 presenze turistiche l’anno 

contribuendo certamente ad alimentare il flusso turistico 

del nostro paese. Lo staff del CVT incrementa ancora di 

più il proprio valore con la presenza di Larissa Nevierov, 

pluricampionessa mondiale, europea e italiana (23 titoli) 

con partecipazioni olimpiche che ha sostituito, grazie alla 

collaborazione con l’Aereonautica Militare, coach Marcelo 

alla guida della squadra agonistica. La stagione 2012 ha 

anche come obiettivo principale il riavvicinamento dei 

nostri concittadini allo sport della Vela. Con la metà di 

giugno inizieranno, infatti, i corsi di scuola vela con grandi 

novità, tra cui quella voluta fortemente dal direttivo di 

dare la possibilità ai residenti di iscriversi gratuitamente 

al primo corso base dell’anno. Maggiori informazioni sono 

reperibili sul sito del nostro Circolo. L’auspicio è dunque 

quello di ritrovarci sempre più numerosi presso la sede 

in località Conca d’oro per valorizzare quello che è un 

patrimonio di tutti i cittadini del nostro Comune. 

23

24 

CoNSoRZIo ESERCENTI 

NAgo-ToRBoLE 

Il consorzio CENTO si prepara a 

quella che sarà la sua terza stagione 

estiva - il consorzio è stato costituito 

nel maggio 2010 - con una consapevolezza 

di se stessi che cresce giorno 

per giorno. È in continuo aumento 

RESoCoNTo 1°SEMESTRE 2012 

Da gennaio il Fotogramma ha un 

nuovo direttivo e un nuovo presidente: 

Andrea Benuzzi subentra a 

Wanda Linetti che ha terminato il suo 

mandato triennale. A lei vanno i ringraziamenti 

di tutto il gruppo, per il 

suo impegno sempre costante, attento 

e di ottima qualità. Accanto al nuovo 

presidente figurano Sonia Calzà, 

vicepresidente, Piero Zaffoni, tesoriere, 

Paolo Baldessarini, segretario e 

Matteo Calzà, vicesegretario. A febbraio, 

presso l’ex scuola di Gavazzo 

è stata allestita la mostra fotografica 

“Per un filo d’olio”, all’interno del 4° 

concorso “succo d’oliva”, promosso 

dal Comitato Culturale Cologna- 

il numero di esercenti consorziati, 

e gran parte delle nuove adesioni 

provengono dal paese di Nago, particolare 

ciò che riempie di entusiasmo 

il gruppo di ‘soci fondatori’ perché è 

segno che le motivazioni che spinsero 

alla costituzione di CENTO sono state 

recepite anche da chi all’inizio non 

era molto fiducioso nel progetto. La 

stagione 2012 prevede alcuni eventi 

dalla durata di più giorni tra i quali 

spicca la terza edizione del Torbole 

Film Festival, intramezzati da alcune 

notti bianche che hanno riscosso molto 

successo nella passata stagione sia 

Gavazzo-Foci. Le immagini realizzate 

dai soci raccontavano l’ambiente, il 

lavoro e il paesaggio degli olivi fino 

ad arrivare al prodotto finale, l’olio 

extravergine d’oliva. Sempre in tema 

di mostre ricordiamo che “La cura”, 

progetto del 2011 realizzato dai soci 

sotto la direzione artistica di Luca 

Chistè, ha trovato posto nei mesi di 

marzo e aprile in due spazi diversi fra 

loro, ma alquanto interessanti come 

la Casa di riposo di Riva e la Scuola 

Media di Arco. Le immagini sono 

state particolarmente apprezzate. 

Poco prima di Pasqua, si è ultimato il 

percorso fotografico iniziato lo scorso 

autunno presso le Scuole Elementari 

“Nino Pernici” di Riva, realizzato 

appositamente per i bambini delle 

classi quarta e quinta, dal nostro 

socio Ruggero Zumiani coa diuvato 

da Walter Mazzoldi, Matteo Calzà e 

Paolo Baldessarini. Il prezioso lavoro 

svolto da Ruggero ha coinvolto 

particolarmente i piccoli, che hanno 

risposto con grande attenzione ed entusiasmo. 

A marzo, presso la sede, si 

sono tenute due serate per i soci: nella 

tra i turisti sia tra i residenti. Probabile, 

ma non ancora confermata, è la 

seconda edizione del Garda Lake Raid 

che tanto fece parlare di se a ottobre 

dell’anno passato, e che valse al nostro 

comune alcuni minuti di ‘gloria’ sul 

piccolo schermo grazie al servizio 

andato in onda al TG1. Il calendario 

delle manifestazioni portate avanti 

dal consorzio, e tutte le informazioni 

al riguardo saranno presto reperibili 

sul nostro sito internet www.centotn.com 

Con l’occasione, il direttivo 

augura una serena estate ‘in musica’ 

a tutta la cittadinanza. 

prima Fabio Maione, appassionato 

fotografo ed eccellente stampatore, ha 

parlato appunto dell’importanza della 

stampa nella fotografia. Si è parlato 

poi di composizione con Hannabella 

Claudia Hofmann, eclettica artista 

che si occupa di pittura, scultura e 

fotografia con grande disinvoltura. 

Come di consueto è stato proposto 

il corso base per principianti presso 

la Casa Comunità di Nago tenuto 

dai soci Andrea Benuzzi ed Ezio Bresciani: 

circa cinquanta i partecipanti 

provenienti da tutto l’Alto Garda. A 

Tenno, invece, Stefania Michelotti ha 

proposto per la prima volta un breve 

corso di avvicinamento alla fotografia, 

seguito da ben venti persone. Due, 

infine, i progetti previsti per quest’autunno: 

il primo vedrà i soci affrontare 

il tema “Ciclovisioni” curato da Luca 

Chistè, mentre nel secondo si parlerà 

di Africa con le immagini di due fotografi 

di provata esperienza, Renzo 

Mazzola e Lucillo Carloni. 

Ringraziamo per l’ospitalità e porgiamo 

cordiali saluti. 

FOTO RUDY BENOLLI

FOTO FRANCESCO MAZZOLDI 

ASSoCIAZIoNE 

CASTAgNETo 

MoNTE CoRNo NAgo 

Sono passati più di sei mesi da 

quando il nostro amico Roberto 

Giuliani ci ha lasciati, ma il suo 

ricordo in noi non si è mai spento, 

il suo entusiasmo e la sua disponibilità 

ci mancano ma il suo esempio 

ci dà la carica per continuare. Un 

grazie quindi, da tutti noi, a Lino 

che ha voluto dedicargli un suo 

personale ricordo posizionandolo 

in quel castagneto che per Roberto 

CoNSoRZIo DI 

MIgLIoRAMENTo 

foNDIARIo 

La perenne diatriba sulla migliore 

soluzione viaria di collegamento 

dell’Alto Garda con la Vallagarina, 

vero campo di dibattito (e di battaglia) 

dei nostri tempi, è stata recentemente 

fomentata dalla cosiddetta 

soluzione “C ottimizzata”, ovverosia 

quella che prosegue dalla piana di 

Nago e supera il passo di San Giovanni 

con un tratto in trincea e un 

altro in galleria a due corsie fino alla 

statale 240, in corrispondenza della 

confluenza per la zona industriale 

della Mala. Ipotesi, quest’ultima, che 

apparentemente ha messo d’accordo 

Provincia e amministrazioni locali, 

inclusa purtroppo quella di Nago 

Torbole. Di tutt’altro parere sono, invece, 

i comitati per la viabilità e vivi- 

era la sua creatura. Ciao Roberto 

da tutti noi. Bando alla tristezza e 

avanti tutta. Anche questa stagione 

la nostra attività sarà intensa, oltre 

alla normale attività di pulitura e 

mantenimento del castagneto, ai 

tradizionali incontri con gli alunni 

delle nostre scuole, perché possano 

portare avanti le nostre tradizioni, 

all’ormai immancabile castagnata 

di fine stagione, stiamo cercando 

di organizzare una festicciola nel 

castagneto per il mese di luglio 

(comunicheremo notizie in merito). 

Un grande premio al nostro lavoro 

arriva in questi giorni con la notizia 

bilità, alcune minoranze consiliari e 

provinciali. A queste voci si aggiunge 

con forza quella del Consorzio di 

Miglioramento Fondiario di Nago, 

che ha ritenuto opportuno riunirsi 

in via straordinaria per discutere di 

quello che è subito apparso come 

un grosso problema: lo sbocco del 

tunnel in località Pandino, nella 

cosiddetta “conca di Nago”. Queste 

le parole del presidente Giovanni 

Vicentini: “Ciò che è emerso in maniera 

netta dal nostro incontro, è la 

constatazione che la nuova proposta 

progettuale comporta un grave impatto 

negativo sulle campagne di 

Nago e l’ambiente in generale, oltre a 

rappresentare un potenziale pericolo 

per l’approvvigionamento idrico 

del pozzo collocato a pochi metri 

di distanza”. Il timore è, sostanzialmente, 

quello di vedere trasformata 

una pregiata zona agricola in una 

sorta di bacino di raccolta dei gas 

che la Provincia ha scelto il nostro 

castagneto per un progetto previsto 

dal Piano Castanicolo Nazionale 

2010-2013 con D.D.15902 dell’8 

agosto 2011. Tale progetto prevede 

la realizzazione di un centro di moltiplicazione 

del “Torymus sinensis” 

antagonista dell’ormai tristemente 

famosa mosca cinese. La provincia 

ha incaricato la Fondazione E. Mach 

di S. Michele all’Adige di svolgere 

attività di ricerca e sperimentazione 

scientifica di tale progetto. Tutto questo 

all’interno del nostro Castagneto. 

Un saluto a voi tutti. 

di scarico emessi da quell’enorme 

“tubo di scappamento su Nago” che 

risulterebbe dalla soluzione “C”. “Il 

consiglio direttivo - spiega ancora 

Vicentini - ha deciso di prendere ufficialmente 

posizione in quanto Ente 

che opera direttamente sul territorio 

e a tutela dello stesso. Non vogliamo 

occuparci degli aspetti meramente 

tecnici, ma limitarci a una valutazione 

in ordine alla tutela agricola del 

territorio consorziale, senza dimenticare 

che prima di tutto va anteposta 

la difesa della salute dei cittadini”. 

L’opinione finale espressa all’unanimità 

dal consorzio è cristallina: 

“Riteniamo, molto semplicemente, 

che la soluzione “C” vada respinta 

in toto, così come qualsiasi ipotesi 

affine che non preveda l’imbocco del 

tunnel di là del passo San Giovanni 

evitando qualsiasi coinvolgimento 

e spreco di terreno agricolo nella 

conca di Nago”. 

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CoMITATo VIABILITÀ E VIVIBILITÀ DI NAgo ToRBoLE 

Il nuovo collegamento Mori-Alto 

Garda non è, come qualcuno crede, 

solo un costo a carico della comunità; 

è un'opportunità irripetibile per 

imprimere un salto di qualità tanto 

alla vivibilità dell’Alto Garda (Nago- 

Torbole in primis), quanto alla rete di 

comunicazione dei settori produttivi 

del territorio. L'obiettivo è creare una 

“Portofino del Garda”, con una rete 

stradale “ragionata” che porti il traffico 

fuori dalle zone di pregio e che 

restituisca i centri abitati a pedoni e 

residenti. 

Breve cronistoria - Nell’ottobre 2008 

i comitati proposero un pubblico 

dibattito alla presenza dei candidati 

in corsa per la presidenza e che si 

sostanziava in quella che oggi è definita 

la soluzione B che è una versione 

artatamente peggiorata di quella proposta 

dai comitati. In tale occasione il 

consigliere provinciale ed ex sindaco 

di Nago-Torbole dott. Parolari, a 

nome del presidente Dellai diede la 

convinta adesione a tale soluzione e di 

tale convegno ne possediamo la registrazione 

audiovisiva. Nel marzo 2010 

il tutto fu depositato ufficialmente alla 

VIA. Tutti i consigli comunali, giunte 

e sindaci attuali compresi, categorie 

economiche, Ingarda, ecc delibera- 

rono il sostegno alla soluzione B con 

un consenso quantificabile nel 95% 

della popolazione. Inopinatamente 

nel periodo fine 2010 - aprile 2011 da 

parte di Dellai e Pacher ci fu un autoreferenziale 

completo ribaltamento 

degli impegni presi sulla base di tre 

eventi: il primo era che si attribuivano 

priorità e risorse all’ipotesi ferroviaria 

“Metroland” cancellando quelle per 

il collegamento stradale, il secondo a 

conseguenza delle eclatanti paralisi 

del traffico di tutti i week end estivi 

li obbligò al recupero di un’ipotesi 

minimalista che richiedesse meno 

risorse e il terzo che vedeva comparire 

nel mondo delle macchine perforatrici 

di gallerie, la talpa “Martina”, unica al 

mondo, che permetterà di realizzare 

con un unico foro un tunnel a tre corsie 

e sorella maggiore della “ Tecla”, 

entrambe di proprietà dalla stessa 

ditta Toto s.p.a. che ha realizzato i 

due tunnel di Martignano. In agosto 

2011 tale progetto è depositato quale 

integrazione alla VIA 2010. Per un 

importo di 132 milioni di € e Dellai 

pubblicamente affermò il diktat 

“prendere o lasciare”. Su richiesta 

dei sindaci nasce la variante chiamata 

“C ottimizzata” che porta l’uscita da 

Pandino con trincea e una seconda 

galleria fino a una rotonda sull’altro 

versante del Passo S. Giovanni portando 

i costi ad almeno 160 milioni di €. 

Premesso che tutti i dati sono esclusivamente 

quelli ripresi dalla documentazione 

ufficiale depositata alla VIA, 

tale soluzione per quanto a oggi non 

depositata o definita è assurdamente 

inutile e dannosa per i seguenti 

motivi: 

1) L’allungamento medio di oltre 2 

km delle percorrenze per i 6.550.000 

veicoli annui partendo dai dati dell’analisi 

del traffico della relazione TPS 

del VIA 2010, confrontandoli con i 

dati reali ufficiali rilevati nel 2010 dalla 

PAT, dimostra che solo il 5% userà 

la soluzione “C” per portarsi alle varie 

destinazioni, gli altri passeranno ancora 

da Nago, Torbole e Bolognano. 

2) Il “tunnel unico a tre corsie” previsto 

per la C non rispetta le inderogabili 

normative nazionali ed europee 

sulla sicurezza che impone la doppia 

galleria (Valsugana e Val di Non) 

3) Il “C” con pendenza costante del 

5% (max. ammissibile) e 2200 m di 

curva a raggio 600 m lascia una visibilità 

libera di soli 80/100 m per un 

eventuale ostacolo fermo in corsia 

(per es., coda). Tale spazio, da tabelle 

ministeriali, per veicoli a velocità superiore 

a 80 km/h causerà l’inevitabile 

incidente. Si dovrà guidare in sbandata 

controllata per oltre 100 sec. Unica 

via di fuga è solo una scala pedonale 

senza sbarrieramento disabili e anziani, 

che porta a cunicolo lungo 3,35 

km collocato sottostrada e parimenti 

curvo, largo 2,4 m e alto 2,35 m. 

4) Dal punto di vista ambientale, con 

il progetto “ottimizzato” si dovrà 

abbassare anche l’uscita del primo 

tunnel entro una trincea profonda per 

almeno sei metri che proseguirà fino 

a raggiungere la seconda galleria a 

due corsie in doppio senso di marcia, 

tagliando completamente da nord a 

sud la piana agricola di Pandino 

5) Il mantenimento di tutto il traffico 

sulla litoranea del lago, comporterà 

un inutile maggior inquinamento 

(CO2, ossido di azoto NOx, idrocar-

uri volatili COV). E l’impossibilità di 

un serio recupero del lago di Loppio 

andando in palese contrasto con i 

protocolli della “ Convenzione delle 

Alpi” e della rete “Natura 2000” ai 

quali la PAT ha formalmente aderito. 

6) Si causerebbe un’inutile spesa di ca. 

10/12 milioni di € di spesa a carico di 

tutti (anche i locali); per un pendolare 

(a/r), sono ca. 1,5 € al giorno, da 600 

a 1000 € annui. 

7) La cantierizzazione per la realizzazione 

della rotonda all’incrocio a metà 

salita per l’accesso est di Mala sarà di 

quasi impossibile realizzazione. 

8) L'unico apparente vantaggio rimasto 

a favore della “C ottimizzata” 

è che costa meno alla PAT (130/160 

milioni)! Ma non risolve niente. 

Abbiamo dimostrato che con tale 

importo si potrebbe tornare a realizzare 

direttamente la soluzione B 

(originariamente ca. 219 milioni), con 

i soli accorgimenti di ridimensionare 

una delle due canne a una sola corsia 

con banchine laterali (per consentire 

lo scorrimento del flusso anche con 

un veicolo in panne a lato corsia) e 

applicare a questo nuovo importo il 

normale ribasso d’asta con il quale 

le imprese oggi vincono gli appalti 

(dal 20 al 30%); si arriva allo stesso 

importo di 130/150 milioni di €. Con 

la procedura dell’appalto concorso ciò 

può essere legittimamente appaltato. 

Questa modalità ci è stata scorrettamente 

copiata solo per applicarla a 

riduzione degli importi che la soluzione 

C ottimizzata aveva innescato. 

I nostri Comitati, dunque, chiedono 

che quanto meno sia rispettata la 

decisione tenuta nel 2010 a favore 

della “B”, sia pur ridimensionata e che 

impegna il bilancio con pari importo 

“ senza sorprese” della soluzione C 

ottimizzata. 

9) Si ritiene che se il buon senso 

complessivo tornasse a emergere, la 

soluzione “ideale” sarebbe la nostra 

ipotesi “E” 2 tunnel (2 corsie e 1 

corsia). In tal caso, sommando anche 

l’importo previsto per la realizzazione 

della circonvallazione di Loppio, con 

poco più di 10 milioni in aggiunta si 

27 

avrebbe la completa soluzione di tutti 

i problemi. 

Per ulteriori informazioni ed approfondimenti 

è possibile visitare il sito: 

http://www.viabilitamorialtogarda. 

wordpress.com 

o spedire e-mail viabilitavivibilitanagotorbole@gmail.com 

Attendiamo ormai con impazienza il 

deposito al VIA della soluzione C ottimizzata 

per elaborare con precisione 

i dati e redigere puntualmente tutte 

le eventuali osservazioni. Finora, infatti, 

le nostre osservazioni tecniche 

non hanno ricevuto alcuna risposta 

ufficiale, come la nostra proposta di 

un pubblico confronto con i tecnici 

provinciali. Non ci resta che aspettare 

i documenti formali per una puntuale 

e completa contro-relazione: 

sarà la base di partenza non solo per 

l’informazione capillare e la sensibilizzazione 

sul territorio, ma per 

qualunque altro tipo d’iniziative che 

si riterranno opportune e necessarie 

per il bene della nostra terra e della 

nostra gente.

28 

Gruppo Culturale NagoTorbole 

38069 NAGO (TN) - c/o Biblioteca Comunale - Tel. 0464-505181 e-mail: giurisdizionepenede1@alice.it 

Anzitutto vorremmo ringraziare l’amministrazione 

comunale per l’ampio 

spazio che ci ha concesso sul Notiziario 

di dicembre 2012. Era il resoconto 

della nostra attività per tutto il 2011, 

una relazione ampia e dettagliata, 

che però, non ci sembra il caso di 

riproporre. Qualche passo lo dobbiamo 

però riportare, in quanto attuale, 

anche per questo primo semestre del 

2012. Anzitutto ci preme sottolineare 

come “il nostro quaderno di storia 

locale” - il semestrale La Giurisdizione 

di Pénede - sia uscito puntualmente 

ottenendo un buon successo presso 

i lettori. Per giugno sarà pronto il n. 

38, siamo un passo cioè per tagliare 

il traguardo dei venti anni di attività. 

Ricordiamo inoltre ai nostri lettori 

che in sede, sita nella casa ex ECA di 

Nago, abbiamo a disposizione quasi 

tutti gli arretrati. Inoltre, il progetto 

è già avviato, le biblioteche dell’Alto 

Garda e Ledro stanno per rendere 

concreto la “Biblioteca Digitale” che 

permetterà anche di produrre le copie 

anastatiche dei primi numeri de La 

Giurisdizione di Pénede, ormai esauriti, 

ma che ci sono ancora richiesti. 

Come già precisato, la pubblicazione 

del semestrale è il fulcro dell’attività 

del gruppo, e pertanto il direttivo ha 

convenuto di migliorarla anche sotto 

l’aspetto grafico inserendo molte foto 

a colori. Questo, chiaramente, comporta 

uno sforzo economico non indifferente, 

tenuto conto che anche per 

noi c’è stata una riduzione di quasi un 

terzo del contributo che abitualmente 

ci erogava il Comune; nonostante 

tutto ciò, abbiamo deciso, anche per il 

2012, di mantenere invariato il prezzo 

dell’abbonamento. Anzi, il successo 

della mostra La scuola elementare nel 

Basso Sarca, con la vendita del catalogo, 

ci ha permesso di pubblicare a 

Natale la strenna La melagrana di zia 

Silvia di Gianfranco Mazzoldi che ha 

ottenuto un buon successo. Grazie 

Gianfranco. La redazione della rivista, 

ottimamente condotta da Gianni Berti, 

preciso e competente, auspica nuove 

collaborazioni, soprattutto da parte 

dei giovani di valore interessati alla 

storia locale, che non mancano certo 

nella nostra comunità. Cogliamo l’occasione 

per sollecitare chiunque abbia 

documenti, fotografie, sia a conoscenza 

di fatti che ritiene interessanti per 

la comunità a mettersi in contatto con 

i membri del direttivo. 

Dal 24 marzo a tutto aprile è stata 

allestita al Forte Superiore di Nago la 

mostra L’impianto idroelettrico di Torbole 

corredata da un ricco catalogo di 

foto in bianco-nero della fase costruttiva 

della centrale. L’inaugurazione 

ha visto la presenza degli assessori 

provinciali Panizza e Olivi, del presidente 

del BIM del Sarca, del direttore 

dell’Hydro Dolomiti Enel ing. Cattani, 

oltre al nostro sindaco. Ospite d’onore 

l’ing. Fantoma, un giovanotto di quasi 

novant’anni, allora direttore dei lavori 

che ci ha procurato il materiale fotografico 

e documentale. L’affollatissima 

apertura della mostra ha permesso 

a operai, tecnici, progettisti, dirigenti 

di ritrovarsi dopo cinquant’anni. Abbiamo 

permesso, con questa iniziativa, 

di riportare alla memoria storie di 

uomini: di questo il Gruppo Culturale 

ne va fiero. La mostra ha ottenuto un 

ottimo successo di pubblico ed è stata 

implementata da due serate anch’esse 

molto partecipate: la proiezione del 

documentario Gli uomini della luce di 

Katia Bernardi e la serata a chiusura 

della mostra sulle energie alternative. 

L’artefice dell’iniziativa è stato Tullio 

Rigotti: ha perseguito con tenacia 

l’obiettivo della realizzazione della 

mostra sulla “Centrale”, ha profuso 

energie, competenze e, soprattutto, 

ha “sfruttato” le conoscenze personali 

“costruite” in oltre trent’anni di lavoro 

all’ENEL. L’allestimento della mostra 

e la preparazione del catalogo hanno 

coinvolto, ovviamente, il direttivo, e la 

riuscita dell’iniziativa è dovuta senza 

dubbio anche al lavoro di gruppo. 

Oltre alla mostra e al semestrale, stiamo 

lavorando anche per i progetti che 

abbiamo programmato per il futuro: 

per la fine del 2012, vorremmo concretare 

un progetto di ricerca storica, 

molto impegnativo, sulla Colonia 

Pavese, nel periodo che va dal ’35 al 

’75, quando era un Preventorio appartenente 

alla Provincia di Pavia. La 

ricerca è affidata a due giovani molto 

validi, Marco Rosà e Nicola Mazzoldi. 

Per il 2013, stiamo lavorando a 

un’iniziativa molto ambiziosa: celebrare 

i 100 anni dalla morte di Scipio 

Sighele. L’obiettivo è di far conoscere 

e onorare degnamente il nostro illustre 

concittadino, personaggio di 

grande rilievo del primo novecento: 

personalità eclettica, avvocato di professione, 

è stato letterato, sociologo, 

politologo, irredentista. Purtroppo 

questa sua attività è poco conosciuta 

e va rivalutata. 

Per concludere, un invito: visitate il 

nostro sito: www.gruppoculturalenagotorbole.it.

CoRo 

CASTEL 

PENEDE 

L’anno 2012 per il 

Coro Castel Penede 

di Nago si apre 

con il vivo ricordo 

legato alla recente scomparsa del 

corista e amico Roberto Giuliani. La 

rassegna che avrà luogo nel mese di 

luglio, giunta alla 7ª edizione, vedrà 

la partecipazione di altri due cori del 

Trentino. Fin dalla sua prima edizione 

questa rassegna è stata voluta in 

ricordo di Pierino Giuliani, fratello 

di Roberto e cofondatore del gruppo: 

non ci sono stati dubbi nel direttivo 

nell’approvare la scelta che ha trovato 

piena approvazione da parte di tutti i 

coristi di estendere la manifestazione 

in ricordo dei fratelli Roberto e Pierino, 

promotori ed anime del gruppo 

Coro Castel Penede. 

Un grande impegno nel programma 

del Coro per l’anno corrente è caratte- 

Siamo arrivati quasi al giro di boa. 

Stanno, infatti, giungendo al termine 

i pomeriggi animati e le feste 

della neonata Nagocrescendo! Ci 

riteniamo molto soddisfatti per 

la partecipazione, il coinvolgimento, 

ma anche l’impegno e la 

fatica giustificati dall’affluenza, il 

divertimento e la crescita che noi 

con i bimbi e le famiglie che par- 

rizzato dalla volontà di procedere con 

l’incisione di un nuovo CD: a tal fine è 

stato contattato il nostro Comune che 

ha confermato la volontà di sostenere 

il progetto e di volere, come già fatto 

in passato, garantire la consegna di un 

disco a tutte le famiglie di Nago-Torbole: 

ciò è senz’altro motivo di grande 

soddisfazione da parte del Coro e 

viene visto come riconoscimento del 

lavoro ed impegno svolto dal gruppo 

anche a favore della Comunità e di 

altre associazioni che collaborano 

in forma stretta con il Comune per 

la collettività. L’occasione di poter 

registrare un nuovo disco ha stimolato 

il Coro anche nella ricerca di un 

insegnante disponibile a supportare 

il gruppo in un lavoro volto a migliorare 

l’impostazione e l’emissione 

della voce: questo lavoro dovrebbe 

permettere un più facile approccio 

all’iniziale lavoro di registrazione 

e, contemporaneamente, favorire 

un nuovo piccolo salto di qualità e 

crescita nell’utilizzo del nostro unico 

strumento che è la voce. 

tecipano con noi, abbiamo potuto 

realizzare. La seconda festa degli 

aquiloni si è svolta domenica 29 

aprile presso il parco di Villa Cian 

in occasione del mese dedicato 

all’ambiente. Abbiamo preparato 

graziosi sottovasi di latta (frutto 

di riciclo) proposti ai partecipanti 

con delle piantine aromatiche (dal 

rifiuto…può sempre nascere un 

fiore), e parte delle offerte raccolte 

andranno devolute al comitato 

presente sul nostro territorio Noi 

Loro (in aiuto ai bambini Bielorussi). 

Quindi, come conclusione 

stagionale delle attività dell’associazione, 

proporremo la “seconda 

edizione” della NOTTE SOTTO 

LE STELLE (serata del 26 maggio 

2012), sperando che a entrambe 

le proposte partecipino tanti 

bimbi e tante famiglie. Con noi 

hanno collaborato e aiutato senza 

risparmiarsi altre associazioni 

e privati, attenti all’importanza 

Il Coro lavora nella sede da poco ristrutturata 

ed inaugurata a fine luglio 

dell’anno scorso. La stessa sede vede 

la regolare presenza della Sezione 

Voci Bianche diretta da Maria Pia 

Molinari che sta crescendo in numero 

di partecipanti: oggi, al suo interno, 

troviamo il gruppo propedeutico, le 

voci bianche ed il settore giovanile. La 

sede, poi, è messa a disposizione attraverso 

un comodato con il Comune 

per un utilizzo da parte della Scuola 

Civica permettendo un più agevole 

accesso allo studio da parte degli studenti 

che abitano in loco senza dover 

necessariamente spostarsi fino a Riva 

del Garda. 

Concerti, la partecipazione alla Rassegna 

«Alto Garda e Ledro in Coro», 

ancora lavori di miglioramento in 

sede, stage corali di formazione ed 

incontro con altri gruppi, studio saranno 

i motivi caratterizzanti di questo 

anno ma soprattutto raggiungere 

l’obiettivo principale che vorrebbe 

vedere la realizzazione della nuova 

incisione. 

della collaborazione delle famiglie, 

e alla crescita equilibrata di 

bambini e ragazzi all’interno della 

nostra comunità. A loro il nostro 

ringraziamento nella speranza 

di poter ancora “stare insieme”! 

Un ringraziamento particolare 

va a Don Fernando che ci ospita 

all’interno degli spazi parrocchiali, 

soprattutto in occasione della 

Casa di Babbo Natale siamo stati 

“molto ingombranti”. Il nostro 

impegno si giustifica solo nella 

gioia di condividere momenti 

di spensieratezza, scambio, ma 

anche di solidarietà che possano 

creare all’interno della nostra 

comunità un punto d’incontro, 

appoggio, crescita in piena libertà 

di pensiero! Un saluto a tutti, vi 

aspettiamo numerosi, per contattarci 

il nostro indirizzo mail è: 

nagocrescendo@gmail.com 

Il Direttivo di Nagocrescendo 

29

30 

Il Circolo Surf Torbole ha lavorato 

quest’anno nella creazione e preparazione 

di un progetto “Vela scuola”. 

È un progetto sponsorizzato 

dalla Federazione Italiana Vela in 

collaborazione con il Ministero della 

Pubblica Istruzione. Esso ruota attorno 

alla pratica del windsurf non 

solo come attività sportiva, ma anche 

come opportunità di conoscenza e 

rispetto dell’ambiente, delle norme 

di sicurezza e che ha come principale 

obiettivo la creazione e lo sviluppo di 

una Cultura Nautica. Con il Progetto 

Associazione culturale BENÀCH 

La molteplice attività esplicata dalla nostra associazione 

in quest’ultimo periodo è stata significativa anche se 

non molto appariscente. 

Con la scuola. Particolare attenzione e impegno è stato 

profuso al mondo della scuola. In collaborazione con 

la SAT di Riva, abbiamo accompagnato delle classi di 

Nago e di Torbole in alcune escursioni sul territorio, per 

osservare l’ambiente e le sue caratteristiche, per scovare 

nelle vie dei paesi alcuni aspetti che ci raccontano la 

storia della comunità che in esso vive. Con la scuola 

materna di Torbole abbiamo preso accordi - da sottoporre 

all’attenzione dei genitori - per avviare, il prossimo 

anno, l’esperienza di un orto didattico con i bambini. 

Con la comunità. Per celebrare concretamente la XIV 

Settimana della Cultura (14-22 aprile) abbiamo dato vita 

il 18 aprile scorso a un Comitato Capitelli allo scopo 

di far conoscere e valorizzare il patrimonio religioso, 

storico e culturale rappresentato dai numerosi capitelli 

presenti nel territorio di Nago e di Torbole. È iniziato 

anche il progetto di un vocabolario del dialetto di Nago 

e Torbole. Lo scopo principale è quello di coinvolgere 

gli anziani, i testimoni della memoria. 

VelaScuola il Circolo Surf Torbole 

intende offrire a tutto il mondo della 

scuola un’offerta formativa, un 

contributo all’elaborazione e all’attuazione 

del P.O.F. (Piano dell’Offerta 

Formativa) nel campo della 

conoscenza e della pratica di nuovi 

sport legati al lago e all’ambiente. 

Il progetto offre l’opportunità agli 

studenti e ai docenti di conoscere lo 

sport del windsurf come occasione 

per acquisire nuove conoscenze e 

capacità, utilizzando nuovi strumenti 

per conoscere il lago come ambiente 

naturale, culturale, sociale e sportivo. 

Un momento educativo, uno spunto 

divertente per stimolare i ragazzi 

all’approfondimento di alcune discipline 

scolastiche: l’ambiente, la 

meteorologia, l’attività motoria con 

riferimenti al windsurf, ecc. 

È un progetto che il Circolo ha proposto 

anche all’assessorato all’amministrazione 

comunale ed al dirigente 

scolastico di Riva 1 per poterlo portare 

anche nelle scuola del Comune 

e della Comunità 

CoRSI WINDSuRf 

2012 

CoRSo PRINCIPANTI 

(10-17 ANNI): 

I corsi si svolgeranno ogni settimana 

(esclusa la settimana dal 9 

al 13 luglio) dal lunedì al venerdì 

dalle 9.00 alle 14.00 a partire 

dall’11 giugno 2012. il prezzo di 

150,00 euro comprende: 

• l’utilizzo dell’attrezzatura (tavola, 

vela, muta, salvagente); 

• il pranzo, che verrà consumato 

presso il bar/ristorante del 

circolo insieme agli istruttori; 

• la tessera FIV (obbligo del 

certificato medico di sana e 

robusta costituzione); 

• una t-shirt omaggio; 

Il costo della seconda settimana 

consecutiva ammonta a 130,00 

euro e comprende anche l’associazione 

al Circolo Surf Torbole 

per tutto il 2012. 

Con la storia. Abbiamo realizzato una prima pubblicazione 

contenente cronache, ricerche e studi sulla 

storia della nostra comunità. Stiamo collaborando con 

il Museo della Guerra di Rovereto e il Laboratorio di 

Storia (Rovereto) per raccogliere materiale fotografico 

e documentario sui profughi trentini (1915-1919) e per 

completare il censimento dei caduti trentini (1940- 

1945). Alla fine di giugno presenteremo una mostra 

fotografica-documentaria denominata Blaue Linie & 

Remount Blue riguardante sugli ultimissimi giorni di 

guerra a Nago e Torbole (aprile 1945) con esposizione 

d’interessanti reperti inediti rintracciati sui luoghi degli 

scontri. 

Con i libri. Abbiamo organizzato la presentazione del 

libro Ridare Speranza che illustra l’opera della Provincia 

Autonoma di Trento, della Sezione ANA di Trento e 

del 2° Reggimento Genio Guastatori Alpino di Trento 

esplicata con diverse modalità in Italia, a Haiti, in Afghanistan 

a favore di popolazioni vittime di calamità 

naturali o di guerre. Erano presenti Maurizio Pinamonti, 

presidente della Sezione ANA e Luigi Carretta, coautore 

del volume.

gruppo Alpini Nago 

Parco Dosso Casina 

Monte Baldo 10/04/2012 

Gli alpini di Nago in collaborazione 

con la SAT di Riva in questi mesi 

hanno pulito, disboscato e mappato 

con Gps alcuni sentieri storici del 

Baldo concentrando con circa 300 

ore lavorative nel 2012 sulla zona di 

Dosso Alto, Caverna Rossi, Sportel 

di Sasso Sega e il sentiero che arriva 

a Dosso Casina. Abbiamo raggiunto 

l’obiettivo con mappatura e ripristino 

dei tre sentieri storici e di trekking 

previsti con il Comune, partendo da 

S. Lucia di Torbole fino al Dos del 

Mosca e Guardiola del Baldo, e in 

collaborazione con l’assessore competente 

Orlando Mazzoldi, dopo svariate 

riunioni son la SAT e varie altre 

associazioni, stiamo per collocare sui 

tre sentieri la cartellonistica idonea 

regolando e differenziando finalmente 

i sentieri storici percorribili solo a 

piedi dai sentieri per le biciclette. Abbiamo 

presentato un documento e un 

progetto che riporta tutte le migliorie 

previste e concordate con i tecnici 

provinciali per abbellire al massimo 

la cima del Dosso Casina, chiedendo 

un nuovo lavoro di ripristino in vetta 

e un posto di vedetta con panoramica 

dell’Alto Garda, com’era nel passato. 

Vogliamo la certezza di ripristino di 

alcune trincee ancora con archi in 

pietra, situate subito sotto il dosso Casina 

e un avvio di ripristino trincee e 

manufatti della zona sottostante, forti 

anche del documento concordato con 

altre associazioni firmatarie nel 2011 

perché il Monte Baldo è nel nostro 

DNA alpino. Chiediamo al Comune 

un occhio di riguardo verso queste 

zone storiche visto che la provincia 

sta finanziando numerosi progetti 

per il centenario della prima Guerra 

Mondiale del 2014. Abbiamo dato la 

nostra disponibilità ad accompagna- 

31 

re sui sentieri storici, e a spiegare la 

storia e gli eventi alle scuole che si 

metteranno in contatto. In calendario 

abbiamo già previsto tre uscite con 

scuole diverse, e portato a termine 

una passeggiata in marzo 2012 con 

una classe della scuola elementare 

di Nago. 

Domenica 1 luglio 2012 stiamo organizzando 

la nostra festa alpina e 

una cerimonia a ricordo nei pressi 

della chiesetta militare di Dosso 

Casina, vicino alla Croce Futurista 

posta e inaugurata l’anno scorso. 

Invitiamo già ora tutti i paesani per 

quella domenica, a Dosso Casina, per 

festeggiare tutti assieme sul nostro 

Monte Baldo. 

Siamo fiduciosi che la Provincia di 

Trento e il Comune di Nago-Torbole 

ci aiutino a ripristinare e ad abbellire 

in più breve tempo possibile la sommità 

e i dintorni del Dosso Casina, 

luogo incantevole con una visuale del 

Garda e dintorni eccezionale . 

Il Capogruppo degli Alpini di Nago 

Rosà Giuliano

32 

Consorzio B.I.M. Sarca Mincio Garda 

V.le Dante, 46 - 38079 Tione di Trento 

Tel. e fax. 0465/321210 

www.bimsarca.tn.it 

bim.sarca@tin.it 

CONSORZIO B.I.M. SARCA MINCIO GARDA DI TIONE DI TRENTO ATTIVITÀ 2010/2012 

(Estratto) 

Il Consorzio di Bacino Imbrifero Montano del Sarca Mincio Garda nasce nel 1955 ai sensi della Legge 27 

dicembre 1953, n. 959 che introduce finalmente una “riparazione economica” per la sottrazione e il mancato 

utilizzo, da parte dei Comuni montani, della risorsa “acqua” ai fini idroelettrici. I Comuni facenti parte del 

Consorzio B.I.M. Sarca Mincio Garda sono quarantadue e sono suddivisi in due Vallate: La Vallata Alto Sarca 

comprendenti trentuno comuni e La Vallata Basso Sarca e Ledro comprendente undici Comuni tra cui Nago 

Torbole. 

Con riferimento al principio citato, questo Consorzio finanzia con varie modalità opere pubbliche e spese 

d’investimento dei Comuni a esso appartenenti, finalizzate a soddisfare gli obblighi statutari. Sono previsti 

anche altri interventi a favore d’imprese, enti, associazioni e persone fisiche. Nella fattispecie, oltre ai contributi 

e ai mutui a tasso agevolato (attualmente a tasso zero) erogati direttamente ai Comuni consorziati per le opere 

pubbliche attraverso i cd. Piani di Investimento triennali (ultimo approvato, è quello 2010/2012 di €. 

17.882.575,17.=), le iniziative che il B.I.M. Sarca Mincio Garda di Tione di Trento attua sul proprio territorio a 

favore e sostegno degli altri soggetti e delle persone fisiche, ai sensi di appositi Regolamenti e/o di deliberazioni 

a tal fine adottate, sono in particolare le seguenti: 

♦ Erogazione di contributi a fondo perduto (fino a Euro 8.000,00) per tinteggiatura e abbellimento facciate 

esterne di edifici in centri storici o nei centri abitati (purché costruiti ante 1970) – c.d. “Piano Colore” (dal 

2004); 

♦ Erogazione di contributi a fondo perduto (fino a Euro 1.500,00) per l’installazione di pannelli fotovoltaici - 

cd. “Piano Fotovoltaico” (dal 2007); 

♦ Nuovo “Piano per il recupero delle Acque Piovane” con erogazione di contributi a fondo perduto (fino a 

Euro 1.500,00) per l’installazione d’impianti per il riutilizzo delle acque meteoriche (es. per annaffiatura 

aree verdi) - cd. “Piano Acque Piovane” (dal 2011); 

♦ Erogazione di contributi a Enti, Associazioni, Fondazioni, Cooperative senza fine di lucro che operano a 

carattere sovra comunale nei comparti della solidarietà sociale, dell'istruzione, sportivi giovanili, ricreativi 

e culturali; 

♦ Compartecipazione al pagamento degli interessi su mutui per acquisto e ristrutturazione 1^ casa (dal 

1996); 

♦ Erogazione anticipazioni di cassa a Enti, Consorzi, Associazioni di volontariato e solidarietà sociale per 

scopi mutualistici e d’interesse pubblico (stanziamento annuale 2010/2011 €. 5.000.000,00.=); 

♦ Finanziamenti per acquisto di attrezzatura informatica ai Circoli Pensionati (2010/2011); 

♦ Finanziamenti per potenziamento e informatizzazione di Biblioteche e Scuole (2008/2010); 

♦ Nuovo Piano Informatizzazione Scuole 2011 - completamento del precedente 2008/2010; 

♦ Progetti per la sensibilizzazione in tema di risparmio energetico e di tutela ambientale; 

♦ Finanziamento in campo culturale: Centro Studi Judicaria - socio fondatore con il Consorzio BIM Chiese 

I termini, le condizioni e le modalità per la presentazione delle domande sono contenute nei rispettivi 

Regolamenti pubblicati sul sito del Consorzio www.bimsarca.tn.it così come la modulistica da utilizzare. Per 

qualsiasi ulteriore informazione gli Uffici consorziali sono disponibili al n. tel. 0465/321210 o all’indirizzo email 

bim.sarca@tin.it. 

IL PRESIDENTE 

Ing. Gianfranco Pederzolli 

IL PRESIDENTE DELLA VALLATA BASSO SARCA E LEDRO 

Nardo Armellini

gruppi consiliari 

IMuP: Civettini è peggiore non 

solo di Monti, ma anche dei sindaci 

Mosaner, Mattei e fravezzi! 

Una nuova e pesante stangata a carico 

delle famiglie e delle imprese: non ci 

sono altri termini per definire le modalità 

scelte dalla Giunta Civettini per 

far pagare l’IMUP. La tassa, già di per 

sé amara, a Nago Torbole è stata ulteriormente 

aumentata! La pseudo maggioranza-minoranza 

di centro sinistra 

che governa il comune (con il consenso 

del solo 36% degli elettori) ha deciso di 

incrementare l’IMUP imposta dal Governo 

Monti, aumentando l’aliquota 

ordinaria dallo 0,76 allo 0,783% e mantenendo 

l’aliquota sulla prima casa allo 

0,4% (quando poteva ridurla allo 0,2%). 

In pratica i censiti di Nago Torbole 

pagheranno il doppio rispetto alla 

vecchia ICI. Un incremento che non 

trova riscontro neppure nei comuni 

limitrofi, a dimostrazione della insensibilità 

politica e sociale della Giunta 

Civettini. Per la cronaca e per un giusto 

confronto della sensibilità (di sinistra 

??) della Giunta Civettini-Martinelli va 

in effetti ricordato che in questi giorni 

i comuni di Riva e Dro hanno stabilito 

l’aliquota ordinaria IMPUP allo 0,76%. 

Nella statistica intercomunale svetta 

dunque lo 0,783% imposto a Nago 

Torbole. Una vera ed autentica batosta 

che porterà nelle casse comunali circa 

830 mila euro, anziché i 770 mila euro 

già previsti nel bilancio 2012 se venisse 

applicata la vecchia ICI. A nulla sono 

valse le recriminazioni portate avanti 

in consiglio comunale dal nostro gruppo, 

“Partecipiamo per Nago-Torbole”, 

che ha proposto un taglio netto alle 

aliquote IMUP, come consentito dalla 

legge nazionale ai sensi dell’art.13 del 

decreto 201/2011. Abbiamo proposto 

la riduzione dell’aliquota ordinaria a 

0,46 per cento (meno 0,3 punti percentuali), 

la riduzione allo 0, 2 per cento 

dell’aliquota sulla prima casa (meno 

0,2 punti) e l’aumento al massimo delle 

detrazioni possibili. Il comune di 

Nago-Torbole può in effetti permettersi 

la riduzione delle aliquote IMUP, perché 

dotato di ingenti entrate proprie, 

vale a dire centinaia di migliaia di euro 

di canoni legati agli introiti della cava 

di Mala piuttosto che agli affitti dei poli 

turistici (entrate che molti altri comuni 

trentini non hanno). Purtroppo l’amministrazione 

Civettini si è rivelata 

totalmente insensibile ai bisogni dei 

cittadini e degli operatori economici. 

Non ha minimamente compreso il 

drammatico momento congiunturale 

che stanno vivendo molte famiglie 

costrette a tirare avanti con 900,00 euro 

al mese, con i figli giovani e disoccupati! 

Né ha capito che le imprese sono 

in grave difficoltà, prive di liquidità, 

strangolate dalla crisi dei mercati e dalla 

recessione, con conseguenze negative 

ed angoscianti per i lavoratori, dato 

l’aumento esponenziale dei licenziati 

e/o disoccupati. A nostro giudizio l’equilibrio 

del bilancio comunale, senza 

aumentare le aliquote IMUP, si poteva 

ottenere con un taglio netto delle spese 

superflue, delle spese effimere che nel 

nostro comune sono ancora notevoli. 

Assolutamente sbagliato è viceversa 

tartassare ancora di più la povera gente 

e le imprese in difficoltà! Per tagliare le 

spese, anziché aumentare le entrate con 

nuove imposte, abbiamo peraltro suggerito 

una strada già intrapresa dal sindaco 

di Vallarsa, Geremeia Gios, che ha 

rinunciato alla sua indennità di carica 

(circa 40 mila euro all’anno). Abbiamo 

ricordato che la Giunta Civettini costa 

alla nostra comunità oltre 100 mila 

euro all’anno, vale a dire 8.360,00 euro 

al mese. La gente non sopporta più simili 

costi della politica, mentre Civet- 

33 

tini e Martinelli impongono l’IMUP 

allo 0,783 per cento!!! 

********************************************* 

Come preannunciato noi consiglieri di 

Partecipiamo per Nago Torbole abbiamo 

voluto dare un segnale che va in 

questa direzione: abbiamo rinunciato 

al gettone di presenza per tutto il 

2011. In accordo con le scuole materne 

di Nago e di Torbole, abbiamo provveduto 

ad acquistare ciò che ci hanno richiesto. 

Abbiamo devoluto l’indennità 

alle associazioni che gestiscono i due 

asili dei nostri paesi, poiché riteniamo 

fondamentale sostenere chi assicura il 

servizio educativo all’infanzia, ai più 

piccoli, ai bambini che saranno i cittadini 

del domani! 

********************************************* 

Concludiamo segnalando l’incapacità 

della Giunta Civettini-Martinelli che 

non è in grado nemmeno di garantire 

l’ordinaria manutenzione e la pulizia 

dei nostri paesi, oltre che di promuovere 

nuovi progetti. La pavimentazione 

di Nago, eccetto via S. Vigilio, è un 

mosaico di asfalto, buche e cubetti che si 

muovono! Eppure in municipio ci sono 

quasi 794 mila euro di avanzo libero, 

cioè 79 4mila euro di soldi inutilizzati 

e pronti da spendere. A Nago hanno 

stanziato miseri 275 mila per via S. Vigilio, 

mentre a Torbole vogliono spendere 

circa 300 mila euro per rifare i bagni 

Nones, quando c’è l’Incompiuta Pavese 

a pochi passi che potrebbe benissimo 

ospitare il bar-gelateria-ristorante-pasticceria. 

Ma come si diceva sopra, quel 

che è peggio è che l’amministrazione 

Civettini non garantisce neppure la 

pulizia dei nostri paesi. Per tutto l’inverno 

le strade sono rimaste sporche, 

poiché nessuno si è preoccupato di farle 

pulire!! Fortunatamente si stanno concretizzando 

i progetti ideati e finanziati 

nella precedente consiliatura (vedi centro 

il scolastico di Tezze, il parcheggio 

Coel e le opere legate ai Patti del Baldo) 

per cui si vede qualche cantiere aperto. 

Tutto il resto è fermo!! 

I consiglieri Eraldo Tonelli, Luigi Masato, 

Silvio Tonelli ed il gruppo di “Partecipiamo 

per Nago-Torbole”.

34 

Il lavoro del Consiglio comunale - nel 

quale si concretizzano le decisioni 

della Giunta e della maggioranza che 

la sostiene - occupa, come usualmente 

accade, lo spazio che ci è qui concesso 

come Gruppo Consiliare. Questo per 

due principali ragioni. Da un lato, per 

informare i cittadini sull’andamento del 

Consiglio, sulle sue discussioni e prese 

di posizione anche discordanti fra i 

Gruppi che lo compongono. Dall’altro, 

per cercare di evitare inutili polemiche: 

non ci sembra il caso di dedicare a questo 

lo spazio a noi destinato. 

Nel Consiglio del 30 gennaio 2012, in 

prima battuta si è risposto all’interrogazione 

del Gruppo “Partecipiamo” 

sulle carenze strutturali dell’attuale 

sede del Municipio; è per questo che 

- come vedremo nelle parole dedicate 

al Consiglio Comunale del 13 febbraio 

2012 - è necessario completare i lavori 

dell’edificio dell’ex Colonia Pavese. Si è 

inoltre discusso del progetto preliminare 

per la costruzione di un presidio per 

i Vigili del Fuoco a Nago-Torbole. Tale 

progetto, necessario per la richiesta di 

finanziamento da parte della Comunità 

di Valle, era il quarto - in ordine cronologico 

e di priorità - di un pacchetto 

di progetti finanziabili tramite il FUT 

(fondo unico territoriale); infatti la 

“conferenza dei Sindaci”, dopo aver 

valutato tutte le richieste d’intervento 

di tutti i Comuni, ha trovato un accordo 

complessivo che prevede il finanziamento 

delle altre tre opere richieste 

dal Comune di Nago-Torbole (arredi 

nuovo centro scolastico, messa in sicurezza 

via Matteotti con innesto Strada 

Granda, CRM di Mala), stralciando il 

presidio. Nello stesso Consiglio si è 

confermata l’individuazione dell’area 

di Mala come sede del futuro nuovo 

Centro di Raccolta Materiali, ora situato 

in località Grom. 

Il Consiglio comunale è stato nuovamente 

convocato il 13 febbraio 2012 

ed è stato interamente dedicato alla 

presentazione dello studio di fattibilità 

integrativo al progetto preliminare relativo 

all’edificio della Colonia Pavese. 

Ci sembrava corretto, anche se non vi 

era nessuna votazione formale, passare 

dal Consiglio comunale per illustrare le 

proposte della maggioranza per l’edificio. 

Come da programma elettorale, è 

nostra ferma intenzione utilizzare l’ex 

Colonia Pavese anche come sede del 

Comune di Nago-Torbole e mantenere 

un preminente utilizzo pubblico di 

tutto il compendio, compreso il grande 

giardino esterno. È una scelta chiara e 

sicura che, dal nostro punto di vista, 

risolverà un annoso problema. Vi è 

stata una viva discussione in aula, con 

la contrarietà dei Gruppi di minoranza. 

È giusto così: non tutti vedono le cose 

alla stessa maniera. Ma - senza alcun 

intento polemico - ci piacerebbe sapere 

cosa propongono i Gruppi di minoranza 

per l’edificio: ne guadagnerebbero la 

discussione e la chiarezza. 

Il Consiglio comunale del 29 marzo 

2012, oltre all’approvazione del progetto 

preliminare della Colonia Pavese 

aggiornato con lo studio di fattibilità 

discusso nel Consiglio precedente, 

è stato incentrato prevalentemente 

sulla disciplina e la determinazione 

delle aliquote per la nuova I.MU.P. Si 

è voluto, da parte della maggioranza, 

uniformarsi alla gran parte dei Comuni 

trentini sulle indicazioni tecniche 

della Provincia (aliquota al 4 per mille 

sull’abitazione principale), con alcuni 

accorgimenti che secondo noi possono 

andare in direzione di una maggiore 

equità sociale (aumento della detrazione 

per l’abitazione principale, possibilità 

di considerare abitazione principale 

anche l’unità immobiliare di anziani e 

disabili che risiedono in istituti o case 

di cura, ecc.). L’imposta, introdotta dal 

governo Monti in seguito alla grave crisi 

economica a lungo negata dal governo 

precedente, dovrebbe contribuire a 

risanare i conti pubblici dello Stato e 

ad evitare situazioni che purtroppo si 

stanno verificando in Europa, anche 

drammaticamente vicino all’Italia. 

Nel Consiglio Comunale del 30 aprile 

2012 la discussione si è focalizzata 

sull’approvazione del rendiconto per 

l’esercizio finanziario 2011. Senza entrare, 

per ovvie esigenze di spazio, nel 

merito dell’intero rendiconto volevamo 

solo segnalare che il conto consuntivo 

del 2011 ha evidenziato un avanzo di 

amministrazione non vincolato pari 

ad € 793.912,06 (contro il milione e 6 

trovato nel 2009). A scanso di alcuni 

“equivoci” ci premeva segnalare che 

tale “risparmio” è stato voluto e cercato 

per poter finanziare con proprie risorse 

il corposo bilancio del 2012. Infatti parte 

di quell’avanzo di amministrazione è già 

stato applicato al bilancio finanziario del 

2012, quindi, l’avanzo di amministrazione 

libero non utilizzato, ad oggi, risulta 

essere pari a 265.212,06 € (più o meno 

il “risparmio” che un “buon padre di 

famiglia” dovrebbe sempre accantonare 

qualora si debba far fronte ad urgenze 

e imprevisti). 

Al momento di scrivere questo articolo, 

sono previsti due consigli Comunali: il 

primo da svolgersi il 30 maggio 2012 

(una piccola variazione di bilancio, uno 

schema di convenzione con la provincia 

per le consulenze e la gestione dei più 

impegnativi appalti pubblici del nostro 

comune) e un altro il 4 giugno (incontro 

con il presidente ed il comandante della 

Polizia della Comunità di Valle, su input 

di una richiesta del Consiglio comunale, 

mozione presentata dalla maggioranza 

mirante a sensibilizzare i proprietari dei 

cani sui problemi a loro connessi e allo 

stesso tempo permettere loro di utilizzare 

alcuni spazi pubblici finora preclusi). 

Come sempre, invitiamo tutta la popolazione 

a segnalarci disservizi, problemi 

o spunti vari. È intenzione di questa 

amministrazione coinvolgere al massimo 

tutti i cittadini sulle problematiche 

e sulle scelte che verranno affrontate e 

decise. A tale scopo, una prima riunione 

all’aperto è già stata fatta in piazza Gazzoletti 

a Nago. È un’esperienza positiva 

che intendiamo riproporre. 

Dal Gruppo INSIEME PER NAGO TOR- 

BOLE l’augurio di una buona estate.

Siamo ormai a metà legislatura, poco 

o nulla è cambiato nel nostro comune 

e purtroppo rimangono irrisolti gli 

annosi problemi riguardanti la nostra 

comunità, come l’ex Colonia Pavese, 

la viabilità di collegamento tra la 

Busa e la Vallagarina, l’illuminazione 

pubblica, i parcheggi, la pulizia e 

manutenzione delle strade del centro 

storico e del lungolago. Anche il polo 

scolastico va a rilento, e pur trattandosi 

di un’opera concepita ormai da 

parecchi anni, l’attuale amministrazione 

non ha alcuna intenzione di 

provvedere a un aggiornamento del 

progetto in termini di sostenibilità 

economica e ambientale, in linea con 

gli attuali criteri costruttivi (miglioramento 

della classe energetica, uso 

di fonti energetiche alternative ecc.). 

Contestualmente si pensa invece a 

costruire una nuova caserma dei vigili 

del fuoco a Torbole, tanto inutile 

quanto costosa, vista la presenza a 

meno di due chilometri di una più attrezzata 

e con vigili del fuoco sempre 

presenti. Purtroppo su molti di questi 

temi, nonostante i solleciti, le critiche 

e le proposte alternative prospettate 

all’amministrazione, i risultati ottenuti 

sono deludenti. La rassegnazione 

però non ci appartiene e su alcune 

tematiche come il tunnel di collegamento 

Loppio-Busa è giunta l’ora di 

passare ai fatti con azioni dimostrative 

a scapito delle tante polemiche che, 

a quanto pare, servono solo a riempire 

i giornali di tante parole inutili. 

Ma di questo ce ne occuperemo più 

avanti! Due parole in più vanno 

spese sull’ultima novità, negativa, 

di cui tutti avranno sentito parlare: 

l’introduzione dell’IMU al posto della 

vecchia ICI. Sarà una “mazzata” pesante 

per tutti i possessori d’immobili, 

compresa l’abitazione principale. È 

inutile soffermarsi sull’iniquità di tale 

imposta. Vale invece la pena ricordare 

il nostro rammarico per la mancanza 

di un segnale concreto da parte di 

quest’amministrazione a favore delle 

famiglie: poteva e doveva aumentare 

la detrazione per l’abitazione principale 

fino ad annullare la tassa. Inoltre 

si doveva alleggerire la tassa per le 

attività commerciali di Nago che si 

trovano in difficoltà e oltretutto subiscono 

un’ingiusta valutazione degli 

immobili da parte dell’ufficio catasto 

considerati a rendita doppia rispetto 

a quelli di Torbole, anziché a metà 

come dovrebbe. Tali agevolazioni potrebbero 

trovare copertura nel taglio 

di altre spese correnti, meno importanti, 

come consulenze, indennità 

degli amministratori, trasferimenti a 

società partecipate, promozioni ecc., il 

tutto senza compromettere il bilancio 

comunale fortunatamente positivo. 

Trattandosi comunque di applicazione 

sperimentale, confidiamo che 

il prossimo anno l’amministrazione 

colga il nostro invito e dia un segnale 

concreto e deciso. Vogliamo chiudere 

l’intervento in maniera propositiva 

nell’intento di “alleggerire” l’atmosfera 

parlando di abbellimento dei 

nostri paesi. Tali concetti fin dagli 

inizi del Novecento furono introdotti 

nel nostro comune con l’istituzione di 

una società chiamata “Società d’Abbellimento 

di Torbole e dintorni” 

costituitasi nel 1901, la quale aveva 

tra i suoi scopi anche quello “di promuovere, 

con tutti i possibili mezzi, 

l’abbellimento del villaggio di Torbole 

e dei suoi dintorni per renderne più 

gradito l’aspetto e il soggiorno”. Quindi 

nulla di nuovo..! E questo vale per 

entrambi i paesi: se le caratteristiche 

35 

di Torbole sono più conosciute, quelle 

di Nago non sono da meno. Più di un 

ospite ha scoperto piacevolmente le 

potenzialità storiche, architettoniche, 

urbanistiche e paesaggistiche del 

centro storico di Nago! In clima di austerità 

facciamo, quindi, una piccola 

proposta, economicamente modesta 

ma dalla riuscita estremamente positiva. 

Perché non ingentilire gli angoli 

caratteristici, “rendere più gradito 

l’aspetto” delle vie, delle piazze e 

delle case - balconi, scale, davanzali. 

muretti - del centro storico dei nostri 

due paesi con appropriati ornamenti 

floreali? Il comune potrebbe coinvolgere 

i singoli cittadini, coordinare il 

progetto generale, magari sostenerlo 

fornendo semplicemente, tutte o in 

parte, le piante. Potrebbe ad esempio 

istituire una sorta di concorso per 

l’angolo o la composizione più bella! 

Il progetto di abbellimento dovrebbe 

prendere in considerazione anche il 

lungolago e gli angoli esterni, seppur 

vicini, all’abitato che potrebbero essere 

abbelliti con opportune collocazioni 

di oleandri o altri arbusti adatti allo 

scopo. Ricordiamo ad esempio la 

splendida pianta di capperi visibile a 

Torbole sulla “pontera”. Anche i due 

Beni Ambientali della PAT presenti 

nei nostri due paesi (Marmitte dei 

Giganti a Nago e Oliveto di Goethe 

a Torbole) potrebbero migliorare il 

loro aspetto con lo stesso criterio, 

tramite la rimozione delle brutture 

e la regolamentazione dell’arrampicata 

sportiva. Soluzioni, quindi, di 

piacevole effetto e che coinvolgono 

direttamente i cittadini sollecitatandoli 

a un “sano campanilismo”. Gruppo 

LiberaMente Nago Torbole

Notiziario comunale giugno 2012 - Comune di Nago Torbole

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