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Lab10.Echinodermata

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Paleontologia Generale e<br />

Laboratorio<br />

Dott. Marco Cherin<br />

A.A. 2011/12<br />

10 Echinodermata


Phylum ECHINODERMATA<br />

Invertebrati esclusivamente marini, con alto grado<br />

di specializzazione.<br />

Simmetria bilaterale comunemente mascherata da<br />

una caratteristica simmetria raggiata pentamera.<br />

Estremo polimorfismo all’interno del phylum.<br />

Gli Echinodermi sono bentonici: alcuni sessili, la<br />

maggior parte è vagile, solo poche oloturie sono<br />

pelagiche.<br />

Sono diffusi in tutti i mari anche a grande profondità.


SISTEMA NERVOSO PRIMITIVO<br />

Consiste di un anello nervoso circondante la<br />

bocca, da cui si dipartono cinque cordoni nervosi<br />

radiali e un plesso nervoso subepidermico.<br />

Recettori alle terminazioni dei podia.<br />

APPARATO CIRCOLATORIO<br />

RUDIMENTALE<br />

APPARATO DIGERENTE<br />

Bocca e ano in posizione variabile<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

morfologia<br />

BOCCA → per lo più a contatto col substrato<br />

ESOFAGO<br />

INTESTINO → dritto, sinuoso o ritorto<br />

ANO → solitamente in posizione aborale, ma può mancare come negli Ofiuroidei, o migrare come nei<br />

Crinoidei o negli Echinidi irregolari


SISTEMA ACQUIFERO<br />

Sistema idrovascolare che si sviluppa in varie<br />

direzioni del corpo e comunica con l’esterno<br />

tramite pori, canali ambulacrali e podia.<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

morfologia<br />

I podia (o pedicelli ambulacrali) possono avere varie<br />

funzioni: fissazione al substrato, movimento,<br />

nutrizione, respirazione, ecc.<br />

MECCANISMO: L'acqua entra attraverso una<br />

piastra forata (madreporite) e passa attraverso un<br />

complicato sistema di canali connesso con piccoli<br />

pedicelli ambulacrali.<br />

canale anulare<br />

madreporite<br />

podia<br />

madreporite<br />

podia<br />

ampolle


LOCOMOZIONE<br />

Ogni animale possiede centinai di pedicelli<br />

ambulacrali, che escono da minuscoli fori<br />

del dermascheletro.<br />

FUNZIONAMENTO: L'acqua entra<br />

attraverso la piastra forata (madreporite),<br />

passa all’interno dei canali e viene spinta<br />

dentro e fuori il pedicello; ogni pedicello si<br />

allarga a formare una piccola ampolla,<br />

mentre all’estremità termina con una<br />

piccola ventosa.<br />

IL PEDICELLO ALTERNATIVAMENTE<br />

ADERISCE AL SUBSTRATO QUANDO<br />

È GONFIO D’ACQUA E SE NE<br />

DISTACCA QUANDO SI CONTRAE<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

morfologia


LOCOMOZIONE<br />

- I crinoidi sono sessili<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

morfologia<br />

- Le stelle di mare si servono delle ventose anche per aprire le conchiglie dei molluschi.<br />

- I ricci si servono sia dei pedicelli che delle spine, utilizzandole per sollevare dal fondo la parte orale.<br />

Di norma i ricci effettuano spostamenti limitati<br />

(5-6 cm al giorno, mm al minuto), ma in certi casi<br />

(es. mancanza di cibo) possono spostarsi anche di<br />

più di 50 cm.


SCHELETRO<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

morfologia<br />

Il corpo è rivestito da una sottilissima epidermide al di sotto della quale si trova lo scheletro di origine<br />

dermica (DERMASCHELETRO) formato da spicole isolate (scleriti) o da piastre (articoli) di<br />

natura calcarea (calcite con microstruttura reticolata), di forma e dimensione diverse, più o meno<br />

mobili oppure saldate tra loro a formare un astuccio rigido (teca)<br />

Questo scheletro, composto da carbonato di calcio e<br />

magnesio, permette la flessibilità del corpo quando i<br />

suoi pezzi sono piccoli e distanziati, come nelle oloturie,<br />

o non completamente saldati come nelle stelle marine;<br />

in caso contrario costituisce un rivestimento rigido,<br />

come nei ricci.<br />

Due tipi di scheletro:<br />

1) TECA (o CALICE)<br />

2) SCLERITI<br />

scheletro<br />

epidermide<br />

pedicelli ambulacrali


TECA<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

morfologia<br />

Simile ad una scatola. Formata da piastre (da 100 ad alcune centinaia)<br />

relativamente grandi, saturate o embricate.<br />

Avvolge la maggior parte del corpo e protegge le parti molli. Dalla teca possono<br />

partire varie appendici, talvolta formate da più elementi scheletrici articolati tra<br />

loro (radioli, braccia, colonna, peduncolo)<br />

piastre<br />

teca<br />

radioli<br />

colonna<br />

braccia<br />

teca<br />

peduncolo


SCLERITI<br />

Microspine disperse nel corpo<br />

In un singolo esemplare possono essere<br />

presenti milioni di scleriti<br />

Da 0,05 a 2,0 mm<br />

Scleriti vengono utilizzati in sistematica<br />

Allo stato fossile si ritrovano scleriti isolate<br />

disperse nei sedimenti<br />

Sono molto<br />

abbondanti<br />

nelle oloturie<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

morfologia


DIFFERENTI STRATEGIE ALIMENTARI<br />

ERBIVORI → Ricci<br />

PREDATORI/SCAVENGER → Stelle Marine<br />

DETRITIVORI → Oloturie<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

alimentazione<br />

Sono dotati di ghiandole digestive che secernono<br />

enzimi digestivi per l’assorbimento dei nutrienti<br />

Lanterna di Aristotele<br />

Estroflessione stomaco


Phylum ECHINODERMATA<br />

riproduzione<br />

RIPRODUZIONE SESSUATA: sessi e organi riproduttivi separati (non ermafroditi), fecondazione<br />

esterna.<br />

RIPRODUZIONE ASESSUATA: per rigenerazione. Tutti gli Echinodermi posseggono un alto potere<br />

di rigenerazione: sono in grado di ricostituire parti del corpo perdute; alcuni sono addirittura in grado di<br />

rigenerare un individuo completo a partire da un piccolo pezzo di corpo (frammentazione).


EVOLUZIONE<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

paleontologia<br />

L’echinoderma ancestrale era un filtratore sessile che estendeva la sua superficie orale posizionata<br />

superiormente per catturare il cibo. Il design sessile si è poi evoluto in forme vagili dove la bocca era<br />

posizionata inferiormente.<br />

RADIAZIONE<br />

- Pochissimi reperti dubbi nel Proterozoico superiore.<br />

- Probabilmente i primi Echinodermi non erano provvisti di teca.<br />

- Secondo testimonianze fossili certe, la prima radiazione degli Echinodermi<br />

si ebbe nel Cambriano inferiore e comprese sia le forme a simmetria<br />

radiale sia quelle a simmetria non radiale.<br />

- La successiva radiazione si ebbe nell’Ordoviciano e fu, invece, un<br />

momento di grande diversificazione e specializzazione del gruppo a<br />

simmetria pentaraggiata.<br />

- Nel Carbonifero grande abbondanza di Crinoidi e Blastoidi.<br />

- Echinodermi dominanti nel Mesozoico e Cenozoico


eperto più antico:<br />

ribrachidium<br />

auna di Ediacara.<br />

roterozoico Sup.<br />

tra 620 e 550 MdA)<br />

robabile echinozoa<br />

imile agli Edrioasteroidi:<br />

forma di sacco o<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

paleontologia


Classe Ophiuroidea<br />

Classe Crinoidea<br />

Classe Echinoidea<br />

Classe Asteroidea<br />

Classe Holothuridea<br />

Classe Cistoidea<br />

Classe Blastoidea<br />

Classe Rhombifera<br />

Classe Diploporita<br />

Classe Eocrinoidea<br />

Classe Edrioasteroidea<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

classificazione


Phylum ECHINODERMATA<br />

classificazione<br />

Attualmente il phylum viene suddiviso in 2 subphyla:<br />

Pelmatozoa → comprende le specie più primitive, generalmente peduncolate e fisse al substrato<br />

(Crinoidi unici rappresentanti attuali)<br />

Eleutherozoa → comprende le forme più note e comuni quali i ricci di mare (Echinoidei), le stelle di<br />

mare (Asteroidei), le oloturie (Oloturoidei), le ofiure o stelle serpentine (Ofiuroidei) e organismi di<br />

recentissima descrizione ascritti alla classe CONCENTRICICLOIDEA.<br />

Nel 1986 ritrovamento nei fondali profondi<br />

della Nuova Zelanda di Xyloplax medusiformis.<br />

Ha un corpo a disco sorretto da serie<br />

concentriche di placche, pedicelli disposti ad<br />

anello e un “velum” sulla superficie ventrale. Il<br />

corpo è circondato da aculei. Manca il tubo<br />

digerente.


Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Asteroidea<br />

Cambriano - Attuale<br />

- Organismo intero raro allo stato fossile: solo articoli isolati.<br />

- Comprende gli echinodermi comunemente conosciuti come stelle marine.<br />

- Simmetria pentamera secondaria (è bilaterale).<br />

- Talora la posizione delle braccia può fornire indicazioni sulla paleocorrente.<br />

- La maggior parte delle stelle marine ha tipicamente cinque raggi o braccia, che si<br />

diramano da un disco centrale. Molte specie, però, presentano frequentemente sei o più<br />

raggi.<br />

- Buona capacità rigenerativa.


Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Ophiuroidea<br />

Ordoviciano - Attuale<br />

- Organismo intero raro allo stato fossile.<br />

- Indicatori di paleocorrente.<br />

- Somiglianze con la classe Asteroidea.<br />

- Rispetto alle stelle marine, gli ofiuroidei presentano un disco centrale maggiormente<br />

riconoscibile e le punte della stella sono utilizzate per il movimento.<br />

- Buona capacità rigenerativa (basta un quinto del disco centrale per rigenerare tutto<br />

l'animale).


Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Holothuroidea<br />

- Comunemente conosciuti come cetrioli di<br />

mare.<br />

- Rarissimi allo stato fossile.<br />

- Solitamente detritivori o filtratori, strisciano<br />

sul substrato o si infossano nei substrati mobili.<br />

Cambriano - Attuale


- Simmetria raggiata pentamera<br />

o bilaterale secondaria.<br />

- Teca di forma variabile (da<br />

sferoidale a discoidale), sempre<br />

appiattita sulla base di appoggio.<br />

- Bocca sul lato inferiore a<br />

contatto con il substrato,<br />

generalmente provvista di un<br />

apparato masticatore<br />

(lanterna di Aristotele).<br />

- Sistema acquifero:<br />

:<br />

Madreporite → si trova su una<br />

piastra speciale collocata sulla<br />

superficie aborale. I podia<br />

passano attraverso peduncoli<br />

ambulacrali.<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Echinoidea<br />

Ordoviciano - Attuale


Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Echinoidea<br />

TECA<br />

Dall’estremità superiore a quella inferiore si<br />

distinguono:<br />

- Periprocto → ano<br />

- Sistema apicale → madreporite, piastre<br />

oculari radiali, piastre genitali interradiali<br />

- Sistema coronale → 10 aree meridiane<br />

ciascuna formata da una o più colonne di<br />

piastre; si distinguono 5 aree ambulacrali<br />

perforate intercalate da 5 aree<br />

interambulacrali<br />

- Sistema peristomale → piastre<br />

generalmente embricate che circondano la<br />

bocca<br />

- Peristoma → bocca


SISTEMA APICALE<br />

Piastre genitali: perforate da uno o più pori<br />

genitali; originariamente in numero di 5.<br />

Madreporite: è una piastra genitale (di<br />

solito la più grande) perforata dagli idropori.<br />

Piastre oculari: 5 piastre esterne a quelle<br />

genitali e più piccole. Sono perforate da un<br />

piccolo poro.<br />

Sistema apicale monociclico → se sia le<br />

piastre oculari che genitali sono a contatto<br />

con il periprocto.<br />

Sistema apicale diciclico → se solo le<br />

piastre genitali sono a contatto con il<br />

periprocto e le oculari sono posizionate su un<br />

altro cerchio più esterno.<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Echinoidea<br />

piastra oculare<br />

madreporite<br />

poro<br />

genitale<br />

piastra<br />

genitale<br />

Piastre numerate in senso antiorario con numeri arabi per<br />

le genitali e numeri romani per le oculari. Il<br />

madreporite è la piastra genitale 2.


SISTEMA CORONALE<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Echinoidea<br />

La corona è formata da colonne di piastre<br />

pentagonali calcaree, organizzate in modo da<br />

individuare 10 aree alternate. Ogni area è formata<br />

da due o più colonne di piastre.<br />

5 AREE AMBULACRALI (più strette)<br />

5 AREE INTERAMBULACRALI (più larghe)<br />

COPPIA DI PORI<br />

Le aree ambulacrali sono costituite generalmente da due<br />

colonne di placche perforate da coppie di pori. Ciascuna<br />

coppia connette il pedicello ambulacrale esterno<br />

all’ampolla interna del sistema acquifero. Le coppie sono<br />

poste lungo il margine esterno delle aree ambulacrali.


SISTEMA CORONALE<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Echinoidea<br />

L’area interambulacrale è formata da 2 colonne di<br />

piastre nelle forme post-paleozoiche e fino a 14<br />

colonne nelle forme paleozoiche.<br />

In molti casi le piastre sorreggono organi di difesa:<br />

radioli (spine o aculei primari fissati a tubercoli) e<br />

pedicellarie (piccole appendici muscolari rese<br />

rigide da spicole calcaree e fissate a piccoli<br />

tubercoli).<br />

I radioli possono essere usati anche per la<br />

locomozione.<br />

tipi di<br />

radioli


SISTEMA PERISTOMATICO<br />

LANTERNA DI ARISTOTELE<br />

Apparato masticatore funzionale alle forme<br />

erbivore per la raschiatura del substrato<br />

coerente.<br />

Molto sviluppato negli Echinoidi Regolari e<br />

ridotto o mancante negli Irregolari.<br />

La lanterna è composta da 5 placche calcaree,<br />

dette piramidi, unite da fibre muscolari<br />

trasverse. Lungo la faccia interna di ogni<br />

piramide scorre un lungo dente dall'estremità<br />

appuntita. I potenti muscoli che controllano i<br />

movimenti della lanterna sono fissati al<br />

dermascheletro tramite le auricole, staffe<br />

calcaree poste perpendicolarmente sul<br />

margine interno del peristoma.<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Echinoidea<br />

Struttura molto<br />

complessa formata<br />

da 50 parti<br />

scheletriche e 60<br />

muscoli.


2 GRUPPI INFORMALI:<br />

1)ECHINOIDI REGOLARI<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Echinoidea<br />

PERIPROCTO (ANO) INCLUSO NEL SISTEMA APICALE<br />

SIMMETRIA RADIALE PENTAMERA<br />

DISTRIBUZIONE REGOLARE DELLE SPINE<br />

LANTERNA DI ARISTOTELE SVILUPPATA (Erbivori)<br />

EMISFERICA<br />

DEPRESSA<br />

SFEROIDALE


2) ECHINOIDI IRREGOLARI<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Echinoidea<br />

PERIPROCTO (ANO) ALLUNGATO O DISGIUNTO DAL SISTEMA APICALE<br />

SIMMETRIA BILATERALE<br />

DISTRIBUZIONE SPESSO IRREGOLARE DELLE SPINE<br />

LANTERNA DI ARISTOTELE GENERALMENTE ASSENTE (Detritivori)<br />

DISCOIDALE CORDIFORME CAMPANULATA


2) ECHINOIDI IRREGOLARI<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Echinoidea<br />

MIGRAZIONE DELL’ANO<br />

Come adattamento alla vita fossoria si<br />

assiste a:<br />

- Comparsa della simmetria bilaterale<br />

secondaria<br />

- Spostamento del periprocto (ano) in<br />

posizione posteriore o orale<br />

(migrazione lungo il piano di<br />

simmetria)<br />

- Spostamento del peristoma (bocca),<br />

sempre nella zona orale, ma più<br />

anteriore<br />

PERIPROCTO<br />

PERISTOMA<br />

ZONA AMBULACRALE<br />

PERIPROCTO<br />

ZONA APICALE<br />

PETALO


ZONA APICALE<br />

PETALO<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Echinoidea<br />

PERIPROCTO<br />

PERISTOMA


2) ECHINOIDI IRREGOLARI<br />

PETALI<br />

Le piastre degli ambulacri possono<br />

variare in larghezza a seconda della<br />

loro posizione assumendo spesso<br />

una forma a petalo nella superficie<br />

superiore della teca (ambulacri<br />

petaloidi). La presenza di grandi<br />

pori (assenti nella rimanente parte<br />

degli ambulacri) evidenzia i petali<br />

sulla teca.<br />

I petali vengono detti chiusi se si<br />

chiudono sulla superficie superiore<br />

e aperti se invece si estendono<br />

anche sulla superficie inferiore.<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Echinoidea<br />

PETALI CHIUSI<br />

PETALI APERTI


Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Echinoidea<br />

ECOLOGIA<br />

- Organismi stenoalini (prevalentemente salinità 24-36‰).<br />

- Zona litorale e adale (100-1100 m).<br />

- Attualmente vivono per lo più nella regione tropicale e<br />

subtropicale, ma esistono specie nei mari polari.<br />

- Onnivori, in prevalenza erbivori.<br />

Echinoidi regolari<br />

Epifaunali (vivono sul<br />

fondo)<br />

si muovono con aculei e<br />

pedicelli e si nascondono in<br />

buche e cavità che scavano<br />

con il movimento rotatorio<br />

dei radioli.<br />

In prevalenza erbivori.<br />

spatangoide<br />

clipeasteroide<br />

Echinoidi irregolari<br />

Infaunali o semi-infaunali (vivono<br />

infossati nel sedimento totalmente o<br />

parzialmente).<br />

Alcuni comunicano con la superficie<br />

tramite una galleria verticale.<br />

In prevalenza detritivori apparato<br />

masticatorio modificato.


EVOLUZIONE<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Echinoidea<br />

ORDOVICIANO: comparsa con forme a simmetria raggiata, guscio flessibile e aculei piccoli e poco<br />

specializzati<br />

DEVONIANO: prime forme con guscio rigido<br />

CARBONIFERO: massima diversità paleozoica<br />

GIURASSICO: comparsa forme a simmetria bilaterale<br />

TREND EVOLUTIVI ECHINOIDI IRREGOLARI<br />

In circa 15 milioni<br />

di anni si realizza il<br />

completo<br />

adattamento alla vita<br />

fossoria.<br />

La colonizzazione<br />

del substrato favorì<br />

la grande<br />

diversificazione<br />

degli echinoidi<br />

irregolari dal<br />

Giurassico in poi.


I crinoidi (gigli di mare) rappresentano la<br />

classe maggiormente diversificata di<br />

echinodermi nota allo stato fossile.<br />

La maggior parte di crinoidi fossili è sessile e<br />

dotata di peduncolo (pelma pelma) con il quale si<br />

ancora sul fondo o su un sostegno.<br />

La maggior parte delle forme attuali sono<br />

libere e planctoniche.<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Crinoidea<br />

Cambriano - Attuale


Simmetria pentaraggiata con corpo formato da:<br />

1) Pelma: peduncolo o colonna + radice<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Crinoidea<br />

comprende le radici per l’ancoraggio ed è costituito da una serie di<br />

segmenti (columnalia) a sezione circolare, stellata o poligonale<br />

2) Corona: teca + braccia<br />

Braccia: prolungamenti brachiali raggiati, contenenti le espansioni dei<br />

diversi organi racchiusi nella teca.<br />

Trend evolutivo: aumento del n° di braccia per biforcazione<br />

(5200).<br />

Funzione: cattura cibo. Secondariamente, locomotoria nelle<br />

specie libere.<br />

Ogni braccio è fissato ad una piastra tecale, detta piastra radiale.<br />

Sotto le radiali esistono uno o due cicli di piastre basali.<br />

Teca (o calice): contiene gli organi molli


BASE MONOCICLICA<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Crinoidea<br />

Placche radiali<br />

Placche infrabasali<br />

Placche basali<br />

colonna<br />

Placche infrabasali<br />

Placche radiali<br />

Placche basali<br />

BASE DICICLICA


Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Crinoidea<br />

MODO DI VITA<br />

- Generalmente bentonici, fissati al fondo per il peduncolo. Alcune forme con peduncolo a spirale, si<br />

possono spostare per brevi tratti sul fondo. Le forme prive di peduncolo sono planctoniche o<br />

parzialmente nectoniche.<br />

- Attualmente vivono in acque a temperatura compresa tra 12 e 18° con salinità compresa tra 24 e 36<br />

‰.<br />

- Profondità: in genere le forme peduncolate vivono tra 1000 e 3000 metri (fino a 6000 m) e le forme<br />

non peduncolate sopra i 1000 m.<br />

DISTRIBUZIONE STRATIGRAFICA<br />

Reperto più antico del Cambriano medio (Burgess Shales).<br />

Diffusi a partire dall’Ordoviciano.<br />

Ampia diffusione nel Paleozoico e grande estinzione alla fine del Permiano.<br />

Successiva radiazione nel Mesozoico con la comparsa di forme simili a quelle attuali.


Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Cistoidea<br />

Teca globulare con superficie orale rivolta verso l'alto,<br />

formata da placche calcaree irregolarmente disposte.<br />

Nei reperti fossili si nota come tale teca può essere fissata al<br />

substrato direttamente oppure per mezzo di un corto<br />

peduncolo che in genere è percorso da un canale ed munito<br />

di piastre calcaree.<br />

Un'importante caratteristica delle placche tecali è quella di<br />

presentare un numero più o meno rilevante di canalicoli che<br />

sboccano all'esterno con pori; a questi canali viene attribuita<br />

una funzione respiratoria.<br />

Ordoviciano - Devoniano


Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Blastoidea<br />

Echinodermi con morfologia<br />

generale simile a quella dei<br />

crinoidi.<br />

- Simmetria pentamera<br />

- Teca compatta globulareovoidale<br />

(a bocciolo di rosa)<br />

- Peduncolo (colonna) sessili<br />

- 5 solchi ambulacrali si<br />

dipartivano dalla bocca centrale<br />

- Dalla teca si dipartivano corte<br />

braccia.<br />

Ordoviciano - Permiano


18-21 placche calcaree in 3 cicli:<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Blastoidea<br />

3 basali, poggianti sul peduncolo<br />

5 radiali<br />

5 orali o deltoidi alternate a 5 piastre lancetta nelle sinuosità delle<br />

radiali<br />

La piastra lancetta è divisa da un canale mediano in due aree<br />

simmetriche attraversate da solchi laterali secondari ricoperti da<br />

numerose piastrine.<br />

Piastre lancette<br />

Piastre deltoidi<br />

Piastre basali<br />

Piastre radiali<br />

spiracoli<br />

ano


IDROSPIRE<br />

Caratteristiche dei blastoidi.<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Blastoidea<br />

Strutture costituite da sottili lamine calcaree che si sviluppano sulla parete interna della teca, in parte<br />

sotto la lancetta ed in parte sotto le piastre radiali e deltoidi.<br />

Sono simmetriche e costituiscono l’apparato idroforo che comunica con l’esterno attraverso pori<br />

marginali disposti in fila lungo il margine ambulacrale e attraverso gli spiracoli che circondano la bocca<br />

(l’acqua entra dai pori e fuoriesce dagli spiracoli).<br />

lancetta


teca<br />

colonna<br />

brachiole<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Rhombifera<br />

Ordoviciano - Devoniano<br />

Teca globulare o appiattita, generalmente con moderata simmetria<br />

pentaraggiata, formata da 4-5 cicli di piastre.<br />

In genere 2-5 aree ambulacrali estese dalla bocca alla superficie<br />

inferiore della teca e che supportano le brachiole.<br />

In alcuni casi gli ambulacri sono ridotti a 1 o 2 aree vicine alla bocca<br />

e le brachiole sono solo 1 o 2.<br />

Bocca centrale alla sommità e ano su un lato della teca.<br />

Strutture respiratorie: costituite da serie<br />

romboidali di pieghe o canali che attraversano<br />

le varie piastre tecali adiacenti<br />

Pori disposti secondo il lati di un rombo su due<br />

piastre adiacenti in modo tale che la sutura delle<br />

piastre adiacenti formi la diagonale del rombo.


Teca globosa o allungata formata da<br />

placche di forma pentagonale o irregolare.<br />

Colonna non sempre presente: alcune forme<br />

presentano una piatta superficie inferiore per<br />

mezzo della quale l’animale si attaccava o si<br />

appoggiava al substrato.<br />

Brachiole ridotte o assenti.<br />

Il nome deriva dalla presenza di pori<br />

per la respirazione che attraversano<br />

subverticalmente le piastre della teca e<br />

sono visibili esternamente:<br />

aplopori (irregolari)<br />

diplopori (appaiati)<br />

Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Diploporita<br />

ano<br />

teca<br />

bocca<br />

ano<br />

colonna<br />

Ordoviciano - Devoniano inf.<br />

Veduta<br />

laterale<br />

brachiole<br />

ambulacro<br />

Veduta<br />

superiore


Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Eocrinoidea<br />

Cambriano - Siluriano


Phylum ECHINODERMATA<br />

Classe Edrioasteroidea<br />

Cambriano - Carbonifero<br />

Teca discoidale composta da molte piccole placche, da una zona<br />

d’inserzione e (in alcune specie) da una zona peduncolata che<br />

poteva estendersi o ritrarsi.<br />

CARATTERISTICA PRINCIPALE: presenza di cinque braccia,<br />

note come ambulacra, contenute all’interno del corpo e disposte<br />

a raggiera attorno alla bocca, che si trovava alla sommità del<br />

corpo

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