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Dossier acquari - Il carcere d'acqua - Enpa

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Cattolica, presta la sua attività ad “Oltremare” di Riccione (<strong>acquari</strong>o-definario-zoo di terra), il Civico<br />

Acquario di Milano, il CTS Ambiente, Legambiente, diverse aree marine protette italiane, il gruppo<br />

Zoomarine (Portogallo), le Università di Roma “Tor Vergata”, di Ancona, di Siena, della Tuscia. La<br />

stessa società, sorta nel 1996, dichiara manifestamente quale è, oltre al suo lavoro, il tipo di<br />

esperienza richiesta allo staff. Questo è composto da biologi e tecnici con formazione nel campo<br />

dell'acquacoltura, dell'ittiologia e dell'ecologia applicata. Ha fornito assistenza tecnica, in<br />

collaborazione con l’<strong>acquari</strong>o di Genova, per la campagna di cattura di specie mediterranee<br />

demersali e pelagiche, la loro prima stabulazione ed il loro trasporto. Finito qui? No! Già pochi anni<br />

dopo l’apertura raggiunge un portafoglio di 250 clienti prevalentemente costituiti da negozi di<br />

<strong>acquari</strong> e collabora con uno dei più grandi importatori mondiali di fauna marina. Suoi sono gli<br />

impianti di uno degli ospiti della Colò, il quale espose in forma itinerante (da Napoli a Milano,<br />

passando per Roma e l’Argentario) parecchi squali alcuni dei quali finirono poi nelle vasche di<br />

Cattolica. Pure sue sono alcune progettazioni relative all’<strong>acquari</strong>o di Livorno, di Capo Rizzuto, della<br />

vasca tattile di Oltremare, oltre quella dei coralli duri di Genova e così discorrendo fino al Civico<br />

Acquario di Milano, l’<strong>acquari</strong>o di Pula, il Bioparco di Roma, ed alla Ocean Coop di Ancona. Qui ha<br />

realizzato un sistema per il mantenimento ed allevamento del pesce pagliaccio. Povero pesciolino<br />

marino tropicale al quale tutti gli <strong>acquari</strong> improvvisamente si dedicarono (studiandolo e facendo<br />

tesi di laurea), dopo il noto film “Alla ricerca di Nemo”. Mentre loro studiavano, il pubblico volle<br />

avere il pesciolino in casa. Gli <strong>acquari</strong> difesero ed esposero, l’<strong>acquari</strong>ofilia si arricchì ulteriormente,<br />

il pesciolino rischiò di scomparire dal suo ambiente naturale.<br />

Niente paura, iniziarono ad allevarlo. <strong>Il</strong> sistema università-imprese commerciali rappresenta, nel<br />

campo della cattività degli animali, uno dei non molti casi ove è possibile riscontrare un minimo di<br />

sbocco lavorativo. Di mezzo vi è sempre l’<strong>acquari</strong>ofilia e l’enorme importanza economica che riviste<br />

il commercio degli animali. Basta osservare un congresso di <strong>acquari</strong>ofili per capire l’intreccio di<br />

professionalità. In uno di questi, promosso nel novembre 2006 a Bologna da una nota rivista del<br />

settore, vennero inviati tra gli altri, il curatore <strong>acquari</strong>ofilo della vasca di barriera del museo di<br />

Scienze Naturali di Bolzano, il presidente <strong>acquari</strong>ofilo della Ocean Coop nonchè docente di<br />

Acquariologia e protezione degli ecosistemi tropicali all’Università delle Marche, un esperto della<br />

ditta Panaque, un importatore di pesci tropicali, il curatore generale dell’Acquario di Genova e<br />

l’allora responsabile della mostra di cavallucci marini presso l’Acquario di Oltremare. Lui ed altri<br />

delfinari (ad esempio Rimini) presentano spesso anche Acquari.<br />

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