Le officine Riv: il centro della ragnatela. - Alp Cub
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La sconfitta <strong>della</strong> Fiom nelle elezioni del 1955, che passa nelle sue componenti socialiste e<br />
comuniste da un totale di 7 seggi a 5, e l'aumento <strong>della</strong> Cisl e U<strong>il</strong> da 3 a 5 seggi era <strong>il</strong> segnale atteso<br />
per dare la notizia tanto attesa: <strong>il</strong> 24 agosto l'ing. Bertolone convoca le Ci degli operai e degli<br />
impiegati e annuncia che entro la primavera del 1956 inizieranno i lavori per la costruzione del<br />
nuovo stab<strong>il</strong>imento di Pinerolo. Accanto a questa notizie <strong>il</strong> direttore generale informava<br />
sull'assunzione di cinquanta donne e l'anticipazione dei fondi per la costruzione, nel quadro del<br />
piano Fanfani, di 4 case da 12 a 16 alloggi: una Pinerolo, una a Perosa, , una ad Inverso Pinasca e<br />
l'ultima a S. Germano Chisone.<br />
Sarebbe molto azzardato affermare che una vittoria delle liste comuniste alle elezioni di Ci avrebbe<br />
potuto impedire la costruzione dello stab<strong>il</strong>imento di Pinerolo, tuttavia era sott<strong>il</strong>e l'arma del ricatto<br />
palesato dall'azienda sui lavoratori, e non per nulla al termine <strong>della</strong> riunione l'Amministratore<br />
delegato <strong>della</strong> RIV insisterà sulla necessità di una completa collaborazione fra maestranze e<br />
dirigenti.<br />
Questo farà scrivere a Carlo Borra che non si poteva rifiutare un invito così aperto alla<br />
collaborazione e "la maturazione democratica <strong>della</strong> manodopera RIV e la loro operosità permettono<br />
però di avere piena e sicura garanzia in merito" (155).<br />
Ma la maturazione democratica delle maestranze ben poco interessava all'imprenditoria locale, se<br />
non la subordinazione al profitto. "L'Eco del Chisone" nel 1959 r<strong>il</strong>eva che appena un terzo dei<br />
lavoratori delle aziende pinerolesi era iscritto a qualche organizzazione sindacale e soltanto 210<br />
aziende su trem<strong>il</strong>a hanno la commissione interna. Motivo: i lavoratori hanno poca fiducia nel<br />
sindacato e lo ritengono uno strumento burocratico al servizio <strong>della</strong> politica. Tuttavia impegnarsi<br />
nel sindacato non era fac<strong>il</strong>e:" L'operaio P.L. di 18 anni che aveva tentato di organizzare <strong>il</strong> sindacato<br />
in fabbrica è stato invitato nell'ufficio dell'imprenditore e licenziato. L'indomani mattina i compagni<br />
ripresero <strong>il</strong> lavoro come nulla fosse accaduto" (156).<br />
Viene a complicare la geografia sindacale, come se le difficoltà non bastassero, la nascita del<br />
sindacato degli Indipendenti.<br />
La nascita degli indipendenti poggia su una prima grossolana falsità. "Il Pellice" nel luglio 1955<br />
ospita una lettera di Carlo Venturi, ex comunista ed ex Cg<strong>il</strong> e appartenente alla Ci <strong>della</strong> <strong>Riv</strong> di<br />
V<strong>il</strong>lar Perosa, nella quale fonda le basi del futuro gruppo sindacale indipendente, molto sensib<strong>il</strong>e<br />
alle esigenze <strong>della</strong> direzione <strong>Riv</strong>. Il settimanale Pinerolese titola: "Gli indipendenti chiedono alla<br />
<strong>Riv</strong> la costruzione di uno stab<strong>il</strong>imento a Pinerolo" (157).<br />
In verità la richiesta di costruire uno stab<strong>il</strong>imento <strong>Riv</strong> a Pinerolo risale a dieci anni prima, al 28<br />
dicembre del 1945, ad<br />
opera del consiglio direttivo Fiom di Pinerolo e inviata a Gianni Agnelli, al Sindaco di Pinerolo,<br />
Piero Bertolone, Biagio Beria, Giuseppe Prever, Paolo Petazzi e alla Ci <strong>Riv</strong> di V<strong>il</strong>lar Perosa.<br />
Con <strong>il</strong> bombardamento del 1944 lo stab<strong>il</strong>imento di V<strong>il</strong>lar era andato completamente distrutto e <strong>il</strong><br />
Cln aveva proposto all'avv. Agnelli di ricostruire una parte dello stab<strong>il</strong>imento a Pinerolo. A V<strong>il</strong>lar,<br />
secondo la Fiom di Pinerolo, si avrebbe dovuto costruire uno stab<strong>il</strong>imento con 1500-2000<br />
dipendenti, con i reparti forge, sfere, cuscinetti grandi, e a Pinerolo un'altra azienda con altrettanti<br />
dipendenti per lavorazioni di altro tipo e produzioni speciali.<br />
Tale proposta era stata accettata da Agnelli, ma poi di fatto cade nel vuoto a seguito delle pressioni<br />
fatte dal Cnl e dalla Commissione interna sulla Direzione <strong>Riv</strong>. Era fondato <strong>il</strong> timore che la<br />
costruzione di un nuovo stab<strong>il</strong>imento <strong>Riv</strong> a Pinerolo avrebbe potuto compromettere parzialmente la<br />
ricostruzione delle <strong>officine</strong> di V<strong>il</strong>la Perosa, incidendo negativamente sull'occupazione <strong>della</strong> val<br />
Chisone e Germanasca.