Le officine Riv: il centro della ragnatela. - Alp Cub
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Non solo cuscinetti. Nella storia <strong>della</strong> <strong>Riv</strong> la produzione di cuscinetti sarà preponderante, ma dai<br />
suoi stab<strong>il</strong>imenti usciranno molti altri prodotti: registratori di cassa, boccole ferro-tranviarie,<br />
supporti per trasmissioni e per macchine agricole, anelli elastici per stantuffi, camicie per c<strong>il</strong>indri,<br />
punterie e altre produzioni.<br />
Fin dai primi anni del suo insediamento, la <strong>Riv</strong> vede al suo interno dei fermenti operai. Nel 1911 gli<br />
operai già da tempo protestavano: paghe troppo basse in certe categorie, in particolare nelle<br />
mansioni femmin<strong>il</strong>i, multe che a vario titolo falcidiavano le già misere retribuzioni. Così i<br />
lavoratori costituiscono alla <strong>Riv</strong> una sezione <strong>della</strong> Federazione metallurgici, chiedendo un incontro<br />
con i dirigenti dello stab<strong>il</strong>imento.<br />
Il 17 settembre 1911 una commissione operaia composta dagli operai Zugot, Dannuzzo, Pistone,<br />
Cavina e Martinetto avanzano le seguenti richieste : 1) aumento dei salari del 10%; 2) accredito di<br />
una percentuale per gli operai che non lavorano a cottimo; 3) limitazione delle multe a norma di<br />
regolamento; 4) formazione di una commissione di operai per la gestione del fondo multe, le quali<br />
venivano distribuite agli operai malati e poveri.<br />
Agnelli non concede nulla di quanto richiesto e i lavoratori decidono di affidare la vertenza al<br />
segretario <strong>della</strong> Federazione, <strong>il</strong> sig. Colombino. In uno di questi incontri, la Commissione operaia<br />
rifiuta una controproposta di Agnelli, definita inaccettab<strong>il</strong>e, deliberando di scioperare. Il 24<br />
settembre, sorgono dei profondi contrasti tra Giovanni Agnelli e i rappresentanti operai. <strong>Le</strong><br />
trattative vengono interrotte e gli operai decidono di continuare l'agitazione, mentre la ditta faceva<br />
affiggere un manifesto nel quale si dichiarava chiuso lo stab<strong>il</strong>imento per riparazione macchinari,<br />
licenziando i componenti <strong>della</strong> Commissione operaia (6).<br />
In seguito si giunge a un possib<strong>il</strong>e compromesso sulle richieste avanzate dalle maestranze, ma la<br />
<strong>Riv</strong> non intendeva recedere su un punto: riassumere i delegati operai licenziati. Gli operai, di fronte<br />
a questo atto di intolleranza, votano, 137 a favore e sei contro, di persistere nello sciopero (7).<br />
Dopo venti giorni di lotta si giunge, tra Agnelli e <strong>il</strong> segretario Colombini <strong>della</strong> Federazioni<br />
metallurgici, a un accordo: 1)<br />
aumento dei salari del 7%; 2) aumento di lire 1 oraria per gli operai di età inferiore a 18 anni, e di<br />
lire 1,25 per operai di età superiore; 3) percentuale da definire in un prossimo accordo a Torino agli<br />
operai dell'utens<strong>il</strong>eria; 4) formazione di una commissione operaia per la distribuzione del fondo<br />
multe; 5) riassunzione dei componenti <strong>della</strong> commissione operaia.<br />
L'ultimo punto perderà <strong>il</strong> suo significato perché gli operai licenziati avevano già trovato<br />
collocazione in altre fabbriche a Torino (8).<br />
Tuttavia i contrasti non erano terminati, anzi Agnelli, nella sua figura di sindaco di V<strong>il</strong>lar, fa dire<br />
alle opposizioni politiche , di fronte alle agitazioni nate alla <strong>Riv</strong>, che ogni sindaco "deve appianare<br />
le divergenze che possono sorgere fra operai e principali nel suo comune, perciò <strong>il</strong> Sindaco Agnelli<br />
o addiviene ad un equo componimento coi suoi operai o si dimette dalla carica" (9). Viene<br />
denunciato, in sostanza, un conflitto d'interessi fra la figura di imprenditore e quella di sindaco,<br />
r<strong>il</strong>evando anche la mancata assunzione di manodopera locale.<br />
Dal grande conflitto mondiale la <strong>Riv</strong> trae molte occasioni di nuove produzioni, e non pochi<br />
benefici: tra <strong>il</strong> 1915 e <strong>il</strong> 1916<br />
stipula numerosi contratti per la fornitura all'esercito italiano<br />
di 6.210 mitragliatrici (10), con le relative parti di ricambio e 1.350.000 bossoli (11). Da questa<br />
produzione bellica Agnelli