Le officine Riv: il centro della ragnatela. - Alp Cub
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società costruito, dai comunisti italiani, con una mescolanza di realtà e (molta) fantasia e astrazione<br />
ideologica.<br />
Il 1948 è l'anno cruciale.<br />
Il 18 apr<strong>il</strong>e alle elezioni per <strong>il</strong> primo Parlamento repubblicano <strong>il</strong> Fronte democratico popolare<br />
(comunisti e socialisti) ottiene solo <strong>il</strong> 31% dei suffragi, mentre la Democrazia cristiana conquista<br />
una schiacciante vittoria con <strong>il</strong> 48%.<br />
Sicuramente le elezioni del 1948 sono state <strong>il</strong> nodo di una lotta quasi apocalittica tra la sinistra e le<br />
forze del <strong>centro</strong>-destra, ed è stata sicuramente una delle campagne elettorali più combattute in<br />
Europa.<br />
Il 14 luglio Palmiro Togliatti, segretario del Pci, all'uscita del Parlamento, alle ore 11,30, viene<br />
ferito gravemente da quattro colpi di pistola sparati da un giovane fanatico anticomunista, Antonio<br />
Pallante, 24 anni, studente di legge all'Università di Catania.<br />
Immediatamente hanno luogo numerosi scioperi e manifestazioni di strada in molte località italiane.<br />
A Torino, alla Fiat, Valletta e altri dirigenti vengono sequestrati dagli operai e la redazione de "La<br />
Stampa" viene occupata e per due giorni <strong>il</strong> quotidiano non sarà nelle edicole. L'attentato scatena,<br />
dopo un primo senso di smarrimento e incredulità, una reazione rabbiosa - 30 morti e ottocento<br />
feriti- che mette a dura prova le giovani istituzioni repubblicane nate dalla lotta antifasciste e<br />
formalizzate con la recente entrata in vigore <strong>della</strong> Costituzione.<br />
Sotto certi aspetti si è a un passo dall'insurrezione. L'attentato a Togliatti ha una risonanza enorme<br />
in campo politico, suscitando, e non solo in campo comunista, forte emozione, specie nelle<br />
fabbriche, fra i lavoratori. Il realismo politico di Palmiro Togliatti, appena colpito dalle pallottole<br />
<strong>della</strong> Smith & Wesson, richiama i suoi collaboratori alla calma, invitando a dissuadere ogni colpo di<br />
testa e facendo rientrare i focolai insurrezionali sorti nel Paese (100).<br />
L'attentato getta benzina sul fuoco <strong>della</strong> già diffic<strong>il</strong>e convivenza nel sindacato tra la corrente<br />
cristiana e quella socialcominista. Anche a Pinerolo giungono i riflessi di quel 14 luglio:" Io ricordo<br />
bene -racconta Carlo Borra - perché a quel tempo ero segretario <strong>della</strong> Camera del Lavoro di<br />
Pinerolo per la corrente<br />
cristiana e tutte le sere, arrivando dalla <strong>Riv</strong>, passavo a vedere<br />
come andavano le cose... . Una sera sono passato e avevo già sentito le comunicazioni <strong>della</strong> radio di<br />
quello che era successo e dico che mi sono sentito un imputato in mezzo a tutti gli altri.<br />
Tutti mi guardavano un po' come fossi io l'artefice dell'attentato e sentivo dire:" Il governo ha<br />
voluto fare fuori Togliatti". Dico francamente - e non è una battuta - <strong>il</strong> fatto che fosse arrivata la<br />
notizia <strong>della</strong> vittoria di Bartali al giro di Francia ha portato<br />
la gente a parlare un po' d'altro, salvandoci.<br />
Certamente l'astio era forte perché davvero ci vedevano come<br />
prototipi dei traditori che attraverso l'attentato a Togliatti aveva tentato di dare un colpo grosso al<br />
Partiti comunista" (101).<br />
Movimenti preinsurrezionali avvengono in alcuni parti d'Italia, anche perché la fine <strong>della</strong> lotta di<br />
liberazione era ancora vicina e le armi non dappertutto erano state consegnate. Non è <strong>il</strong> caso di<br />
V<strong>il</strong>lar Perosa, perché "Per quanto sono a conoscenza, noi comunisti di V<strong>il</strong>lar Perosa non abbiamo<br />
mai conservato le armi, anche nei momenti più diffic<strong>il</strong>e - narra Livio Notta -, nemmeno ai tempi<br />
dell'attentato a Togliatti avvenuto nel 1948. Se però un qualche evento grave portava a pensare che<br />
potesse succedere un qualcosa che dovesse minacciare la democrazia, eravamo presenti e attenti a<br />
far fronte e a rintuzzare. In occasione dell'attentato di Pallante a Togliatti qui a V<strong>il</strong>lar Perosa si era<br />
dichiarato sciopero e mantenevamo un certo collegamento con Pinerolo per vedere cosa succedeva;<br />
e a un certo punto le cose si sono calmate" (102).