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Le officine Riv: il centro della ragnatela. - Alp Cub

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coagulavano l'interesse di un gruppo di cattolici, circa 250 in tutto <strong>il</strong> pinerolese, attorno a temi<br />

eminentemente di carattere religioso, anche se aiutò ad inserire i lavoratori cattolici nel fermento<br />

sociale che si stava sv<strong>il</strong>uppando nelle fabbriche, creando i presupposti <strong>della</strong> nascita <strong>della</strong> futura<br />

corrente sindacale cristiana nel Pinerolese.<br />

I Raggi d'officina erano patrocinati dall'Azione cattolica, formati da lavoratori che lavoravano nel<br />

medesimo luogo di lavoro. Lo scopo del Raggio era indirizzato verso tre specifici campi: la<br />

promozione dell'attività religiosa sui luoghi di lavoro ( la messa festiva, l'educazione religiosa,<br />

ecc.), la moralizzazione degli ambienti di lavoro ( contro la bestemmia, le letture immorali, ecc.) e<br />

l'attività caritativa (opere di beneficenza, visite ai malati). Alla <strong>Riv</strong> di V<strong>il</strong>lar si contavano nel 1944<br />

45 aderenti negli uffici e 32 nelle <strong>officine</strong>.<br />

Divisioni in campo sindacale faranno capolino anche nel pinerolese: quando nel novembre del 1945<br />

si svolgeranno a Pinerolo le elezioni del direttivo <strong>della</strong> Fiom locale viene eletto a segretario un<br />

democristiano, pur con i soli 253 voti <strong>della</strong> corrente cristiana ( un solo membro eletto), i 1093 voti<br />

dei comunisti (4 membri comunisti) e i 965 dei socialisti (4 socialisti).<br />

<strong>Le</strong> diatribe nelle sinistra portano alla designazione a segretario di Carlo Borra, uomo di indubbia<br />

dirittura morale ma con posizioni<br />

politiche ben poco conc<strong>il</strong>ianti con quelle <strong>della</strong> sinistra.<br />

Nel settembre del 1943, subito dopo <strong>il</strong> tracollo regime mussoliniano, viene stipulato l'accordo, tra<br />

confindustria e commissari delle confederazioni sindacali, sulle commissione interne, le quali<br />

avevano poteri di negoziazione sindacale. Tuttavia dopo l'8 settembre, con l'armistizio e<br />

l'occupazione tedesca, le commissioni interne entrano in clandestinità per riemergere dopo la<br />

liberazione.<br />

Se le vecchie commissione interne potevano ancora emergere dalla memoria degli anziani operai<br />

che le avevano conosciute prima <strong>della</strong> loro soppressione operata dal fascismo, erano completamente<br />

sconosciute per i giovani lavoratori che avevano vissuto sotto <strong>il</strong> fascismo e che non avevano alcuna<br />

pallida idea su queste democratiche istituzione del movimento sindacale. Non dimenticando che con<br />

la soppressione delle libertà, l'assenza di dibattito politico e sindacale la memoria storica aveva ben<br />

poco potuto tramandarsi.<br />

Come si poteva procedere, con la rinascita <strong>della</strong> libertà, alla elezioni di questi organi rappresentativi<br />

se molti operai non ne sapevano nulla?<br />

Il compito e l'onore di tramandare questa memoria storica l'ha avuto Em<strong>il</strong>io Travers <strong>il</strong> quale<br />

racconta che cosa vi verifica alle <strong>officine</strong> di V<strong>il</strong>lar Perosa, appena terminata la Liberazione: "Gli<br />

operai cascavano dalle nuvole dopo tanti anni di s<strong>il</strong>enzio sotto <strong>il</strong> fascismo. Io invece sono venuto a<br />

sapere parecchie cose da quelli più anziani di me, che hanno vissuto tutto lo sv<strong>il</strong>uppo del fascismo e<br />

sono stati anche perseguitati. Da loro ho imparato tante cose, ero un po' aggiornato. Un giorno<br />

abbiamo fatto un'adunata nel corridoio centrale delle <strong>officine</strong> e io sono salito su un vagone<br />

ferroviario: c'erano tutti gli operai riuniti, <strong>il</strong> corridoio era pieno, e così ho spiegato che cosa erano le<br />

commissioni interne, <strong>il</strong> loro compito. Gli operai non sapevano neppure che cosa erano state le<br />

commissioni interne prima del fascismo, erano stati "imbalsamati" dopo tanti anni di dittatura. (...)<br />

Poi in seguito insieme a dei vecchi m<strong>il</strong>itanti si è cercato di formare delle liste per le elezioni,<br />

segnalando le persone più attive. A quel tempo c'era solo la Cg<strong>il</strong>, funzionava solo la Cg<strong>il</strong>. E tutto<br />

era funzionato bene: la Direzione riceveva La Commissione, anche perché era nel suo interesse<br />

cercare di calmare gli animi" (96).<br />

Intanto <strong>il</strong> clima sindacale dopo la liberazione si surriscaldava.

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