DIETA NELLA PATOLOGIA DELLA COLECISTI INDICAZIONI ...

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04.06.2013 Views

DIETA NELLA PATOLOGIA DELLA COLECISTI INDICAZIONI: calcoli biliari o sabbia biliare di colesterolo LE INFORMAZIONI FORNITE CON QUESTA SCHEDA SONO SOLO ORIENTATIVE: IN PRESENZA DI QUALSIASI PROBLEMA DI SALUTE E' SEMPRE FONDAMENTALE INTERPELLARE IL PROPRIO MEDICO A CUI SPETTA IL COMPITO DELLA DIAGNOSI E DELL'INDIRIZZO TERAPEUTICO. La dieta nel paziente con calcoli della colecisti e' molto importante sia per diminuire i disturbi dovuti ai calcoli stessi, sia a scopo preventivo per evitare le ricadute (nei pazienti operati o nei pazienti sottoposti a frantumazione od a terapie farmacologiche per scioglierli). Frequentemente la litiasi della colecisti si associa ad obesita', a diabete dell'adulto (non insulinodipendente), a diete troppo ricche di calorie, a mancanza di fibre alimentari (frutta e verdura), all' eccesso di colesterolo e ad elevati livelli di trigliceridi nel sangue. Molto importante per prevenire la formazione dei calcoli e' anche una normale motilita' della colecisti (cioe' come la vescichetta biliare si svuota del suo contenuto di bile ad ogni pasto) e su questo influisce la frequenza dei pasti. Alcuni soggetti sono piu' sensibili di altri alla assunzione dei grassi: in questi soggetti gli acidi grassi poliinsaturi (olio di semi di soia, girasole, mais, sesamo, vinacciolo, margarina molle) sarebbero in grado di provocare una contrazione vivace della colecisti scatenando, se sono presenti calcoli, la colica biliare. I grassi monoinsaturi come l'olio di oliva e di arachidi hanno una capacita' minore di provocare la contrazione della colecisti, e quindi di scatenare la colica. Sembra peraltro che la comparsa di una colica biliare sia indipendente dalla alimentazione, e non si possa attribuire a nessun alimento in particolare. Il paziente va comunque stimolato ad individuare eventuali intolleranze individuali e ad eliminare tali alimenti dalla dieta. REGOLE GENERALI Va consigliata una dieta: povera di zuccheri raffinati (dolci, zucchero) ipocalorica (dimagrire per raggiungere il peso ideale !) ricca di fibra alimentare (frutta e verdura fresca, crusca) vengono consigliati pasti leggeri e frequenti, evitando lunghi periodi di digiuno, che provocano ristagno di bile e facilitano la formazione dei calcoli i grassi non vanno aboliti completamente, ma solo limitati; non sembrano esistere differenze fra grassi crudi e cotti. regolarizzare colesterolo e trigliceridi se alterati (vedi schede dietetiche specifiche) RIVOLGERSI SEMPRE AL PROPRIO MEDICO SE COMPAIONO MODIFICAZIONI PERSISTENTI E NON GIUSTIFICATE DELLE CAPACITA' DIGESTIVE E DELLE ABITUDINI INTESTINALI, SE COMPAIONO SINTOMI DIVERSI DAL SOLITO, PERSISTENTI E NON PRESENTI IN PRECEDENZA E SE COMPARE SANGUE NELLE FECI. ALIMENTI CONSENTITI FARINACEI: pane integrale, pane tostato, cracker, grissini magri, fette biscottate, biscotti secchi, pasta, fiocchi di avena o mais minestre di verdura, di riso e di pasta, di semolino, brodo di carne in quantita' limitata LATTE E LATTICINI: latte magro, yogurt; anche se contenuto in alimenti vari (purea di patate, dolci, creme, etc); latte di soia, Formaggi senza grasso (contenuto grasso inferiore al 10%): fiocchi di latte, ricotta di latte magro, Formaggi poco grassi (contenuto grasso inferiore al 20%): mozzarella, ricotta di vacca, scamorza, fiordilatte, ricotta di pecora. CARNI: carni magre di vitello, pollo, coniglio, tacchino, manzo lessate o ai ferri, prosciutto crudo senza grasso, bresaola PESCE: praticamente consentite tutte le qualita' , soprattutto se esiste ipercolesterolemia ed ipertrigliceridemia, bollito o alla griglia o al forno, mai fritto (sogliola, trota, nasello e pesce persico, branzino, orata, sono i piu' leggeri da digerire se esiste dispepsia) VERDURE: Consumare una o due porzioni al giorno di verdura ricca in fibra: carote, insalata cruda, piselli freschi, funghi, melanzane, scorzonera (se tollerata), Cavoletti di bruxelles, broccoli,

<strong>DIETA</strong> <strong>NELLA</strong> <strong>PATOLOGIA</strong> <strong>DELLA</strong> <strong>COLECISTI</strong><br />

<strong>INDICAZIONI</strong>: calcoli biliari o sabbia biliare di colesterolo<br />

LE INFORMAZIONI FORNITE CON QUESTA SCHEDA SONO SOLO ORIENTATIVE: IN<br />

PRESENZA DI QUALSIASI PROBLEMA DI SALUTE E' SEMPRE FONDAMENTALE INTERPELLARE<br />

IL PROPRIO MEDICO A CUI SPETTA IL COMPITO <strong>DELLA</strong> DIAGNOSI E DELL'INDIRIZZO<br />

TERAPEUTICO.<br />

La dieta nel paziente con calcoli della colecisti e' molto importante sia per diminuire i<br />

disturbi dovuti ai calcoli stessi, sia a scopo preventivo per evitare le ricadute (nei pazienti<br />

operati o nei pazienti sottoposti a frantumazione od a terapie farmacologiche per scioglierli).<br />

Frequentemente la litiasi della colecisti si associa ad obesita', a diabete dell'adulto (non<br />

insulinodipendente), a diete troppo ricche di calorie, a mancanza di fibre alimentari (frutta e<br />

verdura), all' eccesso di colesterolo e ad elevati livelli di trigliceridi nel sangue.<br />

Molto importante per prevenire la formazione dei calcoli e' anche una normale motilita' della<br />

colecisti (cioe' come la vescichetta biliare si svuota del suo contenuto di bile ad ogni pasto)<br />

e su questo influisce la frequenza dei pasti.<br />

Alcuni soggetti sono piu' sensibili di altri alla assunzione dei grassi:<br />

in questi soggetti gli acidi grassi poliinsaturi (olio di semi di soia, girasole, mais, sesamo,<br />

vinacciolo, margarina molle) sarebbero in grado di provocare una contrazione vivace della<br />

colecisti scatenando, se sono presenti calcoli, la colica biliare. I grassi monoinsaturi come<br />

l'olio di oliva e di arachidi hanno una capacita' minore di provocare la contrazione della<br />

colecisti, e quindi di scatenare la colica. Sembra peraltro che la comparsa di una colica<br />

biliare sia indipendente dalla alimentazione, e non si possa attribuire a nessun alimento in<br />

particolare. Il paziente va comunque stimolato ad individuare eventuali intolleranze<br />

individuali e ad eliminare tali alimenti dalla dieta.<br />

REGOLE GENERALI<br />

Va consigliata una dieta:<br />

povera di zuccheri raffinati (dolci, zucchero)<br />

ipocalorica (dimagrire per raggiungere il peso ideale !)<br />

ricca di fibra alimentare (frutta e verdura fresca, crusca)<br />

vengono consigliati pasti leggeri e frequenti, evitando lunghi periodi di digiuno, che<br />

provocano ristagno di bile e facilitano la formazione dei calcoli<br />

i grassi non vanno aboliti completamente, ma solo limitati;<br />

non sembrano esistere differenze fra grassi crudi e cotti. regolarizzare colesterolo e<br />

trigliceridi se alterati (vedi schede dietetiche specifiche)<br />

RIVOLGERSI SEMPRE AL PROPRIO MEDICO SE COMPAIONO MODIFICAZIONI PERSISTENTI<br />

E NON GIUSTIFICATE DELLE CAPACITA' DIGESTIVE E DELLE ABITUDINI INTESTINALI,<br />

SE COMPAIONO SINTOMI DIVERSI DAL SOLITO, PERSISTENTI E NON PRESENTI IN<br />

PRECEDENZA E SE COMPARE SANGUE NELLE FECI.<br />

ALIMENTI CONSENTITI<br />

FARINACEI:<br />

pane integrale, pane tostato, cracker, grissini magri, fette biscottate, biscotti secchi, pasta,<br />

fiocchi di avena o mais minestre di verdura, di riso e di pasta, di semolino, brodo di carne in<br />

quantita' limitata<br />

LATTE E LATTICINI:<br />

latte magro, yogurt; anche se contenuto in alimenti vari (purea di patate, dolci, creme,<br />

etc); latte di soia, Formaggi senza grasso (contenuto grasso inferiore al 10%): fiocchi di<br />

latte, ricotta di latte magro, Formaggi poco grassi (contenuto grasso inferiore al 20%):<br />

mozzarella, ricotta di vacca, scamorza, fiordilatte, ricotta di pecora.<br />

CARNI:<br />

carni magre di vitello, pollo, coniglio, tacchino, manzo lessate o ai ferri, prosciutto crudo<br />

senza grasso, bresaola<br />

PESCE:<br />

praticamente consentite tutte le qualita' , soprattutto se esiste ipercolesterolemia ed<br />

ipertrigliceridemia, bollito o alla griglia o al forno, mai fritto (sogliola, trota, nasello e pesce<br />

persico, branzino, orata, sono i piu' leggeri da digerire se esiste dispepsia)<br />

VERDURE:<br />

Consumare una o due porzioni al giorno di verdura ricca in fibra: carote, insalata cruda,<br />

piselli freschi, funghi, melanzane, scorzonera (se tollerata), Cavoletti di bruxelles, broccoli,


carciofi, cavoli, verza contengono un po' meno di fibra. Aumentare l'apporto dei LEGUMI se<br />

non controindicati per altre patologie: ceci, fave, lenticchie, fagioli, soia. Sono consentite<br />

naturalmente anche le altre verdure lessate o in purea condite con olio a crudo, limone o<br />

aceto; fagiolini, zucchini, spinaci; patate al forno (non fritte); cipolle, pomodori (anche<br />

crudi), barbabietole, punte di asparagi, salsa di pomodoro, fagiolini senza filo, bianco di<br />

porro. SE ESISTE DISPEPSIA LIMITARE INVECE: tutti i legumi secchi, i piselli, le cipolle, le<br />

verdure fritte, tartufi, funghi, ravanelli, melanzane, peperoni, broccoli, cavolo e cavolfiore,<br />

cetrioli, verze.<br />

FRUTTA:<br />

Aumentare l'apporto della frutta; se possibile mangiare anche la buccia, ben lavata. Frutta<br />

ricca di fibre: pere, pesche, fragole, mele, fichi, aranci, kiwi, mango. Meno ricche di fibra<br />

sono: banane, prugne, mandarini, pompelmi, uva, albicocche. Consentita la frutta cotta e la<br />

frutta sciroppata. SE ESISTONO DIFFICOLTA' DIGESTIVE LIMITARE INVECE: tutta la frutta<br />

secca; melone, cocomero, ciliegie, uva, arance.<br />

BEVANDE:<br />

acqua non gasata, succhi di frutta<br />

CONDIMENTI:<br />

l' olio di oliva e' il grasso di condimento da preferire, in quantita' limitata se esiste<br />

sovrappeso; aromi vari non piccanti ed erbe aromatiche si possono usare liberamente;<br />

burro e margarina sono consentiti in modica quantita' se il colesterolo o i trigliceridi sono<br />

normali<br />

DOLCI:<br />

sono consentiti in modesta quantita' se non esiste diabete mellito, sovrappeso o colesterolo<br />

e trigliceridi alti: dolci senza grassi biscotti secchi, crostate di frutta, zucchero, meringa,<br />

caramelle, gelatine di frutta, miele, marmellata<br />

REGOLE GENERALI per AUMENTARE L'APPORTO DI FIBRA ALIMENTARE<br />

Prima di iniziare una dieta ricca di fibre e' sempre raccomandabile parlarne con il proprio<br />

medico per poter fare una diagnosi corretta della patologia di cui si soffre e per escludere la<br />

presenza di condizioni che controindichino l'uso della fibra. L'uso della fibra alimentare e'<br />

infatti CONTROINDICATO in presenza di DISPEPSIA, di MALASSORBIMENTO, di<br />

METEORISMO, di MALATTIE INFIAMMATORIE INTESTINALI, di DIVERTICOLITE.<br />

Viene consigliato normalmente l'apporto di 20-35 grammi di fibra alimentare proveniente da<br />

fonti diverse (circa 10-15 gr di fibra ogni 1000 kcal assunte al giorno con l'alimentazione).<br />

Poiche' sarebbe necessaria l'assunzione di grosse quantita' di frutta e di verdura per<br />

raggiungere tale dose, nella maggior parte dei casi per praticita' e' necessario aggiungere<br />

un supplemento di fibra sotto forma di crusca di frumento (circa 15-20 gr al di).<br />

Ricchi di fibra sono: i legumi, i cereali integrali, alcuni tipi di frutta e verdura e la crusca. La<br />

crusca di frumento e' quella piu' utilizzata: quella grezza e' piu' efficace di quella raffinata, e<br />

quella cruda lo e' piu' di quella cotta.<br />

La crusca cruda puo' essere mescolata a vari alimenti, diluita nel latte o nel brodo,<br />

preparata insieme a zuppe o alla carne in umido; per evitare il senso di gonfiore addominale<br />

ed i dolori che compaiono nei primi giorni di trattamento, E' FONDAMENTALE AUMENTARE<br />

LA DOSE IN MODO MOLTO PROGRESSIVO, iniziando con 5 grammi al giorno ed<br />

aggiungendo 5 grammi ogni settimana fino a raggiungere la dose quotidiana consigliata. La<br />

crusca cotta viene venduta sotto varie preparazioni come pasta integrale, grissini e cracker<br />

integrali, pane integrale, biscotti integrali (piu' costose pero' della crusca grezza). E'<br />

importante che assieme al progressivo aumento dell'apporto della crusca si verifichi un<br />

CORRISPONDENTE AUMENTO DELL'APPORTO DI LIQUIDI.<br />

La crusca si lega ad alcuni principi alimentari, vitaminici e minerali (come ad esempio ferro,<br />

zinco, magnesio e calcio), impedendone l'assorbimento; questo non e' importante nei<br />

soggetti che hanno una alimentazione completa e variata, in quanto le perdite vengono<br />

compensate dal corrispondente aumentato apporto di minerali e vitamine con la frutta e la<br />

verdura.<br />

Possono presentarsi deficit solo nei soggetti a cui si somministra solo crusca con i preparati<br />

commerciali e non anche fibra con frutta e verdura fresca, ed i particolare nei soggetti gia'<br />

in situazione a rischio di deficit nutrizionali come gli anziani, i bambini piccoli e i pazienti con<br />

patologie croniche.


Una carenza di assorbimento di calcio si puo' verificare ad esempio solo nei soggetti che<br />

conducono una dieta povera di latte e latticini (va controllato in questi casi ed<br />

eventualmente integrato l'apporto di calcio). Anche l'assorbimento di alcuni farmaci<br />

potrebbe essere ridotto dalla presenza delle fibre alimentari e quindi essere diminuita la loro<br />

efficacia. In particolare questo avviene per gli anticoagulanti orali (usati per la prevenzione<br />

dei disturbi circolatori), la digitale (usata nei malati di cuore) ed alcuni antidiabetici orali. E'<br />

PERCIO' IMPORTANTE AVVISARE SEMPRE IL MEDICO QUANDO SI VERIFICA UNA MODIFICA<br />

DELLE PROPRIE ABITUDINI ALIMENTARI, COME AD ESEMPIO L'AUMENTO DELL'APPORTO DI<br />

FIBRA ALIMENTARE, IN MODO DA POTER PRENDERE I PROVVEDIMENTI OPPORTUNI: AD<br />

ESEMPIO LA MODIFICAZIONE <strong>DELLA</strong> DOSE DEI FARMACI ASSUNTI.<br />

ALIMENTI DA EVITARE<br />

Antipasti piccanti, grassi, salati, salse e spezie<br />

Pane fresco e mollica se esistono disturbi digestivi<br />

minestre grasse o con brodo grasso<br />

Latte intero, panna;<br />

Formaggi fermentati e piccanti: pecorino, gorgonzola, brie, camembert, formaggio blu,<br />

all'aglio, con le noci, con il pepe; Formaggi semigrassi (contenuto in grasso 20-40%):<br />

asiago, provolone, caciocavallo, gruviera, emmenthal, fontina, grana, edam, parmigiano, bel<br />

paese, brie, certosino, stracchino, mozzarella di bufala, burrata, caciotta di pecora, caciotta<br />

di vacca, taleggio magro, robiola. Formaggi grassi (contenuto grasso superiore al 40%):<br />

mascherpone, taleggio, burrini (i formaggi grassi vanno evitati soprattutto se esiste<br />

ipercolesterolemia).<br />

Uova<br />

(alcuni dietologi sostengono che siano in grado di scatenare le coliche biliari; vanno<br />

comunque limitate a due alla settimana se esiste ipercolesterolemia)<br />

Carni grasse e condite con salse, conservate sotto sale, affumicate, in scatola o marinate;<br />

cotte a lungo, in umido (brasato, stracotto) carne di maiale, di montone, agnello, capretto<br />

cacciagione, oca e anatra; frattaglie (anche per il rischio vacca pazza lumache<br />

Salame, mortadella, cotechino ed insaccati in genere (soprattutto se il colesterolo nel<br />

sangue e' alto)<br />

Pesci grassi (vanno evitati solo se esiste dispepsia e digestione difficoltosa): sardine,<br />

aringhe, acciughe, anguilla, sgombro, cefalo, salmone, caviale, crostacei; tutte le<br />

preparazioni fritte, conservate in scatola, affumicate, essiccate, salate o sott'olio<br />

Solo SE ESISTE DISPEPSIA LIMITARE: tutti i legumi secchi, i piselli, le cipolle, le verdure<br />

fritte, tartufi, funghi, ravanelli, melanzane, peperoni, broccoli, cavolo e cavolfiore, cetrioli,<br />

verze<br />

Solo SE ESISTONO DIFFICOLTA' DIGESTIVE LIMITARE: tutta la frutta secca; melone,<br />

cocomero, ciliegie, uva, arance<br />

Vino, birra, acqua gasata, te' e caffe' forti, liquori ed aperitivi alcoolici; tutte le bevande<br />

ghiacciate<br />

Tutti i grassi cotti, soprattutto se cotti a lungo, i fritti, il lardo, lo strutto, tutte le spezie<br />

piccanti, la senape, la maionese, i sughi soprattutto se esiste difficolta' digestiva,<br />

sovrappeso, colesterolo e trigliceridi alti. L' olio di semi di soia, girasole, mais, sesamo,<br />

vinacciolo, il lardo, la margarina potrebbero in alcuni soggetti particolarmente sensibili<br />

scatenare la colica biliare<br />

Dolci fritti o elaborati, con cacao, cioccolato, panna; gelati, marmellata di arancia<br />

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I dati di questo stampato sono tratti da Examina v.4.0 (C) MPC '95<br />

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E' stato un piacere servirLa<br />

Se ha domande o dubbi non esiti ad interpellarci.<br />

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Via Fabio Filzi 8 - 20124 - Milano<br />

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