La colelitiasi in età pediatrica. Il punto di vista del clinico - SIGENP

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04.06.2013 Views

40 Endoscopy Learning Library ra poco utilizzata e conosciuta, infatti spesso bambini che necessitino di sottoporsi a tale indagine vengono indirizzati a gastroenterologi dell’adulto. Questo in parte è dovuto al largo utilizzo per patologie di carattere oncologico nell’adulto che nel bambino si presentano con frequenza nettamente inferiore, ma anche in parte legato alla necessità di sedazione profonda e a limitazioni nell’utilizzo di accessori e strumenti in età pediatrico per le piccole taglie dei pazienti (2). Le indicazioni in età pediatrica sono simili a quelle dell’adulto ma con minore incidenza di patologie neoplastiche riportato pari a circa il 15% delle indicazioni. Fra le principali indicazioni si possono ritrovare la valutazione di pancreatiti acute e croniche, dolore addominale ricorrente con sospetta origine pancreatica, ostruzione del sistema biliare, lesioni sottomucosa del tratto GI, o la valutazione di eventuali alterazioni visualizzate a un precedente esame radiologico. L’indicazione più frequente anche in età pediatrica come nell’adulto è lo studio di disordini del sistema pancreatico-biliare (3-8). Anche nel bambino si è visto che l’utilizzo della EUS riduce il numero delle ERCP, fino a una percentuale variabile fra il 65 e l’84% (8,9) in quanto si sostituisce all’ERCP diagnostica che dovrebbe mantenere attualmente un ruolo esclusivamente operativo nelle patologia bilio-pancreatica. Questo determina, come nelle casistiche dell’adulto una riduzione dei rischi legati alla ERCP, procedura più invasiva rispetto alla EUS diagnostica (7). L’EUS si sta pertanto dimostrando una tecnica sicura ed efficace anche in età pediatrica, con la possibilità di effettuare diagnosi che comportano una modificazione dell’iter diagnostico-terapeutico in una percentuale variabile di pazienti fra il 80-86% dei casi (3,5). Inoltre anche le tecniche operative ecoendoguidate come la FNA si sono dimostrate utili e fattibili in età pediatrica, specie nello studio di masse mediastiniche ma anche nello studio di lesioni sottomucose del tratto GI e per effettuare diagnosi differenziale di lesioni pancreatiche. conclusioni e MessaGGi Pratici In conclusione l’EUS anche in età pediatrica è una indagine utile e fattibile, specie in Centri specializzati, e permette una accurata diagnosi e di conseguenza un corretto iter terapeutico in patologie molto differenti fra loro. BiBlioGraFia 1. LeBlanc JK, DeWitt J, Sherman S. Endoscopic ultrasound: how does it aid the surgeon? Adv Surg 2007;41:17-50. 2. Lee KK, Anderson MA, Baron TH et al. Modifications in endoscopic practice for pediatric patients. Gastrointest Endosc 2008;67:1-9. 3. Al-Rashdan A, LeBlanc J, Sherman S et al. Role of Endoscopic Ultrasound for Evaluating Gastrointestinal Tract Disorders in Pediatrics: A Tertiary Care Center Experience. JPGN 2010;51(6):718-22. 4. Roseau G, Palazzo L, Dumontier I et al. Endoscopic ultrasonography in the evaluation of pediatric digestive diseases: preliminary results. Endoscopy 1998;30:477-81. 5. Varadarajulu S, Wilcox CM, Eloubeidi MA. Impact of EUS in the evaluation of pancreaticobiliary disorders in children. Gastrointest Endosc 2005;62:239-44. 6. Bjerring OS, Durup J, Qvist N et al. Impact of upper gastrointestinal endoscopic ultrasound in children. J Pediatr Gastroenterol Nutr 2008;47:110-3. 7. Cohen S, Kalinin M, Yaron A et al. Endoscopic ultrasonography in pediatric patients with gastrointestinal disorders. J Pediatr Gastroenterol Nutr 2008;46:551-4. 8. Attila T, Adler DG, Hilden K et al. EUS in pediatric patients. Gastrointest Endosc 2009;70(5):892.8. 9. Varadarajulu S, Wilcox CM, Eloubeidi MA. Impact of EUS in the evaluation of pancreaticobiliary disorders in children. Gastrointest Endosc 2005;62(2):239-44.

PedGl snapshots a cura di salvatore accomando e mariella Baldassarre Tabella 1 Diagnosi differenziale tra occlusione e strozzamento/volvolo Il bambino con rettorragia Prematuri-neonati 1 mese-3 anni > 3 anni NEC-colite infettiva APLV Polipo rettale Malrotazione Fissurazioni anali Emorroidi APLV Prolasso rettale Prolasso rettale Enterocolite da Hirschsprung Diverticolo di Meckel Ulcera rettale solitaria Fissurazioni anali Polipo rettale M.I.C.I. Ulcera peptica acuta Colite infettiva I.L.N. Colite infettiva Farmaci Duplicazione cistica Invaginazione intestinale Ischemia intestinale Ischemia intestinale Malformazione vascolare Ulcera peptica acuta Neoformazione maligna Malformazione vascolare Sindr. Emolitico-uremica Farmaci Duplicazione cistica Iatrogena (biopsia per suzione) Invaginazione Porpora trombocitopenica Traumi - violenza Iatrogena Maria Teresa illiceTo e Giuliano loMbardi U.O.C. di Pediatria Medica - Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Pediatrica di Pescara Rectal bleeding is a common symptom in children, accounting for 10-20% of referrals to pediatric gastroenterologists. It may have either medical or surgical etiology. In infancy is generally a benign and self-limiting disorder. The diagnostic process starts with a careful family and personal history, with particular attention to the description of the rectal bleeding, and a comprehensive physical evaluation. The possible causes of rectal bleeding may be considered according to the age of patient at onset and presentation. INTRODUZIONE La rettorragia viene definita come emissione di sangue rosso vivo dall’ano, durante la defecazione, dopo o indipendentemente da essa. è un sintomo comune in età pediatrica. Nel bambino è generalmente un disturbo benigno e auto-limitante a carico dell’ultimo tratto intestinale, anche se nel neonato e nel lattante l’accelerato transito gastro-intestinale può giustificare anche una origine alta del sanguinamento. Può avere eziologia medica o chirurgica. Gli elementi principali da valutare ai fini diagnostici sono età e modalità di presentazione della rettorragia. Le possibili cause di sanguinamento rettale variano a seconda dell’età del paziente, come in Tabella 1. La rettorragia può essere lieve-moderata o severa, e presentarsi occasionalmente o in modo ricorrente e/o persistente. Il tipico decorso della rettorragia nel bambino è benigno e tale da consentire un iter diagnostico-terapeutico senza particolare carattere di urgenza, anche se spesso risulta emotivamente pesante il coinvolgimento per il paziente e la famiglia. L’approccio iniziale può avere carattere di emergenza nei rari casi di sanguinamento rettale severo per cui si devono garantire: la stabilità emodinamica e cardiorespiratoria, un accesso venoso sicuro, la reidratazione e l’infusione di soluzioni idroelettrolitiche e la correzione di eventuali coagulopatie sottostanti. In ogni caso di rettorragia l’iter diagnostico inizia con una attenta anamnesi familiare e personale, con particolare minuziosità nella descrizione del sanguinamento rettale (colore del sangue, quantità, frequenza; colore e consistenza delle feci; numero delle evacuazioni; rapporto sangue-feci e sangue-evacuazione; sintomi addominali ed extraintestinali eventualmente associati), ed una valutazione fisica generale (con particolare attenzione all’esame rettale digitale, all’esame obiettivo dell’ano, del perineo e dell’addome). I pazienti con un primo episodio di lieve sangui- namento rettale per i quali non ci siano sintomi o segni riferibili a sospetta patologia organica, devono essere avviati ad un follow-up domiciliare. Quando si evidenzi clinicamente il sospetto diagnostico di una patologia organica, il management clinico e la programmazione dell’iter diagnostico dovranno essere impostati alla luce dell’età del piccolo paziente, degli eventuali sintomi associati, e quindi al sospetto diagnostico formulato [Tabella 2]. L’intervento diagnostico risulta chiaramente meno invasivo dal punto di vista strumentale nel prematuro e nel neonato, in ragione della prevalenza di cause mediche responsabili di rettorragia in queste fasce di età. Le indagini diagnostiche di I livello sono rappresentate dagli esami ematochimici e dalla rilevazione 41

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Endoscopy Learn<strong>in</strong>g Library<br />

ra poco utilizzata e conosciuta, <strong>in</strong>fatti spesso bamb<strong>in</strong>i che necessit<strong>in</strong>o <strong>di</strong> sottoporsi a tale <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e vengono<br />

<strong>in</strong><strong>di</strong>rizzati a gastroenterologi <strong>del</strong>l’adulto. Questo <strong>in</strong> parte è dovuto al largo utilizzo per patologie<br />

<strong>di</strong> carattere oncologico nell’adulto che nel bamb<strong>in</strong>o si presentano con frequenza nettamente <strong>in</strong>feriore,<br />

ma anche <strong>in</strong> parte legato alla necessità <strong>di</strong> sedazione profonda e a limitazioni nell’utilizzo <strong>di</strong> accessori e<br />

strumenti <strong>in</strong> <strong>età</strong> pe<strong>di</strong>atrico per le piccole taglie dei pazienti (2).<br />

Le <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni <strong>in</strong> <strong>età</strong> <strong>pe<strong>di</strong>atrica</strong> sono simili a quelle <strong>del</strong>l’adulto ma con m<strong>in</strong>ore <strong>in</strong>cidenza <strong>di</strong> patologie<br />

neoplastiche riportato pari a circa il 15% <strong>del</strong>le <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni. Fra le pr<strong>in</strong>cipali <strong>in</strong><strong>di</strong>cazioni si possono ritrovare<br />

la valutazione <strong>di</strong> pancreatiti acute e croniche, dolore addom<strong>in</strong>ale ricorrente con sospetta orig<strong>in</strong>e pancreatica,<br />

ostruzione <strong>del</strong> sistema biliare, lesioni sottomucosa <strong>del</strong> tratto GI, o la valutazione <strong>di</strong> eventuali alterazioni<br />

visualizzate a un precedente esame ra<strong>di</strong>ologico. L’<strong>in</strong><strong>di</strong>cazione più frequente anche <strong>in</strong> <strong>età</strong> <strong>pe<strong>di</strong>atrica</strong><br />

come nell’adulto è lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> <strong>di</strong>sord<strong>in</strong>i <strong>del</strong> sistema pancreatico-biliare (3-8).<br />

Anche nel bamb<strong>in</strong>o si è visto che l’utilizzo <strong>del</strong>la EUS riduce il numero <strong>del</strong>le ERCP, f<strong>in</strong>o a una percentuale<br />

variabile fra il 65 e l’84% (8,9) <strong>in</strong> quanto si sostituisce all’ERCP <strong>di</strong>agnostica che dovrebbe mantenere<br />

attualmente un ruolo esclusivamente operativo nelle patologia bilio-pancreatica. Questo determ<strong>in</strong>a,<br />

come nelle casistiche <strong>del</strong>l’adulto una riduzione dei rischi legati alla ERCP, procedura più <strong>in</strong>vasiva rispetto<br />

alla EUS <strong>di</strong>agnostica (7).<br />

L’EUS si sta pertanto <strong>di</strong>mostrando una tecnica sicura ed efficace anche <strong>in</strong> <strong>età</strong> <strong>pe<strong>di</strong>atrica</strong>, con la possibilità<br />

<strong>di</strong> effettuare <strong>di</strong>agnosi che comportano una mo<strong>di</strong>ficazione <strong>del</strong>l’iter <strong>di</strong>agnostico-terapeutico <strong>in</strong> una<br />

percentuale variabile <strong>di</strong> pazienti fra il 80-86% dei casi (3,5). Inoltre anche le tecniche operative ecoendoguidate<br />

come la FNA si sono <strong>di</strong>mostrate utili e fattibili <strong>in</strong> <strong>età</strong> <strong>pe<strong>di</strong>atrica</strong>, specie nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> masse<br />

me<strong>di</strong>ast<strong>in</strong>iche ma anche nello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> lesioni sottomucose <strong>del</strong> tratto GI e per effettuare <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong>fferenziale<br />

<strong>di</strong> lesioni pancreatiche.<br />

conclusioni e MessaGGi Pratici<br />

In conclusione l’EUS anche <strong>in</strong> <strong>età</strong> <strong>pe<strong>di</strong>atrica</strong> è una <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e utile e fattibile, specie <strong>in</strong> Centri specializzati,<br />

e permette una accurata <strong>di</strong>agnosi e <strong>di</strong> conseguenza un corretto iter terapeutico <strong>in</strong> patologie molto<br />

<strong>di</strong>fferenti fra loro.<br />

BiBlioGraFia<br />

1. LeBlanc JK, DeWitt J, Sherman S. Endoscopic ultrasound: how does it aid the surgeon? Adv Surg 2007;41:17-50.<br />

2. Lee KK, Anderson MA, Baron TH et al. Mo<strong>di</strong>fications <strong>in</strong> endoscopic practice for pe<strong>di</strong>atric patients. Gastro<strong>in</strong>test Endosc<br />

2008;67:1-9.<br />

3. Al-Rashdan A, LeBlanc J, Sherman S et al. Role of Endoscopic Ultrasound for Evaluat<strong>in</strong>g Gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>al Tract Disorders <strong>in</strong><br />

Pe<strong>di</strong>atrics: A Tertiary Care Center Experience. JPGN 2010;51(6):718-22.<br />

4. Roseau G, Palazzo L, Dumontier I et al. Endoscopic ultrasonography <strong>in</strong> the evaluation of pe<strong>di</strong>atric <strong>di</strong>gestive <strong>di</strong>seases: prelim<strong>in</strong>ary<br />

results. Endoscopy 1998;30:477-81.<br />

5. Varadarajulu S, Wilcox CM, Eloubei<strong>di</strong> MA. Impact of EUS <strong>in</strong> the evaluation of pancreaticobiliary <strong>di</strong>sorders <strong>in</strong> children.<br />

Gastro<strong>in</strong>test Endosc 2005;62:239-44.<br />

6. Bjerr<strong>in</strong>g OS, Durup J, Qvist N et al. Impact of upper gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>al endoscopic ultrasound <strong>in</strong> children. J Pe<strong>di</strong>atr Gastroenterol<br />

Nutr 2008;47:110-3.<br />

7. Cohen S, Kal<strong>in</strong><strong>in</strong> M, Yaron A et al. Endoscopic ultrasonography <strong>in</strong> pe<strong>di</strong>atric patients with gastro<strong>in</strong>test<strong>in</strong>al <strong>di</strong>sorders. J Pe<strong>di</strong>atr<br />

Gastroenterol Nutr 2008;46:551-4.<br />

8. Attila T, Adler DG, Hilden K et al. EUS <strong>in</strong> pe<strong>di</strong>atric patients. Gastro<strong>in</strong>test Endosc 2009;70(5):892.8.<br />

9. Varadarajulu S, Wilcox CM, Eloubei<strong>di</strong> MA. Impact of EUS <strong>in</strong> the evaluation of pancreaticobiliary <strong>di</strong>sorders <strong>in</strong> children.<br />

Gastro<strong>in</strong>test Endosc 2005;62(2):239-44.

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