Il pensiero federalista di Gianfranco Miglio - Consiglio Regionale ...
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44 <strong>Il</strong> <strong>pensiero</strong> <strong>federalista</strong> <strong>di</strong> <strong>Gianfranco</strong> <strong>Miglio</strong><br />
tattico intelligente e duttile che ha ispirato e sempre sostenuto,<br />
tra l’altro, questa strategia lombarda nei quasi due anni <strong>di</strong> totale<br />
immobilismo della maggioranza <strong>di</strong> Pro<strong>di</strong> in or<strong>di</strong>ne all’attuazione<br />
della riforma costituzionale che gli stessi partiti dell’Unione avevano<br />
voluto e approvato nel 2001. L’insegnamento ancora perdurante<br />
<strong>di</strong> <strong>Gianfranco</strong> <strong>Miglio</strong>, la sua in<strong>di</strong>menticabile lezione <strong>di</strong><br />
alto <strong>pensiero</strong> politico e <strong>di</strong> solida consapevolezza istituzionale ha<br />
operato, come ho già notato, in forme e mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi fornendo,<br />
in ogni caso, molte intuizioni e molte sollecitazioni culturali non<br />
solo ai combattenti per il Federalismo ma anche a quel più vasto<br />
ed attento settore dell’opinione pubblica che segue e valuta con<br />
serietà e impegno gli uomini, le idee e le azioni della politica.<br />
Questa influenza <strong>di</strong> <strong>Miglio</strong> in Lombar<strong>di</strong>a è esistita ovviamente<br />
anche per coloro che hanno con<strong>di</strong>viso l’impegno riformatore<br />
della nostra Regione ed i cui risultati sono stati anticipatori <strong>di</strong><br />
un proficuo confronto tra le forze politiche e realizzatori <strong>di</strong> una<br />
prima sintesi <strong>di</strong> netta impronta <strong>federalista</strong> nell’applicazione della<br />
Costituzione. <strong>Il</strong> dato oggettivo che risulta da questa impervia<br />
ma riuscita esperienza nella maggiore Regione d’Italia <strong>di</strong>mostra<br />
che con fatti e comportamenti molto leali e positivi la Lombar<strong>di</strong>a<br />
ha avuto il merito nazionale <strong>di</strong> avere dato all’intero Paese una<br />
compiuta e con<strong>di</strong>visa scelta in una materia tanto delicata e in<br />
un momento <strong>di</strong> gravissima crisi politica e costituzionale. Non<br />
va <strong>di</strong>menticato che il <strong>Consiglio</strong> <strong>Regionale</strong> della Lombar<strong>di</strong>a ha<br />
così operato e concluso all’indomani della mancata conferma<br />
referendaria nel giugno 2006 della riforma costituzionale – assai<br />
più ampia, articolata e completa rispetto a quella del 2001 – approvata<br />
dalla maggioranza nazionale <strong>di</strong> centro – destra nel novembre<br />
2005. La strategia lombarda si può, quin<strong>di</strong>, sintetizzare,<br />
sotto il profilo concettuale e politico-pratico, in questi termini: è<br />
pacifico che la Costituzione riformata nel 2001 è ormai definitiva<br />
da parecchio tempo e, quin<strong>di</strong>, deve essere subito attuata e si<br />
deve lavorare lealmente e concretamente allo scopo; se, però,<br />
non dovesse ora risultare possibile la sua piena attuazione in un<br />
tempo ragionevolmente breve, allora sarà necessario prendere<br />
presto atto che questa riforma è nei fatti inagibile a causa delle<br />
sue lacune ed ambiguità. Un sogno o un fallimento, a seconda<br />
delle <strong>di</strong>verse visioni culturali e politiche, che sarà necessario archiviare<br />
per fare <strong>di</strong> nuovo in una prospettiva più seria, propositiva<br />
e risolutiva. Mi fa, in ogni caso, piacere costatare che il<br />
<strong>Consiglio</strong> <strong>Regionale</strong> della Lombar<strong>di</strong>a, nella sua collegialità e con