1) cosa è un corpus e cosa è la corpus linguistics (P)/
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Corpora e apprendimento del lessico di Rosanna Ducati e Paola Leone (Lend) Modulo 1: corpora e loro utilizzi .................................................................................. 2 Modulo 2: corpora e didattica del lessico ................................................................ 13 Modulo 3. Percorso didattico. L’uso di corpora nella traduzione di una lettera commerciale.......................................................................................................... 27 Allegato ................................................................................................................................. 36 Riferimenti bibliografici ................................................................................................... 37 European Centres .......................................................................................................... 38 North American Centers ............................................................................................. 38 Corpus Linguistics Pages ............................................................................................ 39 Corpus analysis tools ................................................................................................... 40 1
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Corpora e apprendimento del lessico<br />
di Rosanna Ducati e Pao<strong>la</strong> Leone (Lend)<br />
Modulo 1: corpora e loro utilizzi .................................................................................. 2<br />
Modulo 2: corpora e didattica del lessico ................................................................ 13<br />
Modulo 3. Percorso didattico. L’uso di corpora nel<strong>la</strong> traduzione di <strong>un</strong>a<br />
lettera commerciale.......................................................................................................... 27<br />
Allegato ................................................................................................................................. 36<br />
Riferimenti bibliografici ................................................................................................... 37<br />
European Centres .......................................................................................................... 38<br />
North American Centers ............................................................................................. 38<br />
Corpus Linguistics Pages ............................................................................................ 39<br />
Corpus analysis tools ................................................................................................... 40<br />
1
Modulo 1: corpora e loro utilizzi<br />
Si dice così…<br />
Molto spesso l’insegnante di lingua deve spiegare proprietà semantiche e<br />
d’uso linguistico che non sono trattate né nei dizionari né nelle grammatiche.<br />
Ad esempio, il contrario dell’espressione “a l<strong>un</strong>go termine” <strong>è</strong> “a breve termine”,<br />
ma “a breve” <strong>è</strong> in re<strong>la</strong>zione oppositiva con “a l<strong>un</strong>go”? In che modo si può<br />
spiegare l’uso di “insomma” ad <strong>un</strong> par<strong>la</strong>nte non nativo? Dove si possono trovare<br />
validi esempi per descrivere l’impiego nel<strong>la</strong> lingua par<strong>la</strong>ta e scritta di tale<br />
congi<strong>un</strong>zione testuale?<br />
Rispondere a questo tipo di quesiti con l’ausilio di sussidi tradizionali quali il<br />
dizionario e <strong>la</strong> grammatica <strong>è</strong> a volte problematico perché le spiegazioni fornite,<br />
se ci sono, risolvono in modo deludente il dubbio linguistico del nostro studente.<br />
Diversamente <strong>la</strong> linguistica dei corpora permette di chiarire proprietà del<br />
lessico e del<strong>la</strong> fraseologia del<strong>la</strong> lingua attraverso l’analisi di <strong>un</strong> “<strong>corpus</strong>” d’uso<br />
linguistico. Tale metodologia di indagine ha messo in evidenza il fatto che,<br />
benché il lessico sia <strong>un</strong> sistema ben strutturato, in realtà non tutte le forme in<br />
uso (soprattutto le espressioni fraseologiche) dipendono da regole generali di<br />
natura grammaticale o semantica, ed <strong>è</strong> piuttosto nei corpora che si può vedere<br />
come <strong>la</strong> lingua si comporta nel<strong>la</strong> realtà, “come si dice”.<br />
Diversi sono tuttavia i limiti di <strong>un</strong> <strong>corpus</strong>, come ricorda Sinc<strong>la</strong>ir (2004: 2) agli<br />
insegnanti: ad esempio, ness<strong>un</strong> <strong>corpus</strong> <strong>è</strong> <strong>un</strong> campione accurato di <strong>un</strong>a lingua o<br />
l’occorrenza in esso di <strong>un</strong>a determinata espressione non costituisce garanzia di<br />
corretto uso linguistico o, ancora, l'assenza di <strong>un</strong>a forma non sempre indica che<br />
essa non esista nei testi in quel<strong>la</strong> lingua. Ciò nonostante, afferma lo studioso, i<br />
dati forniti da <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> sono sempre superiori ad esempi “inventati” e sono<br />
quindi da preferirsi.<br />
Per questa loro "superiorità" i campioni di uso naturale del<strong>la</strong> lingua<br />
rintracciati in <strong>un</strong>a raccolta testuale opport<strong>un</strong>amente e<strong>la</strong>borata aiuteranno<br />
l'insegnante a districarsi meglio in questioni lessicali complesse, consentendogli<br />
di affermare “si dice così” in modo attendibile.<br />
Il percorso costituisce <strong>un</strong>’introduzione all’utilizzo dei corpora per insegnanti<br />
che ancora non hanno familiarità con quest’area di ricerca, nel<strong>la</strong> speranza di<br />
incuriosirli e spingerli ad avventurarsi in <strong>un</strong> campo che riteniamo di grande utilità<br />
per l’insegnamento linguistico.<br />
Che <strong>cosa</strong> <strong>è</strong> <strong>un</strong> <strong>corpus</strong>?<br />
Per secoli il termine <strong>corpus</strong> ha indicato <strong>un</strong>a raccolta di testi comprendenti tutti i<br />
documenti disponibili per determinati campi di studio–ad esempio il Corpus Iuris<br />
raccoglieva tutti i documenti di diritto romano.<br />
Con l’introduzione del computer, di programmi di trattamento ed esplorazione<br />
di testi e con <strong>la</strong> nascita di <strong>un</strong>a nuova branca del<strong>la</strong> linguistica—<strong>la</strong> linguistica dei<br />
corpora— a partire dagli anni 60 il significato del termine si amplia.<br />
2
Attività 1<br />
Leggete le seguenti definizioni di <strong>corpus</strong> tratte da pubblicazioni specialistiche e<br />
da dizionari e sottolineate gli aspetti rilevanti re<strong>la</strong>tivi al “nuovo” significato del<strong>la</strong><br />
paro<strong>la</strong>.<br />
a) “I linguisti da sempre hanno utilizzato <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> <strong>corpus</strong> per descrivere<br />
<strong>un</strong>a raccolta di esempi di uso naturale di <strong>un</strong>a lingua, costituita a partire da<br />
poche frasi fino ad <strong>un</strong>a serie di testi scritti o registrazioni, raccolti per<br />
condurre studi linguistici.”<br />
(H<strong>un</strong>ston, 2002: 2)<br />
b) “Una raccolta di testi scritti e/o par<strong>la</strong>ti archiviati su <strong>un</strong> computer ed<br />
adoperati per <strong>la</strong> ricerca linguistica e per scrivere dizionari.”<br />
(Macmil<strong>la</strong>n English Dictionary, Second Edition, 2008)<br />
c) “Insieme di testi par<strong>la</strong>ti o scritti utilizzati per compiere ricerche finalizzate<br />
a stabilire determinate caratteristiche del codice linguistico in esame e del<br />
suo uso.”<br />
(Corda, Marello 2004: 220)<br />
Confronta<br />
Riepilogando possiamo dire che <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> <strong>è</strong> <strong>un</strong>a raccolta di testi scritti e/o orali<br />
scelti per <strong>un</strong>o scopo e archiviati su <strong>un</strong> computer per poter condurre studi<br />
linguistici e/o per scrivere dizionari.<br />
I testi orali, solitamente, oltre ad essere archiviati nel<strong>la</strong> loro forma par<strong>la</strong>ta,<br />
possono essere a loro volta trascritti. I corpora possono essere oggetto di<br />
ricerche specialistiche e adoperati nelle c<strong>la</strong>ssi per <strong>un</strong> uso a carattere didattico<br />
pedagogico.<br />
Che cos’<strong>è</strong> <strong>la</strong> linguistica dei corpora?<br />
L’analisi di corpora rappresenta, da tempo, il fondamento per <strong>un</strong>a parte del<strong>la</strong><br />
ricerca glottologica e dell’educazione linguistica. Il crescente rilievo dato al<strong>la</strong><br />
raccolta e all’analisi di dati linguistici naturali ha determinato più di recente <strong>la</strong><br />
nascita e il fiorire di ricerche di linguistica dei corpora (in inglese <strong>corpus</strong><br />
<strong>linguistics</strong>), che mirano a definire le norme d’uso di <strong>un</strong>a determinata lingua.<br />
I corpora non sono tutti uguali<br />
Le dimensioni (numero di parole) e il profilo contenutistico (varietà di testi)<br />
di <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> possono variare moltissimo e si stabiliscono in f<strong>un</strong>zione alle finalità<br />
del<strong>la</strong> ricerca che si intende svolgere. Ad esempio, per l’e<strong>la</strong>borazione di dizionari o<br />
per gli studi re<strong>la</strong>tivi alle regole d’uso delle diverse lingue si richiede <strong>un</strong> ampio<br />
repertorio di dati, organizzato in raccolte eterogenee, nelle quali sono presenti<br />
estratti appartenenti a diversi tipi e tipologie testuali. Citiamo a questo proposito<br />
il dizionario inglese Collins Cobuild, basato sul <strong>corpus</strong> denominato The Bank of<br />
English Language, che conta al momento circa 524 milioni di parole ed <strong>è</strong><br />
composto da <strong>un</strong>’ampia varietà di testi scritti e orali. Il <strong>corpus</strong>, in continuo<br />
aggiornamento viene impiegato anche per altri studi linguistici e lessicografici.<br />
3
Esigenze di insegnamento linguistico possono invece suggerire agli autori di<br />
libri di testo e agli insegnanti di far riferimento a raccolte di testi di piccole<br />
dimensioni omogenee per:<br />
- argomento trattato, ovvero testi scritti e/o discorsi pron<strong>un</strong>ciati, in cui si<br />
par<strong>la</strong> di <strong>un</strong> partico<strong>la</strong>re tema, ad esempio, <strong>la</strong> medicina;<br />
- tipo e genere testuale, come testi accademici o articoli di giornale;<br />
- profilo del par<strong>la</strong>nte o dello scrivente. Si pensi a titolo esemplificativo ad <strong>un</strong><br />
<strong>corpus</strong> composto dagli e<strong>la</strong>borati scritti di apprendenti di <strong>un</strong>a lingua straniera<br />
(ad esempio, Prat Zagrebelsky 2004);<br />
- argomento e genere, come nel caso di <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> di manuali di storia<br />
composto per conoscere le caratteristiche del lessico in uso nei testi (Leone<br />
& Grandi 2006; Leone, in corso di stampa).<br />
Tipi di corpora<br />
I principali tipi di corpora a cui generalmente si fa riferimento sono i seguenti.<br />
Una raccolta di testi rappresentativi dei diversi registri o varietà di <strong>un</strong>a lingua<br />
costituisce <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> generale. In essa possiamo trovare esempi linguistici<br />
provenienti da diversi contesti com<strong>un</strong>icativi <strong>la</strong> cui analisi può servire a definire:<br />
-le caratteristiche di <strong>un</strong> intero sistema;<br />
-le caratteristiche del<strong>la</strong> lingua del<strong>la</strong> com<strong>un</strong>icazione scritta o orale;<br />
-<strong>la</strong> varietà geografica di <strong>un</strong>a lingua.<br />
Diversamente, corpora omogenei sono anche detti specialistici (special<br />
purpose) poiché sono centrati su singoli generi e/o tipi testuali o su linguaggi<br />
settoriali. A questa categoria possono fare capo anche i corpora pedagogici in<br />
cui sono presenti testi di tipo e argomento specialistico e <strong>la</strong> cui e<strong>la</strong>borazione <strong>è</strong><br />
motivata da “partico<strong>la</strong>ri interessi di insegnamento e/o apprendimento” (Gavioli,<br />
2005: 7).<br />
I corpora bilingui sono generalmente costituiti da raccolte di testi in <strong>un</strong>a<br />
lingua L1 e dall’insieme delle traduzioni di questi testi in <strong>un</strong>a L2. Un <strong>corpus</strong><br />
bilingue diventa <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> parallelo grazie ad <strong>un</strong> programma di allineamento<br />
dei segmenti di testi considerati equivalenti di traduzione. Un <strong>corpus</strong> bilingue<br />
consente l’estrazione di concordanze bilingui, ed <strong>è</strong> di evidente utilità nel<strong>la</strong><br />
mediazione linguistica (Escoubas M.-P., 2008). I corpora bilingui possono anche<br />
essere “comparabili” quando consistono di testi o generi che svolgono <strong>la</strong> stessa<br />
f<strong>un</strong>zione in due lingue, senza essere <strong>un</strong>o <strong>la</strong> traduzione dell’altro.<br />
I corpora diacronici, anche detti storici, raccolgono testi di <strong>un</strong>a<br />
determinata lingua appartenenti a periodi storici differenti. Essi consentono di<br />
ricostruire <strong>la</strong> storia del<strong>la</strong> lingua e le sue variazioni.<br />
Recentemente, si par<strong>la</strong> anche di corpora di seconda generazione, raccolte<br />
di testi che non necessariamente comprendono vari registri e possono servire a<br />
diversi scopi, ma che, diversamente dai corpora di prima generazione, sono<br />
compi<strong>la</strong>ti in f<strong>un</strong>zione di quesiti di ricerca specifici, e quindi possono focalizzarsi<br />
su <strong>un</strong> certo registro o <strong>un</strong>a certa varietà.<br />
Citiamo infine il world wide web, descritto da Capra come “<strong>un</strong> enorme<br />
<strong>corpus</strong> multilingue che programmi di interrogazione com<strong>un</strong>i e <strong>la</strong>rgamente<br />
accessibili possono setacciare in pochi secondi” (Capra 2008: 357). Se, ad<br />
esempio, inseriamo in Google <strong>un</strong>a determinata paro<strong>la</strong> o espressione, il risultato<br />
4
del<strong>la</strong> ricerca ci fornisce contesti reali del<strong>la</strong> paro<strong>la</strong>/espressione, a centinaia o<br />
migliaia.<br />
Per <strong>un</strong> elenco di corpora di testi italiani, francesi, inglesi, spagnoli e<br />
tedeschi si veda: http://www.alphabit.net/Corsi/IUlinks/CorporaList.htm<br />
Attività 2<br />
Leggete le descrizioni di alc<strong>un</strong>i corpora e indicate a quale tipo appartengono:<br />
generale, specialistico, storico, parallelo, pedagogico.<br />
Corpora/descrizione del <strong>corpus</strong> Tipo di <strong>corpus</strong><br />
1. Air Traffic Control Corpus (ATCC): raccolta di testi orali inerenti <strong>la</strong><br />
com<strong>un</strong>icazione tra piloti e torre di controllo.<br />
2. The British National Corpus (BNC): il <strong>corpus</strong> <strong>è</strong> costituito da 100<br />
milioni di parole, provenienti sia da testi scritti sia orali, scelti<br />
secondo criteri accuratamente pre-definiti.<br />
3. Corpus costituito da <strong>un</strong>a raccolta di articoli da riviste di moda,<br />
compi<strong>la</strong>to da <strong>un</strong>’insegnante per gli studenti del suo corso.<br />
4. Corpus costituito da 1 annata del quotidiano La Repubblica<br />
5. Corpus costituito da articoli di Le Monde Diplomatique e dal<strong>la</strong> loro<br />
traduzione in italiano (De Vito, Università di Cassino)<br />
6. LIP: <strong>corpus</strong> di italiano par<strong>la</strong>to, raccolto in quattro città (Mi<strong>la</strong>no,<br />
Firenze, Napoli e Roma), comprendente 500.00 parole<br />
7. The Helsinki Corpus of English Texts: raccolta di testi in inglese<br />
antico (o anglosassone), inglese medievale e inglese moderno, per<br />
<strong>un</strong> numero complessivo di 1.500.000 parole.<br />
Confronta<br />
Soluzione: 1-<strong>corpus</strong> specialistico (special purpose); 2-<strong>corpus</strong> generale; 3- <strong>corpus</strong><br />
specialistico/ pedagogico; 4-<strong>corpus</strong> specialistico; 5-<strong>corpus</strong> bilingue/parallelo;<br />
6-<strong>corpus</strong> generale; 7-<strong>corpus</strong> storico.<br />
A chi e a <strong>cosa</strong> serve <strong>un</strong> <strong>corpus</strong>?<br />
Attualmente i corpora vengono utilizzati in diversi ambiti.<br />
- Ricerca lessicologica. Come si <strong>è</strong> già accennato, si possono impiegare ampie<br />
banche dati testuali eterogenee, generali, per individuare le norme d’uso del<br />
lessico. Un <strong>corpus</strong> costituito da testi di italiano scritto e orale, raccolti in diversi<br />
contesti com<strong>un</strong>icativi, ha fornito il repertorio di lemmi presenti nel Grande<br />
dizionario italiano dell’uso (De Mauro, 2000), consentendo inoltre <strong>la</strong> distinzione<br />
delle singole voci a seconda di “marche d’uso” ovvero espliciti criteri di frequenza<br />
e di uso che distinguono i vocaboli più ricorrenti da quelli meno utilizzati dal<strong>la</strong><br />
com<strong>un</strong>ità linguistica.<br />
- La ricerca scientifica letteraria, <strong>la</strong> stilistica, <strong>la</strong> sociologia, <strong>la</strong> linguistica<br />
forense e clinica si basano sull’analisi di <strong>un</strong>o o più corpora per definire le<br />
norme d’uso di partico<strong>la</strong>ri testi o di testi specialistici. In letteratura, ad esempio,<br />
archivi testuali delle opere di Shakespeare hanno permesso di individuare <strong>la</strong><br />
frequenza d’uso di determinati aggettivi in Romeo e Giulietta allo scopo di<br />
esaminare eventualmente il contesto verbale entro il quale tale vocabo<strong>la</strong>rio<br />
ricorre nel testo (Scott, 2005). Questo tipo di lettura “quantitativa” di <strong>un</strong> testo<br />
letterario <strong>è</strong> il fondamento per <strong>un</strong>’analisi dello stile dell’autore. Allo stesso modo<br />
le parole maggiormente in uso negli articoli di quotidiani pubblicati nell’anno in<br />
5
cui si <strong>è</strong> verificato <strong>un</strong> evento di interesse internazionale (ad esempio l’attacco alle<br />
Torri Gemelle del 2001) possono essere di riferimento per tracciare <strong>un</strong> quadro<br />
storico o socioculturale dei temi ritenuti più salienti dai media in quel partico<strong>la</strong>re<br />
periodo.<br />
- Realizzazione di traduzioni. Il confronto tra due raccolte testuali in due<br />
lingue (corpora paralleli) permette di vedere come alc<strong>un</strong>e espressioni di <strong>un</strong>a<br />
data lingua sono state rese in <strong>un</strong>’altra. Ad esempio l’avverbio inglese “still” può<br />
essere espresso in francese con “toujours” o “encore”, o con l’espressione<br />
“couramment” o addirittura con il verbo “continuer” (H<strong>un</strong>ston, 2002: 14),<br />
richiedendo in quest’ultimo caso <strong>un</strong>a riformu<strong>la</strong>zione dell’intera frase.<br />
- Didattica linguistica. Per l’insegnamento linguistico già da tempo il ricorso ai<br />
corpora aiuta a conoscere <strong>un</strong>a lingua cogliendone tratti d’uso più vicini al<strong>la</strong><br />
realtà. Come sottolinea Mindt (in H<strong>un</strong>ston, 2002: 13), in inglese <strong>la</strong> forma di<br />
futuro più in uso <strong>è</strong> quel<strong>la</strong> con i modali e in partico<strong>la</strong>re con will. Solo il 10% <strong>è</strong><br />
costituito invece da be going to e circa il 5% dal presente progressivo.<br />
Naturalmente queste percentuali varieranno in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> formalità o<br />
informalità dei testi che formano il <strong>corpus</strong>. Queste informazioni, che sicuramente<br />
l’intuito umano non potrebbe anticipare, sono fondamentali per definire <strong>la</strong><br />
priorità di alc<strong>un</strong>i argomenti nei syl<strong>la</strong>bus per l’insegnamento linguistico.<br />
Tra gli utilizzi sin qui delineati ci occuperemo, come ovvio, dell’utilizzo diretto<br />
o indiretto di corpora per <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse. Spiegheremo le ragioni per le quali <strong>un</strong><br />
approccio basato sull’uso di corpora <strong>è</strong> di grande interesse e daremo qualche<br />
consiglio su come si possa e<strong>la</strong>borare <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> e su quali software possano<br />
essere impiegati in c<strong>la</strong>sse per condurre diversi tipi di analisi.<br />
Come si crea <strong>un</strong> <strong>corpus</strong>?<br />
Per capire, anche se a grandi linee, come si crea <strong>un</strong> <strong>corpus</strong>, dobbiamo<br />
richiamarci al<strong>la</strong> sua f<strong>un</strong>zione, allo scopo per il quale viene creato. Si possono<br />
così distinguere i corpora utilizzati nel<strong>la</strong> ricerca scientifica dai corpora<br />
usati in ambito didattico.<br />
Nel primo caso, se il ricercatore intende fare considerazioni definitive sul<br />
sistema linguistico rappresentato, avrà bisogno di <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> di grandi<br />
dimensioni (anche senza arrivare ai 524 milioni di parole del<strong>la</strong> The Bank of<br />
English Language!) che sia bi<strong>la</strong>nciato e rappresentativo di <strong>un</strong>a determinata<br />
lingua o di <strong>un</strong> determinato genere testuale.<br />
Prendiamo ad esempio <strong>la</strong> creazione di <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> di manuali di storia in uso<br />
nelle scuole medie inferiori in Italia allo scopo di individuare il lessico tipico.<br />
L’archivio testuale deve essere composto da:<br />
- testi scritti da autori diversi per evitare che stili di scrittura individuale<br />
influenzino i dati statistici;<br />
- manuali del I, II e III anno, per mettere in evidenza anche eventuali<br />
variazioni di lingua dovute all’adattamento all’età del discente;<br />
- argomenti differenti per ridurre l’incidenza del<strong>la</strong> scelta tematica sul<strong>la</strong> lingua<br />
in uso.<br />
Ogn<strong>un</strong>a di queste variabili (autore, anno e argomento) deve consistere di egual<br />
numero di parole (Leone-Grandi 2006).<br />
6
Esempio 2<br />
Facciamo <strong>un</strong> altro esempio tratto da H<strong>un</strong>ston (2002: 28) e ipotizziamo che gli<br />
studiosi vogliano condurre <strong>un</strong>a ricerca sugli usi linguistici nei giornali. Il <strong>corpus</strong><br />
da costituire deve essere bi<strong>la</strong>nciato e rappresentativo dell’intero codice<br />
com<strong>un</strong>icativo utilizzato nel giornalismo. Il primo passo da fare <strong>è</strong> scomporre<br />
l’iperonimo “giornali” in categorie più piccole come “quotidiani, tabloid”, trarre<br />
articoli di vario argomento ad esempio editoriali, cronaca, notizie sportive ecc.<br />
ogn<strong>un</strong>a delle quali deve essere presente nel <strong>corpus</strong> con <strong>la</strong> stessa quantità di<br />
parole. Un <strong>corpus</strong> bi<strong>la</strong>nciato consiste perciò di quantità di parole confrontabili tra<br />
le diverse varietà di testi considerati che vengono nel loro complesso considerate<br />
rappresentative dell’intero genere testuale e di discorso in esame.<br />
In ambito didattico le caratteristiche di <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> sono meno ambiziose<br />
proprio perché le finalità dell’insegnamento non sono le stesse di quelle del<strong>la</strong><br />
ricerca che vuole definire le norme d’uso di <strong>un</strong> sistema. I corpora realizzati per<br />
e<strong>la</strong>borare <strong>un</strong> syl<strong>la</strong>bus o per essere esplorati in c<strong>la</strong>sse possono, ad esempio,<br />
avere dimensioni ridotte e consentire, nonostante questo, di oltrepassare i limiti<br />
dell’intuizione e di esaminare comportamenti linguistici ricorrenti.<br />
Come si interroga <strong>un</strong> <strong>corpus</strong>?<br />
Grazie all’evoluzione di strumenti informatici per l’archiviazione e l’interrogazione<br />
di testi, il compito di quanti manualmente conducevano analisi di vario genere<br />
(ad esempio a scopi lessicografici) basandosi su <strong>un</strong> ampio repertorio di dati <strong>è</strong><br />
diventato molto più rapido ed agevole.<br />
Gran parte delle analisi utilizzano metodi quantitativi che permettono di<br />
determinare statisticamente l’occorrenza delle forme lessicali in <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> (<br />
ovvero <strong>la</strong> frequenza) e combinazioni fraseologiche (ovvero <strong>la</strong> collocazione) di<br />
partico<strong>la</strong>ri elementi lessicali in uso. L’analisi quantitativa di <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> <strong>è</strong> rilevante<br />
perché “serve a precisare e affinare percezioni intuitive” (De Mauro, Chiari 2005:<br />
9). Essa non si propone in alternativa ad indagini qualitative ma intende essere<br />
complementare ad esse per rive<strong>la</strong>re “tratti nascosti di singole lingue e dello<br />
stesso linguaggio” (De Mauro, Chiari 2005: 9).<br />
Per avere <strong>un</strong>’idea dello sviluppo degli strumenti, si può consultare il sito di<br />
The Linguist List (http://www.linguistlist.org): esso fornisce <strong>un</strong> elenco di<br />
programmi per il trattamento e l’esplorazione di corpora, che al momento in cui<br />
scriviamo superano i 200, suddivisi in categorie secondo <strong>la</strong>/le loro f<strong>un</strong>zione/i<br />
(programmi per <strong>la</strong> traduzione assistita dal computer, per <strong>la</strong> ricostruzione storica,<br />
per l’analisi morfologica, per <strong>la</strong> creazione di concordanze e di liste di frequenza,<br />
ecc).<br />
Per il loro potenziale interesse per l’insegnante, ci limiteremo ad illustrare due<br />
tipi di programmi: i programmi con i quali si ricavano liste di frequenza e<br />
quelli che creano concordanze.<br />
Con il primo tipo di programma, si ottiene istantaneamente l’elenco di tutte le<br />
parole contenute nel <strong>corpus</strong> in esame, ordinate secondo <strong>la</strong> loro frequenza (dalle<br />
più frequenti alle meno frequenti o viceversa) o secondo l’ordine alfabetico.<br />
In entrambi i casi accanto a ciasc<strong>un</strong>a paro<strong>la</strong> apparirà il numero delle occorrenze<br />
nel <strong>corpus</strong>.<br />
I programmi di concordanze trovano e mostrano tutte le occorrenze del<strong>la</strong><br />
paro<strong>la</strong> (o forma) selezionata presenti nel <strong>corpus</strong>, inserite in <strong>un</strong>a riga di contesto.<br />
7
I programmi più com<strong>un</strong>i usano il sistema KWIC (Key Words in Context) per<br />
mostrare i risultati del<strong>la</strong> ricerca. Secondo questo sistema <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> selezionata <strong>è</strong><br />
messa in evidenza al centro di ciasc<strong>un</strong>a riga di contesto, e questo agevo<strong>la</strong> <strong>la</strong><br />
lettura e l’identificazione rapida delle parole che co-occorrono a sinistra e a<br />
destra del<strong>la</strong> paro<strong>la</strong>.<br />
Liste di frequenza<br />
Oltre a fornire risposte a domande come “quali sono le parole più frequenti nel<br />
<strong>corpus</strong>?” oppure “quanto <strong>è</strong> frequente <strong>un</strong>a determinata paro<strong>la</strong> nel <strong>corpus</strong>?”,<br />
l’indagine svolta attraverso le liste di frequenza può avere come finalità il<br />
confronto di due contesti d’uso, diversi per registro o per tipologia di <strong>corpus</strong>.<br />
In questo caso si potrebbe, ad esempio, confrontare l’uso di “cio<strong>è</strong>” in <strong>un</strong><br />
<strong>corpus</strong> di testi scritti (ad esempio gli articoli di La Repubblica di <strong>un</strong> certo periodo)<br />
e di testi orali/detti (ad esempio, il LIP-- <strong>corpus</strong> del Lessico di frequenza<br />
dell'italiano par<strong>la</strong>to) per verificare l’alta occorrenza che questa paro<strong>la</strong> ha nel<br />
registro colloquiale informale e poco colto.<br />
Come suggerisce H<strong>un</strong>ston (2002: 5) sarebbe inoltre possibile confrontare <strong>la</strong><br />
frequenza di must e di have to in tre differenti sotto-corpora del<strong>la</strong> Bank of<br />
English: <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> di libri pubblicati in Gran Bretagna, <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> di articoli di<br />
The Times, il quotidiano inglese, ed <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> di inglese par<strong>la</strong>to in Gran<br />
Bretagna. Si vedrebbe che, <strong>la</strong>ddove i corpora scritti (costituiti dai libri e dagli<br />
articoli di The Times) privilegiano must in rapporto a have to, nel <strong>corpus</strong> orale <strong>la</strong><br />
tendenza <strong>è</strong> invertita, consentendo perciò di affermare che have to <strong>è</strong> meno<br />
formale di must.<br />
A titolo esemplificativo riportiamo le prime 20 parole di due liste di<br />
frequenza. La prima <strong>è</strong> <strong>la</strong> General Service List, <strong>un</strong>a lista del vocabo<strong>la</strong>rio di base<br />
dell’inglese in ordine di frequenza, creata da West nel 1953 e successivamente<br />
adattata da Baumann and Culligan nel 1995. (Per <strong>la</strong> lista completa e maggiori<br />
informazioni, si veda jbauman.com/gsl.html). Come si può notare le 20 parole<br />
più frequenti dell’inglese sono parole f<strong>un</strong>zionali (comprendendo in queste gli<br />
ausiliari be e have).<br />
La seconda presenta le prime 20 parole più frequenti nel <strong>corpus</strong> di manuali di<br />
storia (CoMaS), dalle quali sono stati eliminati manualmente articoli e<br />
preposizioni (Leone in corso di stampa) per scopi di ricerca.<br />
8
General Service List<br />
1 69975 the<br />
2 39175 be<br />
3 36432 of<br />
4 28872 and<br />
5 26800 a<br />
6 26190 to<br />
7 21338 in<br />
8 20033 he<br />
9 12458 have<br />
10 11247 it<br />
11 10790 that<br />
12 9495 for<br />
13 8555 they<br />
14 8516 I<br />
15 7289 with<br />
16 7254 as<br />
17 6976 not<br />
18 6742 on<br />
19 6164 she<br />
20 5377 at<br />
9
CoMaS.<br />
N Paro<strong>la</strong><br />
Freq<br />
.<br />
1 che 179<br />
3<br />
2 era 887<br />
3 più 621<br />
4 erano 517<br />
5 fu 510<br />
6 ma 477<br />
7 anche 459<br />
8 come 408<br />
9 aveva 273<br />
1<br />
0<br />
guerra 258<br />
1<br />
1<br />
città 255<br />
1<br />
2<br />
cio<strong>è</strong> 242<br />
1<br />
3<br />
così 238<br />
1<br />
4<br />
furono 228<br />
1<br />
5<br />
grande 212<br />
1<br />
6<br />
dopo 210<br />
1<br />
7<br />
perché 208<br />
1<br />
8<br />
infatti 202<br />
1<br />
9<br />
solo 196<br />
2<br />
0<br />
Stato 195<br />
Concordanze<br />
Per vedere come <strong>è</strong> fatta <strong>un</strong>a concordanza e quali informazioni se ne possono<br />
ricavare, riportiamo <strong>la</strong> concordanza di “dai”, creata da Zorzi (2001) utilizzando il<br />
<strong>corpus</strong> dell’italiano par<strong>la</strong>to LIP. L’autrice <strong>la</strong> presenta per discutere come le<br />
concordanze possono essere impiegate per insegnare agli stranieri a usare i<br />
segnali discorsivi in italiano.<br />
1<br />
0
Attività<br />
Leggete le occorrenze di “dai”. Che <strong>cosa</strong> vi colpisce? Quali concetti e categorie<br />
grammaticali potrebbero essere utili per spiegare ad <strong>un</strong>o straniero come si usa<br />
“dai”? Quali occorrenze/righe possono aiutare a capire l’uso di “dai” come<br />
segnale discorsivo?<br />
1 h ecco questa qua e' aperta # da aprire dai Cacco mettilo tu lo zero<br />
2 se io paragonassi il vomito al<strong>la</strong> merda dai B: [RIDE] C: scusa siamo<br />
3 h ok B: ma_ l'Anna con fidanzo F: non so dai digli di portarlo_ <br />
4 arrivi? A: alle otto sono li' B: va bene dai A: si' B: A: ciao<br />
5 do_ dietro a cui l'abbiamo detto vengono dai paesi a cui noi mandiamo i<br />
6 cers e' piu' buono B: piu' buono? A: si' dai questo non e' B: no e'<br />
7 eccetera e -pi- perche' non pigli e gli dai <strong>un</strong>'occhiata e mi dici che<br />
8 co' Lucia e lei con tuo cugino # va be' dai vieni A: si' B: allora se<br />
9 a e' che puo' ricevere <strong>un</strong> segnale che va dai quaranta ai novecento<br />
10 H: spinose I: <strong>la</strong> l<strong>un</strong>a A: be' no spinose dai su' le zone come si<br />
11 ra' di essere stato convinto ad accusare dai genitori del Giappone che<br />
12 possibile ma soprattutto non e' ammesso dai fatti dal<strong>la</strong> realta' # # se<br />
Zorzi 2001: 95<br />
Confronta<br />
Alc<strong>un</strong>e osservazioni iniziali (e altre domande):<br />
La prima <strong>cosa</strong> che si nota <strong>è</strong> che “dai” appartiene a diverse c<strong>la</strong>ssi grammaticali:<br />
al<strong>la</strong> riga 7 <strong>è</strong> <strong>un</strong> verbo; alle righe 5, 9, 11 e 12 <strong>è</strong> <strong>un</strong>a preposizione artico<strong>la</strong>ta; nei<br />
casi restanti <strong>è</strong> <strong>un</strong> segnale discorsivo. Un po’ meno immediato <strong>è</strong> identificare <strong>la</strong><br />
f<strong>un</strong>zione di “dai” come segnale discorsivo: quando <strong>è</strong> esortativo, o <strong>un</strong> segnale di<br />
disaccordo, o <strong>un</strong>a concessione? Quali parole a sinistra o a destra ci vengono in<br />
aiuto per trovare <strong>la</strong> risposta ai quesiti?<br />
Le concordanze consentono di esplorare molti importanti fenomeni lessicali<br />
tra i quali ricordiamo:<br />
a. <strong>la</strong> polisemia, ovvero <strong>la</strong> pluralità di significati che molte parole frequenti<br />
possono assumere in vari contesti. Ad esempio il significato di “passare” in<br />
diversi contesti d’uso, come “quando finisci passa da me”; “non mi passa il<br />
mal di testa”; “nel<strong>la</strong> scorsa sessione molti studenti hanno passato l’esame<br />
a pieni voti”; “sono passati molti giorni dal<strong>la</strong> sua partenza”, ecc.<br />
b. <strong>la</strong> collocazione, ovvero “<strong>la</strong> tendenza delle parole a combinarsi in modo<br />
preferenziale o addirittura esclusivo in forme che non dipendono da regole<br />
generali di natura grammaticale o neppure semantica.” (Prat Zagrebelsky<br />
1998: 27). In inglese, come sottolinea Gavioli (2001: 110), si dice infatti a<br />
long time ago e a short time ago, ma solo long ago non short ago. La<br />
collocazione inoltre può essere vista come elemento di differenze tra<br />
varietà e registri diversi del<strong>la</strong> stessa lingua o tra lingue diverse.<br />
c. <strong>la</strong> colligazione, ovvero <strong>la</strong> tendenza di <strong>un</strong>a paro<strong>la</strong> ad occorrere in <strong>un</strong>a<br />
partico<strong>la</strong>re “compagnia grammaticale” o in <strong>un</strong>a certa posizione in <strong>un</strong>a<br />
sequenza: quale elemento grammaticale o sintattico segue <strong>un</strong> determinato<br />
verbo? Quale preposizione segue <strong>un</strong> determinato aggettivo? Quale<br />
1<br />
1
determinante precede <strong>un</strong> determinato sostantivo? Che posizione preferisce<br />
(o evita) <strong>un</strong>a paro<strong>la</strong> in <strong>un</strong>a sequenza?<br />
d. <strong>la</strong> prosodia semantica, ovvero <strong>la</strong> tendenza di <strong>un</strong>a paro<strong>la</strong> ad associarsi<br />
con rego<strong>la</strong>rità a gruppi semantici positivi o negativi. Ad esempio, in inglese<br />
il verbo cause si colloca per il 90% con parole “negative” come cancer,<br />
commotion, crisis, de<strong>la</strong>y mentre il verbo provide ha tra i suoi collocati tipici<br />
parole “positive” come care, food, help, jobs, relief e support (Stubbs, M.<br />
1995).<br />
e. il registro, ovvero <strong>la</strong> tendenza di <strong>un</strong>a paro<strong>la</strong>, forma di paro<strong>la</strong> o sequenza<br />
di <strong>un</strong>ità lessicali a comparire con maggior frequenza in testi appartenenti a<br />
partico<strong>la</strong>ri varietà linguistiche utilizzate in partico<strong>la</strong>ri situazioni<br />
com<strong>un</strong>icative. Ad esempio riconosciamo immediatamente “In riferimento<br />
al<strong>la</strong> vostra del…” come parte di <strong>un</strong>a lettera commerciale o “dai su”come<br />
appartenente al<strong>la</strong> lingua orale informale o ancora “citare in giudizio” come<br />
espressione formale.<br />
f. il valore pragmatico di <strong>un</strong>a paro<strong>la</strong>, ovvero <strong>la</strong> f<strong>un</strong>zione di <strong>un</strong>a paro<strong>la</strong><br />
nell’uso. Il diverso valore pragmatico <strong>è</strong> <strong>un</strong> elemento di distinzione tra<br />
diversi registri. Tornando all’uso di “cio<strong>è</strong>” nell’italiano par<strong>la</strong>to si può<br />
esaminare <strong>la</strong> f<strong>un</strong>zione che tale congi<strong>un</strong>zione testuale esplicativa ha nei<br />
testi scritti e nel discorso par<strong>la</strong>to, mettendo in evidenza così le regole<br />
sociolinguistiche d’uso.<br />
Tali fenomeni sottolineano i legami grammaticali e semantico-pragmatici tra<br />
le parole di <strong>un</strong> testo. Questi ultimi sono individuabili attraverso l'analisi statistica<br />
delle occorrenze lessicali in <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> che mette in risalto le più attestate<br />
collocazioni di <strong>un</strong>a lingua in <strong>un</strong> gruppo di testi consistente e determinato,<br />
marcando in tal modo <strong>un</strong>a fraseologia di base indispensabile per <strong>la</strong> comprensione<br />
testuale e per <strong>la</strong> com<strong>un</strong>icazione.<br />
Prendiamo ad esempio l’uso del<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> “vita” in <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> specialistico<br />
composto da manuali di storia delle scuo<strong>la</strong> medie (Leone, Grandi 2006).<br />
Un’analisi quantitativa delle collocazioni del lemma “vita” evidenzia che essa si<br />
associa a “politica” (Leone 2009 o in corso di stampa). Ciò implica che “vita<br />
politica” in quel contesto d’uso costituisce <strong>un</strong>a locuzione il cui valore semantico<br />
va al di là dei singoli elementi che lo compongono. Questo principio che rego<strong>la</strong><br />
<strong>un</strong>a lingua viene definito da Sinc<strong>la</strong>ir (1991) “idiom principle”, ovvero “principio<br />
dell’idioma”: esso soggiace al<strong>la</strong> costruzione dei significati di ogni singo<strong>la</strong> lingua e<br />
interviene nel<strong>la</strong> com<strong>un</strong>icazione. Infatti, se ascoltiamo <strong>un</strong> paro<strong>la</strong> come “vita” in<br />
<strong>un</strong>a narrazione a carattere storico nel<strong>la</strong> quale si par<strong>la</strong> del governo e<br />
dell’amministrazione di <strong>un</strong>o Stato con molta probabilità siamo preparati a<br />
considerare “politica” come paro<strong>la</strong> successiva a “vita”.<br />
1<br />
2
Modulo 2: corpora e didattica del lessico<br />
Uso diretto e indiretto dei corpora<br />
Leech sintetizza due modalità di utilizzo dei corpora in ambito didattico: <strong>un</strong>o<br />
diretto, quando <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> viene consultato in c<strong>la</strong>sse per svolgere attività a<br />
carattere lessico-grammaticale, e <strong>un</strong>o indiretto, <strong>la</strong>ddove l’archivio elettronico<br />
testuale viene impiegato per e<strong>la</strong>borare <strong>un</strong> syl<strong>la</strong>bus lessico-grammaticale che<br />
potrà essere <strong>la</strong> base per creare attività ed esercizi da svolgere con gli studenti.<br />
Quest’ultima modalità di impiego <strong>è</strong> indicata per gli autori di materiali o per gli<br />
insegnanti (Leech 1997: 16).<br />
A questi noi vogliamo aggi<strong>un</strong>gere l’impiego di corpora come strumento di<br />
autoformazione dell’insegnante per approfondire le conoscenze del<strong>la</strong> lingua<br />
d’insegnamento (L1, L2 lingue c<strong>la</strong>ssiche) maturata attraverso le grammatiche, i<br />
dizionari o letture di altro genere.<br />
Corpora e dizionari<br />
Sebbene l’analisi di corpora costituisca <strong>un</strong> contributo molto interessante per<br />
l’apprendimento del lessico, essa non potrà naturalmente sostituire l’impiego del<br />
dizionario. Prendiamo il caso in cui abbiamo bisogno di conoscere il significato di<br />
<strong>un</strong> termine specialistico: in questa situazione sfogliare <strong>un</strong> dizionario e leggere <strong>la</strong><br />
definizione del lemma può essere risolutivo. Al contrario <strong>la</strong> consultazione di <strong>un</strong><br />
<strong>corpus</strong> in cui tale elemento ricorre frequentemente può non essere di aiuto<br />
perché, come sottolinea Partington (2001), le concordanze non sempre<br />
consentono di rive<strong>la</strong>rne <strong>la</strong> natura semantica a causa dell’ insufficienza di indizi<br />
testuali presenti nel contesto.<br />
Perché usare corpora per <strong>la</strong> didattica del lessico<br />
Le ragioni per l’utilizzo di corpora nel<strong>la</strong> didattica possono essere raggruppate nel<br />
modo seguente.<br />
a) Motivazioni linguistiche<br />
Un <strong>corpus</strong>, fornendo numerosi esempi testuali, lessicali e grammaticali,<br />
costituisce <strong>un</strong>o scenario sul<strong>la</strong> realtà e sul<strong>la</strong> cultura del<strong>la</strong> lingua di studio;<br />
Le frasi esemplificative che si incontrano sulle grammatiche, sui dizionari o<br />
sui materiali didattici non sono così ricche di informazioni come quelle che<br />
si ritrovano in campioni di lingua realmente in uso, sia scritta sia orale;<br />
Le molteplici occorrenze di <strong>un</strong>a paro<strong>la</strong> rive<strong>la</strong>no, ad esempio, le diverse<br />
categorie grammaticali alle quali <strong>un</strong>a stessa forma linguistica può<br />
appartenere (ad esempio “partito” come participio passato o come<br />
sostantivo) e i pattern linguistici, ovvero le parole f<strong>un</strong>zionali o di<br />
contenuto (piene) con le quali il termine in oggetto ricorre con frequenza;<br />
Tali dati permettono anche di accedere ad <strong>un</strong>a cultura attraverso i suoi usi<br />
linguistici.<br />
b) Motivazioni pedagogico-didattiche<br />
L’analisi di <strong>un</strong> <strong>corpus</strong>, potenziando <strong>la</strong> capacità di osservare <strong>un</strong>a lingua e di notare<br />
in essa delle rego<strong>la</strong>rità, educa all’osservazione metalinguistica (si veda<br />
Aston 2001: 19-20; 23). Si possono svolgere attività di tipo:<br />
1<br />
3
- induttivo, che consistono nel ricavare <strong>un</strong>a rego<strong>la</strong> da molteplici usi linguistici;<br />
- deduttivo, il cui scopo <strong>è</strong> verificare <strong>la</strong> validità di <strong>un</strong>a rego<strong>la</strong> attraverso<br />
l’osservazione delle diverse occorrenze del<strong>la</strong> stessa paro<strong>la</strong> in contesti diversi.<br />
La partecipazione a processi di analisi di <strong>un</strong> <strong>corpus</strong>, di osservazione e<br />
generalizzazione di regole d’uso reale di <strong>un</strong>a lingua, educa l’apprendente a porsi<br />
delle domande sui comportamenti linguistici, problematizzando le conoscenze<br />
impartite da grammatiche, dizionari e libri di testo, attraverso attività di tipo sia<br />
deduttivo sia induttivo. Tale approccio didattico, definito da Johns (1991) come<br />
“apprendimento guidato dai dati” (in inglese data-driven learning), coinvolge<br />
l’apprendente in <strong>un</strong>’attività di ricerca per individuare soluzioni a <strong>un</strong> problema<br />
(Gavioli 2001: 109-110).<br />
Attraverso l’ esame di <strong>un</strong> <strong>corpus</strong>, come si diceva, lo studente ha davanti a sé<br />
e in modo rapido svariati esempi dello stesso elemento lessicale, avendo così<br />
accesso diretto a numerose occorrenze di lingua in uso. Sul piano metodologico<br />
l’approccio può ricordare quello adottato da <strong>un</strong> insegnante che scrive al<strong>la</strong><br />
<strong>la</strong>vagna alc<strong>un</strong>e frasi e chiede agli studenti di capire qual sia <strong>la</strong> rego<strong>la</strong><br />
grammaticale che genera le realizzazioni linguistiche, ma proprio perch<strong>è</strong> <strong>un</strong><br />
<strong>corpus</strong> fornisce più dati, l’insegnante deve trovare soluzioni pedagogicodidattiche<br />
diverse che rispondano a quesiti come: quali e quanti dati far<br />
consultare allo studente, come aiutare lo studente ad accedere ai dati, e così via<br />
(Zorzi 2001: 93-94). Dal canto suo, l’apprendente <strong>è</strong> partecipe di <strong>un</strong> processo di<br />
ricerca e scoperta, attraverso il quale acquisisce nozioni di analisi metalinguistica<br />
che potrà “investire” anche in contesti extrasco<strong>la</strong>stici oltre che in altre c<strong>la</strong>ssi di<br />
lingua (Escoubas 2008). La capacità di raggruppare e categorizzare dati al<strong>la</strong><br />
ricerca di fenomeni fraseologici, l’abilità di osservare <strong>un</strong> uso linguistico reale, se<br />
potenziate, lo rendono, infatti, <strong>un</strong> apprendente autonomo (Aston 2001: 23),<br />
capace di problematizzare, <strong>la</strong>ddove necessario, e di ricercare soluzioni attraverso<br />
l’azione, <strong>la</strong> ricerca, <strong>la</strong> scoperta.<br />
Le attività che lo studente svolge nell’analisi di <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> (categorizzazione,<br />
raggruppamento e osservazione dei dati) presentano, come si diceva, i vantaggi<br />
didattici di <strong>un</strong>a metodologia orientata al<strong>la</strong> soluzione di problemi (problem<br />
solving), secondo <strong>la</strong> quale <strong>la</strong> soluzione di <strong>un</strong> problema, <strong>la</strong> risposta a quesiti di<br />
ricerca potenziano le competenze linguistiche e facilitano <strong>la</strong> memorizzazione<br />
lessicale. L’apprendimento del vocabo<strong>la</strong>rio prende l’avvio dal<strong>la</strong> possibilità di<br />
“notare” <strong>un</strong>a determinata paro<strong>la</strong> (in inglese noticing). L’incontro reiterato dell’<br />
elemento lessicale in significativi contesti d’uso ne consente <strong>la</strong> memorizzazione<br />
molto più attiva ed efficace di quanto non faccia <strong>la</strong> fredda e formale ripetizione<br />
mnemonica delle liste di nuovi vocaboli. Anche se <strong>la</strong> ricerca mostra che il lessico<br />
decontestualizzato <strong>è</strong> più difficile da imparare, <strong>è</strong> obiettivamente difficile procurarsi<br />
contesti multipli: <strong>è</strong> qui che l’uso di corpora diventa prezioso.<br />
Un approccio empirico fondato sull’analisi di comportamenti linguistici più che<br />
sul<strong>la</strong> conoscenze di norme d’uso linguistico ed il conseguente sviluppo di<br />
capacità metalinguistiche sono finalità didattiche che rendono valido<br />
l’apprendimento linguistico tramite l’impiego dei corpora in c<strong>la</strong>sse.<br />
L’apprendimento attivo di <strong>un</strong> “approccio guidato dai dati” <strong>è</strong> tra l’altro <strong>un</strong><br />
passo avanti nell’educazione linguistica poiché, facendo uso di strumentazioni<br />
informatiche, risulta più prossimo all’<strong>un</strong>iverso giovanile che fa del computer <strong>un</strong><br />
dispositivo indispensabile per <strong>la</strong> com<strong>un</strong>icazione e per <strong>la</strong> diffusione del sapere.<br />
1<br />
4
Caratteristiche lessicali da esplorare con i corpora<br />
In ambito didattico i corpora si rive<strong>la</strong>no partico<strong>la</strong>rmente utili per esplorare alc<strong>un</strong>e<br />
importanti caratteristiche del lessico che con altri mezzi, ad esempio con il<br />
dizionario, sono difficili da analizzare o da spiegare. Tra questi ricordiamo:<br />
--<strong>la</strong> frequenza [link a *liste di frequenza* Mod1]. Ottenere informazioni su<br />
questo aspetto <strong>è</strong> di grande importanza per l’insegnante che si accinga a<br />
programmare <strong>un</strong> intervento sistematico di insegnamento del lessico, in quanto <strong>la</strong><br />
frequenza potrà essere <strong>un</strong>o dei criteri di selezione delle parole da insegnare e<br />
delle quali esplorare i principali aspetti attraverso le concordanze. Inoltre, sapere<br />
quali sono le parole contenuto (o piene) più ripetute in <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> consente, ad<br />
esempio, di definire i temi salienti di quel partico<strong>la</strong>re genere testuale e fornisce<br />
<strong>un</strong> eventuale stimolo per <strong>la</strong> successiva consultazione di concordanze.<br />
--<strong>la</strong> polisemia [link a *concordanze* Mod 1]. Spesso non <strong>è</strong> semplice individuare<br />
(e spiegare) i vari usi di parole frequenti e polisemiche, mentre attraverso le<br />
concordanze generate da <strong>un</strong> <strong>corpus</strong>, si possono osservare gli elementi chiave del<br />
contesto che permettono di distinguere tra i diversi significati e scegliere quello<br />
giusto.<br />
--<strong>la</strong> sinonimia (o meglio, <strong>la</strong> quasi-sinonimia). Anche in questo caso il modo<br />
migliore per far capire in quali circostanze due quasi-sinonimi sono<br />
effettivamente intercambiabili <strong>è</strong> quello di confrontare i contesti, <strong>cosa</strong> possibile<br />
attraverso le concordanze. Si veda l’esempio di concordanza di “al di là” [LINK a<br />
Esempio 1 di questo modulo]. In quali casi lo potremmo sostituire con “oltre” e<br />
in quali no?<br />
--La collocazione. Le concordanze consentono ad insegnanti e studenti di<br />
osservare le collocazioni tipiche di <strong>un</strong>a paro<strong>la</strong> (ad esempio, quale/i aggettivo/i si<br />
‘colloca/no’ preferibilmente con <strong>un</strong> determinato sostantivo? Che tipo di<br />
sostantivo—concreto, astratto, animato, inanimato ecc—co-occorre in qualità di<br />
soggetto con <strong>un</strong> determinato verbo?); le collocazioni fisse o <strong>un</strong>ità lessicali<br />
polirematiche (ad esempio “tazza da t<strong>è</strong>” oppure “ferro da stiro”); le espressioni<br />
semifisse (ad esempio “<strong>un</strong> anno/mese fa”); le frasi idiomatiche e/o i modi di dire<br />
(ad esempio “battere <strong>la</strong> fiacca”, “andare su tutte le furie”); le collocazioni<br />
atipiche che caratterizzano <strong>un</strong> registro partico<strong>la</strong>re.<br />
Ciò che <strong>è</strong> davvero importante dal p<strong>un</strong>to di vista dell’apprendimento del lessico <strong>è</strong><br />
che le concordanze mettono in evidenza “pezzetti” di lingua (in inglese ch<strong>un</strong>ks),<br />
costituiti dal<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> “nodo” che ci interessa e da tutte quelle che con essa si<br />
combinano nei modi che abbiamo sopra indicato. L’uso delle concordanze<br />
sviluppa negli studenti <strong>la</strong> capacità di riconoscere i ch<strong>un</strong>ks e li aiuta a<br />
memorizzarli come tali per poterli recuperare nel corso del<strong>la</strong> com<strong>un</strong>icazione<br />
scritta e orale. [Brodine. 1998: 173].<br />
Esempio<br />
La vasta gamma di collocazioni di <strong>un</strong>a paro<strong>la</strong> evidenzia il tipo di associazioni che<br />
essa ha nell’uso. Stubbs (in H<strong>un</strong>ston, 2002: 118) osserva che <strong>la</strong> collocazione di<br />
“family” in inglese (family home, family friend, family holiday, family business,<br />
family re<strong>un</strong>ion, family income, family gatherings, family outings, family<br />
bereavement) ne denota le caratteristiche semantiche di “famiglia come gruppo<br />
coeso di persone che agiscono come <strong>un</strong>’<strong>un</strong>ica entità” (ibidem, 118-119)<br />
1<br />
5
al<strong>la</strong>rgando pertanto il significato com<strong>un</strong>e di questo lemma che nel Cobuild<br />
English Dictionary <strong>è</strong> “gruppo di persone imparentate tra loro, specialmente i<br />
genitori e i loro figli”.<br />
--La colligazione. Come sanno bene gli insegnanti, soprattutto di lingua<br />
straniera, questa <strong>è</strong> <strong>un</strong>’area problematica, anche perché gli studenti tendono a<br />
trasferire costruzioni del<strong>la</strong> L1 nel<strong>la</strong> L2, mentre queste spesso non coincidono. Si<br />
pensi, ad esempio, a “bravo in” ma “good at”; “mi piace + infinito” ma “I like +<br />
ger<strong>un</strong>dio”. Gli usi indicati negli esempi possono essere reperiti in <strong>un</strong> dizionario,<br />
ma in molti casi non <strong>è</strong> così; in tali casi le concordanze ci possono essere di<br />
grande aiuto.<br />
I corpora per <strong>la</strong> didattica<br />
In ambito didattico <strong>è</strong> consigliabile utilizzare corpora di ampiezza limitata: i<br />
grandi corpora generali, oltre che essere di difficile accesso, forniscono troppe<br />
informazioni, difficilmente gestibili dal<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse. Tuttavia <strong>è</strong> possibile utilizzare<br />
corpora di media estensione compi<strong>la</strong>ti da esperti, come viene indicato, ad<br />
esempio, nel percorso di Nannetti.<br />
Naturalmente, se da <strong>un</strong> <strong>la</strong>to <strong>la</strong> possibilità di utilizzo di corpora già esistenti <strong>è</strong><br />
per l’insegnante <strong>un</strong>a grande opport<strong>un</strong>ità sul piano organizzativo, dall’altro non<br />
sempre soddisfa le esigenze didattiche che possono, ad esempio, prevedere <strong>un</strong><br />
<strong>la</strong>voro sul par<strong>la</strong>to del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse nel corso di interrogazioni per analizzare i<br />
problemi di espressione dei temi di <strong>un</strong>a determinata disciplina.<br />
In re<strong>la</strong>zione al livello e all’indirizzo di studi degli studenti, l’insegnante potrà<br />
costruire corpora ad hoc o “fai da te”, da cui si potranno ricavare sia liste di<br />
frequenza sia concordanze degli elementi lessicali ritenuti partico<strong>la</strong>rmente<br />
importanti per <strong>la</strong> costruzione di <strong>un</strong> lessico di base e/o specialistico.<br />
Come suggerisce Escoubas (2008), <strong>un</strong> progetto didattico definito in termini di<br />
obiettivi precisi può dar luogo al<strong>la</strong> creazione di <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> che permetta di trovare<br />
risposte, ad esempio, sulle strutture dell’argomentazione (<strong>corpus</strong> di testi<br />
argomentativi) o per l’e<strong>la</strong>borazione di <strong>un</strong> glossario (<strong>corpus</strong> di documenti re<strong>la</strong>tivi<br />
all’ambito tecnico-professionale desiderato). Se si volesse costruire, ad esempio,<br />
<strong>un</strong> glossario del<strong>la</strong> cittadinanza plurilingue, il <strong>corpus</strong> comprenderà documenti<br />
europei, carte costituzionali, ecc.<br />
Come costruire <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> ad hoc<br />
Poiché <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> si compone di testi scritti o trascritti salvati in formato digitale<br />
in <strong>un</strong>o o più file, <strong>un</strong>a volta stabiliti l’estensione e il profilo contenutistico del<br />
<strong>corpus</strong> in re<strong>la</strong>zione agli scopi, si procede al<strong>la</strong> digitalizzazione dei testi. Il dato<br />
originale può essere già formu<strong>la</strong>to per iscritto o in forma orale. Se il testo <strong>è</strong> già<br />
riportato su carta (ad esempio articoli di giornale o pagine di <strong>un</strong> libro), il primo<br />
passo da fare <strong>è</strong> digitalizzarlo, ovvero farne <strong>la</strong> scansione per trasformarlo in <strong>un</strong><br />
documento in <strong>un</strong> formato leggibile dal software che utilizzeremo. Se invece <strong>la</strong><br />
forma iniziale <strong>è</strong> <strong>un</strong>a conversazione registrata dal<strong>la</strong> TV, <strong>è</strong> necessario prima<br />
trascriverlo sul computer per ottenere il dato interrogabile tramite <strong>un</strong> software.<br />
Per <strong>un</strong> esempio concreto di modalità di costruzione di <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> a scopo<br />
didattico, si veda il percorso didattico di Nannetti.<br />
1<br />
6
Quali programmi sono consigliabili per <strong>la</strong> didattica<br />
Per <strong>la</strong> didattica del lessico <strong>è</strong> consigliabile scegliere <strong>un</strong> programma che sia dotato<br />
degli strumenti per <strong>la</strong> creazione di liste di frequenza e di concordanze. Come già<br />
visto, il comando per <strong>la</strong> creazione di concordanze <strong>è</strong> basi<strong>la</strong>re perché attraverso di<br />
esso <strong>è</strong> possibile vedere le occorrenze di <strong>un</strong> lemma in diversi contesti,<br />
“apprezzare” le forme morfologiche che può assumere e i diversi contesti<br />
linguistici d’uso nei quali può trovarsi. E’ possibile inoltre individuare eventuali<br />
pattern ricorrenti, cio<strong>è</strong> usi frequenti di partico<strong>la</strong>ri caratteristiche del<strong>la</strong> singo<strong>la</strong><br />
paro<strong>la</strong> e del cotesto.<br />
Nel<strong>la</strong> scelta del programma di concordanze, <strong>è</strong> importante assicurarsi che<br />
esso, oltre a consentire di modificare l’ordine di successione, e di salvare e<br />
stampare <strong>la</strong> concordanza, sia dotato di altre f<strong>un</strong>zioni o opzioni, come ad esempio<br />
<strong>la</strong> possibilità di cancel<strong>la</strong>re <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> “nodo”. Ciò consente di creare esercizi di<br />
varia natura, come ad esempio far “indovinare” <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> mancante usando il<br />
contesto.<br />
È inoltre importante assicurarsi che il programma sia di facile utilizzo e,<br />
possibilmente, non costi molto o, addirittura, sia gratuito. Quasi tutti i<br />
programmi sono a pagamento, anche se in rete si possono trovare programmi<br />
demo scaricabili gratuitamente.<br />
Le liste di frequenza e le concordanze da noi riportate a titolo esemplificativo<br />
sono state create con MicroConcord e/o con WordSmith Tools.<br />
WordSmith Tools <strong>è</strong> <strong>un</strong> programma facile da usare che contiene <strong>un</strong> set completo<br />
di strumenti (tools) utili per l’analisi di testi e <strong>la</strong> costruzione di corpora; tra<br />
questi ricordiamo per l’impiego nel<strong>la</strong> didattica del lessico:<br />
Lo strumento Concord che permette di creare concordanze;<br />
Lo strumento WordList che consente di creare liste di parole in ordine<br />
alfabetico e di frequenza permettendo il confronto lessicale con altri testi o<br />
corpora. Questa opzione, inoltre, fornisce dati statistici quali il numero<br />
totale di parole, <strong>la</strong> loro l<strong>un</strong>ghezza o il numero di frasi.<br />
Per quanto concerne <strong>la</strong> costruzione di corpora, WordSmith propone lo<br />
strumento Text Converter utile per modificare il format dei file raccolti<br />
rimuovendo spazi superflui o sostituendo caratteri accentati.<br />
Per informazioni sul software si veda www.lexically.net/wordsmith/ . Per <strong>la</strong><br />
segna<strong>la</strong>zione di alc<strong>un</strong>i programmi sul<strong>la</strong> base del<strong>la</strong> loro efficienza e facilità d’uso,<br />
si può consultare il sito:<br />
www.alphabit.net/Corsi/IUlinks/SOFTWARE%20INDEX.htm<br />
La selezione dei dati da presentare in c<strong>la</strong>sse<br />
L’uso in c<strong>la</strong>sse di corpora presuppone che l’insegnante abbia ben chiara <strong>la</strong><br />
metodologia di analisi dei dati e le diverse fasi da seguire per portare a termine il<br />
compito che si <strong>è</strong> prefissato.<br />
Prima di realizzare <strong>un</strong>a ricerca didattica, <strong>è</strong> necessario che gli studenti abbiano<br />
acquisito familiarità con il software da utilizzare e con i concetti cardine che sin<br />
qui abbiamo descritto (<strong>corpus</strong>, frequenza, collocazione, polisemia, ecc.).<br />
Dopo <strong>la</strong> fase preparatoria, si può avviare lo studio di partico<strong>la</strong>ri caratteristiche<br />
testuali (se i dati sono testi scritti) e di discorso (se i dati sono di par<strong>la</strong>to).<br />
A questo p<strong>un</strong>to l’insegnante, come afferma Zorzi (2001: 94-97), deve scegliere<br />
se sottoporre agli studenti:<br />
1<br />
7
- tutte le occorrenze individuate in <strong>un</strong> <strong>corpus</strong>. In questo caso, gli studenti<br />
devono fare <strong>un</strong>a selezione dei dati a seconda delle finalità del loro studio. Se<br />
intendono ad esempio indagare il lemma “partito” come sostantivo e non come<br />
aggettivo o come participio passato del verbo “partire” devono chiaramente<br />
escludere queste ultime categorie dal<strong>la</strong> lista di occorrenze. La selezione dei dati<br />
richiede naturalmente competenze metalinguistiche;<br />
- solo <strong>un</strong>a selezione dei dati. Questa opzione <strong>è</strong> proficua nei casi in cui<br />
l’obiettivo non sia tanto quello di potenziare capacità di analisi dei dati ma quello<br />
di far individuare caratteristiche dell’input con estrema facilità. Sebbene, infatti,<br />
non si escluda di usare le concordanze come vengono generate da <strong>un</strong><br />
programma, generalmente <strong>è</strong> preferibile che l’insegnante conduca <strong>un</strong>’analisi “prepedagogica”<br />
del<strong>la</strong> concordanza e selezioni gli esempi che sono più f<strong>un</strong>zionali ai<br />
suoi obiettivi didattici. Questo soprattutto nei casi in cui si <strong>la</strong>vora con corpora<br />
molto estesi. L’insegnante potrà presentare agli studenti le occorrenze<br />
nell’ordine casuale del<strong>la</strong> creazione oppure riorganizzate in modo da mettere in<br />
evidenza le sequenze linguistiche ricorrenti. Questa ultima scelta ovviamente<br />
facilita il compito e rende più evidente <strong>la</strong> soluzione dell’ipotesi di ricerca.<br />
Esempio<br />
L’esempio <strong>è</strong> tratto da <strong>un</strong>a ricerca sugli usi di “che” nel par<strong>la</strong>to italiano,<br />
utilizzando il <strong>corpus</strong> dell’italiano par<strong>la</strong>to LIP. (Aureli 2005: 173-177).<br />
Si possono raggruppare le occorrenze in cui “che”:<br />
- serve ad introdurre <strong>un</strong>a completiva (ad esempio: “sembrava che fosse rimasto<br />
molto colpito”;” importante che tu mi facessi…”)<br />
- serve ad introdurre <strong>un</strong>a re<strong>la</strong>tiva (ad esempio: “<strong>è</strong> <strong>un</strong>a scorta che va bene per<br />
tutto l’esercito…”);<br />
- corrisponde a forme non standard in cui viene utilizzato il pronome “che” in<br />
luogo di altri pronomi ovvero cui, il quale, <strong>la</strong> quale, le quali (ad esempio: “Le<br />
brigate rosse l’<strong>un</strong>ico partito che volevano trattare era il partito socialista” in cui il<br />
“che” corrisponde al<strong>la</strong> forma standard “con cui”);<br />
- si utilizza all’interno di frasi scisse (ad esempio:”E’ da Aprile che va avanti”).<br />
Attraverso l’osservazione di questi dati lo studente impara a condurre <strong>un</strong>’analisi<br />
sintattica e comprende che il par<strong>la</strong>to colloquiale accetta forme non standard che<br />
in situazioni formali sco<strong>la</strong>stiche o di altro genere sarebbe meglio evitare. Il “che”<br />
in luogo di prep. + pron. si adatta infatti al par<strong>la</strong>to, così come <strong>la</strong> frase scissa.<br />
Precedentemente o in seguito al<strong>la</strong> presentazione delle concordanze si può porre<br />
agli studenti il quesito, <strong>un</strong>’eventuale ipotesi di ricerca sul<strong>la</strong> quale <strong>la</strong>vorare.<br />
Esempi di utilizzo di concordanze a scopo didattico<br />
Esempio 1. Un’espressione polirematica: “al di là”<br />
La seguente concordanza <strong>è</strong> stata creata da noi utilizzando WordSmith Tools 5 su<br />
<strong>un</strong> piccolo <strong>corpus</strong> di 2718 parole costituito da titoli di articoli reperiti nel sito di<br />
La Repubblica contenenenti l’espressione polirematica “al di là”; l'abbiamo quindi<br />
ridotta al formato attuale di 15 righe, selezionando i contesti più interessanti per<br />
l’attività. Le righe sono state riordinate alfabeticamente secondo <strong>la</strong> prima paro<strong>la</strong><br />
a destra.<br />
1<br />
8
N Concordance<br />
1 migliore conoscenza dell' imprenditore " al di là del rating" (tra il 200507 gli<br />
2 a causa...se succedesse proprio al di là delle Colonne di Eracle, quelle<br />
3 Una stagione di crescita per i mercati al di là dei timori e delle incertezze<br />
4 sono stati fatti passi avanti al di là delle previsioni: sono state<br />
5 salvato. «Fa delle cose che vanno al di là delle sue stesse intenzioni: non<br />
6 — sezione: CULTURA Il Nord ovest al di là del guado ...delle grandi imprese<br />
7 FIRENZE Montalbano come Maigret al di là del bene e del male<br />
8 10 — sezione: NAPOLI 'Andiamo al di là degli slogan da anni Settanta'<br />
9 Ange<strong>la</strong> Merkel, <strong>la</strong> Cancelliera cresciuta al di là del Muro ...Amburgo. Non ebbe <strong>la</strong><br />
10 rispetto del<strong>la</strong> legge, gli "affari" non sono al di là dell' etica». Le parole del<br />
11 sotto <strong>la</strong> superficie, l' impressione di <strong>un</strong> al di là dove si trama qual<strong>cosa</strong>". Tutti i<br />
12 GENOVA 'Chi <strong>è</strong> colpevole deve pagare al di là del<strong>la</strong> sua etnia' 'Valentina non<br />
13 15 — sezione: ROMA Eguaglianza, al di là delle religioni ...culture coordinati<br />
14 sezione: MILANO Spalletti: 'Vincere al di là delle assenze' Preso Diamoutene<br />
15 Un Pirandello che va al di là del comico ...edizione presentata<br />
Attività 1<br />
Osservate <strong>la</strong> concordanza. Quali significati di “al di là” potete identificare? Quali<br />
parole occorrono a destra? Potete identificare qualche combinazione ricorrente<br />
(pattern)? Potete identificare qualche espressione idiomatica o modo di dire?<br />
Confronta<br />
Alc<strong>un</strong>e osservazioni<br />
Negli esempi 2 e 9 “al di là” <strong>è</strong> quasi-sinonimo di “oltre” in senso spaziale, oltre<br />
<strong>un</strong> varco. L’antonimo <strong>è</strong> “al di qua”.<br />
Negli esempi 3, 4, 5, 7, 8, 10, 11, 13, 15 <strong>è</strong> quasi sinonimo di “‘oltre” nel senso<br />
di superamento.<br />
Negli esempi 1, 12, 14 “al di là” significa “indipendentemente da”.<br />
Nell’esempio 11 “al di là” <strong>è</strong> <strong>un</strong> sostantivo e significa “ciò che sta oltre <strong>la</strong> morte;<br />
vita ultraterrena”.<br />
Nell’esempio 6, “al di là del guado” costituisce <strong>un</strong>'espressione idiomatica che<br />
significa il superamento di <strong>un</strong> ostacolo.<br />
Si può notare <strong>la</strong> combinazione ricorrente: andare+ al di là+ di<br />
Infine <strong>è</strong> d’obbligo notare che <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> così ridotto non consente certo di trarre<br />
conclusioni statisticamente fondate (cio<strong>è</strong> non potremmo scrivere <strong>un</strong>a voce di<br />
dizionario!). Tuttavia a scopo didattico i risultati ci paiono interessanti non solo<br />
per le informazioni che ci forniscono, ma anche per le procedure richieste per<br />
eseguire l’attività.<br />
Attività 2<br />
Potete ideare <strong>un</strong> esercizio per i vostri studenti perché riflettano sui diversi<br />
significati di “al di là”?<br />
1<br />
9
Esempio 2. Una famiglia di parole: apply, application, applicant<br />
La concordanza seguente <strong>è</strong> stata creata utilizzando WordSmith Tools 5 su <strong>un</strong><br />
piccolo <strong>corpus</strong> assemb<strong>la</strong>to da noi, costituito da 25 ann<strong>un</strong>ci di <strong>la</strong>voro pubblicati su<br />
<strong>un</strong>a rivista inglese specializzata per l’industria del<strong>la</strong> ristorazione (Catering &<br />
Hotelkeeping), per <strong>un</strong> numero totale di 12.027 parole. Dato che si tratta di <strong>un</strong><br />
ann<strong>un</strong>cio di <strong>la</strong>voro, non <strong>è</strong> sorprendente che le parole apply (far domanda di<br />
<strong>la</strong>voro), application (domanda di <strong>la</strong>voro) e applicant (richiedente) siano frequenti<br />
e sicuramente <strong>la</strong> loro conoscenza necessaria per chi cerca <strong>un</strong> <strong>la</strong>voro. Per<br />
ottenere <strong>la</strong> concordanza che contenesse le tre parole, si <strong>è</strong> inserita nel<strong>la</strong> ricerca <strong>la</strong><br />
forma appl*<br />
N Concordance<br />
1 Pastry Chef Chef de Rang- Sommelier Applicants should ideally have at least<br />
2 Grand Designs, Stylish Careers Please apply by sending an up to date CV and<br />
3 leave other companies in the shade. To apply Call 023 9233 4600 Ref 24 (24hrs)<br />
4 ages of 21-30 can be considered. To apply please send a copy of your CV<br />
5 Maitre’d / sommelier/ Wine waiter To apply send your CV and covering letter<br />
6 including dental and other benefits. Apply in writing to: Yellowfin Ltd PO Box<br />
7 a loyal and knowledgeable clientele. Applicants must have proven experience<br />
8 to transfer after 6-12 months. To apply, please send your CV to the<br />
9 day week, live in or out (Rent £40p.w.) apply to: Manager, Ro<strong>un</strong>dabout Hotel<br />
10 positions should send a handwritten application together with a relevant CV<br />
11 Due to our “edge of town” location applicants for permanent positions<br />
12 important “hint of Spain”. We now seek applications from suitably qualified and<br />
13 Hamilton HMJX Bermuda Or fax application to: 1-441-292-9338 or E-mail<br />
14 must be 21 years and over. Please apply in writing to P.O. Box HM2211<br />
15 are subject to immigration approval. Applicants must be 21 years and over.<br />
16 an excellent tax-free income, please apply. Job offers are subject to<br />
Attività 1<br />
Osservate <strong>la</strong> concordanza. Potete identificare combinazioni ricorrenti? Ad<br />
esempio, quali parole si trovano ripetute a sinistra di apply? Quale verbo ricorre<br />
a destra di apply? Quali preposizioni seguono apply, quando ci sono? Quali<br />
strutture trovate a destra di applicants? Quali verbi si collocano con application?<br />
Confronta<br />
Alc<strong>un</strong>e osservazioni:<br />
A sinistra di apply si trovano to (marca dell’infinito di scopo, in questo caso) e<br />
please. Le due combinazioni che ne derivano sono: to apply… e please apply;<br />
A destra di apply si trova il verbo send. Se ampliamo l’osservazione vediamo<br />
che send si trova dopo to apply, non dopo please apply, che invece <strong>è</strong> seguito da<br />
by sending e in writing;<br />
Apply <strong>è</strong> seguito da to + persona (Manager) o + indirizzo<br />
2<br />
0
A destra di applicants ricorre must + be/have e c’<strong>è</strong> <strong>un</strong>’occorrenza di should have<br />
di significato analogo; ampliando l’osservazione alle parole che seguono,<br />
vediamo che si tratta di requisiti richiesti (età, esperienza)<br />
Con application si collocano i verbi send e fax, da cui si possono ricavare le<br />
collocazioni tipiche: send an application; fax an application.<br />
Per facilitare gli studenti nell’identificazione di combinazioni ricorrenti,<br />
l’insegnante potrà riordinare <strong>la</strong> concordanza secondo l’ordine alfabetico del<strong>la</strong><br />
paro<strong>la</strong> nodo, del<strong>la</strong> prima paro<strong>la</strong> a sinistra o del<strong>la</strong> prima paro<strong>la</strong> a destra. Vediamo<br />
come appare <strong>la</strong> concordanza riordinata secondo <strong>la</strong> prima paro<strong>la</strong> a destra.<br />
N Concordance<br />
1 Grand Designs, Stylish Careers Please apply by sending an up to date CV and<br />
2 leave other companies in the shade. To apply Call 023 9233 4600 Ref 24 (24hrs)<br />
3 Due to our “edge of town” location applicants for permanent positions<br />
4 important “hint of Spain”. We now seek applications from suitably qualified and<br />
5 including dental and other benefits. Apply in writing to: Yellowfin Ltd PO Box<br />
6 must be 21 years and over. Please apply in writing to P.O. Box HM2211<br />
7 an excellent tax-free income, please apply. Job offers are subject to<br />
8 are subject to immigration approval. Applicants must be 21 years and over.<br />
9 a loyal and knowledgeable clientele. Applicants must have proven experience<br />
10 to transfer after 6-12 months. To apply, please send your CV to the<br />
11 ages of 21-30 can be considered. To apply please send a copy of your CV<br />
12 Maitre’d / sommelier/ Wine waiter To apply send your CV and covering letter<br />
13 Pastry Chef Chef de Rang- Sommelier Applicants should ideally have at least<br />
14 day week, live in or out (Rent £40p.w.) apply to: Manager, Ro<strong>un</strong>dabout Hotel<br />
15 Hamilton HMJX Bermuda Or fax application to: 1-441-292-9338 or E-mail<br />
16 positions should send a handwritten application together with a relevant CV<br />
Attività 2<br />
2<br />
1
Utilizzando le informazioni nel<strong>la</strong> concordanza, quali esercizi pensate potrebbero<br />
essere utili per <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse?<br />
Confronta<br />
Un esercizio che può essere creato con <strong>la</strong> f<strong>un</strong>zione di cancel<strong>la</strong>zione del<strong>la</strong> paro<strong>la</strong><br />
nodo (“b<strong>la</strong>nk out”) del programma di concordanze <strong>è</strong> il seguente:<br />
Completate <strong>la</strong> concordanza con apply, applicant/s o application.<br />
N Concordance<br />
1 Pastry Chef Chef de Rang- Sommelier should ideally have at least two<br />
2 Grand Designs, Stylish Careers Please by sending an up to date CV<br />
3 leave other companies in the shade. To Call 023 9233 4600 Ref 24<br />
4 ages of 21-30 can be considered. To please send a copy of your CV<br />
5 Maitre’d / sommelier/ Wine waiter To send your CV and covering<br />
6 including dental and other benefits. in writing to: Yellowfin Ltd PO<br />
7 a loyal and knowledgeable clientele. must have proven experience in<br />
8 to transfer after 6-12 months. To , please send your CV to the<br />
9 day week, live in or out (Rent £40p.w.) to: Manager, Ro<strong>un</strong>dabout Hotel<br />
10 positions should send a handwritten together with a relevant CV and<br />
11 Due to our “edge of town” location for permanent positions should,<br />
12 important “hint of Spain”. We now seek from suitably qualified and<br />
13 Hamilton HMJX Bermuda Or fax to: 1-441-292-9338 or E-mail to:<br />
14 must be 21 years and over. Please in writing to P.O. Box HM2211<br />
15 are subject to immigration approval. must be 21 years and over.<br />
16 an excellent tax-free income, please . Job offers are subject to<br />
In alternativa, si può espandere il contesto del<strong>la</strong> concordanza con <strong>la</strong> f<strong>un</strong>zione<br />
“grow”, per ricavare contesti più estesi che l’insegnante potrà utilizzare per<br />
esercizi di completamento, utilizzando <strong>la</strong> parte che vuole del contesto.<br />
Ecco come appaiono le prime quattro righe del<strong>la</strong> concordanza, applicando <strong>la</strong><br />
f<strong>un</strong>zione “grow” <strong>un</strong>a volta.<br />
N Concordance<br />
1 iting for the various positions: Demi Pastry Chef Chef de Rang-<br />
Sommelier Applicants should ideally have at least two years’ experience in a<br />
simi<strong>la</strong>r estab<br />
2 et secures a certain p<strong>la</strong>ce in history. Grand Designs, Stylish Careers<br />
Please apply by sending an up to date CV and covering letter in English to<br />
C<strong>un</strong>ard Seabo<br />
3 aining and global career prospects that leave other companies in the<br />
shade. To apply Call 023 9233 4600 Ref 24 (24hrs) s<strong>un</strong>sail.com/hr Or fax your<br />
CV with cov<br />
2<br />
2
4 s with a degree equivalent and between the ages of 21-30 can be<br />
considered. To apply please send a copy of your CV and recent photo to: Liz<br />
Robinson, The Whit<br />
Ed ecco come appaiono le prime righe del<strong>la</strong> concordanza, applicando <strong>la</strong> f<strong>un</strong>zione<br />
“grow” due volte.<br />
N Concordance<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
Star, 3 AA Rosettes We are now recruiting for the various positions: Demi<br />
Pastry Chef Chef de Rang- Sommelier Applicants should ideally have at least<br />
two years’ experience in a simi<strong>la</strong>r establishment, be highly motivated, able to use<br />
their open initiative and be able to work <strong>un</strong>der pressure. To arrange an interview<br />
may have gathered, working on illustrious fleet secures a certain p<strong>la</strong>ce in history.<br />
Grand Designs, Stylish Careers Please apply by sending an up to date CV and<br />
covering letter in English to C<strong>un</strong>ard Seabourn Limited Hotel Recruitment,<br />
Richmond House, Terminus Terrace, Southampton SO14 3PN. Email:<br />
love and you’ll go far, with on-the-job training and global career prospects that<br />
leave other companies in the shade. To apply Call 023 9233 4600 Ref 24 (24hrs)<br />
s<strong>un</strong>sail.com/hr Or fax your CV with covering letter to 971 4337 54444 Live it.<br />
Breathe it. Dream it. We do. Clubs S<strong>un</strong>sail 24 With a rich heritage built upon over<br />
Due to visa constraints only candidates with a degree equivalent and between the<br />
ages of 21-30 can be considered. To apply please send a copy of your CV<br />
and recent photo to: Liz Robinson, The White Barn Inn PO box 560 C,<br />
Kenneb<strong>un</strong>kport, ME 04046, USA e-mail: robinson@kport.com Phone:<br />
Esempio 3. Frasi lessicali e ricorrenze tipiche di <strong>un</strong>a paro<strong>la</strong> ad alta<br />
frequenza: way<br />
L’esempio e <strong>la</strong> discussione sono di Brodine (1998: 179-181). La concordanza <strong>è</strong><br />
stata creata dall’autrice con il software Microconcord da <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> costituito<br />
dalle lettere di “Ask Beth” (rubrica del genere “posta del cuore”) del quotidiano<br />
americano The Boston Gobe. Si noti che way <strong>è</strong> <strong>un</strong>a delle parole più frequenti<br />
del<strong>la</strong> lingua inglese.<br />
Attività 1<br />
Che <strong>cosa</strong> potete osservare in queste concordanze? Prendete nota delle vostre<br />
osservazioni e poi confrontatele con i commenti di Brodine.<br />
Example 1<br />
1 ater I started feeling the same way about her, but now she likes someone<br />
else<br />
2 t two girls. They feel the same way about me.I've been thinking about asking<br />
3 d of you. Do you feel the same way about me?” If he assures you he does,<br />
the<br />
4 go out with who feels the same way about them. So quite a few never date<br />
in<br />
5 Talk to her in an <strong>un</strong>derstanding way about these pressures, and try to instill<br />
6 ng you he doesn't feel the same way about you. Why not consult your<br />
brother?<br />
7 e I'm yo<strong>un</strong>ger and he wants his way all the time. I had to go to a psycholog<br />
2<br />
3
8 bad temper and wants things his way all the time. He wants to quit school, o<br />
9 g beaten in a cruel and abusive way, and I should have advised him to get<br />
hel<br />
10 have sex. It can be the other way aro<strong>un</strong>d, too. When a girl tells a guy she<br />
w<br />
11 low self-esteem, not the other way aro<strong>un</strong>d. Make an appointment to talk<br />
with a<br />
12 nfected from men than the other way aro<strong>un</strong>d.<br />
13 an idiot she is, and the other way aro<strong>un</strong>d. What am I to do about these<br />
two?<br />
14 rainstorming together is a good way for parents and teen-agers to negotiate<br />
c<br />
15 ith AIDS is the most effective way for teen-agers to learn how to avoid<br />
beco<br />
16 at an allowance is an important way for yo<strong>un</strong>g teen-agers to learn to<br />
manage m<br />
17 my real personality isn't the way I act. But what is it? Text: R<br />
18 ture friends who accept me the way I am, not for how I look. Too bad I<br />
didn't<br />
19 n tough, but I like myself the way I am. So hang in there. Don't think of<br />
20 about my hair, my attitude, the way I dress. I know it's part of being a teen<br />
Confronta<br />
Commenti di Brodine (1998:181)<br />
“Avrete probabilmente notato, fra altri, alc<strong>un</strong>i di questi partico<strong>la</strong>ri e fatto alc<strong>un</strong>e<br />
di queste riflessioni:<br />
• [to feel] the same way about [someone] (righe 1-4 e 6) <strong>è</strong> evidentemente<br />
<strong>un</strong>a sequenza ricorrente in questo <strong>corpus</strong>. (Ciò non sorprende in <strong>un</strong>a rubrica in<br />
cui adolescenti chiedono e ricevono consigli per i loro problemi, che spesso<br />
riguardano i rapporti con gli altri).<br />
• La riga 5 (talk to her in an <strong>un</strong>derstanding way about these pressures) si<br />
differenzia dalle altre cinque occorrenze di way about, ma ha più tratti in<br />
com<strong>un</strong>e con loro che non con find their way about dove way ha <strong>un</strong> significato<br />
diverso, e about <strong>è</strong> avverbio. Così, vediamo ancora l'importanza di capire in che<br />
misura le sequenze simili rappresentano vere analogie.<br />
• Nelle due espressioni in cui way cooccorre con want (wants things his way all<br />
the time [riga 7] e wants his way all the time [riga 8]), <strong>la</strong> costruzione <strong>è</strong> diversa<br />
ma il significato <strong>è</strong> simile (vuole sempre che le cose siano fatte a modo suo).<br />
• Anche se questa concordanza non ce lo mostra, può essere utile sapere che<br />
l'espressione <strong>è</strong> in realtà costituita da due elementi separati: wants (things) his<br />
way e all the time.<br />
• Le quattro ripetizioni nelle righe 10-13 mettono a fuoco <strong>la</strong> sequenza the other<br />
way aro<strong>un</strong>d (l'opposto), e suggeriscono che <strong>un</strong>a sua posizione ricorrente<br />
potrebbe essere al<strong>la</strong> fine di <strong>un</strong>a proposizione; ulteriori ricerche con altri corpora<br />
potrebbero aiutarci a capire se questa tendenza <strong>è</strong> di fatto frequente nel<strong>la</strong> lingua.<br />
Non di rado <strong>un</strong>a concordanza fa osservare, rispetto a <strong>un</strong>'espressione già<br />
familiare, aspetti del suo uso non notati prima come, per esempio, <strong>la</strong> sua<br />
posizione tipica nel<strong>la</strong> frase.<br />
2<br />
4
• Quando <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> way <strong>è</strong> seguita da for (più l'indicazione di <strong>un</strong>a persona) e da<br />
to (seguito da <strong>un</strong> verbo all'infinito) (righe 14-16) <strong>è</strong> sempre preceduta da <strong>un</strong><br />
aggettivo che valuta positivamente way, come qual<strong>cosa</strong> di efficace o di<br />
importante (ad esempio, an effective way for teen-agers to learn).<br />
• In queste concordanze the way <strong>è</strong> sempre seguito da <strong>un</strong>a frase dipendente<br />
senza <strong>la</strong> congi<strong>un</strong>zione that: the way I act / dress (il modo in cui mi comporto/ mi<br />
vesto); nelle righe 17-20 abbiamo feel, look, solve problems, talk.<br />
Ha poca importanza se le vostre intuizioni e interpretazioni differiscono dalle<br />
mie, o se esse sollevano nuove questioni da investigare con corpora diversi e/o<br />
con ipotesi di ricerca basate su parole chiave diverse. Non mi sembra nemmeno<br />
rilevante, per ora, se abbiate imparato o meno cose nuove sul<strong>la</strong> lingua, o se<br />
abbiate trovato alc<strong>un</strong>e difficoltà dovute a quello che non sapete del<strong>la</strong> lingua. Ciò<br />
che mi pare più interessante <strong>è</strong> notare quali conoscenze avete utilizzato per<br />
compiere queste operazioni: avete dovuto ricorrere a concetti non sempre facili<br />
da esprimere in parole, e probabilmente avete fatto emergere cose che prima<br />
non eravate consapevoli di sapere.<br />
Guardando le concordanze, infatti, a volte troviamo conferma delle nostre<br />
idee sul f<strong>un</strong>zionamento del<strong>la</strong> lingua; a volte scopriamo cose mai considerate<br />
prima, ma che, <strong>un</strong>a volta notate, ci sembrano familiari; a volte, ancora, troviamo<br />
forme così strane che ci fanno ipotizzare <strong>la</strong> presenza di usi linguistici che non ci<br />
sono familiari, se non addirittura sospettare errori tipografici.”<br />
Attività 2<br />
Come potreste utilizzare questa concordanza con <strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse?<br />
Esempio 4: Parole che si possono confondere: do e make.<br />
Prendiamo <strong>un</strong> altro esempio e re<strong>la</strong>tiva discussione di Brodine (1998: 189-190).<br />
“L'esempio si avvale del<strong>la</strong> capacità del programma di interrogazione di generare<br />
concordanze con più parole chiave diverse e di vederne <strong>la</strong> distribuzione nello<br />
stesso <strong>corpus</strong>: qui vediamo come si potrebbe aiutare lo studente a distinguere<br />
l'uso di do e di make. Cancel<strong>la</strong>ndo le due parole chiave, si costringe così il lettore<br />
a focalizzare l'attenzione sul contesto per identificare <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> corretta. Questo<br />
esercizio di completamento di <strong>un</strong>a concordanza <strong>è</strong> utile per verificare <strong>la</strong><br />
conoscenza delle espressioni specifiche in cui questi elementi occorrono; le<br />
concordanze sono state, di conseguenza, ripulite per ridurre le ripetizioni e<br />
presentate in ordine casuale, così da eliminare eventuali rego<strong>la</strong>rità che derivano<br />
dall'ordine con cui questi elementi compaiono nel <strong>corpus</strong>.<br />
1 the facts. The doctor can a better job if you are frank abou<br />
2 n ask to get them talking. a mental list of things that ha<br />
3 e friends, you know how to conversation. That's basic. You<br />
4 me space. Everyone needs to her own thing some of the time. Y<br />
5 homesick at first, and they a special effort to keep their e<br />
6 and trying to find ways to a good living. This is hard wor<br />
7 . You once said, ''Let him all the work,'' but that doesn't h<br />
8 vision. She says to read or homework, and I do, but I need fr<br />
9 hould be flexible enough to exceptions if Mark has a reason<br />
10 hen it moved on from there. yourself a favor, don't start<br />
2<br />
5
11 issues can teach him how to decisions of his own. Memo:<br />
12 nd. It's getting harder to excuses. How can she sleep over.<br />
13 paper or important test. I well in school and my grades have<br />
14 s he doesn't really want to a choice. Girls are usually mo<br />
15 us. They want very much to a good impression, so they may a<br />
16 e, or any sexual abuse, can lifelong damage if not dealt with<br />
17 e the myth that girls can't math. Some are weaker in it than<br />
18 hat he really cares about. friends with others who don't f<br />
Come si vede, si tratta di <strong>un</strong> tipo di attività diversa da quelle presentate nelle<br />
precedenti sezioni: qui, come si diceva, scopo dell'attività <strong>è</strong> verificare<br />
conoscenze acquisite, là scopo delle attività <strong>è</strong> sviluppare nell'apprendente<br />
procedimenti di ricerca. Le attività che richiedono l'inserimento di <strong>un</strong>a o più<br />
parole chiave sono chiuse, diversamente da quelle finalizzate al<strong>la</strong><br />
consapevolezza linguistica, in cui le cose potenzialmente interessanti e che<br />
possono portare al<strong>la</strong> costruzione di nuove concordanze, sono tali e tante, che<br />
l'attività si conclude quando l'osservatore decide autonomamente di<br />
interrompere <strong>la</strong> ricerca.”<br />
Confronta<br />
1 the facts. The doctor can do a better job if you are frank abou<br />
2 n ask to get them talking. Make a mental list of things that ha<br />
3 e friends, you know how to make conversation. That's basic. You<br />
4 me space. Everyone needs to do her own thing some of the time. Y<br />
5 homesick at first, and they make a special effort to keep their e<br />
6 and trying to find ways to make a good living. This is hard wor<br />
7 . You once said, ''Let him do all the work,'' but that doesn't h<br />
8 vision. She says to read or do homework, and I do, but I need fr<br />
9 hould be flexible enough to make exceptions if Mark has a reason<br />
10 hen it moved on from there. Do yourself a favor, don't start<br />
11 issues can teach him how to make decisions of his own. Memo:<br />
12 nd. It's getting harder to make excuses. How can she sleep over.<br />
13 paper or important test. I do well in school and my grades have<br />
14 s he doesn't really want to make a choice. Girls are usually mo<br />
15 us. They want very much to make a good impression, so they may a<br />
16 e, or any sexual abuse, can do lifelong damage if not dealt with<br />
17 e the myth that girls can't do math. Some are weaker in it than<br />
18 hat he really cares about. Make friends with others who don't f<br />
Ci auguriamo che questi pochi esempi possano stimo<strong>la</strong>re i lettori a pensarne<br />
altri, adatti ai loro contesti di insegnamento.<br />
2<br />
6
Modulo 3. Percorso didattico. L’uso di corpora nel<strong>la</strong> traduzione di <strong>un</strong>a<br />
lettera commerciale<br />
Premessa<br />
In questo modulo presentiamo <strong>un</strong> esempio di percorso didattico in cui si<br />
utilizzano i corpora per <strong>la</strong> traduzione di <strong>un</strong>a lettera commerciale. Il percorso <strong>è</strong><br />
stato proposto da Pao<strong>la</strong> Nannetti come <strong>la</strong>voro conclusivo del Corso Pilota del<br />
Progetto Poseidon da lei seguito come corsista nell’anno 2006-2007.<br />
Del <strong>la</strong>voro riportiamo qui <strong>la</strong> descrizione del<strong>la</strong> parte operativa, corredata da<br />
alc<strong>un</strong>e informazioni essenziali per chi si voglia avventurare in <strong>un</strong> analogo <strong>la</strong>voro<br />
con <strong>la</strong> propria c<strong>la</strong>sse.<br />
Contesto e modalità organizzative. L’attività didattica progettata si rivolge<br />
ad <strong>un</strong>a c<strong>la</strong>sse quinta di <strong>un</strong> Istituto Professionale, corso Economico Aziendale,<br />
ma può essere proposta anche in <strong>un</strong> Istituto Tecnico Commerciale (corso IGEA<br />
e Erica).<br />
L’attività <strong>è</strong> programmata per <strong>la</strong> fine del primo quadrimestre, come prima<br />
attività da svolgere all’interno del modulo concernente <strong>la</strong> vendita e <strong>la</strong><br />
distribuzione (selling and distributing). Il numero di lezioni dedicate allo<br />
svolgimento di questa <strong>un</strong>ità didattica va dalle 4 alle 5 lezioni, a seconda del<br />
tempo necessario per reperire i testi che costituiranno il <strong>corpus</strong> da analizzare e<br />
per <strong>la</strong> familiarizzazione col software WordSmith Tools 4.0.<br />
L’attività si svolge sotto forma di <strong>la</strong>voro di gruppo.<br />
Costruzione del <strong>corpus</strong>. Spiegato ai ragazzi il significato di <strong>corpus</strong> e appurato<br />
che ciò che si intende costruire <strong>è</strong> <strong>un</strong> <strong>corpus</strong> “speciale” re<strong>la</strong>tivo al linguaggio<br />
settoriale (quello del commercio), si chiederà ai gruppi di reperire in Internet<br />
tramite ricerche attraverso Google (molto utile risulta l’opzione Advanced<br />
research) materiale autentico costituito da lettere commerciali o testi specifici<br />
re<strong>la</strong>tivi al settore dell’import-export, prestando attenzione al criterio<br />
fondamentale dell’affidabilità. Per questo gli studenti dovranno prediligere<br />
materiale scaricato da siti il cui dominio sia .org, .eu, .<strong>un</strong>i o .edu. Ciasc<strong>un</strong><br />
gruppo deve reperire materiale per <strong>un</strong> totale di almeno 5.000 parole e ridurlo in<br />
formato di documento eliminando spaziature non necessarie e qualsiasi<br />
elemento grafico. I gruppi presentano il materiale reperito al<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse e, nel<br />
caso di risultati analoghi, si procede ad eliminare le copie uguali, in quanto <strong>la</strong><br />
presenza di materiale ripetuto può compromettere o falsare i risultati del<strong>la</strong><br />
ricerca. Il <strong>corpus</strong> così costruito viene salvato sul computer in <strong>un</strong>a specifica<br />
cartel<strong>la</strong>. Prima di passare al<strong>la</strong> fase del<strong>la</strong> traduzione del testo che verrà loro<br />
sottoposto dall’insegnante, si illustra l’utilizzo di WordSmith Tools focalizzando<br />
l’attenzione sul programma re<strong>la</strong>tivo alle concordanze e su quello re<strong>la</strong>tivo al<strong>la</strong><br />
compi<strong>la</strong>zione di liste di parole.<br />
I gruppi ricevono poi il testo del<strong>la</strong> lettera da tradurre in inglese e cominciano<br />
il loro <strong>la</strong>voro di ricerca, analisi linguistica e ipotesi traduttive.<br />
Materiali e supporti tecnologici. Gli studenti fanno uso del computer, di<br />
Microsoft Word, di <strong>un</strong> cd-rom 1.200 Contratti e Lettere Commerciali pubblicato<br />
da Evviva Software, del software WordSmith Tools 4.0 e di Internet con<br />
2<br />
7
partico<strong>la</strong>re riferimento al sito del<strong>la</strong> Com<strong>un</strong>ità Europea EuroDicAutom, <strong>la</strong> banca<br />
terminologica multimediale del<strong>la</strong> Commissione Europea, e al motore di ricerca<br />
Google che consentirà di verificare l’effettivo utilizzo di determinati termini e dei<br />
fraseologismi (<strong>un</strong> numero di risultati alto presuppone <strong>un</strong>’ampia diffusione del<br />
termine). Viene distribuita copia cartacea del testo da tradurre e viene messo a<br />
disposizione di tutti il Dizionario inglese-italiano, italiano-inglese economico,<br />
commerciale e di lingua moderna di Fernando Picchi edito da Zanichelli.<br />
Criteri di valutazione<br />
Il rispetto delle consegne (ad esempio l’attenzione verso i criteri di<br />
costruzione del <strong>corpus</strong> indicati dall’insegnante) sarà il primo criterio che<br />
l’insegnante terrà presente ai fini del<strong>la</strong> valutazione.<br />
Per quanto concerne l’ abilità di scrittura, <strong>la</strong> correzione del testo tradotto terrà<br />
in considerazione <strong>la</strong> correttezza delle scelte lessicali, <strong>la</strong> correttezza<br />
morfo-sintattica delle strutture e l’organizzazione testuale<br />
(conventions, <strong>la</strong>y-out, etc.), attribuendo p<strong>un</strong>teggi diversi che confluiranno<br />
nel<strong>la</strong> formu<strong>la</strong>zione di <strong>un</strong> voto.<br />
Il valore del testo prodotto in inglese mette in evidenza le intrinseche capacità<br />
di lettura degli studenti, in quanto <strong>la</strong> redazione del<strong>la</strong> lettera <strong>è</strong> preceduta<br />
dall’analisi di testi in inglese. La comprensione ed e<strong>la</strong>borazione dei dati<br />
utilizzando i corpora sarà quindi <strong>un</strong> ulteriore, importante criterio di<br />
valutazione.<br />
Per <strong>la</strong> valutazione <strong>è</strong> stata e<strong>la</strong>borata <strong>un</strong>a rubrica di valutazione che tiene conto<br />
dei criteri esposti, in allegato.<br />
Realizzazione pratica del percorso didattico. In questa parte cercherò di<br />
ipotizzare le modalità di <strong>la</strong>voro seguite dagli studenti e le strategie messe in atto<br />
per realizzare <strong>la</strong> traduzione. Si consegna copia del<strong>la</strong> lettera da tradurre.<br />
Intestazione<br />
(gli studenti sono liberi di scegliere l’azienda che rappresenteranno, reale o di<br />
fantasia)<br />
luogo e data<br />
Indirizzo<br />
(queste voci saranno compi<strong>la</strong>te secondo le preferenze degli studenti)<br />
Prot. n°...<br />
Spettabile Ditta,<br />
Con riferimento al<strong>la</strong> Vostra lettera del ... Vi spediamo il catalogo dei nostri prodotti<br />
con listino prezzi.<br />
Possiamo praticare sconti del ... a partire dalle quantità indicate sul listino. Per <strong>la</strong><br />
prima ordinazione possiamo proporVi <strong>un</strong>’offerta speciale con <strong>un</strong>o sconto del 5 %.<br />
Per le condizioni di pagamento, si prega di pagare in contrassegno, oppure a mezzo<br />
versamento su conto corrente bancario.<br />
La merce sarà consegnata entro 15 giorni dal<strong>la</strong> data di ricezione dell’ordine.<br />
Restando a vostra disposizione per ulteriori informazioni ed eventuali ordini, Vi<br />
porgiamo distinti saluti.<br />
2<br />
8
Firma<br />
Il primo problema che gli studenti affrontano <strong>è</strong> <strong>la</strong> traduzione del termine italiano<br />
protocollo. Una prima proposta <strong>è</strong> quel<strong>la</strong> di utilizzare il corrispondente inglese<br />
protocol, trovato nel dizionario bilingue, e verificarne l’uso attraverso il<br />
programma di concordanze di WordSmith Tools che trova <strong>un</strong> solo contesto.<br />
Ref<strong>un</strong>d Policy Employee of the Month Best Practices Quality Assurance<br />
Surveys Client Recovery Process Training Internal Employee Survey Employee<br />
Feedback (CS Hotline and CRM Suggestion Box) Protocol of Comm<strong>un</strong>ications<br />
The U.S. Commercial Service: A Snapshot Fo<strong>un</strong>ded in 1980 The U.S.<br />
Commercial Service is a Commerce Department agency that helps U.S.<br />
companies, particu<strong>la</strong>rly small and medium-sized businesses, make sales in<br />
international markets.<br />
La seconda ipotesi traduttiva, anch’essa trovata sul dizionario, cade sul termine<br />
reference. In questo caso le concordanze sono 19 e in alc<strong>un</strong>i contesti reference<br />
<strong>è</strong> seguito dalle parole number o numbers: ci si rende quindi subito conto di<br />
avere ottenuto il primo risultato positivo.<br />
Compliance with harmonized standards, of which the reference numbers<br />
have been published in the Official Journal and which have been transposed into<br />
national standards, provides presumption of conformity to the corresponding<br />
essential requirements of the EC directives.<br />
It also indicates the phone number where a person could provide technical<br />
information on the dangerous goods and, in certain cases, the emergency<br />
response p<strong>la</strong>n reference number and the telephone number to activate the<br />
p<strong>la</strong>n.<br />
A questo p<strong>un</strong>to si passa al<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> spettabile partendo dall’ipotesi più semplice<br />
e si cercano contesti riferiti all’inglese dear. I risultati sono oltre 150 e <strong>un</strong>a<br />
rapida analisi permette di osservare che questa paro<strong>la</strong> <strong>è</strong> seguita da Sir o<br />
Madam senza specificare il cognome del destinatario mentre quando il cognome<br />
<strong>è</strong> noto si utilizzano i titoli Mr., Miss o Mrs. Queste sono le <strong>un</strong>iche alternative<br />
riscontrate, di conseguenza gli studenti deducono che in inglese non ci si rivolge<br />
all’azienda in generale, ma sempre e com<strong>un</strong>que a <strong>un</strong>a persona specifica.<br />
L’espressione con riferimento al<strong>la</strong> vostra lettera del, viene tradotta con <strong>la</strong> frase<br />
in response to your letter of che era stata notata durante <strong>la</strong> lettura e l’analisi<br />
dei contesti riferiti al termine dear.<br />
Dear Mr. Logan: I am writing to you in response to your advertisement<br />
for a Legal Assistant specializing in Port Regu<strong>la</strong>tory Law, which appeared in the<br />
Seattle Times on S<strong>un</strong>day, J<strong>un</strong>e 15.<br />
Si pensa di verificare questa espressione su Google: i risultati sono 234.000,<br />
ma risulta interessante notare che nel<strong>la</strong> maggior parte dei casi in response to<br />
your letter of <strong>è</strong> preceduta dal<strong>la</strong> frase I am writing to you, frase che compare<br />
2<br />
9
anche nei testi analizzati attraverso WordSmith. Gli studenti decidono di optare<br />
per <strong>la</strong> formu<strong>la</strong> completa We are writing to you in response to your letter of<br />
seguita dal<strong>la</strong> data prescelta scritta in forma estesa.<br />
La parte successiva del testo si riferisce a Vi spediamo il catalogo dei nostri<br />
prodotti. La ricerca parte dal termine catalogo tradotto con l’inglese catalogue<br />
e, ancora <strong>un</strong>a volta, <strong>la</strong> lettura e l’analisi dei contesti permettono di trovare<br />
interessanti sp<strong>un</strong>ti traduttivi utili per produrre <strong>un</strong>a frase coerente e corretta.<br />
Catalogue <strong>è</strong> infatti preceduto, in alc<strong>un</strong>i contesti, dal verbo send e non <strong>è</strong> mai<br />
seguita da ulteriori specificazioni, mentre <strong>è</strong> spesso preceduta dall’aggettivo<br />
possessivo our abbinato, in alc<strong>un</strong>i casi, al super<strong>la</strong>tivo <strong>la</strong>test. Digitando “send<br />
you the catalogue” in Google, viene confermato il dato secondo cui non <strong>è</strong><br />
necessario specificare che il catalogo riguardi i prodotti venduti dal mittente. La<br />
traduzione prescelta <strong>è</strong> d<strong>un</strong>que, we are sending you our catalogue. Importante <strong>è</strong><br />
notare <strong>la</strong> scelta del present continuous tense dettata dal fatto che i contesti<br />
re<strong>la</strong>tivi all’invio del catalogo utilizzano forme verbali coniugate in questo tempo,<br />
mentre quando si richiede l’invio si predilige <strong>la</strong> formu<strong>la</strong> “Could you please<br />
send…”<br />
With reference to your advertisement in yesterday’s New York Times, could<br />
you please send me a copy of your <strong>la</strong>test catalogue. I would also like to know<br />
if it is possible to make purchases online.<br />
We are enclosing our <strong>la</strong>test catalogue which we trust will meet with your<br />
full approval. With regard to prices, we have calcu<strong>la</strong>ted a careful quotation in<br />
US $, which you will also find enclosed, based on quantities ordered and<br />
selected means of transport, by <strong>la</strong>nd or air.<br />
Ciò che segue si riferisce al listino prezzi e <strong>la</strong> scelta traduttiva cade nuovamente<br />
su <strong>un</strong>’espressione notata all’interno di <strong>un</strong>o dei contesti apparsi sullo schermo<br />
digitando <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> catalogue.<br />
Will you please therefore send us your catalogue and full details of<br />
your export prices and terms of payment, together with samples of leathers<br />
used in your articles and, if possible, specimens of some of the articles<br />
themselves.<br />
Il testo in italiano con listino prezzi, viene reso con l’espressione and full details<br />
of our prices.<br />
Per quanto riguarda <strong>la</strong> frase successiva, Possiamo praticare sconti del ... a<br />
partire dalle quantità indicate sul listino, si procede cercando contesti<br />
re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> paro<strong>la</strong> che veico<strong>la</strong> il significato del<strong>la</strong> frase, vale a dire disco<strong>un</strong>t, e<br />
l’attenzione si rivolge alle forme verbali che <strong>la</strong> precedono, esclusi i contesti<br />
re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> richiesta di sconto, <strong>la</strong> nostra lettera presenta, infatti, <strong>un</strong>a situazione<br />
opposta in quanto lo sconto viene proposto. I fraseologismi che attraggono<br />
l’attenzione degli studenti sono<br />
- we are ready to ensure a 10% disco<strong>un</strong>t<br />
- we also set up a disco<strong>un</strong>t based on the quantity<br />
3<br />
0
- we would be willing to allow you a special 3%<br />
disco<strong>un</strong>t.<br />
Tramite Google si cerca di definire quale sia <strong>la</strong> forma verbale più utilizzata<br />
quando si par<strong>la</strong> di sconti:<br />
- set up a disco<strong>un</strong>t registra 1.200 risultati,<br />
- ensure a disco<strong>un</strong>t registra 285 risultati e<br />
- allow a disco<strong>un</strong>t ottiene 36.300 risultati<br />
La scelta cade, di conseguenza, sull’ultima opzione, ma alc<strong>un</strong>i elementi presenti<br />
negli altri due contesti sembrano com<strong>un</strong>que utili per <strong>la</strong> resa in inglese di tutto il<br />
periodo. Importante <strong>è</strong> notare come <strong>la</strong> quantità percentuale preceda <strong>la</strong> paro<strong>la</strong><br />
disco<strong>un</strong>t e sia accompagnata sempre dall’articolo indeterminativo, inoltre,<br />
sembra molto interessante l’espressione based on the quantity. Il risultato<br />
finale potrebbe essere: we would be willing to allow a ... disco<strong>un</strong>t based on the<br />
quantities avai<strong>la</strong>ble on the price list.<br />
Our usual terms of payment are Document against Payment. Please note<br />
that we are ready to ensure a 10% disco<strong>un</strong>t on our already low prices.<br />
We also set up a disco<strong>un</strong>t based on the quantity purchases. We exp<strong>la</strong>in to<br />
our customers that these pricing schedules were based equitably on maximum<br />
value.<br />
However, we would be willing to allow you a special 3% disco<strong>un</strong>t if you<br />
could increase your order to 65,000. We await your reply.<br />
La frase successiva, per <strong>la</strong> prima ordinazione possiamo proporVi<br />
<strong>un</strong>’offerta speciale con <strong>un</strong>o sconto del 5 %, sembra abbastanza complessa,<br />
i termini specifici offerta e ordinazione non destano problemi di traduzione,<br />
ciò che crea difficoltà sono <strong>la</strong> struttura stessa del<strong>la</strong> frase e le forme verbali<br />
utilizzate. In questo caso potrebbe essere richiesto l’intervento dell’insegnante<br />
che rassicuri gli studenti e li autorizzi a rie<strong>la</strong>borare <strong>la</strong> frase, cambiare l’ordine<br />
dei suoi elementi, evitare ripetizioni. È importante che gli studenti si rendano<br />
conto che <strong>un</strong>a buona traduzione non si ottiene operando su ciasc<strong>un</strong> vocabolo<br />
iso<strong>la</strong>to, ma che si produce quando si opera in modo coerente sul<strong>la</strong> frase,<br />
addirittura sul paragrafo, <strong>la</strong>vorandoci sopra, eliminando ciò che <strong>è</strong> superfluo per<br />
<strong>la</strong> lingua di arrivo o cambiando l’ordine degli elementi e salvaguardando sempre<br />
<strong>la</strong> completezza e l’efficacia del messaggio veico<strong>la</strong>to. Digitando offer nel<strong>la</strong><br />
finestra di ricerca di Concord si ottengono oltre 120 contesti, alc<strong>un</strong>i dei quali<br />
presentano l’espressione special offer che, verificata con l’ausilio di Google,<br />
registra oltre 6.000.000 di risultati.<br />
We thank you for your interest in our special offer of … and are pleased<br />
to advise you that your order has been despatched today by Road Transport<br />
Services, Ltd.<br />
L’espressione possiamo proporVi sembra creare dubbi e problemi, ma, come<br />
sempre, <strong>la</strong> lettura dei contesti permette di e<strong>la</strong>borare <strong>un</strong>’ipotesi traduttiva<br />
efficace; il contesto che attira l’attenzione dei ragazzi <strong>è</strong> il seguente:<br />
3<br />
1
As an introductory offer to our new _____(location) store, we’re offering<br />
you a ___(number of disco<strong>un</strong>t) disco<strong>un</strong>t on ALL regu<strong>la</strong>rly priced merchandise.<br />
We also have a "get-acquainted" gift for you.<br />
Il verbo offer potrebbe essere utile, soprattutto perché qui, come nel testo del<strong>la</strong><br />
lettera in italiano, <strong>è</strong> seguito da <strong>un</strong>a percentuale di sconto, inoltre, il contesto in<br />
cui <strong>è</strong> inserito aiuta anche nel<strong>la</strong> scelta del tempo verbale da utilizzare. È<br />
interessante notare come si utilizzi il present continuous nel<strong>la</strong> corrispondenza<br />
commerciale finalizzata al<strong>la</strong> vendita o al<strong>la</strong> promozione dei propri prodotti,<br />
questo tempo indica <strong>la</strong> certezza nel futuro, quel<strong>la</strong> certezza e stabilità che le<br />
aziende vogliono far trasparire quando si affacciano sul mercato; come già<br />
detto, le lettere di richiesta presentano <strong>un</strong>a scelta di tempi e modi verbali ben<br />
diversa, si predilige il condizionale e, come riscontrato dall’analisi di ormai molti<br />
contesti raccolti nel <strong>corpus</strong> qui utilizzato, espressioni contenenti would, could,<br />
might sono molto frequenti. Una volta verificato l’utilizzo di questo verbo sul<strong>la</strong><br />
rete, per “offering you a disco<strong>un</strong>t” si ottengono 23.400 risultati. Il problema che<br />
si presenta nel<strong>la</strong> traduzione <strong>è</strong> legato a “offer” che deve essere usato due volte<br />
all’interno del<strong>la</strong> stessa frase, come verbo e come sostantivo. La soluzione <strong>è</strong><br />
quel<strong>la</strong> di eliminare offerta speciale, di mantenere il concetto di straoridinarietà<br />
legando special a disco<strong>un</strong>t, e di spostare prima ordinazione da <strong>un</strong>a posizione di<br />
testa nel<strong>la</strong> frase in italiano a <strong>un</strong>a di coda nel<strong>la</strong> corrispettiva inglese. L’ultimo<br />
passaggio riguarda <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> disco<strong>un</strong>t che, questa volta, non <strong>è</strong> solo legato al<br />
valore percentuale numerico, ma anche all’aggettivo special; tramite Concord <strong>è</strong><br />
molto semplice risolvere anche questa picco<strong>la</strong> perplessità<br />
Many thanks for your letter in which you ask us for extra disco<strong>un</strong>t of 5%<br />
over and above the usual trade disco<strong>un</strong>ts.<br />
Come si nota l’aggettivo precede <strong>la</strong> paro<strong>la</strong> disco<strong>un</strong>t seguita da of che introduce<br />
<strong>la</strong> percentuale. Non resta che scegliere tra the first order e your first order. Gli<br />
studenti hanno già potuto verificare come in inglese, in alc<strong>un</strong>i contesti, per<br />
esempio quando ci si riferisce alle parti del corpo umano, si preferisca<br />
l’aggettivo possessive all’articolo determinativo; <strong>un</strong>a rapida ricerca con Google<br />
permette di optare per <strong>la</strong> seconda ipotesi. Il risultato finale sarà <strong>la</strong> frase: we are<br />
offering you a special disco<strong>un</strong>t of 5% on your first order.<br />
La frase che segue <strong>è</strong> ricca di termini specifici, ma selezionando i contesti re<strong>la</strong>tivi<br />
al termine inglese payment <strong>è</strong> possibile risolvere tutti i dubbi ed i problemi con<br />
estrema rapidità, i risultati che si ottengono sono 88 e di notevole importanza <strong>è</strong><br />
il contesto:<br />
Our usual terms of payment are Document against Payment. Please<br />
note that we are ready to ensure a 10% disco<strong>un</strong>t on our already low prices for<br />
payment with order.<br />
Dopo avere verificato che document against payment significa in contrassegno,<br />
utilizzando <strong>la</strong> banca dati terminologica del<strong>la</strong> Com<strong>un</strong>ità Europea (EroDiCautom),<br />
si passa a control<strong>la</strong>re terms of payment per condizioni di pagamento; <strong>è</strong><br />
3<br />
2
possibile che come alternativa a terms si scelga conditions per assonanza con <strong>la</strong><br />
formu<strong>la</strong> italiana, ma in realtà terms of payment registra 1.300.000 risultati,<br />
mentre per conditions, Google ne registra solo 191.000. Si deve ora<br />
determinare <strong>la</strong> traduzione di “a mezzo versamento su conto corrente<br />
bancario”. Nel<strong>la</strong> finestra di ricerca di Concord si digita acco<strong>un</strong>t; i risultati sono<br />
82, ma in molti casi i contesti sono utili solo ad avere conferma del significato<br />
del vocabolo selezionato. Scorrendo l<strong>un</strong>go lo schermo si trova però<br />
<strong>un</strong>’espressione interessante che, traducendo <strong>la</strong> frase in cui compare, sembra<br />
coincidere con ciò che si sta cercando.<br />
Please be assured that we will be very happy to rep<strong>la</strong>ce the ____ (item) or<br />
credit your acco<strong>un</strong>t.<br />
Non resta che verificarne <strong>la</strong> validità cercando ulteriori contesti utili tramite<br />
Google. “Credit our acco<strong>un</strong>t” registra 14.900 risultati ed <strong>un</strong>a scorsa ai contesti<br />
permette di confermare l’ipotesi. Si tratta di <strong>un</strong> fraseologismo molto partico<strong>la</strong>re<br />
ed interessante che difficilmente si sarebbe potuto ipotizzare senza il supporto<br />
di WordSmith Tool. La frase che viene prodotta dovrebbe essere: Our terms of<br />
payment are Document against Payment or credit our acco<strong>un</strong>t.<br />
L’ultima frase prima di analizzare le formule di chiusura di <strong>un</strong>a lettera<br />
commerciale riguarda I tempi di spedizione: La merce sarà consegnata<br />
entro 15 giorni dal<strong>la</strong> data di ricezione dell’ordine. Nel<strong>la</strong> finestra di ricerca<br />
di Concord si digita Ship* che permette di selezionare contesti in cui compaia<br />
ship solo o suffissato. I risultati, come prevedibile, sono oltre 400 ed in molti<br />
casi veramente risolutivi.<br />
The order will be shipped within three days via UPS and should arrive at<br />
your store in about 10 days.<br />
Your order will be shipped ____ (day and week it will be shipped) and will<br />
arrive within ____ (time period). Please forgive the de<strong>la</strong>y.<br />
We will be able to ship the goods within 20 days of receiving your order.<br />
We enclose full details of our terms of business, and have sent you by separate<br />
post a set of descriptive brochures of our products, and supply of sales<br />
literature.<br />
Il terzo contesto proposto corrisponde a quanto si stava cercando, in quanto<br />
contiene anche l’indicazione dei tempi di consegna. È molto interessante notare<br />
<strong>la</strong> partico<strong>la</strong>rità del<strong>la</strong> formu<strong>la</strong> of receiving your order, <strong>un</strong> fraseologismo che<br />
dovrà essere ricordato. Google conferma questa struttura registrando 340.000<br />
risultati utili. La proposta di traduzione sarà, quindi, we will be able to ship the<br />
goods within 15 days of receiving your order.<br />
La frase conclusive <strong>è</strong> <strong>la</strong> seguente: Restando a vostra disposizione per<br />
ulteriori informazioni ed eventuali ordini, Vi porgiamo distinti saluti. Si<br />
pensa di ricercare contesti per disposal, ma i risultati sono solo 4 e soltanto <strong>un</strong>o<br />
sembra poter essere interessante legando il termine ricercato al<strong>la</strong> preposizione<br />
3<br />
3
at, seguita da <strong>un</strong> aggettivo possessivo e citando <strong>la</strong> formu<strong>la</strong> di saluto yours<br />
faithfully che dovrà essere control<strong>la</strong>ta successivamente.<br />
Our technical representatives are at your disposal at all times. Yours<br />
faithfully<br />
Il passo successivo porta a cercare contesti re<strong>la</strong>tive all’espressione for further<br />
information; i risultati sono migliori rispetto al<strong>la</strong> ricerca precedente in quanto <strong>è</strong><br />
possibile stabilire che questa espressione viene utilizzata frequentemente a<br />
conclusione di lettere commerciali. Non avendo trovato <strong>un</strong>a frase già strutturata<br />
in inglese, non resta che comporre i dati raccolti e cercare di produrre <strong>un</strong>a<br />
proposta p<strong>la</strong>usibile da verificare, questa volta, con l’aiuto di Google. Digitando<br />
“for further information we are at your disposal” si ottengono meno risultati del<br />
previsto, solo 58. Si decide di procedere, verificare yours faithfully e di ricercare<br />
eventuali alternative. Gli studenti già conoscono questa formu<strong>la</strong> e sanno che le<br />
lettere informali possono concludersi con yours seguito dal nome del mittente,<br />
per visualizzare tutte le possibili alternative decidono, quindi, di digitare yours<br />
ottenendo risultati interessanti: yours, yours faithfully, yours sincerely o yours<br />
truly. La frequenza maggiore spetta a yours faithfully che viene considerato<br />
come scelta finale.<br />
Ancora <strong>un</strong>a volta l’analisi dei contesti porta a riscontrare dati interessanti a<br />
prescindere dal termine ricercato e, in questo caso, risolutivi. La formu<strong>la</strong> yours<br />
sincerely <strong>è</strong>, infatti, preceduta dal<strong>la</strong> frase please contact us che potrebbe essere<br />
<strong>un</strong>’ottima alternativa a we are at your disposal, <strong>la</strong>sciata precedentemente in<br />
sospeso.<br />
Please contact us again if we can help in any way. Yours sincerely,<br />
Kenneth Beare Director of Ken’s Cheese House 2520 Vista Avenue Olympia<br />
A questo p<strong>un</strong>to si procede al<strong>la</strong> verifica del<strong>la</strong> frase “for further information please<br />
contact us” attraverso Google e, con sorpresa, si ottengono 23.600.000<br />
risultati. Senza dubbio <strong>la</strong> conclusione del<strong>la</strong> lettera sarà <strong>la</strong> seguente: for further<br />
information please contact us. Yours faithfully.<br />
Ora non resta che rileggere il testo ottenuto e procedere a piccoli ritocchi<br />
formali che rendano il tutto più scorrevole e naturale. Ancora <strong>un</strong>a volta Concord<br />
potrà essere d’aiuto, <strong>un</strong>ito all’esperienza accumu<strong>la</strong>ta e al<strong>la</strong> memorizzazione di<br />
connettivi o frasi ricorrenti incontrati durante <strong>la</strong> lettura ed analisi dei contesti<br />
presi in considerazione durante lo svolgimento dell’attività..<br />
La proposta di traduzione finale potrebbe, d<strong>un</strong>que, essere <strong>la</strong> seguente:<br />
Ref. n° …<br />
Dear Sir,<br />
We are writing to you in response to your letter of …. We are sending you our<br />
catalogue and full details of our prices.<br />
We would be willing to allow a ... disco<strong>un</strong>t based on the quantities avai<strong>la</strong>ble on the<br />
price list. Please note that we are offering you a special disco<strong>un</strong>t of 5% on your first<br />
3<br />
4
order.<br />
Our terms of payment are Document against Payment or credit our acco<strong>un</strong>t.<br />
We will be able to ship the goods within 15 days of receiving your order.<br />
For further information please contact us.<br />
Yours faithfully,<br />
(Signature)<br />
3<br />
5
Allegato<br />
PROPOSTA DI RUBRICA DI VALUTAZIONE DELLA LETTERA COMMERCIALE<br />
GRUPPO ______________<br />
Sca<strong>la</strong> OTTIMO BUONO SODDISFACENTE DEVE<br />
MIGLIORARE<br />
Dimensione<br />
Esecuzione del<br />
compito<br />
p. 3+3<br />
Comprensione<br />
ed<br />
e<strong>la</strong>borazione<br />
dei dati<br />
utilizzando i<br />
corpora<br />
p.3+3<br />
Organizzazione<br />
p. 3<br />
Espressione<br />
p.3+3+3<br />
Uso del lessico<br />
specifico<br />
p.3+3<br />
TOT. ____/30<br />
Svolge<br />
interamente il<br />
compito<br />
assegnato nei<br />
tempi indicati<br />
Individua con<br />
sicurezza i dati<br />
rappresentativi<br />
scartando quelli<br />
non pertinenti o<br />
poco<br />
significativi e li<br />
adatta al<br />
compito<br />
Utilizza <strong>la</strong>yout,<br />
registro e stile<br />
appropriati<br />
Usa le strutture<br />
morfosintattiche<br />
in modo<br />
artico<strong>la</strong>to,<br />
corretto ed<br />
appropriato<br />
Il lessico <strong>è</strong><br />
sempre preciso<br />
e pertinente<br />
Svolge quasi<br />
interamente il<br />
compito<br />
assegnato nei<br />
tempi indicati<br />
Individua i dati<br />
rappresentativi<br />
scartando, con<br />
qualche<br />
esitazione,<br />
quelli non<br />
pertinenti o<br />
poco<br />
significativi e li<br />
adatta al<br />
compito<br />
Utilizza <strong>la</strong>yout,<br />
registro e stile<br />
adeguati<br />
Usa le strutture<br />
morfosintattiche<br />
in modo<br />
abbastanza<br />
artico<strong>la</strong>to, con<br />
poche<br />
inesattezze<br />
Il lessico <strong>è</strong><br />
generalmente<br />
preciso e<br />
pertinente<br />
Svolge in buona<br />
parte il compito<br />
assegnato nei<br />
tempi indicati<br />
Individua <strong>un</strong> certo<br />
numero di dati<br />
rappresentativi,<br />
ma stenta a<br />
scartare quelli non<br />
pertinenti o poco<br />
significativi e li<br />
adatta al compito,<br />
con qualche<br />
incertezza<br />
Utilizza <strong>la</strong>yout,<br />
registro e stile<br />
parzialmente<br />
appropriati<br />
Usa le strutture in<br />
modo adeguato,<br />
commettendo<br />
alc<strong>un</strong>i errori di<br />
sintassi che non<br />
inficiano<br />
comprensibilità<br />
<strong>la</strong><br />
Il lessico presenta<br />
qualche<br />
inesattezza<br />
Svolge in<br />
minima<br />
parte/non<br />
svolge il<br />
compito<br />
assegnato nei<br />
tempi indicati<br />
Individua, non<br />
senza difficoltà,<br />
<strong>un</strong> numero<br />
esiguo di dati<br />
che non sono<br />
sempre<br />
pertinenti e/o<br />
che non riesce<br />
ad adattare al<br />
compito.<br />
Utilizza Layout,<br />
Registro E Stile<br />
Inadeguati<br />
Usa le strutture<br />
morfosintattiche<br />
con evidenti<br />
difficoltà.<br />
errori<br />
Gli<br />
compromettono<br />
spesso <strong>la</strong><br />
comprensibilità<br />
Il lessico <strong>è</strong><br />
spesso inesatto<br />
e/o non<br />
specifico<br />
settore<br />
del<br />
3<br />
6
Riferimenti bibliografici<br />
Aston, G. (a cura di) (2001). Learning with corpora. Athelstan, Houston, TX/<br />
CLUEB, Bologna.<br />
Aston, G. (2001). Learning with Corpora: an Overview. In Aston, G. (a cura di).<br />
Learning with Corpora. Athelstan, Houston, TX/ CLUEB, Bologna.<br />
Aureli, M. (2005). Le f<strong>un</strong>zioni del ‘che’ nell’italiano par<strong>la</strong>to. In De Mauro, T.,<br />
Chiari, I. (a cura di).<br />
Brodine, R. (1998). Concordanze e consapevolezza lessicale. L’uso dei corpora<br />
per l’esplorazione del lessico. In Prat Zagrebelsky, M. T. (a cura di) Lessico e<br />
apprendimento linguistico. Quaderni del Lend. La Nuova Italia, Scandicci (FI).<br />
Capra, U. (2008) Keeping the <strong>corpus</strong>-based promise to <strong>la</strong>nguage teaching in<br />
school: the need for a quantum leap. In Martelli A., Pulcini V. (a cura di),<br />
Investigating English with Corpora. Polimetrica, Monza (MI), pagg. 355-364.<br />
Corda, A., Marello, C. (2004) Lessico. Insegnarlo e impararlo. Guerra, Perugia.<br />
De Mauro, T. (2000) Grande dizionario italiano dell'uso. UTET, Torino. (ed. in<br />
CD-ROM).<br />
De Mauro, T., Chiari, I. (2005) Parole e numeri. Analisi quantitative dei fatti di<br />
lingua. Arakne, Roma.<br />
Escoubas, M.-T. (2008). L’uso dei corpora mono- e bilingue nel<strong>la</strong> didattica del<strong>la</strong><br />
lingua straniera. Diapo Power Point reperite nel sito:<br />
www.c<strong>la</strong>.<strong>un</strong>iroma3.it/IniziativeMateriali/Corpu-e-didattica-Roma-251108.pps<br />
Gavioli, L. (2001) The learner as researcher: Introducing <strong>corpus</strong> concordancing<br />
in the c<strong>la</strong>ssroom. In Aston, G. (a cura di). Cit. Pagg 108-137.<br />
H<strong>un</strong>ston, S. (2002). Corpora in applied <strong>linguistics</strong>. CUP, Cambridge.<br />
Johns, T. (1991). Should you be persuaded- Two samples of data-driven<br />
learning. In S. Granger (a cura di). Learner English on Computer. Longman,<br />
Harlow. pagg. 199-209.<br />
Leech, G. (1997). Teaching and <strong>la</strong>nguage corpora: a convergence. In<br />
Wichmann, A., Fligelstone, S., McEnery, T., Knowles, G. (a cura di), Teaching<br />
and Language corpora. London, Longman, pagg. 1-23.<br />
Leone, P., Grandi, G. (2006) Le parole del<strong>la</strong> storia e <strong>la</strong> comprensione del testo<br />
sco<strong>la</strong>stico in italiano L2”. In ITALS: 10. Guerra, Perugia. pagg. 69-92.<br />
Leone, P. (2009) in corso di stampa su ITALS.<br />
Partington, A. (2001). Corpus-based description in teaching and learning In<br />
Aston, G. (a cura di). Cit. pagg. 63-84.<br />
Prat Zagrebelsky M. T. (1998). Il Lessico: descrizione, insegnamento,<br />
apprendimento. In Prat Zagrebelsky M. T. (a cura di). Lessico e<br />
apprendimento linguistico. Quaderni del Lend. La Nuova Italia, Scandicci (FI).<br />
Prat Zagrebelsky M. T.(a cura di). (2004). Computer Learner Corpora.<br />
Theoretical Issues and empirical Case Studies of Italian Advanced EFL<br />
Learners’ Inter<strong>la</strong>nguage. Edizioni dell’Orso, Alessandria.<br />
Scott M. (2005) The behaviour of Key Words, reperibile al sito URL<br />
www.lexically.net/downloads/writing/bham/handout.doc.<br />
Sinc<strong>la</strong>ir, J. (1991). Corpus, Concordance, Collocation. Oxford University Press,<br />
Oxford.<br />
Sinc<strong>la</strong>ir, J. (a cura di) (2004). How to Use Corpora in Language Teaching.<br />
Benjamins, Amsterdam.<br />
3<br />
7
Stubbs, Michael. 1995 Collocations and semantic profiles: On the cause of the<br />
trouble with quantitative studies. F<strong>un</strong>ctions of Language 2:1. Benjamins,<br />
Amsterdam.<br />
Zanettin, F. (2001). Swimming in words: corpora, trans<strong>la</strong>tion, and <strong>la</strong>nguage<br />
learning. In Aston, G. (a cura di). Learning with corpora. Athelstan, Houston,<br />
TX/ CLUEB, Bologna.<br />
Zorzi, D. (2001) The pedagogic use of spoken corpora: learning discourse<br />
markers in Italian. In Aston, G. (a cura di). Cit. pagg.85-107.<br />
Sitografia<br />
In aggi<strong>un</strong>ta ai siti indicati nel percorso, per ulteriori informazioni sul<strong>la</strong> ricerca<br />
sul<strong>la</strong> linguistica dei corpora e su corpora esistenti, si vedano:<br />
Corpora in lingua inglese e risorse per <strong>la</strong> costruzione di corpora (in<br />
inglese)<br />
European Centres<br />
The International Computer Archive of Modern English (ICAME) at the<br />
University of Bergen in Norway.<br />
Corpus Linguistics at the University of Birmingham<br />
The University of Birmingham and Collins Publishers COBUILD Bank of English<br />
The European Corpus Initiative at Edinburgh University<br />
The HCRC Map Task Corpus at Edinburgh University<br />
The International Corpus of English at the Survey of English Usage, University<br />
College London<br />
The Machine Readable Corpus of Spoken English (Universities of Reading and<br />
Leeds)<br />
The SUSANNE Corpus<br />
Corpus holdings at the University of Lancaster<br />
Bergen Corpus of London Teenage Language (COLT)<br />
Corpus of Written British Creole<br />
The Lingua Parallel Concordancing Project<br />
RELATOR (European Linguistic Resources Repository Network)<br />
ShATR: A Speech Science Corpus<br />
English-Norwegian Parallel Corpus<br />
English Turkish Aligned Parallel Corpora<br />
The Standard Corpus of everyday English Usage A multimedia project.<br />
And, of course, the British National Corpus<br />
North American Centers<br />
The Linguistic Data Consortium<br />
The CHILDES database at Carnegie-Mellon<br />
Consortium for Lexical Research at University of New Mexico<br />
The Penn-Helsinki Parsed Corpus of Middle English<br />
The TRAINS Spoken Dialogue Corpus<br />
Air Traffic Control Corpus (ATC Corpus)<br />
SPIDRE Corpus - Recorded Telephone Conversations<br />
ARTFL: American and French Research on the Treasury of the French Language<br />
MLTS: Multi<strong>la</strong>nguage Telephone Speech Corpus<br />
3<br />
8
Corpus Linguistics Pages<br />
CORPORA<br />
The electronic mailing list for everyone interested in linguistic corpora<br />
ACL SIGLEX-<br />
Special Interest Group on the Lexicon of the Association for Computational<br />
Linguistics<br />
The ACL NLP/CL Universe<br />
Links to computational <strong>linguistics</strong> resources, including corpora.<br />
Neologisms from R&D Unit for English Studies, Liverpool University<br />
A series of lists of neologisms in context from journalistic text, particu<strong>la</strong>rly<br />
intended for teachers of English <strong>la</strong>nguage<br />
Michael Barlow's Corpus page<br />
A comprehensive, and extremely useful collection of corpora and resources<br />
re<strong>la</strong>ting to <strong>corpus</strong> <strong>linguistics</strong><br />
Tim Johns Data- driven Learning Page<br />
Particu<strong>la</strong>rly useful for those interested in the use of corpora in English <strong>la</strong>nguage<br />
teaching, as it contains a <strong>la</strong>rge archive of the results of students' work.<br />
The Centre for English Corpus Linguistics (CECL)<br />
A research centre r<strong>un</strong> by Professor Sylviane Granger, CECL specialises in<br />
computer learner corpora and French-English contrastive <strong>linguistics</strong>.<br />
The Internet Grammar of English<br />
A new project based at the Survey of English Usage. It involves writing a new<br />
grammar of English and publishing it exclusively on the World Wide Web.<br />
Corpus Linguistics Course<br />
These web pages are intended to supplement the book "Corpus Linguistics" ,<br />
written by Tony McEnery and Andrew Wilson, published by Edinburgh University<br />
Press.<br />
Tutorial: Concordances and Corpora<br />
A tutorial derived from a Corpus Linguistics course taught by Catherine Ball, at<br />
Georgetown University.<br />
Penn Treebank Remote Query Evaluation Facility<br />
On online service which allows you to enter a <strong>corpus</strong> query, which is then<br />
evaluated on a 2 million word sub<strong>corpus</strong> of the Penn Treebank.<br />
Groupe de Travail Corpus et Syntaxe<br />
A collection of <strong>corpus</strong> research sites and tools, collected by this Parisian<br />
research group.<br />
Annotated list of resources on statistical natural <strong>la</strong>nguage processing and<br />
<strong>corpus</strong>-based computational <strong>linguistics</strong><br />
A listing of <strong>corpus</strong> tools and text sites aimed particu<strong>la</strong>rly at those working on<br />
NLP.<br />
Contragram<br />
The online version of the Quarterly Newsletter of the Contrastive Grammar<br />
Research Group at the University of Gent.<br />
European Language Resources Association<br />
3<br />
9
ELRA provides a centralized organization for the validation, management, and<br />
distribution of speech, text, and terminology resources and tools, and promotes<br />
their use within the European telematics R&TD comm<strong>un</strong>ity.<br />
ELSNET<br />
The European Network in Language and Speech. This has a particu<strong>la</strong>rly useful<br />
listing of newspaper corpora.<br />
L<strong>un</strong>d University- Department of Linguistics and Phonetics<br />
A collection of resources for computational <strong>linguistics</strong><br />
TELRI (Trans European Language Resources Infrastructure)<br />
A European Commission-f<strong>un</strong>ded initiative which fosters col<strong>la</strong>boration between<br />
industry and academic research centres and supplies the NLP comm<strong>un</strong>ity with<br />
precompetitive/ public domain <strong>la</strong>nguage resources, such as corpora, machine<br />
readable dictionaries and lexica and software tools for linguistic data.<br />
Corpora for research<br />
A collection of resources for research into <strong>corpus</strong> <strong>linguistics</strong>.<br />
Corpus Research, University of Birmingham<br />
Information about the Corpus Research Group at Birmingham University,<br />
divided into three sections, Staff, Publications and Projects.<br />
Euralex<br />
The European Association for Lexicography mailing list<br />
The Language Technology Group Helpdesk -- Frequently Asked Questions<br />
This includes information about Corpora, and <strong>corpus</strong> analysis tools and<br />
software.<br />
Corpus analysis tools<br />
Automatic Mapping Among Lexico-Grammatical Annotation Models: (AMALGAM)<br />
An experimental POS tagger, avai<strong>la</strong>ble over email.<br />
Corpus Research, University of Birmingham Part-of-Speech Tagging Service<br />
An experimental E-Mail Tagging Service for English texts<br />
Link Grammar<br />
An original theory of syntax re<strong>la</strong>ted to dependency grammar. This page includes<br />
a parser for English. Given a sequence of words, the system determines its<br />
grammaticality and extracts its syntactic structure.<br />
Textual Corpora and tools for their exploration<br />
A project at the University of Stuttgart designed to develop a representation for<br />
texts and mark-ups, along with a query <strong>la</strong>nguage and a <strong>corpus</strong> access system<br />
for linguistic exploration of the text material.<br />
LT NSL<br />
A development environment for SGML-based <strong>corpus</strong> and document processing,<br />
created by the Language Technology Group at the University of Edinburgh.<br />
Corpus Wizard<br />
A "Text Find" utility to produce KWIC concordance. Version 1.05 supports<br />
regu<strong>la</strong>r expressions in KWIC Search.<br />
Corsica<br />
Corsica is a client/server software system for the creation and access of<br />
linguistic text corpora. It was initially developed by Marco Zierl and is<br />
maintained by him at Department of Computational Linguistics at the University<br />
of Er<strong>la</strong>ngen.<br />
4<br />
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