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Proposta ai comuni per centri storici come Sister scarl - Comune di ...

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

PREMESSA E PRESENTAZIONE DELL’EQUIPE DI LAVORO<br />

L’EQUIPE<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

Giovanni Profumo<br />

Andrea Giovanelli<br />

Sergio Niccolini<br />

Marcello Giovanelli<br />

Ferruccio Veneri<br />

Mauro Linar<strong>di</strong><br />

Silvano Daldoss<br />

Luciano Pilati<br />

La consulenza resa dal Centro <strong>di</strong> Assistenza Tecnica<br />

C.A.T. Imprese Unione S.r.l., che si sostanzia nel presente Report, si<br />

è resa possibile grazie al pieno coinvolgimento del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Riva<br />

del Garda (soggetto proponente), in primo luogo nella <strong>per</strong>sona del vicesindaco<br />

assessore Mosaner e grazie al contributo dei funzionari<br />

comunali, fra i quali si menzionano il dott.Matteotti e l’arch.Parolari.<br />

Si ringraziano inoltre le Associazioni rappresentative <strong>di</strong> soggetti<br />

economici e tutti coloro che hanno offerto contributi tangibili,<br />

specialmente nel corso dei lavori del Tavolo <strong>di</strong> concertazione e nella<br />

acquisizione <strong>di</strong> dati e informazioni, anche a mezzo della fase riguardante<br />

gli opinion leaders.<br />

Inoltre, coinvolgendo il Progetto molteplici aspetti in ottica<br />

sistemica, numerose sono state le professionalità spese, in grado <strong>di</strong><br />

interagire e implementare con processi consolidati <strong>di</strong> team buil<strong>di</strong>ng le<br />

competenze necessarie <strong>per</strong> lo sviluppo <strong>di</strong> una iniziativa <strong>di</strong> spessore.<br />

Il dott.Andrea Giovanelli ha curato, in collaborazione col<br />

dott.Giovanni Profumo, <strong>di</strong>rettore dell’Unione Commercio, Turismo e<br />

Attività <strong>di</strong> Servizio e responsabile <strong>di</strong> C.A.T. Imprese Unione, la fase <strong>di</strong><br />

preanalisi e su<strong>per</strong>visionato l’intera fase <strong>di</strong> indagine (acquisizione dati,<br />

elaborazioni, analisi su opinion leaders, etc.). I due professionisti<br />

hanno materialmente steso il presente Report, con i relativi allegati.<br />

Importanti contributi con riferimento alla stesura del Report<br />

sono riferibili all’arch.Sergio Niccolini, in particolare <strong>per</strong> quanto riguarda<br />

la stesura delle ipotesi progettuali ricadenti in ambito urbanistico,<br />

al dott.Marcello Giovanelli, al dott.Ferruccio Veneri e al sig. Silvano<br />

Daldoss <strong>di</strong> CAT Imprese Unione, al dott.Mauro Linar<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Sister</strong> <strong>scarl</strong>,<br />

al prof.Luciano Pilati <strong>di</strong> <strong>Sister</strong> <strong>scarl</strong>, referente scientifico.<br />

Infine, si ringraziano tutti gli altri soggetti intervenuti, che<br />

hanno fornito concreti apporti alla realizzazione del Report.<br />

Centro <strong>di</strong> Assistenza Tecnica <strong>per</strong> il Commercio<br />

C.A.T. Imprese Unione S.r.l.<br />

Il Presidente<br />

Massimo Piffer<br />

1


INTRODUZIONE<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Da tempo assistiamo con crescente preoccupazione alle profonde trasformazioni<br />

che interessano il nostro commercio.<br />

L’affacciarsi prepotente della grande <strong>di</strong>stribuzione impone<br />

alle imprese, in particolare a quelle <strong>di</strong> ridotte <strong>di</strong>mensioni, <strong>di</strong> attuare<br />

strategie competitive nuove che le vedano capaci <strong>di</strong> creare sinergie<br />

con le altre realtà impren<strong>di</strong>toriali attanagliate dalle medesime problematiche.<br />

Le piccole aziende commerciali, al pari dei pubblici esercizi,<br />

dei ristoranti, degli alberghi e delle attività artigiane, non possono più<br />

considerarsi <strong>come</strong> realtà chiuse “al <strong>di</strong> qua della porta” in attesa che il<br />

cliente entri. Debbono invece rinforzare la capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare<br />

aziende <strong>di</strong>namiche ed aggressive, comprendere che la loro forza sta<br />

nello “stare insieme”, e che ciascuno è parte <strong>di</strong> un sistema che interagisce<br />

in modo <strong>di</strong>namico con le altre attività impren<strong>di</strong>toriali.<br />

Per le imprese che o<strong>per</strong>ano in centro storico, poi, gli svantaggi<br />

sono ulteriormente accresciuti d<strong>ai</strong> problemi creati dalla <strong>di</strong>fficoltà<br />

degli accessi, dalla cronica insufficienza dei parcheggi, dal degrado<br />

architettonico e dalla evoluzione dei comportamenti dei consumatori,<br />

sempre più esposti al richiamo della grande <strong>di</strong>stribuzione.<br />

Ed allora, fondamentale <strong>di</strong>venta far sì che lo svantaggio<br />

competitivo derivante dalle ridotte <strong>di</strong>mensioni si traduca in una potente<br />

spinta ad o<strong>per</strong>are insieme, creando quelle sinergie tra le imprese<br />

sia all’interno che all’esterno del comparto commerciale, al fine <strong>di</strong><br />

sfruttare gli innegabili vantaggi che ne possono derivare.<br />

Il presupposto fondamentale da cui si parte è l’idea che se<br />

le imprese commerciali ubicate nel centro storico (ma l’idea è applicabile<br />

anche ad altre aree del territorio comunale, quali ad esempio<br />

una via, una piazza o un quartiere) mettono in atto strategie unitarie a<br />

livello <strong>di</strong> immagine e <strong>di</strong> servizio offerto, potranno aumentare l'attrattività<br />

complessiva, i passaggi delle <strong>per</strong>sone e, <strong>di</strong> conseguenza, migliorare<br />

anche i risultati gestionali della singola azienda.<br />

L’idea guida <strong>per</strong> lo sviluppo <strong>di</strong> strategie <strong>di</strong> valorizzazione dei<br />

<strong>centri</strong> <strong>storici</strong> è che il prodotto offerto <strong>ai</strong> consumatori non sia costituito<br />

solo dalle caratteristiche del singolo negozio, ma anche da elementi<br />

costitutivi della zona nel suo complesso e d<strong>ai</strong> servizi accessori che<br />

essa può offrire.<br />

Il Centro <strong>di</strong> Assistenza Tecnica <strong>per</strong> il Commercio CAT Imprese<br />

Unione Srl, grazie alla collaborazione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> professionalità<br />

esterne, si propone <strong>di</strong> assistere le amministrazioni comunali<br />

nella elaborazione dei progetti <strong>di</strong> rilancio e rivitalizzazione dei <strong>centri</strong><br />

<strong>storici</strong> sollecitando, e nel contempo favorendo, il sorgere delle necessarie<br />

sinergie fra gli o<strong>per</strong>atori e le categorie economiche, ponendo in<br />

tal modo le basi <strong>per</strong> una fattiva e o<strong>per</strong>osa collaborazione.<br />

C.A.T. Imprese Unione S.r.l.<br />

Giovanni Profumo<br />

2


1. PREMESSA<br />

PARTE I<br />

INQUADRAMENTO GENERALE<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Riva del Garda ha affidato al Centro <strong>di</strong> Assistenza Tecnica C.A.T.<br />

Imprese Unione S.r.l. un incarico consulenziale finalizzato alla redazione <strong>di</strong> un<br />

“Progetto <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale del centro storico”.<br />

Tale Progetto ha una forte carica innovativa, anche <strong>per</strong>ché in grado <strong>di</strong><br />

coinvolgere in un’ottica sistemica i settori dell’urbanistica, dell’e<strong>di</strong>lizia, del commercio<br />

su area privata e su area pubblica, dell’artigianato, dei trasporti, della ricettività<br />

e dei servizi in genere, oltre ad avere delle evidenti interconnessioni<br />

con il contesto sociale e la residenzialità.<br />

Risulta previsto dalla legge provinciale 8 maggio 2000 n.4 1 , che all'articolo<br />

28 prevede espressamente che i Comuni con oltre tremila abitanti e quelli<br />

sede <strong>di</strong> comprensorio approvino il Progetto in argomento.<br />

La norma provinciale, riportata in allegato al presente Report, riprende<br />

il portato del decreto legislativo 31 marzo 1998 n.114 <strong>di</strong> riforma del commercio 2 ,<br />

decreto che è il risultato <strong>di</strong> scelte o<strong>per</strong>ate sulla base <strong>di</strong> una vasta analisi condotta<br />

su es<strong>per</strong>ienze similari realizzate in <strong>di</strong>versi Paesi europei, tenendo nel contempo<br />

conto dell’evoluzione intervenuta a livello nazionale in ambito urbanistico<br />

<strong>per</strong> quanto riguarda l’approccio alla tutela e valorizzazione dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, che<br />

nel corso degli ultimi decenni ha cambiato parzialmente in<strong>di</strong>rizzo, evidenziando<br />

<strong>come</strong> fattore decisivo <strong>per</strong> garantire uno sviluppo equilibrato <strong>di</strong> tali aree urbane<br />

l’inquadramento della tutela urbanistica in un contesto esteso alle <strong>di</strong>verse funzioni<br />

ivi ricadenti.<br />

Il rilancio commerciale, ma non solo, del centro storico è un elemento<br />

organico <strong>per</strong> ogni processo <strong>di</strong> rivitalizzazione, riqualificazione sociale ed economica<br />

dello stesso e comporta un’ampia con<strong>di</strong>visione e concertazione, fino alla<br />

concreta impostazione <strong>di</strong> un rapporto collaborativo fra Pubblica Amministrazione,<br />

Associazioni, Organismi, altri Soggetti pubblici e privati attivi <strong>per</strong> favorire<br />

uno sviluppo integrato, in termini <strong>di</strong> residenzialità, socialità, occupazione, artigianato,<br />

servizi, commercio, cultura e spettacolo. Gli stessi rappresentano gli<br />

artefici e nel contempo i destinatari del Progetto <strong>di</strong> riqualificazione del centro<br />

storico e sono autori <strong>di</strong> strategie <strong>di</strong>rette a:<br />

migliorarne le con<strong>di</strong>zioni strutturali in termini <strong>di</strong> accessibilità e parcheggi;<br />

migliorarne le con<strong>di</strong>zioni promozionali e gestionali (es.: promozione congiunta<br />

e integrata in un circuito provinciale dei <strong>centri</strong> commerciali naturali,<br />

fruizione <strong>di</strong> economie <strong>di</strong> scala fra o<strong>per</strong>atori nella <strong>comuni</strong>cazione e <strong>per</strong> la attuazione<br />

<strong>di</strong> iniziative pubblicitarie connesse a insegne, vetrine, accessi punto<br />

ven<strong>di</strong>ta);<br />

favorirne lo sviluppo sociale, con recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> residenzialità, ed economico;<br />

favorire il recu<strong>per</strong>o dell’offerta economica riferita a commercio, pubblici<br />

1 titolata “Disciplina dell’attività commerciale in provincia <strong>di</strong> Trento”<br />

2 denominato “Bersani” dal nome del Ministro proponente<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

3


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

esercizi, artigianato, ricettività e servizi (con miglioramento del mix dell'offerta,<br />

anche con previsione <strong>di</strong> agevolazioni <strong>per</strong> la costituzione <strong>di</strong> una “via dei<br />

mestieri” e <strong>per</strong> favorire l’occupazione <strong>di</strong> locali vuoti);<br />

favorire il potenziamento della rete dei servizi, considerando che il centro<br />

storico fa parte del “sistema – città”;<br />

in sintesi, o<strong>per</strong>are <strong>per</strong> una piena valorizzazione dei punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> eccellenza<br />

oggi rilevati (offerta integrata, visibilità su un ampio mercato internazionale,<br />

turisticità, lago, storia e tra<strong>di</strong>zione) o potenziali, partendo da questi<br />

<strong>per</strong> ad<strong>di</strong>venire ad uno sviluppo armonico e integrato del cuore della città.<br />

2. OBIETTIVI<br />

Obiettivo centrale del Progetto è l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un minimo comune<br />

denominatore <strong>per</strong> un rilancio integrato e concertato del centro storico <strong>di</strong> Riva<br />

del Garda, attraverso un esame analitico iniziale sottoposto in seguito ad una<br />

ampia fase <strong>di</strong> concertazione e ad una serie <strong>di</strong> verifiche con numerosi opinion<br />

leaders, rappresentativi del contesto socio – economico locale.<br />

Spesso il pensiero dominante (e la stessa normativa e giurisprudenza,<br />

<strong>come</strong> si vedrà più avanti) ha visto il centro storico <strong>come</strong> una porzione <strong>di</strong> territorio<br />

da tutelare e conservare, <strong>come</strong> fosse un “museo a cielo a<strong>per</strong>to”. Tale visione<br />

appare sempre più errata, su<strong>per</strong>ata, lontana dalle <strong>di</strong>namiche socio – economiche<br />

e dalla “quoti<strong>di</strong>anità”, aspetti che presuppongono una visione del centro<br />

storico <strong>come</strong> un’area viva, appetibile, attrattiva e nel contempo agevolmente<br />

fruibile: il cuore pulsante della città.<br />

L’idea del Progetto consiste nel concepire la città <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

<strong>come</strong> un’unica azienda, un “prodotto” da veicolare e commercializzare al pari <strong>di</strong><br />

un “centro commerciale”, che nel caso <strong>di</strong> specie è “naturale”.<br />

Con precipuo riferimento alle <strong>di</strong>namiche del commercio latu sensu due<br />

sono le tipologie potenziali <strong>di</strong> sviluppo: da un lato, si riscontra la formula dei<br />

“<strong>centri</strong> commerciali artificiali”, quasi m<strong>ai</strong> integrati nel tessuto urbano citta<strong>di</strong>no,<br />

realtà impattanti che se non guidate dalla Pubblica Amministrazione possono<br />

contribuire ad impoverire la rete commerciale e dei servizi ra<strong>di</strong>cata nei <strong>centri</strong><br />

<strong>storici</strong>; dall’altro si ha la tendenza, in crescita, a recu<strong>per</strong>are il centro citta<strong>di</strong>no<br />

<strong>come</strong> “centro commerciale naturale”, con la finalità <strong>di</strong> riorganizzare l’offerta esistente,<br />

valorizzandone le peculiarità e tenendo, quale fermo punto <strong>di</strong> riferimento,<br />

la necessità <strong>di</strong> o<strong>per</strong>are <strong>per</strong> un recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> socialità, residenzialità, sicurezza.<br />

Si anticipa che fra i vari modelli <strong>di</strong> rilancio del centro commerciale nel<br />

caso <strong>di</strong> specie sembra da subito <strong>di</strong> dover scartare le ipotesi legate a <strong>centri</strong> “Disneyland”<br />

(monocultura turistica rivolta al turista mor<strong>di</strong> e fuggi, con espulsione<br />

<strong>di</strong> attività non “congrue”) ed a <strong>centri</strong> "classisti" (residenza agiata e struttura<br />

commerciale e <strong>di</strong> servizi <strong>per</strong> il turista <strong>di</strong> fascia alta e internazionale), che portano<br />

entrambe a <strong>centri</strong> chiusi, poco vissuti e poco frequentati da chi vive in città,<br />

mentre la scelta che pare <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre va nel senso del centro “rivitalizzato”,<br />

con tutela della residenza e delle attività tra<strong>di</strong>zionali caratteristiche, nel quale si<br />

o<strong>per</strong>a <strong>per</strong> un miglioramento dei servizi a vantaggio <strong>di</strong> residenti e non.<br />

re:<br />

Il centro storico, quale organizzazione impren<strong>di</strong>toriale, mira a consenti-<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

4


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

la razionale programmazione dei processi <strong>di</strong> sviluppo e l’identificazione e<br />

declinazione dei contenuti attraverso i quali guidare i processi, con elaborazione<br />

<strong>di</strong> progettualità con<strong>di</strong>vise da parte dell’Amministrazione <strong>di</strong> Riva del<br />

Garda, degli O<strong>per</strong>atori economici, degli Enti, Organismi ed Associazioni della<br />

zona, <strong>per</strong> uno sviluppo armonico dei vari settori;<br />

la messa a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni e informazioni <strong>per</strong> sviluppare in modo<br />

equilibrato le varie attività/comparti, garantendo la salvaguar<strong>di</strong>a ambientale<br />

ed un ottimale utilizzo delle risorse esistenti;<br />

l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> linee generali <strong>di</strong> sviluppo futuro attraverso specifiche azioni<br />

strategiche e progetti concreti.<br />

3. LA SITUAZIONE RILEVATA: PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA<br />

Si rilevano numerosi tratti <strong>di</strong>stintivi incidenti sul centro storico <strong>di</strong> Riva:<br />

1. Una evoluzione progressiva dell’offerta commerciale posta al <strong>di</strong> fuori del<br />

centro storico e, in particolare, concentrata lungo l’importante arteria che<br />

collega Riva del Garda con Arco, con un processo <strong>di</strong> modernizzazione rilevabile<br />

nella tendenza alla concentrazione degli esercizi commerciali. I nuovi<br />

inse<strong>di</strong>amenti sono presenti essenzialmente sul territorio <strong>di</strong> Arco e alcuni<br />

sono in fase realizzativa. In tale area l’offerta si associa a realtà che si rivolgono<br />

ad ambiti territoriali estesi. I <strong>centri</strong> commerciali “artificiali” <strong>di</strong> via Santa<br />

Caterina si contrappongono al “centro commerciale naturale” del centro storico<br />

<strong>di</strong> Riva del Garda, che allo stato non appare in sofferenza ma che si dovrà<br />

maggiormente caratterizzare e rendere appetibile.<br />

2. Riva del Garda è un comune con notevoli plus, con forte vocazione turistica<br />

e con un’area gravitazionale estesa. Inoltre, è sede <strong>di</strong> molti servizi e attività<br />

“attrattive”. L’insieme <strong>di</strong> queste peculiarità rappresenta un aspetto da considerare<br />

<strong>per</strong> conseguire un incremento della attrattività del comune in genere<br />

e del centro storico, in particolare.<br />

3. Il centro storico <strong>di</strong> Riva è <strong>di</strong> favorevole impatto visivo, con limitato degrado<br />

ambientale e importanti o<strong>per</strong>e <strong>di</strong> arredo urbano.<br />

4. Paradossalmente, la notevole visibilità e “spen<strong>di</strong>bilità” del comune su un<br />

mercato globale, tende ad esaltarne una fruizione turistica in parte negativa,<br />

in<strong>di</strong>cata <strong>come</strong> quella del turismo “mor<strong>di</strong> e fuggi”, che nel breve termine può<br />

concorrere a nascondere talune problematiche ma che nel lungo <strong>per</strong>iodo<br />

porta a un depau<strong>per</strong>amento progressivo della proposta locale, enfatizzando<br />

le caratteristiche <strong>di</strong> un’offerta appiattita e standar<strong>di</strong>zzata.<br />

5. E’ evidente un notevole carico antropico nel <strong>per</strong>iodo turistico, con conseguenti<br />

fenomeni negativi connessi alla accessibilità al centro storico, al traffico,<br />

alla standar<strong>di</strong>zzazione dell’offerta commerciale.<br />

6. Un dato acquisito e con<strong>di</strong>viso d<strong>ai</strong> <strong>di</strong>versi Soggetti intervenuti nel Progetto è<br />

che il centro storico rappresenta una opportunità, una risorsa strategica <strong>per</strong><br />

Riva del Garda e, in quanto tale, richiede una programmazione integrata e<br />

concertata, “in progress”, posto che la strategia inizialmente impostata potrà<br />

essere adattata al mutare delle con<strong>di</strong>zioni endogene e - in particolare - esogene,<br />

riconducibili a molteplici fattori (variazioni dei flussi turistici, scelte urbanistiche,<br />

<strong>di</strong> accessibilità e parcheggi, etc.).<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

7. E’ altresì aspetto con<strong>di</strong>viso che l’o<strong>per</strong>azione che si avvia dovrà necessariamente<br />

cercare <strong>di</strong> anticipare le <strong>di</strong>namiche future e, se possibile, <strong>di</strong> guidarle,<br />

non <strong>di</strong>menticando che si è in presenza <strong>di</strong> un sistema–città, dove ogni misura<br />

attuata ha conseguenze <strong>di</strong>rette su altre parti del sistema.<br />

8. Si rileva un parziale eccesso riferito all’uso <strong>di</strong>rezionale e terziario degli e<strong>di</strong>fici<br />

del contesto centrale.<br />

9. Limitazione del traffico e pedonalizzazione <strong>di</strong> molti spazi pubblici (una estesa<br />

zona a traffico limitato), hanno progressivamente recu<strong>per</strong>ato il valore ambientale<br />

della “città storica”, avviando un processo <strong>di</strong> cambiamento anche<br />

del tessuto sociale e commerciale. E’ necessario porsi l’obiettivo <strong>di</strong> riallacciare<br />

questa porzione <strong>di</strong> territorio alla città intera.<br />

10. A fronte <strong>di</strong> una popolazione comunale <strong>di</strong> 15000 unità, sono poco più <strong>di</strong> mille<br />

i residenti in centro storico, una <strong>per</strong>centuale <strong>di</strong> circa il 7%, il che evidenzia<br />

<strong>come</strong> tale ambito svolga una limitata funzione residenziale. O<strong>per</strong>ando un<br />

salto in<strong>di</strong>etro nel tempo si osserva che nel 1991 i residenti nell’area centrale<br />

erano oltre 1100; in poco più <strong>di</strong> un decennio il centro storico ha <strong>per</strong>so <strong>di</strong> residenzialità<br />

sia in valore assoluto che in rapporto al totale comunale (quasi<br />

un punto <strong>per</strong>centuale e mezzo). Fra le motivazioni si ricorda ancora una volta<br />

lo sviluppo del terziario pubblico e privato (che tipicamente contrasta con<br />

la residenzialità), il costo degli immobili e, <strong>di</strong> conseguenza, delle locazioni,<br />

ma anche le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> accesso e sosta, tutti fattori che scoraggiano ampie<br />

fasce sociali.<br />

11. In centro storico l’offerta commerciale è ampiamente <strong>di</strong>mensionata se rapportata<br />

<strong>ai</strong> soli residenti. Si hanno quasi 170 negozi ogni 1000 abitanti e quasi<br />

11.500 m 2 <strong>di</strong> aree ven<strong>di</strong>ta sempre <strong>per</strong> 1.000 residenti (<strong>per</strong> l’intero comune<br />

il parametro vale meno <strong>di</strong> 2.500 m 2 ).<br />

12. Gli esercizi del centro storico sono 180, poco più del 50% del totale comune.<br />

Erano 186 nel 1994. Dei 36.500 m 2 <strong>di</strong> su<strong>per</strong>fici comunali attuali, 12.100<br />

m 2 sono in centro storico, circa il 33%. Erano circa 11.700 m 2 nel 1994.<br />

13. I negozi in centro storico hanno me<strong>di</strong>amente una contenuta su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong><br />

ven<strong>di</strong>ta; 171 attività su 180 (il 95%) ricadono nella fascia <strong>di</strong>mensionale del<br />

vicinato (<strong>per</strong> Riva quella fino a 150 m 2 <strong>di</strong> su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta). La su<strong>per</strong>ficie<br />

me<strong>di</strong>a è <strong>di</strong> 67 m 2 , rispetto a 102 m 2 rilevati a livello comunale (il 35% in<br />

meno), pur in<strong>di</strong>viduandosi un minimo trend <strong>di</strong> crescita rispetto al 1994,<br />

quando la su<strong>per</strong>ficie me<strong>di</strong>a in centro era inferiore a 63 m 2 .<br />

14. Il centro storico è connotato da una elevata incidenza <strong>di</strong> esercizi non alimentari,che<br />

giustificano quasi il 90% del totale attività, mentre a livello comunale<br />

non arrivano all’80%.<br />

15. Il commercio su aree pubbliche (ambulantato) è poco presente in centro,<br />

con due mercati giornalieri <strong>di</strong> limitata articolazione. Il mercato mensile (bimensile<br />

in stagione) è appena al <strong>di</strong> fuori del centro storico e molti soggetti<br />

in<strong>di</strong>cano che lo stesso genererebbe talune problematiche connesse a traffico<br />

e parcheggi, non sembrando svolgere, così <strong>come</strong> oggi articolato, un ruolo<br />

attivo a favore dell’offerta del centro storico.<br />

16. Oggi il centro storico pare avere tutte le caratteristiche ma non si configura<br />

e non si “spende” quale “centro commerciale naturale”; inoltre, sembra <strong>per</strong>dere<br />

progressivamente <strong>di</strong> appeal venendo meno parte della “ren<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> posizione”<br />

a causa della competizione con una rete commerciale molto articolata<br />

e <strong>di</strong> elevata attrazione, posizionata lungo la <strong>di</strong>rettrice Riva – Arco, con<br />

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molteplici <strong>centri</strong> commerciali artificiali.<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

17. Oggi i commercianti del centro storico non sono organizzati e non o<strong>per</strong>ano<br />

<strong>come</strong> un soggetto unico. Dall’indagine condotta, anche sugli opinion leaders,<br />

ci sono segnalazioni riguardo al fatto che una quota parte <strong>di</strong> questi si<br />

limiterebbe a tirare avanti e che talune attività non sarebbero più all’altezza<br />

delle crescenti esigenze dell’utenza.<br />

18. La presenza <strong>di</strong> pubblici esercizi nell’area centrale appare più che adeguata,<br />

sia <strong>per</strong> densità che <strong>per</strong> tipologia <strong>di</strong> proposta. Molto presenti p<strong>ai</strong>ono in particolare<br />

le attività <strong>di</strong> ristorazione e il trend della <strong>di</strong>namica riferita al centro storico<br />

appare favorevole. Oggi, quasi la metà dei pubblici esercizi <strong>di</strong> Riva ricade<br />

nel centro storico (ma oltre il 60% dei ristoranti). Trattasi <strong>di</strong> attività importanti<br />

<strong>per</strong> rendere vivo il centro ma in relazione alle medesime si protestano<br />

alcuni problemi connessi alla rumorosità notturna e si evidenzia che alcuni<br />

spazi esterni non p<strong>ai</strong>ono pienamente confacenti all’immagine del centro nel<br />

suo complesso.<br />

19. Il centro storico, oltre ad essere particolarmente ricco <strong>di</strong> attività commerciali,<br />

presenta numerose attività artigianali e <strong>di</strong> servizio, ma non si ritiene che fra<br />

queste ve ne siano alcune in grado <strong>di</strong> svolgere evidente funzione attrattiva e<br />

risultare quin<strong>di</strong> “volano” <strong>per</strong> l’intero centro storico. Sono molto presenti, infatti,<br />

le attività <strong>di</strong> servizio alla <strong>per</strong>sona, mentre limitate risultano le “botteghe<br />

artigiane”, pressoché assenti se il riferimento è <strong>ai</strong> dettami della normativa.<br />

20. Quasi il 25% delle attività ricettive comunali ricade in centro storico. La concentrazione<br />

è più alta con riferimento agli alberghi <strong>di</strong> classifica più elevata,<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> una proposta “<strong>di</strong> qualità” riferita al contesto centrale, che sostanzialmente<br />

“mantiene le posizioni”, pur associandosi a complessità notevoli<br />

legate sia alla logistica sia, in particolare, alla accessibilità alle strutture da<br />

parte degli ospiti che arrivano a Riva con propri mezzi.<br />

21.In relazione <strong>ai</strong> flussi turistici, il target è plurisegmentato. Un tratto <strong>di</strong>stintivo è<br />

la forte presenza <strong>di</strong> turisti stranieri, prevalentemente con soluzione alloggiativa<br />

extralberghiera, lungo una stagionalità estesa. E’ con<strong>di</strong>viso che il turismo<br />

è il motore <strong>di</strong> Riva del Garda e <strong>per</strong>tanto deve essere inteso <strong>come</strong> “momento<br />

strategico” <strong>di</strong> organizzazione della molteplicità <strong>di</strong> fattori presenti nella<br />

realtà locale (territorio, ambiente, servizi, trasporti, cultura, formazione, etc.),<br />

da condurre e gestire con spirito globale ed innovativo, con una visione improntata<br />

a fornire un nuovo prodotto, il “turismo organizzato” (agevole fruizione<br />

<strong>di</strong> molteplici proposte). E’ emerso il problema della necessità d’una<br />

maggiore integrazione tra attività ricettiva e qualità dell’ambiente; è consolidata<br />

l’opinione che la domanda turistica sia elastica non solo rispetto al<br />

prezzo dei servizi turistici stessi, ma anche all’offerta congiunta dei servizi<br />

connessi al go<strong>di</strong>mento delle risorse <strong>di</strong>sponibili sul territorio.<br />

22. Le attività <strong>di</strong> intrattenimento e svago in<strong>di</strong>viduate sono concentrate proprio in<br />

centro storico ma non sono tali da rappresentare un volano che possa generare<br />

ricadute sul tessuto economico <strong>di</strong> tale area urbana. Rispetto ad un<br />

passato anche recente Riva del Garda sembra scontare il peggioramento<br />

della propria proposta connessa a locali <strong>di</strong> intrattenimento e svago (quali<br />

sale da ballo/<strong>di</strong>scoteche).<br />

23. L’analisi ha poi rilevato la presenza <strong>di</strong> un patrimonio culturale ampio. Riva<br />

presenta un mix tale da garantire <strong>di</strong>verse esigenze: storia, arte, sport e natura.<br />

Tuttavia, le numerose attività <strong>di</strong> animazione e promozione, con un fitto<br />

calendario che va da giugno a settembre, oltre <strong>ai</strong> <strong>per</strong>io<strong>di</strong> natalizi, non appa-<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

iono adeguatamente armonizzate fra loro e <strong>per</strong>tanto in grado <strong>di</strong> fare realmente<br />

sinergia. Gli sforzi <strong>di</strong> <strong>comuni</strong>cazione tendono a <strong>di</strong>s<strong>per</strong>dersi in molteplici<br />

rivoli, mentre i vari soggetti coinvolti nella promozione e valorizzazione<br />

rivana dovrebbero <strong>comuni</strong>care tutti insieme con un’unica regia, che potrebbe<br />

essere riferita al maggior soggetto oggi attivo al riguardo, che presenta<br />

una strutturazione stabile ed elevate competenze gestionali, da tutti riconosciute.<br />

24. In relazione alla accessibilità al centro, questa appare buona a livello pedonale<br />

mentre risulta carente a livello veicolare. E’ opinione <strong>di</strong>ffusa che il centro<br />

storico <strong>di</strong> Riva sia allo stato attuale in forte deficit <strong>di</strong> parcheggio. E’ con<strong>di</strong>zione<br />

necessaria, <strong>per</strong> uno sviluppo globale dello stesso, che vengano in<strong>di</strong>viduate<br />

con chiarezza aree <strong>di</strong> sosta adeguatamente <strong>di</strong>mensionate e, in particolare,<br />

posizionate; trattasi <strong>di</strong> una misura prioritaria.<br />

25. L’arredo urbano del centro è un punto <strong>di</strong> forza, con circa due terzi delle aree<br />

pubbliche oggetto <strong>di</strong> intervento <strong>di</strong> sistemazione, giu<strong>di</strong>cato complessivamente<br />

in modo positivo, anche <strong>per</strong> i materiali utilizzati. Anche gli allestimenti p<strong>ai</strong>ono<br />

relativamente completi (anche se in alcuni casi sono numericamente<br />

“scarni”), nonché in buono stato <strong>di</strong> conservazione. Relativamente al livello <strong>di</strong><br />

degrado e<strong>di</strong>lizio e ambientale la situazione è favorevole; limitati, infatti, gli<br />

e<strong>di</strong>fici che necessiterebbero <strong>di</strong> profonde ristrutturazioni.<br />

26. Risultano assenti progetti riferiti al recu<strong>per</strong>o delle facciate e, in particolare, a<br />

misure integrate <strong>di</strong> “visual merchan<strong>di</strong>sing urbano”.<br />

4. PROGETTUALITA’<br />

Per quanto espresso la progettualità “spen<strong>di</strong>bile” che scaturisce dal<br />

presente Progetto riguarda in primo luogo l’identificazione del centro storico <strong>di</strong><br />

Riva del Garda quale “centro commerciale naturale”, sul quale si dovrà investire<br />

tutti insieme affinché questo risulti organizzato, integrato, pianificato, attraente,<br />

vivo, <strong>di</strong> agevole accessibilità e fruibilità, un luogo <strong>di</strong> socialità, dove passeggiare<br />

ammirando gli e<strong>di</strong>fici <strong>storici</strong> ma anche dove poter sod<strong>di</strong>sfare molteplici esigenze<br />

<strong>di</strong> consumo, <strong>di</strong> beni e servizi.<br />

Tale classificazione dovrà necessariamente considerare che con<strong>di</strong>zioni<br />

necessarie <strong>per</strong> il funzionamento <strong>di</strong> qualunque centro commerciale, sia esso artificiale<br />

o naturale, risultano essere:<br />

l’accessibilità, sia in termini veicolari che pedonali e la como<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> fruizione;<br />

in connessione, la dotazione parcheggi;<br />

la piacevolezza dell’ambiente, che presuppone una armonizzazione dell'offerta<br />

in termini <strong>di</strong> marketing (visual merchan<strong>di</strong>sing) e una integrazione della<br />

offerta medesima in termini merceologici (possibilità <strong>di</strong> trovare in un unico<br />

posto tutto ciò che può servire al consumatore, in termini <strong>di</strong> beni, servizi,<br />

fruizioni varie), con presenza <strong>di</strong> alcune proposte (esercizi specializzati, botteghe<br />

e artigianato storico, etc.) che svolgano ruolo <strong>di</strong> “àncora” o attrattori.<br />

L’analisi condotta ha dunque consentito <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare il centro storico<br />

<strong>di</strong> Riva <strong>come</strong> “Centro Commerciale Naturale”, anche alla luce della definizione<br />

riportata nella delibera della Giunta Provinciale n. 340 <strong>di</strong> data 21 febbr<strong>ai</strong>o 2001 3 .<br />

3 all’articolo 7, comma 2<br />

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8


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

La norma in argomento specifica che i progetti <strong>di</strong> qualificazione della<br />

rete commerciale dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> “possono essere promossi su porzioni del territorio<br />

comunale interessate dalla presenza <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti commerciali che costituiscono<br />

veri e propri <strong>centri</strong> commerciali naturali, aree tra<strong>di</strong>zionalmente vocate<br />

<strong>per</strong> le attività commerciali in quanto, <strong>per</strong> la presenza <strong>di</strong> una concentrazione <strong>di</strong><br />

negozi, <strong>di</strong> una integrazione tra le varie merceologie, <strong>di</strong> tipologie <strong>di</strong>stributive <strong>di</strong>versificate<br />

e molteplici attività artigianali e <strong>di</strong> servizio, rendono al consumatore<br />

un servizio completo. Detti progetti devono <strong>per</strong>tanto comprendere, oltre agli<br />

esercizi commerciali al dettaglio in sede fissa, anche le eventuali aree mercatali<br />

<strong>per</strong> l’attività <strong>di</strong> commercio su aree pubbliche, i pubblici esercizi, le attività turistico<br />

- ricettive e <strong>di</strong> intrattenimento e svago, e <strong>di</strong> artigianato <strong>di</strong> servizio.”<br />

Inoltre, tale passaggio si lega necessariamente ad altri due aspetti:<br />

a livello locale, l’in<strong>di</strong>viduazione/costituzione <strong>di</strong> un soggetto forte con funzione<br />

<strong>di</strong> regia e <strong>di</strong> gestione dei processi e delle misure scaturenti (Associazione,<br />

Consorzio fra o<strong>per</strong>atori, Società mista pubblico – privato, altro);<br />

a livello allargato, la previsione <strong>di</strong> un progetto <strong>per</strong> arrivare ad avere una sorta<br />

<strong>di</strong> “Marchio <strong>di</strong> qualità” <strong>per</strong> i “<strong>centri</strong> commerciali naturali del Trentino”, con<br />

inserimento dei <strong>di</strong>versi <strong>centri</strong> in<strong>di</strong>viduati, classificati e costituiti in un circuito<br />

provinciale dei <strong>centri</strong> commerciali a cielo a<strong>per</strong>to, con enormi ritorni in termini<br />

<strong>di</strong> visibilità.<br />

Su una precisa base progettuale e realizzando accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> programma<br />

pubblico – privato, in particolare con le associazioni locali degli o<strong>per</strong>atori economici,<br />

<strong>di</strong> seguito è in<strong>di</strong>viduato un <strong>per</strong>corso (ed anche un Soggetto) <strong>per</strong> una regia<br />

unitaria, volta a porre in essere iniziative <strong>di</strong> carattere <strong>per</strong>manente <strong>per</strong> una piena<br />

valorizzazione della proposta integrata del centro storico. La programmazione<br />

pubblica e l’iniziativa privata dovranno interagire dando luogo a sinergie utili a<br />

creare con<strong>di</strong>zioni equilibrate <strong>di</strong> sviluppo. Queste misure sono poi accompagnate<br />

da soluzioni volte a risolvere l’annoso problema delle aree <strong>di</strong> sosta, insufficienti<br />

<strong>come</strong> <strong>di</strong>mensionamento ma anche <strong>come</strong> posizionamento.<br />

Ciò detto, si evidenzia che lo spunto <strong>per</strong> questa nuova fase <strong>di</strong> sviluppo<br />

“concertato” è dato dalla nuova normativa recata dalla legge provinciale 8 maggio<br />

2000 n. 4 che affida <strong>ai</strong> Comuni il compito <strong>di</strong> governare in maniera <strong>di</strong>namica<br />

il recu<strong>per</strong>o dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, con processi integrati che sappiano contem<strong>per</strong>are<br />

esigenze <strong>di</strong> conservazione, recu<strong>per</strong>o, residenzialità, ammodernamento <strong>di</strong> spazi<br />

utili <strong>per</strong> attività commerciali, paracommerciali, <strong>per</strong> la stessa socialità. A tali conclusioni<br />

si è giunti dopo aver o<strong>per</strong>ato una fase <strong>di</strong> preanalisi <strong>per</strong> indagare tutte le<br />

opportunità esistenti sul territorio e arrivare ad una progettualità con<strong>di</strong>visa, nell'ambito<br />

<strong>di</strong> un approccio <strong>di</strong> marketing territoriale, finalizzato alla valorizzazione<br />

delle risorse e, a cascata, dell’intero centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda.<br />

L’ipotesi in origine alla base <strong>di</strong> tale impostazione è stata quella che si<br />

potrà realizzare un effettivo incremento <strong>di</strong> valore delle risorse locali solo se la<br />

Amministrazione, gli O<strong>per</strong>atori, i Citta<strong>di</strong>ni si convinceranno dell’opportunità <strong>di</strong><br />

o<strong>per</strong>are sinergicamente, secondo gli schemi appunto del “marketing<br />

territoriale”.<br />

La necessità <strong>di</strong> aumentare l’attrattività del centro storico, oggi connotato<br />

da una offerta non particolarmente caratterizzata e invece ripetitiva, frammentata,<br />

in alcuni casi “su<strong>per</strong>ata” e non al passo coi tempi e con le crescenti<br />

esigenze del consumatore, implica che si debba ragionare anche <strong>per</strong> tale area<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

9


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

secondo i concetti propri delle imprese, con applicazione delle tecniche del marketing,<br />

valutando il centro storico <strong>come</strong> un unicum, un “soggetto strategico” cui<br />

associare l’obiettivo <strong>di</strong> ottimizzare il benessere collettivo nel me<strong>di</strong>o-lungo termine,<br />

componendo le <strong>di</strong>fferenti e legittime aspettative dei soggetti coinvolti.<br />

E’ necessario in<strong>di</strong>viduare gli obiettivi raggiungibili <strong>di</strong> breve, me<strong>di</strong>o e lungo<br />

<strong>per</strong>iodo e conseguentemente gli strumenti e interventi da attuare <strong>per</strong> conseguirli,<br />

ponendo sempre attenzione alle peculiarità del territorio, posto che la costruzione<br />

<strong>di</strong> duraturi vantaggi competitivi deve basarsi sulle specificità e sulle risorse<br />

storicamente connotanti il centro storico e l’intera Riva del Garda (turisticità<br />

e ospitalità, lago, storia e tra<strong>di</strong>zione, sport e benessere), partendo da questi<br />

<strong>per</strong> ad<strong>di</strong>venire ad uno sviluppo armonico. Solo una volta in<strong>di</strong>viduate le core<br />

competences si potrà pre<strong>di</strong>sporre un piano strategico integrato.<br />

Ciò detto, le macroprogettualità in<strong>di</strong>viduate, <strong>per</strong>altro strettamente interconnesse<br />

e caratterizzate da alcune sottodeclinazioni, sono <strong>di</strong> seguito anticipate,<br />

mentre saranno sviluppate nella Parte IV del presente Report.<br />

A. CLASSIFICAZIONE E INDIVIDUAZIONE DEL CENTRO STORICO DI RIVA DEL GARDA QUALE<br />

“CENTRO COMMERCIALE NATURALE”<br />

Tale classificazione riveste un ruolo imprescin<strong>di</strong>bile <strong>per</strong> la riqualificazione della<br />

rete degli esercizi tra<strong>di</strong>zionali. Tale passaggio dovrà considerare: accessibilità veicolare<br />

e pedonale, como<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> fruizione e dotazione parcheggi; piacevolezza dell'ambiente;<br />

integrazione dell’offerta; presenza <strong>di</strong> proposte che svolgano ruolo <strong>di</strong> “attrattori”;<br />

promozione e gestione unitarie.<br />

A.1. INSERIMENTO DEL CENTRO COMMERCIALE NATURALE (CCN) DI RIVA DEL<br />

GARDA IN UN CIRCUITO PROVINCIALE DEI CENTRI COMMERCIALI A CIELO APERTO<br />

Ipotesi progettuale volta a prevedere una sorta <strong>di</strong> “Marchio <strong>di</strong> qualità” spen<strong>di</strong>bile<br />

sul mercato turistico allargato <strong>per</strong> i “Centri Commerciali Naturali del Trentino”. Il<br />

CENTRO COMMERCIALE NATURALE <strong>di</strong> Riva del Garda dovrà poi essere veicolato<br />

sul web, sia con un link sulla rete civica del <strong>Comune</strong> che su spazi de<strong>di</strong>cati.<br />

A.2. COSTITUZIONE DI UN SOGGETTO UNITARIO PER LA PROMOZIONE E LA GESTIONE CONCERTATA<br />

DEL CCN DI RIVA DEL GARDA<br />

Il Consorzio (o altro soggetto) dovrà in<strong>di</strong>viduare ed enfatizzare i punti <strong>di</strong> eccellenza<br />

del CCN, veicolandoli al meglio. In concertazione con Categorie, Pubblica Amministrazione,<br />

Organizzazioni locali, svolgerà attività promozionale, gestionale, <strong>di</strong> valorizzazione<br />

e animazione.<br />

A.3. REALIZZAZIONE DI UN POINT DEL CCN DI RIVA DEL GARDA<br />

Il Point, realizzabile nel breve termine, ha quali obiettivi: il miglioramento del servizio<br />

d’informazione al pubblico, la crEAZIONE DI UN MOTIVO DI RICHIAMO, IL SUPPORTO E LA<br />

VEICOLAZIONE IMMEDIATA DELLE OPERAZIONI DI MARKETING.<br />

B. IPOTESI PROGETTUALI CONNESSE A CRITICITA’ URBANISTICHE RILEVATE, IN PARTICOLARE RIFERITE<br />

ALLA ACCESSIBILITÀ E PERCORRIBILITÀ DEL CENTRO, ALLA FRUIBILITÀ DI AREE PARCHEGGIO E DI<br />

“CONTENITORI” DISPONIBILI<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

10


1. OBIETTIVI<br />

PARTE II<br />

METODOLOGIA<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Attorno al rilancio del centro storico si concentrano attenzioni crescenti,<br />

con più obiettivi:<br />

possibilità <strong>di</strong> impiegare la leva del commercio <strong>per</strong> salvaguardare e riqualificare<br />

tale area, favorendo le interazioni fra le attività <strong>di</strong> impresa che in quel<br />

contesto o<strong>per</strong>ano (commercio, turismo, artigianato, servizi, e così via), con il<br />

fine <strong>di</strong> sviluppare una politica attiva <strong>di</strong> rilancio <strong>di</strong> tale contesto;<br />

possibilità <strong>di</strong> partire da tale rilancio <strong>per</strong> avviare una serie <strong>di</strong> iniziative integrate,<br />

da affinare progressivamente, riconducibili ad un progetto <strong>di</strong> marketing<br />

territoriale che comprenda, a titolo esemplificativo, la promozione <strong>di</strong> eventi e<br />

manifestazioni e politiche <strong>di</strong> visual merchan<strong>di</strong>sing urbano;<br />

l’avvio <strong>di</strong> una fase <strong>di</strong> concertazione attorno alla attuazione <strong>di</strong> progetti trasversali,<br />

finalizzati ad una riqualificazione sociale, economica, urbanistica ed<br />

ambientale.<br />

Obiettivi del progetto<br />

impiegare la “leva” del del commercio <strong>per</strong><br />

riqualificare il centro storico<br />

inserire l’iniziativa in un contesto <strong>di</strong><br />

”marketing territoriale”, con misure <strong>di</strong><br />

qualificazione economica ed ambientale<br />

cercare <strong>di</strong> porre un freno al degrado ed<br />

alla <strong>per</strong><strong>di</strong>tà <strong>di</strong> attrattività progressive dei<br />

<strong>centri</strong> <strong>storici</strong><br />

20/08/2003 2<br />

Obiettivi del progetto<br />

sviluppare sviluppare una una politica politica attiva <strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

rilancio del centro, che tipicamente ha<br />

svolto funzione <strong>di</strong> aggregazione sociale,<br />

puntando principalmente sul commercio<br />

(aggregante – attrattore)<br />

coniugare politiche <strong>di</strong> valorizzazione<br />

delle attività commerciali, artigianali, <strong>di</strong><br />

servizio, ricettive site nei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> in<br />

un’ottica <strong>di</strong> marketing urbano e politiche<br />

d’arredo urbano e regolazione dei flussi<br />

(parcheggi, viabilità).<br />

20/08/2003 8<br />

Appare evidente che i vantaggi riferiti a questa nuova fase <strong>di</strong> “programmazione<br />

concertata” hanno ricadute molteplici e <strong>di</strong>ffuse, <strong>come</strong> evidenzia con<br />

imme<strong>di</strong>atezza la seguente tavola.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

11


Vantaggi <strong>per</strong> i <strong>di</strong>versi Attori<br />

Pubblica Amministrazione:<br />

occasione <strong>di</strong> rilancio economico<br />

e sociale del contesto urbano centrale<br />

Aziende commerciali:<br />

aumento attrattività<br />

aumento fatturato<br />

Consumatori:<br />

ampia scelta prodotti/servizi<br />

ambiente gradevole/sicuro<br />

Proprietà immobili:<br />

aumento valore commerciale<br />

20/08/2003 13<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Puntare sul rilancio dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> appare importante <strong>per</strong> più motivi:<br />

la ricchezza <strong>di</strong> tali ambiti costituisce un punto <strong>di</strong> forza <strong>per</strong> la competitività delle<br />

piccole imprese che ivi o<strong>per</strong>ano; al tempo stesso, la presenza <strong>di</strong> un tessuto<br />

commerciale specializzato e ben organizzato è importante fattore <strong>per</strong> la vitalità<br />

delle aree centrali sia <strong>per</strong> la vivibilità della popolazione che <strong>per</strong> una adeguata<br />

attrattività in senso lato, non solo turistica.<br />

E’ assodato che il commercio garantisce una fondamentale capacità <strong>di</strong><br />

aggregazione e può offrire un enorme contributo all’equilibrio funzionale delle<br />

<strong>di</strong>verse aree urbane. Inoltre, da sempre è proprio il centro storico ad aver tra<strong>di</strong>zionalmente<br />

svolto il ruolo <strong>di</strong> aggregazione sociale ed identificazione collettiva.<br />

In passato tale porzione <strong>di</strong> territorio ha conosciuto molti “<strong>di</strong>vieti”. Oggi<br />

si sente invece la necessità <strong>di</strong> o<strong>per</strong>are con “azioni positive”, prestando grande<br />

attenzione ad una politica “attiva”, anche a mezzo del recu<strong>per</strong>o e ripristino <strong>di</strong><br />

specifici aspetti e<strong>di</strong>lizi, urbanistici, commerciali e culturali.<br />

Nel caso specifico del Trentino, ma anche <strong>di</strong> Riva del Garda, si riscontra<br />

una evidente inferiorità competitiva della rete commerciale dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong><br />

rispetto <strong>ai</strong> <strong>centri</strong> commerciali pianificati suburbani. Ciò è dovuto in parte a logiche<br />

<strong>di</strong> intervento vincolistiche imposte dalla normativa urbanistica e commerciale.<br />

Basti ricordare quanto previsto in passato d<strong>ai</strong> piani comunali del commercio<br />

introdotti dalla legge nazionale 426 del 1971, poi recepita dalla legge provinciale<br />

46 del 1983, recante molteplici vincoli in materia <strong>di</strong> su<strong>per</strong>fici minime dei locali <strong>di</strong><br />

ven<strong>di</strong>ta, <strong>di</strong> ampliamenti riferiti sia alle merceologie che alle su<strong>per</strong>fici espositive,<br />

e così via.<br />

Sul versante urbanistico, i piani regolatori degli anni Sessanta - Settanta<br />

hanno anch’essi contribuito al processo <strong>di</strong> svuotamento dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, con<br />

la previsione <strong>di</strong> cospicue espansioni commerciali nelle aree suburbane.<br />

Le <strong>di</strong>namiche intercorse a partire dagli anni Settanta hanno poi visto i<br />

<strong>centri</strong> <strong>storici</strong> sempre più occupati dal terziario <strong>di</strong>rezionale, che ha “rilevato” le<br />

posizioni <strong>di</strong> maggior pregio, svolgendo sì un ruolo positivo in termini <strong>di</strong> ristrutturazione<br />

degli e<strong>di</strong>fici, ma negativo <strong>per</strong> ciò che concerne la vivibilità dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong><br />

fuori l’orario lavorativo, anche con una progressiva <strong>di</strong>minuzione della residenzialità,<br />

spesso causa <strong>di</strong>retta della chiusura degli esercizi commerciali 4 .<br />

2. FASI DEL LAVORO<br />

4 nei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> essenzialmente piccole e me<strong>di</strong>e imprese, con area gravitazionale “pedonale”<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

12


2.1. PREMESSA<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

La consulenza “in affiancamento” resa dal Centro <strong>di</strong> Assistenza Tecnica<br />

C.A.T. Imprese Unione S.r.l., che si sostanzia nel presente Report, è stata<br />

resa possibile grazie al pieno coinvolgimento del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Riva del Garda,<br />

delle Associazioni rappresentative <strong>di</strong> soggetti economici e dei consumatori in<br />

genere, <strong>di</strong> una ampia serie <strong>di</strong> altri Soggetti pubblici e privati.<br />

Il Progetto, coinvolgendo molteplici aspetti in ottica sistemica (urbanistica,<br />

e<strong>di</strong>lizia, commercio, artigianato, servizi, ricettività) ha comportato la necessità<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare una equipe <strong>di</strong> lavoro con competenze multi<strong>di</strong>sciplinari, in<br />

grado <strong>di</strong> offrire risposte unitarie ma articolate a problematiche afferenti ambiti<br />

<strong>di</strong>stinti, ed è stato dunque affrontato facendo confluire sullo stesso più professionalità,<br />

in grado <strong>di</strong> interagire ed implementare me<strong>di</strong>ante processi già consolidati<br />

<strong>di</strong> team buil<strong>di</strong>ng le competenze necessarie <strong>per</strong> lo sviluppo <strong>di</strong> una iniziativa<br />

<strong>di</strong> spessore, certamente complessa.<br />

Il ruolo posto in essere da C.A.T. Unione è stato anche quello <strong>di</strong> soggetto<br />

“facilitatore”, una sorta <strong>di</strong> stimolatore del Progetto.<br />

2.2. STEPS DEL PROGETTO<br />

Il Il ruolo del CAT<br />

Il Progetto vede vede quale figura centrale<br />

il soggetto coor<strong>di</strong>natore esterno o<br />

organismo <strong>di</strong> gestione (nel (nel caso<br />

specifico CAT Imprese Unione s.r.l.),<br />

che svolge il ruolo <strong>di</strong> <strong>di</strong> “ “facilitatore<br />

facilitatore”<br />

Ha il compito principale <strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

“accompagnare” gli o<strong>per</strong>atori, privati<br />

e pubblici, lungo lungo un <strong>per</strong>corso che che<br />

rappresenta un salto culturale notevole<br />

rispetto al passato.<br />

20/08/2003 15<br />

Il Progetto <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale del centro storico <strong>di</strong><br />

Riva del Garda, sentito il parere delle Associazioni delle imprese maggiormente<br />

rappresentative, si sostanzia in alcune macroprogettualità, ben delineate e fra<br />

loro interconnesse, riportate nella Parte V del presente Report.<br />

Tali progettualità potranno essere in parte recepite dal <strong>Comune</strong> me<strong>di</strong>ante<br />

variante al Piano Regolatore Generale, in<strong>di</strong>viduando uno specifico Piano<br />

attuativo.<br />

Per quanto espresso, si è ritenuto <strong>di</strong> o<strong>per</strong>are con apposite tecniche <strong>di</strong><br />

coinvolgimento <strong>per</strong> ottenere un efficace inserimento nel processo <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong><br />

Amministratori e O<strong>per</strong>atori locali.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

13


O<strong>per</strong>atività<br />

l’avvio dell’iniziativa vede protagonista la<br />

amministrazione comunale con ruolo <strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

promotrice e coor<strong>di</strong>natrice della fase fase <strong>di</strong> avvio<br />

si o<strong>per</strong>a con accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> programma pubblico<br />

- privato <strong>per</strong> concertare e sviluppare iniziative<br />

coor<strong>di</strong>nate<br />

il Progetto potrà assumere natura mista<br />

pubblico - privata, con in<strong>di</strong>viduazione<br />

dell’organismo <strong>di</strong> gestione (ricerca partners e<br />

coor<strong>di</strong>na attività e gestione del marketing del<br />

centro centro storico)<br />

20/08/2003 9<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

La messa a punto e lo sviluppo del Progetto hanno comportato la realizzazione<br />

<strong>di</strong> più fasi:<br />

Fase preprogettuale. Ha visto lo stu<strong>di</strong>o e l’analisi <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> casi e progettualità<br />

riferite alla promozione e valorizzazione dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> a livello<br />

nazionale ed internazionale. Sono stati stu<strong>di</strong>ati progetti <strong>di</strong> marketing urbano<br />

e territoriale, <strong>di</strong> urbanistica commerciale nonché documenti, lavori e iniziative<br />

poste in essere da parte <strong>di</strong> Associazioni, Organismi ed Organizzazioni interessate<br />

a <strong>di</strong>verso titolo alla riqualificazione <strong>di</strong> tale porzione <strong>di</strong> territorio.<br />

Fase <strong>di</strong> Preanalisi. La scelta metodologica attuata è stata quella <strong>di</strong> “o<strong>per</strong>are<br />

in progressione”, realizzando in via propedeutica una breve Fase <strong>di</strong> preanalisi,<br />

una sorta <strong>di</strong> check up dell’esistente, <strong>per</strong> rilevare da subito punti <strong>di</strong> forza<br />

e debolezza del centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda e poter quin<strong>di</strong> tarare l'intervento<br />

successivo.<br />

Avvio del Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale del centro storico <strong>di</strong> Riva<br />

del Garda. Ha comportato una analisi <strong>di</strong> dettaglio, fino ad arrivare alla in<strong>di</strong>cazione<br />

<strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza e <strong>di</strong> alcune decine <strong>di</strong> linee<br />

o<strong>per</strong>ative, presentate e <strong>di</strong>scusse con i <strong>di</strong>versi Attori coinvolti. L’analisi<br />

ha riguardato tutti i settori interessati, con lo scopo <strong>di</strong> acquisire una conoscenza<br />

dettagliata della situazione e del modello <strong>di</strong> sviluppo attuale. Ha rilevato<br />

i dati demografici e socio - economici dell’ambito <strong>di</strong> riferimento (articolazione<br />

e composizione delle strutture turistico – ricettive, delle attività commerciali,<br />

<strong>di</strong> animazione socio culturale, della rete dei servizi e delle infrastrutture).<br />

Sono stati raccolti e analizzati gli strumenti pianificatori vigenti e<br />

interessanti l’ambito oggetto <strong>di</strong> indagine.<br />

Verifiche continue e incontri plurimi con la Pubblica Amministrazione. Sono<br />

stati necessari <strong>per</strong> l’impostazione del lavoro, <strong>per</strong> acquisire i dati necessari riferiti<br />

<strong>ai</strong> <strong>di</strong>versi settori (inquadramento generale; commercio al dettaglio e su<br />

aree pubbliche; pubblici esercizi e attività ricettive; attività <strong>di</strong><br />

intrattenimento/svago; attività artigianali; accessibilità e parcheggi; arredo<br />

urbano), <strong>per</strong> verificare gli steps del lavoro e o<strong>per</strong>are valutazioni congiunte.<br />

Indagine sugli opinion leaders. Sono stati sentiti soggetti rappresentativi delle<br />

<strong>di</strong>verse componenti socio – economiche del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Riva del Garda.<br />

Trattasi, a titolo esemplificativo, <strong>di</strong>: Amministratori, O<strong>per</strong>atori economici<br />

(commercianti, albergatori, etc.), Rappresentanti <strong>di</strong> Associazioni, Categorie,<br />

Organismi <strong>di</strong> varia natura o<strong>per</strong>anti sul territorio.<br />

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14


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

O<strong>per</strong>atività del Gruppo <strong>di</strong> lavoro estesa fino all’esame dei risultati ottenuti<br />

con conseguente formulazione <strong>di</strong> proposte <strong>di</strong> intervento me<strong>di</strong>ante in<strong>di</strong>viduazione<br />

<strong>di</strong> scenari alternativi <strong>di</strong> sviluppo, definendo le principali <strong>di</strong>rettrici e gli<br />

obiettivi prioritari <strong>per</strong> uno sviluppo integrato del centro storico <strong>di</strong> Riva del<br />

Garda;<br />

Concertazione. Si è o<strong>per</strong>ato “in progress”, presentando via via le risultanze<br />

del lavoro in occasione <strong>di</strong> mirate riunioni del Tavolo <strong>di</strong> concertazione, molto<br />

allargato, ricercando la con<strong>di</strong>visione sul Progetto in fieri.<br />

Presentazione del Progetto. Avvenuta nel corso <strong>di</strong> una riunione plenaria, nel<br />

corso della quale si è o<strong>per</strong>ata la sottoscrizione <strong>di</strong> un “Patto” fra il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

Riva del Garda e le componenti interessate a <strong>di</strong>verso titolo al Progetto <strong>di</strong><br />

qualificazione.<br />

Stesura definitiva del Report. L’elaborato riassume ed illustra il lavoro svolto<br />

e riporta al termine le macroprogettualità in<strong>di</strong>viduate, concertate e con<strong>di</strong>vise,<br />

definendone obiettivi, vantaggi, tempi e modalità realizzative, soggetti coinvolti,<br />

costi realizzativi e relativa co<strong>per</strong>tura finanziaria.<br />

Presentazione del Progetto alla Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento. Passaggio finalizzato<br />

teso a ottenere la contribuzione prevista da apposita delibera, nel<br />

contempo significando le opportunità riscontrate <strong>di</strong> procedere a verificare la<br />

fattibilità della creazione <strong>di</strong> un Marchio <strong>di</strong> Qualità e <strong>di</strong> un circuito dei <strong>centri</strong><br />

commerciali naturali del Trentino.<br />

Attuazione progressiva delle progettualità. Punto fermo e comunemente<br />

con<strong>di</strong>viso è il <strong>per</strong>manere del Tavolo <strong>di</strong> concertazione, col compito <strong>di</strong> mantenere<br />

a<strong>per</strong>to il confronto fra il <strong>Comune</strong> ed i Soggetti rappresentativi, anche<br />

<strong>per</strong> una verifica progressiva dello stato <strong>di</strong> avanzamento del Progetto.<br />

Le fonti statistiche utilizzate fanno riferimento essenzialmente a dati<br />

rielaborati e forniti dagli Uffici comunali, a informazioni ricavate dagli strumenti<br />

<strong>di</strong> programmazione urbanistica e commerciale adottati dal <strong>Comune</strong>, a dati ricavati<br />

d<strong>ai</strong> Censimenti e resi <strong>di</strong>sponibili dal Servizio Statistica della Provincia Autonoma<br />

<strong>di</strong> Trento (Annuari Statistici e del Turismo), ad una serie <strong>di</strong> informazioni<br />

rese fruibili e acquisite sul web, anche valutando es<strong>per</strong>ienze e progettualità già<br />

poste in essere.<br />

2.3. LA CONCERTAZIONE<br />

La concertazione ha consentito <strong>di</strong> raccogliere importanti spunti e osservazioni<br />

dalle varie Associazioni ed Organizzazioni coinvolte.<br />

L’importanza <strong>di</strong> tale confronto, finalizzato alla con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> proposte<br />

<strong>di</strong> intervento serie, con<strong>di</strong>visibili appunto, realizzabili è espressamente sancita<br />

dall’articolo 28 “Progetti <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>”<br />

della legge provinciale 8 maggio 2000 n. 4, che al comma 2 recita che “Il<br />

progetto <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale del centro storico è elaborato<br />

<strong>di</strong> iniziativa del comune me<strong>di</strong>ante concertazione con i soggetti pubblici, le associazioni<br />

del commercio e dell’artigianato maggiormente rappresentative in sede<br />

locale e gli eventuali altri privati interessati. Ai fini della realizzazione del progetto,<br />

il comune stipula una o più convenzioni <strong>per</strong> regolare i reciproci impegni delle<br />

parti coinvolte.”<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

15


La concertazione<br />

Fase fondamentale<br />

La concertazione pubblico –– privato privato si si attua<br />

con iniziative che richiedono il su<strong>per</strong>amento <strong>di</strong><br />

logiche in<strong>di</strong>vidualistiche<br />

Implica il coor<strong>di</strong>namento (a mezzo CAT) <strong>per</strong><br />

organizzare servizi <strong>comuni</strong>, ridurre i costi,<br />

attuare iniziative <strong>di</strong> marketing collettivo<br />

Necessari una serie <strong>di</strong> incontri <strong>di</strong> verifica<br />

progressiva con Amministrazione e o<strong>per</strong>atori,<br />

anche costituiti in Comitati<br />

20/08/2003 14<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

In allegato al presente Report si riportano tutti i verbali integrali delle<br />

riunioni del Tavolo <strong>di</strong> concertazione, con in<strong>di</strong>cazione delle date <strong>di</strong> svolgimento e<br />

dei soggetti presenti.<br />

2.4. GLI OPINION LEADERS<br />

L’Amministrazione <strong>di</strong> Riva del Garda ha fatto la scelta <strong>di</strong> esporre con<br />

chiarezza i risultati progressivi del lavoro avviato <strong>ai</strong> soggetti presenti al Tavolo <strong>di</strong><br />

concertazione, in seguito allargato anche a citta<strong>di</strong>ni, <strong>ai</strong> fruitori latu sensu del<br />

centro storico, alla società civile, <strong>per</strong> ricercare sia la con<strong>di</strong>visione ma anche <strong>per</strong><br />

creare uno spirito <strong>di</strong> appartenenza al progetto, una identità <strong>di</strong> obiettivi, un coinvolgimento<br />

negli sforzi notevoli che andranno profusi e negli impegni che si andranno<br />

a sottoscrivere.<br />

Il Progetto si è delineato anche grazie alla continua acquisizione <strong>di</strong> informazioni<br />

e valutazioni o<strong>per</strong>ata su un’ampia serie <strong>di</strong> opinion leaders, soggetti<br />

che vivono il centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda, che hanno offerto notevoli spunti<br />

rivelatisi utili. Infatti, data la complessità del Progetto, l’iniziativa non può provenire<br />

dalla Pubblica Amministrazione in un’ottica top - down, ma deve coinvolgere<br />

le <strong>di</strong>verse componenti (Soggetti istituzionali, Associazioni <strong>di</strong> categoria, Enti<br />

ed Organismi pubblici e privati, Istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to e assicurativi, proprietari immobiliari,<br />

impren<strong>di</strong>tori, citta<strong>di</strong>ni) in un’ottica interattiva.<br />

E’ stata realizzata una fase continua che ha visto la raccolta <strong>di</strong> molteplici<br />

informazioni essenzialmente qualitative, anche a mezzo <strong>di</strong> apposito sondaggio,<br />

o<strong>per</strong>ato con l’ausilio <strong>di</strong> una check list ma essenzialmente con la raccolta<br />

<strong>di</strong>retta <strong>di</strong> informazioni “omogenee”.<br />

Sono stati sentite <strong>di</strong>verse decine <strong>di</strong> opinion leaders, ampiamente rappresentativi<br />

del contesto socio – economico locale. Trattasi, a titolo esemplificativo,<br />

<strong>di</strong>: Amministratori; Rappresentanti <strong>di</strong> Organismi associativi e <strong>di</strong> rappresentanza<br />

sindacale; Rappresentanti <strong>di</strong> Associazioni e <strong>di</strong> Comitati; O<strong>per</strong>atori economici<br />

(commercianti, albergatori, ristoratori, artigiani, altri); Soggetti <strong>di</strong>fferenti e <strong>di</strong><br />

varia estrazione.<br />

Come detto, è stata preventivamente pre<strong>di</strong>sposta una apposita griglia<br />

<strong>per</strong> “guidare” e co<strong>di</strong>ficare le interviste, attuate in numerosi momenti <strong>di</strong> incontro,<br />

realizzati principalmente con i singoli soggetti me<strong>di</strong>ante contatto <strong>di</strong>retto <strong>per</strong> ottenere<br />

un ottimale fead back.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

16


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

I quesiti oggetto <strong>di</strong> indagine sono stati preventivamente testati, allo<br />

scopo <strong>di</strong> consentire agli opinion leaders l’evidenziazione più chiara possibile<br />

delle problematiche e dei punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza rilevabili.<br />

L’obiettivo <strong>di</strong> fondo è stato ancora una volta quello <strong>di</strong> cercare <strong>di</strong> comprendere<br />

se sussistono in loco dei <strong>comuni</strong> denominatori, una con<strong>di</strong>visione anche latente<br />

su alcune linee <strong>di</strong> azione <strong>per</strong> uno sviluppo “con<strong>di</strong>visibile” del centro storico.<br />

Le valutazioni acquisite nei <strong>di</strong>versi momenti, essenzialmente nel mese<br />

<strong>di</strong> agosto 2003, sono state quin<strong>di</strong> valutate ed aggregate e sono riepilogate in<br />

stralcio nella seguente tavola che, <strong>per</strong> ogni quesito posto (<strong>come</strong> si può notare<br />

essenzialmente <strong>di</strong> natura “qualitativa”), riporta la valutazione “prevalente”, vale<br />

a <strong>di</strong>re maggiormente <strong>di</strong>ffusa.<br />

Ciò non toglie che alcune in<strong>di</strong>cazioni siano state anche <strong>di</strong> segno <strong>di</strong>verso,<br />

ma si ricorda ancora una volta che l’indagine non si vuole qualificare quale<br />

stu<strong>di</strong>o scientifico, bensì vuole rappresentare un ulteriore spunto <strong>per</strong> la <strong>di</strong>scussione,<br />

anche <strong>per</strong>ché associata ad una mera raccolta <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni non quantitative,<br />

liberamente riaggregate e interpretate dall’estensore.<br />

QUESITO RISULTANZA “PREVALENTE”<br />

Come ritiene l’accessibilità pedonale<br />

all’area del centro storico?<br />

Come ritiene localizzazione e <strong>di</strong>mensionamento<br />

delle aree parcheggio?<br />

Valutazioni sull’arredo urbano (illuminazione,<br />

pavimentazioni, etc.)<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

Circa il 70% delle in<strong>di</strong>cazioni evidenzia “buona” e la<br />

quota residuale a 100 “sufficiente”.<br />

La stessa è favorevole specialmente da nord, associandosi<br />

alle tre porte (da est ad ovest: San Michele,<br />

San Giuseppe, San Marco). Meno rilevante quella<br />

da piazza Catena e invece significativa quella da<br />

est (viale della Liberazione e viale San Francesco).<br />

Il problema si pone invece con riferimento <strong>ai</strong> parcheggi,<br />

in evidente deficit.<br />

Non favorevole, tale da non garantire una imme<strong>di</strong>ata<br />

fruibilità del centro storico. Oggi l’utente sempre<br />

più chiede <strong>di</strong> arrivare “fin sulla porta”.<br />

La carenza <strong>di</strong> parcheggi è rilevante e costituisce “il<br />

problema”. Ne mancano <strong>di</strong>verse centin<strong>ai</strong>a.<br />

Molte delle soluzioni prospettate dalla Amministrazione,<br />

alcune in cantiere, p<strong>ai</strong>ono “precarie”, temporanee<br />

e con un certo numero <strong>di</strong> posti auto già preattribuiti<br />

a residenti.<br />

Il giu<strong>di</strong>zio sugli sviluppi futuri è appena sufficiente.<br />

Il giu<strong>di</strong>zio prevalente (ca. 80%) è “buono”, specie<br />

<strong>per</strong> quanto riguarda le pavimentazioni.<br />

Alcune carenze si lamentano <strong>per</strong> aree fuori dal centro<br />

(viale Dante, viale Roma, viale San Francesco)<br />

nonché con riferimento <strong>ai</strong> beni “mobili” (fontane,<br />

panchine), non <strong>come</strong> qualità ma <strong>come</strong> numero;<br />

spesso sono limitati lasciando “spoglio” il luogo.<br />

L’illuminazione non pare ottimizzata e in molte vie<br />

non valorizza architettura e attività esistenti. Alcuni<br />

in<strong>di</strong>cano l’opportunità <strong>di</strong> installare insegne luminose<br />

e in<strong>di</strong>cazioni mirate.<br />

Le iniziative in questo ambito sarebbe opportuno<br />

fossero concertate fra Amministrazione, O<strong>per</strong>atori<br />

economici, altri soggetti che vivono in/il centro storico.<br />

17


Le attività commerciali del centro<br />

storico sono consolidate o soggette<br />

a rapido turn over ?<br />

Esistono in centro contenitori suscettibili<br />

<strong>di</strong> riuso <strong>per</strong> inse<strong>di</strong>amento<br />

<strong>di</strong> nuove attività commerciali o <strong>per</strong><br />

il potenziamento delle esistenti?<br />

Valutazioni sull’attività mercatale e<br />

connesse alle ricadute della stessa<br />

<strong>ai</strong> fini dello sviluppo del centro storico.<br />

Esistono attività artigianali e <strong>di</strong> servizio<br />

che potrebbero costituire un<br />

volano <strong>per</strong> lo sviluppo del centro<br />

storico ?<br />

Esistono iniziative <strong>comuni</strong> fra gli<br />

o<strong>per</strong>atori commerciali o paracommerciali<br />

(consorzi <strong>di</strong> via, etc.)?<br />

Ritiene sussistano le con<strong>di</strong>zioni <strong>per</strong><br />

pensare a iniziative congiunte fra<br />

o<strong>per</strong>atori (comitati, consorzi)?<br />

Ritiene praticabili iniziative <strong>di</strong> concertazione<br />

pubblico–privato <strong>per</strong> la<br />

valorizzazione del Centro Storico?<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Sono me<strong>di</strong>amente consolidate (almeno il 70-80%).<br />

In caso <strong>di</strong> rinnovi immobili o cessazioni la domanda<br />

in Riva è tale da portare a rapide riattivazioni.<br />

Le vetrine vuote censite non generano preoccupazione:<br />

si ritiene verranno anche queste fruite al più<br />

presto.<br />

Un deterrente, <strong>per</strong> quanto espresso tuttavia limitato,<br />

è rappresentato dagli elevatissimi canoni <strong>di</strong> locazione.<br />

La risposta pressoché generalizzata è che ne esistono<br />

pochissimi, forse solo uno.<br />

Le risposte sono varie, da un estremo all’altro.<br />

Prevale <strong>per</strong>ò la tesi <strong>di</strong> coloro che ritengono il mercato<br />

non sinergico, né oggi né in prospettiva, con le<br />

attività del centro storico. L’eventuale inserimento in<br />

centro non trova gran<strong>di</strong> consensi, non ritenendolo<br />

atto a valorizzare l’offerta del centro medesimo e<br />

associandosi a più svantaggi che vantaggi.<br />

La risposta generalizzata è negativa (con qualche<br />

<strong>di</strong>stinguo: “poche”, “limitatissime”).<br />

La risposta pressoché generalizzata è positiva (si<br />

in<strong>di</strong>cano: Ufficio Eventi, iniziative Natale – luminarie<br />

-, Comitato manifestazioni, etc.).<br />

La risposta generalizzata è positiva, anche <strong>per</strong>ché il<br />

centro storico <strong>di</strong> Riva, eventualmente allargato ad<br />

aree limitrofe, già rappresenta un centro commerciale<br />

naturale, con mix ampio e <strong>di</strong>versificato <strong>di</strong> offerta.<br />

Sono fondamentali.<br />

La parte pubblica è importante <strong>per</strong> uno stimolo continuo<br />

e <strong>per</strong> garantire il su<strong>per</strong>amento <strong>di</strong> logiche in<strong>di</strong>vidualistiche<br />

che spesso tendono a connotare i<br />

comportamenti dei singoli O<strong>per</strong>atori.<br />

In sostanza il pubblico potrebbe svolgere funzione<br />

<strong>di</strong> “pungolo”, anche <strong>per</strong> cercare <strong>di</strong> contribuire a<br />

“cambiare le teste” degli o<strong>per</strong>atori.<br />

18


1. PREMESSA<br />

PARTE III<br />

L’ANALISI CONDOTTA<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Il Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda è oggi all’attenzione <strong>di</strong> molti soggetti,<br />

tutti consapevoli della sua importanza nel <strong>per</strong>corso <strong>di</strong> sviluppo economico,<br />

culturale e sociale dell’intera città.<br />

Gli elementi <strong>di</strong> fondo della <strong>di</strong>scussione possono essere così riassunti:<br />

riconoscimento del centro storico (“centro commerciale naturale”) <strong>come</strong> una<br />

risorsa strategica <strong>per</strong> l’intera città, che impone interventi concertati ed integrati;<br />

riconoscimento del fatto che il Progetto ha una connotazione <strong>di</strong>namica, il<br />

che comporta <strong>come</strong> corollario la necessità <strong>di</strong> o<strong>per</strong>are “in progress”, adattando<br />

strategie ed o<strong>per</strong>atività all’evolversi <strong>di</strong> fattori endogeni ed esogeni al centro<br />

storico;<br />

le misure adottate devono essere sempre più “integrate”, posto che il mero<br />

abbellimento del centro storico, <strong>di</strong> <strong>per</strong> sé, non è garanzia <strong>di</strong> vitalità del medesimo.<br />

2. OBIETTIVI E METODOLOGIA<br />

Il progetto si pone l’obiettivo <strong>di</strong> riallacciare questa parte <strong>di</strong> città alla città<br />

stessa, al suo tessuto sociale ed economico.<br />

L’obiettivo dell’analisi è quello <strong>di</strong> acquisire ogni informazione utile <strong>per</strong> il<br />

Progetto, sia analizzando progetti <strong>di</strong> marketing urbano e territoriale, <strong>di</strong> urbanistica<br />

commerciale e documenti, lavori e iniziative già poste in essere da parte <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>versi Soggetti, sia o<strong>per</strong>ando una ricognizione dettagliata e intersettoriale della<br />

struttura esistente, <strong>per</strong> verificare la situazione in trend storico, rilevando punti <strong>di</strong><br />

forza e debolezza e in<strong>di</strong>cando possibili progettualità.<br />

Tali in<strong>di</strong>cazioni sono state in seguito elaborate dal Tavolo <strong>di</strong> concertazione,<br />

fino ad arrivare alle progettualità con<strong>di</strong>vise riportate al termine del Report.<br />

Si riporta in un apposito allegato la stessa check list compilata col fondamentale<br />

apporto degli Uffici comunali, punto <strong>di</strong> partenza <strong>per</strong> approfon<strong>di</strong>menti<br />

e verifiche.<br />

3. INQUADRAMENTO GENERALE<br />

Riva del Garda è comune situato in posizione strategica dal punto <strong>di</strong> vista<br />

turistico, sul più importante lago italiano. Si sviluppa su una ampia falcatura<br />

del lago, <strong>di</strong>stendendosi verso la piana del Sarca e le pen<strong>di</strong>ci del monte Brione,<br />

che la separa dal centro <strong>di</strong> Torbole, <strong>di</strong>stante pochi km.<br />

Il centro storico <strong>di</strong> Riva conserva valori artistici ed architettonici che ne<br />

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testimoniano storia e cultura.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

20


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Riva si affermò turisticamente alla fine del secolo scorso, con una crescita<br />

graduale fino alla prima Guerra Mon<strong>di</strong>ale. Diventata in seguito italiana, la<br />

citta<strong>di</strong>na è andata poi riacquisendo la sua connotazione turistica, con investimenti<br />

anche infrastrutturali continui, che la classificano oggi <strong>come</strong> una delle località<br />

più rinomate del Garda, con stagionalità turistica oltremodo estesa.<br />

Le origini <strong>di</strong> Riva risalgono ad un primo inse<strong>di</strong>amento retico, ampliato<br />

sotto il dominio romano. L’ubicazione dell’abitato originario non coincideva con<br />

l’attuale centro storico, ma era più a nord, oltre le mura me<strong>di</strong>oevali. Il passaggio<br />

dalla dominazione romana a quella longobarda avvenne nel VI secolo, portando<br />

alla istituzione della “corte regia” <strong>di</strong> Riva ed alla successiva unificazione del<br />

Sommolago al Trentino, dopo un lungo <strong>per</strong>iodo <strong>di</strong> appartenenza anche al vescovato<br />

veronese.<br />

Sempre più questa parte settentrionale del Garda venne ad acquisire<br />

un ruolo importante nella geografia economica dell’epoca, <strong>per</strong>no degli scambi<br />

commerciali tra la pianura ed il nord, a metà strada tra Veneto e Lombar<strong>di</strong>a.<br />

Riva seppe mantenere la propria autonomia amministrativa, sottomettendosi<br />

solo al potere giuris<strong>di</strong>zionale dei vescovi trentini. Anche se non può essere considerata<br />

una vera città stato comunale, nel corso del Me<strong>di</strong>oevo mantenne una<br />

propria in<strong>di</strong>pendenza, attestata ampiamente già dagli Statuti del 1274.<br />

La struttura urbana era articolata <strong>per</strong> poli, in cui il potere civile e quello<br />

religioso occupavano ciascuno un proprio spazio. Significativa, al riguardo, è la<br />

separazione funzionale delle tre piazze urbane, la cui formazione è contestuale<br />

all’impianto della città. La piazza ortomercato chiusa d<strong>ai</strong> portici scaligeri (ricostruita<br />

nel 1375), luogo <strong>di</strong> scambio principale che conservò la propria funzione<br />

fino alla seconda metà dell’800, è forse la più antica. Contigua, la vera piazza<br />

comunale con palazzo Pretorio, sede del potere municipale. Molto antica (prima<br />

del 1100) è piazza della Pieve, a ridosso delle mura sul Iato nord - est.<br />

Nel XV secolo la popolazione più abbiente <strong>di</strong> Riva ricavava i propri red<strong>di</strong>ti<br />

d<strong>ai</strong> traffici portuali e dal fiorente artigianato. Il XVI secolo non mo<strong>di</strong>ficò sostanzialmente<br />

il volto urbano e solo a partire dal XVII secolo ebbe inizio la trasformazione<br />

della città me<strong>di</strong>oevale. Il rapido aumento della popolazione – dalle<br />

1000 unità del 1473 alle 2500 del 1673 - richiese una sostanziale trasformazione<br />

delle tipologie e<strong>di</strong>lizie: sorsero molte case con più appartamenti, da affittare,<br />

in luogo della formula tipo dell’antica abitazione monofamigliare in proprietà. E’<br />

l’inizio del fenomeno degli accorpamenti <strong>di</strong> più cellule e della sopraelevazione<br />

degli e<strong>di</strong>fìci, fìno a raggiungere i quattro-cinque piani (tipologia palazzo).<br />

Fino alla metà del XIX secolo la città rimase chiusa all’interno della cinta<br />

me<strong>di</strong>oevale. È solo dopo la trasformazione <strong>di</strong> Riva in luogo <strong>di</strong> cura austro -<br />

ungarico che ebbe inizio l’e<strong>di</strong>ficazione esterna, nella campagna, con a<strong>per</strong>tura<br />

dei nuovi viali da passeggio (verso la chiesa dell’Inviolata e lungo le mura oltre<br />

l’antica fossa <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa, verso il 1860).<br />

Il centro storico subì le trasformazioni più ra<strong>di</strong>cali soprattutto durante la<br />

seconda metà del secolo, con l’avvento del fenomeno turistico mitteleuropeo,<br />

con molti e<strong>di</strong>fici della zona a lago che <strong>di</strong>vennero alberghi. Il resto del centro acquistò<br />

appetibilità turistica in tempi molto recenti.<br />

l gran<strong>di</strong> alberghi della belle epoque si concentrano attorno al porto e,<br />

oltre a caffè e negozi, occuparono molti piani terra resi liberi dal progressivo<br />

calo del traffico commerciale.<br />

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21


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

La storia recente recu<strong>per</strong>a in parte il ruolo sostenuto da Riva nel Cinquecento<br />

nel settore industriale, con le attuali cartiere ed altre attività che ne<br />

fanno il terzo polo industriale del Trentino.<br />

Oggi Riva appare tuttavia un aggregato urbano fortemente terziarizzato,<br />

con forte <strong>di</strong>versifìcazione delle iniziative commerciali ed amministrative dei<br />

servizi e del sistema turistico.<br />

La notevole vitalità economica ha alimentato un processo <strong>di</strong> sviluppo a<br />

raggiera attorno alla città ottocentesca, con l’o<strong>di</strong>erno tessuto e<strong>di</strong>lizio (non solo<br />

residenziale, ma anche alberghiero, industriale e artigianale) che si è esteso in<br />

<strong>per</strong>iferia.<br />

Il commercio, in particolare, trova sempre più concentrazione lungo<br />

l’asse Riva – Arco, anche se prevalentemente sul territorio <strong>di</strong> Arco.<br />

Il centro storico <strong>di</strong> Riva ha subìto i contraccolpi <strong>di</strong> questa nuova evoluzione,<br />

con abbandono delle porzioni meno appetibili e, in particolare, con riduzione<br />

della funzione alloggiativa, prevalentemente <strong>per</strong> far posto a iniziative calibrate<br />

sul fenomeno turistico, il che porta ad uno spostamento stagionale dell'asse<br />

urbano, con carico antropico – specie nell’area porto - elevato in stagione e<br />

contenuto al <strong>di</strong> fuori.<br />

Il centro storico si affaccia <strong>di</strong>rettamente<br />

sul lago, con la Piazza III<br />

Novembre circondata d<strong>ai</strong> portici del<br />

‘300, delimitata da costruzioni in stile<br />

lombardo - veneto e dove si trovano la<br />

Torre Apponale (del 1220), il Palazzo<br />

Pretorio (sec. XIV) e il Palazzo del <strong>Comune</strong>,<br />

antecedente il 1200 e ricostruito<br />

d<strong>ai</strong> Veneziani alla fine del Quattrocento.<br />

co.<br />

In centro storico ricade poi la famosa Rocca, che ospita il Museo Civi-<br />

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22


4. POPOLAZIONE E RESIDENZIALITA’<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

In seguito è descritta la situazione socio - economica dell’ambito <strong>di</strong> riferimento.<br />

L’analisi è articolata con riferimento: da un lato, al contesto demografico;<br />

dall’altro, al sistema economico latu sensu <strong>di</strong>saggregato nei principali settori.<br />

Si è ritenuto <strong>di</strong> mantenere sullo sfondo la descrizione delle <strong>di</strong>namiche<br />

in atto in ambiti più ampi (essenzialmente la Provincia <strong>di</strong> Trento).<br />

4.1. L’ANALISI CONDOTTA<br />

4.1.1. IL CONTESTO GENERALE<br />

Il comune <strong>di</strong> Riva del Garda presenta uno sviluppo della popolazione<br />

accentuato nel corso degli ultimi cinquanta anni.<br />

Al censimento 1951 contava 9.874 abitanti; a quello 1961 i residenti<br />

sono 10.711 e 12.114 <strong>di</strong>eci anni dopo. Ancora rilevante il successivo incremento:<br />

a fine 1981 si contano 13.233 residenti. Al 1991 il trend si conferma, raggiungendo<br />

i 13.431 abitanti. Il dato 2000 rileva una evoluzione a quota 14.726.<br />

Nel <strong>per</strong>iodo analizzato Riva d/Garda ha s<strong>per</strong>imentato una crescita del 50%.<br />

Il dato aggiornato, fornito dal <strong>Comune</strong> e arrotondato <strong>ai</strong> fini del presente<br />

elaborato, in<strong>di</strong>vidua circa 15.000 residenti.<br />

A livello <strong>di</strong> mera in<strong>di</strong>cazione p<strong>ai</strong>ono significative alcune informazioni<br />

che, seppure non aggiornatissime 5 , offrono alcuni spunti <strong>di</strong> riflessione.<br />

Riva del Garda è un comune con una popolazione me<strong>di</strong>amente anziana.<br />

Infatti, il livello <strong>di</strong> senilizzazione dei residenti (in<strong>di</strong>viduato dal rapporto<br />

nati/morti nel <strong>per</strong>iodo 1993/95) è <strong>per</strong> Riva inferiore all’unità, pari <strong>per</strong> la precisione<br />

a 0,94 da rapportare ad una me<strong>di</strong>a provinciale <strong>di</strong> 1,029.<br />

Un importante in<strong>di</strong>catore attiene alla “potenzialità demografica del comune”.<br />

Il dato al 1996 è <strong>per</strong> Riva positivo. Infatti, a <strong>comuni</strong> economicamente<br />

deboli corrisponde un valore basso dell’in<strong>di</strong>catore, che cresce da 1 a 9: Riva<br />

vale 7.<br />

Il rapporto fra gli ultrasessantaquattrenni ed i giovani fino a quin<strong>di</strong>ci<br />

anni (dato 1991, <strong>come</strong> i seguenti), rapporto che al crescere in<strong>di</strong>vidua una maggiore<br />

tendenza al progressivo invecchiamento della popolazione, <strong>per</strong> Riva è <strong>di</strong><br />

1,348, riscontrandosi una presenza della fascia più anziana me<strong>di</strong>amente più<br />

elevata rispetto alla me<strong>di</strong>a provinciale (1,297).<br />

Il parametro che misura il grado <strong>di</strong> attrattività in relazione al fenomeno<br />

del pendolarismo (più elevato è il rapporto, più il comune a cui esso corrisponde<br />

è meta appetibile <strong>per</strong> lavoratori e/o studenti), nel caso <strong>di</strong> Riva è negativo <strong>per</strong><br />

0,0139. Il valore me<strong>di</strong>o provinciale è <strong>di</strong> 0,190. Ciò in<strong>di</strong>ca una maggiore evasione<br />

e pendolarismo in uscita, un possibile in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio.<br />

5 sono estrapolate dallo stu<strong>di</strong>o del 1997 propedeutico alla stesura della cd. “Legge sulla montagna”, stu<strong>di</strong>o<br />

che analizzava i <strong>comuni</strong> trentini attraverso 66 variabili<br />

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23


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Infine, il parametro che rapporta la quota <strong>di</strong> residenti attivi nel settore<br />

terziario sul totale residenti attivi vale 53,3% <strong>per</strong> la provincia 6 . In Riva il parametro<br />

è su<strong>per</strong>iore alla me<strong>di</strong>a provinciale e pari al 68%, ciò denunciando un sistema<br />

economico fortemente terziarizzato.<br />

4.1.2. IL CENTRO STORICO<br />

Limitatamente all’area del centro storico, si evidenzia che a fronte <strong>di</strong><br />

una popolazione comunale <strong>di</strong> 15.000 unità oggi vi ricadono 1.060 residenti,<br />

dunque una <strong>per</strong>centuale pari al 7,06%, il che manifesta <strong>come</strong> tale ambito svolga<br />

una limitata funzione alloggiativa.<br />

Residenti nel comune e in Centro Storico (2003)<br />

c e n t r o s t o r i c o r e s t o d e l c o m u n e<br />

re s id e n t i 1 . 0 6 0 1 3 . 9 4 0<br />

r e s t o d e l c o m u n e<br />

9 2 , 9 3 %<br />

c e n t r o s t o r ic o<br />

7 , 0 7 %<br />

O<strong>per</strong>ando un salto in<strong>di</strong>etro si rileva che nel 1991 i residenti nell’area<br />

centrale erano 1.138, da rapportare ad un totale comunale <strong>di</strong> 13.431 unità.<br />

Dunque, l’incidenza del centro storico era dell’8,47%, quasi un punto <strong>per</strong>centuale<br />

e mezzo su<strong>per</strong>iore rispetto a quella attuale.<br />

Nel corso dell’ultimo decennio il centro storico <strong>di</strong> Riva ha <strong>per</strong>so 78 unità,<br />

una contrazione pari al 6,85%, certamente significativa.<br />

Il peso della residenzialità del centro storico rispetto al totale comunale,<br />

<strong>come</strong> detto, è decrementato dall’8,47% al 7,07%.<br />

Residenti nel comune e in Centro Storico (1991)<br />

c e n t r o s t o r ic o r e s t o d e l c o m u n e<br />

r e s id e n t i 1 . 1 3 8 1 2 . 2 9 3<br />

r e s t o d e l c o m u n e<br />

9 1 ,5 3 %<br />

6 maggiore è il valore tanto più terziarizzato è il sistema economico<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

c e n t r o s t o r i c o<br />

8 , 4 7 %<br />

24


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Il grafico seguente riassume il trend storico 1991/2003 con riferimento<br />

al solo centro storico.<br />

Trend riferito alla demografica del Centro Storico (1991/2003)<br />

1991 2003<br />

residenti C.S. 1.138 1.060<br />

incidenza C.S./comune 8,47% 7,07%<br />

residenti<br />

1.200<br />

1.150<br />

1.100<br />

1.050<br />

1.000<br />

1.138<br />

8,47%<br />

1.060<br />

1991 2003<br />

residenti C.S. incidenza C.S./comune<br />

Le spiegazioni a tale <strong>di</strong>namica sono molteplici, alcune delle quali già<br />

esposte.<br />

Si è avuto uno sviluppo del terziario pubblico e privato nel centro storico<br />

che, tipicamente, contrasta con la residenzialità.<br />

Il costo degli immobili, e <strong>di</strong> conseguenza le locazioni, così <strong>come</strong> le <strong>di</strong>fficoltà<br />

negli spostamenti e nel trovare soluzioni <strong>per</strong> il parcheggio, sono fattori che<br />

scoraggiano la residenzialità.<br />

Tuttavia, si evidenzia che la su<strong>per</strong>ficie abitativa pro – capite al 1991<br />

(rapporto fra la su<strong>per</strong>ficie totale delle abitazioni e la numerica residenti) non<br />

conferma appieno <strong>per</strong> Riva del Garda la <strong>di</strong>namica allargata che vede le su<strong>per</strong>fici<br />

abitative <strong>di</strong>sponibili in <strong>di</strong>retta correlazione con il costo immobiliare degli e<strong>di</strong>fici,<br />

a sua volta associato alla appetibilità del sito. Infatti, il valore è <strong>di</strong> 35 mq. pro capite<br />

a livello provinciale ma a Riva si ha un valore più elevato, pari a 38 mq. pro<br />

– capite, con una su<strong>per</strong>ficie me<strong>di</strong>a <strong>per</strong> abitazione <strong>di</strong> 92 mq..<br />

4.2. CONCLUSIONI E PROPOSTE<br />

L’analisi storica rileva una riduzione della popolazione residente in centro<br />

storico sia in valore assoluto sia, dato più significativo, <strong>come</strong> incidenza sul<br />

totale comunale.<br />

La <strong>di</strong>namica è ancora più sfavorevole se si considera che i residenti<br />

hanno una notevole influenza sulla vivacità sociale e sulla vivibilità, nella fattispecie,<br />

del centro storico, anche se va rilevato che questi soggetti rappresentano<br />

“solo” una quota parte dei fruitori abituali del centro. A questi, infatti, devono<br />

sommarsi i pendolari, specialmente <strong>per</strong> motivi <strong>di</strong> lavoro.<br />

Pare importante attuare misure volte a incentivare la residenzialità in<br />

centro storico, specie con riferimento alla fascia delle famiglie (che garantiscono<br />

una vivibilità piena del centro grazie <strong>ai</strong> bambini) e degli anziani, anche applicando<br />

agevolazioni <strong>per</strong> l’attribuzione a tali soggetti <strong>di</strong> appartamenti, non ultimo<br />

promuovendo il ricorso a coo<strong>per</strong>ative e<strong>di</strong>lizie.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

7,07%<br />

9,00%<br />

8,50%<br />

8,00%<br />

7,50%<br />

7,00%<br />

6,50%<br />

6,00%<br />

incidenza<br />

25


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Si dovrebbe altresì scoraggiare la realizzazione <strong>di</strong> alloggi <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni<br />

(monolocali, mini) e spingere <strong>per</strong> l’utilizzo <strong>di</strong> spazi “improduttivi”, <strong>per</strong>altro<br />

molto limitati a Riva, a fini sociali.<br />

L’Amministrazione comunale potrebbe utilizzare più incisivamente misure<br />

quali quella connessa all’ICI <strong>per</strong> le abitazioni non occupate, incentivandone<br />

la fruizione (essenzialmente <strong>per</strong> locazione) ma anche premiando con esenzioni<br />

temporanee o riduzioni quei privati che mutano destinazioni d’uso da uffici in alloggio.<br />

Si ritiene pregiu<strong>di</strong>ziale considerare prioritaria la soluzione dei problemi<br />

<strong>di</strong> parcheggio riferiti alle famiglie del centro storico, alcune centin<strong>ai</strong>a, con rilevantissimi<br />

problemi <strong>di</strong> sosta.<br />

5. COMMERCIO AL DETTAGLIO<br />

5.1. L’ANALISI CONDOTTA<br />

Il centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda presenta una offerta commerciale al<br />

dettaglio (a posto fisso) che risulta sostanzialmente connotata ed associabile a<br />

tre fattori:<br />

elevato numero <strong>di</strong> esercizi;<br />

su<strong>per</strong>ficie me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>per</strong> singolo esercizio molto contenuta, con circa<br />

il 95% del totale attività dell’area centrale che appartiene alla fascia <strong>di</strong>mensionale<br />

del vicinato 7 ;<br />

pressoché totale presenza <strong>di</strong> esercizi del settore non alimentare (circa il<br />

90%).<br />

5.1.1. NUMERO ESERCIZI<br />

ciali.<br />

La situazione attuale in<strong>di</strong>vidua in centro storico 180 esercizi commer-<br />

Rappresentano il 50,28% del numero complessivo degli esercizi o<strong>per</strong>anti<br />

sul territorio comunale (358).<br />

Si ricorda, a titolo <strong>di</strong> confronto, che la popolazione del centro storico è<br />

invece pari al 7,07% del totale comunale.<br />

Dunque, il centro storico è connotato <strong>per</strong> una elevata densità <strong>di</strong> negozi,<br />

almeno in termini quantitativi, su<strong>per</strong>iore <strong>di</strong> circa 7 volte rispetto alla densità rilevata<br />

in relazione alla demografica.<br />

7 <strong>per</strong> Riva del Garda la classe con esercizi fino a 150 m 2 <strong>di</strong> su<strong>per</strong>ficie netta <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

26


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Numero esercizi al dettaglio: comune e Centro Storico (2003)<br />

c e n t r o s t o r i c o r e s t o d e l c o m u n e<br />

n u m e r o e s e r c iz i 1 8 0 1 7 8<br />

r e s t o d e l c o m u n e<br />

4 9 , 7 2 %<br />

no 186.<br />

c e n t r o s t o r ic o<br />

5 0 , 2 8 %<br />

Nel 1994 gli esercizi posizionati nell’area del centro storico antico era-<br />

Rappresentavano appena meno del 50% del numero complessivo degli<br />

esercizi o<strong>per</strong>anti sul territorio comunale (373).<br />

Numero esercizi al dettaglio: comune e Centro Storico (1994)<br />

c e n t r o s t o r ic o r e s t o d e l c o m u n e<br />

n u m e r o e s e r c i z i 1 8 6 1 8 7<br />

re st o d e l c o m u n e<br />

5 0 ,1 3 %<br />

c e n t ro st o ric o<br />

4 9 ,8 7 %<br />

In sostanza, nel <strong>per</strong>iodo 1994/2003 Riva del Garda ha s<strong>per</strong>imentato<br />

una contrazione <strong>di</strong> 15 attività commerciali, pari al 4,02%.<br />

Detto trend è riferibile <strong>per</strong> 6 unità al centro storico (che ha dunque <strong>per</strong>so<br />

il 3,22% della sua offerta) mentre le altre 9 attività erano esterne al centro<br />

medesimo, ambito (quello esterno) connotato da una involuzione più accentuata,<br />

pari al 4,81%.<br />

In sintesi, in termini <strong>di</strong> numero <strong>di</strong> esercizi il centro storico si è impoverito<br />

in valore assoluto (da 186 a 180 punti ven<strong>di</strong>ta) ma, <strong>per</strong> effetto della <strong>di</strong>namica<br />

meno sfavorevole s<strong>per</strong>imentata dallo stesso rispetto al resto del territorio comunale,<br />

ha scontato un lieve miglioramento delle proprie posizioni, arrivando a giustificare<br />

nel 2003 il 50,28% del totale esercizi comunali, rispetto al 49,87% del<br />

non lontano 1994.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

27


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Trend riferito al numero esercizi del Centro Storico (1994/2003)<br />

1994 2003<br />

numero esercizi C.S. 186 180<br />

incidenza C.S./comune 49,87% 50,28%<br />

numero esercizi CS<br />

200<br />

190<br />

180<br />

170<br />

160<br />

150<br />

186<br />

49,87%<br />

180<br />

1994 2003<br />

50,28%<br />

numero esercizi C.S. incidenza C.S./comune<br />

5.1.2. SUPERFICI NETTE DI VENDITA<br />

Si passa ora ad esaminare lo sviluppo delle aree commerciali, <strong>ai</strong> due<br />

<strong>di</strong>versi livelli territoriali.<br />

La su<strong>per</strong>ficie netta <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta a livello comunale vale oggi 36.583 m 2 ,<br />

dei quali 12.102 m 2 sono posizionati proprio in centro storico.<br />

Trattasi <strong>di</strong> una quota pari al 33,08% del totale su<strong>per</strong>fici censite a livello<br />

comunale; <strong>per</strong>tanto, il centro storico in termini <strong>di</strong> su<strong>per</strong>fici riveste un peso ampiamente<br />

inferiore rispetto a quello cui si associa considerando e valutando la<br />

mera numerica delle attività.<br />

55,00%<br />

53,00%<br />

51,00%<br />

49,00%<br />

47,00%<br />

45,00%<br />

Su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta esercizi: comune e Centro Storico (2003)<br />

c e n t r o s t o r i c o r e s t o d e l c o m u n e<br />

s u p e r fic ie n e t t a v e n d it a 1 2 . 1 0 2 2 4 . 4 8 1<br />

r e s t o d e l c o m u n e<br />

6 6 , 9 2 %<br />

c e n t r o s t o r ic o<br />

3 3 , 0 8 %<br />

Tornando al 1994 si rileva che gli esercizi del centro storico si associavano<br />

a 11.714 m 2 <strong>di</strong> aree espositive, uno sviluppo <strong>di</strong> 388 m 2 in meno rispetto a<br />

quelle attuali.<br />

La crescita della su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta in centro storico è stata pari nel<br />

<strong>per</strong>iodo considerato al 3,31%.<br />

Nello stesso <strong>per</strong>iodo (1994/2003) <strong>per</strong> l’intero comune l’evoluzione è<br />

stata tale da rilevare una sostanziale stabilità: da 35.682 a 36.583 m 2 .<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

incidenza<br />

28


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta esercizi: comune e Centro Storico (1994)<br />

c e n t r o s t o r ic o r e s t o d e l c o m u n e<br />

s u p e r ficie n e t t a v e n d it a 1 1 . 7 1 4 2 3 . 9 6 8<br />

r e st o d e l c o m u n e<br />

6 7 ,1 7 %<br />

c e n t r o s t o r ic o<br />

3 2 , 8 3 %<br />

In sintesi, nell’arco temporale considerato il centro storico in termini <strong>di</strong><br />

su<strong>per</strong>fici ha s<strong>per</strong>imentato una lieve evoluzione, sia in valore assoluto (da 11.714<br />

a 12.102 m 2 ) che in rapporto al contesto urbano allargato (con incidenza cresciuta<br />

dal 32,83% al 33,08%).<br />

Quanto detto viene riassunto con imme<strong>di</strong>atezza nel grafico <strong>di</strong> seguito<br />

riportato.<br />

Trend riferito alle su<strong>per</strong>fici <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta in Centro Storico (1994/2003)<br />

1994 2003<br />

s.n.v. C.S. 11.714 12.102<br />

incidenza C.S./comune 32,83% 33,08%<br />

s.n.v. C.S.<br />

12.500<br />

12.000<br />

11.500<br />

11.000<br />

10.500<br />

10.000<br />

11.714<br />

32,83%<br />

12.102<br />

1994 2003<br />

s.n.v. C.S. incidenza C.S./comune<br />

33,08%<br />

35,00%<br />

34,00%<br />

33,00%<br />

32,00%<br />

31,00%<br />

30,00%<br />

5.1.3. SUPERFICIE NETTA DI VENDITA MEDIA PER ESERCIZIO<br />

Con riferimento alle <strong>di</strong>mensioni degli esercizi, si rileva che oggi la su<strong>per</strong>ficie<br />

me<strong>di</strong>a netta <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>per</strong> singola realtà è in centro storico pari a 67,23<br />

m 2 , da rapportare <strong>ai</strong> 102,19 m 2 rilevati a livello comunale.<br />

Pertanto i negozi dell’area centrale hanno uno sviluppo più contenuto<br />

del 35% rispetto al valore me<strong>di</strong>o comunale.<br />

Il dato provinciale, che potrebbe essere utile <strong>per</strong> una ulteriore comparazione,<br />

purtroppo non risulta omogeneo in quanto fa riferimento a fine <strong>di</strong>cembre<br />

1998; si è deciso tuttavia <strong>di</strong> riportarlo nei grafici, pur con questa doverosa<br />

avvertenza e senza ulteriori commenti.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

incidenza<br />

29


Su<strong>per</strong>fici me<strong>di</strong>e <strong>per</strong> esercizio (2003)<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

c e n t r o s t o r ic o c o m u n e p r o v i n c ia<br />

s u p .n e t t a v e n d i t a 6 7 ,2 3 1 0 2 ,1 9 1 1 1 ,0 0<br />

s n v<br />

1 2 0<br />

1 0 0<br />

8 0<br />

6 0<br />

4 0<br />

2 0<br />

0<br />

6 7 ,2 3<br />

1 0 2 ,1 9<br />

1 1 1 ,0 0<br />

c e n t r o s t o r ic o c o m u n e p r o vin c ia<br />

In serie storica, nel <strong>per</strong>iodo considerato la su<strong>per</strong>ficie me<strong>di</strong>a riferita <strong>ai</strong><br />

soli esercizi siti nel centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda passa da 62,97 a 67,23 m 2 ,<br />

una evoluzione pari al 6,76%.<br />

Nello stesso arco temporale a livello comunale il valore in argomento<br />

incrementa invece d<strong>ai</strong> 95,66 m 2 iniziali (valore inferiore rispetto a quello me<strong>di</strong>o<br />

provinciale, che si attestava sui 100 m 2 ) <strong>ai</strong> 102,19 m 2 <strong>di</strong> oggi, una evoluzione del<br />

6,82%, che appare dunque del tutto simile a quella che ha connotato il centro<br />

storico.<br />

Trattasi <strong>di</strong> un andamento “atipico”, che si spiega col mancato sorgere<br />

in Riva del Garda <strong>di</strong> <strong>centri</strong> commerciali artificiali o <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />

poste al <strong>di</strong> fuori del contesto centrale, tali da portare ad un dato me<strong>di</strong>o comunale<br />

“gonfiato”.<br />

Su<strong>per</strong>fici me<strong>di</strong>e <strong>per</strong> esercizio (1994)<br />

c e n t r o s t o r i c o c o m u n e p r o v i n c i a<br />

s u p . n e t t a v e n d i t a 6 2 , 9 7 9 5 , 6 6 1 0 0 , 2 9<br />

s n v<br />

1 2 0<br />

1 0 0<br />

8 0<br />

6 0<br />

4 0<br />

2 0<br />

0<br />

6 2 ,9 7<br />

9 5 ,6 6<br />

1 0 0 ,2 9<br />

c e n t r o s t o r ic o c o m u n e p r o v in c ia<br />

Il numero <strong>di</strong> esercizi particolarmente elevato e la su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />

degli stessi me<strong>di</strong>amente contenuta, rende evidente la naturale vocazione del<br />

centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda a connotarsi e quin<strong>di</strong> ad assumere la conformazione<br />

<strong>di</strong> “Centro Commerciale Naturale”.<br />

Le <strong>di</strong>mensioni più contenute delle attività site nelle zone centrali sono<br />

tuttavia una costante a qualunque livello territoriale, <strong>per</strong> una serie <strong>di</strong> fattori economici<br />

e logistici che rendono maggiormente onerose le attivazioni <strong>di</strong> esercizi <strong>di</strong><br />

elevate su<strong>per</strong>fici nel cuore citta<strong>di</strong>no (costo degli immobili, accessibilità e parcheggi).<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

30


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

5.1.4. DENSITA’ COMMERCIALE IN RAPPORTO AI RESIDENTI<br />

Molto elevato risulta in centro storico il numero <strong>di</strong> esercizi commerciali<br />

al dettaglio in rapporto <strong>ai</strong> “soli” residenti, riscontrandosi nell’area centrale un valore<br />

pari a 169,81 attività ogni 1000 residenti.<br />

Anche la me<strong>di</strong>a comunale risulta elevata (quasi 25), certamente su<strong>per</strong>iore<br />

rispetto alla me<strong>di</strong>a provinciale (si ricorda che il dato provinciale non è omogeneo).<br />

Numero esercizi <strong>per</strong> 1000 residenti (2003)<br />

c e n t r o s t o r i c o c o m u n e p r o v i n c ia<br />

e s e r c i z i / 1 0 0 0 a b . 1 6 9 , 8 1 2 4 , 1 7 1 6 , 4 8<br />

n .e s ./ 1 0 0 0 a b .<br />

1 8 0<br />

1 5 0<br />

1 2 0<br />

9 0<br />

6 0<br />

3 0<br />

0<br />

1 6 9 ,8 1<br />

2 4 ,1 7<br />

1 6 ,4 8<br />

c e n t r o s t o r ic o c o m u n e p r o v in c ia<br />

Non si ritiene utile spendere ulteriori parole al riguardo, in quanto l'offerta<br />

commerciale del centro storico è chiaramente finalizzata a sod<strong>di</strong>sfare i picchi<br />

<strong>di</strong> domanda connessi alla stagione turistica, sui quali tende a <strong>di</strong>mensionarsi.<br />

Anche in connessione a quanto appena espresso, in centro storico<br />

appare decisamente rilevante anche la stessa su<strong>per</strong>ficie commerciale sempre<br />

rapportata a 1.000 residenti.<br />

Il dato attuale riporta ad<strong>di</strong>rittura 11.417 m 2 <strong>per</strong> 1.000 abitanti. Per Riva<br />

del Garda il parametro vale invece circa un quinto, <strong>per</strong> la precisione 2.469 m 2 ,<br />

valore comunque <strong>di</strong> molto su<strong>per</strong>iore rispetto alla me<strong>di</strong>a provinciale, ampiamente<br />

al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> quota 2.000 m 2 <strong>per</strong> 1.000 abitanti.<br />

Su<strong>per</strong>ficie netta <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>per</strong> 1000 residenti (2003)<br />

c e n t r o s t o r i c o c o m u n e p r o v i n c i a *<br />

s . n . v . / 1 0 0 0 a b . 1 1 . 4 1 7 , 0 0 2 . 4 6 9 , 0 0 1 . 8 3 0 , 0 0<br />

s n v / 1 0 0 0 a b .<br />

1 2 . 0 0 0<br />

1 0 . 0 0 0<br />

8 . 0 0 0<br />

6 . 0 0 0<br />

4 . 0 0 0<br />

2 . 0 0 0<br />

0<br />

1 1 . 4 1 7 , 0 0<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

2 . 4 6 9 , 0 0<br />

1 . 8 3 0 , 0 0<br />

c e n t r o s t o r ic o c o m u n e p r o v in c ia *<br />

31


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

5.1.5. L’OFFERTA COMMERCIALE PER FASCIA DIMENSIONALE<br />

Passando ad un esame più analitico, si rileva che nel centro storico<br />

sono presenti quasi esclusivamente esercizi <strong>di</strong> vicinato 8 .<br />

Infatti, 171 punti ven<strong>di</strong>ta sui 180 del centro storico (una <strong>per</strong>centuale del<br />

95%) ricadono in tale range <strong>di</strong>mensionale.<br />

Le me<strong>di</strong>e strutture 9 - sempre limitatamente al centro storico - sono in<br />

tutto 9 e in rapporto <strong>ai</strong> 180 esercizi ivi posizionati pesano <strong>per</strong> il 5%.<br />

Del tutto assenti risultano infine le gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.<br />

L’offerta del centro storico appare in sintesi poco “moderna” <strong>come</strong> <strong>di</strong>mensioni,<br />

con realtà poco sviluppate che, tipicamente, non svolgono ruolo <strong>di</strong> attrattori<br />

se prese a se stanti, mentre sono prioritariamente <strong>di</strong>rette alla sod<strong>di</strong>sfazione<br />

<strong>di</strong> esigenze <strong>di</strong> consumo elementari e quoti<strong>di</strong>ane, sia nei confronti dei residenti<br />

che, in particolare, dei turisti, il target principale <strong>di</strong> riferimento.<br />

Offerta commerciale del centro storico <strong>per</strong> classe <strong>di</strong>mensionale (2003)<br />

v ic in a t o m e d ie g r a n d i<br />

n u m e r o e s e r c i z i 1 7 1 9 0<br />

m e d i e<br />

5 %<br />

v i c i n a t o<br />

9 5 %<br />

5.1.6. L’OFFERTA COMMERCIALE PER MERCEOLOGIA<br />

In relazione alla tipologia <strong>di</strong> offerta (limitatamente <strong>ai</strong> due soli settori –<br />

alimentari e non alimentari - previsti dal decreto legislativo Bersani e ripresi dalla<br />

legge provinciale 8 maggio 2000, n.4), risulta in<strong>di</strong>cativa la tavola <strong>di</strong> seguito riportata.<br />

E’ evidente che in centro storico gli esercizi non alimentari sono più<br />

presenti rispetto agli alimentari/misti, e ciò anche o<strong>per</strong>ando un confronto con<br />

me<strong>di</strong>e riferite a contesti territoriali più allargati.<br />

Nel centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda le attività non alimentari toccano<br />

una incidenza pari all’89,44%, risultando 161 su 180 totali. A livello <strong>di</strong> comparazione<br />

si ricorda che il settore non alimentari a livello comunale giustifica una<br />

<strong>per</strong>centuale pari al 79,32%, data da 284 unità su 358 totali.<br />

8 la classe <strong>di</strong>mensionale del vicinato <strong>per</strong> Riva del Garda comprende le strutture che ricadono nel range da 0<br />

fino a 150 m 2 <strong>di</strong> su<strong>per</strong>ficie netta <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />

9 quelle che ricadono nel range da 150 fino a 800 m 2 <strong>di</strong> su<strong>per</strong>ficie netta <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

32


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Offerta commerciale del centro storico <strong>per</strong> tipologia merceologica (2003)<br />

C e n t r o S t o r ic o R e s t o c o m u n e T o t a l e c o m u n e<br />

A l im e n t a r i /M is t i 1 9 5 5 7 4<br />

N o n A l im e n t a r i 1 6 1 1 2 3 2 8 4<br />

T o t a l e 1 8 0 1 7 8 3 5 8<br />

N u m e ro e s e rc iz i<br />

1 0 0 %<br />

8 0 %<br />

6 0 %<br />

4 0 %<br />

2 0 %<br />

0 %<br />

1 6 1<br />

1 9<br />

1 2 3<br />

5 5<br />

C e n tro S to ric o R e s to c o m u n e<br />

A lim e n ta ri/M is ti N o n A lim e n ta ri<br />

Tale elevata <strong>di</strong>ffusione delle attività non alimentari in centro storico si<br />

ha anche limitando l’analisi alle sole me<strong>di</strong>e strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, che <strong>come</strong> detto<br />

sono “rare”, giustificando solo il 5% del totale attività.<br />

Infatti, fra le me<strong>di</strong>e strutture site in centro ben otto su nove totali sono<br />

ascrivibili al settore non alimentare.<br />

5.1.7. IL COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE<br />

Si rileva da subito <strong>come</strong> in questo caso non sia <strong>di</strong>sponibile l’analisi dettagliata<br />

in serie storica, anche se da informazioni acquisite sempre con la preziosa<br />

collaborazione degli Uffici comunali si evidenzia che non ci sono state variazioni<br />

significative nel corso dell’ultimo decennio, con numero <strong>di</strong> posteggi sui<br />

mercati pressoché invariato, fatta salva la Fiera <strong>di</strong> Sant’Andrea <strong>per</strong> la quale è<br />

previsto un riassorbimento progressivo <strong>di</strong> 80 posteggi, che andranno dunque,<br />

<strong>come</strong> si usa <strong>di</strong>re, ”ad esaurimento”.<br />

A livello dell’intero comune, risultano assenti i mercati co<strong>per</strong>ti.<br />

Numerosi sono invece i posteggi <strong>di</strong> mercato, che in gran parte sono riferibili<br />

a tre mercati su aree pubbliche, <strong>di</strong> cui i due minori siti proprio nel centro<br />

storico. Contano complessivi otto posteggi e sono caratterizzati da una frequenza<br />

giornaliera. Sono mercati specializzati e si associano ad un favorevole impatto<br />

visivo.<br />

Consistenza ambulantato (2003)<br />

TIPOLOGIA NUMERO<br />

Mercati co<strong>per</strong>ti 0<br />

Mercati su aree pubbliche 3<br />

Mercati (in<strong>di</strong>viduare) Data/frequenzasvolgimento Posteggi<br />

PIAZZA ERBE (MISTO) giornaliero 5<br />

PIAZZA CATENA (MISTO) giornaliero (stagionale) 3<br />

E’ presente, subito fuori dal centro storico, un rilevante mercato mensile<br />

che <strong>di</strong>venta bimensile limitatamente alla stagione estiva. Lo sviluppo è limitrofo<br />

a viale Dante, con data <strong>di</strong> svolgimento il mercoledì.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

33


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Le attività mercatali, in particolare il mercato mensile appena ricordato,<br />

generano talune problematiche connesse alla viabilità, con problemi <strong>di</strong> congestione<br />

del traffico “a<strong>di</strong>acente” ed alla occupazione <strong>di</strong> parcheggi, e ciò secondo<br />

numerose in<strong>di</strong>cazioni raccolte dagli opinion leaders.<br />

Mercato giornaliero <strong>di</strong> Piazza Erbe<br />

In centro storico è poi attiva una importante manifestazione annuale.<br />

Trattasi della Fiera <strong>di</strong> Sant’Andrea, che cade il 30 novembre. In considerazione<br />

dell’elevato numero <strong>di</strong> “banchi” (390 più 80 “in esaurimento”), genera<br />

anch’essa problemi importanti connessi a viabilità e parcheggi.<br />

In ottica prospettica, gli opinion leaders ritengono che non vi siano aree<br />

oggi non fruite che potrebbero prestarsi <strong>per</strong> aree mercatali (anche co<strong>per</strong>te) o<br />

<strong>per</strong> luoghi <strong>di</strong> esposizioni, mostre e attività varie a carattere <strong>per</strong>io<strong>di</strong>co.<br />

Inoltre, non ritengono generalmente (con alcune eccezioni) che il mercato<br />

mensile possa essere gestito ed utilizzato <strong>come</strong> motore e punto <strong>di</strong> forza<br />

“da spendere” <strong>per</strong> uno sviluppo del centro storico.<br />

5.2. CONCLUSIONI E PROPOSTE<br />

Un punto <strong>di</strong> forza del centro storico, che potrebbe <strong>di</strong>ventare punto <strong>di</strong><br />

eccellenza, è che grazie alla gradevolezza dell’arredo urbano ed alla assenza <strong>di</strong><br />

degrado e <strong>per</strong>icolosità, tale area risulta oltremodo piacevole, aspetto che ha ricadute<br />

<strong>di</strong>rette sulle potenzialità del commercio tra<strong>di</strong>zionale.<br />

L’analisi condotta rileva una rete <strong>di</strong>stributiva che, già parcellizzata a livello<br />

comunale, nel centro storico lo è ancora <strong>di</strong> più, con esercizi <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />

me<strong>di</strong>e contenute, essenzialmente riferiti alla classe <strong>di</strong>mensionale del vicinato e<br />

quasi esclusivamente a merceologie non alimentari, spesso con una proposta<br />

che tende a “sovrapporsi”.<br />

Il centro storico, dove non si rileva alcun centro commerciale “artificiale”,<br />

ha oggi <strong>per</strong>so in parte <strong>per</strong> le attività economiche ivi ubicate una sorta <strong>di</strong><br />

“ren<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> posizione” e compete con una rete commerciale molto articolata e <strong>di</strong><br />

elevata attrazione, posizionata lungo la <strong>di</strong>rettrice Riva – Arco, con molteplici<br />

<strong>centri</strong> commerciali artificiali.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

34


Come già più volte espresso,<br />

nell’area centrale la densità commerciale<br />

rilevata in termini <strong>di</strong> numerica e <strong>di</strong> su<strong>per</strong>fici<br />

nette <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta in rapporto <strong>ai</strong> residenti<br />

(<strong>per</strong>altro poco presenti in tale<br />

ambito) appare molto elevata.<br />

L’offerta del centro storico è<br />

dunque fortemente parametrata sul fenomeno<br />

turistico e risulta a servizio dello<br />

stesso.<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Apparentemente preoccupante è il dato riferito alle vetrine “vuote”, che<br />

sono alcune decine ma con posizionamento spesso defilato e in molti casi associate<br />

ad immobili recentemente ristrutturati, che si presume possano anch'essi<br />

venire utilizzati al più presto.<br />

Dall’indagine condotta anche sugli opinion leaders e dalle risultanze<br />

emerse negli incontri col Tavolo <strong>di</strong> concertazione, si rilevano alcuni punti <strong>di</strong> debolezza:<br />

in primo luogo, i commercianti del centro non sono organizzati e non o<strong>per</strong>ano<br />

<strong>come</strong> un unicum, in alcuni casi limitandosi a “tirare avanti” senza una<br />

precisa strategia gestionale. Talune attività non risultano all’altezza delle<br />

crescenti esigenze dell’utenza;<br />

mancano consorzi <strong>di</strong> via o iniziative concertate fra o<strong>per</strong>atori che consentano<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare il centro storico <strong>come</strong> una entità unitariamente <strong>per</strong>cepibile<br />

(“centro commerciale naturale”). Ciò è sorprendente se si considera la presenza<br />

<strong>di</strong> esercizi in attività da lungo tempo.<br />

In effetti si riterrebbero praticabili iniziative <strong>di</strong> concertazione pubblico –<br />

privato <strong>per</strong> la valorizzazione del centro, così <strong>come</strong> si pensa sussistano le con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>per</strong> pensare a iniziative fra o<strong>per</strong>atori (Consorzio), anche potenziando –<br />

eventualmente – soggetti esistenti.<br />

genti:<br />

Ciò detto, si ritiene che vadano adottati una serie <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti ur-<br />

va migliorata la coesione e l’organizzazione delle attività economiche del<br />

centro storico, in un’ottica <strong>di</strong> marketing territoriale e/o integrato;<br />

va promossa la costituzione o il rafforzamento <strong>di</strong> un soggetto giuri<strong>di</strong>co che<br />

in concertazione con le categorie e la Pubblica Amministrazione svolga una<br />

attività promozionale dell’intero centro storico, adottando le connesse misure<br />

gestionali, fino ad arrivare alla costituzione del “Centro Commerciale Naturale<br />

<strong>di</strong> Riva del Garda”, ricco <strong>di</strong> offerte e proposte, che dovranno ottimizzare<br />

le risorse connesse alle potenzialità date da turismo, arte, immagine<br />

del sito;<br />

va promosso <strong>di</strong> conseguenza con interventi continui un comune sentire ed<br />

una comunanza <strong>di</strong> intenti fra gli impren<strong>di</strong>tori;<br />

vanno armonizzate e veicolate al meglio le iniziative promo – pubblicitarie,<br />

che spesso risultano autonome e <strong>per</strong>tanto poco impattanti;<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

35


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

quale misura <strong>di</strong> breve termine, si dovrà o<strong>per</strong>are <strong>per</strong> cercare <strong>di</strong> su<strong>per</strong>are almeno<br />

in parte la standar<strong>di</strong>zzazione dell’offerta, orientandosi su specializzazione,<br />

tematizzazione e qualità, affinché un mix all’uopo creato possa orientare<br />

maggiormente gli acquisti in centro storico, anche <strong>per</strong> beni non banali;<br />

vanno messe in cantiere, anche col supporto del C.A.T. Unione, una serie <strong>di</strong><br />

iniziative formative e <strong>di</strong> aggiornamento professionale <strong>per</strong> gli o<strong>per</strong>atori, stimolando<br />

un incremento della professionalità e l’adozione <strong>di</strong> misure innovative,<br />

cercando <strong>di</strong> contrastare il modus o<strong>per</strong>an<strong>di</strong> connesso al “tirare avanti”;<br />

vanno previste misure e incentivi <strong>per</strong> stimolare l’ammodernamento delle attività.<br />

Deve essere <strong>ai</strong>utato l’impren<strong>di</strong>tore (con interventi del pubblico – es.:<br />

esenzione ICI – o del privato – fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> rotazione o mutui a tassi agevolati da<br />

parte <strong>di</strong> istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to locali -) che rinnova la propria attività, magari adeguandosi<br />

a un progetto <strong>di</strong> visual merchan<strong>di</strong>sing che riguar<strong>di</strong> vetrine, cartellonistica,<br />

insegne, tendaggi, accessi al punto ven<strong>di</strong>ta;<br />

vanno realizzati progetti <strong>di</strong> visual merchan<strong>di</strong>sing urbano che, oltre a quanto<br />

appena espresso, vadano a promuovere il centro, con visualizzazione imme<strong>di</strong>ata<br />

(es.: depliant con legende ed a colori) delle <strong>di</strong>verse proposte commerciali<br />

(<strong>per</strong> tipologia – negozi, bar, ristoranti, artigiani, etc. -; <strong>per</strong>corsi; e<br />

così via);<br />

va incentivato, <strong>come</strong> rilevato da più parti, il mantenimento della illuminazione<br />

serale delle vetrine delle attività commerciali, <strong>come</strong> avviene ad esempio<br />

nella vicina Torbole;<br />

va verificata la possibilità <strong>di</strong> inserire negli strumenti urbanistici dei vincoli <strong>per</strong><br />

mantenere le destinazioni d’uso al fine <strong>di</strong> non <strong>per</strong>dere attività commerciali <strong>di</strong><br />

lunga tra<strong>di</strong>zione e contrastare comunque il cambio delle destinazioni d’uso<br />

da commerciale a servizi;<br />

va stu<strong>di</strong>ato, concertato ed attuato un piano insegne, vetrine, tendaggi col<br />

fine <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>venire ad una armonizzazione fra esercizi commerciali magari limitrofi,<br />

che rispettino certi requisiti certamente nel momento delle ristrutturazioni,<br />

auspicabilmente prima, se risulterà possibile accellerare con incentivi<br />

pubblici (provincia, comune) e privati (banche locali) detto cambiamento.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

36


6. RICETTIVITA’ E TURISMO<br />

6.1. L’ANALISI CONDOTTA<br />

6.1.1. PUBBLICI ESERCIZI<br />

6.1.1.1. NUMERICA<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Oggi si contano complessivamente in Riva del Garda 112 pubblici<br />

esercizi (a questi vanno sommate n.11 mense), dei quali 55 o<strong>per</strong>anti proprio in<br />

centro storico. Trattasi <strong>di</strong> una <strong>per</strong>centuale molto elevata e pari al 49,1%.<br />

Numero pubblici esercizi: comune e Centro Storico (2003)<br />

c e n t r o s t o r ic o r e s t o d e l c o m u n e<br />

N u m . p u b b lic i e s e r c i z i 5 5 5 7<br />

r e s t o d e l c o m u n e<br />

5 0 , 8 9 %<br />

c e n t r o s t o r ic o<br />

4 9 , 1 1 %<br />

O<strong>per</strong>ando un’analisi estesa al 1990, si rileva che all’epoca i pubblici<br />

esercizi ricadenti in centro storico erano 49, dunque 6 meno <strong>di</strong> quelli attuali. In<br />

trend opposto risulta invece la <strong>di</strong>namica riferita al resto del territorio comunale,<br />

che s<strong>per</strong>imenta una contrazione, dalle 71 attività originarie alle 57 attuali.<br />

Per effetto <strong>di</strong> quanto esposto l’incidenza del centro storico in termini <strong>di</strong><br />

pubblici esercizi rapportati al totale comunale passa dal 40,83% del 1990 al<br />

49,11% attuale, dunque un recu<strong>per</strong>o importante pari a circa 8 punti <strong>per</strong>centuali.<br />

Numero pubblici esercizi: comune e Centro Storico (1990)<br />

c e n t r o s t o r ic o r e s t o d e l c o m u n e<br />

N u m . p u b b lic i e s e r c i z i 4 9 7 1<br />

r e s t o d e l c o m u n e<br />

5 9 , 1 7 %<br />

6.1.1.2. TIPOLOGIA DI OFFERTA<br />

c e n t r o s t o r i c o<br />

4 0 , 8 3 %<br />

O<strong>per</strong>ando una analisi <strong>di</strong> dettaglio, si evidenzia che dei 120 pubblici<br />

esercizi censiti nel comune nel 1990 i ristoranti erano 51 mentre i bar erano 69.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

37


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Pubblici esercizi <strong>per</strong> tipologia, nel comune e in Centro Storico (1990)<br />

centro storico resto del comune<br />

ristoranti 24 27<br />

bar 25 44<br />

totale 49 71<br />

100<br />

50<br />

0<br />

centro storico resto del comune<br />

ristoranti 24 27<br />

bar 25 44<br />

totale 49 71<br />

A tale data, o<strong>per</strong>ando una <strong>di</strong>saggregazione <strong>per</strong> riscontrare l’offerta del<br />

centro storico, questo giustificava il 40,83% del totale pubblici esercizi a livello<br />

comunale: in centro ricadevano 49 attività sulle – appunto - 120 complessive.<br />

Delle 49 unità del centro, 24 erano ristoranti (il 47,05% del totale ristoranti<br />

<strong>di</strong> Riva) e 25 bar (il 36,23% del totale bar del comune).<br />

Pertanto, a tale data l’offerta del centro storico era fortemente associata<br />

ad attività più attrattive, quali quelle ristorative, in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> una frequentazione<br />

più attenta e “ponderata” del centro.<br />

Oggi, <strong>come</strong> detto, i pubblici esercizi <strong>di</strong> Riva sono 112 (8 in meno rispetto<br />

al 1990), anche se andrebbero considerate 11 attività <strong>di</strong> mensa.<br />

A livello <strong>di</strong> dettaglio, si rileva che fra queste 112 attività si hanno 41 ristoranti<br />

(erano 51 al riferimento temporale precedente, dunque un saldo negativo<br />

<strong>per</strong> 10 unità) e 71 bar (un saldo negativo <strong>di</strong> 2 unità rispetto al riferimento<br />

temporale precedente).<br />

In sintesi, risulta favorevole la <strong>di</strong>namica in serie storica delle attività del<br />

centro storico (+6), mentre negativa appare l’evoluzione <strong>di</strong> quelle esterne al medesimo<br />

(-14).<br />

Le 57 attività esterne al centro storico oggi censite sono essenzialmente<br />

bar: 41, da rapportare a 16 ristoranti.<br />

Le 55 attività posizionate in centro storico giustificano il 49,10% del totale<br />

attività, rispetto al 40,83% del 1990, dunque con sensibile apprezzamento.<br />

Fra i 55 esercizi del centro storico oggi censiti si riscontrano:<br />

25 ristoranti (erano 24 nel 1990), che giustificano il 60,97% del totale ristoranti<br />

(rispetto al 47,05% del 1990), presenza impattante;<br />

30 bar (erano 25 nel 1990), che giustificano il 42,25% del totale bar <strong>di</strong> Riva<br />

(rispetto al 36,23% del 1990).<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

38


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Pubblici esercizi <strong>per</strong> tipologia, nel comune e in Centro Storico (2003)<br />

centro storico resto del comune<br />

ristoranti 25 16<br />

bar 30 41<br />

totale 55 57<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

centro storico resto del comune<br />

ristoranti 25 16<br />

bar 30 41<br />

totale 55 57<br />

Nel <strong>per</strong>iodo considerato il centro<br />

storico <strong>di</strong> Riva del Garda ha dunque<br />

s<strong>per</strong>imentato un deciso potenziamento<br />

della offerta ristorativa, che oggi vale<br />

due terzi della offerta complessiva comunale.<br />

L’andamento è più stabile <strong>per</strong> i<br />

bar, in evoluzione in valore assoluto e<br />

maggiormente incidenti in <strong>per</strong>centuale<br />

rispetto al totale comunale.<br />

Per i bar i problemi maggiori si associano alle a<strong>per</strong>ture serali estive in<br />

concomitanza coi concertini, <strong>per</strong>messi solo fino alle 23. Considerando la contestuale<br />

assenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>scoteche si ha carenza <strong>di</strong> offerta <strong>per</strong> la fascia “giovani”.<br />

6.1.2. ATTIVITA’ RICETTIVE<br />

6.1.2.1. LA NUMERICA<br />

Oggi, le attività ricettive a livello comunale sono 78. Di queste, 18 sono<br />

posizionate nel centro storico, che giustifica dunque una <strong>per</strong>centuale del<br />

23,08%.<br />

Numero attività ricettive: comune e Centro Storico (2003)<br />

c e n tr o s t o r ic o r e s t o d e l c o m u n e<br />

N u m . a t t i v it à r i c e t t iv e 1 8 6 0<br />

re s t o d e l c o m u n e<br />

7 6 ,9 2 %<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

c e n t r o st o r ic o<br />

2 3 ,0 8 %<br />

39


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Nel 1990 le attività ricettive a livello comunale erano 86, con ciò riscontrandosi<br />

un saldo negativo riferito al <strong>per</strong>iodo considerato, pari ad una <strong>per</strong><strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />

8 unità.<br />

Delle 86 attività censite nel 1990, 19 (dunque una sola unità in più rispetto<br />

all’offerta attuale) erano posizionate nell’area del centro storico, mentre<br />

quelle esterne erano 67, 7 più <strong>di</strong> quelle attuali.<br />

Numero attività ricettive: comune e Centro Storico (1990)<br />

c e n t r o s t o r ic o r e s t o d e l c o m u n e<br />

N u m . a t t i v i t à r i c e t t i v e 1 9 6 7<br />

r e s t o d e l c o m u n e<br />

7 7 , 9 1 %<br />

c e n t r o s t o r ic o<br />

2 2 , 0 9 %<br />

Pertanto, la contrazione riscontrata nella numerica delle attività ricettive<br />

lungo il <strong>per</strong>iodo oggetto <strong>di</strong> indagine, è imputabile essenzialmente a intraprese ricadenti<br />

all’esterno del centro storico.<br />

L’area centrale, che <strong>come</strong> detto giustifica oggi il 23,08% del totale attività<br />

comunali, pesava nel 1990 solo un punto <strong>per</strong>centuale in meno, <strong>per</strong> l'esattezza<br />

il 22,09% (19 attività su 86). L’area centrale sostanzialmente “mantiene le<br />

posizioni”, pur essendo associata ad una attività ricettiva relativamente contenuta<br />

in termini <strong>di</strong> strutture, anche <strong>per</strong> le complessità legate alla accessibilità degli<br />

ospiti alle strutture medesime.<br />

6.1.2.2. TIPOLOGIA DI OFFERTA<br />

O<strong>per</strong>ando una analisi <strong>di</strong> maggior dettaglio, si evidenzia che delle 19 attività<br />

ricettive censite in centro storico nel 1990, 9 si associavano ad una classifica<br />

ad una stella, una a due stelle, sette con tre stelle e infine due avevano<br />

quattro stelle.<br />

Oggi, oltre ad un ostello <strong>per</strong> la gioventù, sono censite in centro storico<br />

solo due attività con classifica una stella (-7), do<strong>di</strong>ci a tre stelle (+5), tre a quattro<br />

stelle (+1).<br />

Nel <strong>per</strong>iodo indagato si nota dunque un innalzamento degli standard<br />

qualitativi della proposta ricettiva del centro storico, in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare esigenze<br />

<strong>di</strong> fruizione anche me<strong>di</strong>o – alte.<br />

6.1.3. FLUSSI TURISTICI<br />

Pur non <strong>di</strong>sponendo dei dati relativi <strong>ai</strong> flussi turistici <strong>di</strong>stinti <strong>per</strong> centro<br />

storico e resto del comune, è importante o<strong>per</strong>are alcune valutazioni che si ritengono<br />

“trasversali” al territorio, relative alla tipologia <strong>di</strong> cliente, alle sistemazioni<br />

preferite, alla durata me<strong>di</strong>a della <strong>per</strong>manenza ed al <strong>per</strong>iodo <strong>di</strong> vacanza.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

40


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Infatti, la proposta integrata del Centro Commerciale Naturale sito nel<br />

centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda dovrà in misura incisiva rivolgersi all’utente “turista”,<br />

non necessariamente “residente” in strutture posizionate proprio nel centro<br />

storico o, ad<strong>di</strong>rittura, nello stesso comune.<br />

Riva del Garda è un ambito con spiccata “vocazione turistica”, <strong>come</strong><br />

evidente a tutti. Conta 1.167.280 presenze ricettive complessive (dati riportati<br />

nell’Annuario del Turismo 2000 e<strong>di</strong>to dal Servizio Statistica della Provincia Autonoma<br />

<strong>di</strong> Trento).<br />

Gli arrivi con riferimento a strutture alberghiere sono 196.857<br />

(2.019.890 <strong>per</strong> l’intera Provincia); 801.729 le presenze (10.165.974 <strong>per</strong> la Provincia).<br />

La <strong>per</strong>manenza me<strong>di</strong>a in esercizi alberghieri è dunque <strong>per</strong> Riva molto<br />

contenuta, pari a circa 4 giorni, rispetto a una me<strong>di</strong>a provinciale – già contenuta<br />

- che si attesta sui 5 giorni.<br />

Relativamente al comparto extralberghiero i valori riferiti ad arrivi e presenze<br />

sono pari, rispettivamente, a 51.073 (1.780.713 <strong>per</strong> la Provincia) e<br />

365.551 (16.981.480). La <strong>per</strong>manenza me<strong>di</strong>a in questo caso vale <strong>per</strong> Riva poco<br />

più <strong>di</strong> 7 giorni (7,15 <strong>per</strong> l’esattezza), ancora una volta più contenuta rispetto alla<br />

<strong>per</strong>manenza me<strong>di</strong>a rilevata a livello provinciale, pari a 9,53 giorni.<br />

L’impatto del fenomeno turistico su Riva è <strong>come</strong> detto molto elevato.<br />

Infatti, la componente turistica della domanda 10 è pari al 17,57% ed è data dal<br />

rapporto fra le 3.198 unità <strong>di</strong> consumo turistiche e le 18.198 unità <strong>di</strong> consumo<br />

totali (queste ultime date dalla somma <strong>di</strong> residenti - 15.000 - e unità <strong>di</strong> consumo<br />

turistiche - 3.198 - ).<br />

Il turismo riveste un peso elevatissimo nel sistema economico locale, in<br />

termini <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni dell’offerta, <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to e occupati.<br />

Componente turistica della domanda (2000)<br />

Residenti Turistiche<br />

Unità <strong>di</strong> consumo 15.000 3.198<br />

17,57%<br />

Residenti Turistiche<br />

82,43%<br />

Importante anche rilevare i flussi <strong>per</strong> <strong>per</strong>iodo, posto che l’offerta commerciale<br />

e <strong>di</strong> servizi tende in Riva del Garda ad avere “due velocità”: stagione –<br />

fuori stagione. O<strong>per</strong>ando un riparto stagionale delle presenze, e facendo riferimento<br />

solo alle due macrostagioni, si evidenzia che circa i due terzi delle presenze<br />

sono riferibili alla stagione estiva.<br />

10 calcolata trasformando le presenze turistiche in unità <strong>di</strong> consumo equivalenti a residenti, con l’o<strong>per</strong>azione<br />

totale presenze <strong>di</strong>viso 365<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

41


Riparto stagionale presenze turistiche complessive (2000)<br />

Presenze invernali Presenze estive<br />

Totale presenze turistiche 171.211 766.513<br />

81,74%<br />

18,26%<br />

Presenze invernali Presenze estive<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

In sostanza alcuni tratti sono chiaramente in<strong>di</strong>viduati. Il turista che “alloggia”<br />

a Riva del Garda è: prevalentemente straniero, presente nelle <strong>di</strong>verse<br />

fasce socio – economiche, con forte propensione <strong>per</strong> il soggiorno estivo e <strong>per</strong>manenza<br />

me<strong>di</strong>a contenuta.<br />

6.1.4. ATTIVITA’ DI INTRATTENIMENTO E SVAGO<br />

Le attività <strong>di</strong> intrattenimento e svago in<strong>di</strong>viduate sono limitate al centro<br />

storico, ma non sono tali da rappresentare un volano che possa generare ricadute<br />

<strong>di</strong>ffuse su tale area.<br />

Sarebbe auspicabile incentivare l’a<strong>per</strong>tura <strong>di</strong> ulteriori locali, anche in<br />

considerazione <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong>fficili, che recentemente hanno avuto ampia eco.<br />

Numero attività intrattenimento e svago (2003)<br />

6.2. OSSERVAZIONI<br />

centro storico resto del comune<br />

1990 2 0<br />

2003 2 0<br />

In centro storico la presenza <strong>di</strong> pubblici esercizi appare adeguata <strong>per</strong><br />

densità e tipologia <strong>di</strong> proposta. Sono circa il 50% del totale esercizi comunali.<br />

Molto presenti, in particolare, le attività <strong>di</strong> ristorazione, che nel tempo<br />

tendono a concentrarsi proprio nell’area centrale, che ne giustifica oggi circa il<br />

60% del totale.<br />

In relazione a talune attività sono segnalati alcuni problemi: in alcune<br />

zone del centro si protesta una eccessiva rumorosità notturna rispetto alle esigenze<br />

<strong>di</strong> riposo dei residenti.<br />

Interventi a favore dell’offerta dei pubblici esercizi potrebbero legarsi<br />

ad incentivi pubblici, connessi ad esempio alla COSAP <strong>per</strong> l’utilizzo degli spazi<br />

esterni o a misure <strong>per</strong> migliorare ed armonizzare i plateatici (alcuni decisamente<br />

<strong>di</strong> scarsa immagine e, <strong>per</strong>tanto, <strong>di</strong> nocumento <strong>per</strong> l’intera proposta del centro<br />

commerciale naturale).<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Si dovrebbe poi o<strong>per</strong>are congiuntamente <strong>per</strong> cercare <strong>di</strong> garantire comunque<br />

il servizio, specie in stagione, stimolando le a<strong>per</strong>ture o il prolungamento<br />

delle medesime anche la sera, ovviamente ponendo la massima attenzione<br />

al fatto che tali attività non arrechino particolare <strong>di</strong>sturbo <strong>ai</strong> residenti.<br />

La ricettività alberghiera nell’area del centro storico appare contenuta,<br />

giustificando circa il 23% del totale attività ricettive comunali, anche <strong>per</strong> le complessità<br />

legate alla logistica. L’offerta centrale appare me<strong>di</strong>amente più qualificata,<br />

almeno valutando il mero parametro della classifica alberghiera.<br />

Si potrebbe pensare da un lato ad agevolare la fruizione delle attività<br />

“centrali”, dall’altro a verificare la possibilità <strong>di</strong> creare nuove strutture, magari<br />

nella formula garnì, proprio in centro storico, anche utilizzando contenitori <strong>di</strong>smessi<br />

da riutilizzare in tal senso.<br />

Il turismo è comunque, con chiarezza, il “momento strategico” <strong>di</strong> organizzazione<br />

della molteplicità <strong>di</strong> fattori presenti nella realtà locale (territorio, ambiente,<br />

servizi, trasporti, cultura, attività pubblica, etc.) e va condotto e gestito<br />

con spirito innovativo, con una visione improntata a fornire un nuovo prodotto,<br />

quello del “turismo organizzato”.<br />

Appare consolidata l’opinione che la domanda turistica risulti sì elastica<br />

rispetto al prezzo dei servizi turistici stessi, ma ancor più all’offerta congiunta <strong>di</strong><br />

beni e servizi comunque connessi al go<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> una ampia serie <strong>di</strong> risorse e<br />

opportunità <strong>di</strong>sponibili sul territorio.<br />

Si potrebbe pensare a istituire uno o più Point del “Centro commerciale<br />

naturale Riva del Garda” (uno almeno nella piazza centrale), dove offrire:<br />

in<strong>di</strong>cazioni, chiarimenti, materiali su tutte le proposte <strong>di</strong> Riva del Garda (negozi,<br />

ristoranti, pub, manifestazioni, spettacoli, <strong>per</strong>corsi, etc.), enfatizzando<br />

quelle riconducibili a soggetti aderenti al “Centro”;<br />

in<strong>di</strong>cazioni su orari <strong>di</strong> a<strong>per</strong>tura e turni <strong>di</strong> chiusura delle <strong>di</strong>verse attività e sugli<br />

orari dei mezzi <strong>di</strong> trasporto (autobus, corriere, traghetti);<br />

agevolazioni, legate alla fidelity card degli esercizi del “Centro” e ad offerte<br />

e promozioni poste in essere dal “Centro” (sconti <strong>per</strong> fruizione <strong>di</strong> esercizi<br />

complementari, sconti offerti da ristoratori, bar, locali in genere);<br />

assaggi e somministrazione leggera (es.: l’olio del Garda, brioches la mattina<br />

offerte da pasticcerie, assaggi prodotti tipici locali), anche <strong>per</strong> promuovere<br />

i locali e gli esercizi che si prestano alla sponsorizzazione (con depliant,<br />

etc.);<br />

possibilità <strong>di</strong> verificare via telefono o PC la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> co<strong>per</strong>ti presso ristoranti<br />

o <strong>per</strong> <strong>per</strong>nottamenti presso gli esercizi aderenti al “Centro”;<br />

assistenza a tutto respiro <strong>ai</strong> fruitori del centro storico, cercando <strong>di</strong> “andare<br />

incontro al turista”, ponendo in essere ogni misura atta a fargli conoscere e<br />

visualizzare con imme<strong>di</strong>atezza l’intera proposta <strong>di</strong> Riva in generale e del<br />

Centro commerciale naturale in particolare, senza che questi debba ricercare<br />

con sforzi e <strong>per</strong>correndo molteplici canali le offerte locali (cultura, spettacoli,<br />

salute, sport, gastronomia, etc.).<br />

Il Point, replicabile, potrebbe essere costituito da una casetta in stile<br />

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43


armonizzato col contesto, <strong>di</strong> adeguata su<strong>per</strong>ficie.<br />

Lo scopo è valorizzare e <strong>di</strong>ffondere<br />

quanto ha da offrire il Centro commerciale<br />

naturale <strong>di</strong> Riva del Garda in termini <strong>di</strong><br />

prodotti tipici, cultura, servizi,<br />

manifestazioni, offrendo informazione e<br />

pubblicizzazione, anche con talune<br />

soluzioni espositive <strong>per</strong> fare conoscere<br />

prodotti alimentari e dell’artigianato<br />

locale, ma anche locali <strong>di</strong><br />

somministrazione e proposte turistiche.<br />

E’ prevista la funzione <strong>di</strong><br />

somministrazione e degustazione <strong>di</strong><br />

prodotti locali, continuativa od<br />

occasionale.<br />

L’intervento prevede l’in<strong>di</strong>viduazione<br />

del posizionamento strategico del Point,<br />

lo stu<strong>di</strong>o <strong>per</strong> l’arredo, l’attivazione e la<br />

gestione, la formazione connessa.<br />

Il Point dovrebbe trovare collocazione in<br />

luoghi interessati da intensi flussi<br />

pedonali (centro storico, vie <strong>di</strong> accesso al<br />

lago).<br />

Il Point dovrebbe servire <strong>per</strong>:<br />

migliorare il servizio d’informazione al pubblico;<br />

creare un motivo <strong>di</strong> richiamo e animazione della piazza;<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

supportare le o<strong>per</strong>azioni <strong>di</strong> marketing, tramite la veicolazione delle proposte<br />

e l’offerta delle Card del centro commerciale naturale Riva del Garda;<br />

consentire la consultazione <strong>di</strong> una completa banca dati (esercizi <strong>di</strong>sponibili,<br />

promozioni, manifestazioni <strong>per</strong> trovare più facilmente quanto cercato);<br />

visualizzare su apposito pannello il posizionamento dell’esercizio o della attività<br />

cercata, con possibilità <strong>di</strong> accedere <strong>di</strong>rettamente da parte dell’utente ad<br />

informazioni aggiuntive.<br />

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44


7. ATTIVITA’ ARTIGIANE<br />

7.1. L’ANALISI CONDOTTA<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Il centro storico presenta un certo numero <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> servizio: sono<br />

30, sviluppate su complessivi 1.224 m 2 .<br />

Rappresentano l’8,57% del totale attività comunali (n.350).<br />

Da un primo esame non si ritiene che fra queste ve ne siano alcune in<br />

grado <strong>di</strong> svolgere una evidente funzione attrattiva, risultando “volano” <strong>per</strong> l'intero<br />

centro storico.<br />

Le attività artigianali maggiormente <strong>di</strong>ffuse nel Centro Storico sono<br />

quelle legate <strong>ai</strong> servizi alla <strong>per</strong>sona.<br />

Le uniche attività legate a un<br />

concetto <strong>di</strong> “mestiere” e dal sapore antico<br />

sono: tre laboratori <strong>di</strong> cornici, un laboratorio<br />

<strong>per</strong> produzione articoli in pelle,<br />

un laboratorio <strong>per</strong> produzione oggettistica<br />

da regalo, un calzol<strong>ai</strong>o, oltre ad<br />

alcuni stu<strong>di</strong>/gallerie <strong>di</strong> pittura (in effetti<br />

inseriti arbitrariamente in questa sintetica<br />

elencazione).<br />

Allo stato non esiste un progetto <strong>di</strong> valorizzazione delle attività artigianali<br />

storiche e/o artistiche (laboratori, botteghe, etc.), che alcuni <strong>comuni</strong> hanno<br />

invece previsto, anche con l’istituzione <strong>di</strong> una cd. “via dei mestieri”.<br />

Andrebbe approfon<strong>di</strong>ta l’analisi <strong>per</strong> rilevare se esistono attività che presentano<br />

arre<strong>di</strong>, attrezzature o documentazione d’epoca o che hanno mantenuto<br />

alcuni elementi d’arredo. Tipiche del posto, dalle informazione raccolte, p<strong>ai</strong>ono<br />

le attività connesse con la produzione e la lavorazione <strong>di</strong> ceramiche e rame.<br />

Le informazioni rese <strong>di</strong>sponibili potrebbero essere elaborate in modo<br />

da re<strong>di</strong>gere una breve scheda <strong>di</strong> documentazione <strong>per</strong> ciascuna realtà, corredata<br />

da immagini, <strong>per</strong> arrivare infine ad una possibile veicolazione <strong>di</strong> tali tracce<br />

della nostra storia.<br />

7.2. OSSERVAZIONI<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

45


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

L’esame o<strong>per</strong>ato non ha consentito <strong>di</strong> censire in modo significativo nel<br />

centro storico (ma anche al <strong>di</strong> fuori) attività in grado <strong>di</strong> svolgere evidente funzione<br />

attrattiva.<br />

Si potrebbe pensare alla creazione anche con una serie <strong>di</strong> incentivi<br />

pubblici <strong>di</strong> una “via dei mestieri”, con collocazione in via Marocco, caratteristica<br />

ma oggi “abbandonata”.<br />

E’ importante prevedere l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> una serie più ampia ed articolata<br />

<strong>di</strong> funzioni artigianali, specie “storiche”, utili sia al citta<strong>di</strong>no sia in relazione<br />

alla attrattività che possono generare.<br />

Si pensi alla possibilità <strong>di</strong> prevedere lo sviluppo <strong>di</strong> botteghe artigiane<br />

artistiche, <strong>di</strong> laboratori (della ceramica, del ferro battuto, del legno, <strong>di</strong> incisioni e<br />

stampe artistiche, <strong>per</strong> il restauro, etc.), <strong>di</strong> gallerie <strong>di</strong> pittura, <strong>per</strong>altro già presenti<br />

in Riva.<br />

Si potrebbe pensare a misure volte a rilanciare le attività tra<strong>di</strong>zionali,<br />

promovendo le peculiarità artigianali del luogo e del Trentino in genere, facendole<br />

conoscere su mercati allargati, anche con un “Marchio <strong>di</strong> qualità”, sulla falsariga<br />

<strong>di</strong> quanto recentemente avviato dalla Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento <strong>per</strong><br />

le Osterie storiche.<br />

Si potrebbe pensare all’utilizzo <strong>di</strong> locali <strong>di</strong> proprietà o affittati dal <strong>Comune</strong><br />

<strong>per</strong> la realizzazione <strong>di</strong> un Polo dell’artigianato artistico rivano, dove promuovere<br />

mostre, esposizioni ed avviare attività <strong>di</strong>dattiche.<br />

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8. CULTURA, EVENTI, TRADIZIONI<br />

8.1. L’ANALISI CONDOTTA<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

L’analisi rileva la presenza <strong>di</strong> un patrimonio culturale ampio. Riva presenta<br />

un mix tale da garantire <strong>di</strong>verse esigenze: storia, arte, sport e natura, <strong>di</strong>vertimento,<br />

ricettività.<br />

Il patrimonio “culturale” del centro <strong>di</strong> Riva prevede:<br />

archivi e biblioteche (biblioteca comunale con annesso archivio storico, fuori<br />

dal centro storico anche se è previsto il rientro in Palazzo Salvadori),<br />

musei e gallerie (uno, con annessa galleria presso la Rocca e una galleria<br />

concessa <strong>di</strong> volta in volta a richiedenti <strong>per</strong> mostre <strong>di</strong> pittura),<br />

cinema (uno, al confine del centro storico),<br />

chiese (delle <strong>di</strong>eci totali una è in centro storico),<br />

palazzi <strong>storici</strong> (Palazzo Pretorio, Palazzo Menghin, Palazzo Lutti – Salvadori,<br />

“Casa Bettinazzi”, “Casa Muzzio”, Palazzo Martini, La Rocca, “Villa Lutti”<br />

fuori dal centro storico, e così via).<br />

Per gli spettacoli teatrali si usa la sala principale del Palazzo dei Congressi,<br />

ampiamente <strong>di</strong>mensionata.<br />

Le informazioni acquisibili dallo Stu<strong>di</strong>o propedeutico alla Legge sulla<br />

montagna, già ricordato, riportano un in<strong>di</strong>catore utile <strong>per</strong> verificare la presenza<br />

<strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> carattere culturale e sportivo. L’in<strong>di</strong>cazione della presenza <strong>di</strong> tali<br />

servizi è data dal rapporto fra numero totale associazioni culturali, ricreative,<br />

sportive presenti nel comune e popolazione residente al 1995, con l’in<strong>di</strong>catore<br />

che migliora al crescere. La me<strong>di</strong>a provinciale è pari a 0,008 e <strong>per</strong> Riva il parametro<br />

“vale” 0,006, una densità appena inferiore rispetto alla me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> riferimento.<br />

La Cultura rappresenta una concreta opportunità <strong>di</strong> investimento <strong>per</strong> il<br />

ritorno sulla economia locale, anche se presuppone un’ottica – ancora una volta<br />

- <strong>di</strong> concertazione e richiede una interpretazione estensiva del concetto: non<br />

deve riferirsi “solo” <strong>ai</strong> re<strong>per</strong>ti <strong>storici</strong>, ma anche legarsi alle tra<strong>di</strong>zioni vive ancora<br />

oggi, all’artigianato artistico, al turismo che ricerca l’enogastronomia, tutti elementi<br />

che sono già presenti o comunque agevolmente attivabili nel contesto <strong>di</strong><br />

riferimento.<br />

A Riva del Garda innumerevoli sono le manifestazioni e le attività <strong>di</strong><br />

animazione, promozione e <strong>comuni</strong>cazione, con un fitto calendario <strong>di</strong> eventi che<br />

va da giugno a settembre, oltre <strong>ai</strong> <strong>per</strong>io<strong>di</strong> natalizi.<br />

Tuttavia la proposta non appare adeguatamente armonizzata, con <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> risorse. Gli sforzi <strong>di</strong> <strong>comuni</strong>cazione infatti sono spesso <strong>di</strong>somogenei,<br />

mentre i soggetti coinvolti nella promozione e valorizzazione rivana dovrebbero<br />

<strong>comuni</strong>care tutti insieme con un’unica regia.<br />

Non si ritiene utile riportare nel dettaglio le innumerevoli iniziative in calendario,<br />

fra le quali si ricordano gli eventi estivi organizzati nel centro città (musica<br />

etnica, balli latino – americani, teatro <strong>di</strong> strada, giocolieri, danze circensi e<br />

acrobazie, musica gran<strong>di</strong> orchestre, anche in stile cafè chantant), gli eventi connessi<br />

alla Notte <strong>di</strong> fiaba, in agosto (narrazioni, bande, balli, teatro <strong>di</strong> strada,<br />

spettacolo pirotecnico sul lago), manifestazioni e fiere presso il Palacongressi<br />

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47


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

(fra le quali si ricorda la Borsa Internazionale del Turismo Enogastronomico),<br />

concerti serali specie in agosto e settembre presso pub e bar, rassegne musicali<br />

e concorsi corali internazionali, iniziative del Natale, stagione <strong>di</strong> prosa, e<br />

così via <strong>di</strong> seguito.<br />

8.1.2. LE BOTTEGHE STORICHE<br />

L’articolo 28 “Progetti <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale dei <strong>centri</strong><br />

<strong>storici</strong>” della legge provinciale 4 del 2000 prevede che il Progetto <strong>di</strong> qualificazione<br />

della rete commerciale del centro storico in<strong>di</strong>vidui in un’ottica <strong>di</strong> possibile valorizzazione<br />

le botteghe storiche, ovviamente se presenti.<br />

L’articolo 7 “Interventi <strong>per</strong> la valorizzazione commerciale dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>”<br />

della delibera della Giunta provinciale n.340/2001 riba<strong>di</strong>sce fra i possibili interventi<br />

a carattere strutturale proprio quelli connessi al censimento delle “botteghe<br />

storiche”, classificate <strong>come</strong> gli esercizi commerciali aventi oltre cinquanta<br />

anni <strong>di</strong> attività nello stesso settore merceologico.<br />

Alcuni <strong>comuni</strong> non trentini, “anticipando” il portato del decreto nazionale<br />

Bersani, hanno previsto l’istituzione <strong>di</strong> un Elenco e <strong>di</strong> un Comitato <strong>per</strong> la tutela<br />

e la valorizzazione delle botteghe storiche, nell’ambito delle misure <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a<br />

e valorizzazione delle attività commerciali, artigianali e dei pubblici esercizi<br />

“<strong>storici</strong>”, riservando particolare attenzione alla tra<strong>di</strong>zione della attività ed agli<br />

elementi <strong>di</strong> pregio architettonico e artistico.<br />

Nel caso <strong>di</strong> Riva la ricognizione o<strong>per</strong>ata sia presso gli Uffici comunali<br />

che sul territorio non ha consentito <strong>di</strong> rilevare alcuna bottega rispettosa del requisito<br />

della <strong>per</strong>manenza nello stesso luogo e con la stessa attività merceologica<br />

da almeno cinquanta anni, anche se in alcuni – rari – casi si è rilevata un'attività<br />

“tra<strong>di</strong>zionale”.<br />

Pertanto risultano più importanti gli spunti progettuali <strong>per</strong> il futuro, con<br />

una progettualità che potrà ricalcare quanto fatto da più <strong>comuni</strong>, anche <strong>di</strong> rilevanti<br />

<strong>di</strong>mensioni (Genova), che hanno esteso il portato del Bersani fino a considerare<br />

botteghe storiche quelle connotate da almeno uno <strong>di</strong> questi parametri:<br />

presenza della bottega in un e<strong>di</strong>ficio storico; presenza <strong>di</strong> peculiari elementi architettonici<br />

d’autore; vetrine, insegne e arre<strong>di</strong> <strong>di</strong> particolare pregio; presenza <strong>di</strong><br />

una peculiare tra<strong>di</strong>zione familiare o esercizio <strong>di</strong> una attività tipica del luogo.<br />

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In alcuni casi si è osservata<br />

una qualche “tipicità” associata ad una<br />

insegna a ban<strong>di</strong>era, anche <strong>di</strong> pregevole<br />

fattura.<br />

8.2. OSSERVAZIONI<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Il primo passo da fare è quello <strong>di</strong> ripensare al concetto <strong>di</strong> Cultura, che<br />

non deve fare riferimento esclusivamente a musei e arti maggiori, ma deve<br />

comprendere un ampio insieme <strong>di</strong> peculiarità del territorio (prodotti eno - gastronomici,<br />

spettacoli <strong>di</strong> strada, botteghe storiche, laboratori, etc.).<br />

Invece <strong>di</strong> creare delle nuove iniziative, parrebbe sufficiente sulla base<br />

delle in<strong>di</strong>cazioni raccolte o<strong>per</strong>are <strong>per</strong> armonizzare le iniziative e gli eventi esistenti,<br />

innumerevoli ma “sfilacciati”.<br />

Di conseguenza, deve in<strong>di</strong>viduarsi un soggetto che o<strong>per</strong>i un preciso<br />

coor<strong>di</strong>namento, secondo modalità da definire preventivamente fra i <strong>di</strong>versi Soggetti<br />

coinvolti.<br />

Serve una piena ricognizione delle iniziative culturali presenti o attivabili,<br />

da “mettere in rete”.<br />

Andrebbe o<strong>per</strong>ata una indagine <strong>per</strong> capire quali sono le puntuali esigenze<br />

<strong>di</strong> consumo culturale <strong>di</strong> residenti e turisti, <strong>per</strong> vedere quanto e <strong>come</strong> le<br />

stesse sono sod<strong>di</strong>sfatte, in<strong>di</strong>viduando eventuali “sco<strong>per</strong>ture”, <strong>per</strong> offrire all'utente<br />

ciò che questi richiede.<br />

Si potrebbe pensare ad un calendario dettagliato ed armonizzato delle<br />

varie manifestazioni, da veicolare tramite il Point “Centro commerciale naturale<br />

<strong>di</strong> Riva del Garda”, con supporti adeguati (depliant, web, altro), anche prevedendo<br />

una apposita segnaletica d’informazione dei <strong>per</strong>corsi <strong>storici</strong> e dei luoghi<br />

della cultura del centro storico.<br />

Si potrebbe pensare ad un progetto <strong>per</strong> la valorizzazione e la <strong>comuni</strong>cazione<br />

<strong>di</strong> attività “storiche” o tra<strong>di</strong>zionali, che potrebbero trovare inse<strong>di</strong>amento<br />

in via Marocco, con appropriate contribuzioni ed agevolazioni (la cd. “via dei<br />

mestieri”), che incentivino anche costituzione e mantenimento <strong>di</strong> fronti commer-<br />

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ciali <strong>di</strong> pregio, anche con recu<strong>per</strong>o e restauro.<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Altra ipotesi progettuale riguarda il censimento delle attività <strong>di</strong> maggiore<br />

tra<strong>di</strong>zione e attrattività <strong>per</strong> il turista, che potrebbero poi essere inserite in un<br />

apposito elenco, contrad<strong>di</strong>stinte con un simbolo sulla vetrina ed inserite in una<br />

serie <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> promozione turistica e culturale.<br />

Si potrebbe pensare a valorizzare <strong>per</strong>corsi culturali, a vario tema (la<br />

cultura del vino, la casa dei prodotti locali, la via dei mestieri, la storia, con visite<br />

guidate rivolte agli studenti, <strong>ai</strong> residenti, <strong>ai</strong> turisti) nonché potenziare le attività<br />

ed il teatro <strong>di</strong> strada, oltre a concerti ed a nuove forme <strong>di</strong> spettacolo, che rendono<br />

imme<strong>di</strong>atamente vivo il centro storico.<br />

Si dovrebbe pensare ad una a<strong>per</strong>tura prolungata la sera ma anche in<br />

giornate festive dei luoghi della cultura.<br />

Serve altresì o<strong>per</strong>are una calendarizzazione degli eventi con largo anticipo<br />

e prevedendo la ripetitività degli stessi <strong>per</strong> un loro ammortamento in termini<br />

economici. Le iniziative attuate dovranno vivere i tempi del citta<strong>di</strong>no e del turista,<br />

anche incentivando a<strong>per</strong>ture festive e serali, momenti che tipicamente l'in<strong>di</strong>viduo<br />

destina alla fruizione <strong>di</strong> tale proposta.<br />

9. ACCESSIBILITA’ E PARCHEGGI<br />

9.1. L’ANALISI CONDOTTA<br />

Le note che seguono riguardano essenzialmente le ricadute socio –<br />

economiche del problema, mentre l’analisi tecnica con proposte progettuali sarà<br />

sviluppata nel proseguio, in una apposita Parte del Report.<br />

Ciò detto, si evidenzia che il centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda è caratterizzato<br />

da una estesa zona pedonale a traffico limitato (ZTL), che prevede delle<br />

fasce orarie <strong>di</strong> accesso <strong>di</strong>fferenziate.<br />

Sostanzialmente si evidenzia che il centro storico tende a coincidere<br />

con la zona a traffico limitato più estesa.<br />

L’accessibilità dell’utenza con mezzi non propri all’area del centro storico<br />

è giu<strong>di</strong>cata nel complesso buona (giu<strong>di</strong>zio interme<strong>di</strong>o): nel contesto centrale<br />

si contano n.14 fermate autobus.<br />

La stessa sembra dunque sufficiente, ma l’argomento necessita <strong>di</strong> ulteriori<br />

approfon<strong>di</strong>menti riferiti in particolare alla adeguatezza del posizionamento<br />

delle fermate. In ogni caso, la frequenza oraria appare relativamente contenuta.<br />

L’accessibilità pedonale è giu<strong>di</strong>cata buona.<br />

Per quanto attiene i parcheggi, l’indagine qualitativa condotta evidenzia un chiaro<br />

deficit: p<strong>ai</strong>ono non sufficienti <strong>come</strong> numero e con posizionamento non ottimale.<br />

I posti auto nel centro storico, che si ricorda essere zona a traffico limitato,<br />

sono circa 140. In prossimità del centro storico sono poi presenti oltre 2000<br />

parcheggi, ad una <strong>di</strong>stanza me<strong>di</strong>a dal centro <strong>di</strong> circa 300 metri.<br />

Come detto, il giu<strong>di</strong>zio complessivo afferente il <strong>di</strong>mensionamento delle<br />

aree parcheggio non è positivo, anche se l’in<strong>di</strong>cazione chiaramente emersa è<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

quella che, considerando l’accessibilità con<strong>di</strong>zione necessaria <strong>per</strong> la riqualificazione<br />

del centro storico, dovranno trovarsi soluzioni migliorative. V’è <strong>per</strong>altro<br />

una in<strong>di</strong>cazione secondo la quale è prevista a breve la creazione <strong>di</strong> parcheggi<br />

pubblici a pagamento in zone imme<strong>di</strong>atamente a<strong>di</strong>acenti il Centro Storico. Altri<br />

parcheggi saranno realizzati da privati.<br />

La ricognizione o<strong>per</strong>ata ha consentito <strong>di</strong> rilevare i seguenti aspetti:<br />

l’area ex Cattoi è agibile dal 5 agosto con 350 posti auto i quali prendono il<br />

posto dei 190 <strong>per</strong>si nell’area ex Autostazione. Tale <strong>di</strong>sponibilità è garantita<br />

<strong>per</strong> un biennio estensibile ad un triennio;<br />

l’Amministrazione ha approvato la delibera <strong>per</strong> l’affidamento dell’incarico del<br />

piano attuativo della fascia lago all’arch. Cecchetto;<br />

in zona Oratorio trovano posto 20 posti autobus e 72 posti auto;<br />

nella zona ottocentesca risultano altri 20/30 posti auto;<br />

nella progettazione definitiva dell’area ex Cattoi è prevista la realizzazione <strong>di</strong><br />

numerosi posti auto (al momento non quantificabili);<br />

altri parcheggi sono previsti in via Padova (zona depuratore Arena) <strong>per</strong> 180<br />

posti auto; sulla circonvallazione <strong>di</strong> via Monte Oro, con 400 posti auto (parcheggio<br />

interrato privato con accor<strong>di</strong> <strong>per</strong> destinare parte in convenzionamento<br />

ad uso pubblico collegati con <strong>per</strong>corso pedonale a Piazza San Rocco);<br />

è stata attivata la procedura <strong>per</strong> l’appalto del parcheggio <strong>di</strong> via Pilati.<br />

Dall’analisi condotta appare evidente la presenza <strong>di</strong> una congestione<br />

urbana specie in <strong>per</strong>io<strong>di</strong> turistici, derivante da intensi flussi <strong>di</strong> traffico. Proprio in<br />

stagione, infatti, assume evidenza l’insufficiente <strong>di</strong>mensionamento delle aree<br />

destinate a parcheggio e la loro non ottimale localizzazione.<br />

Inoltre un problema rilevante si ha con riferimento alle aree <strong>di</strong> sosta <strong>per</strong><br />

le circa 400 famiglie del centro storico, che evidenziano enormi complessità al<br />

riguardo. L’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> ogni soluzione dovrà necessariamente tenere conto<br />

prioritariamente delle legittime esigenze <strong>di</strong> tale fascia <strong>di</strong> popolazione.<br />

Pare dunque necessario focalizzare ogni ragionamento su tali problematiche,<br />

anche <strong>per</strong>ché mobilità e parchibilità, e non solo con riferimento al centro<br />

storico, sono con<strong>di</strong>zioni necessarie <strong>per</strong> qualsiasi sviluppo.<br />

9.2. OSSERVAZIONI<br />

Da quanto riscontrato pare evidente che il Centro Storico <strong>di</strong> Riva è allo<br />

stato in deficit <strong>di</strong> parcheggio.<br />

Le problematiche <strong>per</strong> lo sviluppo economico del centro storico sono in<br />

effetti necessariamente legate al miglioramento dell’accessibilità. Il centro storico<br />

potrà avere un ruolo economico e sociale ancora più rilevante in futuro solo<br />

se saranno attuate politiche adatte a renderlo accessibile <strong>per</strong> gli utenti: residenti,<br />

visitatori, clienti delle attività economiche.<br />

Le criticità rilevate sono con<strong>di</strong>vise da tutti gli Attori e Soggetti coinvolti<br />

nel progetto, senza alcuna eccezione.<br />

Si ripete <strong>per</strong>tanto: con<strong>di</strong>zione necessaria <strong>per</strong> una adeguata fruibilità del<br />

centro è la previsione e lo stu<strong>di</strong>o delle aree <strong>di</strong> sosta. Di questo la Amministrazione<br />

comunale è pienamente consapevole e ritiene debba essere pianificata<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

con le associazioni la meto<strong>di</strong>ca e la tempistica <strong>per</strong> portare a soluzione i progetti<br />

in maniera con<strong>di</strong>visa.<br />

Già il Tavolo <strong>di</strong> lavoro ha evidenziato, a più riprese, che la considerazione<br />

del centro storico <strong>di</strong> Riva quale “centro commerciale naturale” presuppone<br />

adeguate infrastrutture, in particolare i parcheggi <strong>di</strong> cintura (area ex Cattoi,<br />

Oratorio, etc.). Bisogna dunque considerare progettualità prioritaria lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

soluzioni <strong>per</strong> una agevole accessibilità al centro storico, creando le con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>per</strong>ché il centro <strong>di</strong> Riva <strong>di</strong>venti effettivamente un “centro commerciale naturale”.<br />

Una indagine condotta a livello nazionale dal Censis, circa cinque anni<br />

fa, che ha avuto ampia eco in ogni progetto <strong>di</strong> riqualificazione del contesto urbano<br />

centrale, evidenziava due dati importanti: oltre due terzi dei citta<strong>di</strong>ni giu<strong>di</strong>ca<br />

inadeguato il sistema dei parcheggi della città; quasi il 40% svolge la sua attività<br />

prevalente in centro storico. Gli orientamenti <strong>di</strong>ffusi a livello europeo vedono<br />

l’ampliamento e <strong>di</strong>fferenziazione delle fasce orarie della ZTL, la riduzione<br />

delle autorizzazioni <strong>per</strong> carico/scarico merci, le facilitazioni <strong>per</strong> la sosta dei residenti,<br />

non “libera” ma in<strong>di</strong>viduando parcheggi vicino alle abitazioni.<br />

Importante è pensare a sistemi <strong>di</strong> mobilità alternativi, quali la mobilità<br />

ciclabile nel centro storico, anche riducendo i limiti (è il caso del recente progetto<br />

avviato dal comune <strong>di</strong> Trento), comunque nell’osservanza delle con<strong>di</strong>zioni<br />

base della sicurezza, fino ad arrivare a collegare il centro con altre reti ciclabili.<br />

Si potrebbe agire sulla tariffazione, ulteriormente <strong>di</strong>fferenziando il costo<br />

orario <strong>per</strong> la sosta o promovendo scale sconto <strong>per</strong> l’utilizzo del mezzo pubblico,<br />

incentivando chi usa lo stesso <strong>per</strong> recarsi in centro o arrivando a stu<strong>di</strong>are incentivi<br />

e servizi alternativi in modo che i <strong>di</strong>pendenti pubblici lascino i propri mezzi in<br />

aree attrezzate, <strong>per</strong> evitare l’occupazione giornaliera <strong>di</strong> spazi “preziosi”, da liberare<br />

a favore <strong>di</strong> utenti con sosta me<strong>di</strong>a più contenuta e maggiore “rotazione”.<br />

10. ARREDO URBANO E VISUAL MERCHANDISING<br />

10.1. L’ANALISI CONDOTTA<br />

Con riferimento alla pavimentazione <strong>di</strong> strade e marciapie<strong>di</strong> e dell'arredo<br />

urbano in senso lato la situazione appare favorevole. Circa il 60% degli spazi<br />

pubblici (pavimentazione, strade e marciapie<strong>di</strong>) del nucleo storico è stato oggetto<br />

<strong>di</strong> intervento <strong>di</strong> sistemazione, giu<strong>di</strong>cato complessivamente in modo positivo, e<br />

ciò anche <strong>per</strong> i materiali utilizzati (ad esempio, <strong>per</strong> la pavimentazione si è previsto<br />

un largo utilizzo <strong>di</strong> porfido).<br />

L’arredo urbano in generale presenta un buono stato <strong>di</strong> conservazione<br />

e gli allestimenti sono relativamente completi, prevedendosi: fioriere, fontane,<br />

cestini porta rifiuti, contenitori pile, rastrelliere biciclette, etc.. In alcuni casi sono<br />

“scarsi” <strong>come</strong> numerica. Anche il giu<strong>di</strong>zio (sia sulla presenza che sullo stato <strong>di</strong><br />

conservazione) delle varie componenti appare buono.<br />

L’Amministrazione dovrebbe, a giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> chi scrive, spingere ancora<br />

<strong>di</strong> più in tale <strong>di</strong>rezione.<br />

Relativamente al livello <strong>di</strong> degrado urbano e<strong>di</strong>lizio ed ambientale viene<br />

espresso un giu<strong>di</strong>zio sostanzialmente positivo. Si tratta comunque <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re<br />

l’analisi in<strong>di</strong>viduando eventuali spazi inospitali, puntando a proporne la riqualificazione<br />

con misure utili allo sviluppo del centro storico (inserimento <strong>di</strong> at-<br />

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tività artigianali, laboratori, gallerie, etc.).<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Non è prevista la creazione <strong>di</strong> spazi polifunzionali destinati ad attività <strong>di</strong><br />

intrattenimento e <strong>di</strong> svago.<br />

Limitati i contenitori esistenti suscettibili <strong>di</strong> riuso <strong>per</strong> l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong><br />

nuove attività commerciali e/o paracommerciali e <strong>di</strong> servizio o <strong>per</strong> il potenziamento<br />

<strong>di</strong> quelle esistenti.<br />

E’ presente un progetto che tocca il rifacimento <strong>di</strong> altri arre<strong>di</strong> ma anche<br />

la stessa illuminazione pubblica. In molte aree del Centro Storico l'illuminazione<br />

pubblica non è uniforme e “coerente”: nella scelta dei colori delle lampade si va<br />

dal bianco al giallo senza un criterio <strong>di</strong> riferimento.<br />

Non risulta presente un progetto ad hoc <strong>per</strong> il recu<strong>per</strong>o delle facciate<br />

con valore storico e culturale, nè un progetto <strong>di</strong> visual merchan<strong>di</strong>sing urbano,<br />

che contempli aspetti legati a segnaletica e cartellonistica (accessibilità, parcheggi),<br />

piano insegne (armonizzate), tendaggi, accessi e<strong>di</strong>fici, etc..<br />

10.2. OSSERVAZIONI<br />

L’arredo urbano rappresenta un chiaro fattore <strong>di</strong> aggregazione, che<br />

presuppone un “sentire” unitario. Richiede <strong>per</strong>tanto un intervento coor<strong>di</strong>nato,<br />

che veda attorno al Tavolo delle progettualità presenti e coinvolti o<strong>per</strong>atori economici,<br />

l’associazionismo, le banche, i citta<strong>di</strong>ni. L’arredo urbano andrà valutato<br />

non già fine a sé stesso, in termini estetici e tecnici (abbellimento <strong>di</strong> piazze, insegne,<br />

facciate, ripavimentazioni, illuminazione, etc.), ma nell’ambito della valorizzazione<br />

delle <strong>di</strong>verse attività presenti sul territorio. Si pensi ad esempio alla<br />

importanza <strong>di</strong> una illuminazione pubblica che valorizzi le attività presenti, anche<br />

prevedendo un regolamento <strong>per</strong> la armonizzazione delle tipologie e dell’utilizzo<br />

delle insegne luminose.<br />

L’arredo urbano appare <strong>come</strong> detto valido <strong>per</strong> quanto riguarda i siti, in<br />

parte scarso con riferimento alle “attrezzature” (mobili).<br />

Andrà approntato un progetto <strong>di</strong> visual merchan<strong>di</strong>sing urbano integrato,<br />

che tenga conto <strong>di</strong>: segnaletica e cartellonistica dei <strong>per</strong>corsi economici, <strong>storici</strong><br />

e culturali; segnaletica parcheggi; piano insegne (armonizzate, da in<strong>di</strong>viduare<br />

nella forma: ban<strong>di</strong>era, altro), tendaggi (omogenei e compatibili), accessi e fronti.<br />

Tale progetto dovrà essere con<strong>di</strong>viso dagli O<strong>per</strong>atori e <strong>di</strong>scusso continuativamente,<br />

con progressivi aggiustamenti, con la Pubblica Amministrazione,<br />

che potrà in seguito prevedere una serie <strong>di</strong> misure (vincoli) atte a guidare, pro<br />

futuro, le scelte degli O<strong>per</strong>atori, cui potranno parimenti essere attribuiti incentivi<br />

<strong>per</strong> accelerare il passaggio <strong>ai</strong> nuovi standard. Al riguardo si evidenzia che già<br />

oggi i negozi <strong>di</strong> Riva fruiscono <strong>di</strong> un’ICI con aliquota agevolata.<br />

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1. PREMESSA<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

PARTE IV<br />

PROGETTI CONCERTATI PER LO SVILUPPO INTEGRATO<br />

DEL CENTRO STORICO DI RIVA DEL GARDA<br />

In questa Parte del Report sono illustrati i progetti <strong>per</strong> il rilancio del<br />

centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda. Tali progetti si fondano su linee <strong>di</strong> azione in<br />

grado <strong>di</strong> valorizzare il contesto urbano centrale e tendono:<br />

alla classificazione del centro storico quale “Centro Commerciale Naturale”;<br />

alla costituzione <strong>di</strong> un apposito Organismo con la finalità <strong>di</strong> curarne la gestione,<br />

il costante rinnovamento e la promozione;<br />

alla riorganizzazione e riqualificazione della rete degli esercizi tra<strong>di</strong>zionali,<br />

con valenze particolarmente significative <strong>di</strong> qualificazione dell’ambiente urbano<br />

anche dal punto <strong>di</strong> vista economico e sociale.<br />

La scelta o<strong>per</strong>ata è stata quella <strong>di</strong> scegliere, fra i vari modelli <strong>di</strong> sviluppo<br />

del centro storico, quello noto <strong>come</strong> “centro rivitalizzato”, che presuppone la<br />

tutela della residenza, delle attività tra<strong>di</strong>zionali caratteristiche e nel quale si migliora<br />

la qualità dei servizi a favore della popolazione latu sensu (residenti, turisti,<br />

altri).<br />

Il progetto guida è la <strong>di</strong>retta conseguenza della fase <strong>di</strong> analisi “allargata”:<br />

le criticità riscontrate sono state <strong>di</strong>scusse sia con l’Amministrazione comunale<br />

che con le Categorie interessate presenti al tavolo <strong>di</strong> concertazione. Ciò ha<br />

consentito <strong>di</strong> mettere a fuoco una serie <strong>di</strong> priorità programmatiche, raccolte nell'atto<br />

“pubblico–privato” concordemente denominato “Patto <strong>per</strong> uno sviluppo integrato<br />

del centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda”.<br />

I progetti che saranno ora esplicitati, con i vari steps o<strong>per</strong>ativi, verranno<br />

in seguito accompagnati da una azione continua <strong>di</strong> monitoraggio, che provvederà<br />

a fornire <strong>per</strong>io<strong>di</strong>camente <strong>ai</strong> <strong>di</strong>versi Attori interessati ren<strong>di</strong>conti su quanto<br />

è stato fatto e su quanto resta da compiere.<br />

2. I PROGETTI<br />

L’analisi condotta e la concertazione hanno portato a in<strong>di</strong>viduare alcune<br />

linee progettuali che, <strong>come</strong> vedremo, assemblano più proposte o<strong>per</strong>ative e<br />

sono temporizzate, a livello in<strong>di</strong>cativo, anche se potranno subire verifiche <strong>di</strong> fattibilità<br />

e aggiustamenti e correttivi. I due macroprogetti riguardano:<br />

1. PROGETTUALITA’ IN AREA COMMERCIALE – MARKETING<br />

CLASSIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO DI RIVA DEL GARDA QUALE CENTRO COMMERCIALE<br />

NATURALE, CON INDIVIDUAZIONE DI UN SOGGETTO (CONSORZIO) PER PROMUOVERNE LO<br />

SVILUPPO, ANCHE NELL’AMBITO DI UN CIRCUITO PROVINCIALE DEI CENTRI COMMERCIALI<br />

NATURALI E MISURE CONSEGUENTI<br />

2. PROGETTUALITA’ IN AREA URBANISTICA<br />

INDIVIDUAZIONE DI IPOTESI PROGETTUALI RIFERITE ALLA ACCESSIBILITÀ AL CENTRO, ANCHE IN<br />

CONNESSIONE ALLA FRUIBILITÀ DI AREE PARCHEGGIO<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Con riferimento al primo macroprogetto si evidenzia che un ruolo importante<br />

che il Centro Commerciale Naturale ed il Consorzio potranno svolgere<br />

è quello <strong>di</strong> costituirsi strumenti <strong>per</strong> lo sviluppo, programmato e finalizzato, <strong>di</strong> un<br />

tessuto urbano, in grado <strong>di</strong> controllare ed innescare interventi pubblici e privati<br />

entro precise griglie progettuali.<br />

Come detto, sembrano oggi mancare in Riva del Garda azioni progettate<br />

scientificamente e concertate tra la Pubblica Amministrazione e gli O<strong>per</strong>atori<br />

<strong>per</strong> raggiungere obiettivi congiunti <strong>di</strong> sviluppo dell’offerta commerciale e dei<br />

servizi, <strong>di</strong> riqualificazione ambientale, <strong>di</strong> ridefinizione dei sistemi <strong>di</strong> accessibilità<br />

e fruizione degli spazi pubblici.<br />

Parimenti strategico appare il secondo macroprogetto, che riprendendo<br />

il portato normativo (LP 4/2000) si associa alla “in<strong>di</strong>viduazione delle modalità e<br />

priorità degli interventi sul piano dell’accessibilità alle aree considerate, con particolare<br />

riferimento alla localizzazione e al <strong>di</strong>mensionamento delle aree <strong>di</strong> sosta<br />

<strong>per</strong> i mezzi pubblici e privati.”<br />

2.1. PROGETTUALITA’ IN AREA COMMERCIALE – MARKETING. IDENTIFI-<br />

CAZIONE DEL CENTRO STORICO DI RIVA DEL GARDA QUALE CENTRO<br />

COMMERCIALE NATURALE E DEL SOGGETTO GESTORE<br />

2.1.1. LE MOTIVAZIONI<br />

L’analisi condotta ha evidenziato una serie <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza<br />

riferiti al centro storico. Le informazioni raccolte consentono <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />

alcuni punti fermi:<br />

possibilità <strong>di</strong> impiegare la leva del commercio <strong>per</strong> qualificare il centro storico<br />

<strong>di</strong> Riva del Garda;<br />

possibilità <strong>di</strong> inserire molteplici iniziative in un <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> marketing territoriale,<br />

coor<strong>di</strong>nando misure intersettoriali a mezzo della costituzione <strong>di</strong> un<br />

apposito Consorzio, o rafforzamento <strong>di</strong> formule già presenti;<br />

il centro storico è un prodotto unitario e <strong>come</strong> tale va <strong>comuni</strong>cato, ma la <strong>comuni</strong>cazione<br />

deve essere concertata, con un “comune sentire”;<br />

<strong>per</strong> lo sviluppo del centro storico bisogna partire dalla valorizzazione dell'esistente,<br />

ponendo in essere interventi articolati, rapi<strong>di</strong> e visibili già nel breve<br />

<strong>per</strong>iodo. Bisogna evitare <strong>di</strong> pensare solo a piani <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o <strong>per</strong>iodo <strong>per</strong>ché si<br />

rischia che venga meno l’attenzione al progetto;<br />

necessità <strong>di</strong> o<strong>per</strong>are <strong>per</strong> un ulteriore recu<strong>per</strong>o della vivibilità del centro storico,<br />

anche in termini alloggiativi;<br />

necessità <strong>di</strong> continuare nel processo già avviato <strong>di</strong> valorizzazione urbanistico<br />

– ambientale del centro storico.<br />

Le motivazioni che hanno portato all’in<strong>di</strong>viduazione del Progetto in argomento<br />

sono connesse alle criticità rilevate, spesso associate ad ipotesi <strong>di</strong> soluzioni<br />

e spunti o<strong>per</strong>ativi, che si ritiene utile riassumere nel loro complesso <strong>per</strong><br />

una piena comprensione del Progetto che fra poco si andrà a dettagliare.<br />

RESIDENZIALITA’<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

CRITICITA’<br />

L’analisi storica rileva una riduzione della popolazione residente<br />

in centro storico in valore assoluto, ma ancora più significativo è<br />

l’incidenza della demografica <strong>di</strong> tale area sul totale comunale, in<br />

trend peggiorativo più accentuato, aspetto importante se si considera<br />

che i residenti hanno una notevole influenza sulla vivacità<br />

sociale e sulla vivibilità del territorio.<br />

I residenti scontano rilevanti problemi legati alla accessibilità e <strong>ai</strong><br />

parcheggi.<br />

AZIONI PROPOSTE<br />

Attuare misure volte a incentivare la residenzialità in centro storico,<br />

specie con riferimento alla fascia delle famiglie (che garantiscono<br />

una vivibilità piena del centro grazie <strong>ai</strong> bambini) e degli anziani,<br />

anche applicando misure ed agevolazioni <strong>per</strong> l’attribuzione<br />

a tali fasce <strong>di</strong> appartamenti, anche promuovendo il ricorso a coo<strong>per</strong>ative<br />

e<strong>di</strong>lizie.<br />

Scoraggiare la realizzazione <strong>di</strong> alloggi <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni e l'utilizzo<br />

<strong>di</strong> spazi “improduttivi” a fini sociali.<br />

In<strong>di</strong>viduare parcheggi da attribuire prioritariamente a residenti in<br />

centro storico.<br />

Utilizzare misure <strong>di</strong>sincentivanti (ICI) <strong>per</strong> le abitazioni non occupate,<br />

<strong>per</strong> spingere ad una sollecita fruizione (essenzialmente <strong>per</strong> locazione).<br />

Incentivare (ICI) i privati che mutano destinazioni da uffici in alloggio.<br />

COMMERCIO AL DETTAGLIO<br />

CRITICITA’<br />

La rete <strong>di</strong>stributiva, già parcellizzata a livello comunale, nel centro<br />

storico lo è ancora <strong>di</strong> più.<br />

L’offerta è connotata dalla limitata presenza <strong>di</strong> alimentari e da una<br />

offerta ripetitiva. Gli esercizi sono <strong>per</strong> la quasi totalità <strong>di</strong> vicinato<br />

con <strong>di</strong>mensioni me<strong>di</strong>amente inferiori del 35% rispetto alla me<strong>di</strong>a<br />

comunale.<br />

L’offerta è connessa a realtà che non svolgono ruolo <strong>di</strong> attrattori<br />

se prese a sè stanti, prioritariamente <strong>di</strong>rette alla sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong><br />

esigenze <strong>di</strong> consumo elementari.<br />

Il mercato mensile (posizionato appena fuori dal centro storico)<br />

sembra riscuotere più critiche che consensi, sempre legate al problema<br />

della carenza parcheggi e della congestione del traffico<br />

“a<strong>di</strong>acente”. Non si ritiene da parte <strong>di</strong> molti soggetti che possa essere<br />

utilizzato <strong>come</strong> motore da usare <strong>per</strong> uno sviluppo del centro<br />

storico.<br />

Il centro storico oggi compete con una rete commerciale molto articolata<br />

e attrattiva, posizionata lungo la <strong>di</strong>rettrice Riva – Arco.<br />

Apparentemente preoccupante è il dato riferito alle vetrine<br />

“vuote”, in molti casi associate ad immobili recentemente ristrutturati.<br />

I commercianti del centro non sono organizzati e non o<strong>per</strong>ano<br />

<strong>come</strong> un unicum.<br />

Mancano consorzi <strong>di</strong> via o iniziative concertate fra o<strong>per</strong>atori che<br />

consentano <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare il centro storico <strong>come</strong> una entità unitariamente<br />

<strong>per</strong>cepibile (“centro commerciale naturale”).<br />

AZIONI PROPOSTE<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Migliorare la coesione e l’organizzazione delle attività economiche<br />

del centro, in un’ottica <strong>di</strong> marketing territoriale e/o integrato.<br />

Promuovere la costituzione o il rafforzamento <strong>di</strong> un soggetto giuri<strong>di</strong>co<br />

che in concertazione con le categorie e la Pubblica Amministrazione<br />

svolga una attività promozionale dell’intero centro storico,<br />

adottando le connesse misure gestionali, fino ad arrivare alla<br />

costituzione del “Centro Commerciale naturale <strong>di</strong> Riva del Garda”,<br />

ricco <strong>di</strong> proposte, che dovranno ottimizzare le risorse connesse<br />

alle potenzialità date dal turismo, dall’arte, dalla immagine del sito.<br />

Promuovere un comune sentire fra gli impren<strong>di</strong>tori.<br />

O<strong>per</strong>are <strong>per</strong> cercare <strong>di</strong> su<strong>per</strong>are almeno in parte la standar<strong>di</strong>zzazione<br />

dell’offerta, orientandosi su specializzazione, tematizzazione,<br />

qualità <strong>per</strong> orientare gli acquisti in centro storico.<br />

Mettere in essere anche col supporto del C.A.T. Unione una serie<br />

<strong>di</strong> iniziative formative e <strong>di</strong> aggiornamento professionale <strong>per</strong> gli<br />

o<strong>per</strong>atori, stimolando l’adozione <strong>di</strong> misure innovative.<br />

Prevedere misure e incentivi <strong>per</strong> stimolare l’ammodernamento <strong>di</strong><br />

talune attività. Deve essere <strong>ai</strong>utato l’impren<strong>di</strong>tore (con interventi<br />

del pubblico – es.: esenzione ICI – o del privato – fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> rotazione<br />

o mutui a tassi agevolati da parte <strong>di</strong> banche -) che rinnova la<br />

propria attività adeguandosi a un progetto <strong>di</strong> visual merchan<strong>di</strong>sing<br />

che riguar<strong>di</strong> vetrine, cartellonistica, insegne, tendaggi, accessi.<br />

Realizzare un progetto <strong>di</strong> visual merchan<strong>di</strong>sing urbano che, oltre<br />

a quanto appena espresso, vada a promuovere il centro con visualizzazione<br />

imme<strong>di</strong>ata (es.: depliant con legende ed a colori)<br />

delle proposte commerciali ivi ricadenti, <strong>per</strong> tipologia e <strong>per</strong>corsi.<br />

Incentivare il mantenimento dell’illuminazione serale delle vetrine.<br />

Attuare un piano insegne, vetrine, tendaggi col fine <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>venire<br />

ad una armonizzazione fra esercizi commerciali magari limitrofi,<br />

che rispettino certi requisiti.<br />

RICETTIVITA’ E TURISMO<br />

CRITICITA’<br />

Per talune attività <strong>di</strong> pubblico esercizio sono segnalati problemi legati<br />

alla eccessiva rumorosità notturna.<br />

Alcuni plateatici app<strong>ai</strong>ono poco qualificanti <strong>per</strong> l’immagine e <strong>per</strong><br />

l’intera proposta del centro commerciale naturale.<br />

Limitate sono le attività ricettive posizionate in centro storico,<br />

poco più <strong>di</strong> un quinto del totale comunale. L’offerta ricettiva manifesta<br />

complessità legate alla accessibilità degli ospiti alle strutture<br />

medesime.<br />

La <strong>per</strong>manenza me<strong>di</strong>a in esercizi alberghieri è molto contenuta,<br />

così <strong>come</strong> quella extralberghiera.<br />

Le attività <strong>di</strong> intrattenimento e svago del centro storico non sono<br />

tali da rappresentare un volano <strong>per</strong> ricadute <strong>di</strong>ffuse.<br />

AZIONI PROPOSTE<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Interventi a favore dell’offerta dei pubblici esercizi potrebbero legarsi<br />

ad incentivi pubblici, connessi ad esempio alla COSAP <strong>per</strong><br />

l’utilizzo degli spazi esterni o a misure <strong>per</strong> migliorare ed armonizzare<br />

i plateatici.<br />

Garantire comunque il servizio, specie in stagione, stimolando le<br />

a<strong>per</strong>ture o il prolungamento delle medesime anche la sera, ponendo<br />

la massima attenzione al fatto che tali attività non arrechino<br />

particolare <strong>di</strong>sturbo.<br />

Agevolare la fruizione degli alberghi “centrali” e verificare la possibilità<br />

<strong>di</strong> creare nuove strutture, magari nella formula garnì, anche<br />

utilizzando contenitori <strong>di</strong>smessi da riutilizzare in tal senso.<br />

Istituire uno o più Point del “Centro commerciale naturale Riva del<br />

Garda” dove offrire al turista: in<strong>di</strong>cazioni, chiarimenti, materiali su<br />

tutte le proposte <strong>di</strong> Riva del Garda (negozi, ristoranti, pub, manifestazioni,<br />

spettacoli, <strong>per</strong>corsi, etc.), enfatizzando quelle riconducibili<br />

a soggetti aderenti al “Centro”; in<strong>di</strong>cazioni su orari <strong>di</strong> a<strong>per</strong>tura<br />

e turni <strong>di</strong> chiusura delle <strong>di</strong>verse attività e sugli orari dei mezzi <strong>di</strong><br />

trasporto; agevolazioni, legate alla fidelity card degli esercizi del<br />

“Centro” e ad offerte e promozioni; assaggi e somministrazione<br />

leggera; possibilità <strong>di</strong> verificare la <strong>di</strong>sponibilità e quin<strong>di</strong> confermare<br />

soluzioni <strong>di</strong> co<strong>per</strong>ti presso ristoranti o <strong>per</strong> <strong>per</strong>nottamenti presso<br />

gli esercizi aderenti al “Centro”; cercare <strong>di</strong> “andare incontro al turista”,<br />

ponendo in essere ogni misura atta a fargli conoscere e visualizzare<br />

con imme<strong>di</strong>atezza l’intera proposta <strong>di</strong> Riva in generale<br />

e del Centro commerciale naturale in particolare.<br />

ATTIVITA’ ARTIGIANE<br />

CRITICITA’<br />

Non si ritiene vi siano in centro storico attività artigiane in grado <strong>di</strong><br />

svolgere una evidente funzione attrattiva, risultando “volano” <strong>per</strong><br />

l’intero centro storico.<br />

Allo stato non esiste un progetto <strong>di</strong> valorizzazione delle attività artigianali<br />

storiche e/o artistiche (laboratori, botteghe, etc.).<br />

AZIONI PROPOSTE<br />

Creare anche con una serie <strong>di</strong> incentivi pubblici una “via dei mestieri”,<br />

con collocazione in via Marocco, caratteristica ma oggi<br />

“abbandonata”. Si pensi alla possibilità <strong>di</strong> prevedere lo sviluppo <strong>di</strong><br />

botteghe artigiane artistiche, <strong>di</strong> laboratori (della ceramica, del ferro<br />

battuto, del legno, <strong>di</strong> incisioni e stampe artistiche, <strong>per</strong> il restauro,<br />

etc.), <strong>di</strong> gallerie <strong>di</strong> pittura.<br />

Prevedere l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> una serie più ampia ed articolata <strong>di</strong><br />

funzioni artigianali, specie “storiche”, utili sia al citta<strong>di</strong>no sia in relazione<br />

alla attrattività che possono generare.<br />

Pensare a misure volte a rilanciare le attività tra<strong>di</strong>zionali, promovendo<br />

le peculiarità artigianali del luogo e del Trentino in genere,<br />

facendole conoscere su mercati allargati, anche con un “Marchio<br />

<strong>di</strong> qualità”, sulla falsariga <strong>di</strong> quanto recentemente avviato dalla<br />

Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento <strong>per</strong> le Osterie storiche.<br />

Pensare all’utilizzo <strong>di</strong> locali <strong>di</strong> proprietà o affittati dal <strong>Comune</strong> <strong>per</strong><br />

la realizzazione <strong>di</strong> un Polo dell’artigianato artistico rivano, dove<br />

promuovere mostre, esposizioni ed avviare attività <strong>di</strong>dattiche.<br />

CULTURA, EVENTI, TRADIZIONI<br />

CRITICITA’<br />

Innumerevoli sono le manifestazioni e le attività <strong>di</strong> animazione,<br />

promozione e <strong>comuni</strong>cazione, con un fitto calendario <strong>di</strong> eventi;<br />

tuttavia la proposta non appare adeguatamente armonizzata, con<br />

<strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> risorse. Gli sforzi <strong>di</strong> <strong>comuni</strong>cazione sono spesso <strong>di</strong>somogenei.<br />

La ricognizione o<strong>per</strong>ata non ha consentito <strong>di</strong> rilevare alcuna bottega<br />

rispettosa del requisito della <strong>per</strong>manenza nello stesso luogo e<br />

con la stessa attività merceologica da almeno 50 anni, anche se<br />

in alcuni – rari – casi si è rilevata un’attività “tra<strong>di</strong>zionale”.<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

AZIONI PROPOSTE<br />

Invece <strong>di</strong> creare nuove iniziative, parrebbe sufficiente raccogliere<br />

ed armonizzare quelle esistenti, innumerevoli ma sfilacciate. Di<br />

conseguenza deve in<strong>di</strong>viduarsi un soggetto che o<strong>per</strong>i un coor<strong>di</strong>namento<br />

secondo modalità da definire.<br />

Serve una piena ricognizione delle iniziative culturali presenti o attivabili,<br />

da mettere in rete facendo “impresa”.<br />

O<strong>per</strong>are una indagine <strong>per</strong> capire quali sono le puntuali esigenze<br />

<strong>di</strong> consumo culturale <strong>di</strong> residenti e turisti, <strong>per</strong> vedere quanto e<br />

<strong>come</strong> le stesse sono sod<strong>di</strong>sfatte.<br />

Attuare un calendario dettagliato ed armonizzato delle varie manifestazioni,<br />

da veicolare tramite il Point “Centro commerciale naturale<br />

<strong>di</strong> Riva del Garda”, con supporti adeguati (depliant, web, altro),<br />

anche prevedendo una segnaletica d’informazione dei <strong>per</strong>corsi<br />

<strong>storici</strong> e dei luoghi della cultura del centro storico.<br />

Attuare un progetto <strong>per</strong> la valorizzazione e la <strong>comuni</strong>cazione <strong>di</strong> attività<br />

“storiche” o tra<strong>di</strong>zionali e in generale pensare a valorizzare<br />

<strong>per</strong>corsi culturali, a vario tema (la cultura del vino, la casa dei prodotti<br />

locali, la via dei mestieri, la storia, con visite guidate rivolte<br />

agli studenti, <strong>ai</strong> residenti, <strong>ai</strong> turisti).<br />

Porre in essere l’a<strong>per</strong>tura prolungata la sera ma anche in giornate<br />

festive dei luoghi della cultura.<br />

La campagna <strong>di</strong> <strong>comuni</strong>cazione e promozione del centro storico<br />

deve puntare su alcuni temi forti e visualizzabili, con il coor<strong>di</strong>namento<br />

delle attività culturali, economiche, commerciali e sociali.<br />

ARREDO E VISUAL MERCHANDISING URBANO<br />

CRITICITA’<br />

Non è prevista la creazione <strong>di</strong> spazi polifunzionali destinati ad attività<br />

<strong>di</strong> intrattenimento e <strong>di</strong> svago.<br />

Non risulta presente un progetto ad hoc <strong>per</strong> il recu<strong>per</strong>o delle facciate<br />

con valore storico e culturale.<br />

L’arredo urbano appare in parte scarso con riferimento alle “attrezzature”<br />

(mobili).<br />

Non risulta presente un progetto <strong>di</strong> visual merchan<strong>di</strong>sing urbano,<br />

che contempli aspetti legati alla segnaletica ed alla cartellonistica<br />

(accessibilità, parcheggi), al piano insegne (armonizzate), <strong>ai</strong> tendaggi<br />

ed agli accessi agli e<strong>di</strong>fici.<br />

AZIONI PROPOSTE<br />

L’arredo urbano richiede un intervento coor<strong>di</strong>nato, che veda attorno<br />

al tavolo della progettualità presenti e coinvolti o<strong>per</strong>atori economici,<br />

l’associazionismo, le banche, i citta<strong>di</strong>ni.<br />

L’arredo urbano andrà valutato non già fine a sé stesso, in termini<br />

estetici e tecnici (abbellimento <strong>di</strong> piazze, insegne, facciate, rifacimento<br />

e ripavimentzioni, illuminazione, etc.), ma nell’ambito della<br />

valorizzazione delle <strong>di</strong>verse attività presenti sul territorio.<br />

Andrà approntato un progetto <strong>di</strong> visual merchan<strong>di</strong>sing urbano integrato,<br />

che tenga conto <strong>di</strong> segnaletica e cartellonistica (accessibilità,<br />

parcheggi), piano insegne (armonizzate, da in<strong>di</strong>viduare nella<br />

forma: ban<strong>di</strong>era, altro), tendaggi (omogenei e compatibili), accessi<br />

agli e<strong>di</strong>fici. Tale progetto dovrà essere con<strong>di</strong>viso dagli O<strong>per</strong>atori<br />

e <strong>di</strong>scusso continuativamente, con progressivi aggiustamenti,<br />

con la Pubblica Amministrazione, che potrà in seguito prevedere<br />

una serie <strong>di</strong> misure (vincoli) atte a guidare, pro futuro, le<br />

scelte degli O<strong>per</strong>atori, cui potranno parimenti essere attribuiti incentivi<br />

<strong>per</strong> accelerare il passaggio <strong>ai</strong> nuovi standard.<br />

59


2.1.2. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Obiettivi Valorizzare i punti <strong>di</strong> eccellenza del centro storico <strong>di</strong> Riva del<br />

Garda, implementandoli e veicolandone l’informazione con gli<br />

strumenti opportuni, allo scopo <strong>di</strong> arrivare ad in<strong>di</strong>viduare tale<br />

porzione <strong>di</strong> territorio quale “CENTRO COMMERCIALE NATU-<br />

RALE”.<br />

Assegnare al CENTRO COMMERCIALE NATURALE anche<br />

una valenza strategica <strong>per</strong> la crescita socio – economica, culturale<br />

e <strong>per</strong> la qualità della vita della città nell’interesse dei frequentatori<br />

e delle attività economiche che vi o<strong>per</strong>ano.<br />

Rilanciare il ruolo delle piccole e me<strong>di</strong>e imprese commerciali,<br />

artigianali, turistiche e dei servizi con una strategia concertata<br />

<strong>di</strong> sviluppo del territorio, <strong>di</strong> incentivazione economica, <strong>di</strong> evoluzione<br />

equilibrata in un’ottica <strong>di</strong> “marketing territoriale”.<br />

Sviluppare forme innovative e più efficienti <strong>di</strong> gestione dei servizi<br />

e dell’offerta degli O<strong>per</strong>atori locali, promuovendo la costituzione<br />

o il rafforzamento <strong>di</strong> un soggetto giuri<strong>di</strong>co (CONSORZIO)<br />

che in concertazione con le Categorie e la Pubblica Amministrazione<br />

svolga attività promozionale, gestionale, <strong>di</strong> valorizzazione<br />

ed animazione ad ampio spettro del CENTRO COMMER-<br />

CIALE NATURALE.<br />

Promuovere con interventi continui un “comune sentire” ed una<br />

con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> intenti fra gli O<strong>per</strong>atori ed i Soggetti del CEN-<br />

TRO COMMERCIALE NATURALE.<br />

Benefici Aumento della immagine e della attrattività del centro storico.<br />

Miglioramento della integrazione tra l’azione sviluppata d<strong>ai</strong> <strong>di</strong>versi<br />

Attori e conseguenti sinergie.<br />

Pieno utilizzo dei fattori <strong>di</strong> successo del centro storico.<br />

Attori coinvolti Amministrazione comunale<br />

Associazioni impren<strong>di</strong>toriali e Organismi vari<br />

O<strong>per</strong>atori <strong>di</strong> tutti i settori interessati a partecipare<br />

Citta<strong>di</strong>ni, interessati a partecipare<br />

Istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to<br />

Proprietari immobiliari<br />

Altri Soggetti interessati<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

60


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Fasi Le fasi che si andranno <strong>di</strong> seguito a in<strong>di</strong>care saranno costantemente<br />

accompagnate da momenti <strong>di</strong> <strong>comuni</strong>cazione con gli attori impegnati<br />

e le altre parti interessate.<br />

Si partirà innanzitutto da una presentazione alla citta<strong>di</strong>nanza del<br />

progetto; potrà utilizzarsi ad esempio la formula del convegno con<br />

la consegna <strong>di</strong> una pubblicazione del Report.<br />

L’amministrazione Comunale, regista <strong>di</strong> questo processo <strong>di</strong> sviluppo,<br />

con l’ausilio delle categorie e gli o<strong>per</strong>atori economici, dovrà instaurare<br />

un <strong>di</strong>alogo costante al proprio interno e con la collettività<br />

<strong>per</strong> un completo coinvolgimento <strong>di</strong> tutti, <strong>per</strong>ché tutti facciano proprio<br />

il progetto, lo con<strong>di</strong>vidano e contribuiscano al suo successo.<br />

Il programma <strong>di</strong> sviluppo prevederà, a titolo in<strong>di</strong>cativo, i seguenti<br />

steps:<br />

Avvio <strong>di</strong> una fase <strong>di</strong> concertazione attorno all’attuazione <strong>di</strong> progetti<br />

trasversali <strong>per</strong> la riqualificazione sociale, economica, urbanistica,<br />

ambientale.<br />

Costituzione <strong>di</strong> un Tavolo <strong>di</strong> lavoro <strong>per</strong>manente.<br />

Classificazione anche con in<strong>di</strong>viduazione da subito <strong>di</strong> un apposito<br />

logo del CENTRO COMMERCIALE NATURALE DI RIVA<br />

DEL GARDA<br />

Costituzione <strong>di</strong> un CONSORZIO <strong>per</strong> la gestione e promozione<br />

del CENTRO COMMERCIALE NATURALE DI RIVA DEL GAR-<br />

DA, ricercando contributi pubblici (es.: L.P. 17/93).<br />

In<strong>di</strong>viduazione e implementazione <strong>di</strong> misure <strong>di</strong> marketing e gestionali,<br />

quali:<br />

Fidelizzazione<br />

Realizzazione Card <strong>per</strong> o<strong>per</strong>atori del CONSORZIO<br />

Realizzazione materiali promo – pubblicitari anche <strong>per</strong> singoli<br />

esercizi<br />

Realizzazione depliant informativo sul CCN, con finalità<br />

ed esercizi aderenti<br />

Accoglienza<br />

Progetto arredo commerciale e unificazione immagine<br />

(progetto vetrine, insegne e tendaggi “armonizzati”)<br />

Previsione <strong>di</strong> incentivi <strong>per</strong> stimolare l’ammodernamento in<br />

relazione al visual merchan<strong>di</strong>sing<br />

Realizzazione carta dell’accoglienza da <strong>di</strong>stribuire agli<br />

aderenti<br />

Gestione comune degli orari a<strong>per</strong>tura/chiusura degli esercizi<br />

Servizi<br />

Progetto <strong>di</strong> acquisti <strong>comuni</strong> (acquisti materiali e passaggi<br />

pubblicitari, materiali <strong>di</strong> consumo, tempi <strong>per</strong> la sosta, biglietti,<br />

etc.) <strong>per</strong> un maggior potere contrattuale<br />

Servizio <strong>di</strong> consulenza agli aderenti (contributi agevolati,<br />

fiscale, legale anche a mezzo CAT Unione s.r.l.)<br />

Garanzia della Qualità dei prodotti acquistati con in<strong>di</strong>viduazione<br />

<strong>di</strong> un Marchio <strong>di</strong> Qualità <strong>per</strong> gli esercizi del CCN<br />

Realizzazione con supporto CAT Unione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong><br />

iniziative <strong>di</strong> aggiornamento professionale <strong>per</strong> gli o<strong>per</strong>atori<br />

Promozione<br />

In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> una strategia <strong>di</strong> <strong>comuni</strong>cazione integrata<br />

degli eventi e delle attività del CCN, con definito piano<br />

marketing<br />

Misure conseguenti: acquisto spazi pubblicitari - organizzazione<br />

eventi – attuazione piano insegne, vetrine, tendaggi<br />

- creazione <strong>di</strong> almeno un Point del CCN (nella piazza<br />

centrale), dove offrire in<strong>di</strong>cazioni e materiali su tutte le<br />

proposte del CCN, su orari e turni <strong>di</strong> chiusura, agevolazioni<br />

(fidelity card), assistenza ad ampio respiro cercando <strong>di</strong><br />

andare incontro al turista<br />

Relazioni Esterne<br />

Rapporti con gli Organismi pubblici (Provincia, <strong>Comune</strong>) e<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

61


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Tempi Fase <strong>di</strong> concertazione: avviata.<br />

Costituzione <strong>di</strong> un Tavolo <strong>di</strong> lavoro <strong>per</strong>manente: attuata<br />

Avvio Relazioni Esterne: 1 mese dalla stipula del Patto<br />

Avvio fase <strong>di</strong> controlling: 1 mese dal Patto (riunioni con frequenza<br />

trimestrale)<br />

Registrazione del logo e del marchio <strong>di</strong> Centro Commerciale Naturale<br />

(CCN) e relativa registrazione del dominio sul web: 3 mesi dal<br />

Patto<br />

Realizzazione sito web con link e posizionamento su motori <strong>di</strong> ricerca:<br />

5 mesi dal Patto<br />

Costituzione del Consorzio: 5 mesi dal Patto<br />

Definizione programma <strong>di</strong> sviluppo del CCN e del Consorzio: 8 mesi<br />

dal Patto<br />

Stu<strong>di</strong>o, progettazione e realizzazione del Point “finito” del CCN: 10<br />

mesi dal Patto<br />

Avvio attuazione misure <strong>di</strong> fidelizzazione, accoglienza, servizi, promozione:<br />

10 mesi dal Patto<br />

Costi Per l’avvio delle attività sopra esposte e limitatamente <strong>ai</strong> primi due<br />

anni <strong>di</strong> o<strong>per</strong>atività sono previsti interventi, al netto del fondo consortile,<br />

<strong>per</strong> 175.000 euro netti. I costi <strong>di</strong> seguito espressi sono “finiti”,<br />

comprensivi <strong>di</strong> consulenza, progettazione, realizzazione e veicolazione<br />

materiali:<br />

registrazione logo, marchio, dominio CCN e realizzazione sito<br />

web: 5.000 euro<br />

costituzione del Consorzio: 4.000 euro <strong>per</strong> spese legali e fisse<br />

consulenza continuativa <strong>per</strong> definizione del programma <strong>di</strong> sviluppo<br />

del CCN: 15.000 euro<br />

stu<strong>di</strong>o, progettazione e realizzazione materiale del Point del<br />

CCN: 15.000 euro<br />

Card <strong>per</strong> o<strong>per</strong>atori del CCN – 5.000 euro<br />

Materiali promo – pubblicitari <strong>per</strong> aderenti – 20.000 euro<br />

Depliant informativo CCN – 3.000 euro<br />

Progetto arredo commerciale e unificazione immagine – 15.000<br />

euro<br />

Carta dell’accoglienza da <strong>di</strong>stribuire agli aderenti – 3.000 euro<br />

Progetto <strong>di</strong> acquisti <strong>comuni</strong> – 4.000 euro<br />

Stu<strong>di</strong>o Marchio <strong>di</strong> Qualità <strong>per</strong> gli esercizi del CCN – 8.000 euro<br />

Aggiornamento professionale – 8.000 euro<br />

Acquisto spazi pubblicitari – 18.000 euro<br />

Organizzazione eventi – 13.000 euro<br />

Spese vive, materiali, rimborsi - 4.000 euro<br />

Personale, logistica, consulenze e collaborazioni – 35.000 euro<br />

La co<strong>per</strong>tura degli investimenti potrà avvenire:<br />

<strong>per</strong> 60.000 euro utilizzando il fondo consortile (cui parteci<strong>per</strong>anno<br />

essenzialmente O<strong>per</strong>atori);<br />

<strong>per</strong> 36.000 euro fruendo dei contributi previsti dalla LP 17/93<br />

<strong>per</strong> la costituzione (ma anche l’incremento) del fondo consortile;<br />

<strong>per</strong> ca. 39.000 euro quale agevolazione pubblica sulla quota<br />

parte <strong>di</strong> spese sostenute dal Consorzio e riconducibili alla mera<br />

consulenza (ca. 78.000 euro), sempre a valere sulla LP 17/93<br />

(sono escluse spese vive, <strong>per</strong> materiali, <strong>per</strong> adempimenti);<br />

<strong>per</strong> 40.000 euro con apporti <strong>di</strong> Istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to, Organismi locali,<br />

Altri soggetti<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

62


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

2.2. PROGETTUALITA’ IN AREA URBANISTICA. INDIVIDUAZIONE DI<br />

IPOTESI PROGETTUALI RIFERITE ALLA ACCESSIBILITA’ AL CENTRO,<br />

ANCHE IN CONNESSIONE ALLA FRUIBILITA’ DI AREE PARCHEGGIO<br />

2.2.1. PREMESSA<br />

Il centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda rispecchia lo splendore <strong>di</strong> una citta<strong>di</strong>na<br />

ricca <strong>di</strong> storia e <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni. Sviluppatasi <strong>come</strong> centro commerciale in epoca<br />

romana ha mantenuto questa sua valenza nel <strong>per</strong>iodo me<strong>di</strong>evale, arricchendosi<br />

sotto i vari domini, fra cui preminenti sono quelli Scaligeri, Viscontei e Veneziani,<br />

della cinta muraria me<strong>di</strong>evale, della Rocca scaligera, della Torre Apponale,<br />

del palazzo pretorio e del palazzo del Municipio. Importanti sono le Porte <strong>di</strong> accesso<br />

dall’entro terra, la porta San Marco, la porta San Giuseppe e la porta San<br />

Michele, che consentono, attraverso le mura, <strong>di</strong> accedere al cuore del Centro<br />

Storico (Tav.1).<br />

Il Centro Storico presenta un tessuto urbano compatto, che è stato rilevato<br />

puntualmente con una schedatura analitica e <strong>di</strong> progetto riferita alle tipologie<br />

d’intervento.<br />

Tale schedatura, che si richiama ad un metodo <strong>di</strong> rilevamento e proposta<br />

<strong>di</strong> tipo e<strong>di</strong>lizio e non funzionale, andrebbe ripreso e completato, valorizzando<br />

gli aspetti originari che hanno fatto nascere, crescere e sviluppare Riva. Ovvero:<br />

Riva città del commercio e quin<strong>di</strong> sede naturale dell’artigianato produttivo<br />

e <strong>di</strong> servizio, Riva città <strong>di</strong> relazione e dell’accoglienza nazionale ed internazionale.<br />

Infatti Riva, affacciata sul Lago <strong>di</strong> Garda che bagna più regioni, è naturalmente<br />

e fisicamente legata al mondo veneto e al mondo lombardo; può essere<br />

considerata una “città d’acqua” fortemente vocata agli sports d’acqua puliti,<br />

soprattutto <strong>per</strong> la sua esposizione <strong>ai</strong> venti <strong>per</strong>io<strong>di</strong>ci giornalieri (l’Ora del Garda),<br />

e quin<strong>di</strong> essere calamita <strong>per</strong> il mondo sportivo e giovanile internazionale (molto<br />

frequentato è l’Ostello della gioventù). La bellezza del paesaggio e il clima mite<br />

tipicamente me<strong>di</strong>terraneo (notevole è la presenza dell’olivo, cresce la palma ed<br />

il limone) costituiscono richiami consolidati <strong>per</strong> il vicino mondo tedesco e nor<strong>di</strong>co<br />

in generale.<br />

Il centro storico, nella fascia prospiciente il Lago <strong>di</strong> Garda, presenta alcuni<br />

punti bari<strong>centri</strong>ci <strong>di</strong> valenza pubblica che sono <strong>di</strong> notevole interesse artistico,<br />

culturale e turistico.<br />

Tra questi, che in parte sopra sono già stati menzionati, va ricordato il<br />

complesso del Lido (Tav.1), che si apre sulla Spiaggia degli Olivi e che, rivisitato<br />

ed opportunamente manutenuto, potrebbe assumere la funzione <strong>di</strong> contenitore<br />

multifunzionale strategico vocato alla valorizzazione e promozione della rete<br />

commerciale e della presenza artigianale nel centro storico.<br />

Gli spazi attualmente occupati dal Tiffany, proprietà della Lido <strong>di</strong> Riva<br />

del Garda s.p.a., partecipata pubblica, potrebbero costituire una vetrina <strong>per</strong>manente<br />

del commercio e dell’artigianato della Busa.<br />

Ricca, <strong>di</strong>fferenziata e ben <strong>di</strong>stribuita è la presenza alberghiera in centro<br />

storico (Tav.2).<br />

La ricettività alberghiera, unitamente alla residenzialità, è garanzia <strong>di</strong><br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

63


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

vita <strong>per</strong> il centro Storico; tutti gli alberghi sono a<strong>per</strong>ti nel <strong>per</strong>iodo della stagione<br />

estiva (un solo albergo ora è chiuso <strong>per</strong>ché sta <strong>per</strong> essere ristrutturato), ma<br />

purtroppo quasi tutti chiudono nelle rimanenti stagioni, riducendo in modo sensibile<br />

flusso e movimentazione turistica nelle vie del centro.<br />

Sotto il profilo urbano, al fine <strong>di</strong> promuovere momenti <strong>di</strong> richiamo turistico<br />

complementare a quello usuale con l’obiettivo <strong>di</strong> prolungare la stagione<br />

estiva, è opportuno rendere Riva città più vissuta e vitale.<br />

Va incentivata la residenzialità riprendendo in considerazione le tipologie<br />

<strong>di</strong> intervento sull’e<strong>di</strong>ficato urbano del centro storico (schede) e consentendo,<br />

ove possibile, piani <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o convenzionati, contrattati e <strong>per</strong>equati, ove la ristrutturazione,<br />

la sostituzione e<strong>di</strong>lizia e la demolizione con ricostruzione, anche<br />

con limitati ampliamenti, sostituiscano interventi generalizzati <strong>di</strong> restauro e <strong>di</strong> risanamento<br />

conservativo.<br />

Va arricchito l’arredo urbano <strong>di</strong> piazze e strade, <strong>per</strong> buona parte portato<br />

a termine con impegno e positivamente dall’Amministrazione comunale, con:<br />

la presenza <strong>di</strong> sedute <strong>per</strong> la contemplazione visiva dei molteplici coni visuali<br />

panoramici <strong>di</strong> pregio esistenti;<br />

la realizzazione <strong>di</strong> plateatici costruiti con materiali nobili della tra<strong>di</strong>zione (legno,<br />

ferro), arricchiti <strong>di</strong> fioriere e vasi con piante me<strong>di</strong>terranee (limoni, palme)<br />

e arredati con mobili semplici e funzionali in legno o ferro;<br />

la messa in o<strong>per</strong>a <strong>di</strong> una segnaletica sobria e non invadente;<br />

la in<strong>di</strong>cazione e la valorizzazione delle attività commerciali ed artigianali attraverso<br />

insegne in legno e/o in ferro, naturali e/o colorati, che richiamino<br />

azioni, merceologie ed appartenenze;<br />

l’uso appropriato delle luci che valorizzino le attività e le merci esposte;<br />

la esposizione or<strong>di</strong>nata ed accattivante delle merci in vetrina e all’esterno,<br />

su supporti componibili e mobili in legno e/o in ferro.<br />

Nel fare riferimento alla incentivazione della residenzialità all’interno del<br />

centro storico, vi sono stati due interventi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia economico popolare a favore<br />

<strong>di</strong> coppie anziane (una ventina <strong>di</strong> appartamenti in tutto) (Tav.3) ed un intervento,<br />

<strong>per</strong> altro previsto dal PRG, è rimasto in sospeso; è quello relativo all'immobile<br />

della Fondazione Riccamboni.<br />

Situato in via Florida, angolo via Cerere, può assumere <strong>per</strong> la sua posizione<br />

bari<strong>centri</strong>ca, la funzione <strong>di</strong> contenitore strategico, de<strong>di</strong>cato al piano terra e<br />

al primo piano alla valorizzazione e promozione della rete commerciale e della<br />

presenza artigianale nel centro storico; <strong>ai</strong> piani su<strong>per</strong>iori la destinazione d’uso<br />

potrebbe rimanere residenziale.<br />

Una ulteriore significativa valorizzazione del Centro Storico viene data<br />

dalla specializzazione dei settori <strong>di</strong> attività; in particolare la posizione urbana<br />

della via, gli accessi <strong>ai</strong> piani terra degli e<strong>di</strong>fici, le <strong>di</strong>mensioni della sede stradale<br />

sono elementi che sostanziano e <strong>di</strong>fferenziano la presenza <strong>di</strong> attività commerciali<br />

o artigianali.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

64


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Commercio ed artigianato <strong>di</strong> qualità costituiscono grande leva <strong>di</strong> richiamo<br />

<strong>per</strong> il turismo <strong>di</strong> ogni stagione e si potenziano se vengono organizzati in un<br />

rapporto <strong>di</strong>alettico e sistemico con il tessuto urbano in cui sono inse<strong>di</strong>ati.<br />

Per tale motivo si è optato <strong>per</strong> la in<strong>di</strong>viduazione fisica <strong>di</strong> due vie dei<br />

mestieri, via Marocco e via Montanara, che si trovano al limite del Centro Storico,<br />

a fregio della vecchia cinta muraria ed in successione uniscono piazza Tre<br />

Novembre, porta San Marco e porta San Giuseppe e <strong>di</strong> un insieme <strong>di</strong> vie del<br />

commercio, site in posizione centrale rispetto al Centro Storico, che formano un<br />

anello <strong>di</strong> <strong>per</strong>correnza tagliato da un asse che scende da porta San Giuseppe<br />

<strong>per</strong> finire in via Gazzoletti (Tav.4).<br />

Il Centro Storico pulsa con flussi vitali, se viene ricondotto ad isola pedonale<br />

e viene alimentato e sostenuto dalla presenza <strong>di</strong> un sistema della mobilità<br />

efficiente ed efficace composto da parcheggi <strong>di</strong> arroccamento sensibilmente<br />

vicini e da <strong>per</strong>corsi pedonali sicuri e non faticosi.<br />

Riva del Garda ha un ampia isola pedonale, che si estende all’esterno<br />

del centro storico su viale Roma fino a largo Inviolata e su viale della Liberazione<br />

fino a Piazza Stazione. Viale Roma porta il flusso pedonale proveniente d<strong>ai</strong><br />

parcheggi Pilati, Ospedale e Oratorio principalmente alle porte San Michele e<br />

San Giuseppe e viale della Liberazione porta il flusso pedonale proveniente d<strong>ai</strong><br />

parcheggi del Lido, Via Maroni ed ex Agraria a Piazza Garibal<strong>di</strong>.<br />

I numerosi parcheggi in<strong>di</strong>viduabili nelle zone blu lungo le vie al limite<br />

del centro storico inducono un flusso pedonale sparso che previlegia soprattutto<br />

porta San Marco e la zona del Porto con piazza Catena e piazzetta San Rocco<br />

(Tav.5).<br />

Tuttavia i parcheggi attuali non sono sufficienti, soprattutto nel <strong>per</strong>iodo<br />

estivo; l’Amministrazione comunale ha previsto il potenziamento del parcheggio<br />

<strong>di</strong> viale Pilati e l’attivazione transitoria del parcheggio dell’Oratorio ma è necessaria<br />

la ricerca <strong>di</strong> nuove aree da de<strong>di</strong>care a parcheggio a raso o multipiano.<br />

Si propone lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità <strong>per</strong> un parcheggio interrato <strong>di</strong> almeno<br />

500 p.m. in zona Ospedale in quanto la Busa farà riferimento al nuovo Ospedale<br />

<strong>di</strong> Arco e l’Ospedale <strong>di</strong> Riva verrà presumibilmente <strong>di</strong>smesso in tempi brevi<br />

(l’e<strong>di</strong>ficio, soprattutto nelle ali aggiunte, è <strong>di</strong> scarso pregio architettonico e potrebbe<br />

essere demolito) e la realizzazione <strong>di</strong> un parcheggio <strong>di</strong> 400 p.m. nell'area<br />

dell’ex Stazione all’interno del P.F.G. n.17, parcheggio che avrebbe la duplice<br />

funzione <strong>di</strong> essere a servizio sia del Centro Storico che della fascia Lago.<br />

2.2.2. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO<br />

Obiettivi:<br />

Rendere il Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda polo d’attrazione <strong>per</strong> il commercio<br />

e l’artigianato.<br />

Rivitalizzare il Centro Storico <strong>ai</strong> fini della residenzialità e della ricettività.<br />

Valorizzare il patrimonio pubblico<br />

Incrementare l’attrattività delle botteghe artigiane e del sistema <strong>di</strong>stributivo<br />

commerciale.<br />

Creare una cultura <strong>per</strong> valorizzare e riscoprire il centro storico <strong>come</strong> sistema<br />

integrato <strong>di</strong> funzioni, relazioni, cultura e vitalità associativa pubblica/privata.<br />

Benefici:<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Sviluppo ed incremento delle attività economiche e del red<strong>di</strong>to pro capite.<br />

Rivalutazione del patrimonio e<strong>di</strong>lizio pubblico e privato con incremento della<br />

presenza <strong>di</strong> residenti.<br />

Attivazione <strong>di</strong> contenitori pubblici <strong>di</strong>smessi o sottoutilizzati.<br />

Potenziamento del valore estetico degli immobili, delle piazze e delle pubbliche<br />

vie.<br />

Attori coinvolti:<br />

Amministrazione comunale<br />

Partecipate pubbliche<br />

O<strong>per</strong>atori economici<br />

Associazioni <strong>di</strong> categoria<br />

Istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to<br />

Proprietari immobiliari<br />

Citta<strong>di</strong>ni<br />

Fasi:<br />

Fase <strong>di</strong> concertazione attorno <strong>ai</strong> vari temi urbani<br />

Fase <strong>di</strong> progettazione <strong>di</strong> arricchimento dell’arredo urbano<br />

Fase <strong>di</strong> progettazione dei contenitori polifunzionali<br />

Fase <strong>di</strong> verifica e progettazione dei nuovi parcheggi<br />

Fase <strong>di</strong> progettazione urbanistica contrattata finalizzata <strong>ai</strong> piani <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o<br />

Tempi:<br />

Fase <strong>di</strong> concertazione avviata<br />

Fase <strong>di</strong> verifica e progettazione dei nuovi parcheggi: 4 mesi dal Patto<br />

Fase <strong>di</strong> progettazione <strong>di</strong> arricchimento dell’arredo urbano: 8 mesi dal<br />

Patto<br />

Fase <strong>di</strong> progettazione dei contenitori polifunzionali: 12 mesi dal Patto<br />

Fase <strong>di</strong> progettazione urbanistica contrattata finalizzata <strong>ai</strong> piani <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o:<br />

18 mesi dal Patto<br />

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Tav. 1 - Punti bari<strong>centri</strong>ci <strong>di</strong> valenza pubblica<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

1. <strong>Comune</strong> 7. Porta San Michele<br />

2. Torre Apponale 8. Palazzo Lutti-Salvadori<br />

3. La Rocca 9. Chiesa Arcipretale <strong>di</strong> S.Maria Assunta<br />

4. Lido - Fraglia – A.P.T. – Tiffany 10. Palazzo S.Francesco (sede Vigili Urb.)<br />

5. Porta San Marco 11. Ostello della Gioventù<br />

6. Porta San Giuseppe<br />

Nota:<br />

L’e<strong>di</strong>ficio n. 4 del Lido della Spiaggia degli Olivi, può assumere, nel suo complesso, la<br />

funzione <strong>di</strong> contenitore multifunzionale strategico, vocato anche alla valorizzazione e<br />

promozione della rete commerciale e della presenza artigianale nel Centro Storico.<br />

Gli spazi attualmente occupati dal Tiffany, proprietà della Lido <strong>di</strong> Riva del Garda s.p.a.,<br />

partecipata pubblica, potrebbero costituire una vetrina <strong>per</strong>manente del commercio e dell'artigianato<br />

della Busa.<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Tav. 2 - Punti bari<strong>centri</strong>ci <strong>di</strong> ricettività all’interno del Centro Storico<br />

1. Hotel Europa 9. Hotel Cervo<br />

2. Hotel Sole 10. Hotel Lucia<br />

3. Hotel Centrale 11. Hotel Miravalle<br />

4. Hotel Portici 12. Hotel Bastione<br />

5. Hotel Bellavista 13. Albergo La Montanara<br />

6. Grand Hotel Riva 14. Albergo Ancora<br />

7. Albergo Verde 15. Hotel Vittoria<br />

8. Albergo Giglio 16. Ostello della Gioventù<br />

Nota<br />

Tutti gli alberghi sono attualmente a<strong>per</strong>ti nella stagione estiva ad eccezione dell’albergo<br />

Vittoria, che sta <strong>per</strong> essere ristrutturato.<br />

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Tav. 3 – Interventi P.E.E.P<br />

1. Fondazione Armenti (7 appartamenti <strong>per</strong> anziani)<br />

2. Fondazione Riccambboni ( e<strong>di</strong>ficio in stato <strong>di</strong> degrado)<br />

3. Palazzina Scaligero (12 appartamenti <strong>per</strong> anziani)<br />

Nota:<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

L’e<strong>di</strong>ficio n. 2 della Fondazione Riccamboni può assumere, <strong>per</strong> la sua posizione bari<strong>centri</strong>ca,<br />

la funzione <strong>di</strong> contenitore strategico, vocato alla valorizzazione e promozione della<br />

rete commerciale e della presenza artigianale nel Centro Storico.<br />

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Tav. 4 – Vie dei Mestieri e Vie del Commercio<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Vie del Commercio (segnate con pallini color viola)<br />

Via Fiume, Via Maffei, Via Mazzini, Piazzetta Craffonara, Piazza Cavour, Via Disciplini,<br />

Via Diaz.<br />

Galleria San Giuseppe, Via Florida, Via Gazzoletti, Piazza Tre Novembre, Piazza Battisti<br />

Vie dei Mestieri (segnate con pallini color azzurro)<br />

Via Marocco, Via Montanara<br />

Nota:<br />

Le linee spezzate vettoriali, in color viola ed in color azzurro, che uniscono i pallini <strong>di</strong><br />

analogo colore in<strong>di</strong>cano i <strong>per</strong>corsi pedonali de<strong>di</strong>cati rispettivamente al commercio e al'artigianato<br />

all’interno dell’isola pedonale, in color giallo.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

70


Tav. 5 – Sistema dei Parcheggi e degli accessi al Centro Storico<br />

P.S.Ma.Porta San Marco<br />

P.S.Gi. Porta San Giuseppe<br />

P.S.Mi. Porta San Michele<br />

1. Parcheggio <strong>di</strong> Viale Pilati (progetto avviato 400 p.m.)<br />

2. Parcheggio a fregio area Ospedale (40 p.m.)<br />

3. Parcheggio Via Monte Ora (300 p.m.)<br />

4. Parcheggio ex Agraria (previsione PRG - 96 p.m.)<br />

5. Parcheggio Oratorio (ipotesi transitoria 72 p.m.)<br />

6. Parcheggio Ospedale (proposta – 500 p.m.)<br />

7. Parcheggio ex Stazione autocorriere (proposta - 400 p.m.)<br />

Nota:<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Le linee spezzate vettoriali, in color verde, che uniscono i parcheggi con il Centro Storico<br />

in<strong>di</strong>cano i <strong>per</strong>corsi pedonali <strong>di</strong> raccordo con l’isola pedonale, in color giallo.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

71


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

3. ALCUNE PRECISAZIONI DI FONDO: PERCHE’ IL RIFERIMENTO AL<br />

“MARKETING TERRITORIALE”<br />

Sempre maggiore appare il bisogno <strong>di</strong> analizzare le opportunità esistenti<br />

sul territorio, al fine <strong>di</strong> verificare se risulta o meno fattibile pre<strong>di</strong>sporre un<br />

modello che porti ad un approccio <strong>di</strong> marketing strategico, finalizzato alla valorizzazione<br />

delle risorse locali, nel caso specifico dell’intero Centro Storico <strong>di</strong><br />

Riva del Garda. L’ipotesi alla base <strong>di</strong> tale impostazione è che si possa realizzare<br />

un effettivo incremento <strong>di</strong> valore delle risorse locali qualora le Amministrazioni,<br />

gli O<strong>per</strong>atori, i Citta<strong>di</strong>ni o<strong>per</strong>ino sinergicamente secondo gli schemi del “marketing<br />

territoriale”, un approccio innovativo <strong>di</strong> seguito esposto in rapida sintesi,<br />

nei punti essenziali utili <strong>ai</strong> fini del presente Progetto. Il marketing territoriale può<br />

sud<strong>di</strong>vidersi in due gruppi:<br />

esterno; trattasi <strong>di</strong> ogni misura finalizzata a richiamare all’interno del Centro<br />

Storico <strong>di</strong> Riva i <strong>di</strong>fferenti segmenti <strong>di</strong> fruitori, siano essi citta<strong>di</strong>ni, impren<strong>di</strong>tori<br />

economici o turisti (“pubblici esterni”);<br />

interno; finalizzato all’im<strong>per</strong>ativo della Qualità e della sod<strong>di</strong>sfazione delle<br />

esigenze dei “residenti” (o soggetti locali), siano essi citta<strong>di</strong>ni, o<strong>per</strong>atori economici,<br />

enti, altri attori (“pubblici interni”) comunque coinvolti nella pianificazione<br />

strategica territoriale (Associazioni, APT, etc.).<br />

In particolare, i “pubblici esterni” sono <strong>di</strong> tre tipi: i fruitori dei beni e dei<br />

servizi proposti dall’offerta latu sensu del centro storico. Fra tali fruitori: i turisti, i<br />

visitatori in genere; gli investitori – o<strong>per</strong>atori economici; i potenziali nuovi residenti<br />

e le potenziali nuove imprese che potrebbero inse<strong>di</strong>arsi sul territorio, qualora<br />

questo risulti attrattivo in senso lato. I “pubblici interni”, invece, risultano i<br />

seguenti: i residenti, che ricercano una migliore qualità della vita, sotto l’aspetto<br />

ambientale (inquinamento, traffico, etc.), della vivibilità (accessibilità e parcheggi),<br />

delle relazioni sociali, della cultura, del tempo libero; le imprese inse<strong>di</strong>ate sul<br />

territorio, che ricercano vantaggi <strong>di</strong> tipo localizzativo ed economie esterne. Infine<br />

c’è una terza categoria <strong>di</strong> soggetti che entrano in relazione col territorio: le<br />

Amministrazioni locali, che sono orientate alla valorizzazione e all’incremento<br />

del grado <strong>di</strong> attrattività del territorio stesso ed al miglioramento della qualità della<br />

vita dei residenti.<br />

La necessità <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare gli interessi dei pubblici interni e quella <strong>di</strong><br />

aumentare l’attrattività del centro storico sembrano poter consentire <strong>di</strong> ragionare,<br />

anche in questo caso, secondo concetti propri delle imprese, con applicazione<br />

delle tecniche del marketing. E’ innanzitutto opportuno premettere che il<br />

marketing può applicarsi anche ad organizzazioni tipicamente non profit, quali<br />

sono appunto le entità territoriali: nel caso specifico il centro storico <strong>di</strong> Riva.<br />

Il centro storico deve poi essere visto <strong>come</strong> un unicum, <strong>come</strong> un “soggetto<br />

strategico” cui si associa l’obiettivo <strong>di</strong> ottimizzare il benessere collettivo nel<br />

lungo <strong>per</strong>iodo, componendo le <strong>di</strong>fferenti e legittime esigenze ed aspettative dei<br />

<strong>di</strong>versi soggetti coinvolti. E’ necessario valutare e in<strong>di</strong>viduare obiettivi raggiungibili<br />

nel breve, nel me<strong>di</strong>o ma anche nel lungo termine e conseguentemente impostare<br />

e implementare gli strumenti e gli interventi da attuare <strong>per</strong> conseguirli.<br />

Va posta attenzione alle risorse e alle capacità specifiche del territorio, il che<br />

dovrebbe costituire la base <strong>per</strong> la formulazione <strong>di</strong> una visione strategica. La costruzione<br />

<strong>di</strong> soli<strong>di</strong> e duraturi vantaggi competitivi <strong>di</strong> ambito deve necessariamente<br />

legarsi e basarsi sulle specificità, sulle risorse, sulle peculiarità e capacità<br />

storicamente connotanti il centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda. Una volta in<strong>di</strong>viduate<br />

le “core competences” si dovrà o<strong>per</strong>are in un’ottica <strong>di</strong> “concorrenza globale”.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

72


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Il progetto strategico <strong>di</strong> rilancio è una sorta <strong>di</strong> piano <strong>di</strong> marketing, che<br />

in<strong>di</strong>vidua le iniziative da porre in essere (comitati/consorzi <strong>di</strong> via, centro commerciale<br />

naturale, etc.), i tempi realizzativi, gli impegni a carico delle parti, i costi<br />

e la relativa co<strong>per</strong>tura finanziaria.<br />

In un’ottica competitiva le risorse peculiari del centro storico <strong>di</strong> Riva<br />

sono: un ambiente gradevole e sicuro, con ancora una buona presenza <strong>di</strong> commercio<br />

e servizi; l’idea con<strong>di</strong>visa che siano praticabili iniziative <strong>di</strong> concertazione<br />

pubblico – privato <strong>per</strong> la valorizzazione del Centro Storico, così <strong>come</strong> si ritiene<br />

sussistano le con<strong>di</strong>zioni <strong>per</strong> pensare a iniziative fra o<strong>per</strong>atori (consorzi).<br />

I punti <strong>di</strong> debolezza che andranno su<strong>per</strong>ati sono invece i seguenti: in<br />

un’ottica sistemica è necessario che le misure <strong>di</strong> valorizzazione si accompagnino<br />

ad adeguati investimenti riferiti alla accessibilità, alle aree <strong>di</strong> sosta, alla viabilità<br />

in genere, alla qualità ambientale; le attività presenti in centro storico non<br />

sono <strong>per</strong>cepite <strong>come</strong> un “centro commerciale naturale” e l’offerta commerciale<br />

è in parte ripetitiva; le attività <strong>di</strong> promozione e <strong>comuni</strong>cazione non sono armonizzate<br />

e p<strong>ai</strong>ono <strong>di</strong>s<strong>per</strong>sive, anche con riferimento <strong>ai</strong> molteplici sforzi o<strong>per</strong>ati dal<br />

<strong>Comune</strong>, con finanziamenti a numerosi soggetti, enti e associazioni.<br />

4. OPPORTUNITA’ CONTRIBUTIVE PER LA COPERTURA DEGLI INVESTI-<br />

MENTI<br />

4.1. LE OPPORTUNITA’ OFFERTE DALLA LEGGE PROVINCIALE 12 LU-<br />

GLIO 1993, N.17 “SERVIZI ALLE IMPRESE”<br />

Il Progetto presentato pare associarsi a possibilità contributive legate<br />

alla legge provinciale 12 luglio 1993, n. 17 “Servizi alle imprese”, che ha quale<br />

finalità la promozione dei servizi avanzati alle aziende latu sensu, <strong>per</strong> consentire<br />

una maggiore qualificazione delle stesse, un recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> efficienza ed efficacia,<br />

l’ottimizzazione della gestione.<br />

L’intervento pubblico si concretizza nell’erogazione <strong>di</strong> contributi a fondo<br />

<strong>per</strong>duto o in conto capitale molto elevati, principalmente <strong>per</strong> l’acquisizione <strong>di</strong> un<br />

ampio spettro <strong>di</strong> consulenze ma, nel caso in specie, rilevanti anche con riferimento<br />

alla costituzione del fondo consortile.<br />

L’articolo 2 della legge in<strong>di</strong>ca espressamente fra gli obiettivi la razionalizzazione<br />

del mercato dei servizi in particolare attraverso il sostegno <strong>di</strong> attività<br />

svolte da consorzi e società consortili costituiti da piccole e me<strong>di</strong>e imprese 11 . In<br />

particolare, la fattispecie dell’attività consortile è normata nel Capo IV “Razionalizzazione<br />

del mercato dei servizi”, che all’articolo 16 “Sviluppo della attività consortile”<br />

recita (comma 1): “La Provincia, al fine <strong>di</strong> migliorare e razionalizzare la<br />

domanda e l’offerta locale <strong>di</strong> servizi, sostiene la creazione e La attività <strong>di</strong> consorzi<br />

e <strong>di</strong> società consortili costituiti, anche in forma coo<strong>per</strong>ativa, fra imprese<br />

utilizzatrici <strong>di</strong> servizi, nonché fra tali imprese e imprese fornitrici <strong>di</strong> servizi.”<br />

Il comma 2 evidenzia i requisiti che devono possedere il consorzio e le<br />

società consortili: essere costituiti da almeno tre imprese, avere un fondo consortile<br />

o un capitale sociale non inferiore a venti milioni <strong>di</strong> lire, la quota consorti-<br />

11 Soggetti beneficiari sono le piccole e me<strong>di</strong>e imprese e i loro consorzi, così classificati:<br />

PICCOLA IMPRESAMEDIA IMPRESALivello occupazioneInferiore a 50 <strong>di</strong>pendentiInferiore a 250 <strong>di</strong>pendenti<br />

Fatturato annuoinferiore a 7 mln. EUROinferiore a 40 mln. EUROO<br />

Totale Stato Patrimonialeo<br />

inferiore a 5 mln. EUROo<br />

inferiore a 27 mln. EURO<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

73


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

le sottoscritta da ciascuna impresa non può su<strong>per</strong>are un terzo del fondo consortile<br />

o del capitale sociale.<br />

Il comma 4, analiticamente, in<strong>di</strong>ca che l’attività dei consorzi o delle società<br />

consortili può riguardare (in<strong>di</strong>cazione non esaustiva):<br />

l’acquisto <strong>di</strong> beni strumentali e <strong>di</strong> tecnologie avanzate;<br />

la creazione <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong>stributiva, l’acquisizione <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nativi e l’immissione nel<br />

mercato dei prodotti dei consorziati;<br />

la promozione della attività <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta attraverso l’organizzazione e la partecipazione<br />

a manifestazione fieristiche, lo svolgimento <strong>di</strong> azioni pubblicitarie, l’espletamento <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong> e ricerche <strong>di</strong> mercato, l’approntamento <strong>di</strong> cataloghi e la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> qualsiasi<br />

altro mezzo promozionale ritenuto idoneo;<br />

lo svolgimento <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> ricerca (…) e <strong>di</strong> aggiornamento nel campo delle tecniche<br />

gestionali;<br />

l’assistenza e consulenza <strong>per</strong> il miglioramento ed il controllo della qualità e la prestazione<br />

delle relative garanzie;<br />

la creazione <strong>di</strong> marchi <strong>di</strong> qualità e il coor<strong>di</strong>namento della produzione degli associati;<br />

la gestione <strong>di</strong> (…) servizi in comune;<br />

l’assistenza e la consulenza finanziaria;<br />

l’acquisizione, costituzione e gestione <strong>di</strong> aree attrezzate;<br />

la promozione all’estero <strong>di</strong> attività, prodotti e tecnologie <strong>di</strong> imprese trentine anche attraverso<br />

la realizzazione <strong>di</strong> se<strong>di</strong> logistiche;<br />

le altre attività che si colleghino alle iniziative precedenti.<br />

Ai fini del Progetto tre sono le contribuzioni rilevanti: quella legata al<br />

fondo consortile; quella legata alla acquisizione delle consulenze; quella legata<br />

all’acquisto <strong>di</strong> beni strumentali.<br />

Contributo <strong>per</strong> costituzione/incremento fondo consortile<br />

Per quanto riguarda il fondo consortile sono ritenute ammissibili le spese<br />

<strong>per</strong> la sua costituzione e <strong>per</strong> il successivo incremento, <strong>come</strong> <strong>di</strong> seguito meglio<br />

specificato: “È ammissibile l’intera entità del fondo consortile o del capitale<br />

sociale rispettivamente dei consorzi o delle società consortili, esclusi gli eventuali<br />

apporti in natura, purché l’entità sia almeno pari a euro 11.000 e la costituzione<br />

del consorzio o della società consortile ed il versamento del fondo o del<br />

capitale non siano avvenuti anteriormente i sei mesi precedenti la domanda <strong>di</strong><br />

contributo. Sono ammissibili gli incrementi del fondo consortile (…) che sono<br />

versati (…)successivamente alla presentazione della domanda, purché l'incremento<br />

sia almeno pari a euro 8.000 ed il fondo consortile o il capitale sociale<br />

deliberati siano al momento della domanda almeno pari a euro 11.000.”<br />

Il limite massimo <strong>di</strong> spesa ammissibile e la <strong>per</strong>centuale contributiva<br />

sono in<strong>di</strong>cati nella seguente tabella:<br />

limite massimo <strong>di</strong><br />

Misura contributi<br />

spesa<br />

€ 259.000 Consorzi <strong>di</strong> piccole imprese 60%<br />

Consorzi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e imprese 50%<br />

Contributi <strong>per</strong> acquisizione <strong>di</strong> consulenze<br />

La legge provinciale 17/93 prevede una sud<strong>di</strong>visione delle attività consulenziali<br />

in cinque Aree funzionali. Questi gli interventi:<br />

Area commerciale – marketing: Analisi e ricerche <strong>di</strong> mercato. Promozione e pubblici-<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

74


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

tà. Sito web ed e.commerce. Marketing strategico. Marketing o<strong>per</strong>ativo. Progetti <strong>di</strong><br />

total customer satisfaction. Analisi, stu<strong>di</strong>o e progettazione <strong>di</strong> marchi.<br />

Area amministrativo – finanziaria. Analisi <strong>di</strong> fattibilità economica e red<strong>di</strong>tività. Contabilità<br />

analitica: analisi <strong>per</strong> centro <strong>di</strong> costo e <strong>di</strong> ricavo. Realizzazione sistemi <strong>di</strong> budgeting<br />

e reporting.<br />

Area tecnico – produttiva. Certificazione Qualità. Controllo qualità - analisi prodotto -<br />

certificazione standards prodotti. Brevetti e licenze. Assistenza <strong>per</strong> introduzione nuove<br />

tecnologie/processi - assistenza <strong>per</strong> progettazione nuovi prodotti/processi.<br />

Area organizzativo – informatica. Sviluppo business - plans. Ttutoraggio. Consulenza<br />

<strong>per</strong> ottimizzazione hardware e software - analisi sistemi EDP. Realizzazione sito<br />

web. Analisi organizzative aziendali.<br />

Area lavoro. Formazione professionale. Antinfortunistica e igiene del lavoro. Valutazioni<br />

dei livelli <strong>di</strong> professionalità. Progettazione <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione <strong>per</strong> obiettivi.<br />

I limiti massimi <strong>di</strong> spesa ammissibile sono in<strong>di</strong>cati in tabella.<br />

tipologia <strong>di</strong> intervento limite massimo spesa<br />

Servizi <strong>di</strong> prima assistenza (check up) € 8.000<br />

Servizi <strong>di</strong> base € 26.000<br />

Servizi specialistici e specialistici connessi agli in<strong>di</strong>rizzi strategici € 155.000<br />

La misura dei contributi in conto capitale è: servizi <strong>di</strong> base 30%; servizi<br />

specialistici 40%; servizi specialistici connessi agli in<strong>di</strong>rizzi strategici 45-50% a<br />

seconda delle caratteristiche <strong>di</strong>mensionali del soggetto richiedente.<br />

Programmi <strong>di</strong> investimento consortili (beni mobili)<br />

Per gli acquisti mobiliari sono ammissibili le spese relative all’acquisto<br />

<strong>di</strong> macchinari, attrezzature e sistemi informatici. Le spese ammissibili devono riferirsi<br />

esclusivamente alle attività del consorzio che rientrano tra quelle previste<br />

dall’articolo 16, comma 4, della legge ossia alle attività <strong>di</strong> servizio rivolte <strong>ai</strong> propri<br />

aderenti e non alla attività produttiva delle imprese aderenti.<br />

La <strong>per</strong>centuale contributiva è in<strong>di</strong>cata nella seguente tabella:<br />

Misura contributi<br />

Consorzi <strong>di</strong> piccole imprese 20%<br />

Consorzi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e imprese 15%<br />

4.2. LE OPPORTUNITA’ OFFERTE DALLA LEGGE PROVINCIALE 13 DI-<br />

CEMBRE 1999, N.6<br />

La Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento nel 1999 ha promulgato una nuova<br />

legge con la quale, ravvisando il pari valore <strong>di</strong> tutti i settori economici, ha inteso<br />

favorire il consolidamento e la crescita del sistema economico allo scopo <strong>di</strong> facilitare<br />

il <strong>per</strong>seguimento della qualità delle imprese e dei loro investimenti. Trattasi<br />

della legge provinciale 13 <strong>di</strong>cembre 1999 n.6 “Interventi della Provincia autonoma<br />

<strong>di</strong> Trento <strong>per</strong> il sostegno dell’economia e della nuova impren<strong>di</strong>torialità”.<br />

Particolare importanza riveste l’articolo 3 della legge, che prevede e regola<br />

le tipologie <strong>di</strong> investimenti materiali che sono oggetto <strong>di</strong> agevolazione da<br />

parte dell’Ente pubblico. Si riportano requisiti e presupposti <strong>per</strong> l’accesso alle<br />

agevolazioni, nonché l’entità dei contributi riconoscibili <strong>come</strong> previsto dal relativo<br />

Regolamento <strong>di</strong> attuazione 12 .<br />

12 emanato con Deliberazione Giunta Provinciale n.2607 del 20 ottobre 2000 e ss.mm<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

75


INIZIATIVE AGEVOLABILI<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Sono agevolabili le seguenti tipologie <strong>di</strong> o<strong>per</strong>azioni: acquisizione <strong>di</strong><br />

beni in proprietà; acquisizione <strong>di</strong> software; esecuzione <strong>di</strong> lavori su immobili in <strong>di</strong>sponibilità<br />

del richiedente; investimenti immobiliari, impianti e macchinari realizzati<br />

dall’impresa in economia; o<strong>per</strong>azioni in leasing. Sono altresì ammissibili ad<br />

agevolazione le spese <strong>per</strong>: costruzione fabbricati; spese <strong>di</strong> progettazione, <strong>di</strong>rezione<br />

lavori, collaudo statico nella misura massima del 7% dell’importo lavori;<br />

acquisizione terreni e fabbricati; acquisizione impianti, brevetti, macchinari, attrezzature;<br />

acquisizione veicoli riconducibili allo svolgimento <strong>di</strong> talune attività.<br />

INIZIATIVE NON AGEVOLABILI<br />

Non sono ammissibili ad agevolazione le seguenti spese: beni <strong>di</strong> prezzo<br />

unitario inferiore a 500 euro; materiali <strong>di</strong> consumo; interventi <strong>di</strong> manutenzione<br />

or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria; beni ornamentali e beni mobili usati.<br />

LIMITI MINIMI E MASSIMO SPESA AMMISSIBILE - SIGNIFICATIVITA’<br />

Il limite minimo <strong>di</strong> spesa ammissibile ad agevolazione è in<strong>di</strong>viduato in<br />

50.000 euro (25.000 euro <strong>per</strong> i settori commercio al dettaglio e artigianato), ridotto<br />

a 10.000 euro <strong>per</strong> la prima domanda riferita a nuove iniziative. La spesa<br />

massima ammissibile a agevolazione è stabilita nell’importo <strong>di</strong> 1.500.000 euro<br />

<strong>per</strong> i settori commercio al dettaglio e artigianato, 4.000.000 euro <strong>per</strong> commercio<br />

all’ingrosso e turismo, 25.000.000 euro <strong>per</strong> l’industria. In termini <strong>di</strong> significatività<br />

é in<strong>di</strong>viduato il limite minimo <strong>di</strong> spesa ammissibile ad agevolazione nel 5% dei<br />

ricavi delle ven<strong>di</strong>te <strong>di</strong> cui all’ultimo bilancio chiuso prima della presentazione dell'istanza.<br />

In deroga la spesa è sempre ammissibile se su<strong>per</strong>a i 250.000 euro.<br />

ENTITA’ DEL CONTRIBUTO - PARAMETRI<br />

Le misure delle agevolazioni sono in<strong>di</strong>cate nelle successive tabelle.<br />

Per gli investimenti realizzati da imprese commerciali in possesso <strong>di</strong> specifici<br />

marchi <strong>di</strong> prodotto (es.: osteria trentina, esercizio amico dei bambini, ristorante<br />

enologico, ristorante naturale), le misure agevolative sono aumentate del 5%.<br />

COMMERCIO INGROSSO – ARTIGIANATO – INDUSTRIA - COOPERAZIONE<br />

MICR<br />

O ( * )<br />

IMPR<br />

ESE<br />

Investimenti nei <strong>comuni</strong> ex ob.2<br />

Attività sostitutive 40<br />

%<br />

Nuove iniziative 35<br />

%<br />

Coo<strong>per</strong>ative sociali 35<br />

%<br />

Art. 73 Trattato U.E. 30<br />

%<br />

Larga banda 30<br />

%<br />

Distretto del porfido 30<br />

%<br />

Bottega scuola 25<br />

%<br />

Miglioramento con<strong>di</strong>zioni lavoro 35<br />

%<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

PICCOLE MEDIE GRANDI<br />

IMPRESE IMPRESE IMPRESE<br />

M<br />

a<br />

x<br />

25% + d.m. 3<br />

5<br />

%<br />

15% + d.m. 3<br />

0<br />

%<br />

15% + d.m. 3<br />

0<br />

%<br />

M<br />

a<br />

x<br />

17,5% + d.m. 3<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

10+<br />

d<br />

30% 30% 30%<br />

15% + d.m. 3<br />

0<br />

%<br />

15% + d.m. 3<br />

0<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

15% + d.m. 3<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 3<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 3<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

max<br />

25<br />

%<br />

d.m. 25<br />

%<br />

d.m. 10<br />

%<br />

d.m. 30<br />

%<br />

d.m. 30<br />

%<br />

- -<br />

d.m. 25<br />

%<br />

76


Collaborazioni tra imprese 25<br />

%<br />

Artigianato: inserimento in <strong>centri</strong><br />

<strong>storici</strong><br />

25<br />

%<br />

Incrementi occupazionali 25<br />

%<br />

Inserimento in aree produttive 25<br />

%<br />

Maestro artigiano 20<br />

%<br />

Altri casi 20<br />

%<br />

Investimenti in altri <strong>comuni</strong><br />

Attività sostitutive 35<br />

%<br />

Nuove iniziative 30<br />

%<br />

Coo<strong>per</strong>ative sociali 35<br />

%<br />

Art. 73 Trattato U.E. 30<br />

%<br />

Larga banda 30<br />

%<br />

Distretto del porfido 30<br />

%<br />

Bottega scuola 25<br />

%<br />

Miglioramento con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro 30<br />

%<br />

Collaborazioni tra imprese 25<br />

%<br />

Artigianato: inserimento in <strong>centri</strong><br />

<strong>storici</strong><br />

25<br />

%<br />

Incrementi occupazionali 20<br />

%<br />

Inserimento in aree produttive 25<br />

%<br />

Maestro artigiano 20<br />

%<br />

Altri casi 15<br />

%<br />

COMMERCIO AL DETTAGLIO<br />

Investimenti nei <strong>comuni</strong> ex ob.2<br />

MICR<br />

O ( * )<br />

IMPR<br />

ESE<br />

Inserimento in <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> 35<br />

%<br />

Miglioramento con<strong>di</strong>zioni lavoro 35<br />

%<br />

Investimenti prevalentemente immobiliari<br />

30<br />

%<br />

Incrementi occupazionali 25<br />

%<br />

Altri casi 20<br />

%<br />

Investimenti in altri <strong>comuni</strong><br />

Inserimento in <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> 30<br />

%<br />

Miglioramento con<strong>di</strong>zioni lavoro 30<br />

%<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

15% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

25% + d.m. 3<br />

0<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

15% + d.m. 3<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

17,5% + d.m. 2<br />

5<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

d.m. 20<br />

%<br />

d.m. 20<br />

%<br />

d.m. 20<br />

%<br />

d.m. 20<br />

%<br />

- -<br />

d.m. 20<br />

%<br />

10+<br />

d<br />

30% 30% 30%<br />

15% + d.m. 3<br />

0<br />

%<br />

15% + d.m. 3<br />

0<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

15% 1<br />

5<br />

%<br />

7,5% + d.m. 3<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 3<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 1<br />

5<br />

%<br />

25<br />

%<br />

d.m. 25<br />

%<br />

d.m. 10<br />

%<br />

d.m. 30<br />

%<br />

d.m. 30<br />

%<br />

- -<br />

d.m. 25<br />

%<br />

- -<br />

d.m. 20<br />

%<br />

d.m. 20<br />

%<br />

d.m. 20<br />

%<br />

- -<br />

d.m. 15<br />

%<br />

PICCOLE MEDIE GRANDI<br />

IMPRESE IMPRESE IMPRESE<br />

M<br />

a<br />

x<br />

15% + d.m. 3<br />

0<br />

%<br />

15% + d.m. 3<br />

0<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

M<br />

a<br />

x<br />

7,5% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

max<br />

d.m. 20<br />

%<br />

d.m. 25<br />

%<br />

d.m. 20<br />

%<br />

d.m. 20<br />

%<br />

d.m. 20<br />

%<br />

d.m. 20<br />

%<br />

d.m. 25<br />

%<br />

77


Investimenti prevalentemente immobiliari<br />

25<br />

%<br />

Incrementi occupazionali 20<br />

%<br />

Altri casi 15<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

15% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

15% 1<br />

5<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

5<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 1<br />

5<br />

%<br />

d.m. 20<br />

%<br />

d.m. 20<br />

%<br />

d.m. 15<br />

%<br />

Specificatamente al settore Turismo la normativa prevede la sud<strong>di</strong>visione<br />

degli interventi ammissibili a contributo in <strong>di</strong>versi classi, cui corrispondono<br />

<strong>di</strong>fferenti aliquote agevolative:<br />

1. Iniziative attuate nei <strong>comuni</strong> svantaggiati (obiettivo 2 Comunità Europea);<br />

2. Iniziative relative (b1):<br />

adeguamento dell’immobile alle vigenti <strong>di</strong>sposizioni; conseguimento, attraverso la<br />

realizzazione delle strutture previste, <strong>di</strong> marchi <strong>di</strong> prodotto previsti dalle linee guida<br />

della PAT; acquisto <strong>di</strong> hardware e software finalizzati al collegamento col S.I.T. della<br />

PAT; iniziative consortili <strong>per</strong> la realizzazione <strong>di</strong> o<strong>per</strong>e <strong>comuni</strong> all’attività <strong>di</strong> più imprese;<br />

interventi <strong>di</strong> ammodernamento o recu<strong>per</strong>o e<strong>di</strong>lizio, compresa la acquisizione<br />

immobiliare, <strong>di</strong> immobili precedentemente a<strong>di</strong>biti ad albergo <strong>di</strong>smessi da almeno tre<br />

anni siti in <strong>comuni</strong> a me<strong>di</strong>o-basso tasso <strong>di</strong> turisticità; iniziative relative alla realizzazione<br />

<strong>di</strong> nuove attività <strong>di</strong> ricettività alberghiera od extralberghiera derivanti dalla trasformazione,<br />

anche con ampliamento, <strong>di</strong> immobili già autorizzati <strong>come</strong> rifugi escursionistici;<br />

3. Iniziative relative (b2):<br />

ristrutturazione anche parziale, risanamento anche con demolizione e ricostruzione<br />

dell’immobile a<strong>di</strong>bito a struttura ricettiva; realizzazione <strong>di</strong> nuove attività attraverso la<br />

trasformazione, anche con ampliamento, <strong>di</strong> immobili esistenti da almeno <strong>di</strong>eci anni;<br />

l’ampliamento non deve su<strong>per</strong>are complessivamente il 100% della volumetria esistente;<br />

4. Iniziative relative (altri casi):<br />

alla realizzazione <strong>di</strong> strutture ed o<strong>per</strong>e complementari (parcheggi, impianti sportivi,<br />

palestre) nell’immobile a<strong>di</strong>bito a struttura ricettiva che integrino e qualifichino l’attività<br />

dell’esercizio alberghiero; all’ampliamento della struttura ricettiva (agevolati gli interventi<br />

fino al raggiungimento <strong>di</strong> 180 posti letto); alla costruzione <strong>di</strong> nuovi immobili in<br />

<strong>comuni</strong> a me<strong>di</strong>o bassa turisticità; alla costruzione <strong>di</strong> nuovi alberghi a seguito del trasferimento<br />

integrale dell’attività esistente da più <strong>di</strong> 10 anni a con<strong>di</strong>zione che il vecchio<br />

immobile venga destinato ad utilizzi estranei a quello alberghiero; all’acquisto <strong>di</strong><br />

arredo, attrezzature, <strong>di</strong> automezzi <strong>per</strong> servizio <strong>di</strong> bus navetta; costruzione o acquisizione<br />

<strong>di</strong> immobili o <strong>di</strong> porzioni materiali degli stessi da a<strong>di</strong>bire a sede o<strong>per</strong>ativa da<br />

parte <strong>di</strong> agenzie <strong>di</strong> viaggio o <strong>di</strong> scuole <strong>di</strong> sci.<br />

TURISMO<br />

Investimenti nei <strong>comuni</strong> in<strong>di</strong>cati ex<br />

ob.2<br />

Investimenti in altri <strong>comuni</strong><br />

MICR<br />

O ( * )<br />

IMPR<br />

ESE<br />

40% 15% + d.m.<br />

M<br />

ax<br />

3<br />

0<br />

%<br />

Iniziative <strong>di</strong> cui alla lettera b1) 35% 15% + d.m. 2<br />

5<br />

Iniziative <strong>di</strong> cui alla lettera b2) 25% 15% + d.m. 2<br />

0<br />

Altri casi 15% 15% 1<br />

5<br />

%<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

PICCOLE MEDIE GRANDI<br />

IMPRESE IMPRESE IMPRESE<br />

%<br />

%<br />

M<br />

ax<br />

7,5% + d.m. 2<br />

5<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 2<br />

0<br />

%<br />

7,5% + d.m. 1<br />

5<br />

%<br />

max<br />

d.m. 10<br />

%<br />

d.m. 10<br />

%<br />

d.m. 10<br />

%<br />

d.m. 10<br />

%<br />

78


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Sono strutture turistiche non agevolabili: gli esercizi alberghieri con<br />

prevalenza dei posti letto in unità abitative con servizio autonomo <strong>di</strong> cucina; gli<br />

esercizi ricettivi extralberghieri che non somministrano la prima colazione, fatta<br />

eccezione <strong>per</strong> i campeggi; impianti a fune e piste da sci; stabilimenti termali.<br />

ITER PROCEDURALE – LIMITI<br />

E’ prevista una procedura “automatica” <strong>per</strong> spese già sostenute alla<br />

data <strong>di</strong> presentazione della domanda, purché sostenute non oltre l’anno solare<br />

precedente. Ad esempio: a <strong>di</strong>cembre 2003 sarà possibile presentare istanza <strong>di</strong><br />

contributo riguardo gli investimenti realizzati dal 1° genn<strong>ai</strong>o 2002 in poi. Le spese<br />

relative alle domande <strong>di</strong> importo su<strong>per</strong>iore a 250.000 euro (125.000 euro <strong>per</strong><br />

i settori artigianato, commercio al dettaglio e coo<strong>per</strong>azione) vengono esaminate<br />

con procedura valutativa d<strong>ai</strong> Servizi competenti della P.A.T. e devono essere<br />

effettuate non prima del giorno successivo a quello <strong>di</strong> presentazione della domanda<br />

e non oltre tre anni dalla data <strong>di</strong> concessione dell’agevolazione, fatta<br />

salva la possibilità <strong>di</strong> ottenere una proroga <strong>per</strong> un massimo <strong>di</strong> un anno.<br />

Non può essere presentata più <strong>di</strong> una domanda <strong>di</strong> contributo all’anno.<br />

Per domande presentate da imprese che effettuano investimenti “coerenti”<br />

coi Patti Territoriali vengono meno alcune limitazioni.<br />

EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO<br />

Per le domande <strong>di</strong> spesa fino a 250.000 euro (125.000 euro <strong>per</strong> artigianato,<br />

commercio al dettaglio e coo<strong>per</strong>azione) il contributo è concesso in unica<br />

soluzione; <strong>per</strong> importi su<strong>per</strong>iori è concesso in cinque rate annuali anticipate.<br />

4.2.1. AGEVOLAZIONI AI CONSORZI DI IMPRESE PER INIZIATIVE PROMO-<br />

ZIONALI E DI VALORIZZAZIONE DEI CENTRI STORICI<br />

I Consorzi <strong>di</strong> imprese costituiti specificatamente <strong>per</strong> la realizzazione <strong>di</strong><br />

iniziative promozionali, <strong>per</strong> la valorizzazione, la qualificazione, l’animazione e<br />

l’attrazione dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> (così <strong>come</strong> in<strong>di</strong>viduati d<strong>ai</strong> P.R.G.) <strong>di</strong> <strong>comuni</strong> sopra i<br />

3000 abitanti, sono ammessi a presentare domande <strong>di</strong> contributo al Servizio<br />

Commercio e Coo<strong>per</strong>azione della Provincia. I Consorzi devono avere sede legale<br />

nel comune ove svolgono l’attività, essere formati prevalentemente da imprese<br />

commerciali regolarmente iscritte al Registro delle Imprese della<br />

C.C.I.A.A., essere iscritti al Registro delle Imprese e dotati <strong>di</strong> Partita Iva.<br />

Sono ammissibili ad agevolazione gli investimenti effettuati e le spese<br />

sostenute d<strong>ai</strong> Consorzi (e non dalle singole imprese) <strong>per</strong> l’acquisto <strong>di</strong> attrezzatura,<br />

arredamento ed impianti destinati ad uso collettivo e finalizzati ad espletare<br />

funzioni precise (qualificazione, valorizzazione, animazione del centro storico).<br />

In relazione all’entità dell’investimento da sostenere <strong>per</strong> poter richiedere<br />

l’agevolazione i limiti sono fissati in 10.000 euro quello minimo ed in 100.000<br />

euro quello massimo. Il contributo massimo erogabile da parte della Provincia<br />

raggiunge il 30% della spesa ammissibile, secondo lo schema sotto riportato:<br />

DIMENSIONE DEL CONSORZIO PERCENTUALE DI CONTRIBUTO<br />

Microimpresa 30%<br />

Piccola impresa 15% + de minimis <strong>di</strong>sponibile fino al 30% massimo<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

79


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Me<strong>di</strong>a impresa 7,5% + de minimis <strong>di</strong>sponibile fino al 30% massimo<br />

Grande impresa Tutto il de minimis <strong>di</strong>sponibile fino al 30% massimo<br />

4.3. LE OPPORTUNITA’ OFFERTE DALLA LEGGE PROVINCIALE 15 GEN-<br />

NAIO 1993, N.1<br />

Con la legge provinciale 15 genn<strong>ai</strong>o 1993, n.1 “Norme <strong>per</strong> il recu<strong>per</strong>o<br />

degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong> e interventi finanziari nonché mo<strong>di</strong>ficazioni alla L.P. 5<br />

settembre 1991, n.22” e ss.mm. la Provincia autonoma <strong>di</strong> Trento ha voluto prevedere<br />

interventi <strong>di</strong>retti a promuovere la conoscenza, la conservazione, la riqualificazione<br />

e la rivitalizzazione dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, la migliore funzione degli inse<strong>di</strong>amenti<br />

<strong>storici</strong>, il recu<strong>per</strong>o del patrimonio e<strong>di</strong>lizio.<br />

Nel corso degli anni, sulla base delle es<strong>per</strong>ienze scaturite dalla reale<br />

applicazione, il Legislatore ha inteso affinare, aggiornare ed adattare alle esigenze<br />

emerse nel tempo lo strumento normativo. In quest’ottica si giustificano i<br />

provve<strong>di</strong>menti con i quali il finanziamento degli interventi dei Comuni relativi alla<br />

sistemazione urbana <strong>di</strong> piazze, vie ed arredo urbano in generale, è stato <strong>di</strong>rottato<br />

sulla L.P. 36/93, oppure con i quali si è esteso il finanziamento del recu<strong>per</strong>o<br />

delle facciate in<strong>di</strong>stintamente a tutte le tipologie <strong>di</strong> intervento sugli immobili (restauro,<br />

risanamento e ristrutturazione). A questo proposito infatti si è reso possibile<br />

riqualificare facciate <strong>di</strong> immobili che si affacciano su vie o piazze urbane<br />

anche a fronte <strong>di</strong> una semplice ristrutturazione, ciò al fine <strong>di</strong> assicurare a tutti gli<br />

immobili un’armoniosa presenza all’interno del tessuto urbano storico.<br />

Di seguito si riportano le principali nozioni circa le modalità <strong>di</strong> accesso<br />

alle agevolazioni previste dalla normativa e d<strong>ai</strong> Criteri <strong>di</strong> attuazione emanati con<br />

Deliberazione della Giunta Provinciale n. 6459 del 12 agosto 1999 e ss.mm.<br />

INIZIATIVE AGEVOLABILI<br />

Sono agevolabili le seguenti tipologie <strong>di</strong> o<strong>per</strong>azioni da parte <strong>di</strong> privati<br />

e/o <strong>di</strong> Comuni sugli e<strong>di</strong>fici soggetti al restauro e/o risanamento:<br />

Comuni: recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> immobili <strong>di</strong> proprietà comunale o <strong>per</strong> usi collettivi; recu<strong>per</strong>o<br />

immobili da acquisire me<strong>di</strong>ante esproprio; acquisto e<strong>di</strong>fici da destinare<br />

a fini pubblici; acquisto aree da destinare a fini pubblici; esproprio aree<br />

(art. 52 L.P. 22/91); recu<strong>per</strong>o e<strong>di</strong>fici da acquisire me<strong>di</strong>ante esproprio (art. 52<br />

L.P. 22/91); recu<strong>per</strong>o facciate; interventi <strong>di</strong>retti della Provincia e urgenti;<br />

Privati: interventi dei privati proprietari; interventi dei privati proprietari <strong>per</strong><br />

recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> immobili a uso turistico <strong>ai</strong> sensi del Reg. (CE) n.1260/99; recu<strong>per</strong>o<br />

facciate; interventi <strong>di</strong>retti della Provincia e interventi urgenti.<br />

Per quanto attiene agli interventi relativi al recu<strong>per</strong>o delle facciate (sia<br />

<strong>di</strong> privati che <strong>di</strong> Comuni) ed a quelli <strong>per</strong> il recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> immobili ad uso turistico,<br />

questi sono ammessi anche con riferimento ad e<strong>di</strong>fici soggetti a ristrutturazione.<br />

I contributi previsti <strong>per</strong> il recu<strong>per</strong>o delle facciate sono limitati a seconda della tipologia<br />

dell’immobile (facciate che si affacciano su vie pubbliche principali e secondarie<br />

nel caso <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici a schiera, facciate anche interne agli e<strong>di</strong>fici a corte,<br />

non esistono limitazioni <strong>per</strong> e<strong>di</strong>fici isolati visibili nella loro interezza). Non sono<br />

ammissibili ad agevolazione, con esclusione della tipologia <strong>di</strong> investimento “recu<strong>per</strong>o<br />

delle facciate”, gli istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to, assicurazioni, le società e le imprese<br />

in generale (tranne quelle o<strong>per</strong>anti nell’iniziativa <strong>di</strong> cui all’art. 16 della L.P. 3/01),<br />

e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> culto, castelli e altri beni <strong>di</strong> carattere monumentale.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

80


ENTITA’ DEL CONTRIBUTO<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Le misure delle agevolazioni sono in<strong>di</strong>cate in tabella. Si precisa che gli<br />

interventi ascrivibili alla categoria <strong>di</strong> risanamento avranno un finanziamento ridotto<br />

del 5% rispetto a quelli della categoria restauro, e che quelli rientranti nella<br />

ristrutturazione subiranno un ulteriore riduzione del 5% rispetto a quello massimo<br />

stabilito <strong>per</strong> il risanamento. Gli interventi pubblici nelle zone svantaggiate<br />

beneficiano <strong>di</strong> un aumento del 5% rispetto all’aliquota massima predefinita. Per<br />

gli interventi <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o <strong>per</strong> la realizzazione complessiva <strong>di</strong> una o<strong>per</strong>a da parte<br />

dei Comuni o dei loro Consorzi il limite massimo <strong>di</strong> contribuzione è stabilito in<br />

2mln.euro, <strong>per</strong> quelli realizzati da privati il contributo massimo non potrà su<strong>per</strong>are<br />

i 300.000 euro, mente <strong>per</strong> quelli riconducibili ad e<strong>di</strong>fici da destinare ad usi<br />

turistici rientranti nel Doc.U.P. 2000-2006 è pari a 100.000 euro.<br />

COMUNI E LORO CONSORZI<br />

Spesa ammissibile <strong>per</strong> gli interventi <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o a favore dei <strong>comuni</strong> Fino al 90% della spesa<br />

Spesa ammissibile <strong>per</strong> espropriazioni immobili <strong>storici</strong> da parte <strong>comuni</strong> Fino al 80% della spesa<br />

Spesa ammissibile <strong>per</strong> acquisti <strong>di</strong> immobili <strong>storici</strong> da parte dei <strong>comuni</strong> Fino al 80% della spesa<br />

PRIVATI<br />

Interventi <strong>di</strong> restauro 25%<br />

Interventi <strong>di</strong> risanamento 20%<br />

Interventi <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o immobili da destinare ad uso turistico 40% a titolo de minimis<br />

Recu<strong>per</strong>o delle facciate 40%<br />

ITER PROCEDURALE<br />

Le domande, sia da parte dei Comuni che dei privati, vanno presentate<br />

dal 1° ottobre al 30 novembre <strong>di</strong> ogni anno. Per i primi le istanze vanno in<strong>di</strong>rizzate<br />

alla Giunta Provinciale c/o il Servizio Urbanistica e tutela paesaggio, mentre<br />

<strong>per</strong> i secon<strong>di</strong> la raccolta delle richieste agevolative spetta <strong>ai</strong> Comprensori od<br />

<strong>ai</strong> <strong>comuni</strong> <strong>di</strong> Trento e Rovereto a seconda della competenza territoriale.<br />

In relazione agli interventi ammissibili dei Comuni vengono formate della<br />

graduatorie me<strong>di</strong>ante attribuzione <strong>di</strong> punteggi previsti da apposite griglie. Invece<br />

<strong>per</strong> gli interventi sostenuti d<strong>ai</strong> privati proprietari le graduatorie saranno<br />

approvate in relazione alla tipologia ed alla categoria degli interventi. Le domande<br />

<strong>di</strong> contributo relative agli interventi <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o delle facciate, presentate sia<br />

da privati proprietari che da Comuni, che dovessero riguardare e<strong>di</strong>fici contigui<br />

(in numero minimo <strong>di</strong> 3) o ubicati nel medesimo nodo urbano, sono considerate<br />

prioritarie rispetto <strong>ai</strong> “normali” recu<strong>per</strong>i delle facciate e sono ammesse secondo<br />

un or<strong>di</strong>ne cronologico <strong>di</strong> presentazione dell’istanza.<br />

Le domande relative ad interventi rientranti nei “Patti Territoriali” sono<br />

<strong>di</strong>sciplinate secondo le modalità previste dalla L.P. 6/99.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

81


C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

ALLEGATO 1:<br />

VERBALI DEL TAVOLO<br />

DI CONCERTAZIONE<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

82


C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

VERBALE PRIMO TAVOLO DI CONCERTAZIONE<br />

TRA L’AMMINISTRAZIONE DEL COMUNE DI RIVA DEL GARDA<br />

E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA SU:<br />

“PROGETTO DI QUALIFICAZIONE DELLA RETE COMMERCIALE<br />

DEL CENTRO STORICO”<br />

In data 6 agosto 2003 presso la sede comunale in Piazza<br />

Tre Novembre, 5 si è svolto il primo incontro tra la Giunta municipale<br />

e le Associazioni <strong>di</strong> categoria più rappresentative a livello locale al<br />

fine <strong>di</strong> concertare le linee guida <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo <strong>per</strong> l’elaborazione del<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale del centro storico,<br />

previsto dall’art. 28 della legge provinciale 8 maggio 2000, n.4.<br />

Sono state invitate l’Unione Commercio e Turismo, la Confesercenti<br />

del Trentino, l’Associazione Albergatori trentini, la Federazione<br />

Trentina delle Coo<strong>per</strong>ative e l’Associazione Artigiani della Provincia<br />

<strong>di</strong> Trento.<br />

Per l’Amministrazione comunale sono presenti il Vicesindaco<br />

ed Assessore all’urbanistica, e<strong>di</strong>lizia e attività economiche Adalberto<br />

Mosaner e l’Assessore Luigi Marino.<br />

Sono presenti, in rappresentanza delle Associazioni <strong>di</strong> categoria<br />

<strong>di</strong> appartenenza, i signori:<br />

<strong>per</strong> l’Unione Commercio e Turismo e Attività <strong>di</strong> Servizio: Gamba<br />

Franco (presidente dettaglianti), Modena Marco, Pran<strong>di</strong> Franca,<br />

Miorelli Clau<strong>di</strong>o, Bresciani Alessandro, Marchi Graziano, Malfer<br />

Roberto, Barbieri Stefano (Associazione PP.EE), Ferrari Alvaro<br />

(Associazione ristoratori PP.EE.);<br />

<strong>per</strong> la Confesercenti del Trentino: Zamboni Luisa;<br />

<strong>per</strong> l’Associazione Albergatori trentini: Zucchelli Mario;<br />

<strong>per</strong> la Federazione Trentina delle Coo<strong>per</strong>ative: Pederzolli Francesco;<br />

<strong>per</strong> l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia <strong>di</strong><br />

Trento: Parisi Ilos (presidente), Guella Silvia.<br />

Sono presenti <strong>per</strong> il consulente C.A.T. Imprese Unione srl<br />

il dott. Ferruccio Veneri, il dott. Profumo Giovanni, l’arch. Niccolini<br />

Sergio, il dott. Giovannelli Marcello, il dott. Giovannelli Andrea, il dott.<br />

Mauro Linar<strong>di</strong>.<br />

Sono inoltre presenti i funzionari comunali arch. Piero Parolari,<br />

responsabile dell’Area Gestione del Territorio e Attività produttive<br />

e dott. Giorgio Matteotti dell’ufficio Attività Economiche.<br />

Il Vice Sindaco Mosaner Adalberto competente <strong>per</strong> la materia<br />

illustra <strong>ai</strong> presenti il quadro normativo che prevede la progettazione<br />

oggetto dell’incontro e la prima fase <strong>di</strong> preanalisi del progetto <strong>di</strong><br />

qualificazione della rete commerciale del centro storico, elaborata in<br />

collaborazione con il C.A.T. Imprese Unione srl <strong>di</strong> Trento nel 2002,<br />

sulla quale si rende ora necessario focalizzare gli obiettivi proposti,<br />

<strong>di</strong>scriminandone la realizzazione in un progetto unitario, pre<strong>di</strong>sposto<br />

dal consulente anche a mente dei tempi previsti dalla delibera provinciale<br />

n. 978 <strong>di</strong> data 28 aprile 2003 e s.m. all’oggetto “Definizione dei<br />

criteri e modalità <strong>di</strong> concessione del sostegno finanziario <strong>ai</strong> <strong>comuni</strong><br />

<strong>per</strong> la realizzazione dei progetti <strong>di</strong> qualificazione dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> <strong>di</strong><br />

cui all’art. 28 della legge provinciale 8 maggio 200, n.4.” e soprattutto<br />

concertato con le Associazioni <strong>di</strong> categoria. Questa seconda fase è<br />

la più qualificante, costruendo assieme alle associazioni <strong>di</strong> categoria i<br />

83


C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

passaggi che porteranno ad elaborare il progetto finale che dovrà<br />

avere queste tre caratteristiche fondamentali:<br />

1. Concertazione e con<strong>di</strong>visione degli obiettivi;<br />

2. Progettazione cre<strong>di</strong>bile (senza formulare obiettivi non raggiungibili<br />

in un tempo ritenuto congruo);<br />

3. Obiettivi qualificanti sotto il profilo della progettualità.<br />

Sono stati in<strong>di</strong>viduati i punti <strong>di</strong> criticità: mobilità e parchibilità,<br />

non solo con riferimento al centro storico, ma anche alle imme<strong>di</strong>ate<br />

vicinanze, criticità che portano a problemi <strong>di</strong> accessibilità al centro<br />

storico, che l’amministrazione comunale ritiene debba venire considerato<br />

un “centro commerciale naturale”.<br />

Questa Amministrazione non ha voluto in<strong>di</strong>viduare l’area<br />

integrata <strong>di</strong> almeno 2 ettari, prevista dalla normativa commerciale vigente,<br />

evitando l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />

che potrebbero generare effetti negativi sul commercio del centro<br />

storico, valorizzandone così la sua funzione <strong>di</strong> centro commerciale<br />

“naturale”, pensando al commercio anche <strong>per</strong> la sua valenza sociale<br />

e <strong>di</strong> aggregazione all’interno della città (<strong>di</strong>alogo e partecipazione attiva<br />

all’interno della città).<br />

E’ da evidenziare infine che il Progetto che si va ad elaborare<br />

una volta approvato costituirà variante obbligatoria al PRG, prevedendo<br />

specifici interventi urbanistici, anche con l’obiettivo <strong>di</strong> “agevolare”<br />

le inziative che saranno in<strong>di</strong>viduate e concertate.<br />

Dott. Profumo Giovanni: (si presenta e presenta agli intervenuti<br />

l’equipe del C.A.T. Imprese Unione) l’obiettivo principe del progetto<br />

è la rivitalizzazione del centro storico <strong>di</strong> concerto con le associazioni<br />

<strong>di</strong> categoria.<br />

Il <strong>per</strong>corso sarà lungo e non si fermerà certo alla data tecnica<br />

del 15 settembre, quando dovrà essere presentato in Provincia<br />

<strong>per</strong> il finanziamento.<br />

L’Amministrazione comunale ha in<strong>di</strong>viduato le aree <strong>di</strong> criticità<br />

ed i punti <strong>di</strong> forza, elaborando una prima serie in<strong>di</strong>cativa <strong>di</strong> progetti<br />

e <strong>di</strong> obiettivi che andranno concertati con le Associazioni <strong>di</strong> categoria.<br />

Non è detto che tutto quanto progettato verrà realizzato entro<br />

il 2004. Anzi è probabile che molti obiettivi potranno, <strong>per</strong> le loro<br />

caratteristiche, essere raggiunti negli anni a venire. Come programma<br />

<strong>di</strong> lavoro, sentite le osservazioni e le proposte delle Associazioni<br />

<strong>di</strong> categoria presenti questa sera, verrà elaborato uno schema preliminare<br />

<strong>di</strong> Progetto definitivo da sottoporre alle categorie in un prossimo<br />

incontro tra una ventina <strong>di</strong> giorni.<br />

Vari sono stati i progetti in<strong>di</strong>viduati nella fase <strong>di</strong> preanalisi<br />

che in prima istanza ha elaborato i dati forniti dagli uffici comunali in<br />

relazione alle attività commerciali (localizzazione, numero, su<strong>per</strong>ficie<br />

<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta), <strong>ai</strong> pubblici esercizi (tipologia), attività ricettizia, attività artigianale,<br />

terziaria, ecc. ed alle criticità (accessibilità, parcheggi).<br />

Da una prima analisi dei dati risulta emergere un Centro<br />

Storico con inse<strong>di</strong>ati un elevato numero <strong>di</strong> negozi <strong>di</strong> piccoli <strong>di</strong>mensioni<br />

e che si può caratterizzare <strong>come</strong> un “centro commerciale naturale”<br />

con propri servizi ed animazione.<br />

Altra progettualità emersa è la costituzione <strong>di</strong> un ente, un<br />

soggetto che abbia il compito <strong>di</strong> armonizzare tutte le iniziative che si<br />

svolgono all’interno del centro commerciale naturale (potrebbe esse-<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

re un consorzio tra gli o<strong>per</strong>atori o tra le varie Associazioni e l’Ente<br />

pubblico).<br />

L’Amministrazione deve in<strong>di</strong>viduare, <strong>come</strong> ha fatto, le criticità<br />

maggiori, <strong>come</strong> i parcheggi: devono esserci gli spazi adeguati<br />

<strong>per</strong> poter godere del centro. Di questo ritiene che l’Amministrazione<br />

comunale ne sia consapevole. Andrà pianificata con le associazioni<br />

la meto<strong>di</strong>ca e la tempistica <strong>per</strong> portare a soluzioni i progetti in maniera<br />

con<strong>di</strong>visa.<br />

Tutto ciò considerato, in<strong>di</strong>vidua quegli obiettivi che si pone<br />

da subito il Progetto:<br />

accentuare le caratteristiche già presenti nel centro storico <strong>di</strong><br />

Riva, analizzandole, implementandole e veicolandole al meglio,<br />

con lo scopo <strong>di</strong> arrivare ad in<strong>di</strong>viduare tale porzione <strong>di</strong> territorio<br />

quale "Centro Commerciale Naturale";<br />

creare un Organismo autonomo (Consorzio od altra forma giuri<strong>di</strong>ca<br />

tra Enti, Organismi, Associazioni) <strong>per</strong> armonizzare sotto una<br />

unica regia le varie iniziative, pubbliche e private, avviate o da intraprendere<br />

in un ottica <strong>di</strong> marketing territoriale;<br />

favorire la fruibilità ed accessibilità al centro storico con azioni,<br />

sia imme<strong>di</strong>ate che pianificate nel me<strong>di</strong>o - lungo termine, volte ad<br />

incrementare la fruibilità delle aree <strong>di</strong> sosta, specie nelle vicinanze<br />

del centro storico, sia prevedendo nuovi parcheggi che una <strong>di</strong>versa<br />

regolamentazione della sosta;<br />

pianificare una serie <strong>di</strong> verifiche <strong>per</strong> valutare gli esiti degli interventi<br />

adottati, allo scopo <strong>di</strong> intervenire nel modo più celere possibile<br />

con dei correttivi.<br />

Vicesindaco Mosaner: si attendono osservazioni, anche in<br />

forma scritta, da parte delle Associazioni alle quali viene fornita copia<br />

dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> preanalisi.<br />

Dott.Profumo: andrà successivamente verificato se nel<br />

tempo la progettualità in<strong>di</strong>viduata avrà dato risultati postivi o meno ed<br />

in quest’ultimo caso bisognerà procedere alle necessarie rettifiche.<br />

Zamboni Luisa: chiede delucidazioni in merito al progettato<br />

Consorzio e se lo stesso verrà eventualmente costituito tra gli impren<strong>di</strong>tori<br />

o con le Associazioni <strong>di</strong> categoria.<br />

Dott. Profumo: giuri<strong>di</strong>camente i consorzi sono sempre stati<br />

formati tra gli impren<strong>di</strong>tori. Nulla vieta che si possa in<strong>di</strong>viduare un <strong>di</strong>verso<br />

istituto che coinvolga le Associazioni <strong>di</strong> categoria.<br />

Miorelli Clau<strong>di</strong>o: quin<strong>di</strong> non necessariamente la forma dovrà<br />

essere quella del Consorzio.<br />

Pederzolli Francesco: vede favorevolmente l’iniziativa della<br />

Amministrazione comunale ed in particolare la costituzione del Consorzio.<br />

Vuole <strong>per</strong>ò soffermarsi sul concetto <strong>di</strong> “centro commerciale<br />

naturale”. Sono anni che se ne parla ma ancora adesso non esistono<br />

le sovrastrutture necessarie, ed in particolare i parcheggi <strong>di</strong> cintura.<br />

Questa è la primissima cosa fondamentale da fare. In questi ultimi<br />

anni le ultime amministrazioni comunali si sono impegnate a farli<br />

senza <strong>per</strong>ò arrivare al dunque. Sono state fatte cose bellissime <strong>per</strong> il<br />

centro storico (arredo urbano ecc.), ma mancano i parcheggi. Fatti<br />

questi si può parlare <strong>di</strong> centro storico, commercio ecc. E’ orm<strong>ai</strong> insostenibile<br />

la gestione <strong>di</strong> un su<strong>per</strong>mercato <strong>di</strong> 900 mq. in centro senza<br />

parcheggi attorno.<br />

Gamba Franco: E’ in pieno accordo sulla costituzione del<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Consorzio <strong>per</strong> il centro storico. E’ <strong>per</strong>ò anche d’accordo con Pederzolli<br />

sulla problematica dei parcheggi. Evidenzia questo punto cruciale<br />

sottolineando la necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> parcheggi <strong>di</strong> agevole fruibilità<br />

(entro 200 – 400 mt dal centro). In questi ultimi anni sono stati<br />

<strong>per</strong>si un numero imprecisato ma molto alto <strong>di</strong> parcheggi, anche in<br />

conseguenza della pedonalizzazione <strong>di</strong> alcune aree citta<strong>di</strong>ne (P.zza<br />

Cavour ecc.). Ben venga l’arredo urbano ma bisogna considerare<br />

prioritaria l’accessibilità al Centro Storico. La situazione <strong>di</strong> Riva del<br />

Garda ha visto un incremento del carico antropico a fronte <strong>di</strong> una <strong>di</strong>minuzione<br />

dei posti macchina a <strong>di</strong>sposizione.<br />

Auspica che si possa finalmente invertire tale tendenza e si<br />

<strong>di</strong>chiara pienamente <strong>di</strong>sponibile alla creazione <strong>di</strong> un Ente che svolga<br />

funzione <strong>di</strong> regia tra le <strong>di</strong>verse componenti interessate, <strong>per</strong> una armonizzazione<br />

degli interventi e ottimizzando le risorse <strong>di</strong>sponibili.<br />

Zucchelli Mario: Vuole evidenziare <strong>come</strong> a Torbole i negozi<br />

siano a<strong>per</strong>ti fino alle 22.30, fattore che contribuisce a rendere vivo il<br />

centro storico anche in ore che potrebbero ritenersi non particolarmente<br />

utilizzabili <strong>per</strong> il classico shopping, mentre a Riva a quell’ora è<br />

tutto buio ed i negozi chiusi.<br />

E’ vero, c’è il problema dei parcheggi, ma lo stu<strong>di</strong>o ed il<br />

Progetto gli piace. Vede favorevolmente l’in<strong>di</strong>viduazione dei parcheggi<br />

nell’area ex Cattoi. Bisogna anche trovare una soluzione simile <strong>per</strong><br />

l’Oratorio. Non ritiene possibile aspettare ancora due anni (se va<br />

bene) <strong>per</strong> il parcheggio interrato <strong>di</strong> viale Pilati.<br />

Ritiene comunque che sia compito principale degli o<strong>per</strong>atori<br />

<strong>di</strong> impegnarsi <strong>per</strong> far rivivere il centro storico, tenendolo in vita anche<br />

alla sera e finendo <strong>di</strong> mettere dei limiti assur<strong>di</strong> alla musica (concertini).<br />

Riba<strong>di</strong>sce che l’iniziativa oggetto del tavolo <strong>di</strong> concertazione è<br />

buona.<br />

La crisi economica in atto deve portare a considerare non<br />

solo i residenti, ma anche a creare nuove iniziative rispetto <strong>ai</strong> turisti.<br />

Malfer Roberto: E’ fiducioso che questa Amministrazione<br />

comunale porterà avanti i lavori che vanno fatti ed in particolare quelli<br />

previsti da viale San Francesco verso il Lido e l’area ex Cattoi.<br />

Pederzolli Francesco: Propone un impegno da parte della<br />

Amministrazione comunale: da adesso in poi non si devono più <strong>per</strong>dere<br />

posti macchina.<br />

Giovanelli Andrea: chiede <strong>ai</strong> presenti <strong>di</strong> esprimere un giu<strong>di</strong>zio<br />

su cosa si intenda <strong>per</strong> "agevole accessibilità", in termini <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza<br />

dei parcheggi dal centro. E' opinione con<strong>di</strong>visa che, pur in presenza<br />

<strong>di</strong> una abitu<strong>di</strong>ne a voler i parcheggi a<strong>di</strong>acenti agli esercizi commerciali<br />

ed <strong>ai</strong> servizi fruiti, possa ritenersi ragionevole una <strong>di</strong>stanza<br />

<strong>per</strong>corribile a pie<strong>di</strong> fino <strong>ai</strong> 300mtt., non oltre. Al riguardo andranno intraprese<br />

delle azioni, che dovranno portare ad un cambio della attuale<br />

mentalità da parte <strong>di</strong> o<strong>per</strong>atori, citta<strong>di</strong>ni e consumatori.<br />

Avanza l’ipotesi <strong>di</strong> istituire dei bus navetta che colleghino il<br />

centro storico ad aree parcheggio da ricavarsi in zone più decentrate,<br />

dove consumatori e fruitori in genere del centro potrebbero lasciare<br />

la propria auto recandosi in seguito nell’area centrale - <strong>per</strong> l’appunto -<br />

col servizio navetta.<br />

Pederzolli Francesco: ritiene tale soluzione non idonea <strong>per</strong><br />

una realtà qual è Riva del Garda, fatto forse salva la fruibilità da parte<br />

dei pendolari <strong>per</strong> lavoro, e riba<strong>di</strong>sce sul fatto che devono essere in<strong>di</strong>-<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

viduate soluzioni <strong>per</strong> ottenere nuovi posti macchina almeno in un raggio<br />

<strong>di</strong> 300 mt. dal centro storico.<br />

Zucchelli Mario: fiere e mercati, visti anche i lavori che verranno<br />

effettuati sui viali Pilati, Roma, Dante, dove saranno collocati?<br />

Teniamo presente che queste attività attirano residenti e turisti e ne<br />

convogliano il flusso anche in centro storico.<br />

Mosaner: Non è detto che la concertazione non abbia anche<br />

la contestazione.<br />

Evidenzia alcune novità in relazione a quanto detto finora:<br />

l’area ex Cattoi è agibile da ieri (5 agosto) con 350 posti auto i quali<br />

prendono il posto dei 190 <strong>per</strong>si nell’area ex Autostazione. Tale <strong>di</strong>sponibilità<br />

è garantita <strong>per</strong> un biennio estensibile ad un triennio. Informa<br />

che appena prima l’Amministrazione ha approvato la delibera <strong>di</strong> affido<br />

incarico del piano attuativo della fascia lago all’arch. Cecchetto.<br />

Zona Oratorio: trovano posto 20 posti autobus e 72 posti auto. Nella<br />

zona ottocentesca risultano altri 20/30 posti auto. Nella progettazione<br />

definitiva dell’area ex Cattoi è comunque prevista la realizzazione <strong>di</strong><br />

posti auto (al momento non quantificabile). Altri parcheggi previsti:<br />

via Padova (zona depuratore Arena) 180 posti auto; circonvallazione<br />

via Monte Oro 400 posti auto (parcheggio interrato privato con accor<strong>di</strong><br />

<strong>per</strong> destinare parte in convenzionamento ad uso pubblico collegati<br />

con <strong>per</strong>corso pedonale a Piazza San Rocco). Evidenzia inoltre che<br />

alla Baltera c’è spazio <strong>per</strong> un parcheggio <strong>di</strong> 600 posti da utilizzare in<br />

occasione <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> eventi con relativo collegamento <strong>di</strong> bus navetta<br />

da e <strong>per</strong> il centro storico.<br />

Per quanto riguarda la Fraglia della Vela va considerato<br />

che è una risorsa importante e che oggi 6 agosto ci sono 800 posti<br />

letto occupati d<strong>ai</strong> velisti. Questa Associazione sportiva sta organizzando<br />

eventi sportivi <strong>di</strong> valenza assoluta che comportano anche pubblicità,<br />

occupazione <strong>di</strong> posti letto e quant’altro. Devo informarvi che è<br />

stata attivata la procedura <strong>di</strong> appaltato del parcheggio <strong>di</strong> via Pilati.<br />

Modena Marco: sottolinea la necessità <strong>di</strong> favorire una maggiore<br />

rotazione dei parcheggi subito limitrofi al centro storico, anche<br />

attraverso un aumento delle tariffe progressivo, con costo incrementale,<br />

al fine <strong>di</strong> scoraggiare le soste "protratte".<br />

Suggerisce poi l'ipotesi, <strong>per</strong> controbilanciare tale incremento<br />

tariffario, che <strong>come</strong> avviene in alcuni casi a Trento i commercianti<br />

contribuiscano al costo <strong>per</strong> la sosta dei propri clienti.<br />

Se l’obiettivo prioritario è quello <strong>di</strong> creare le con<strong>di</strong>zioni affinché<br />

il Centro storico <strong>di</strong>venti effettivamente un “centro commerciale<br />

naturale”, si vuole evidenziare l’incompatibilità della presenza <strong>di</strong> uffici<br />

pubblici (tavolare, catasto, uffici comunali, ufficio dell’entrate ecc) al'interno<br />

del centro storico: quanti posti auto vengono sottratti da parte<br />

degli impiegati pubblici e degli utenti. Con la chiusura serale, lasciano<br />

il centro poco <strong>di</strong>namico e vivo.<br />

Un Centro commerciale naturale sarà tale solo se <strong>di</strong>sporrà<br />

<strong>di</strong> adeguate accessibilità e parcheggi e se risulterà vivo nel suo insieme,<br />

senza vetrine vuote o spazi destinati ad attività che vivono solo<br />

durante il giorno.<br />

Infine, segnala l'importanza <strong>di</strong> organizzare in modo coor<strong>di</strong>nato<br />

e programmato i gran<strong>di</strong> eventi, le manifestazioni culturali e le<br />

animazioni <strong>di</strong> ogni genere presenti o da prevedere, <strong>per</strong> dare maggior<br />

lustro e visibilità a Riva del Garda.<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Osserva infine che, posto che molte manifestazioni ed<br />

eventi sono organizzate da soggetti od o<strong>per</strong>atori non ricadenti territorialmente<br />

nel centro storico, sarebbe opportuno allargare la concertazione<br />

e prevedere anche il loro pieno coinvolgimento nel Consorzio,<br />

<strong>per</strong> armonizzare tutti gli interventi e fruire delle connesse sinergie.<br />

Mosaner: proposta con<strong>di</strong>visibile. Vanno stu<strong>di</strong>ate le relazioni<br />

tra il Centro storico e viale Rovereto ed il centro ottocentesco. Consideriamo<br />

che il 50% dei posti letto sono in viale Rovereto ed il 50%<br />

dei negozi sono in centro storico: queste due realtà devono interagire<br />

e complementarsi.<br />

A questo punto (ore 20.00) si ritiene <strong>di</strong> poter concludere il<br />

primo incontro del tavolo <strong>di</strong> concertazione con l’impegno <strong>di</strong> ritrovarsi<br />

verso il 27/28 agosto <strong>per</strong> la definizione delle proposte progettuali.<br />

L’ufficio Attività Economiche fornirà a tutte le Associazioni<br />

partecipanti copia della fase <strong>di</strong> preanalisi.<br />

Il segretario verbalizzante<br />

f.to Giorgio Matteotti<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

VERBALE SECONDO TAVOLO DI CONCERTAZIONE<br />

TRA L’AMMINISTRAZIONE DEL COMUNE DI RIVA DEL GARDA<br />

E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA SU:<br />

“PROGETTO DI QUALIFICAZIONE DELLA RETE COMMERCIALE<br />

DEL CENTRO STORICO”<br />

In data 27 agosto 2003 ad ore 18.30 presso la sede comunale<br />

in Piazza Tre Novembre, 5 si è svolto il secondo incontro tra<br />

l’Amministrazione comunale e le Associazioni <strong>di</strong> categoria più rappresentative<br />

a livello locale al fine <strong>di</strong> concertare le linee guida <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo<br />

<strong>per</strong> l’elaborazione del Progetto <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale<br />

del centro storico, previsto dall’art. 28 della legge provinciale<br />

8 maggio 2000, n.4 ed in particolare <strong>per</strong> raccogliere le in<strong>di</strong>cazioni<br />

provenienti dalle categorie circa le argomentazioni sviluppate nel corso<br />

del primo incontro del 6 agosto u.s. nonché quelle emergenti dal'elaborato<br />

<strong>di</strong> preanalisi presentato nella medesima riunione.<br />

Sono state invitate l’Unione Commercio e Turismo, la Confesercenti<br />

del Trentino, l’Associazione Albergatori trentini, la Federazione<br />

Trentina delle Coo<strong>per</strong>ative e l’Associazione Artigiani della Provincia<br />

<strong>di</strong> Trento.<br />

Per l’Amministrazione comunale è presente il Vicesindaco<br />

ed Assessore all’urbanistica, e<strong>di</strong>lizia e attività economiche Adalberto<br />

Mosaner.<br />

Sono presenti, in rappresentanza delle Associazioni <strong>di</strong> categoria,<br />

i signori:<br />

<strong>per</strong> l’Unione Commercio e Turismo e Attività <strong>di</strong> Servizio: Gamba<br />

Franco (presidente dettaglianti), Modena Marco, Pran<strong>di</strong> Franca,<br />

Miorelli Clau<strong>di</strong>o, Marchi Graziano, Malfer Roberto, Barbieri Stefano<br />

(Associazione pp.ee.);<br />

<strong>per</strong> la Confesercenti del Trentino: Biasior Stefano;<br />

<strong>per</strong> l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia <strong>di</strong><br />

Trento: Guella Silvia.<br />

Sono assenti i rappresentanti della Federazione Trentina<br />

delle Coo<strong>per</strong>ative e dell’Associazione Albergatori trentini.<br />

Sono presenti <strong>per</strong> il consulente C.A.T. Imprese Unione srl<br />

il dott. Ferruccio Veneri, il dott. Profumo Giovanni, il dott. Giovanelli<br />

Marcello, il dott. Giovanelli Andrea e il dott. Linar<strong>di</strong> Mauro.<br />

Sono inoltre presenti i funzionari comunali arch. Piero Parolari,<br />

responsabile dell’Area Gestione del Territorio e Attività produttive<br />

e dott. Giorgio Matteotti dell’ufficio Attività Economiche.<br />

Il Vice Sindaco Mosaner Adalberto ringrazia i presenti e, in<br />

riferimento a quanto emerso nella riunione del 6 agosto ed alla presa<br />

visione dell’elaborato relativo alla fase <strong>di</strong> preanalisi, inviato a tutte le<br />

Associazioni intervenute, chiede se vi sono osservazioni, critiche e<br />

proposte in or<strong>di</strong>ne agli inten<strong>di</strong>menti dell’Amministrazione, ovvero in<br />

primis <strong>di</strong> promuovere la costituzione <strong>di</strong> un Consorzio tra tutti gli o<strong>per</strong>atori<br />

e/o organismi <strong>di</strong>rettamente od in<strong>di</strong>rettamente o<strong>per</strong>anti in centro<br />

storico, in secondo luogo attuare ogni iniziativa atta a risolvere la problematica<br />

della carenza, rispetto alla domanda, <strong>di</strong> parcheggi nelle<br />

a<strong>di</strong>acenze del centro storico.<br />

Il primo passo necessario sarà, una volta delineato il progetto<br />

vero e proprio, arrivare alla sottoscrizione <strong>di</strong> un patto <strong>di</strong> pro-<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

gramma tra l’Amministrazione e le Categorie degli o<strong>per</strong>atori commerciali<br />

con il quale ognuno, <strong>per</strong> quanto <strong>di</strong> sua competenza, si impegna<br />

nell’ottica del conseguimento degli obiettivi delineati.<br />

Barbieri Stefano: sottolinea l’esistenza della problematica<br />

dei concertini serali organizzati d<strong>ai</strong> pubblici esercizi. Se è vero <strong>come</strong><br />

è vero che Riva è una citta<strong>di</strong>na turistica, allora bisogna dare spazio a<br />

questi eventi, non reprimerli con applicazioni draconiane della normativa<br />

sull’inquinamento acustico. Partendo dal presupposto che con<br />

l’organizzazione <strong>di</strong> tali concertini i pubblici esercenti svolgono (a proprie<br />

spese) un vero e proprio servizio volto ad animare ed vivacizzare<br />

le serate dei turisti rivani, non si capisce <strong>per</strong>ché la Amministrazione<br />

comunale sia così severa da non concedere lo svolgimento <strong>di</strong> tali<br />

spettacolini oltre le ore 23.00, in un comune la cui economia è prettamente<br />

turistica.<br />

Sebbene consci della necessità <strong>di</strong> rispettare le regole in<br />

materia <strong>di</strong> rumore e del <strong>di</strong>ritto dei residenti a non essere <strong>di</strong>sturbati, la<br />

richiesta dei pubblici esercenti è quella <strong>di</strong> poter prolungare, almeno<br />

nei mesi estivi, maggiormente l’ora <strong>di</strong> conclusione <strong>di</strong> tali manifestazioni<br />

quanto meno a titolo <strong>di</strong> contropartita <strong>per</strong> il “servizio” da loro svolto<br />

orientato al sod<strong>di</strong>sfacimento delle esigenze <strong>di</strong> svago della clientela<br />

turistica.<br />

Va considerato inoltre che orm<strong>ai</strong> non esiste più nemmeno<br />

una <strong>di</strong>scoteca.<br />

Una possibile soluzione potrebbe essere ricercata nella fornitura<br />

da parte dell’Amministrazione comunale all’Associazione dei<br />

pubblici esercizi <strong>di</strong> uno spazio attrezzato ove a turno vengano effettuate<br />

queste manifestazioni. I giovani dopo il surf, la bicicletta, la scalata<br />

alla sera vorrebbero <strong>di</strong>vertirsi.<br />

Anche l’organizzazione dei cosiddetti beach party ad<br />

appannaggio dei poli della spiaggia lo lascia <strong>per</strong>plesso, considerata<br />

la grande affluenza <strong>di</strong> <strong>per</strong>sone rispetto alla ridotta <strong>di</strong>mensione degli<br />

esercizi pubblici.<br />

Si chiede all’Amministrazione comunale <strong>di</strong> rilasciare, in una<br />

ottica <strong>di</strong> migliore servizio al consumatore, maggiori concessioni amministrative<br />

in occasione dei Beach Party, in quanto i due chioschi<br />

(più un altro dell’organizzazione) attualmente attivi non riescono a<br />

sod<strong>di</strong>sfare e dare un servizio alle 2.500-3.000 <strong>per</strong>sone che lì affluiscono.<br />

Queste ulteriori 3-5 autorizzazioni potrebbero essere rilasciate<br />

a rotazione agli esercenti pubblici o<strong>per</strong>anti sul territorio nell’ottica <strong>di</strong><br />

dare un maggior e migliore servizio al “consumatore”. Sarebbe opportuno<br />

poi estendere l’area <strong>di</strong> svolgimento della manifestazione verso<br />

la spiaggia.<br />

Guella Silvia: Premesso che all’interno del centro storico rivano<br />

si collocano circa una trentina <strong>di</strong> artigiani quasi tutti o<strong>per</strong>anti nei<br />

servizi alla <strong>per</strong>sona (estetiste, parrucchieri, barbieri, lavanderie) e che<br />

quin<strong>di</strong> la presenza <strong>di</strong> detta categoria economica è limitata, la Associazione<br />

Artigiani evidenzia che la problematica principe <strong>per</strong> uno sviluppo<br />

ulteriore del centro storico è quella dell’accessibilità e conseguentemente<br />

dei parcheggi. Bene fa quin<strong>di</strong> l’Amministrazione comunale<br />

ad enfatizzare tale problematica.<br />

Per quanto concerne l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> altre categorie <strong>di</strong> artigiani<br />

rispetto a quelli tuttora esistenti, che al<strong>di</strong>là <strong>di</strong> qualche cornici<strong>ai</strong>o,<br />

un restauratore <strong>di</strong> mobili, un orafo, uno che lavora il cuoio (via Fiume)<br />

si riconducono tutti <strong>ai</strong> servizi alle <strong>per</strong>sone, sarebbe interessante<br />

incentivare quello dei ceramisti e/o dei decoratori.<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Si consideri che esiste una scuola professionale che ogni<br />

anno <strong>di</strong>ploma giovani potenziali artigiani.<br />

Creare una via “dei ceramisti e dei decoratori” dove questi<br />

giovani insieme ad altri artigiani già formati potrebbero esercitare la<br />

loro attività non sarebbe una brutta idea.<br />

scopo?<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

Giovanelli Andrea: secondo Lei via Marocco si presta a tale<br />

Guella Silvia: sì, via Marocco potrebbe essere in<strong>di</strong>cata a<br />

tale finalità anche <strong>per</strong>ché risulterebbe la meno problematica in or<strong>di</strong>ne<br />

alle o<strong>per</strong>azioni <strong>di</strong> carico e scarico viste la possibilità <strong>di</strong> giungere con<br />

dei mezzi nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze.<br />

Gamba Franco: riba<strong>di</strong>sce con forza il problema dei parcheggi,<br />

da considerare ancora più importanti dell’arredo urbano (che<br />

<strong>per</strong>altro abbisogna ancora <strong>di</strong> essere terminato con il rifacimento della<br />

pavimentazione <strong>di</strong> alcune piazze).<br />

Per quanto riguarda la costituzione <strong>di</strong> un ente autonomo<br />

(Consorzio od altra forma giuri<strong>di</strong>ca tra o<strong>per</strong>atori e/o tra associazioni<br />

già esistenti) che funga da regia <strong>per</strong> tutte le iniziative pubbliche e private<br />

avviate o da intraprendersi, riterrebbe opportuno interagire con<br />

enti e organizzazioni già attive, senza crearne <strong>di</strong> nuove (<strong>per</strong> esempio<br />

il Comitato manifestazioni rivane).<br />

Sarebbe quin<strong>di</strong> maggiormente opportuno far convergere “la<br />

collaborazione” <strong>di</strong> tutte le altre categorie e associazioni all’interno <strong>di</strong><br />

tale Comitato dove ci sono già risorse umane impegnate fattivamente<br />

nell’organizzazione <strong>di</strong> manifestazioni e/o iniziative promozionali. E’<br />

inutile creare qualcosa <strong>di</strong> nuovo (un doppione) <strong>per</strong> poi magari doversi<br />

“confrontare” con un organismo che rimane “immobilizzato” <strong>per</strong> mancanza<br />

<strong>di</strong> <strong>per</strong>sone <strong>di</strong>sposte a spendere il proprio tempo <strong>per</strong> il bene comune.<br />

Su via Marocco ritiene che la strada sia obiettivamente fuori<br />

dal <strong>per</strong>corso turistico (risulta quasi nascosta) e quin<strong>di</strong> bisogna creare<br />

un imput <strong>per</strong> invitare la gente a salire verso quella via (da via Fiume o<br />

da Piazza Tre Novembre) oppure le attività avviate in quella zona rischierebbero<br />

<strong>di</strong> non sopravvivere: si pensi solamente a Venezia<br />

<strong>come</strong> le calli <strong>per</strong>corse d<strong>ai</strong> flussi turistici siano zeppe <strong>di</strong> negozi, mentre<br />

quelle subito a<strong>di</strong>acenti dove i transiti sono solamente “locali” siano<br />

quasi sprovviste <strong>di</strong> attività commerciali.<br />

In alternativa a via Marocco si potrebbe in<strong>di</strong>viduare via<br />

Montanara <strong>come</strong> possibile via dei mestieri. In conclusione conferma<br />

la propria fiducia nel Progetto e che lo stesso possa servire da volano<br />

alle attività del centro storico, considerato che comunque questa è<br />

solo la fase iniziale <strong>di</strong> un <strong>per</strong>corso, ritenendo che più avanti potranno<br />

essere avanzate nuove proposte e suggerimenti, anche in base allo<br />

sviluppo del Progetto.<br />

Mosaner: Può concordare sul fatto che rimane inutile creare<br />

dei “doppioni” in relazione <strong>ai</strong> Comitati Organizzatori, <strong>per</strong>ò sottolinea<br />

<strong>come</strong> finora tali organismi siano stati gestiti esclusivamente a livello<br />

privatistico e semm<strong>ai</strong> l’Amministrazione comunale è intervenuta<br />

solamente in or<strong>di</strong>ne all’elargizione <strong>di</strong> contributi e <strong>ai</strong>uti economici.<br />

Il pregio <strong>di</strong> creare un organismo, quale sarebbe il Consorzio<br />

delineato nel Progetto <strong>di</strong> riqualificazione del centro storico, è prettamente<br />

<strong>di</strong> natura “politica”.<br />

91


C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

L’inserimento <strong>di</strong> categorie economiche e associazioni in un<br />

organismo già costituito, da un lato andrebbe a con<strong>di</strong>zionare se non<br />

a precludere i “nuovi associati” nello svolgimento delle attività del medesimo,<br />

dall’altra si potrebbero generare malumori in capo <strong>ai</strong> vecchi<br />

associati che dovrebbero “con<strong>di</strong>videre” con altri qualcosa che orm<strong>ai</strong><br />

sentono proprio. Invece con la costituzione <strong>di</strong> un soggetto giuri<strong>di</strong>co<br />

ex novo si potrebbero trovare migliori equilibri tra i vari “soci” (associazioni,<br />

categorie economiche, comitati, ecc.) senza che, politicamente<br />

parlando, nessuno possa pestare i pie<strong>di</strong> a qualcun’ altro.<br />

Si potrebbe quin<strong>di</strong> portare avanti una migliore strategia <strong>di</strong><br />

interventi e <strong>di</strong> iniziative volte allo sviluppo del centro storico (e non<br />

solo) senza alcuna preclusione da parte <strong>di</strong> nessuno e con maggiori<br />

sinergie.<br />

Per quanto riguarda poi l’estensione fisica del Centro storico<br />

<strong>di</strong> Riva, nell’ottica sempre <strong>di</strong> considerarlo un “centro commerciale<br />

naturale”, bisognerà lavorare all’estensione <strong>di</strong> tale zona fino alla<br />

Chiesa dell’Inviolata a nord e al largo Posta ad est, ovviamente avendo<br />

sempre presente il problema principe dei parcheggi.<br />

Gamba Franco: il fatto <strong>di</strong> non creare doppioni <strong>di</strong> organismi<br />

esistenti comporta anche utilizzare al meglio quelle poche <strong>per</strong>sone<br />

<strong>di</strong>sponibili a lavorare attivamente nelle associazioni.<br />

Giovannelli Andrea: il Consorzio potrebbe essere un organismo<br />

nuovo, mentre la gestione delle singole attività potrebbe essere<br />

affidata ad associazioni e comitati già esistenti.<br />

Profumo Giovanni: E’ importante che, dopo lo scorso incontro<br />

e da quanto emerso dalla presente riunione, le categorie presenti<br />

abbiano sì ben chiaro quali siano gli elementi <strong>di</strong> criticità e conseguentemente<br />

gli assi portanti del Progetto, cioè il Consorzio e i parcheggi,<br />

ma è fondamentale che si rendano conto <strong>di</strong> una cosa ben precisa,<br />

ossia che <strong>per</strong> fare in modo che il centro storico cresca e <strong>di</strong>venti un<br />

centro commerciale naturale esso va visto alla stregua <strong>di</strong> una vera e<br />

propria azienda, un ente unitario in cui tutti assieme gli attori lavorano<br />

<strong>per</strong> conseguire gli obiettivi. Ne consegue che <strong>come</strong> farebbe un buon<br />

impren<strong>di</strong>tore si deve far sì che tutti i “<strong>di</strong>pendenti” collaborino <strong>per</strong> la<br />

promozione, la crescita, lo sviluppo “dell’azienda centro storico”.<br />

Ecco <strong>per</strong>ché deve esservi la presenza <strong>di</strong> un organismo<br />

quanto più possibilmente allargato a tutte le categorie, associazioni,<br />

comitati, che vada in un unica <strong>di</strong>rezione cioè <strong>di</strong> promozione della<br />

azienda centro storico e dei suoi “prodotti”. Quanto più è con<strong>di</strong>visa<br />

tale strategia tanto migliori saranno i frutti che si raccoglieranno.<br />

Fondamentale dunque è assumere la mentalità dello “stare<br />

insieme”.<br />

Infine sottolinea la necessità, <strong>per</strong> dare maggiore veri<strong>di</strong>cità<br />

ed oggettività al Progetto, <strong>di</strong> arrivare ad una con<strong>di</strong>visione reale del<br />

medesimo anche attraverso la sottoscrizione <strong>di</strong> un vero e proprio patto<br />

<strong>di</strong> programma tra amministrazione, categorie degli o<strong>per</strong>atori commerciali,<br />

privati.<br />

Ognuno, <strong>come</strong> <strong>di</strong>ceva in a<strong>per</strong>tura l’Assessore, si deve impegnare<br />

<strong>di</strong>chiaratamente nell’ottica del conseguimento degli obiettivi<br />

delineati. Successivamente è importante che le categorie si facciano<br />

attive nei confronti dei loro associati nel trasmettere le finalità del<br />

Progetto ed affinché gli stessi possano comprendere i vantaggi ed i<br />

benefici derivanti dal “gioco <strong>di</strong> squadra” <strong>per</strong> il raggiungimento <strong>di</strong> una<br />

92


unica meta.<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Resta inteso che sottoscrivendo il patto le categorie non firmano<br />

una cambiale, in quanto delineate le linee guida del Progetto e<br />

successivamente nel dettaglio i vari sottoprogetti, non è detto che tutto<br />

quanto previsto sulla carta debba essere portato a compimento in<br />

modo pe<strong>di</strong>ssequo e nelle modalità delineate.<br />

Se si riscontrerà che alcune iniziative avranno generato<br />

anomalie od eventuali effetti negativi, il Progetto potrà essere <strong>di</strong> volta<br />

in volta corretto e mo<strong>di</strong>ficato nell’ottica <strong>di</strong> una flessibilità volta al conseguimento<br />

dei migliori risultati possibili.<br />

Mosaner: ad ore 20.00 <strong>di</strong>chiara conclusa la riunione <strong>comuni</strong>cando<br />

che il Progetto sarà inviato in sintesi alle Associazioni convenute<br />

al tavolo <strong>di</strong> concertazione, con lo schema del “patto <strong>di</strong> programma”<br />

che sarà siglato in occasione della presentazione del Progetto<br />

che avverrà alla data concordata <strong>di</strong> giovedì 11 settembre c.a. ad ore<br />

18.00 presso la sala consiliare in Rocca.<br />

Il segretario verbalizzante<br />

dott. Giorgio Matteotti<br />

93


C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

ALLEGATO 2:<br />

CHECK LIST<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

94


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

PROGETTO DI QUALIFICAZIONE<br />

DELLA RETE COMMERCIALE DEL CENTRO STORICO<br />

rif.: art. 28 L.P. 4/2000<br />

CHECK LIST<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong>: RIVA DEL GARDA<br />

Stato/fase PRG comunale:<br />

Intervistatore:<br />

Data intervista:<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

Note <strong>per</strong> la compilazione<br />

IN ATTESA DI RECEPIMENTO CON LE<br />

MODIFICHE D’UFFICIO CHE LA GIUNTA<br />

PROVINCIALE ESEGUIRA’ CON L'AP-<br />

PROVAZIONE DEL PRG STESSO<br />

A CURA DELL’UFFICIO ATTIVITA’ ECO-<br />

NOMICA DEL COMUNE DI RIVA DEL<br />

GARDA<br />

La legge provinciale 8 maggio 2000 n. 4 “Disciplina dell’attività<br />

commerciale in provincia <strong>di</strong> Trento” prevede all’articolo 28 che i<br />

Comuni con oltre 3000 abitanti e comunque quelli sede <strong>di</strong> comprensorio<br />

approvino un Progetto <strong>di</strong> qualificazione della rete<br />

commerciale del centro storico.<br />

Il Progetto o<strong>per</strong>a una dettagliata fase <strong>di</strong> analisi della struttura<br />

esistente, evidenziandone peculiarità, punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza,<br />

arrivando a suggerire una serie <strong>di</strong> proposte migliorative e<br />

progettualità, che potranno eventualmente trovare conferma<br />

nella mo<strong>di</strong>fica dello strumento urbanistico.<br />

In tale ottica appare necessario o<strong>per</strong>are una preverifica iniziale.<br />

Trattasi <strong>di</strong> una breve analisi conoscitiva generale, necessaria<br />

<strong>per</strong> una conoscenza minimale delle caratteristiche del centro<br />

storico, con riferimento a molteplici aspetti.<br />

La check list va consegnata agli Amministratori (Sindaco e/o<br />

Assessori competenti).<br />

95


Situazione generale/<strong>di</strong> contesto<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> RIVA DEL GARDA<br />

Residenti nel comune: 15.000<br />

Residenti nel centro storico: 1.060<br />

Su<strong>per</strong>ficie del centro storico: 162.000 mq.<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Apparato Commerciale<br />

TIPOLOGIA NUMERO SUPERFICIE<br />

Esercizi commerciali in sede fissa nel <strong>Comune</strong> 358 36.583<br />

Esercizi commerciali sede fissa in Centro Storico 180 12.102<br />

Attività Artigianali ubicate in Centro Storico 30 1.224<br />

Esercizi commerciali in forma ambulante 208<br />

Pubblici esercizi (bar, ristoranti) 123<br />

Pubblici esercizi o<strong>per</strong>anti in Centro Storico 55<br />

Attività ricettive (alberghi, garnì) 78<br />

Attività ricettive o<strong>per</strong>anti in Centro Storico 19<br />

Attività <strong>di</strong> intrattenimento (<strong>di</strong>scoteche) 2<br />

Attività <strong>di</strong> intrattenimento in Centro Storico 2<br />

Centri commerciali 0<br />

Mercato su aree pubbliche 3<br />

Attività del terziario (banche,uffici, ecc.) 243<br />

Vetrine vuote in Centro Storico 24<br />

Tipologia dell'offerta commerciale<br />

SETTORI Intero <strong>Comune</strong> Centro Storico<br />

Settore alimentare n. dato aggregato al settore misto n. 8<br />

Settore non alimentare n. 284 n. 161<br />

Settore misto n. 74 n. 11<br />

Analisi del contesto urbano<br />

Esistono zone pedonali e a traffico limitato ?<br />

SI X<br />

N<br />

O<br />

Eventuale loro estensione: Intero Centro Storico ?<br />

SI X<br />

N<br />

O<br />

Parcheggi (<strong>di</strong>mensionamento):<br />

Sotterranei<br />

SI X<br />

N<br />

O<br />

Numero: 94<br />

Liberi:<br />

SI X<br />

N<br />

O<br />

Numero: 4014<br />

A Pagamento<br />

SI X<br />

NO<br />

Numero: 528<br />

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96


Organizzati/ad Uso Pubblico<br />

SI<br />

N X<br />

O<br />

Parcheggi (localizzazione):<br />

Nel Centro Storico:<br />

SI X<br />

N<br />

O<br />

Numero: 143<br />

In prossimità del Centro Storico:<br />

SI X<br />

N<br />

O<br />

Numero: 2150<br />

Distanze: me<strong>di</strong>a 300 mt.<br />

Come ritiene essere l’accessibilità all’area del Centro Storico?<br />

Carente Buona Ottima<br />

X<br />

Come ritiene essere la localizzazione delle aree parcheggio?<br />

Carente Buona Ottimale<br />

X<br />

Come ritiene essere il <strong>di</strong>mensionamento delle aree parcheggio?<br />

Carente Buona Ottimale<br />

X<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

E’ prevista nei prossimi tre anni la creazione <strong>di</strong> parcheggi pubblici a pagamento<br />

SI X<br />

N<br />

O<br />

Se SI, specificare (posizionamento, <strong>di</strong>mensionamento, etc.): zone imme<strong>di</strong>atamente a<strong>di</strong>acenti<br />

CS. Parcheggio interrato via Pilati con 450 PP.<br />

Mezzi pubblici:<br />

Linee Autobus:<br />

Fermate n. 14<br />

Frequenza oraria 45’<br />

Arredo Urbano<br />

Pavimentazione strade e marciapie<strong>di</strong>. Interventi negli ultimi cinque anni (descrizione):<br />

circa il 60% degli spazi pubblici del CS è stato oggetto <strong>di</strong> sistemazione<br />

Tipo <strong>di</strong> pavimentazione:<br />

Asfalto<br />

Acciottolato<br />

Porfido X<br />

Stato <strong>di</strong> conservazione: buono<br />

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97


Allestimenti:<br />

Fioriere X<br />

Fontane X<br />

Cassonetti porta rifiuti X<br />

Cestini porta rifiuti X<br />

Rastrelliere biciclette X<br />

Stato <strong>di</strong> conservazione: buono<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza del Centro Storico <strong>come</strong> <strong>per</strong>cepiti: valutazioni generali<br />

Elencazione Presenza Punto <strong>di</strong><br />

(barrare) forza debol.<br />

1. Iniziative <strong>di</strong> marketing territoriale (eventi, manifestazioni)<br />

SI X<br />

2. Congestione urbana, traffico e accessibilità X<br />

3. Presenza aree a verde pubblico ben <strong>di</strong>mensionate SI X<br />

4. Realizzazione recente <strong>di</strong> o<strong>per</strong>e <strong>per</strong> l’arredo urbano SI X<br />

Settore “Urbanistica – e<strong>di</strong>lizia”<br />

E’ in fase realizzativa un progetto <strong>di</strong> arredo urbano (es.: rifacimento illuminazione, ripavimentazioni,<br />

piantumazioni, pedonalizzazione, modernizzazione traffico, etc.)?<br />

SI X<br />

N<br />

O<br />

Se SI, specificarne i contenuti salienti: rifacimento arredo urbano e illuminazione pubblica<br />

E’ presente un progetto <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o delle facciate con valore storico e culturale?<br />

SI<br />

N X<br />

O<br />

E’ prevista la creazione <strong>di</strong> spazi polifunzionali <strong>per</strong> attività <strong>di</strong> intrattenimento e svago?<br />

SI<br />

N X<br />

O<br />

Esistono contenitori suscettibili <strong>di</strong> riuso <strong>per</strong> l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove attività commerciali<br />

e/o paracommerciali e <strong>di</strong> servizio o <strong>per</strong> il potenziamento <strong>di</strong> quelle esistenti?<br />

SI<br />

N X<br />

O<br />

Quale ritiene essere il livello <strong>di</strong> degrado e<strong>di</strong>lizio, urbanistico, ambientale, economico, sociale<br />

e funzionale del Centro Storico ?<br />

Limitato Me<strong>di</strong>o Elevato<br />

X<br />

In caso <strong>di</strong> risposta positiva alla precedente domanda, quali ritiene essere le cause principali<br />

dello stesso?<br />

-<br />

Le attività presenti nel Centro Storico sono <strong>per</strong>cepibili <strong>come</strong> un unico “centro commerciale<br />

naturale”?<br />

SI<br />

N X<br />

O<br />

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98


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Esistono allo stato iniziative <strong>comuni</strong> fra gli o<strong>per</strong>atori commerciali/paracommerciali (consorzi<br />

<strong>di</strong> via, etc.)?<br />

SI<br />

N X<br />

O<br />

Specificare: -<br />

Le attività commerciali del Centro Storico sono consolidate o invece soggette a rapido<br />

turn over ?<br />

Consolidate X<br />

Elevato turn over<br />

Debole turn over<br />

Specificare: -<br />

Esistono nel Centro Storico strutture del me<strong>di</strong>o - grande dettaglio, e se SI appartenenti a<br />

quale settore merceologico ?<br />

Me<strong>di</strong>o dettaglio Grande dettaglio<br />

A(M) NA A(M) NA<br />

SI 1 8<br />

N<br />

O<br />

X X<br />

Settore “Commercio su area pubblica – ambulantato"<br />

Esistono nel centro storico mercati <strong>per</strong>io<strong>di</strong>ci ?<br />

SI X<br />

N<br />

O<br />

Se SI, <strong>di</strong> quale consistenza e frequenza ?<br />

Mercato (in<strong>di</strong>viduare) Data e frequenza <strong>di</strong> svolgimento Numero posteggi<br />

PIAZZA ERBE (MISTO) giornaliero 5<br />

PIAZZA CATENA (MISTO) giornaliero (stagionale) 3<br />

Tali attività mercatali generano problemi particolari?<br />

SI X<br />

N<br />

O<br />

Se SI, <strong>di</strong> che tipo ?<br />

Traffico congestionato; problemi <strong>di</strong> parcheggio<br />

Esistono nel centro storico rilevanti fiere annuali/infrannuali?<br />

SI X<br />

N<br />

O<br />

Se SI, specificare:Fiera annuale “S. Andrea” (30 novembre)<br />

Le attività <strong>di</strong> cui al punto precedente generano problemi particolari?<br />

SI X<br />

N<br />

O<br />

Se SI, <strong>di</strong> che tipo ?<br />

Viabilità e parcheggi<br />

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99


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Esistono aree oggi non fruite che potrebbero prestarsi <strong>per</strong> aree mercatali (anche co<strong>per</strong>te)<br />

o <strong>per</strong> luoghi <strong>di</strong> esposizioni, mostre e attività varie a carattere <strong>per</strong>io<strong>di</strong>co?<br />

SI<br />

N X<br />

O<br />

Settore “Pubblici esercizi”<br />

Esiste nel Centro Storico una presenza <strong>di</strong> pubblici esercizi “adeguata”, <strong>per</strong> densità e tipologia<br />

<strong>di</strong> proposta?<br />

SI X<br />

N<br />

O<br />

Tali attività generano problemi particolari?<br />

SI X<br />

N<br />

O<br />

Se SI, <strong>di</strong> che tipo ?<br />

In alcune zone del Centro Storico rumorosità notturna rispetto alle esigenze <strong>di</strong> riposo dei<br />

residenti (il livello <strong>di</strong> conflittualità è comunque ancora relativamente basso)<br />

Settore “Artigianato – servizi”<br />

Esistono attività artigianali <strong>di</strong> servizio che risultano allo stato un volano e fortemente attrattive<br />

<strong>per</strong> il Centro Storico nel suo complesso e se SI esistono progetti <strong>di</strong> valorizzazione<br />

in tale <strong>di</strong>rezione ?<br />

SI<br />

N X<br />

O<br />

Settore “Attività <strong>di</strong> intrattenimento/svago”<br />

Esistono attività <strong>di</strong> intrattenimento che risultano allo stato un volano e fortemente attrattive<br />

<strong>per</strong> il Centro Storico nel suo complesso ?<br />

SI<br />

N X<br />

O<br />

Esistono progetti <strong>di</strong> valorizzazione delle attività <strong>di</strong> intrattenimento e svago ?<br />

SI<br />

N X<br />

O<br />

Concertazione<br />

Ritiene praticabili iniziative <strong>di</strong> concertazione pubblico – privato <strong>per</strong> la valorizzazione del<br />

Centro Storico?<br />

SI X<br />

N<br />

O<br />

Ritiene sussistano le con<strong>di</strong>zioni base <strong>per</strong> pensare a iniziative congiunte fra o<strong>per</strong>atori (comitati,<br />

consorzi, isole commerciali)?<br />

SI X<br />

N<br />

O<br />

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100


ALLEGATO 3:<br />

INQUADRAMENTO NORMATIVO<br />

(GIOVANELLI ANDREA)<br />

Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

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101


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

PROFILI NORMATIVI RIFERITI AL CONTROLLO E ALLO<br />

SVILUPPO DEL CENTRO STORICO A FINI COMMERCIALI<br />

1. CENNI GENERALI<br />

In passato i <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> hanno rico<strong>per</strong>to un ruolo fondamentale<br />

<strong>per</strong> la vita delle città, costituendone il fulcro economico e sociale,<br />

ragione che ha portato al concentrarsi in questi <strong>di</strong> gran parte<br />

del patrimonio artistico, culturale, architettonico presente sul territorio.<br />

La tutela <strong>di</strong> una zona strategica della città qual è il centro<br />

storico ha sempre incontrato una serie <strong>di</strong> limiti e <strong>di</strong>fficoltà, anche riferiti<br />

alla puntuale definizione della natura dell’oggetto “da tutelare”. La<br />

<strong>di</strong>sciplina urbanistica ha spesso in<strong>di</strong>viduato <strong>come</strong> oggetto <strong>di</strong> tutela i<br />

singoli e<strong>di</strong>fici ivi ubicati, non già il centro storico considerato nel suo<br />

complesso.<br />

E’ relativamente recente l’avvio <strong>di</strong> una fase con la quale i<br />

<strong>centri</strong> <strong>storici</strong> vengono classificati in modo più ampio quali “beni culturali<br />

atipici”, destinati non solamente alla contemplazione ma anche<br />

ad una fruizione più ampia. Ciò comporta un cambiamento <strong>di</strong> rotta,<br />

d<strong>ai</strong> vincoli <strong>per</strong> la tutela (puntuale prima, globale poi), che <strong>di</strong> fatto consentivano<br />

un mero “sviluppo” in ambito conservativo, alla attuazione<br />

<strong>di</strong> un insieme <strong>di</strong> strumenti certamente più flessibili che (ferme restando<br />

le esigenze <strong>di</strong> tutela urbanistica, e<strong>di</strong>lizia ed estetica degli agglomerati<br />

<strong>storici</strong>) consentono un recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> tali aree anche sotto il profilo<br />

economico e sociale.<br />

Si è cominciato a parlare <strong>di</strong> “recu<strong>per</strong>o” dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> con<br />

valenza generale negli Anni Cinquanta e Sessanta, in particolare con<br />

la “Carta <strong>di</strong> Gubbio” del 1966, <strong>di</strong>venuta <strong>per</strong> decenni punto <strong>di</strong> riferimento<br />

della dottrina, sancendo che oggetto <strong>di</strong> tutela doveva essere<br />

l’intero centro storico. Mancava ancora il passaggio che estendeva la<br />

tutela <strong>ai</strong> “beni culturali”, ponendo l’attenzione su una problematica allargata<br />

alle implicazioni non meramente urbanistiche, ma anche socio<br />

– economiche e culturali.<br />

Recentemente si è visto che il problema della riqualificazione<br />

dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> deve essere affrontato in senso ampio e lo stesso<br />

concetto <strong>di</strong> degrado non si identifica più col mero de<strong>per</strong>imento dei<br />

manufatti, investendo una serie <strong>di</strong> problematiche socio – economiche,<br />

fra le quali una adeguata residenzialità nonché la stessa rivitalizzazione<br />

delle attività commerciali ed artigianali del centro.<br />

Appare orm<strong>ai</strong> assodato che il recu<strong>per</strong>o dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> e la<br />

rivitalizzazione anche in termini inse<strong>di</strong>ativi <strong>di</strong> tali aree non può essere<br />

garantito tout court da tutele basate su istanze conservative, ma<br />

deve altresì far leva su un complesso <strong>di</strong> interventi, <strong>di</strong>namici e propositivi,<br />

che si basino - enfatizzandoli – sui punti <strong>di</strong> forza riferiti alle attività<br />

economiche (commerciali, artigiane) e sociali (cultura) esistenti,<br />

anche congiuntamente al riuso <strong>di</strong> porzioni intere <strong>di</strong> territorio degradato<br />

e/o <strong>di</strong> singoli “contenitori”, fattispecie <strong>per</strong>altro non presente nel<br />

caso specifico.<br />

In relazione a tali osservazioni appare inelu<strong>di</strong>bile, parlando<br />

<strong>di</strong> <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, fare riferimento alla questione riferita alle attività<br />

tra<strong>di</strong>zionali, <strong>per</strong> lo più artigianali, orm<strong>ai</strong> valutate quali beni vitali <strong>per</strong> i<br />

<strong>centri</strong> urbani, tanto che si è coniata la definizione <strong>di</strong> “beni culturali –<br />

C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />

102


Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

attività”, con riferimento a quelle tipologie che p<strong>ai</strong>ono elevarsi – <strong>per</strong><br />

l’appunto - a grado <strong>di</strong> bene culturale.<br />

Questo cambiamento nell’approccio alla qualificazione del<br />

centro storico è legato <strong>ai</strong> mutamenti che in recente passato hanno<br />

portato, specie nei <strong>centri</strong> urbani maggiori, al venir meno ed alla<br />

espulsione <strong>di</strong> attività commerciali, artigianali e dei pubblici esercizi. Il<br />

riferimento è essenzialmente al fenomeno delle trasformazioni degli<br />

esercizi commerciali, avvenuto alla scadenza dei contratti <strong>di</strong> locazione<br />

degli immobili, quando molti titolari <strong>di</strong> attività commerciali e artigianali<br />

hanno lasciato detti immobili facendo posto ad esercizi <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa<br />

natura, non “tra<strong>di</strong>zionali”, più frequentati e red<strong>di</strong>tizi (es.: gran<strong>di</strong> magazzini,<br />

fast food e ristorazione rapida in genere, etc.), che poco o<br />

nulla avevano a che vedere con le caratteristiche sociali ed ambientali<br />

dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> nei quali trovavano inse<strong>di</strong>amento.<br />

Si è quin<strong>di</strong> affermata la consapevolezza che le attività tra<strong>di</strong>zionali<br />

sono una vera risorsa <strong>per</strong> il centro storico nel suo complesso<br />

e, <strong>di</strong> conseguenza, si è posto il problema anche della loro “tutela”, da<br />

non valutarsi riferita <strong>ai</strong> <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> nel loro complesso <strong>come</strong> compen<strong>di</strong>o<br />

<strong>di</strong> beni appartenenti al patrimonio artistico e culturale della nazione,<br />

ma anche in quanto connotati e caratterizzati dalla presenza <strong>di</strong><br />

attività, specie <strong>di</strong> tipo commerciale ed artigianale, non più riscontrabili<br />

altrove e che, <strong>come</strong> tali, debbono essere anch’esse salvaguardate ed<br />

incentivate e considerate elemento <strong>di</strong> integrazione e qualificazione<br />

del centro antico.<br />

Significativa al riguardo risulta la sentenza della Corte costituzionale<br />

del 9 marzo 1990, n.118, riguardante il D.M. 4 aprile 1987<br />

che sottoponeva a vincolo <strong>ai</strong> sensi dell’articolo 1 della legge n.1089<br />

del 1939 l’Antico Caffè Genovese <strong>di</strong> Cagliari, con l’espressa finalità <strong>di</strong><br />

“assicurare la continuità dell’attività ivi esercitata in quanto tra<strong>di</strong>zionalmente<br />

connessa al centro storico <strong>di</strong> Cagliari”. Il decreto, finalizzato<br />

a imporre la continuità dell’attività commerciale “storica”, è stato giu<strong>di</strong>cato<br />

legittimo: la Corte ritenne che non poteva attuarsi l’integrale<br />

conservazione delle caratteristiche del bene oggetto <strong>di</strong> tutela senza<br />

quella imprescin<strong>di</strong>bile della attività economica ivi inse<strong>di</strong>ata, <strong>di</strong>venuta<br />

“parte stabile ed integrante nella realtà della vita citta<strong>di</strong>na” e non potendo<br />

prescindere la conservazione del locale dalle “sue parti e componenti,<br />

siano esse materiali od immateriali”. La sentenza ha sancito<br />

che doveva porsi in essere la tutela non già del mero immobile, bensì<br />

<strong>di</strong> un compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> elementi, materiali e non.<br />

Nei casi in cui non sussiste alcun rapporto tra il bene materiale<br />

e l’attività da cui può aver origine il bene culturale tutelabile, vale<br />

a <strong>di</strong>re nei casi nei quali nel “contenitore” non si connaturi il valore culturale<br />

dell’attività commerciale, risulta <strong>di</strong>fficoltoso rifarsi all’ambito <strong>di</strong><br />

tutela sopra descritto.<br />

In relazione a ciò è emersa la convinzione che la salvaguar<strong>di</strong>a<br />

dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> e delle attività economico – culturali in essi incar<strong>di</strong>nate<br />

può essere solo eccezionalmente e in<strong>di</strong>rettamente ottenuta<br />

fruendo delle previsioni scaturenti dalla vecchia Legge 1089. Nel corso<br />

del tempo si è dunque affermata la convinzione che una più adeguata<br />

tutela possa attuarsi ricorrendo agli strumenti della legislazione<br />

urbanistica e del commercio, che dovrebbero procedere in armonia.<br />

In effetti, quasi sempre le leggi urbanistiche hanno <strong>di</strong>sciplinato <strong>di</strong>rettamente<br />

l’assetto fisico del territorio e solo in<strong>di</strong>rettamente si sono richiamate,<br />

essenzialmente nei principi, a valenze economico - sociali<br />

e alle ricadute urbanistiche dell’utilizzazione commerciale del territorio.<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

Ciò anche <strong>per</strong>ché, al <strong>di</strong> là delle sentenze quali quella sopra<br />

ricordata, la Costituzione consente al legislatore or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> limitare il<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> iniziativa economica privata garantita dall’articolo 41 solo <strong>per</strong><br />

esigenze <strong>di</strong> pubblico interesse (ponendo vincoli <strong>di</strong> carattere reale,<br />

non già <strong>per</strong>sonale). Tale concezione è rinvenibile con chiarezza e trova<br />

riscontro nell’humus giuri<strong>di</strong>co - economico che sottende una serie<br />

<strong>di</strong> interventi che abbracciano la sfera urbanistica e commerciale, fra i<br />

quali si menziona il decreto legislativo 31 marzo 1998 n.114 (“Bersani”)<br />

e, in ambito locale, la legge provinciale 8 maggio 2000, n.4 ed –<br />

in particolare – i provve<strong>di</strong>menti che ne <strong>di</strong>scendono.<br />

Tali provve<strong>di</strong>menti si danno carico delle <strong>di</strong>verse esigenze<br />

connesse alla sopravvivenza del centro storico quale realtà urbana<br />

integrata e complessa: esigenze relative alla <strong>per</strong>manenza in centro<br />

storico <strong>di</strong> chi vi risiede, alla rivitalizzazione delle attività commerciali<br />

ed artigianali specie “tra<strong>di</strong>zionali”, alla creazione <strong>di</strong> una strutturazione<br />

che risponda alle effettive esigenze degli utilizzatori <strong>di</strong> tale parte della<br />

città, al rafforzamento della identità storico - culturale attraverso la<br />

valorizzazione del patrimonio “complessivo”, <strong>per</strong> un su<strong>per</strong>amento<br />

delle situazioni <strong>di</strong> degrado, viste non solo in relazione alla inadeguatezza<br />

statica, igienica, manutentiva degli e<strong>di</strong>fici, ma anche in relazione<br />

al deca<strong>di</strong>mento dell’offerta <strong>di</strong> servizi e della situazione socio-economica<br />

(anche in relazione al trasferimento o alla cessazione <strong>di</strong> attività<br />

economiche storiche o tra<strong>di</strong>zionali).<br />

Nel caso specifico si evidenzia la presenza <strong>di</strong> un centro storico<br />

certamente non degradato dal punto <strong>di</strong> vista urbanistico, ma non<br />

è da sottacere una <strong>di</strong>minuzione dell’appeal svolto da tale area. Il comune<br />

è presente su un mercato turistico “globale” e sconta la presenza<br />

<strong>di</strong> un turismo “mor<strong>di</strong> e fuggi”, più legato alla fruizione standar<strong>di</strong>zzata<br />

<strong>di</strong> beni e servizi (anche nel centro storico) che non alla attenta<br />

ricerca delle peculiarità locali.<br />

Evidenti app<strong>ai</strong>ono le conseguenze connesse ad un carico<br />

antropico molto elevato in stagione, in termini <strong>di</strong> traffico e inquinamento,<br />

anche acustico.<br />

2. LA NORMATIVA NAZIONALE PRECEDENTE IL DECRETO LE-<br />

GISLATIVO 31 MARZO 1998 N.114<br />

Si ritiene importante, prima <strong>di</strong> esaminare in successivi paragrafi<br />

la recente legislazione recata a livello nazionale dal decreto<br />

Bersani e recepita dalla Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento, che si sono<br />

occupati con profon<strong>di</strong>tà del problema, o<strong>per</strong>are un rapido esame dapprima<br />

del dettato costituzionale, quin<strong>di</strong> delle norme e dei provve<strong>di</strong>menti<br />

nazionali comunque incidenti sul rilancio e sulla valorizzazione<br />

dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>.<br />

Come detto, fino a non molto tempo fa si pensava alla tutela<br />

dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> solo in ottica vincolistica, vale a <strong>di</strong>re del “non facere”,<br />

in quanto tali contesti erano valutati esclusivamente sotto il profilo<br />

urbanistico, non considerando se non marginalmente le ricadute<br />

che – nei fatti – fanno <strong>di</strong> tali aree dei veri e propri beni culturali latu<br />

sensu, da valorizzare nell’interesse dell’intera città.<br />

Con riferimento alla tutela dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, in quanto beni<br />

culturali, questa trova fondamento nell’articolo 9, comma 2 della Costituzione,<br />

che sancisce che “la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio<br />

storico e artistico della Nazione”. Trattasi <strong>di</strong> una norma inserita<br />

fra i principi fondamentali e che <strong>per</strong>tanto si associa a un valore<br />

su<strong>per</strong>iore, con l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un obiettivo preminente rispetto ad<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

altre finalità pubbliche non riconducibili <strong>ai</strong> primi do<strong>di</strong>ci articoli.<br />

Tuttavia, l’articolo 41 della Costituzione garantisce la libertà<br />

<strong>di</strong> iniziativa economica privata, fatta salva l’apposizione <strong>di</strong> limiti qualora<br />

questi garantiscano l’utilità sociale della collettività e vengano comunque<br />

<strong>di</strong>sciplinati, in via <strong>di</strong> principio, da leggi or<strong>di</strong>narie. Pare dunque<br />

configurabile la <strong>di</strong>sciplina che reca prescrizioni conformative alle<br />

modalità <strong>di</strong> go<strong>di</strong>mento degli immobili che, <strong>per</strong> esigenze <strong>di</strong> pubblico interesse,<br />

possono concretizzarsi in vincoli <strong>di</strong> destinazione (<strong>di</strong> carattere<br />

reale e non <strong>per</strong>sonale), anche alla luce del principio della funzione<br />

sociale della proprietà stabilito dall’articolo 42, comma 2 della Costituzione.<br />

Pertanto anche la libertà <strong>di</strong> commercio può soggiacere <strong>ai</strong> limiti<br />

connessi all’utilità sociale, ma l’intervento del Legislatore può<br />

avere implicazioni sulle scelte organizzative dell’impren<strong>di</strong>tore con <strong>di</strong>sposizioni<br />

non arbitrarie e incongrue. Le misure limitative in passato<br />

hanno - ad esempio - riguardato le licenze <strong>di</strong> commercio (con vincoli<br />

al rilascio, con<strong>di</strong>zionato alla osservanza <strong>di</strong> determinati requisiti soggettivi<br />

ed oggettivi).<br />

Ciò detto, si ricorda che l’evoluzione normativa ha in passato<br />

considerato i <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> in una mera ottica protezionistica, pensando<br />

alla salvaguar<strong>di</strong>a ed alla tutela dei beni culturali con riferimento<br />

precipuo al singolo immobile, senza considerare la tutela del complesso<br />

ambientale in cui questo è inserito.<br />

E’ questo l’orientamento delle cd. “leggi Bott<strong>ai</strong>”, la legge 1<br />

giugno 1939, n.1089 (sulla tutela delle cose d’interesse artistico e<br />

storico) e la legge 29 giugno 1939, n. 1497 (sulla protezione delle<br />

bellezze naturali), che hanno rappresentato “il” riferimento <strong>per</strong> decenni,<br />

anche grazie ad una consolidata es<strong>per</strong>ienza giuri<strong>di</strong>ca.<br />

Con tali leggi l’oggetto dell’intervento si riferiva al singolo<br />

immobile. In un’ottica <strong>di</strong> “tutela commerciale”, lo Stato tentò <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re<br />

lo sfratto delle “botteghe storiche” d<strong>ai</strong> <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, fenomeno già<br />

rilevabile negli anni Trenta, con uno strumento quale la “<strong>di</strong>chiarazione<br />

<strong>di</strong> interesse storico” dell’immobile in cui trovava inse<strong>di</strong>amento e materiale<br />

svolgimento l’attività da tutelare. Con la Legge 1089/39 l'intervento<br />

nello sviluppo socio – economico avvenne in modo “estensivo”,<br />

assoggettando ad una sorta <strong>di</strong> generico “interesse storico” anche immobili<br />

slegati da peculiari valenze storico – artistiche, comunque riconducibili<br />

ad un indefinito “interesse” <strong>per</strong> un qualche riferimento alla<br />

storia ed alla cultura. Tale <strong>di</strong>screzionalità ha portato a numerosissimi<br />

contenziosi, <strong>per</strong> un presunto, ma spesso confermato, eccesso <strong>di</strong> potere<br />

della Pubblica Amministrazione, in violazione dell’articolo 2 della<br />

Legge 1089/39, che consentiva <strong>di</strong> vincolare solo le cose <strong>di</strong> chiaro valore<br />

storico o artistico.<br />

Detti contenziosi hanno portato a chiare pronunce della giurisprudenza,<br />

amministrativa prima e costituzionale poi: la tutela della<br />

Legge 1089/39 doveva riguardare le sole cose materiali e non poteva<br />

essere estesa tout court alla tutela <strong>di</strong> attività culturali o similari.<br />

La tematica riferita al recu<strong>per</strong>o dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> considerati<br />

invece nel loro complesso, almeno sul versante urbanistico, è più recente.<br />

Un documento importante al riguardo è rappresentato dalla<br />

“Carta <strong>di</strong> Gubbio” del 1966, che sancì che oggetto <strong>di</strong> tutela e salvaguar<strong>di</strong>a<br />

non dovevano essere i singoli immobili bensì l’intero centro<br />

storico, considerato un unicum, un bene storico – artistico complessivo.<br />

La Carta <strong>di</strong> Gubbio evidenziò che gli interventi dovevano risultare<br />

propositivi, non già nel mero senso del non facere, sottolineando che<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

la tutela dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> doveva procedere <strong>di</strong> pari passo con le esigenze<br />

della pianificazione urbanistica comunale.<br />

Un altro importante momento riguarda la legge - ponte sull'urbanistica<br />

(Legge n.765 del 1967), che ha mo<strong>di</strong>ficato la legge urbanistica<br />

n.1550 del 17 agosto 1942. L’articolo 17 della Legge 765 introduce<br />

il concetto <strong>di</strong> considerare il centro storico nell’ambito della<br />

pianificazione urbanistica generale. Ad esempio, eventuali aree libere<br />

ivi posizionate potranno essere e<strong>di</strong>ficate solo con l’approvazione dello<br />

strumento urbanistico generale. Tuttavia, a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tempo, si rileva<br />

che anche la legge ripresentò un sistema <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a del<br />

tipo non facere, analogo a quello dettato dalle leggi Bott<strong>ai</strong>. Inoltre,<br />

stante il <strong>per</strong>iodo storico in cui andava ad inquadrarsi, <strong>di</strong> forte sviluppo,<br />

la Legge 765 mirava principalmente a regolare gli interventi in<br />

zone <strong>di</strong> espansione, proponendo invece <strong>per</strong> il tessuto e<strong>di</strong>lizio preesistente<br />

(qual è la fattispecie dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>), una tutela conservativa.<br />

L’allargamento della problematica a valutazioni socio – economiche<br />

era stato “anticipato” dalla Commissione Franceschini istituita<br />

con Legge 26 aprile 1964 n.310, che aveva evidenziato che numerose<br />

città italiane con particolare riferimento all’area del centro<br />

storico versavano in con<strong>di</strong>zioni socio – economiche <strong>di</strong>fficili. Si era in<strong>di</strong>cata<br />

quale misura necessaria <strong>per</strong> un rilancio del centro storico la<br />

salvaguar<strong>di</strong>a delle attività originariamente esercitate nel medesimo,<br />

col fine <strong>di</strong> non snaturare la vita sociale ed economica <strong>di</strong> tale territorio.<br />

Una complessità era recata dal citato articolo 41 della Costituzione,<br />

che sancisce il principio della libertà della iniziativa economica privata,<br />

precisando <strong>per</strong>altro che la legge deve garantire, attraverso opportuni<br />

programmi e controlli, che la stessa sia in<strong>di</strong>rizzata a conseguire<br />

finalità sociali.<br />

Alcune leggi <strong>di</strong> settore hanno sviluppato il principio costituzionale<br />

<strong>di</strong> “utilità sociale” dell’attività economica, varando regole <strong>per</strong><br />

<strong>di</strong>sciplinare l’ingresso <strong>di</strong> nuovi soggetti nel mercato.<br />

Una legge che ha o<strong>per</strong>ato in tale <strong>di</strong>rezione è stata la Legge<br />

2 giugno 1971 n.426, che <strong>per</strong> prima ha <strong>di</strong>sciplinato lo svolgimento<br />

dell’attività commerciale anche con riferimento ad aspetti e vincoli urbanistici.<br />

L’obiettivo principale della Legge 426 era rappresentato dal<br />

conseguimento dell’equilibrio, economico e territoriale fra domanda e<br />

offerta <strong>di</strong> beni <strong>di</strong> consumo, ottenuto col contingentamento delle autorizzazioni<br />

a mezzo dei “piani commerciali” 13 .<br />

La Legge 426 rappresenta dunque un primo atto col quale<br />

si sancì lo stretto raccordo funzionale fra il commercio (fondamentale<br />

ed aggregante componente della civiltà urbana) e l’urbanistica, anche<br />

con riferimento all’area del centro storico.<br />

Detta legge ha avuto un effetto programmatorio riferito al<br />

sviluppo commerciale compatibile col mantenimento degli equilibri<br />

territoriali, in particolare <strong>per</strong> quanto riguarda il ruolo affidato <strong>ai</strong> Comuni<br />

nel riprendere e definire i criteri che devono sovrintendere al rilascio<br />

delle autorizzazioni amministrative (“licenze”). L’articolo 37 concede<br />

<strong>ai</strong> Comuni la facoltà <strong>di</strong> apportare alle tabelle merceologiche del-<br />

13 Si tratta <strong>di</strong> un obiettivo <strong>di</strong> fondo con<strong>di</strong>viso e recepito anche dal Legislatore provinciale con la legge 22 <strong>di</strong>cembre<br />

1983 n.46, con la quale si é cercato <strong>di</strong> dare vita ad un quadro normativo che, oltre ad essere coerente<br />

con le scelte <strong>di</strong> politica commerciale o<strong>per</strong>ate a livello nazionale, fosse anche modellato sul sistema istituzionale<br />

proprio della realtà locale e coor<strong>di</strong>nato con gli altri strumenti <strong>di</strong> governo della economia provinciale<br />

(<strong>come</strong> i piani <strong>di</strong> sviluppo socio - economico, provinciale e comprensoriali).<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

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le mo<strong>di</strong>fiche parziali in relazione alle esigenze <strong>di</strong> tutela “locale”. I conseguenti<br />

piani commerciali, in molti casi, hanno previsto che talune<br />

attività commerciali, dannose <strong>per</strong> uno sviluppo del centro storico (ad<br />

esempio quelle che comportano movimentazioni <strong>di</strong> merci pesanti con<br />

problemi <strong>di</strong> carico/scarico, quali: mobili, materiali <strong>per</strong> l’e<strong>di</strong>lizia, autoveicoli;<br />

etc.), venissero incentivate a fuoriuscire dal centro medesimo<br />

o vedessero inibito l’inse<strong>di</strong>amento ex novo in tale territorio.<br />

Inoltre, l’articolo 13 aveva in<strong>di</strong>cato quale contenuto obbligatorio<br />

degli strumenti urbanistici la formulazione <strong>di</strong> norme precise relative<br />

a zoning e standard parcheggi adeguati in rapporto alla tipologia<br />

<strong>di</strong>mensionale e merceologica dei punti ven<strong>di</strong>ta.<br />

In sintesi, la Legge 426 si inserisce in un <strong>per</strong>iodo storico nel<br />

quale l’urbanistica commerciale cominciava a considerare i <strong>centri</strong><br />

<strong>storici</strong> associati ad alcuni chiari obiettivi: la necessità <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a<br />

del patrimonio urbanistico connessa a quella del patrimonio culturale,<br />

con recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> tale patrimonio ad uso della popolazione ivi residente;<br />

il reinserimento della vita dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> nel contesto della vita<br />

dell’intero comune, anche in connessione a riflessi economici e turistici;<br />

la necessità <strong>di</strong> salvaguardare i nuclei <strong>storici</strong> non solo dal lato<br />

estetico, ma anche con una loro valorizzazione nel contesto della pianificazione<br />

urbanistica generale.<br />

Si ricorda infine il decreto legislativo 29 ottobre 1999 n.490,<br />

costituente il Testo Unico in materia <strong>di</strong> beni culturali e ambientali, che<br />

non fa riferimento <strong>ai</strong> <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> fra quelli compresi nel novero dei<br />

beni culturali ex articolo 2.<br />

Tuttavia, l’articolo 4 evidenzia che i “beni non compresi nelle<br />

categorie elencate agli articoli 2 (…) sono in<strong>di</strong>viduati dalla legge<br />

<strong>come</strong> beni culturali in quanto testimonianza avente valore <strong>di</strong> civiltà”,<br />

con rinvio alla definizione <strong>di</strong> “bene culturale” proposta dalla commissione<br />

Franceschini.<br />

3. LA NORMATIVA PROVINCIALE PRECEDENTE IL DECRETO<br />

LEGISLATIVO 31 MARZO 1998 N.114<br />

Un primo punto <strong>di</strong> riferimento si ha con la legge provinciale<br />

6 novembre 1978, n. 44 “Norme <strong>per</strong> la tutela ed il recu<strong>per</strong>o degli inse<strong>di</strong>amenti<br />

<strong>storici</strong>”, abrogata dall’articolo 26 della legge provinciale 15<br />

genn<strong>ai</strong>o 1993, n. 1.<br />

Più recente è la legge provinciale 5 settembre 1991, n. 22<br />

“Or<strong>di</strong>namento urbanistico e tutela del territorio”, che all’articolo 1 “Oggetto<br />

della legge”, comma 1, in<strong>di</strong>ca che l’assetto e lo sviluppo urbanistico<br />

del territorio (…) nonché la tutela del paesaggio e degli inse<strong>di</strong>amenti<br />

<strong>storici</strong> sono <strong>di</strong>sciplinati <strong>per</strong> il raggiungimento <strong>di</strong> più obiettivi, fra<br />

i quali il <strong>per</strong>seguimento del migliore assetto urbanistico ed e<strong>di</strong>lizio dei<br />

<strong>centri</strong> abitati e la tutela e valorizzazione delle componenti ambientali,<br />

culturali, storiche, tra<strong>di</strong>zionali, economiche e sociali del territorio.<br />

Il comma 2 evidenzia che le funzioni regolate dalla legge<br />

concernono una <strong>di</strong>sciplina ampia riferita all’uso del territorio, che<br />

comprende più aspetti, riguardanti la salvaguar<strong>di</strong>a, la trasformazione<br />

del suolo, la protezione dell’ambiente e degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong>, la<br />

tutela del paesaggio, intese in una accezione comprensiva delle stesse<br />

componenti estetico - formali, culturali, ambientali.<br />

L’articolo 24 “Tutela degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong>”, al comma 1<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

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norma che la tutela del tessuto storico, sociale, culturale ed economico<br />

degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong> costituisce elemento necessario <strong>per</strong> la<br />

pianificazione urbanistica e il comma 2 aggiunge che <strong>per</strong> garantire<br />

l’omogeneità della pianificazione degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong>, la Giunta<br />

provinciale, sentita la CUP e tenuto conto dei piani degli inse<strong>di</strong>amenti<br />

<strong>storici</strong> vigenti o adottati <strong>ai</strong> sensi della legge provinciale 6 novembre<br />

1978, n. 44, stabilisce in<strong>di</strong>rizzi e criteri generali <strong>per</strong> l’in<strong>di</strong>viduazione e<br />

la <strong>di</strong>sciplina da parte dei <strong>comuni</strong> degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong> stessi,<br />

nonché le categorie degli interventi ammissibili sugli immobili e sui<br />

siti in essi ricadenti.<br />

La legge provinciale 15 genn<strong>ai</strong>o 1993, n.1 titolata “Norme<br />

<strong>per</strong> il recu<strong>per</strong>o degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong> e interventi finanziari”, che<br />

reca anche mo<strong>di</strong>ficazioni alla legge provinciale 5 settembre 1991 n.<br />

22, in<strong>di</strong>ca all’articolo 1 “Finalità”, comma 1, che nell’ambito generale<br />

della protezione e riqualificazione dei beni culturali e ambientali della<br />

provincia, la legge <strong>di</strong>sciplina gli interventi <strong>per</strong> la tutela e il riutilizzo del<br />

tessuto storico, sociale, culturale, economico degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong>,<br />

nonché gli incentivi finanziari <strong>di</strong>retti a favorirne il recu<strong>per</strong>o e la valorizzazione.<br />

Le funzioni <strong>di</strong> promozione e recu<strong>per</strong>o degli inse<strong>di</strong>amenti<br />

<strong>storici</strong> sono delegate <strong>ai</strong> <strong>comuni</strong> e, più nel dettaglio, gli interventi previsti<br />

dalla legge sono <strong>di</strong>retti a promuovere la conoscenza, la protezione,<br />

la conservazione, la riqualificazione e la rivitalizzazione dei <strong>centri</strong><br />

<strong>storici</strong> e <strong>di</strong> ogni altra manifestazione antropicoinse<strong>di</strong>ativa costituente<br />

ere<strong>di</strong>tà significativa della storia locale ma anche la miglior fruizione<br />

degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong>, in termini non solo <strong>di</strong> convenienza in<strong>di</strong>viduale<br />

ma anche <strong>di</strong> interesse collettivo, <strong>per</strong> contribuire ad un più sod<strong>di</strong>sfacente<br />

equilibrio economico - sociale del territorio e, infine, <strong>per</strong><br />

o<strong>per</strong>are nel senso <strong>di</strong> un recu<strong>per</strong>o del patrimonio e<strong>di</strong>lizio abbandonato,<br />

degradato o utilizzato in modo contrastante con la sua naturale<br />

destinazione, favorendo anche con incentivi finanziari la conservazione<br />

delle funzioni tra<strong>di</strong>zionali indebolite e determinando le modalità<br />

<strong>per</strong> l’esecuzione degli interventi necessari a consentire con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

vita adeguate <strong>per</strong> la residenza, le attività produttive e i servizi.<br />

Conferma che gli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong> sono quelli in<strong>di</strong>viduati<br />

<strong>ai</strong> sensi della legge provinciale 5 settembre 1991, n. 22.<br />

4. IL DECRETO LEGISLATIVO 31 MARZO 1998. N.114<br />

Il decreto legislativo 31 marzo 1998, n.114 costituisce un<br />

provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> riforma economico - sociale, avendo introdotto nell'or<strong>di</strong>namento<br />

mutamenti sostanziali, innovando incisivamente il quadro<br />

<strong>di</strong> regole fondate sui principi della Legge 2 giugno 1971, n.426 e<br />

ponendo le premesse <strong>per</strong> avviare una nuova fase della politica commerciale.<br />

Col decreto Bersani la <strong>di</strong>sciplina del settore commerciale è<br />

stata trasferita alla competenza regionale e comunale 14 , ferma restando<br />

l’emanazione <strong>di</strong> norme “cornice” da parte dello Stato. In precedenza,<br />

le Regioni a statuto or<strong>di</strong>nario non possedevano invece alcuna<br />

competenza legislativa autonoma. Sono stati inoltre rivisti molti<br />

degli istituti normativi sui quali era incentrata la precedente legislazione.<br />

Fra questi, l’abrogazione del sistema tabellare, sostituito da due<br />

soli settori ed i criteri <strong>di</strong> programmazione della rete <strong>di</strong>stributiva, con la<br />

liberalizzazione delle piccole su<strong>per</strong>fici e l’introduzione della pianificazione<br />

urbanistico - commerciale con chiari obiettivi programmatori<br />

connesso allo “zoning”.<br />

14 in omaggio al principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà sancito dalla Legge 59/1997<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

L’innovazione fondamentale della riforma è senza dubbio<br />

quella che riguarda la programmazione commerciale, completamente<br />

rivista rispetto all’impianto normativo della Legge 426/71. Si è sostituito<br />

il modello programmatorio economico - commerciale tipico<br />

dell’or<strong>di</strong>namento italiano, ma anomalo nel panorama europeo, con<br />

quello urbanistico - commerciale mutuato dall’es<strong>per</strong>ienza dei maggiori<br />

Paesi <strong>comuni</strong>tari.<br />

L’articolo 6 “Programmazione della rete <strong>di</strong>stributiva” del decreto<br />

fissa gli obiettivi che le regioni (nel caso in specie la provincia)<br />

devono <strong>per</strong>seguire nel definire gli in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>per</strong> l’inse<strong>di</strong>amento<br />

delle attività commerciali.<br />

Rilevante quanto previsto dalla lettera d), che in<strong>di</strong>ca fra<br />

questi anche la salvaguar<strong>di</strong>a e la riqualificazione dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> anche<br />

attraverso il mantenimento delle caratteristiche morfologiche degli<br />

inse<strong>di</strong>amenti e il rispetto dei vincoli relativi alla tutela del patrimonio<br />

artistico ed ambientale.<br />

Inoltre la lettera f) in<strong>di</strong>ca che vanno favoriti gli inse<strong>di</strong>amenti<br />

commerciali destinati al recu<strong>per</strong>o delle piccole e me<strong>di</strong>e imprese già<br />

o<strong>per</strong>anti sul territorio, anche <strong>per</strong> salvaguardare i livelli occupazionali<br />

reali e con facoltà <strong>di</strong> prevedere a tale fine forme <strong>di</strong> incentivazione.<br />

Il comma 2 dell’articolo 6, intervenendo sul “versante” urbanistico,<br />

evidenzia che le regioni fissano i criteri <strong>di</strong> programmazione<br />

urbanistica riferiti al settore commerciale affinchè gli strumenti urbanistici<br />

comunali in<strong>di</strong>viduino – a cascata - le aree da destinare agli inse<strong>di</strong>amenti<br />

commerciali (zoning). Fissa inoltre i limiti cui sono sottoposti<br />

gli inse<strong>di</strong>amenti commerciali in relazione alla tutela dei beni artistici,<br />

culturali e ambientali, nonchè dell’arredo urbano.<br />

Il comma 3 riba<strong>di</strong>sce la necessità, nel definire gli in<strong>di</strong>rizzi<br />

generali sopra ricordati, <strong>di</strong> tenere in considerazione le caratteristiche<br />

<strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> ambiti territoriali, fra i quali si menzionano espressamente<br />

(lettera c) i <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, con la finalità <strong>di</strong> salvaguardare e<br />

qualificare la presenza delle attività commerciali e artigianali in grado<br />

<strong>di</strong> svolgere un servizio <strong>di</strong> vicinato, <strong>di</strong> tutelare gli esercizi aventi valore<br />

storico ed evitare l’espulsione delle attività commerciali e artigianali.<br />

Pertanto, il <strong>di</strong>sposto normativo evidenzia che gli strumenti<br />

comunali devono - fra l’altro - in<strong>di</strong>viduare le aree da destinare agli inse<strong>di</strong>amenti<br />

commerciali ed i limiti <strong>ai</strong> quali detti inse<strong>di</strong>amenti sono sottoposti<br />

in relazione alla tutela, con analoghe limitazioni che dovranno<br />

valere <strong>per</strong> le imprese commerciali nei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> e nelle località <strong>di</strong><br />

particolare interesse artistico e naturale, ma anche in questo caso il<br />

legislatore non ha fatto alcun riferimento a quelli che dovrebbero essere<br />

i “criteri culturali” che l’amministrazione dovrebbe adottare nella<br />

in<strong>di</strong>viduazione delle attività commerciali ritenute compatibili col contesto<br />

storico - artistico dei <strong>centri</strong> antichi. Significativo appare il fatto che<br />

il rilascio delle autorizzazioni commerciali possa essere subor<strong>di</strong>nato e<br />

quin<strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionato non solo da bisogni principalmente economici <strong>di</strong><br />

sviluppo, ma dalla stessa compatibilità dell’attività con le tra<strong>di</strong>zioni del<br />

luogo.<br />

Per quanto esposto appare evidente che complessivamente<br />

si può affermare che i <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> necessitano <strong>di</strong> un piano <strong>di</strong> intervento<br />

unitario che affronti sia gli aspetti infrastrutturali, urbanistici e<br />

<strong>di</strong> sviluppo del territorio, che quelli socio - economici, attivando strumenti<br />

<strong>di</strong> pianificazione urbanistica e utilizzando nel contempo tutte le<br />

possibilità fornite dal decreto Bersani e dalle normative attuative subor<strong>di</strong>nate.<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

5. LA LEGGE PROVINCIALE 8 MAGGIO 2000, N.4 “DISCIPLINA<br />

DELLA ATTIVITA’ COMMERCIALE IN PROVINCIA DI TRENTO”<br />

Dopo l’emanazione da parte del Governo nel 1998 del decreto<br />

legislativo 31 marzo 1998 n.114 (“Bersani”) la Provincia Autonoma<br />

<strong>di</strong> Trento, con competenza secondaria nella materia <strong>di</strong>sciplinata<br />

dal decreto, doveva recepire con legge i principi della legislazione<br />

statale.<br />

A tale adempimento si è provveduto con la legge provinciale<br />

8 maggio 2000, n.4 “Disciplina dell’attività commerciale in Provincia<br />

<strong>di</strong> Trento”, che ha abrogato la legge provinciale 22 <strong>di</strong>cembre<br />

1983, n.46.<br />

La legge 4/2000 15 è un provve<strong>di</strong>mento cornice finalizzato a<br />

recepire nell’or<strong>di</strong>namento provinciale le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> principio contenute<br />

nel Bersani, rinviandone la dettagliata definizione agli adempimenti<br />

attuativi <strong>di</strong> natura regolamentare e amministrativa, che si sono<br />

così sostanziati: Regolamento <strong>di</strong> esecuzione (ex articolo 29 della LP<br />

4/2000); “In<strong>di</strong>rizzi generali e criteri <strong>di</strong> programmazione urbanistica <strong>per</strong><br />

inse<strong>di</strong>amento delle attività commerciali” (previsti dall’articolo 3 della<br />

LP 4/2000).<br />

Ai fini del presente elaborato si ricorda l’articolo 1 “Oggetto<br />

e finalità” della legge, che al comma 2, lettera e) in<strong>di</strong>ca fra gli obiettivi<br />

anche la promozione <strong>di</strong> un migliore assetto funzionale, territoriale e<br />

urbanistico degli inse<strong>di</strong>amenti commerciali, con particolare attenzione<br />

alle esigenze <strong>di</strong> tutela ambientale e <strong>di</strong> rivitalizzazione degli inse<strong>di</strong>amenti<br />

<strong>storici</strong>.<br />

L’articolo 3 “In<strong>di</strong>rizzi generali <strong>per</strong> l'inse<strong>di</strong>amento delle attività<br />

commerciali e criteri <strong>di</strong> programmazione urbanistica”, prevede al<br />

comma 2 che la deliberazione della Giunta provinciale <strong>per</strong> definire gli<br />

in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>per</strong> l’inse<strong>di</strong>amento delle me<strong>di</strong>e e gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong><br />

ven<strong>di</strong>ta, cui si conformeranno i <strong>comuni</strong> nell’esercizio delle rispettive<br />

funzioni <strong>di</strong> programmazione, riporterà gli in<strong>di</strong>rizzi ed i criteri <strong>per</strong> l'a<strong>per</strong>tura,<br />

l’ampliamento, la concentrazione e il trasferimento delle<br />

strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta (…) tenendo conto delle caratteristiche dei <strong>di</strong>versi<br />

ambiti territoriali, quali i <strong>centri</strong> urbani <strong>di</strong> maggiore <strong>di</strong>mensione, gli altri<br />

<strong>centri</strong> <strong>di</strong> attrazione sovracomunale, i <strong>centri</strong> <strong>di</strong> minore consistenza demografica<br />

e i <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>.<br />

Importante appare anche il portato dell’articolo 26 “Centri <strong>di</strong><br />

assistenza tecnica”, che al comma 1 in<strong>di</strong>ca che “Al fine <strong>di</strong> sviluppare i<br />

processi <strong>di</strong> ammodernamento della rete <strong>di</strong>stributiva possono essere<br />

istituiti <strong>centri</strong> <strong>di</strong> assistenza tecnica alle imprese costituiti, anche in forma<br />

consortile o in collaborazione con altri soggetti interessati, dalle<br />

associazioni <strong>di</strong> categoria maggiormente rappresentative del settore a<br />

livello provinciale”.<br />

Il comma 2 evidenzia che detti “<strong>centri</strong> svolgono, a favore<br />

delle imprese commerciali, attività <strong>di</strong> assistenza tecnica e <strong>di</strong> formazione<br />

e aggiornamento in materia <strong>di</strong> innovazione tecnologica e organizzativa,<br />

gestione economica e finanziaria <strong>di</strong> impresa, accesso <strong>ai</strong> finanziamenti<br />

(…), sicurezza e tutela dei consumatori, tutela dell'ambiente,<br />

igiene e sicurezza sul lavoro e altre materie eventualmente<br />

previste dal loro statuto, nonché attività finalizzate alla certificazione<br />

<strong>di</strong> qualità degli esercizi commerciali.”<br />

15 pubblicata sul B.U.R. n.20/I-II del 9 maggio 2000, Supplemento n.1<br />

La legge provinciale 8 maggio 2000, n.4 prevede poi all'arti-<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

colo 28 “Progetti <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale dei <strong>centri</strong><br />

<strong>storici</strong>”, comma 1, che al fine <strong>di</strong> promuovere la rivitalizzazione degli<br />

inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong> i <strong>comuni</strong> con popolazione su<strong>per</strong>iore <strong>ai</strong> tremila<br />

abitanti approvano un progetto <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale<br />

del centro storico che prevede:<br />

a) le linee <strong>di</strong> azione <strong>per</strong> la valorizzazione del contesto urbano centrale,<br />

in<strong>di</strong>viduando botteghe storiche e contenitori suscettibili <strong>di</strong> riuso<br />

<strong>per</strong> inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove attività commerciali, artigianali e <strong>di</strong> servizio<br />

o <strong>per</strong> il potenziamento delle esistenti;<br />

b) la formazione d’un progetto <strong>di</strong> arredo urbano <strong>per</strong> aree ritenute suscettibili<br />

<strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> valorizzazione;<br />

c) l'in<strong>di</strong>viduazione delle modalità e priorità degli interventi sul piano<br />

della accessibilità alle aree considerate, con particolare riferimento<br />

a localizzazione e <strong>di</strong>mensionamento delle aree <strong>di</strong> sosta.<br />

Il Progetto è finalizzato a o<strong>per</strong>are un approccio organico<br />

con l’obiettivo <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>venire ad uno sviluppo armonico del centro storico,<br />

relativamente alla forma urbana, alle prerogative della residenzialità<br />

e della sicurezza sociale, alle <strong>di</strong>namiche della mobilità e delle<br />

dotazioni parcheggi, all’impatto ed alle ricadute connesse ad attività<br />

economiche, culturali e turistiche in senso lato.<br />

Proprio <strong>per</strong> tale estensione e trasversalità, il Progetto <strong>di</strong><br />

qualificazione della rete commerciale del centro storico deve essere<br />

elaborato <strong>di</strong> iniziativa del comune ma me<strong>di</strong>ante una ampia concertazione.<br />

Al riguardo, il comma 2 in<strong>di</strong>ca che il progetto è elaborato <strong>di</strong> iniziativa<br />

del comune me<strong>di</strong>ante concertazione con i soggetti pubblici, le<br />

associazioni del commercio e dell’artigianato maggiormente rappresentative<br />

in sede locale e gli eventuali altri privati interessati. Ai fini<br />

della realizzazione del progetto, il comune stipula una o più convenzioni<br />

<strong>per</strong> regolare i reciproci impegni delle parti coinvolte.<br />

La stretta collaborazione tra soggetti pubblici e privati può<br />

poi esplicitarsi nella stessa costituzione <strong>di</strong> enti (società miste, agenzie<br />

<strong>di</strong> sviluppo e urbanizzazione), pensati e realizzati <strong>per</strong> la gestione<br />

degli interventi.<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

6. LE DELIBERE DELLA GIUNTA PROVINCIALE N.339 E N.340 DI<br />

DATA 16 FEBBRAIO 2001, MODIFICATE CON DELIBERA DELLA<br />

GIUNTA PROVINCIALE N.1528 DI DATA 5 LUGLIO 2002<br />

La legge provinciale 4 del 2000 ha provveduto a definire<br />

obiettivi, strumenti, procedure e organismi <strong>di</strong> controllo dello sviluppo<br />

della <strong>di</strong>stribuzione locale.<br />

I criteri <strong>per</strong> attuare concretamente una nuova politica commerciale,<br />

in linea con gli strumenti <strong>di</strong> governo del territorio e compatibile<br />

sotto il profilo ambientale, sono stati affidati dal Legislatore <strong>ai</strong><br />

provve<strong>di</strong>menti esecutivi previsti dalla legge. Fra questi assumono<br />

fondamentale importanza: gli “In<strong>di</strong>rizzi generali <strong>per</strong> l’inse<strong>di</strong>amento<br />

delle me<strong>di</strong>e e gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta”, approvati dalla Giunta Provinciale<br />

con deliberazione n.339 <strong>di</strong> data 16 febbr<strong>ai</strong>o 2001; i “Criteri <strong>di</strong><br />

programmazione urbanistica del settore commerciale”, approvati con<br />

deliberazione n.340, ancora <strong>di</strong> data 16 febbr<strong>ai</strong>o 2001 16 .<br />

(Definizione)<br />

L’allegato 1 alla deliberazione n.340, dopo aver ripreso gli<br />

obiettivi già in<strong>di</strong>cati in norma provinciale, all’articolo 2, comma 1, lettera<br />

l) definisce i “<strong>centri</strong> <strong>storici</strong>” le parti del territorio comunale in<strong>di</strong>viduate<br />

e delimitate <strong>ai</strong> sensi dell’articolo 18 della legge provinciale 5<br />

settembre 1991, n.22.<br />

L’articolo 4 “Obiettivi <strong>di</strong> programmazione urbanistica nel<br />

settore commerciale” al comma 2 recita: “Nelle aree urbane centrali<br />

<strong>di</strong> consolidata presenza commerciale, con particolare riferimento <strong>ai</strong><br />

<strong>centri</strong> urbani <strong>di</strong> maggiore <strong>di</strong>mensione (…) gli obiettivi fondamentali<br />

dell’azione pubblica consistono nella riqualificazione e salvaguar<strong>di</strong>a<br />

del tessuto urbano <strong>di</strong> antica origine, nel consolidamento e qualificazione<br />

della capacità attrattiva e della funzione aggregativa nonchè <strong>di</strong><br />

vivibilità dell’area (…). Per conseguire tale obiettivo si ritiene necessario<br />

porre in essere le seguenti azioni:<br />

incentivare processi <strong>di</strong> qualificazione <strong>di</strong> area volti al rafforzamento<br />

della funzione della struttura urbana centrale, la sua dotazione<br />

<strong>di</strong> servizi e <strong>di</strong> attrezzature in modo da migliorare la vivibilità dei<br />

luoghi <strong>di</strong> aggregazione e l’efficacia delle attività delle imprese<br />

commerciali e <strong>di</strong> somministrazione <strong>di</strong> alimenti e bevande;<br />

programmare lo sviluppo e la qualificazione del commercio <strong>di</strong> vicinato<br />

puntando a potenziarne l’integrazione e la concentrazione<br />

in piccoli <strong>centri</strong> commerciali anche multipiano, favorendo la continuità<br />

della presenza <strong>di</strong> vetrine commerciali e <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> servizio<br />

lungo i fronti delle vie commerciali, anche attraverso normative<br />

urbanistiche mirate a tale scopo;<br />

potenziare la gamma dei servizi culturali, artigianali, <strong>di</strong> ritrovo e<br />

intrattenimento, ristoro e svago, quali ulteriori componenti dell'attrattività<br />

delle aree centrali;<br />

qualificare la presenza del commercio su aree pubbliche, valorizzando<br />

in particolare il ruolo polarizzante dei mercati;<br />

prevedere l’inserimento <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e strutture e <strong>centri</strong> commerciali,<br />

anche multipiano, <strong>di</strong> norma nell'ambito <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> riqualificazione<br />

urbana, piani <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o o altri piani urbanistici attuativi<br />

o attraverso appositi progetti <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale<br />

dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, secondo modalità e in localizzazioni sinergiche<br />

con la rete <strong>di</strong>stributiva esistente;<br />

favorire l’accessibilità dell’area con i mezzi pubblici e comunque<br />

secondo modalità compatibili con la struttura inse<strong>di</strong>ativa, realizzando<br />

adeguati parcheggi al <strong>di</strong> fuori delle aree centrali urbane e<br />

16 i provve<strong>di</strong>menti sono entrati in vigore con decorrenza 21 febbr<strong>ai</strong>o 2001<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

provvedendo allo sviluppo dei servizi <strong>di</strong> trasporto collettivo.”<br />

L’articolo 7 “Interventi <strong>per</strong> la valorizzazione commerciale dei<br />

<strong>centri</strong> <strong>storici</strong>” al comma 1 prevede che <strong>per</strong> preservare e sviluppare la<br />

funzione del commercio nei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, anche con riferimento al<br />

contributo che esso fornisce alle varie forme <strong>di</strong> aggregazione sociale<br />

e all’assetto urbano, i <strong>comuni</strong> oltre i tremila abitanti e/o sede <strong>di</strong> Comprensorio<br />

promuovono la realizzazione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> qualificazione<br />

della rete commerciale dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> anche <strong>di</strong> natura urbanistico -<br />

e<strong>di</strong>lizia e trasportistica, volti alla riqualificazione e allo sviluppo del<br />

tessuto commerciale, artigianale <strong>di</strong> servizio e della ricettività, nonché<br />

al rafforzamento dell’immagine e dell’identità urbana <strong>di</strong> queste aree.<br />

Il comma 2 specifica che detti progetti possono essere promossi<br />

su porzioni del territorio comunale interessate dalla presenza<br />

<strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti commerciali che costituiscono veri e propri <strong>centri</strong><br />

commerciali naturali, aree tra<strong>di</strong>zionalmente vocate <strong>per</strong> le attività commerciali<br />

in quanto, <strong>per</strong> la presenza <strong>di</strong> una concentrazione <strong>di</strong> negozi,<br />

<strong>di</strong> una integrazione tra le varie merceologie, <strong>di</strong> tipologie <strong>di</strong>stributive<br />

<strong>di</strong>versificate e molteplici attività artigianali e <strong>di</strong> servizio, rendono al<br />

consumatore un servizio completo.<br />

Detti progetti devono <strong>per</strong>tanto comprendere, oltre agli esercizi<br />

commerciali al dettaglio in sede fissa, anche le eventuali aree<br />

mercatali <strong>per</strong> l’attività <strong>di</strong> commercio su aree pubbliche, i pubblici<br />

esercizi, le attività turistico-ricettive e <strong>di</strong> intrattenimento e svago, e <strong>di</strong><br />

artigianato <strong>di</strong> servizio.<br />

Il comma 3, in modo ancora più mirato, o<strong>per</strong>a una elencazione<br />

a titolo non esaustivo degli interventi che possono caratterizzare<br />

i progetti <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale. Fra questi si ricordano:<br />

il censimento delle botteghe storiche, cioè degli esercizi commerciali<br />

aventi oltre cinquanta anni <strong>di</strong> attività nello stesso settore<br />

merceologico;<br />

il riuso <strong>di</strong> contenitori esistenti <strong>per</strong> l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove attività<br />

commerciali con funzione <strong>di</strong> magnete o <strong>per</strong> il potenziamento <strong>di</strong><br />

quelle esistenti, privilegiando la formula dei <strong>centri</strong> commerciali <strong>di</strong><br />

qualità e delle gallerie commerciali specializzate <strong>per</strong> riequilibrare<br />

la capacità attrattiva dei <strong>centri</strong> commerciali <strong>per</strong>iferici;<br />

la creazione <strong>di</strong> parcheggi pubblici o privati multipiano o interrati;<br />

il rifacimento della illuminazione pubblica e la ripavimentazione <strong>di</strong><br />

vie e piazze, la realizzazione <strong>di</strong> o<strong>per</strong>e <strong>di</strong> arredo urbano, tali da ottenere<br />

un miglioramento della visibilità, dell’identità e delle forme<br />

<strong>di</strong> richiamo del luogo, il recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> facciate dotate <strong>di</strong> valori <strong>storici</strong><br />

e culturali;<br />

la pedonalizzazione e moderazione del traffico, la ristrutturazione<br />

delle reti dei trasporti pubblici urbani ed extraurbani;<br />

il recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> immobili pubblici da a<strong>di</strong>bire ad attività commerciali,<br />

paracommerciali e <strong>di</strong> servizio pubblico integrato ed il recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong><br />

piazze e spazi pubblici da destinare ad aree mercatali <strong>per</strong> l'attività<br />

<strong>di</strong> commercio su aree pubbliche o a luoghi <strong>di</strong> esposizioni, mostre<br />

e attività culturali a carattere <strong>per</strong>io<strong>di</strong>co;<br />

creazione <strong>di</strong> spazi polifunzionali destinati a attività <strong>di</strong> intrattenimento<br />

e <strong>di</strong> svago.<br />

Il comma 4 prevede che i Comuni, sentito il parere delle associazioni<br />

delle imprese del commercio e dell’artigianato più rappresentative<br />

sul piano locale, possono recepire me<strong>di</strong>ante variante al<br />

PRG i contenuti del progetto <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale,<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

in<strong>di</strong>viduando uno specifico piano attuativo o Piano <strong>di</strong> Recu<strong>per</strong>o tra i<br />

cui contenuti sarà previsto un apposito programma <strong>di</strong> attuazione, che<br />

deve contenere tra l’altro l’in<strong>di</strong>cazione dei tempi e delle modalità <strong>di</strong><br />

realizzazione degli interventi, i soggetti pubblici e privati attori del progetto,<br />

il dettagliato piano finanziario.<br />

Da non <strong>di</strong>menticare, e valutare congiuntamente al precedente<br />

articolo 7, anche il <strong>di</strong>sposto recato dall’articolo 8 “Commercio<br />

nelle aree <strong>di</strong> valore storico, archeologico, artistico o ambientale”, che<br />

al comma 1 prevede che i Comuni in<strong>di</strong>viduano nei piani regolatori generali<br />

gli immobili, le aree o i complessi <strong>di</strong> immobili <strong>per</strong> i quali, in relazione<br />

allo specifico pregio storico, archeologico, artistico, ambientale,<br />

sono previste <strong>di</strong>sposizioni urbanistiche <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a connesse all'esercizio<br />

<strong>di</strong> attività commerciali, anche <strong>per</strong> rendere compatibili i servizi<br />

commerciali con le funzioni territoriali in rapporto all’arredo urbano<br />

e alla viabilità e mobilità dei consumatori.<br />

L’in<strong>di</strong>viduazione riguarda le aree dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> o porzioni<br />

<strong>di</strong> esse oppure aree e singoli immobili, anche esterni al centro storico,<br />

in<strong>di</strong>viduati in relazione agli specifici valori <strong>di</strong> contesto. I siti e gli<br />

e<strong>di</strong>fici interessati sono in particolare quelli tutelati <strong>come</strong> beni culturali,<br />

assoggettati a vincolo monumentale <strong>di</strong>retto o in<strong>di</strong>retto, i siti archeologici,<br />

gli e<strong>di</strong>fici soggetti alla categoria del restauro. Detta in<strong>di</strong>viduazione,<br />

oltre a singoli esercizi commerciali, può riguardare parti del tessuto<br />

commerciale, pubblici esercizi e attività artigianali, aventi valore<br />

storico e artistico o d'interesse ambientale.<br />

In un’ottica <strong>di</strong> pieno controllo dello sviluppo urbanistico ma<br />

anche economico e sociale del centro storico, il comma 2 prevede<br />

che, ferme restando le competenze della Provincia in materia <strong>di</strong> tutela<br />

dei beni <strong>di</strong> interesse artistico, storico o archeologico e nel rispetto<br />

<strong>di</strong> quanto <strong>di</strong>sposto dal decreto legislativo 29 ottobre 1999 n. 490, le<br />

<strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a summenzionate possono riguardare: l'esclusione<br />

della ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> determinate merceologie; le modalità, prescrizioni<br />

e limitazioni del commercio su aree pubbliche; le caratteristiche<br />

morfologiche delle insegne e delle vetrine e gli elementi <strong>di</strong> arredo<br />

urbano, nonché il sistema <strong>di</strong> illuminazione esterna nei casi <strong>di</strong> nuova<br />

realizzazione o <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica degli elementi esterni <strong>di</strong> esercizi commerciali.<br />

La delibera della Giunta Provinciale n.339, all’articolo 7<br />

“Obiettivi”, comma 1, lettera d), riprendendo i dettami normativi sovraor<strong>di</strong>nati<br />

riba<strong>di</strong>sce che i criteri <strong>di</strong> sviluppo delle gran<strong>di</strong> strutture devono<br />

essere volti a promuovere l’ammodernamento strutturale ed organizzativo<br />

della rete <strong>di</strong>stributiva anche attraverso processi <strong>di</strong> riconversione<br />

e razionalizzazione delle strutture <strong>di</strong>stributive esistenti nonché<br />

a favorire un migliore assetto urbanistico dell’apparato commerciale,<br />

finalizzato a contenere gli impatti territoriali e ambientali che derivano<br />

dall’inse<strong>di</strong>amento delle strutture <strong>di</strong>stributive con maggiore <strong>di</strong>mensione<br />

e a promuovere la riqualificazione del tessuto urbano, in<br />

particolare dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>.<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

7. LA DELIBERA DELLA GIUNTA PROVINCIALE N.1434 DI DATA<br />

20 GIUGNO 2003<br />

Il Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale del centro storico<br />

può risultare oggetto <strong>di</strong> contribuzione pubblica, <strong>come</strong> meglio evidenziato<br />

nella deliberazione della Giunta Provinciale n.1434 <strong>di</strong> data 20<br />

giugno 2003 17 .<br />

La delibera 1434 detta i criteri <strong>per</strong> la concessione <strong>ai</strong> Comuni<br />

dei contributi previsti dall’articolo 28 della legge provinciale 8 maggio<br />

2000, n. 4 in relazione alla redazione dei progetti <strong>di</strong> qualificazione<br />

della rete commerciale dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>.<br />

Soggetti beneficiari<br />

Possono fruire <strong>di</strong> tali incentivi i Comuni trentini che provvedano,<br />

<strong>di</strong>rettamente o tramite soggetti terzi (nella fattispecie specifica<br />

tramite CAT Imprese Unione srl) alla redazione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> qualificazione<br />

della rete commerciale dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>.<br />

Requisiti dei progetti<br />

I progetti <strong>di</strong> qualificazione dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> ammessi a contributo<br />

devono possedere i contenuti minimi prescritti dal comma 1,<br />

lettere a), b) e c) dell’articolo 28 della legge provinciale 8 maggio<br />

2000, n. 4; essere pre<strong>di</strong>sposti nel rispetto delle con<strong>di</strong>zioni previste dal<br />

comma 2 dell’articolo 28 della legge provinciale 8 maggio 2000, n. 4;<br />

osservare le prescrizioni contenute nell’articolo 7 dell’allegato 1 alla<br />

deliberazione della Giunta Provinciale 16 febbr<strong>ai</strong>o 2001, n.340. In<br />

particolare, i contenuti prescritti dal comma 1, lettere a), b) e c) dell'articolo<br />

28 della legge, sono i seguenti:<br />

a) le linee <strong>di</strong> azione <strong>per</strong> la valorizzazione del contesto urbano centrale,<br />

in<strong>di</strong>viduando in tale contesto le botteghe storiche e i contenitori<br />

esistenti suscettibili <strong>di</strong> riuso <strong>per</strong> inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove attività<br />

commerciali, artigianali e <strong>di</strong> servizio o <strong>per</strong> il potenziamento <strong>di</strong><br />

quelle esistenti;<br />

b) la formazione d’un progetto <strong>di</strong> arredo urbano <strong>per</strong> assi o aree ritenute<br />

suscettibili <strong>di</strong> valorizzazione, in<strong>di</strong>candone le linee o<strong>per</strong>ative;<br />

c) l’in<strong>di</strong>viduazione delle modalità e priorità degli interventi sul piano<br />

della accessibilità alle aree considerate, con particolare riferimento<br />

a localizzazione e <strong>di</strong>mensionamento delle aree <strong>di</strong> sosta.<br />

Il Progetto deve essere elaborato <strong>di</strong> iniziativa del comune<br />

me<strong>di</strong>ante concertazione coi soggetti pubblici, le associazioni del<br />

commercio e dell’artigianato più rappresentative in sede locale e gli<br />

altri privati interessati. Per la realizzazione del Progetto il comune potrà<br />

stipulare convenzioni volte a regolare gli impegni delle parti.<br />

Spesa massima ammissibile a contributo<br />

La spesa è legata alla demografica del comune ed è così<br />

fissata: 30.000 Euro <strong>per</strong> progetti <strong>di</strong> qualificazione dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong><br />

presentati da Comuni con oltre 10.000 abitanti; 25.000 Euro <strong>per</strong> progetti<br />

presentati da Comuni con popolazione fra 3.000 e 10.000 abitanti<br />

o, se inferiore, sede <strong>di</strong> Comprensorio; 15.000 Euro negli altri casi.<br />

Or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> priorità degli interventi<br />

17 che integra la precedente deliberazione n.978 <strong>di</strong> data 28 aprile 2003<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

La concessione dei contributi è <strong>di</strong>sposta previo esame del<br />

contenuto dei progetti presentati d<strong>ai</strong> Comuni da parte <strong>di</strong> una Commissione<br />

Tecnica, composta da: Dirigente Generale Dipartimento<br />

Turismo e Commercio, Dirigente del Servizio Commercio e Coo<strong>per</strong>azione,<br />

un architetto appartenente al Servizio Urbanistica e Tutela del<br />

paesaggio designato d<strong>ai</strong> Dirigente del Servizio. La Commissione pre<strong>di</strong>spone<br />

la graduatoria relativa <strong>ai</strong> progetti entro il termine <strong>di</strong> sessanta<br />

giorni dal ricevimento, sulla base <strong>di</strong> una griglia <strong>di</strong> priorità: completezza<br />

ed organicità complessiva del progetto; efficacia degli interventi e<br />

delle iniziative proposte <strong>ai</strong> fini del rafforzamento della funzione attrattiva<br />

del centro storico; fattibilità e conformità degli interventi e delle<br />

iniziative proposte in relazione alla legislazione vigente e alla strumentazione<br />

pianifìcatoria dei <strong>di</strong>versi settori interessati dal progetto;<br />

accuratezza e grado <strong>di</strong> definizione degli interventi e delle iniziative e<br />

soluzioni progettuali proposte; innovazione ed originalità delle soluzioni<br />

in<strong>di</strong>viduate; qualità architettonica delle eventuali soluzioni progettuali<br />

allegate. Per ognuno dei sei criteri <strong>di</strong> priorità appena menzionati<br />

la Commissione assegna fino a <strong>di</strong>eci punti. Ciascun progetto può<br />

raggiungere un massimo <strong>di</strong> sessanta punti; l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> priorità è dato<br />

dal punteggio.<br />

Misura degli interventi<br />

Sulla spesa ritenuta ammissibile e in ragione del punteggio<br />

assegnato dalla Commissione è prevista una contribuzione dal 60 al<br />

90 <strong>per</strong> cento.<br />

Data <strong>di</strong> scadenza delle domande e termini <strong>per</strong> l’istruttoria<br />

Le domande <strong>di</strong> contributo devono essere presentate d<strong>ai</strong><br />

Comuni entro il 30 giugno <strong>di</strong> ciascun anno 18 . Le domande <strong>di</strong> contributo<br />

presentate dopo la scadenza del termine o escluse dal contributo<br />

<strong>per</strong> insufficienza <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> sono esaminate unitamente alle domande<br />

presentate nel corso dell'esercizio finanziario successivo.<br />

Le domande sono corredate dagli atti deliberativi comunali<br />

relativi all’affidamento dell’incarico <strong>per</strong> l’elaborazione del Progetto, da<br />

tre copie complete del progetto comprensive <strong>di</strong> eventuali elaborati<br />

tecnici e dalla <strong>di</strong>chiarazione del <strong>Comune</strong> in or<strong>di</strong>ne alla presumibile<br />

entità della spesa e da copia degli atti attestanti la concertazione.<br />

Concessione ed erogazione dei contributi<br />

La concessione dei contributi è <strong>di</strong>sposta in unica soluzione<br />

con determinazione del Dirigente il Servizio Commercio e Coo<strong>per</strong>azione<br />

da adottarsi entro novanta giorni dal termine <strong>di</strong> scadenza delle<br />

domande, tenendo conto della graduatoria formulata dalla Commissione.<br />

La liquidazione del contributo é <strong>di</strong>sposta a seguito della presentazione<br />

<strong>di</strong> apposita attestazione in or<strong>di</strong>ne alla entità della spesa<br />

effettivamente sostenuta.<br />

18 ma <strong>per</strong> l’anno 2003 tale scadenza è stabilita al 15 settembre<br />

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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />

del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />

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