Proposta ai comuni per centri storici come Sister scarl - Comune di ...
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
PREMESSA E PRESENTAZIONE DELL’EQUIPE DI LAVORO<br />
L’EQUIPE<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
Giovanni Profumo<br />
Andrea Giovanelli<br />
Sergio Niccolini<br />
Marcello Giovanelli<br />
Ferruccio Veneri<br />
Mauro Linar<strong>di</strong><br />
Silvano Daldoss<br />
Luciano Pilati<br />
La consulenza resa dal Centro <strong>di</strong> Assistenza Tecnica<br />
C.A.T. Imprese Unione S.r.l., che si sostanzia nel presente Report, si<br />
è resa possibile grazie al pieno coinvolgimento del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Riva<br />
del Garda (soggetto proponente), in primo luogo nella <strong>per</strong>sona del vicesindaco<br />
assessore Mosaner e grazie al contributo dei funzionari<br />
comunali, fra i quali si menzionano il dott.Matteotti e l’arch.Parolari.<br />
Si ringraziano inoltre le Associazioni rappresentative <strong>di</strong> soggetti<br />
economici e tutti coloro che hanno offerto contributi tangibili,<br />
specialmente nel corso dei lavori del Tavolo <strong>di</strong> concertazione e nella<br />
acquisizione <strong>di</strong> dati e informazioni, anche a mezzo della fase riguardante<br />
gli opinion leaders.<br />
Inoltre, coinvolgendo il Progetto molteplici aspetti in ottica<br />
sistemica, numerose sono state le professionalità spese, in grado <strong>di</strong><br />
interagire e implementare con processi consolidati <strong>di</strong> team buil<strong>di</strong>ng le<br />
competenze necessarie <strong>per</strong> lo sviluppo <strong>di</strong> una iniziativa <strong>di</strong> spessore.<br />
Il dott.Andrea Giovanelli ha curato, in collaborazione col<br />
dott.Giovanni Profumo, <strong>di</strong>rettore dell’Unione Commercio, Turismo e<br />
Attività <strong>di</strong> Servizio e responsabile <strong>di</strong> C.A.T. Imprese Unione, la fase <strong>di</strong><br />
preanalisi e su<strong>per</strong>visionato l’intera fase <strong>di</strong> indagine (acquisizione dati,<br />
elaborazioni, analisi su opinion leaders, etc.). I due professionisti<br />
hanno materialmente steso il presente Report, con i relativi allegati.<br />
Importanti contributi con riferimento alla stesura del Report<br />
sono riferibili all’arch.Sergio Niccolini, in particolare <strong>per</strong> quanto riguarda<br />
la stesura delle ipotesi progettuali ricadenti in ambito urbanistico,<br />
al dott.Marcello Giovanelli, al dott.Ferruccio Veneri e al sig. Silvano<br />
Daldoss <strong>di</strong> CAT Imprese Unione, al dott.Mauro Linar<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>Sister</strong> <strong>scarl</strong>,<br />
al prof.Luciano Pilati <strong>di</strong> <strong>Sister</strong> <strong>scarl</strong>, referente scientifico.<br />
Infine, si ringraziano tutti gli altri soggetti intervenuti, che<br />
hanno fornito concreti apporti alla realizzazione del Report.<br />
Centro <strong>di</strong> Assistenza Tecnica <strong>per</strong> il Commercio<br />
C.A.T. Imprese Unione S.r.l.<br />
Il Presidente<br />
Massimo Piffer<br />
1
INTRODUZIONE<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Da tempo assistiamo con crescente preoccupazione alle profonde trasformazioni<br />
che interessano il nostro commercio.<br />
L’affacciarsi prepotente della grande <strong>di</strong>stribuzione impone<br />
alle imprese, in particolare a quelle <strong>di</strong> ridotte <strong>di</strong>mensioni, <strong>di</strong> attuare<br />
strategie competitive nuove che le vedano capaci <strong>di</strong> creare sinergie<br />
con le altre realtà impren<strong>di</strong>toriali attanagliate dalle medesime problematiche.<br />
Le piccole aziende commerciali, al pari dei pubblici esercizi,<br />
dei ristoranti, degli alberghi e delle attività artigiane, non possono più<br />
considerarsi <strong>come</strong> realtà chiuse “al <strong>di</strong> qua della porta” in attesa che il<br />
cliente entri. Debbono invece rinforzare la capacità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare<br />
aziende <strong>di</strong>namiche ed aggressive, comprendere che la loro forza sta<br />
nello “stare insieme”, e che ciascuno è parte <strong>di</strong> un sistema che interagisce<br />
in modo <strong>di</strong>namico con le altre attività impren<strong>di</strong>toriali.<br />
Per le imprese che o<strong>per</strong>ano in centro storico, poi, gli svantaggi<br />
sono ulteriormente accresciuti d<strong>ai</strong> problemi creati dalla <strong>di</strong>fficoltà<br />
degli accessi, dalla cronica insufficienza dei parcheggi, dal degrado<br />
architettonico e dalla evoluzione dei comportamenti dei consumatori,<br />
sempre più esposti al richiamo della grande <strong>di</strong>stribuzione.<br />
Ed allora, fondamentale <strong>di</strong>venta far sì che lo svantaggio<br />
competitivo derivante dalle ridotte <strong>di</strong>mensioni si traduca in una potente<br />
spinta ad o<strong>per</strong>are insieme, creando quelle sinergie tra le imprese<br />
sia all’interno che all’esterno del comparto commerciale, al fine <strong>di</strong><br />
sfruttare gli innegabili vantaggi che ne possono derivare.<br />
Il presupposto fondamentale da cui si parte è l’idea che se<br />
le imprese commerciali ubicate nel centro storico (ma l’idea è applicabile<br />
anche ad altre aree del territorio comunale, quali ad esempio<br />
una via, una piazza o un quartiere) mettono in atto strategie unitarie a<br />
livello <strong>di</strong> immagine e <strong>di</strong> servizio offerto, potranno aumentare l'attrattività<br />
complessiva, i passaggi delle <strong>per</strong>sone e, <strong>di</strong> conseguenza, migliorare<br />
anche i risultati gestionali della singola azienda.<br />
L’idea guida <strong>per</strong> lo sviluppo <strong>di</strong> strategie <strong>di</strong> valorizzazione dei<br />
<strong>centri</strong> <strong>storici</strong> è che il prodotto offerto <strong>ai</strong> consumatori non sia costituito<br />
solo dalle caratteristiche del singolo negozio, ma anche da elementi<br />
costitutivi della zona nel suo complesso e d<strong>ai</strong> servizi accessori che<br />
essa può offrire.<br />
Il Centro <strong>di</strong> Assistenza Tecnica <strong>per</strong> il Commercio CAT Imprese<br />
Unione Srl, grazie alla collaborazione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> professionalità<br />
esterne, si propone <strong>di</strong> assistere le amministrazioni comunali<br />
nella elaborazione dei progetti <strong>di</strong> rilancio e rivitalizzazione dei <strong>centri</strong><br />
<strong>storici</strong> sollecitando, e nel contempo favorendo, il sorgere delle necessarie<br />
sinergie fra gli o<strong>per</strong>atori e le categorie economiche, ponendo in<br />
tal modo le basi <strong>per</strong> una fattiva e o<strong>per</strong>osa collaborazione.<br />
C.A.T. Imprese Unione S.r.l.<br />
Giovanni Profumo<br />
2
1. PREMESSA<br />
PARTE I<br />
INQUADRAMENTO GENERALE<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Riva del Garda ha affidato al Centro <strong>di</strong> Assistenza Tecnica C.A.T.<br />
Imprese Unione S.r.l. un incarico consulenziale finalizzato alla redazione <strong>di</strong> un<br />
“Progetto <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale del centro storico”.<br />
Tale Progetto ha una forte carica innovativa, anche <strong>per</strong>ché in grado <strong>di</strong><br />
coinvolgere in un’ottica sistemica i settori dell’urbanistica, dell’e<strong>di</strong>lizia, del commercio<br />
su area privata e su area pubblica, dell’artigianato, dei trasporti, della ricettività<br />
e dei servizi in genere, oltre ad avere delle evidenti interconnessioni<br />
con il contesto sociale e la residenzialità.<br />
Risulta previsto dalla legge provinciale 8 maggio 2000 n.4 1 , che all'articolo<br />
28 prevede espressamente che i Comuni con oltre tremila abitanti e quelli<br />
sede <strong>di</strong> comprensorio approvino il Progetto in argomento.<br />
La norma provinciale, riportata in allegato al presente Report, riprende<br />
il portato del decreto legislativo 31 marzo 1998 n.114 <strong>di</strong> riforma del commercio 2 ,<br />
decreto che è il risultato <strong>di</strong> scelte o<strong>per</strong>ate sulla base <strong>di</strong> una vasta analisi condotta<br />
su es<strong>per</strong>ienze similari realizzate in <strong>di</strong>versi Paesi europei, tenendo nel contempo<br />
conto dell’evoluzione intervenuta a livello nazionale in ambito urbanistico<br />
<strong>per</strong> quanto riguarda l’approccio alla tutela e valorizzazione dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, che<br />
nel corso degli ultimi decenni ha cambiato parzialmente in<strong>di</strong>rizzo, evidenziando<br />
<strong>come</strong> fattore decisivo <strong>per</strong> garantire uno sviluppo equilibrato <strong>di</strong> tali aree urbane<br />
l’inquadramento della tutela urbanistica in un contesto esteso alle <strong>di</strong>verse funzioni<br />
ivi ricadenti.<br />
Il rilancio commerciale, ma non solo, del centro storico è un elemento<br />
organico <strong>per</strong> ogni processo <strong>di</strong> rivitalizzazione, riqualificazione sociale ed economica<br />
dello stesso e comporta un’ampia con<strong>di</strong>visione e concertazione, fino alla<br />
concreta impostazione <strong>di</strong> un rapporto collaborativo fra Pubblica Amministrazione,<br />
Associazioni, Organismi, altri Soggetti pubblici e privati attivi <strong>per</strong> favorire<br />
uno sviluppo integrato, in termini <strong>di</strong> residenzialità, socialità, occupazione, artigianato,<br />
servizi, commercio, cultura e spettacolo. Gli stessi rappresentano gli<br />
artefici e nel contempo i destinatari del Progetto <strong>di</strong> riqualificazione del centro<br />
storico e sono autori <strong>di</strong> strategie <strong>di</strong>rette a:<br />
migliorarne le con<strong>di</strong>zioni strutturali in termini <strong>di</strong> accessibilità e parcheggi;<br />
migliorarne le con<strong>di</strong>zioni promozionali e gestionali (es.: promozione congiunta<br />
e integrata in un circuito provinciale dei <strong>centri</strong> commerciali naturali,<br />
fruizione <strong>di</strong> economie <strong>di</strong> scala fra o<strong>per</strong>atori nella <strong>comuni</strong>cazione e <strong>per</strong> la attuazione<br />
<strong>di</strong> iniziative pubblicitarie connesse a insegne, vetrine, accessi punto<br />
ven<strong>di</strong>ta);<br />
favorirne lo sviluppo sociale, con recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> residenzialità, ed economico;<br />
favorire il recu<strong>per</strong>o dell’offerta economica riferita a commercio, pubblici<br />
1 titolata “Disciplina dell’attività commerciale in provincia <strong>di</strong> Trento”<br />
2 denominato “Bersani” dal nome del Ministro proponente<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
3
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
esercizi, artigianato, ricettività e servizi (con miglioramento del mix dell'offerta,<br />
anche con previsione <strong>di</strong> agevolazioni <strong>per</strong> la costituzione <strong>di</strong> una “via dei<br />
mestieri” e <strong>per</strong> favorire l’occupazione <strong>di</strong> locali vuoti);<br />
favorire il potenziamento della rete dei servizi, considerando che il centro<br />
storico fa parte del “sistema – città”;<br />
in sintesi, o<strong>per</strong>are <strong>per</strong> una piena valorizzazione dei punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> eccellenza<br />
oggi rilevati (offerta integrata, visibilità su un ampio mercato internazionale,<br />
turisticità, lago, storia e tra<strong>di</strong>zione) o potenziali, partendo da questi<br />
<strong>per</strong> ad<strong>di</strong>venire ad uno sviluppo armonico e integrato del cuore della città.<br />
2. OBIETTIVI<br />
Obiettivo centrale del Progetto è l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un minimo comune<br />
denominatore <strong>per</strong> un rilancio integrato e concertato del centro storico <strong>di</strong> Riva<br />
del Garda, attraverso un esame analitico iniziale sottoposto in seguito ad una<br />
ampia fase <strong>di</strong> concertazione e ad una serie <strong>di</strong> verifiche con numerosi opinion<br />
leaders, rappresentativi del contesto socio – economico locale.<br />
Spesso il pensiero dominante (e la stessa normativa e giurisprudenza,<br />
<strong>come</strong> si vedrà più avanti) ha visto il centro storico <strong>come</strong> una porzione <strong>di</strong> territorio<br />
da tutelare e conservare, <strong>come</strong> fosse un “museo a cielo a<strong>per</strong>to”. Tale visione<br />
appare sempre più errata, su<strong>per</strong>ata, lontana dalle <strong>di</strong>namiche socio – economiche<br />
e dalla “quoti<strong>di</strong>anità”, aspetti che presuppongono una visione del centro<br />
storico <strong>come</strong> un’area viva, appetibile, attrattiva e nel contempo agevolmente<br />
fruibile: il cuore pulsante della città.<br />
L’idea del Progetto consiste nel concepire la città <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
<strong>come</strong> un’unica azienda, un “prodotto” da veicolare e commercializzare al pari <strong>di</strong><br />
un “centro commerciale”, che nel caso <strong>di</strong> specie è “naturale”.<br />
Con precipuo riferimento alle <strong>di</strong>namiche del commercio latu sensu due<br />
sono le tipologie potenziali <strong>di</strong> sviluppo: da un lato, si riscontra la formula dei<br />
“<strong>centri</strong> commerciali artificiali”, quasi m<strong>ai</strong> integrati nel tessuto urbano citta<strong>di</strong>no,<br />
realtà impattanti che se non guidate dalla Pubblica Amministrazione possono<br />
contribuire ad impoverire la rete commerciale e dei servizi ra<strong>di</strong>cata nei <strong>centri</strong><br />
<strong>storici</strong>; dall’altro si ha la tendenza, in crescita, a recu<strong>per</strong>are il centro citta<strong>di</strong>no<br />
<strong>come</strong> “centro commerciale naturale”, con la finalità <strong>di</strong> riorganizzare l’offerta esistente,<br />
valorizzandone le peculiarità e tenendo, quale fermo punto <strong>di</strong> riferimento,<br />
la necessità <strong>di</strong> o<strong>per</strong>are <strong>per</strong> un recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> socialità, residenzialità, sicurezza.<br />
Si anticipa che fra i vari modelli <strong>di</strong> rilancio del centro commerciale nel<br />
caso <strong>di</strong> specie sembra da subito <strong>di</strong> dover scartare le ipotesi legate a <strong>centri</strong> “Disneyland”<br />
(monocultura turistica rivolta al turista mor<strong>di</strong> e fuggi, con espulsione<br />
<strong>di</strong> attività non “congrue”) ed a <strong>centri</strong> "classisti" (residenza agiata e struttura<br />
commerciale e <strong>di</strong> servizi <strong>per</strong> il turista <strong>di</strong> fascia alta e internazionale), che portano<br />
entrambe a <strong>centri</strong> chiusi, poco vissuti e poco frequentati da chi vive in città,<br />
mentre la scelta che pare <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre va nel senso del centro “rivitalizzato”,<br />
con tutela della residenza e delle attività tra<strong>di</strong>zionali caratteristiche, nel quale si<br />
o<strong>per</strong>a <strong>per</strong> un miglioramento dei servizi a vantaggio <strong>di</strong> residenti e non.<br />
re:<br />
Il centro storico, quale organizzazione impren<strong>di</strong>toriale, mira a consenti-<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
4
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
la razionale programmazione dei processi <strong>di</strong> sviluppo e l’identificazione e<br />
declinazione dei contenuti attraverso i quali guidare i processi, con elaborazione<br />
<strong>di</strong> progettualità con<strong>di</strong>vise da parte dell’Amministrazione <strong>di</strong> Riva del<br />
Garda, degli O<strong>per</strong>atori economici, degli Enti, Organismi ed Associazioni della<br />
zona, <strong>per</strong> uno sviluppo armonico dei vari settori;<br />
la messa a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni e informazioni <strong>per</strong> sviluppare in modo<br />
equilibrato le varie attività/comparti, garantendo la salvaguar<strong>di</strong>a ambientale<br />
ed un ottimale utilizzo delle risorse esistenti;<br />
l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> linee generali <strong>di</strong> sviluppo futuro attraverso specifiche azioni<br />
strategiche e progetti concreti.<br />
3. LA SITUAZIONE RILEVATA: PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA<br />
Si rilevano numerosi tratti <strong>di</strong>stintivi incidenti sul centro storico <strong>di</strong> Riva:<br />
1. Una evoluzione progressiva dell’offerta commerciale posta al <strong>di</strong> fuori del<br />
centro storico e, in particolare, concentrata lungo l’importante arteria che<br />
collega Riva del Garda con Arco, con un processo <strong>di</strong> modernizzazione rilevabile<br />
nella tendenza alla concentrazione degli esercizi commerciali. I nuovi<br />
inse<strong>di</strong>amenti sono presenti essenzialmente sul territorio <strong>di</strong> Arco e alcuni<br />
sono in fase realizzativa. In tale area l’offerta si associa a realtà che si rivolgono<br />
ad ambiti territoriali estesi. I <strong>centri</strong> commerciali “artificiali” <strong>di</strong> via Santa<br />
Caterina si contrappongono al “centro commerciale naturale” del centro storico<br />
<strong>di</strong> Riva del Garda, che allo stato non appare in sofferenza ma che si dovrà<br />
maggiormente caratterizzare e rendere appetibile.<br />
2. Riva del Garda è un comune con notevoli plus, con forte vocazione turistica<br />
e con un’area gravitazionale estesa. Inoltre, è sede <strong>di</strong> molti servizi e attività<br />
“attrattive”. L’insieme <strong>di</strong> queste peculiarità rappresenta un aspetto da considerare<br />
<strong>per</strong> conseguire un incremento della attrattività del comune in genere<br />
e del centro storico, in particolare.<br />
3. Il centro storico <strong>di</strong> Riva è <strong>di</strong> favorevole impatto visivo, con limitato degrado<br />
ambientale e importanti o<strong>per</strong>e <strong>di</strong> arredo urbano.<br />
4. Paradossalmente, la notevole visibilità e “spen<strong>di</strong>bilità” del comune su un<br />
mercato globale, tende ad esaltarne una fruizione turistica in parte negativa,<br />
in<strong>di</strong>cata <strong>come</strong> quella del turismo “mor<strong>di</strong> e fuggi”, che nel breve termine può<br />
concorrere a nascondere talune problematiche ma che nel lungo <strong>per</strong>iodo<br />
porta a un depau<strong>per</strong>amento progressivo della proposta locale, enfatizzando<br />
le caratteristiche <strong>di</strong> un’offerta appiattita e standar<strong>di</strong>zzata.<br />
5. E’ evidente un notevole carico antropico nel <strong>per</strong>iodo turistico, con conseguenti<br />
fenomeni negativi connessi alla accessibilità al centro storico, al traffico,<br />
alla standar<strong>di</strong>zzazione dell’offerta commerciale.<br />
6. Un dato acquisito e con<strong>di</strong>viso d<strong>ai</strong> <strong>di</strong>versi Soggetti intervenuti nel Progetto è<br />
che il centro storico rappresenta una opportunità, una risorsa strategica <strong>per</strong><br />
Riva del Garda e, in quanto tale, richiede una programmazione integrata e<br />
concertata, “in progress”, posto che la strategia inizialmente impostata potrà<br />
essere adattata al mutare delle con<strong>di</strong>zioni endogene e - in particolare - esogene,<br />
riconducibili a molteplici fattori (variazioni dei flussi turistici, scelte urbanistiche,<br />
<strong>di</strong> accessibilità e parcheggi, etc.).<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
5
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
7. E’ altresì aspetto con<strong>di</strong>viso che l’o<strong>per</strong>azione che si avvia dovrà necessariamente<br />
cercare <strong>di</strong> anticipare le <strong>di</strong>namiche future e, se possibile, <strong>di</strong> guidarle,<br />
non <strong>di</strong>menticando che si è in presenza <strong>di</strong> un sistema–città, dove ogni misura<br />
attuata ha conseguenze <strong>di</strong>rette su altre parti del sistema.<br />
8. Si rileva un parziale eccesso riferito all’uso <strong>di</strong>rezionale e terziario degli e<strong>di</strong>fici<br />
del contesto centrale.<br />
9. Limitazione del traffico e pedonalizzazione <strong>di</strong> molti spazi pubblici (una estesa<br />
zona a traffico limitato), hanno progressivamente recu<strong>per</strong>ato il valore ambientale<br />
della “città storica”, avviando un processo <strong>di</strong> cambiamento anche<br />
del tessuto sociale e commerciale. E’ necessario porsi l’obiettivo <strong>di</strong> riallacciare<br />
questa porzione <strong>di</strong> territorio alla città intera.<br />
10. A fronte <strong>di</strong> una popolazione comunale <strong>di</strong> 15000 unità, sono poco più <strong>di</strong> mille<br />
i residenti in centro storico, una <strong>per</strong>centuale <strong>di</strong> circa il 7%, il che evidenzia<br />
<strong>come</strong> tale ambito svolga una limitata funzione residenziale. O<strong>per</strong>ando un<br />
salto in<strong>di</strong>etro nel tempo si osserva che nel 1991 i residenti nell’area centrale<br />
erano oltre 1100; in poco più <strong>di</strong> un decennio il centro storico ha <strong>per</strong>so <strong>di</strong> residenzialità<br />
sia in valore assoluto che in rapporto al totale comunale (quasi<br />
un punto <strong>per</strong>centuale e mezzo). Fra le motivazioni si ricorda ancora una volta<br />
lo sviluppo del terziario pubblico e privato (che tipicamente contrasta con<br />
la residenzialità), il costo degli immobili e, <strong>di</strong> conseguenza, delle locazioni,<br />
ma anche le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> accesso e sosta, tutti fattori che scoraggiano ampie<br />
fasce sociali.<br />
11. In centro storico l’offerta commerciale è ampiamente <strong>di</strong>mensionata se rapportata<br />
<strong>ai</strong> soli residenti. Si hanno quasi 170 negozi ogni 1000 abitanti e quasi<br />
11.500 m 2 <strong>di</strong> aree ven<strong>di</strong>ta sempre <strong>per</strong> 1.000 residenti (<strong>per</strong> l’intero comune<br />
il parametro vale meno <strong>di</strong> 2.500 m 2 ).<br />
12. Gli esercizi del centro storico sono 180, poco più del 50% del totale comune.<br />
Erano 186 nel 1994. Dei 36.500 m 2 <strong>di</strong> su<strong>per</strong>fici comunali attuali, 12.100<br />
m 2 sono in centro storico, circa il 33%. Erano circa 11.700 m 2 nel 1994.<br />
13. I negozi in centro storico hanno me<strong>di</strong>amente una contenuta su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong><br />
ven<strong>di</strong>ta; 171 attività su 180 (il 95%) ricadono nella fascia <strong>di</strong>mensionale del<br />
vicinato (<strong>per</strong> Riva quella fino a 150 m 2 <strong>di</strong> su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta). La su<strong>per</strong>ficie<br />
me<strong>di</strong>a è <strong>di</strong> 67 m 2 , rispetto a 102 m 2 rilevati a livello comunale (il 35% in<br />
meno), pur in<strong>di</strong>viduandosi un minimo trend <strong>di</strong> crescita rispetto al 1994,<br />
quando la su<strong>per</strong>ficie me<strong>di</strong>a in centro era inferiore a 63 m 2 .<br />
14. Il centro storico è connotato da una elevata incidenza <strong>di</strong> esercizi non alimentari,che<br />
giustificano quasi il 90% del totale attività, mentre a livello comunale<br />
non arrivano all’80%.<br />
15. Il commercio su aree pubbliche (ambulantato) è poco presente in centro,<br />
con due mercati giornalieri <strong>di</strong> limitata articolazione. Il mercato mensile (bimensile<br />
in stagione) è appena al <strong>di</strong> fuori del centro storico e molti soggetti<br />
in<strong>di</strong>cano che lo stesso genererebbe talune problematiche connesse a traffico<br />
e parcheggi, non sembrando svolgere, così <strong>come</strong> oggi articolato, un ruolo<br />
attivo a favore dell’offerta del centro storico.<br />
16. Oggi il centro storico pare avere tutte le caratteristiche ma non si configura<br />
e non si “spende” quale “centro commerciale naturale”; inoltre, sembra <strong>per</strong>dere<br />
progressivamente <strong>di</strong> appeal venendo meno parte della “ren<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> posizione”<br />
a causa della competizione con una rete commerciale molto articolata<br />
e <strong>di</strong> elevata attrazione, posizionata lungo la <strong>di</strong>rettrice Riva – Arco, con<br />
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6
molteplici <strong>centri</strong> commerciali artificiali.<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
17. Oggi i commercianti del centro storico non sono organizzati e non o<strong>per</strong>ano<br />
<strong>come</strong> un soggetto unico. Dall’indagine condotta, anche sugli opinion leaders,<br />
ci sono segnalazioni riguardo al fatto che una quota parte <strong>di</strong> questi si<br />
limiterebbe a tirare avanti e che talune attività non sarebbero più all’altezza<br />
delle crescenti esigenze dell’utenza.<br />
18. La presenza <strong>di</strong> pubblici esercizi nell’area centrale appare più che adeguata,<br />
sia <strong>per</strong> densità che <strong>per</strong> tipologia <strong>di</strong> proposta. Molto presenti p<strong>ai</strong>ono in particolare<br />
le attività <strong>di</strong> ristorazione e il trend della <strong>di</strong>namica riferita al centro storico<br />
appare favorevole. Oggi, quasi la metà dei pubblici esercizi <strong>di</strong> Riva ricade<br />
nel centro storico (ma oltre il 60% dei ristoranti). Trattasi <strong>di</strong> attività importanti<br />
<strong>per</strong> rendere vivo il centro ma in relazione alle medesime si protestano<br />
alcuni problemi connessi alla rumorosità notturna e si evidenzia che alcuni<br />
spazi esterni non p<strong>ai</strong>ono pienamente confacenti all’immagine del centro nel<br />
suo complesso.<br />
19. Il centro storico, oltre ad essere particolarmente ricco <strong>di</strong> attività commerciali,<br />
presenta numerose attività artigianali e <strong>di</strong> servizio, ma non si ritiene che fra<br />
queste ve ne siano alcune in grado <strong>di</strong> svolgere evidente funzione attrattiva e<br />
risultare quin<strong>di</strong> “volano” <strong>per</strong> l’intero centro storico. Sono molto presenti, infatti,<br />
le attività <strong>di</strong> servizio alla <strong>per</strong>sona, mentre limitate risultano le “botteghe<br />
artigiane”, pressoché assenti se il riferimento è <strong>ai</strong> dettami della normativa.<br />
20. Quasi il 25% delle attività ricettive comunali ricade in centro storico. La concentrazione<br />
è più alta con riferimento agli alberghi <strong>di</strong> classifica più elevata,<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> una proposta “<strong>di</strong> qualità” riferita al contesto centrale, che sostanzialmente<br />
“mantiene le posizioni”, pur associandosi a complessità notevoli<br />
legate sia alla logistica sia, in particolare, alla accessibilità alle strutture da<br />
parte degli ospiti che arrivano a Riva con propri mezzi.<br />
21.In relazione <strong>ai</strong> flussi turistici, il target è plurisegmentato. Un tratto <strong>di</strong>stintivo è<br />
la forte presenza <strong>di</strong> turisti stranieri, prevalentemente con soluzione alloggiativa<br />
extralberghiera, lungo una stagionalità estesa. E’ con<strong>di</strong>viso che il turismo<br />
è il motore <strong>di</strong> Riva del Garda e <strong>per</strong>tanto deve essere inteso <strong>come</strong> “momento<br />
strategico” <strong>di</strong> organizzazione della molteplicità <strong>di</strong> fattori presenti nella<br />
realtà locale (territorio, ambiente, servizi, trasporti, cultura, formazione, etc.),<br />
da condurre e gestire con spirito globale ed innovativo, con una visione improntata<br />
a fornire un nuovo prodotto, il “turismo organizzato” (agevole fruizione<br />
<strong>di</strong> molteplici proposte). E’ emerso il problema della necessità d’una<br />
maggiore integrazione tra attività ricettiva e qualità dell’ambiente; è consolidata<br />
l’opinione che la domanda turistica sia elastica non solo rispetto al<br />
prezzo dei servizi turistici stessi, ma anche all’offerta congiunta dei servizi<br />
connessi al go<strong>di</strong>mento delle risorse <strong>di</strong>sponibili sul territorio.<br />
22. Le attività <strong>di</strong> intrattenimento e svago in<strong>di</strong>viduate sono concentrate proprio in<br />
centro storico ma non sono tali da rappresentare un volano che possa generare<br />
ricadute sul tessuto economico <strong>di</strong> tale area urbana. Rispetto ad un<br />
passato anche recente Riva del Garda sembra scontare il peggioramento<br />
della propria proposta connessa a locali <strong>di</strong> intrattenimento e svago (quali<br />
sale da ballo/<strong>di</strong>scoteche).<br />
23. L’analisi ha poi rilevato la presenza <strong>di</strong> un patrimonio culturale ampio. Riva<br />
presenta un mix tale da garantire <strong>di</strong>verse esigenze: storia, arte, sport e natura.<br />
Tuttavia, le numerose attività <strong>di</strong> animazione e promozione, con un fitto<br />
calendario che va da giugno a settembre, oltre <strong>ai</strong> <strong>per</strong>io<strong>di</strong> natalizi, non appa-<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
7
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
iono adeguatamente armonizzate fra loro e <strong>per</strong>tanto in grado <strong>di</strong> fare realmente<br />
sinergia. Gli sforzi <strong>di</strong> <strong>comuni</strong>cazione tendono a <strong>di</strong>s<strong>per</strong>dersi in molteplici<br />
rivoli, mentre i vari soggetti coinvolti nella promozione e valorizzazione<br />
rivana dovrebbero <strong>comuni</strong>care tutti insieme con un’unica regia, che potrebbe<br />
essere riferita al maggior soggetto oggi attivo al riguardo, che presenta<br />
una strutturazione stabile ed elevate competenze gestionali, da tutti riconosciute.<br />
24. In relazione alla accessibilità al centro, questa appare buona a livello pedonale<br />
mentre risulta carente a livello veicolare. E’ opinione <strong>di</strong>ffusa che il centro<br />
storico <strong>di</strong> Riva sia allo stato attuale in forte deficit <strong>di</strong> parcheggio. E’ con<strong>di</strong>zione<br />
necessaria, <strong>per</strong> uno sviluppo globale dello stesso, che vengano in<strong>di</strong>viduate<br />
con chiarezza aree <strong>di</strong> sosta adeguatamente <strong>di</strong>mensionate e, in particolare,<br />
posizionate; trattasi <strong>di</strong> una misura prioritaria.<br />
25. L’arredo urbano del centro è un punto <strong>di</strong> forza, con circa due terzi delle aree<br />
pubbliche oggetto <strong>di</strong> intervento <strong>di</strong> sistemazione, giu<strong>di</strong>cato complessivamente<br />
in modo positivo, anche <strong>per</strong> i materiali utilizzati. Anche gli allestimenti p<strong>ai</strong>ono<br />
relativamente completi (anche se in alcuni casi sono numericamente<br />
“scarni”), nonché in buono stato <strong>di</strong> conservazione. Relativamente al livello <strong>di</strong><br />
degrado e<strong>di</strong>lizio e ambientale la situazione è favorevole; limitati, infatti, gli<br />
e<strong>di</strong>fici che necessiterebbero <strong>di</strong> profonde ristrutturazioni.<br />
26. Risultano assenti progetti riferiti al recu<strong>per</strong>o delle facciate e, in particolare, a<br />
misure integrate <strong>di</strong> “visual merchan<strong>di</strong>sing urbano”.<br />
4. PROGETTUALITA’<br />
Per quanto espresso la progettualità “spen<strong>di</strong>bile” che scaturisce dal<br />
presente Progetto riguarda in primo luogo l’identificazione del centro storico <strong>di</strong><br />
Riva del Garda quale “centro commerciale naturale”, sul quale si dovrà investire<br />
tutti insieme affinché questo risulti organizzato, integrato, pianificato, attraente,<br />
vivo, <strong>di</strong> agevole accessibilità e fruibilità, un luogo <strong>di</strong> socialità, dove passeggiare<br />
ammirando gli e<strong>di</strong>fici <strong>storici</strong> ma anche dove poter sod<strong>di</strong>sfare molteplici esigenze<br />
<strong>di</strong> consumo, <strong>di</strong> beni e servizi.<br />
Tale classificazione dovrà necessariamente considerare che con<strong>di</strong>zioni<br />
necessarie <strong>per</strong> il funzionamento <strong>di</strong> qualunque centro commerciale, sia esso artificiale<br />
o naturale, risultano essere:<br />
l’accessibilità, sia in termini veicolari che pedonali e la como<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> fruizione;<br />
in connessione, la dotazione parcheggi;<br />
la piacevolezza dell’ambiente, che presuppone una armonizzazione dell'offerta<br />
in termini <strong>di</strong> marketing (visual merchan<strong>di</strong>sing) e una integrazione della<br />
offerta medesima in termini merceologici (possibilità <strong>di</strong> trovare in un unico<br />
posto tutto ciò che può servire al consumatore, in termini <strong>di</strong> beni, servizi,<br />
fruizioni varie), con presenza <strong>di</strong> alcune proposte (esercizi specializzati, botteghe<br />
e artigianato storico, etc.) che svolgano ruolo <strong>di</strong> “àncora” o attrattori.<br />
L’analisi condotta ha dunque consentito <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare il centro storico<br />
<strong>di</strong> Riva <strong>come</strong> “Centro Commerciale Naturale”, anche alla luce della definizione<br />
riportata nella delibera della Giunta Provinciale n. 340 <strong>di</strong> data 21 febbr<strong>ai</strong>o 2001 3 .<br />
3 all’articolo 7, comma 2<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
8
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
La norma in argomento specifica che i progetti <strong>di</strong> qualificazione della<br />
rete commerciale dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> “possono essere promossi su porzioni del territorio<br />
comunale interessate dalla presenza <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti commerciali che costituiscono<br />
veri e propri <strong>centri</strong> commerciali naturali, aree tra<strong>di</strong>zionalmente vocate<br />
<strong>per</strong> le attività commerciali in quanto, <strong>per</strong> la presenza <strong>di</strong> una concentrazione <strong>di</strong><br />
negozi, <strong>di</strong> una integrazione tra le varie merceologie, <strong>di</strong> tipologie <strong>di</strong>stributive <strong>di</strong>versificate<br />
e molteplici attività artigianali e <strong>di</strong> servizio, rendono al consumatore<br />
un servizio completo. Detti progetti devono <strong>per</strong>tanto comprendere, oltre agli<br />
esercizi commerciali al dettaglio in sede fissa, anche le eventuali aree mercatali<br />
<strong>per</strong> l’attività <strong>di</strong> commercio su aree pubbliche, i pubblici esercizi, le attività turistico<br />
- ricettive e <strong>di</strong> intrattenimento e svago, e <strong>di</strong> artigianato <strong>di</strong> servizio.”<br />
Inoltre, tale passaggio si lega necessariamente ad altri due aspetti:<br />
a livello locale, l’in<strong>di</strong>viduazione/costituzione <strong>di</strong> un soggetto forte con funzione<br />
<strong>di</strong> regia e <strong>di</strong> gestione dei processi e delle misure scaturenti (Associazione,<br />
Consorzio fra o<strong>per</strong>atori, Società mista pubblico – privato, altro);<br />
a livello allargato, la previsione <strong>di</strong> un progetto <strong>per</strong> arrivare ad avere una sorta<br />
<strong>di</strong> “Marchio <strong>di</strong> qualità” <strong>per</strong> i “<strong>centri</strong> commerciali naturali del Trentino”, con<br />
inserimento dei <strong>di</strong>versi <strong>centri</strong> in<strong>di</strong>viduati, classificati e costituiti in un circuito<br />
provinciale dei <strong>centri</strong> commerciali a cielo a<strong>per</strong>to, con enormi ritorni in termini<br />
<strong>di</strong> visibilità.<br />
Su una precisa base progettuale e realizzando accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> programma<br />
pubblico – privato, in particolare con le associazioni locali degli o<strong>per</strong>atori economici,<br />
<strong>di</strong> seguito è in<strong>di</strong>viduato un <strong>per</strong>corso (ed anche un Soggetto) <strong>per</strong> una regia<br />
unitaria, volta a porre in essere iniziative <strong>di</strong> carattere <strong>per</strong>manente <strong>per</strong> una piena<br />
valorizzazione della proposta integrata del centro storico. La programmazione<br />
pubblica e l’iniziativa privata dovranno interagire dando luogo a sinergie utili a<br />
creare con<strong>di</strong>zioni equilibrate <strong>di</strong> sviluppo. Queste misure sono poi accompagnate<br />
da soluzioni volte a risolvere l’annoso problema delle aree <strong>di</strong> sosta, insufficienti<br />
<strong>come</strong> <strong>di</strong>mensionamento ma anche <strong>come</strong> posizionamento.<br />
Ciò detto, si evidenzia che lo spunto <strong>per</strong> questa nuova fase <strong>di</strong> sviluppo<br />
“concertato” è dato dalla nuova normativa recata dalla legge provinciale 8 maggio<br />
2000 n. 4 che affida <strong>ai</strong> Comuni il compito <strong>di</strong> governare in maniera <strong>di</strong>namica<br />
il recu<strong>per</strong>o dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, con processi integrati che sappiano contem<strong>per</strong>are<br />
esigenze <strong>di</strong> conservazione, recu<strong>per</strong>o, residenzialità, ammodernamento <strong>di</strong> spazi<br />
utili <strong>per</strong> attività commerciali, paracommerciali, <strong>per</strong> la stessa socialità. A tali conclusioni<br />
si è giunti dopo aver o<strong>per</strong>ato una fase <strong>di</strong> preanalisi <strong>per</strong> indagare tutte le<br />
opportunità esistenti sul territorio e arrivare ad una progettualità con<strong>di</strong>visa, nell'ambito<br />
<strong>di</strong> un approccio <strong>di</strong> marketing territoriale, finalizzato alla valorizzazione<br />
delle risorse e, a cascata, dell’intero centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda.<br />
L’ipotesi in origine alla base <strong>di</strong> tale impostazione è stata quella che si<br />
potrà realizzare un effettivo incremento <strong>di</strong> valore delle risorse locali solo se la<br />
Amministrazione, gli O<strong>per</strong>atori, i Citta<strong>di</strong>ni si convinceranno dell’opportunità <strong>di</strong><br />
o<strong>per</strong>are sinergicamente, secondo gli schemi appunto del “marketing<br />
territoriale”.<br />
La necessità <strong>di</strong> aumentare l’attrattività del centro storico, oggi connotato<br />
da una offerta non particolarmente caratterizzata e invece ripetitiva, frammentata,<br />
in alcuni casi “su<strong>per</strong>ata” e non al passo coi tempi e con le crescenti<br />
esigenze del consumatore, implica che si debba ragionare anche <strong>per</strong> tale area<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
9
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
secondo i concetti propri delle imprese, con applicazione delle tecniche del marketing,<br />
valutando il centro storico <strong>come</strong> un unicum, un “soggetto strategico” cui<br />
associare l’obiettivo <strong>di</strong> ottimizzare il benessere collettivo nel me<strong>di</strong>o-lungo termine,<br />
componendo le <strong>di</strong>fferenti e legittime aspettative dei soggetti coinvolti.<br />
E’ necessario in<strong>di</strong>viduare gli obiettivi raggiungibili <strong>di</strong> breve, me<strong>di</strong>o e lungo<br />
<strong>per</strong>iodo e conseguentemente gli strumenti e interventi da attuare <strong>per</strong> conseguirli,<br />
ponendo sempre attenzione alle peculiarità del territorio, posto che la costruzione<br />
<strong>di</strong> duraturi vantaggi competitivi deve basarsi sulle specificità e sulle risorse<br />
storicamente connotanti il centro storico e l’intera Riva del Garda (turisticità<br />
e ospitalità, lago, storia e tra<strong>di</strong>zione, sport e benessere), partendo da questi<br />
<strong>per</strong> ad<strong>di</strong>venire ad uno sviluppo armonico. Solo una volta in<strong>di</strong>viduate le core<br />
competences si potrà pre<strong>di</strong>sporre un piano strategico integrato.<br />
Ciò detto, le macroprogettualità in<strong>di</strong>viduate, <strong>per</strong>altro strettamente interconnesse<br />
e caratterizzate da alcune sottodeclinazioni, sono <strong>di</strong> seguito anticipate,<br />
mentre saranno sviluppate nella Parte IV del presente Report.<br />
A. CLASSIFICAZIONE E INDIVIDUAZIONE DEL CENTRO STORICO DI RIVA DEL GARDA QUALE<br />
“CENTRO COMMERCIALE NATURALE”<br />
Tale classificazione riveste un ruolo imprescin<strong>di</strong>bile <strong>per</strong> la riqualificazione della<br />
rete degli esercizi tra<strong>di</strong>zionali. Tale passaggio dovrà considerare: accessibilità veicolare<br />
e pedonale, como<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> fruizione e dotazione parcheggi; piacevolezza dell'ambiente;<br />
integrazione dell’offerta; presenza <strong>di</strong> proposte che svolgano ruolo <strong>di</strong> “attrattori”;<br />
promozione e gestione unitarie.<br />
A.1. INSERIMENTO DEL CENTRO COMMERCIALE NATURALE (CCN) DI RIVA DEL<br />
GARDA IN UN CIRCUITO PROVINCIALE DEI CENTRI COMMERCIALI A CIELO APERTO<br />
Ipotesi progettuale volta a prevedere una sorta <strong>di</strong> “Marchio <strong>di</strong> qualità” spen<strong>di</strong>bile<br />
sul mercato turistico allargato <strong>per</strong> i “Centri Commerciali Naturali del Trentino”. Il<br />
CENTRO COMMERCIALE NATURALE <strong>di</strong> Riva del Garda dovrà poi essere veicolato<br />
sul web, sia con un link sulla rete civica del <strong>Comune</strong> che su spazi de<strong>di</strong>cati.<br />
A.2. COSTITUZIONE DI UN SOGGETTO UNITARIO PER LA PROMOZIONE E LA GESTIONE CONCERTATA<br />
DEL CCN DI RIVA DEL GARDA<br />
Il Consorzio (o altro soggetto) dovrà in<strong>di</strong>viduare ed enfatizzare i punti <strong>di</strong> eccellenza<br />
del CCN, veicolandoli al meglio. In concertazione con Categorie, Pubblica Amministrazione,<br />
Organizzazioni locali, svolgerà attività promozionale, gestionale, <strong>di</strong> valorizzazione<br />
e animazione.<br />
A.3. REALIZZAZIONE DI UN POINT DEL CCN DI RIVA DEL GARDA<br />
Il Point, realizzabile nel breve termine, ha quali obiettivi: il miglioramento del servizio<br />
d’informazione al pubblico, la crEAZIONE DI UN MOTIVO DI RICHIAMO, IL SUPPORTO E LA<br />
VEICOLAZIONE IMMEDIATA DELLE OPERAZIONI DI MARKETING.<br />
B. IPOTESI PROGETTUALI CONNESSE A CRITICITA’ URBANISTICHE RILEVATE, IN PARTICOLARE RIFERITE<br />
ALLA ACCESSIBILITÀ E PERCORRIBILITÀ DEL CENTRO, ALLA FRUIBILITÀ DI AREE PARCHEGGIO E DI<br />
“CONTENITORI” DISPONIBILI<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
10
1. OBIETTIVI<br />
PARTE II<br />
METODOLOGIA<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Attorno al rilancio del centro storico si concentrano attenzioni crescenti,<br />
con più obiettivi:<br />
possibilità <strong>di</strong> impiegare la leva del commercio <strong>per</strong> salvaguardare e riqualificare<br />
tale area, favorendo le interazioni fra le attività <strong>di</strong> impresa che in quel<br />
contesto o<strong>per</strong>ano (commercio, turismo, artigianato, servizi, e così via), con il<br />
fine <strong>di</strong> sviluppare una politica attiva <strong>di</strong> rilancio <strong>di</strong> tale contesto;<br />
possibilità <strong>di</strong> partire da tale rilancio <strong>per</strong> avviare una serie <strong>di</strong> iniziative integrate,<br />
da affinare progressivamente, riconducibili ad un progetto <strong>di</strong> marketing<br />
territoriale che comprenda, a titolo esemplificativo, la promozione <strong>di</strong> eventi e<br />
manifestazioni e politiche <strong>di</strong> visual merchan<strong>di</strong>sing urbano;<br />
l’avvio <strong>di</strong> una fase <strong>di</strong> concertazione attorno alla attuazione <strong>di</strong> progetti trasversali,<br />
finalizzati ad una riqualificazione sociale, economica, urbanistica ed<br />
ambientale.<br />
Obiettivi del progetto<br />
impiegare la “leva” del del commercio <strong>per</strong><br />
riqualificare il centro storico<br />
inserire l’iniziativa in un contesto <strong>di</strong><br />
”marketing territoriale”, con misure <strong>di</strong><br />
qualificazione economica ed ambientale<br />
cercare <strong>di</strong> porre un freno al degrado ed<br />
alla <strong>per</strong><strong>di</strong>tà <strong>di</strong> attrattività progressive dei<br />
<strong>centri</strong> <strong>storici</strong><br />
20/08/2003 2<br />
Obiettivi del progetto<br />
sviluppare sviluppare una una politica politica attiva <strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
rilancio del centro, che tipicamente ha<br />
svolto funzione <strong>di</strong> aggregazione sociale,<br />
puntando principalmente sul commercio<br />
(aggregante – attrattore)<br />
coniugare politiche <strong>di</strong> valorizzazione<br />
delle attività commerciali, artigianali, <strong>di</strong><br />
servizio, ricettive site nei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> in<br />
un’ottica <strong>di</strong> marketing urbano e politiche<br />
d’arredo urbano e regolazione dei flussi<br />
(parcheggi, viabilità).<br />
20/08/2003 8<br />
Appare evidente che i vantaggi riferiti a questa nuova fase <strong>di</strong> “programmazione<br />
concertata” hanno ricadute molteplici e <strong>di</strong>ffuse, <strong>come</strong> evidenzia con<br />
imme<strong>di</strong>atezza la seguente tavola.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
11
Vantaggi <strong>per</strong> i <strong>di</strong>versi Attori<br />
Pubblica Amministrazione:<br />
occasione <strong>di</strong> rilancio economico<br />
e sociale del contesto urbano centrale<br />
Aziende commerciali:<br />
aumento attrattività<br />
aumento fatturato<br />
Consumatori:<br />
ampia scelta prodotti/servizi<br />
ambiente gradevole/sicuro<br />
Proprietà immobili:<br />
aumento valore commerciale<br />
20/08/2003 13<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Puntare sul rilancio dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> appare importante <strong>per</strong> più motivi:<br />
la ricchezza <strong>di</strong> tali ambiti costituisce un punto <strong>di</strong> forza <strong>per</strong> la competitività delle<br />
piccole imprese che ivi o<strong>per</strong>ano; al tempo stesso, la presenza <strong>di</strong> un tessuto<br />
commerciale specializzato e ben organizzato è importante fattore <strong>per</strong> la vitalità<br />
delle aree centrali sia <strong>per</strong> la vivibilità della popolazione che <strong>per</strong> una adeguata<br />
attrattività in senso lato, non solo turistica.<br />
E’ assodato che il commercio garantisce una fondamentale capacità <strong>di</strong><br />
aggregazione e può offrire un enorme contributo all’equilibrio funzionale delle<br />
<strong>di</strong>verse aree urbane. Inoltre, da sempre è proprio il centro storico ad aver tra<strong>di</strong>zionalmente<br />
svolto il ruolo <strong>di</strong> aggregazione sociale ed identificazione collettiva.<br />
In passato tale porzione <strong>di</strong> territorio ha conosciuto molti “<strong>di</strong>vieti”. Oggi<br />
si sente invece la necessità <strong>di</strong> o<strong>per</strong>are con “azioni positive”, prestando grande<br />
attenzione ad una politica “attiva”, anche a mezzo del recu<strong>per</strong>o e ripristino <strong>di</strong><br />
specifici aspetti e<strong>di</strong>lizi, urbanistici, commerciali e culturali.<br />
Nel caso specifico del Trentino, ma anche <strong>di</strong> Riva del Garda, si riscontra<br />
una evidente inferiorità competitiva della rete commerciale dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong><br />
rispetto <strong>ai</strong> <strong>centri</strong> commerciali pianificati suburbani. Ciò è dovuto in parte a logiche<br />
<strong>di</strong> intervento vincolistiche imposte dalla normativa urbanistica e commerciale.<br />
Basti ricordare quanto previsto in passato d<strong>ai</strong> piani comunali del commercio<br />
introdotti dalla legge nazionale 426 del 1971, poi recepita dalla legge provinciale<br />
46 del 1983, recante molteplici vincoli in materia <strong>di</strong> su<strong>per</strong>fici minime dei locali <strong>di</strong><br />
ven<strong>di</strong>ta, <strong>di</strong> ampliamenti riferiti sia alle merceologie che alle su<strong>per</strong>fici espositive,<br />
e così via.<br />
Sul versante urbanistico, i piani regolatori degli anni Sessanta - Settanta<br />
hanno anch’essi contribuito al processo <strong>di</strong> svuotamento dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, con<br />
la previsione <strong>di</strong> cospicue espansioni commerciali nelle aree suburbane.<br />
Le <strong>di</strong>namiche intercorse a partire dagli anni Settanta hanno poi visto i<br />
<strong>centri</strong> <strong>storici</strong> sempre più occupati dal terziario <strong>di</strong>rezionale, che ha “rilevato” le<br />
posizioni <strong>di</strong> maggior pregio, svolgendo sì un ruolo positivo in termini <strong>di</strong> ristrutturazione<br />
degli e<strong>di</strong>fici, ma negativo <strong>per</strong> ciò che concerne la vivibilità dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong><br />
fuori l’orario lavorativo, anche con una progressiva <strong>di</strong>minuzione della residenzialità,<br />
spesso causa <strong>di</strong>retta della chiusura degli esercizi commerciali 4 .<br />
2. FASI DEL LAVORO<br />
4 nei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> essenzialmente piccole e me<strong>di</strong>e imprese, con area gravitazionale “pedonale”<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
12
2.1. PREMESSA<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
La consulenza “in affiancamento” resa dal Centro <strong>di</strong> Assistenza Tecnica<br />
C.A.T. Imprese Unione S.r.l., che si sostanzia nel presente Report, è stata<br />
resa possibile grazie al pieno coinvolgimento del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Riva del Garda,<br />
delle Associazioni rappresentative <strong>di</strong> soggetti economici e dei consumatori in<br />
genere, <strong>di</strong> una ampia serie <strong>di</strong> altri Soggetti pubblici e privati.<br />
Il Progetto, coinvolgendo molteplici aspetti in ottica sistemica (urbanistica,<br />
e<strong>di</strong>lizia, commercio, artigianato, servizi, ricettività) ha comportato la necessità<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare una equipe <strong>di</strong> lavoro con competenze multi<strong>di</strong>sciplinari, in<br />
grado <strong>di</strong> offrire risposte unitarie ma articolate a problematiche afferenti ambiti<br />
<strong>di</strong>stinti, ed è stato dunque affrontato facendo confluire sullo stesso più professionalità,<br />
in grado <strong>di</strong> interagire ed implementare me<strong>di</strong>ante processi già consolidati<br />
<strong>di</strong> team buil<strong>di</strong>ng le competenze necessarie <strong>per</strong> lo sviluppo <strong>di</strong> una iniziativa<br />
<strong>di</strong> spessore, certamente complessa.<br />
Il ruolo posto in essere da C.A.T. Unione è stato anche quello <strong>di</strong> soggetto<br />
“facilitatore”, una sorta <strong>di</strong> stimolatore del Progetto.<br />
2.2. STEPS DEL PROGETTO<br />
Il Il ruolo del CAT<br />
Il Progetto vede vede quale figura centrale<br />
il soggetto coor<strong>di</strong>natore esterno o<br />
organismo <strong>di</strong> gestione (nel (nel caso<br />
specifico CAT Imprese Unione s.r.l.),<br />
che svolge il ruolo <strong>di</strong> <strong>di</strong> “ “facilitatore<br />
facilitatore”<br />
Ha il compito principale <strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
“accompagnare” gli o<strong>per</strong>atori, privati<br />
e pubblici, lungo lungo un <strong>per</strong>corso che che<br />
rappresenta un salto culturale notevole<br />
rispetto al passato.<br />
20/08/2003 15<br />
Il Progetto <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale del centro storico <strong>di</strong><br />
Riva del Garda, sentito il parere delle Associazioni delle imprese maggiormente<br />
rappresentative, si sostanzia in alcune macroprogettualità, ben delineate e fra<br />
loro interconnesse, riportate nella Parte V del presente Report.<br />
Tali progettualità potranno essere in parte recepite dal <strong>Comune</strong> me<strong>di</strong>ante<br />
variante al Piano Regolatore Generale, in<strong>di</strong>viduando uno specifico Piano<br />
attuativo.<br />
Per quanto espresso, si è ritenuto <strong>di</strong> o<strong>per</strong>are con apposite tecniche <strong>di</strong><br />
coinvolgimento <strong>per</strong> ottenere un efficace inserimento nel processo <strong>di</strong> <strong>di</strong>agnosi <strong>di</strong><br />
Amministratori e O<strong>per</strong>atori locali.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
13
O<strong>per</strong>atività<br />
l’avvio dell’iniziativa vede protagonista la<br />
amministrazione comunale con ruolo <strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
promotrice e coor<strong>di</strong>natrice della fase fase <strong>di</strong> avvio<br />
si o<strong>per</strong>a con accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> programma pubblico<br />
- privato <strong>per</strong> concertare e sviluppare iniziative<br />
coor<strong>di</strong>nate<br />
il Progetto potrà assumere natura mista<br />
pubblico - privata, con in<strong>di</strong>viduazione<br />
dell’organismo <strong>di</strong> gestione (ricerca partners e<br />
coor<strong>di</strong>na attività e gestione del marketing del<br />
centro centro storico)<br />
20/08/2003 9<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
La messa a punto e lo sviluppo del Progetto hanno comportato la realizzazione<br />
<strong>di</strong> più fasi:<br />
Fase preprogettuale. Ha visto lo stu<strong>di</strong>o e l’analisi <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> casi e progettualità<br />
riferite alla promozione e valorizzazione dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> a livello<br />
nazionale ed internazionale. Sono stati stu<strong>di</strong>ati progetti <strong>di</strong> marketing urbano<br />
e territoriale, <strong>di</strong> urbanistica commerciale nonché documenti, lavori e iniziative<br />
poste in essere da parte <strong>di</strong> Associazioni, Organismi ed Organizzazioni interessate<br />
a <strong>di</strong>verso titolo alla riqualificazione <strong>di</strong> tale porzione <strong>di</strong> territorio.<br />
Fase <strong>di</strong> Preanalisi. La scelta metodologica attuata è stata quella <strong>di</strong> “o<strong>per</strong>are<br />
in progressione”, realizzando in via propedeutica una breve Fase <strong>di</strong> preanalisi,<br />
una sorta <strong>di</strong> check up dell’esistente, <strong>per</strong> rilevare da subito punti <strong>di</strong> forza<br />
e debolezza del centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda e poter quin<strong>di</strong> tarare l'intervento<br />
successivo.<br />
Avvio del Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale del centro storico <strong>di</strong> Riva<br />
del Garda. Ha comportato una analisi <strong>di</strong> dettaglio, fino ad arrivare alla in<strong>di</strong>cazione<br />
<strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza e <strong>di</strong> alcune decine <strong>di</strong> linee<br />
o<strong>per</strong>ative, presentate e <strong>di</strong>scusse con i <strong>di</strong>versi Attori coinvolti. L’analisi<br />
ha riguardato tutti i settori interessati, con lo scopo <strong>di</strong> acquisire una conoscenza<br />
dettagliata della situazione e del modello <strong>di</strong> sviluppo attuale. Ha rilevato<br />
i dati demografici e socio - economici dell’ambito <strong>di</strong> riferimento (articolazione<br />
e composizione delle strutture turistico – ricettive, delle attività commerciali,<br />
<strong>di</strong> animazione socio culturale, della rete dei servizi e delle infrastrutture).<br />
Sono stati raccolti e analizzati gli strumenti pianificatori vigenti e<br />
interessanti l’ambito oggetto <strong>di</strong> indagine.<br />
Verifiche continue e incontri plurimi con la Pubblica Amministrazione. Sono<br />
stati necessari <strong>per</strong> l’impostazione del lavoro, <strong>per</strong> acquisire i dati necessari riferiti<br />
<strong>ai</strong> <strong>di</strong>versi settori (inquadramento generale; commercio al dettaglio e su<br />
aree pubbliche; pubblici esercizi e attività ricettive; attività <strong>di</strong><br />
intrattenimento/svago; attività artigianali; accessibilità e parcheggi; arredo<br />
urbano), <strong>per</strong> verificare gli steps del lavoro e o<strong>per</strong>are valutazioni congiunte.<br />
Indagine sugli opinion leaders. Sono stati sentiti soggetti rappresentativi delle<br />
<strong>di</strong>verse componenti socio – economiche del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Riva del Garda.<br />
Trattasi, a titolo esemplificativo, <strong>di</strong>: Amministratori, O<strong>per</strong>atori economici<br />
(commercianti, albergatori, etc.), Rappresentanti <strong>di</strong> Associazioni, Categorie,<br />
Organismi <strong>di</strong> varia natura o<strong>per</strong>anti sul territorio.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
14
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
O<strong>per</strong>atività del Gruppo <strong>di</strong> lavoro estesa fino all’esame dei risultati ottenuti<br />
con conseguente formulazione <strong>di</strong> proposte <strong>di</strong> intervento me<strong>di</strong>ante in<strong>di</strong>viduazione<br />
<strong>di</strong> scenari alternativi <strong>di</strong> sviluppo, definendo le principali <strong>di</strong>rettrici e gli<br />
obiettivi prioritari <strong>per</strong> uno sviluppo integrato del centro storico <strong>di</strong> Riva del<br />
Garda;<br />
Concertazione. Si è o<strong>per</strong>ato “in progress”, presentando via via le risultanze<br />
del lavoro in occasione <strong>di</strong> mirate riunioni del Tavolo <strong>di</strong> concertazione, molto<br />
allargato, ricercando la con<strong>di</strong>visione sul Progetto in fieri.<br />
Presentazione del Progetto. Avvenuta nel corso <strong>di</strong> una riunione plenaria, nel<br />
corso della quale si è o<strong>per</strong>ata la sottoscrizione <strong>di</strong> un “Patto” fra il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
Riva del Garda e le componenti interessate a <strong>di</strong>verso titolo al Progetto <strong>di</strong><br />
qualificazione.<br />
Stesura definitiva del Report. L’elaborato riassume ed illustra il lavoro svolto<br />
e riporta al termine le macroprogettualità in<strong>di</strong>viduate, concertate e con<strong>di</strong>vise,<br />
definendone obiettivi, vantaggi, tempi e modalità realizzative, soggetti coinvolti,<br />
costi realizzativi e relativa co<strong>per</strong>tura finanziaria.<br />
Presentazione del Progetto alla Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento. Passaggio finalizzato<br />
teso a ottenere la contribuzione prevista da apposita delibera, nel<br />
contempo significando le opportunità riscontrate <strong>di</strong> procedere a verificare la<br />
fattibilità della creazione <strong>di</strong> un Marchio <strong>di</strong> Qualità e <strong>di</strong> un circuito dei <strong>centri</strong><br />
commerciali naturali del Trentino.<br />
Attuazione progressiva delle progettualità. Punto fermo e comunemente<br />
con<strong>di</strong>viso è il <strong>per</strong>manere del Tavolo <strong>di</strong> concertazione, col compito <strong>di</strong> mantenere<br />
a<strong>per</strong>to il confronto fra il <strong>Comune</strong> ed i Soggetti rappresentativi, anche<br />
<strong>per</strong> una verifica progressiva dello stato <strong>di</strong> avanzamento del Progetto.<br />
Le fonti statistiche utilizzate fanno riferimento essenzialmente a dati<br />
rielaborati e forniti dagli Uffici comunali, a informazioni ricavate dagli strumenti<br />
<strong>di</strong> programmazione urbanistica e commerciale adottati dal <strong>Comune</strong>, a dati ricavati<br />
d<strong>ai</strong> Censimenti e resi <strong>di</strong>sponibili dal Servizio Statistica della Provincia Autonoma<br />
<strong>di</strong> Trento (Annuari Statistici e del Turismo), ad una serie <strong>di</strong> informazioni<br />
rese fruibili e acquisite sul web, anche valutando es<strong>per</strong>ienze e progettualità già<br />
poste in essere.<br />
2.3. LA CONCERTAZIONE<br />
La concertazione ha consentito <strong>di</strong> raccogliere importanti spunti e osservazioni<br />
dalle varie Associazioni ed Organizzazioni coinvolte.<br />
L’importanza <strong>di</strong> tale confronto, finalizzato alla con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> proposte<br />
<strong>di</strong> intervento serie, con<strong>di</strong>visibili appunto, realizzabili è espressamente sancita<br />
dall’articolo 28 “Progetti <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>”<br />
della legge provinciale 8 maggio 2000 n. 4, che al comma 2 recita che “Il<br />
progetto <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale del centro storico è elaborato<br />
<strong>di</strong> iniziativa del comune me<strong>di</strong>ante concertazione con i soggetti pubblici, le associazioni<br />
del commercio e dell’artigianato maggiormente rappresentative in sede<br />
locale e gli eventuali altri privati interessati. Ai fini della realizzazione del progetto,<br />
il comune stipula una o più convenzioni <strong>per</strong> regolare i reciproci impegni delle<br />
parti coinvolte.”<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
15
La concertazione<br />
Fase fondamentale<br />
La concertazione pubblico –– privato privato si si attua<br />
con iniziative che richiedono il su<strong>per</strong>amento <strong>di</strong><br />
logiche in<strong>di</strong>vidualistiche<br />
Implica il coor<strong>di</strong>namento (a mezzo CAT) <strong>per</strong><br />
organizzare servizi <strong>comuni</strong>, ridurre i costi,<br />
attuare iniziative <strong>di</strong> marketing collettivo<br />
Necessari una serie <strong>di</strong> incontri <strong>di</strong> verifica<br />
progressiva con Amministrazione e o<strong>per</strong>atori,<br />
anche costituiti in Comitati<br />
20/08/2003 14<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
In allegato al presente Report si riportano tutti i verbali integrali delle<br />
riunioni del Tavolo <strong>di</strong> concertazione, con in<strong>di</strong>cazione delle date <strong>di</strong> svolgimento e<br />
dei soggetti presenti.<br />
2.4. GLI OPINION LEADERS<br />
L’Amministrazione <strong>di</strong> Riva del Garda ha fatto la scelta <strong>di</strong> esporre con<br />
chiarezza i risultati progressivi del lavoro avviato <strong>ai</strong> soggetti presenti al Tavolo <strong>di</strong><br />
concertazione, in seguito allargato anche a citta<strong>di</strong>ni, <strong>ai</strong> fruitori latu sensu del<br />
centro storico, alla società civile, <strong>per</strong> ricercare sia la con<strong>di</strong>visione ma anche <strong>per</strong><br />
creare uno spirito <strong>di</strong> appartenenza al progetto, una identità <strong>di</strong> obiettivi, un coinvolgimento<br />
negli sforzi notevoli che andranno profusi e negli impegni che si andranno<br />
a sottoscrivere.<br />
Il Progetto si è delineato anche grazie alla continua acquisizione <strong>di</strong> informazioni<br />
e valutazioni o<strong>per</strong>ata su un’ampia serie <strong>di</strong> opinion leaders, soggetti<br />
che vivono il centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda, che hanno offerto notevoli spunti<br />
rivelatisi utili. Infatti, data la complessità del Progetto, l’iniziativa non può provenire<br />
dalla Pubblica Amministrazione in un’ottica top - down, ma deve coinvolgere<br />
le <strong>di</strong>verse componenti (Soggetti istituzionali, Associazioni <strong>di</strong> categoria, Enti<br />
ed Organismi pubblici e privati, Istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to e assicurativi, proprietari immobiliari,<br />
impren<strong>di</strong>tori, citta<strong>di</strong>ni) in un’ottica interattiva.<br />
E’ stata realizzata una fase continua che ha visto la raccolta <strong>di</strong> molteplici<br />
informazioni essenzialmente qualitative, anche a mezzo <strong>di</strong> apposito sondaggio,<br />
o<strong>per</strong>ato con l’ausilio <strong>di</strong> una check list ma essenzialmente con la raccolta<br />
<strong>di</strong>retta <strong>di</strong> informazioni “omogenee”.<br />
Sono stati sentite <strong>di</strong>verse decine <strong>di</strong> opinion leaders, ampiamente rappresentativi<br />
del contesto socio – economico locale. Trattasi, a titolo esemplificativo,<br />
<strong>di</strong>: Amministratori; Rappresentanti <strong>di</strong> Organismi associativi e <strong>di</strong> rappresentanza<br />
sindacale; Rappresentanti <strong>di</strong> Associazioni e <strong>di</strong> Comitati; O<strong>per</strong>atori economici<br />
(commercianti, albergatori, ristoratori, artigiani, altri); Soggetti <strong>di</strong>fferenti e <strong>di</strong><br />
varia estrazione.<br />
Come detto, è stata preventivamente pre<strong>di</strong>sposta una apposita griglia<br />
<strong>per</strong> “guidare” e co<strong>di</strong>ficare le interviste, attuate in numerosi momenti <strong>di</strong> incontro,<br />
realizzati principalmente con i singoli soggetti me<strong>di</strong>ante contatto <strong>di</strong>retto <strong>per</strong> ottenere<br />
un ottimale fead back.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
16
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
I quesiti oggetto <strong>di</strong> indagine sono stati preventivamente testati, allo<br />
scopo <strong>di</strong> consentire agli opinion leaders l’evidenziazione più chiara possibile<br />
delle problematiche e dei punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza rilevabili.<br />
L’obiettivo <strong>di</strong> fondo è stato ancora una volta quello <strong>di</strong> cercare <strong>di</strong> comprendere<br />
se sussistono in loco dei <strong>comuni</strong> denominatori, una con<strong>di</strong>visione anche latente<br />
su alcune linee <strong>di</strong> azione <strong>per</strong> uno sviluppo “con<strong>di</strong>visibile” del centro storico.<br />
Le valutazioni acquisite nei <strong>di</strong>versi momenti, essenzialmente nel mese<br />
<strong>di</strong> agosto 2003, sono state quin<strong>di</strong> valutate ed aggregate e sono riepilogate in<br />
stralcio nella seguente tavola che, <strong>per</strong> ogni quesito posto (<strong>come</strong> si può notare<br />
essenzialmente <strong>di</strong> natura “qualitativa”), riporta la valutazione “prevalente”, vale<br />
a <strong>di</strong>re maggiormente <strong>di</strong>ffusa.<br />
Ciò non toglie che alcune in<strong>di</strong>cazioni siano state anche <strong>di</strong> segno <strong>di</strong>verso,<br />
ma si ricorda ancora una volta che l’indagine non si vuole qualificare quale<br />
stu<strong>di</strong>o scientifico, bensì vuole rappresentare un ulteriore spunto <strong>per</strong> la <strong>di</strong>scussione,<br />
anche <strong>per</strong>ché associata ad una mera raccolta <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni non quantitative,<br />
liberamente riaggregate e interpretate dall’estensore.<br />
QUESITO RISULTANZA “PREVALENTE”<br />
Come ritiene l’accessibilità pedonale<br />
all’area del centro storico?<br />
Come ritiene localizzazione e <strong>di</strong>mensionamento<br />
delle aree parcheggio?<br />
Valutazioni sull’arredo urbano (illuminazione,<br />
pavimentazioni, etc.)<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
Circa il 70% delle in<strong>di</strong>cazioni evidenzia “buona” e la<br />
quota residuale a 100 “sufficiente”.<br />
La stessa è favorevole specialmente da nord, associandosi<br />
alle tre porte (da est ad ovest: San Michele,<br />
San Giuseppe, San Marco). Meno rilevante quella<br />
da piazza Catena e invece significativa quella da<br />
est (viale della Liberazione e viale San Francesco).<br />
Il problema si pone invece con riferimento <strong>ai</strong> parcheggi,<br />
in evidente deficit.<br />
Non favorevole, tale da non garantire una imme<strong>di</strong>ata<br />
fruibilità del centro storico. Oggi l’utente sempre<br />
più chiede <strong>di</strong> arrivare “fin sulla porta”.<br />
La carenza <strong>di</strong> parcheggi è rilevante e costituisce “il<br />
problema”. Ne mancano <strong>di</strong>verse centin<strong>ai</strong>a.<br />
Molte delle soluzioni prospettate dalla Amministrazione,<br />
alcune in cantiere, p<strong>ai</strong>ono “precarie”, temporanee<br />
e con un certo numero <strong>di</strong> posti auto già preattribuiti<br />
a residenti.<br />
Il giu<strong>di</strong>zio sugli sviluppi futuri è appena sufficiente.<br />
Il giu<strong>di</strong>zio prevalente (ca. 80%) è “buono”, specie<br />
<strong>per</strong> quanto riguarda le pavimentazioni.<br />
Alcune carenze si lamentano <strong>per</strong> aree fuori dal centro<br />
(viale Dante, viale Roma, viale San Francesco)<br />
nonché con riferimento <strong>ai</strong> beni “mobili” (fontane,<br />
panchine), non <strong>come</strong> qualità ma <strong>come</strong> numero;<br />
spesso sono limitati lasciando “spoglio” il luogo.<br />
L’illuminazione non pare ottimizzata e in molte vie<br />
non valorizza architettura e attività esistenti. Alcuni<br />
in<strong>di</strong>cano l’opportunità <strong>di</strong> installare insegne luminose<br />
e in<strong>di</strong>cazioni mirate.<br />
Le iniziative in questo ambito sarebbe opportuno<br />
fossero concertate fra Amministrazione, O<strong>per</strong>atori<br />
economici, altri soggetti che vivono in/il centro storico.<br />
17
Le attività commerciali del centro<br />
storico sono consolidate o soggette<br />
a rapido turn over ?<br />
Esistono in centro contenitori suscettibili<br />
<strong>di</strong> riuso <strong>per</strong> inse<strong>di</strong>amento<br />
<strong>di</strong> nuove attività commerciali o <strong>per</strong><br />
il potenziamento delle esistenti?<br />
Valutazioni sull’attività mercatale e<br />
connesse alle ricadute della stessa<br />
<strong>ai</strong> fini dello sviluppo del centro storico.<br />
Esistono attività artigianali e <strong>di</strong> servizio<br />
che potrebbero costituire un<br />
volano <strong>per</strong> lo sviluppo del centro<br />
storico ?<br />
Esistono iniziative <strong>comuni</strong> fra gli<br />
o<strong>per</strong>atori commerciali o paracommerciali<br />
(consorzi <strong>di</strong> via, etc.)?<br />
Ritiene sussistano le con<strong>di</strong>zioni <strong>per</strong><br />
pensare a iniziative congiunte fra<br />
o<strong>per</strong>atori (comitati, consorzi)?<br />
Ritiene praticabili iniziative <strong>di</strong> concertazione<br />
pubblico–privato <strong>per</strong> la<br />
valorizzazione del Centro Storico?<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Sono me<strong>di</strong>amente consolidate (almeno il 70-80%).<br />
In caso <strong>di</strong> rinnovi immobili o cessazioni la domanda<br />
in Riva è tale da portare a rapide riattivazioni.<br />
Le vetrine vuote censite non generano preoccupazione:<br />
si ritiene verranno anche queste fruite al più<br />
presto.<br />
Un deterrente, <strong>per</strong> quanto espresso tuttavia limitato,<br />
è rappresentato dagli elevatissimi canoni <strong>di</strong> locazione.<br />
La risposta pressoché generalizzata è che ne esistono<br />
pochissimi, forse solo uno.<br />
Le risposte sono varie, da un estremo all’altro.<br />
Prevale <strong>per</strong>ò la tesi <strong>di</strong> coloro che ritengono il mercato<br />
non sinergico, né oggi né in prospettiva, con le<br />
attività del centro storico. L’eventuale inserimento in<br />
centro non trova gran<strong>di</strong> consensi, non ritenendolo<br />
atto a valorizzare l’offerta del centro medesimo e<br />
associandosi a più svantaggi che vantaggi.<br />
La risposta generalizzata è negativa (con qualche<br />
<strong>di</strong>stinguo: “poche”, “limitatissime”).<br />
La risposta pressoché generalizzata è positiva (si<br />
in<strong>di</strong>cano: Ufficio Eventi, iniziative Natale – luminarie<br />
-, Comitato manifestazioni, etc.).<br />
La risposta generalizzata è positiva, anche <strong>per</strong>ché il<br />
centro storico <strong>di</strong> Riva, eventualmente allargato ad<br />
aree limitrofe, già rappresenta un centro commerciale<br />
naturale, con mix ampio e <strong>di</strong>versificato <strong>di</strong> offerta.<br />
Sono fondamentali.<br />
La parte pubblica è importante <strong>per</strong> uno stimolo continuo<br />
e <strong>per</strong> garantire il su<strong>per</strong>amento <strong>di</strong> logiche in<strong>di</strong>vidualistiche<br />
che spesso tendono a connotare i<br />
comportamenti dei singoli O<strong>per</strong>atori.<br />
In sostanza il pubblico potrebbe svolgere funzione<br />
<strong>di</strong> “pungolo”, anche <strong>per</strong> cercare <strong>di</strong> contribuire a<br />
“cambiare le teste” degli o<strong>per</strong>atori.<br />
18
1. PREMESSA<br />
PARTE III<br />
L’ANALISI CONDOTTA<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Il Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda è oggi all’attenzione <strong>di</strong> molti soggetti,<br />
tutti consapevoli della sua importanza nel <strong>per</strong>corso <strong>di</strong> sviluppo economico,<br />
culturale e sociale dell’intera città.<br />
Gli elementi <strong>di</strong> fondo della <strong>di</strong>scussione possono essere così riassunti:<br />
riconoscimento del centro storico (“centro commerciale naturale”) <strong>come</strong> una<br />
risorsa strategica <strong>per</strong> l’intera città, che impone interventi concertati ed integrati;<br />
riconoscimento del fatto che il Progetto ha una connotazione <strong>di</strong>namica, il<br />
che comporta <strong>come</strong> corollario la necessità <strong>di</strong> o<strong>per</strong>are “in progress”, adattando<br />
strategie ed o<strong>per</strong>atività all’evolversi <strong>di</strong> fattori endogeni ed esogeni al centro<br />
storico;<br />
le misure adottate devono essere sempre più “integrate”, posto che il mero<br />
abbellimento del centro storico, <strong>di</strong> <strong>per</strong> sé, non è garanzia <strong>di</strong> vitalità del medesimo.<br />
2. OBIETTIVI E METODOLOGIA<br />
Il progetto si pone l’obiettivo <strong>di</strong> riallacciare questa parte <strong>di</strong> città alla città<br />
stessa, al suo tessuto sociale ed economico.<br />
L’obiettivo dell’analisi è quello <strong>di</strong> acquisire ogni informazione utile <strong>per</strong> il<br />
Progetto, sia analizzando progetti <strong>di</strong> marketing urbano e territoriale, <strong>di</strong> urbanistica<br />
commerciale e documenti, lavori e iniziative già poste in essere da parte <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>versi Soggetti, sia o<strong>per</strong>ando una ricognizione dettagliata e intersettoriale della<br />
struttura esistente, <strong>per</strong> verificare la situazione in trend storico, rilevando punti <strong>di</strong><br />
forza e debolezza e in<strong>di</strong>cando possibili progettualità.<br />
Tali in<strong>di</strong>cazioni sono state in seguito elaborate dal Tavolo <strong>di</strong> concertazione,<br />
fino ad arrivare alle progettualità con<strong>di</strong>vise riportate al termine del Report.<br />
Si riporta in un apposito allegato la stessa check list compilata col fondamentale<br />
apporto degli Uffici comunali, punto <strong>di</strong> partenza <strong>per</strong> approfon<strong>di</strong>menti<br />
e verifiche.<br />
3. INQUADRAMENTO GENERALE<br />
Riva del Garda è comune situato in posizione strategica dal punto <strong>di</strong> vista<br />
turistico, sul più importante lago italiano. Si sviluppa su una ampia falcatura<br />
del lago, <strong>di</strong>stendendosi verso la piana del Sarca e le pen<strong>di</strong>ci del monte Brione,<br />
che la separa dal centro <strong>di</strong> Torbole, <strong>di</strong>stante pochi km.<br />
Il centro storico <strong>di</strong> Riva conserva valori artistici ed architettonici che ne<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
19
testimoniano storia e cultura.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
20
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Riva si affermò turisticamente alla fine del secolo scorso, con una crescita<br />
graduale fino alla prima Guerra Mon<strong>di</strong>ale. Diventata in seguito italiana, la<br />
citta<strong>di</strong>na è andata poi riacquisendo la sua connotazione turistica, con investimenti<br />
anche infrastrutturali continui, che la classificano oggi <strong>come</strong> una delle località<br />
più rinomate del Garda, con stagionalità turistica oltremodo estesa.<br />
Le origini <strong>di</strong> Riva risalgono ad un primo inse<strong>di</strong>amento retico, ampliato<br />
sotto il dominio romano. L’ubicazione dell’abitato originario non coincideva con<br />
l’attuale centro storico, ma era più a nord, oltre le mura me<strong>di</strong>oevali. Il passaggio<br />
dalla dominazione romana a quella longobarda avvenne nel VI secolo, portando<br />
alla istituzione della “corte regia” <strong>di</strong> Riva ed alla successiva unificazione del<br />
Sommolago al Trentino, dopo un lungo <strong>per</strong>iodo <strong>di</strong> appartenenza anche al vescovato<br />
veronese.<br />
Sempre più questa parte settentrionale del Garda venne ad acquisire<br />
un ruolo importante nella geografia economica dell’epoca, <strong>per</strong>no degli scambi<br />
commerciali tra la pianura ed il nord, a metà strada tra Veneto e Lombar<strong>di</strong>a.<br />
Riva seppe mantenere la propria autonomia amministrativa, sottomettendosi<br />
solo al potere giuris<strong>di</strong>zionale dei vescovi trentini. Anche se non può essere considerata<br />
una vera città stato comunale, nel corso del Me<strong>di</strong>oevo mantenne una<br />
propria in<strong>di</strong>pendenza, attestata ampiamente già dagli Statuti del 1274.<br />
La struttura urbana era articolata <strong>per</strong> poli, in cui il potere civile e quello<br />
religioso occupavano ciascuno un proprio spazio. Significativa, al riguardo, è la<br />
separazione funzionale delle tre piazze urbane, la cui formazione è contestuale<br />
all’impianto della città. La piazza ortomercato chiusa d<strong>ai</strong> portici scaligeri (ricostruita<br />
nel 1375), luogo <strong>di</strong> scambio principale che conservò la propria funzione<br />
fino alla seconda metà dell’800, è forse la più antica. Contigua, la vera piazza<br />
comunale con palazzo Pretorio, sede del potere municipale. Molto antica (prima<br />
del 1100) è piazza della Pieve, a ridosso delle mura sul Iato nord - est.<br />
Nel XV secolo la popolazione più abbiente <strong>di</strong> Riva ricavava i propri red<strong>di</strong>ti<br />
d<strong>ai</strong> traffici portuali e dal fiorente artigianato. Il XVI secolo non mo<strong>di</strong>ficò sostanzialmente<br />
il volto urbano e solo a partire dal XVII secolo ebbe inizio la trasformazione<br />
della città me<strong>di</strong>oevale. Il rapido aumento della popolazione – dalle<br />
1000 unità del 1473 alle 2500 del 1673 - richiese una sostanziale trasformazione<br />
delle tipologie e<strong>di</strong>lizie: sorsero molte case con più appartamenti, da affittare,<br />
in luogo della formula tipo dell’antica abitazione monofamigliare in proprietà. E’<br />
l’inizio del fenomeno degli accorpamenti <strong>di</strong> più cellule e della sopraelevazione<br />
degli e<strong>di</strong>fìci, fìno a raggiungere i quattro-cinque piani (tipologia palazzo).<br />
Fino alla metà del XIX secolo la città rimase chiusa all’interno della cinta<br />
me<strong>di</strong>oevale. È solo dopo la trasformazione <strong>di</strong> Riva in luogo <strong>di</strong> cura austro -<br />
ungarico che ebbe inizio l’e<strong>di</strong>ficazione esterna, nella campagna, con a<strong>per</strong>tura<br />
dei nuovi viali da passeggio (verso la chiesa dell’Inviolata e lungo le mura oltre<br />
l’antica fossa <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa, verso il 1860).<br />
Il centro storico subì le trasformazioni più ra<strong>di</strong>cali soprattutto durante la<br />
seconda metà del secolo, con l’avvento del fenomeno turistico mitteleuropeo,<br />
con molti e<strong>di</strong>fici della zona a lago che <strong>di</strong>vennero alberghi. Il resto del centro acquistò<br />
appetibilità turistica in tempi molto recenti.<br />
l gran<strong>di</strong> alberghi della belle epoque si concentrano attorno al porto e,<br />
oltre a caffè e negozi, occuparono molti piani terra resi liberi dal progressivo<br />
calo del traffico commerciale.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
21
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
La storia recente recu<strong>per</strong>a in parte il ruolo sostenuto da Riva nel Cinquecento<br />
nel settore industriale, con le attuali cartiere ed altre attività che ne<br />
fanno il terzo polo industriale del Trentino.<br />
Oggi Riva appare tuttavia un aggregato urbano fortemente terziarizzato,<br />
con forte <strong>di</strong>versifìcazione delle iniziative commerciali ed amministrative dei<br />
servizi e del sistema turistico.<br />
La notevole vitalità economica ha alimentato un processo <strong>di</strong> sviluppo a<br />
raggiera attorno alla città ottocentesca, con l’o<strong>di</strong>erno tessuto e<strong>di</strong>lizio (non solo<br />
residenziale, ma anche alberghiero, industriale e artigianale) che si è esteso in<br />
<strong>per</strong>iferia.<br />
Il commercio, in particolare, trova sempre più concentrazione lungo<br />
l’asse Riva – Arco, anche se prevalentemente sul territorio <strong>di</strong> Arco.<br />
Il centro storico <strong>di</strong> Riva ha subìto i contraccolpi <strong>di</strong> questa nuova evoluzione,<br />
con abbandono delle porzioni meno appetibili e, in particolare, con riduzione<br />
della funzione alloggiativa, prevalentemente <strong>per</strong> far posto a iniziative calibrate<br />
sul fenomeno turistico, il che porta ad uno spostamento stagionale dell'asse<br />
urbano, con carico antropico – specie nell’area porto - elevato in stagione e<br />
contenuto al <strong>di</strong> fuori.<br />
Il centro storico si affaccia <strong>di</strong>rettamente<br />
sul lago, con la Piazza III<br />
Novembre circondata d<strong>ai</strong> portici del<br />
‘300, delimitata da costruzioni in stile<br />
lombardo - veneto e dove si trovano la<br />
Torre Apponale (del 1220), il Palazzo<br />
Pretorio (sec. XIV) e il Palazzo del <strong>Comune</strong>,<br />
antecedente il 1200 e ricostruito<br />
d<strong>ai</strong> Veneziani alla fine del Quattrocento.<br />
co.<br />
In centro storico ricade poi la famosa Rocca, che ospita il Museo Civi-<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
22
4. POPOLAZIONE E RESIDENZIALITA’<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
In seguito è descritta la situazione socio - economica dell’ambito <strong>di</strong> riferimento.<br />
L’analisi è articolata con riferimento: da un lato, al contesto demografico;<br />
dall’altro, al sistema economico latu sensu <strong>di</strong>saggregato nei principali settori.<br />
Si è ritenuto <strong>di</strong> mantenere sullo sfondo la descrizione delle <strong>di</strong>namiche<br />
in atto in ambiti più ampi (essenzialmente la Provincia <strong>di</strong> Trento).<br />
4.1. L’ANALISI CONDOTTA<br />
4.1.1. IL CONTESTO GENERALE<br />
Il comune <strong>di</strong> Riva del Garda presenta uno sviluppo della popolazione<br />
accentuato nel corso degli ultimi cinquanta anni.<br />
Al censimento 1951 contava 9.874 abitanti; a quello 1961 i residenti<br />
sono 10.711 e 12.114 <strong>di</strong>eci anni dopo. Ancora rilevante il successivo incremento:<br />
a fine 1981 si contano 13.233 residenti. Al 1991 il trend si conferma, raggiungendo<br />
i 13.431 abitanti. Il dato 2000 rileva una evoluzione a quota 14.726.<br />
Nel <strong>per</strong>iodo analizzato Riva d/Garda ha s<strong>per</strong>imentato una crescita del 50%.<br />
Il dato aggiornato, fornito dal <strong>Comune</strong> e arrotondato <strong>ai</strong> fini del presente<br />
elaborato, in<strong>di</strong>vidua circa 15.000 residenti.<br />
A livello <strong>di</strong> mera in<strong>di</strong>cazione p<strong>ai</strong>ono significative alcune informazioni<br />
che, seppure non aggiornatissime 5 , offrono alcuni spunti <strong>di</strong> riflessione.<br />
Riva del Garda è un comune con una popolazione me<strong>di</strong>amente anziana.<br />
Infatti, il livello <strong>di</strong> senilizzazione dei residenti (in<strong>di</strong>viduato dal rapporto<br />
nati/morti nel <strong>per</strong>iodo 1993/95) è <strong>per</strong> Riva inferiore all’unità, pari <strong>per</strong> la precisione<br />
a 0,94 da rapportare ad una me<strong>di</strong>a provinciale <strong>di</strong> 1,029.<br />
Un importante in<strong>di</strong>catore attiene alla “potenzialità demografica del comune”.<br />
Il dato al 1996 è <strong>per</strong> Riva positivo. Infatti, a <strong>comuni</strong> economicamente<br />
deboli corrisponde un valore basso dell’in<strong>di</strong>catore, che cresce da 1 a 9: Riva<br />
vale 7.<br />
Il rapporto fra gli ultrasessantaquattrenni ed i giovani fino a quin<strong>di</strong>ci<br />
anni (dato 1991, <strong>come</strong> i seguenti), rapporto che al crescere in<strong>di</strong>vidua una maggiore<br />
tendenza al progressivo invecchiamento della popolazione, <strong>per</strong> Riva è <strong>di</strong><br />
1,348, riscontrandosi una presenza della fascia più anziana me<strong>di</strong>amente più<br />
elevata rispetto alla me<strong>di</strong>a provinciale (1,297).<br />
Il parametro che misura il grado <strong>di</strong> attrattività in relazione al fenomeno<br />
del pendolarismo (più elevato è il rapporto, più il comune a cui esso corrisponde<br />
è meta appetibile <strong>per</strong> lavoratori e/o studenti), nel caso <strong>di</strong> Riva è negativo <strong>per</strong><br />
0,0139. Il valore me<strong>di</strong>o provinciale è <strong>di</strong> 0,190. Ciò in<strong>di</strong>ca una maggiore evasione<br />
e pendolarismo in uscita, un possibile in<strong>di</strong>catore <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio.<br />
5 sono estrapolate dallo stu<strong>di</strong>o del 1997 propedeutico alla stesura della cd. “Legge sulla montagna”, stu<strong>di</strong>o<br />
che analizzava i <strong>comuni</strong> trentini attraverso 66 variabili<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
23
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Infine, il parametro che rapporta la quota <strong>di</strong> residenti attivi nel settore<br />
terziario sul totale residenti attivi vale 53,3% <strong>per</strong> la provincia 6 . In Riva il parametro<br />
è su<strong>per</strong>iore alla me<strong>di</strong>a provinciale e pari al 68%, ciò denunciando un sistema<br />
economico fortemente terziarizzato.<br />
4.1.2. IL CENTRO STORICO<br />
Limitatamente all’area del centro storico, si evidenzia che a fronte <strong>di</strong><br />
una popolazione comunale <strong>di</strong> 15.000 unità oggi vi ricadono 1.060 residenti,<br />
dunque una <strong>per</strong>centuale pari al 7,06%, il che manifesta <strong>come</strong> tale ambito svolga<br />
una limitata funzione alloggiativa.<br />
Residenti nel comune e in Centro Storico (2003)<br />
c e n t r o s t o r i c o r e s t o d e l c o m u n e<br />
re s id e n t i 1 . 0 6 0 1 3 . 9 4 0<br />
r e s t o d e l c o m u n e<br />
9 2 , 9 3 %<br />
c e n t r o s t o r ic o<br />
7 , 0 7 %<br />
O<strong>per</strong>ando un salto in<strong>di</strong>etro si rileva che nel 1991 i residenti nell’area<br />
centrale erano 1.138, da rapportare ad un totale comunale <strong>di</strong> 13.431 unità.<br />
Dunque, l’incidenza del centro storico era dell’8,47%, quasi un punto <strong>per</strong>centuale<br />
e mezzo su<strong>per</strong>iore rispetto a quella attuale.<br />
Nel corso dell’ultimo decennio il centro storico <strong>di</strong> Riva ha <strong>per</strong>so 78 unità,<br />
una contrazione pari al 6,85%, certamente significativa.<br />
Il peso della residenzialità del centro storico rispetto al totale comunale,<br />
<strong>come</strong> detto, è decrementato dall’8,47% al 7,07%.<br />
Residenti nel comune e in Centro Storico (1991)<br />
c e n t r o s t o r ic o r e s t o d e l c o m u n e<br />
r e s id e n t i 1 . 1 3 8 1 2 . 2 9 3<br />
r e s t o d e l c o m u n e<br />
9 1 ,5 3 %<br />
6 maggiore è il valore tanto più terziarizzato è il sistema economico<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
c e n t r o s t o r i c o<br />
8 , 4 7 %<br />
24
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Il grafico seguente riassume il trend storico 1991/2003 con riferimento<br />
al solo centro storico.<br />
Trend riferito alla demografica del Centro Storico (1991/2003)<br />
1991 2003<br />
residenti C.S. 1.138 1.060<br />
incidenza C.S./comune 8,47% 7,07%<br />
residenti<br />
1.200<br />
1.150<br />
1.100<br />
1.050<br />
1.000<br />
1.138<br />
8,47%<br />
1.060<br />
1991 2003<br />
residenti C.S. incidenza C.S./comune<br />
Le spiegazioni a tale <strong>di</strong>namica sono molteplici, alcune delle quali già<br />
esposte.<br />
Si è avuto uno sviluppo del terziario pubblico e privato nel centro storico<br />
che, tipicamente, contrasta con la residenzialità.<br />
Il costo degli immobili, e <strong>di</strong> conseguenza le locazioni, così <strong>come</strong> le <strong>di</strong>fficoltà<br />
negli spostamenti e nel trovare soluzioni <strong>per</strong> il parcheggio, sono fattori che<br />
scoraggiano la residenzialità.<br />
Tuttavia, si evidenzia che la su<strong>per</strong>ficie abitativa pro – capite al 1991<br />
(rapporto fra la su<strong>per</strong>ficie totale delle abitazioni e la numerica residenti) non<br />
conferma appieno <strong>per</strong> Riva del Garda la <strong>di</strong>namica allargata che vede le su<strong>per</strong>fici<br />
abitative <strong>di</strong>sponibili in <strong>di</strong>retta correlazione con il costo immobiliare degli e<strong>di</strong>fici,<br />
a sua volta associato alla appetibilità del sito. Infatti, il valore è <strong>di</strong> 35 mq. pro capite<br />
a livello provinciale ma a Riva si ha un valore più elevato, pari a 38 mq. pro<br />
– capite, con una su<strong>per</strong>ficie me<strong>di</strong>a <strong>per</strong> abitazione <strong>di</strong> 92 mq..<br />
4.2. CONCLUSIONI E PROPOSTE<br />
L’analisi storica rileva una riduzione della popolazione residente in centro<br />
storico sia in valore assoluto sia, dato più significativo, <strong>come</strong> incidenza sul<br />
totale comunale.<br />
La <strong>di</strong>namica è ancora più sfavorevole se si considera che i residenti<br />
hanno una notevole influenza sulla vivacità sociale e sulla vivibilità, nella fattispecie,<br />
del centro storico, anche se va rilevato che questi soggetti rappresentano<br />
“solo” una quota parte dei fruitori abituali del centro. A questi, infatti, devono<br />
sommarsi i pendolari, specialmente <strong>per</strong> motivi <strong>di</strong> lavoro.<br />
Pare importante attuare misure volte a incentivare la residenzialità in<br />
centro storico, specie con riferimento alla fascia delle famiglie (che garantiscono<br />
una vivibilità piena del centro grazie <strong>ai</strong> bambini) e degli anziani, anche applicando<br />
agevolazioni <strong>per</strong> l’attribuzione a tali soggetti <strong>di</strong> appartamenti, non ultimo<br />
promuovendo il ricorso a coo<strong>per</strong>ative e<strong>di</strong>lizie.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
7,07%<br />
9,00%<br />
8,50%<br />
8,00%<br />
7,50%<br />
7,00%<br />
6,50%<br />
6,00%<br />
incidenza<br />
25
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Si dovrebbe altresì scoraggiare la realizzazione <strong>di</strong> alloggi <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni<br />
(monolocali, mini) e spingere <strong>per</strong> l’utilizzo <strong>di</strong> spazi “improduttivi”, <strong>per</strong>altro<br />
molto limitati a Riva, a fini sociali.<br />
L’Amministrazione comunale potrebbe utilizzare più incisivamente misure<br />
quali quella connessa all’ICI <strong>per</strong> le abitazioni non occupate, incentivandone<br />
la fruizione (essenzialmente <strong>per</strong> locazione) ma anche premiando con esenzioni<br />
temporanee o riduzioni quei privati che mutano destinazioni d’uso da uffici in alloggio.<br />
Si ritiene pregiu<strong>di</strong>ziale considerare prioritaria la soluzione dei problemi<br />
<strong>di</strong> parcheggio riferiti alle famiglie del centro storico, alcune centin<strong>ai</strong>a, con rilevantissimi<br />
problemi <strong>di</strong> sosta.<br />
5. COMMERCIO AL DETTAGLIO<br />
5.1. L’ANALISI CONDOTTA<br />
Il centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda presenta una offerta commerciale al<br />
dettaglio (a posto fisso) che risulta sostanzialmente connotata ed associabile a<br />
tre fattori:<br />
elevato numero <strong>di</strong> esercizi;<br />
su<strong>per</strong>ficie me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>per</strong> singolo esercizio molto contenuta, con circa<br />
il 95% del totale attività dell’area centrale che appartiene alla fascia <strong>di</strong>mensionale<br />
del vicinato 7 ;<br />
pressoché totale presenza <strong>di</strong> esercizi del settore non alimentare (circa il<br />
90%).<br />
5.1.1. NUMERO ESERCIZI<br />
ciali.<br />
La situazione attuale in<strong>di</strong>vidua in centro storico 180 esercizi commer-<br />
Rappresentano il 50,28% del numero complessivo degli esercizi o<strong>per</strong>anti<br />
sul territorio comunale (358).<br />
Si ricorda, a titolo <strong>di</strong> confronto, che la popolazione del centro storico è<br />
invece pari al 7,07% del totale comunale.<br />
Dunque, il centro storico è connotato <strong>per</strong> una elevata densità <strong>di</strong> negozi,<br />
almeno in termini quantitativi, su<strong>per</strong>iore <strong>di</strong> circa 7 volte rispetto alla densità rilevata<br />
in relazione alla demografica.<br />
7 <strong>per</strong> Riva del Garda la classe con esercizi fino a 150 m 2 <strong>di</strong> su<strong>per</strong>ficie netta <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
26
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Numero esercizi al dettaglio: comune e Centro Storico (2003)<br />
c e n t r o s t o r i c o r e s t o d e l c o m u n e<br />
n u m e r o e s e r c iz i 1 8 0 1 7 8<br />
r e s t o d e l c o m u n e<br />
4 9 , 7 2 %<br />
no 186.<br />
c e n t r o s t o r ic o<br />
5 0 , 2 8 %<br />
Nel 1994 gli esercizi posizionati nell’area del centro storico antico era-<br />
Rappresentavano appena meno del 50% del numero complessivo degli<br />
esercizi o<strong>per</strong>anti sul territorio comunale (373).<br />
Numero esercizi al dettaglio: comune e Centro Storico (1994)<br />
c e n t r o s t o r ic o r e s t o d e l c o m u n e<br />
n u m e r o e s e r c i z i 1 8 6 1 8 7<br />
re st o d e l c o m u n e<br />
5 0 ,1 3 %<br />
c e n t ro st o ric o<br />
4 9 ,8 7 %<br />
In sostanza, nel <strong>per</strong>iodo 1994/2003 Riva del Garda ha s<strong>per</strong>imentato<br />
una contrazione <strong>di</strong> 15 attività commerciali, pari al 4,02%.<br />
Detto trend è riferibile <strong>per</strong> 6 unità al centro storico (che ha dunque <strong>per</strong>so<br />
il 3,22% della sua offerta) mentre le altre 9 attività erano esterne al centro<br />
medesimo, ambito (quello esterno) connotato da una involuzione più accentuata,<br />
pari al 4,81%.<br />
In sintesi, in termini <strong>di</strong> numero <strong>di</strong> esercizi il centro storico si è impoverito<br />
in valore assoluto (da 186 a 180 punti ven<strong>di</strong>ta) ma, <strong>per</strong> effetto della <strong>di</strong>namica<br />
meno sfavorevole s<strong>per</strong>imentata dallo stesso rispetto al resto del territorio comunale,<br />
ha scontato un lieve miglioramento delle proprie posizioni, arrivando a giustificare<br />
nel 2003 il 50,28% del totale esercizi comunali, rispetto al 49,87% del<br />
non lontano 1994.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
27
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Trend riferito al numero esercizi del Centro Storico (1994/2003)<br />
1994 2003<br />
numero esercizi C.S. 186 180<br />
incidenza C.S./comune 49,87% 50,28%<br />
numero esercizi CS<br />
200<br />
190<br />
180<br />
170<br />
160<br />
150<br />
186<br />
49,87%<br />
180<br />
1994 2003<br />
50,28%<br />
numero esercizi C.S. incidenza C.S./comune<br />
5.1.2. SUPERFICI NETTE DI VENDITA<br />
Si passa ora ad esaminare lo sviluppo delle aree commerciali, <strong>ai</strong> due<br />
<strong>di</strong>versi livelli territoriali.<br />
La su<strong>per</strong>ficie netta <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta a livello comunale vale oggi 36.583 m 2 ,<br />
dei quali 12.102 m 2 sono posizionati proprio in centro storico.<br />
Trattasi <strong>di</strong> una quota pari al 33,08% del totale su<strong>per</strong>fici censite a livello<br />
comunale; <strong>per</strong>tanto, il centro storico in termini <strong>di</strong> su<strong>per</strong>fici riveste un peso ampiamente<br />
inferiore rispetto a quello cui si associa considerando e valutando la<br />
mera numerica delle attività.<br />
55,00%<br />
53,00%<br />
51,00%<br />
49,00%<br />
47,00%<br />
45,00%<br />
Su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta esercizi: comune e Centro Storico (2003)<br />
c e n t r o s t o r i c o r e s t o d e l c o m u n e<br />
s u p e r fic ie n e t t a v e n d it a 1 2 . 1 0 2 2 4 . 4 8 1<br />
r e s t o d e l c o m u n e<br />
6 6 , 9 2 %<br />
c e n t r o s t o r ic o<br />
3 3 , 0 8 %<br />
Tornando al 1994 si rileva che gli esercizi del centro storico si associavano<br />
a 11.714 m 2 <strong>di</strong> aree espositive, uno sviluppo <strong>di</strong> 388 m 2 in meno rispetto a<br />
quelle attuali.<br />
La crescita della su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta in centro storico è stata pari nel<br />
<strong>per</strong>iodo considerato al 3,31%.<br />
Nello stesso <strong>per</strong>iodo (1994/2003) <strong>per</strong> l’intero comune l’evoluzione è<br />
stata tale da rilevare una sostanziale stabilità: da 35.682 a 36.583 m 2 .<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
incidenza<br />
28
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta esercizi: comune e Centro Storico (1994)<br />
c e n t r o s t o r ic o r e s t o d e l c o m u n e<br />
s u p e r ficie n e t t a v e n d it a 1 1 . 7 1 4 2 3 . 9 6 8<br />
r e st o d e l c o m u n e<br />
6 7 ,1 7 %<br />
c e n t r o s t o r ic o<br />
3 2 , 8 3 %<br />
In sintesi, nell’arco temporale considerato il centro storico in termini <strong>di</strong><br />
su<strong>per</strong>fici ha s<strong>per</strong>imentato una lieve evoluzione, sia in valore assoluto (da 11.714<br />
a 12.102 m 2 ) che in rapporto al contesto urbano allargato (con incidenza cresciuta<br />
dal 32,83% al 33,08%).<br />
Quanto detto viene riassunto con imme<strong>di</strong>atezza nel grafico <strong>di</strong> seguito<br />
riportato.<br />
Trend riferito alle su<strong>per</strong>fici <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta in Centro Storico (1994/2003)<br />
1994 2003<br />
s.n.v. C.S. 11.714 12.102<br />
incidenza C.S./comune 32,83% 33,08%<br />
s.n.v. C.S.<br />
12.500<br />
12.000<br />
11.500<br />
11.000<br />
10.500<br />
10.000<br />
11.714<br />
32,83%<br />
12.102<br />
1994 2003<br />
s.n.v. C.S. incidenza C.S./comune<br />
33,08%<br />
35,00%<br />
34,00%<br />
33,00%<br />
32,00%<br />
31,00%<br />
30,00%<br />
5.1.3. SUPERFICIE NETTA DI VENDITA MEDIA PER ESERCIZIO<br />
Con riferimento alle <strong>di</strong>mensioni degli esercizi, si rileva che oggi la su<strong>per</strong>ficie<br />
me<strong>di</strong>a netta <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>per</strong> singola realtà è in centro storico pari a 67,23<br />
m 2 , da rapportare <strong>ai</strong> 102,19 m 2 rilevati a livello comunale.<br />
Pertanto i negozi dell’area centrale hanno uno sviluppo più contenuto<br />
del 35% rispetto al valore me<strong>di</strong>o comunale.<br />
Il dato provinciale, che potrebbe essere utile <strong>per</strong> una ulteriore comparazione,<br />
purtroppo non risulta omogeneo in quanto fa riferimento a fine <strong>di</strong>cembre<br />
1998; si è deciso tuttavia <strong>di</strong> riportarlo nei grafici, pur con questa doverosa<br />
avvertenza e senza ulteriori commenti.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
incidenza<br />
29
Su<strong>per</strong>fici me<strong>di</strong>e <strong>per</strong> esercizio (2003)<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
c e n t r o s t o r ic o c o m u n e p r o v i n c ia<br />
s u p .n e t t a v e n d i t a 6 7 ,2 3 1 0 2 ,1 9 1 1 1 ,0 0<br />
s n v<br />
1 2 0<br />
1 0 0<br />
8 0<br />
6 0<br />
4 0<br />
2 0<br />
0<br />
6 7 ,2 3<br />
1 0 2 ,1 9<br />
1 1 1 ,0 0<br />
c e n t r o s t o r ic o c o m u n e p r o vin c ia<br />
In serie storica, nel <strong>per</strong>iodo considerato la su<strong>per</strong>ficie me<strong>di</strong>a riferita <strong>ai</strong><br />
soli esercizi siti nel centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda passa da 62,97 a 67,23 m 2 ,<br />
una evoluzione pari al 6,76%.<br />
Nello stesso arco temporale a livello comunale il valore in argomento<br />
incrementa invece d<strong>ai</strong> 95,66 m 2 iniziali (valore inferiore rispetto a quello me<strong>di</strong>o<br />
provinciale, che si attestava sui 100 m 2 ) <strong>ai</strong> 102,19 m 2 <strong>di</strong> oggi, una evoluzione del<br />
6,82%, che appare dunque del tutto simile a quella che ha connotato il centro<br />
storico.<br />
Trattasi <strong>di</strong> un andamento “atipico”, che si spiega col mancato sorgere<br />
in Riva del Garda <strong>di</strong> <strong>centri</strong> commerciali artificiali o <strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />
poste al <strong>di</strong> fuori del contesto centrale, tali da portare ad un dato me<strong>di</strong>o comunale<br />
“gonfiato”.<br />
Su<strong>per</strong>fici me<strong>di</strong>e <strong>per</strong> esercizio (1994)<br />
c e n t r o s t o r i c o c o m u n e p r o v i n c i a<br />
s u p . n e t t a v e n d i t a 6 2 , 9 7 9 5 , 6 6 1 0 0 , 2 9<br />
s n v<br />
1 2 0<br />
1 0 0<br />
8 0<br />
6 0<br />
4 0<br />
2 0<br />
0<br />
6 2 ,9 7<br />
9 5 ,6 6<br />
1 0 0 ,2 9<br />
c e n t r o s t o r ic o c o m u n e p r o v in c ia<br />
Il numero <strong>di</strong> esercizi particolarmente elevato e la su<strong>per</strong>ficie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />
degli stessi me<strong>di</strong>amente contenuta, rende evidente la naturale vocazione del<br />
centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda a connotarsi e quin<strong>di</strong> ad assumere la conformazione<br />
<strong>di</strong> “Centro Commerciale Naturale”.<br />
Le <strong>di</strong>mensioni più contenute delle attività site nelle zone centrali sono<br />
tuttavia una costante a qualunque livello territoriale, <strong>per</strong> una serie <strong>di</strong> fattori economici<br />
e logistici che rendono maggiormente onerose le attivazioni <strong>di</strong> esercizi <strong>di</strong><br />
elevate su<strong>per</strong>fici nel cuore citta<strong>di</strong>no (costo degli immobili, accessibilità e parcheggi).<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
30
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
5.1.4. DENSITA’ COMMERCIALE IN RAPPORTO AI RESIDENTI<br />
Molto elevato risulta in centro storico il numero <strong>di</strong> esercizi commerciali<br />
al dettaglio in rapporto <strong>ai</strong> “soli” residenti, riscontrandosi nell’area centrale un valore<br />
pari a 169,81 attività ogni 1000 residenti.<br />
Anche la me<strong>di</strong>a comunale risulta elevata (quasi 25), certamente su<strong>per</strong>iore<br />
rispetto alla me<strong>di</strong>a provinciale (si ricorda che il dato provinciale non è omogeneo).<br />
Numero esercizi <strong>per</strong> 1000 residenti (2003)<br />
c e n t r o s t o r i c o c o m u n e p r o v i n c ia<br />
e s e r c i z i / 1 0 0 0 a b . 1 6 9 , 8 1 2 4 , 1 7 1 6 , 4 8<br />
n .e s ./ 1 0 0 0 a b .<br />
1 8 0<br />
1 5 0<br />
1 2 0<br />
9 0<br />
6 0<br />
3 0<br />
0<br />
1 6 9 ,8 1<br />
2 4 ,1 7<br />
1 6 ,4 8<br />
c e n t r o s t o r ic o c o m u n e p r o v in c ia<br />
Non si ritiene utile spendere ulteriori parole al riguardo, in quanto l'offerta<br />
commerciale del centro storico è chiaramente finalizzata a sod<strong>di</strong>sfare i picchi<br />
<strong>di</strong> domanda connessi alla stagione turistica, sui quali tende a <strong>di</strong>mensionarsi.<br />
Anche in connessione a quanto appena espresso, in centro storico<br />
appare decisamente rilevante anche la stessa su<strong>per</strong>ficie commerciale sempre<br />
rapportata a 1.000 residenti.<br />
Il dato attuale riporta ad<strong>di</strong>rittura 11.417 m 2 <strong>per</strong> 1.000 abitanti. Per Riva<br />
del Garda il parametro vale invece circa un quinto, <strong>per</strong> la precisione 2.469 m 2 ,<br />
valore comunque <strong>di</strong> molto su<strong>per</strong>iore rispetto alla me<strong>di</strong>a provinciale, ampiamente<br />
al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> quota 2.000 m 2 <strong>per</strong> 1.000 abitanti.<br />
Su<strong>per</strong>ficie netta <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta <strong>per</strong> 1000 residenti (2003)<br />
c e n t r o s t o r i c o c o m u n e p r o v i n c i a *<br />
s . n . v . / 1 0 0 0 a b . 1 1 . 4 1 7 , 0 0 2 . 4 6 9 , 0 0 1 . 8 3 0 , 0 0<br />
s n v / 1 0 0 0 a b .<br />
1 2 . 0 0 0<br />
1 0 . 0 0 0<br />
8 . 0 0 0<br />
6 . 0 0 0<br />
4 . 0 0 0<br />
2 . 0 0 0<br />
0<br />
1 1 . 4 1 7 , 0 0<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
2 . 4 6 9 , 0 0<br />
1 . 8 3 0 , 0 0<br />
c e n t r o s t o r ic o c o m u n e p r o v in c ia *<br />
31
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
5.1.5. L’OFFERTA COMMERCIALE PER FASCIA DIMENSIONALE<br />
Passando ad un esame più analitico, si rileva che nel centro storico<br />
sono presenti quasi esclusivamente esercizi <strong>di</strong> vicinato 8 .<br />
Infatti, 171 punti ven<strong>di</strong>ta sui 180 del centro storico (una <strong>per</strong>centuale del<br />
95%) ricadono in tale range <strong>di</strong>mensionale.<br />
Le me<strong>di</strong>e strutture 9 - sempre limitatamente al centro storico - sono in<br />
tutto 9 e in rapporto <strong>ai</strong> 180 esercizi ivi posizionati pesano <strong>per</strong> il 5%.<br />
Del tutto assenti risultano infine le gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.<br />
L’offerta del centro storico appare in sintesi poco “moderna” <strong>come</strong> <strong>di</strong>mensioni,<br />
con realtà poco sviluppate che, tipicamente, non svolgono ruolo <strong>di</strong> attrattori<br />
se prese a se stanti, mentre sono prioritariamente <strong>di</strong>rette alla sod<strong>di</strong>sfazione<br />
<strong>di</strong> esigenze <strong>di</strong> consumo elementari e quoti<strong>di</strong>ane, sia nei confronti dei residenti<br />
che, in particolare, dei turisti, il target principale <strong>di</strong> riferimento.<br />
Offerta commerciale del centro storico <strong>per</strong> classe <strong>di</strong>mensionale (2003)<br />
v ic in a t o m e d ie g r a n d i<br />
n u m e r o e s e r c i z i 1 7 1 9 0<br />
m e d i e<br />
5 %<br />
v i c i n a t o<br />
9 5 %<br />
5.1.6. L’OFFERTA COMMERCIALE PER MERCEOLOGIA<br />
In relazione alla tipologia <strong>di</strong> offerta (limitatamente <strong>ai</strong> due soli settori –<br />
alimentari e non alimentari - previsti dal decreto legislativo Bersani e ripresi dalla<br />
legge provinciale 8 maggio 2000, n.4), risulta in<strong>di</strong>cativa la tavola <strong>di</strong> seguito riportata.<br />
E’ evidente che in centro storico gli esercizi non alimentari sono più<br />
presenti rispetto agli alimentari/misti, e ciò anche o<strong>per</strong>ando un confronto con<br />
me<strong>di</strong>e riferite a contesti territoriali più allargati.<br />
Nel centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda le attività non alimentari toccano<br />
una incidenza pari all’89,44%, risultando 161 su 180 totali. A livello <strong>di</strong> comparazione<br />
si ricorda che il settore non alimentari a livello comunale giustifica una<br />
<strong>per</strong>centuale pari al 79,32%, data da 284 unità su 358 totali.<br />
8 la classe <strong>di</strong>mensionale del vicinato <strong>per</strong> Riva del Garda comprende le strutture che ricadono nel range da 0<br />
fino a 150 m 2 <strong>di</strong> su<strong>per</strong>ficie netta <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />
9 quelle che ricadono nel range da 150 fino a 800 m 2 <strong>di</strong> su<strong>per</strong>ficie netta <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
32
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Offerta commerciale del centro storico <strong>per</strong> tipologia merceologica (2003)<br />
C e n t r o S t o r ic o R e s t o c o m u n e T o t a l e c o m u n e<br />
A l im e n t a r i /M is t i 1 9 5 5 7 4<br />
N o n A l im e n t a r i 1 6 1 1 2 3 2 8 4<br />
T o t a l e 1 8 0 1 7 8 3 5 8<br />
N u m e ro e s e rc iz i<br />
1 0 0 %<br />
8 0 %<br />
6 0 %<br />
4 0 %<br />
2 0 %<br />
0 %<br />
1 6 1<br />
1 9<br />
1 2 3<br />
5 5<br />
C e n tro S to ric o R e s to c o m u n e<br />
A lim e n ta ri/M is ti N o n A lim e n ta ri<br />
Tale elevata <strong>di</strong>ffusione delle attività non alimentari in centro storico si<br />
ha anche limitando l’analisi alle sole me<strong>di</strong>e strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, che <strong>come</strong> detto<br />
sono “rare”, giustificando solo il 5% del totale attività.<br />
Infatti, fra le me<strong>di</strong>e strutture site in centro ben otto su nove totali sono<br />
ascrivibili al settore non alimentare.<br />
5.1.7. IL COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE<br />
Si rileva da subito <strong>come</strong> in questo caso non sia <strong>di</strong>sponibile l’analisi dettagliata<br />
in serie storica, anche se da informazioni acquisite sempre con la preziosa<br />
collaborazione degli Uffici comunali si evidenzia che non ci sono state variazioni<br />
significative nel corso dell’ultimo decennio, con numero <strong>di</strong> posteggi sui<br />
mercati pressoché invariato, fatta salva la Fiera <strong>di</strong> Sant’Andrea <strong>per</strong> la quale è<br />
previsto un riassorbimento progressivo <strong>di</strong> 80 posteggi, che andranno dunque,<br />
<strong>come</strong> si usa <strong>di</strong>re, ”ad esaurimento”.<br />
A livello dell’intero comune, risultano assenti i mercati co<strong>per</strong>ti.<br />
Numerosi sono invece i posteggi <strong>di</strong> mercato, che in gran parte sono riferibili<br />
a tre mercati su aree pubbliche, <strong>di</strong> cui i due minori siti proprio nel centro<br />
storico. Contano complessivi otto posteggi e sono caratterizzati da una frequenza<br />
giornaliera. Sono mercati specializzati e si associano ad un favorevole impatto<br />
visivo.<br />
Consistenza ambulantato (2003)<br />
TIPOLOGIA NUMERO<br />
Mercati co<strong>per</strong>ti 0<br />
Mercati su aree pubbliche 3<br />
Mercati (in<strong>di</strong>viduare) Data/frequenzasvolgimento Posteggi<br />
PIAZZA ERBE (MISTO) giornaliero 5<br />
PIAZZA CATENA (MISTO) giornaliero (stagionale) 3<br />
E’ presente, subito fuori dal centro storico, un rilevante mercato mensile<br />
che <strong>di</strong>venta bimensile limitatamente alla stagione estiva. Lo sviluppo è limitrofo<br />
a viale Dante, con data <strong>di</strong> svolgimento il mercoledì.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
33
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Le attività mercatali, in particolare il mercato mensile appena ricordato,<br />
generano talune problematiche connesse alla viabilità, con problemi <strong>di</strong> congestione<br />
del traffico “a<strong>di</strong>acente” ed alla occupazione <strong>di</strong> parcheggi, e ciò secondo<br />
numerose in<strong>di</strong>cazioni raccolte dagli opinion leaders.<br />
Mercato giornaliero <strong>di</strong> Piazza Erbe<br />
In centro storico è poi attiva una importante manifestazione annuale.<br />
Trattasi della Fiera <strong>di</strong> Sant’Andrea, che cade il 30 novembre. In considerazione<br />
dell’elevato numero <strong>di</strong> “banchi” (390 più 80 “in esaurimento”), genera<br />
anch’essa problemi importanti connessi a viabilità e parcheggi.<br />
In ottica prospettica, gli opinion leaders ritengono che non vi siano aree<br />
oggi non fruite che potrebbero prestarsi <strong>per</strong> aree mercatali (anche co<strong>per</strong>te) o<br />
<strong>per</strong> luoghi <strong>di</strong> esposizioni, mostre e attività varie a carattere <strong>per</strong>io<strong>di</strong>co.<br />
Inoltre, non ritengono generalmente (con alcune eccezioni) che il mercato<br />
mensile possa essere gestito ed utilizzato <strong>come</strong> motore e punto <strong>di</strong> forza<br />
“da spendere” <strong>per</strong> uno sviluppo del centro storico.<br />
5.2. CONCLUSIONI E PROPOSTE<br />
Un punto <strong>di</strong> forza del centro storico, che potrebbe <strong>di</strong>ventare punto <strong>di</strong><br />
eccellenza, è che grazie alla gradevolezza dell’arredo urbano ed alla assenza <strong>di</strong><br />
degrado e <strong>per</strong>icolosità, tale area risulta oltremodo piacevole, aspetto che ha ricadute<br />
<strong>di</strong>rette sulle potenzialità del commercio tra<strong>di</strong>zionale.<br />
L’analisi condotta rileva una rete <strong>di</strong>stributiva che, già parcellizzata a livello<br />
comunale, nel centro storico lo è ancora <strong>di</strong> più, con esercizi <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni<br />
me<strong>di</strong>e contenute, essenzialmente riferiti alla classe <strong>di</strong>mensionale del vicinato e<br />
quasi esclusivamente a merceologie non alimentari, spesso con una proposta<br />
che tende a “sovrapporsi”.<br />
Il centro storico, dove non si rileva alcun centro commerciale “artificiale”,<br />
ha oggi <strong>per</strong>so in parte <strong>per</strong> le attività economiche ivi ubicate una sorta <strong>di</strong><br />
“ren<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> posizione” e compete con una rete commerciale molto articolata e <strong>di</strong><br />
elevata attrazione, posizionata lungo la <strong>di</strong>rettrice Riva – Arco, con molteplici<br />
<strong>centri</strong> commerciali artificiali.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
34
Come già più volte espresso,<br />
nell’area centrale la densità commerciale<br />
rilevata in termini <strong>di</strong> numerica e <strong>di</strong> su<strong>per</strong>fici<br />
nette <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta in rapporto <strong>ai</strong> residenti<br />
(<strong>per</strong>altro poco presenti in tale<br />
ambito) appare molto elevata.<br />
L’offerta del centro storico è<br />
dunque fortemente parametrata sul fenomeno<br />
turistico e risulta a servizio dello<br />
stesso.<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Apparentemente preoccupante è il dato riferito alle vetrine “vuote”, che<br />
sono alcune decine ma con posizionamento spesso defilato e in molti casi associate<br />
ad immobili recentemente ristrutturati, che si presume possano anch'essi<br />
venire utilizzati al più presto.<br />
Dall’indagine condotta anche sugli opinion leaders e dalle risultanze<br />
emerse negli incontri col Tavolo <strong>di</strong> concertazione, si rilevano alcuni punti <strong>di</strong> debolezza:<br />
in primo luogo, i commercianti del centro non sono organizzati e non o<strong>per</strong>ano<br />
<strong>come</strong> un unicum, in alcuni casi limitandosi a “tirare avanti” senza una<br />
precisa strategia gestionale. Talune attività non risultano all’altezza delle<br />
crescenti esigenze dell’utenza;<br />
mancano consorzi <strong>di</strong> via o iniziative concertate fra o<strong>per</strong>atori che consentano<br />
<strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare il centro storico <strong>come</strong> una entità unitariamente <strong>per</strong>cepibile<br />
(“centro commerciale naturale”). Ciò è sorprendente se si considera la presenza<br />
<strong>di</strong> esercizi in attività da lungo tempo.<br />
In effetti si riterrebbero praticabili iniziative <strong>di</strong> concertazione pubblico –<br />
privato <strong>per</strong> la valorizzazione del centro, così <strong>come</strong> si pensa sussistano le con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>per</strong> pensare a iniziative fra o<strong>per</strong>atori (Consorzio), anche potenziando –<br />
eventualmente – soggetti esistenti.<br />
genti:<br />
Ciò detto, si ritiene che vadano adottati una serie <strong>di</strong> provve<strong>di</strong>menti ur-<br />
va migliorata la coesione e l’organizzazione delle attività economiche del<br />
centro storico, in un’ottica <strong>di</strong> marketing territoriale e/o integrato;<br />
va promossa la costituzione o il rafforzamento <strong>di</strong> un soggetto giuri<strong>di</strong>co che<br />
in concertazione con le categorie e la Pubblica Amministrazione svolga una<br />
attività promozionale dell’intero centro storico, adottando le connesse misure<br />
gestionali, fino ad arrivare alla costituzione del “Centro Commerciale Naturale<br />
<strong>di</strong> Riva del Garda”, ricco <strong>di</strong> offerte e proposte, che dovranno ottimizzare<br />
le risorse connesse alle potenzialità date da turismo, arte, immagine<br />
del sito;<br />
va promosso <strong>di</strong> conseguenza con interventi continui un comune sentire ed<br />
una comunanza <strong>di</strong> intenti fra gli impren<strong>di</strong>tori;<br />
vanno armonizzate e veicolate al meglio le iniziative promo – pubblicitarie,<br />
che spesso risultano autonome e <strong>per</strong>tanto poco impattanti;<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
35
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
quale misura <strong>di</strong> breve termine, si dovrà o<strong>per</strong>are <strong>per</strong> cercare <strong>di</strong> su<strong>per</strong>are almeno<br />
in parte la standar<strong>di</strong>zzazione dell’offerta, orientandosi su specializzazione,<br />
tematizzazione e qualità, affinché un mix all’uopo creato possa orientare<br />
maggiormente gli acquisti in centro storico, anche <strong>per</strong> beni non banali;<br />
vanno messe in cantiere, anche col supporto del C.A.T. Unione, una serie <strong>di</strong><br />
iniziative formative e <strong>di</strong> aggiornamento professionale <strong>per</strong> gli o<strong>per</strong>atori, stimolando<br />
un incremento della professionalità e l’adozione <strong>di</strong> misure innovative,<br />
cercando <strong>di</strong> contrastare il modus o<strong>per</strong>an<strong>di</strong> connesso al “tirare avanti”;<br />
vanno previste misure e incentivi <strong>per</strong> stimolare l’ammodernamento delle attività.<br />
Deve essere <strong>ai</strong>utato l’impren<strong>di</strong>tore (con interventi del pubblico – es.:<br />
esenzione ICI – o del privato – fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> rotazione o mutui a tassi agevolati da<br />
parte <strong>di</strong> istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to locali -) che rinnova la propria attività, magari adeguandosi<br />
a un progetto <strong>di</strong> visual merchan<strong>di</strong>sing che riguar<strong>di</strong> vetrine, cartellonistica,<br />
insegne, tendaggi, accessi al punto ven<strong>di</strong>ta;<br />
vanno realizzati progetti <strong>di</strong> visual merchan<strong>di</strong>sing urbano che, oltre a quanto<br />
appena espresso, vadano a promuovere il centro, con visualizzazione imme<strong>di</strong>ata<br />
(es.: depliant con legende ed a colori) delle <strong>di</strong>verse proposte commerciali<br />
(<strong>per</strong> tipologia – negozi, bar, ristoranti, artigiani, etc. -; <strong>per</strong>corsi; e<br />
così via);<br />
va incentivato, <strong>come</strong> rilevato da più parti, il mantenimento della illuminazione<br />
serale delle vetrine delle attività commerciali, <strong>come</strong> avviene ad esempio<br />
nella vicina Torbole;<br />
va verificata la possibilità <strong>di</strong> inserire negli strumenti urbanistici dei vincoli <strong>per</strong><br />
mantenere le destinazioni d’uso al fine <strong>di</strong> non <strong>per</strong>dere attività commerciali <strong>di</strong><br />
lunga tra<strong>di</strong>zione e contrastare comunque il cambio delle destinazioni d’uso<br />
da commerciale a servizi;<br />
va stu<strong>di</strong>ato, concertato ed attuato un piano insegne, vetrine, tendaggi col<br />
fine <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>venire ad una armonizzazione fra esercizi commerciali magari limitrofi,<br />
che rispettino certi requisiti certamente nel momento delle ristrutturazioni,<br />
auspicabilmente prima, se risulterà possibile accellerare con incentivi<br />
pubblici (provincia, comune) e privati (banche locali) detto cambiamento.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
36
6. RICETTIVITA’ E TURISMO<br />
6.1. L’ANALISI CONDOTTA<br />
6.1.1. PUBBLICI ESERCIZI<br />
6.1.1.1. NUMERICA<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Oggi si contano complessivamente in Riva del Garda 112 pubblici<br />
esercizi (a questi vanno sommate n.11 mense), dei quali 55 o<strong>per</strong>anti proprio in<br />
centro storico. Trattasi <strong>di</strong> una <strong>per</strong>centuale molto elevata e pari al 49,1%.<br />
Numero pubblici esercizi: comune e Centro Storico (2003)<br />
c e n t r o s t o r ic o r e s t o d e l c o m u n e<br />
N u m . p u b b lic i e s e r c i z i 5 5 5 7<br />
r e s t o d e l c o m u n e<br />
5 0 , 8 9 %<br />
c e n t r o s t o r ic o<br />
4 9 , 1 1 %<br />
O<strong>per</strong>ando un’analisi estesa al 1990, si rileva che all’epoca i pubblici<br />
esercizi ricadenti in centro storico erano 49, dunque 6 meno <strong>di</strong> quelli attuali. In<br />
trend opposto risulta invece la <strong>di</strong>namica riferita al resto del territorio comunale,<br />
che s<strong>per</strong>imenta una contrazione, dalle 71 attività originarie alle 57 attuali.<br />
Per effetto <strong>di</strong> quanto esposto l’incidenza del centro storico in termini <strong>di</strong><br />
pubblici esercizi rapportati al totale comunale passa dal 40,83% del 1990 al<br />
49,11% attuale, dunque un recu<strong>per</strong>o importante pari a circa 8 punti <strong>per</strong>centuali.<br />
Numero pubblici esercizi: comune e Centro Storico (1990)<br />
c e n t r o s t o r ic o r e s t o d e l c o m u n e<br />
N u m . p u b b lic i e s e r c i z i 4 9 7 1<br />
r e s t o d e l c o m u n e<br />
5 9 , 1 7 %<br />
6.1.1.2. TIPOLOGIA DI OFFERTA<br />
c e n t r o s t o r i c o<br />
4 0 , 8 3 %<br />
O<strong>per</strong>ando una analisi <strong>di</strong> dettaglio, si evidenzia che dei 120 pubblici<br />
esercizi censiti nel comune nel 1990 i ristoranti erano 51 mentre i bar erano 69.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
37
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Pubblici esercizi <strong>per</strong> tipologia, nel comune e in Centro Storico (1990)<br />
centro storico resto del comune<br />
ristoranti 24 27<br />
bar 25 44<br />
totale 49 71<br />
100<br />
50<br />
0<br />
centro storico resto del comune<br />
ristoranti 24 27<br />
bar 25 44<br />
totale 49 71<br />
A tale data, o<strong>per</strong>ando una <strong>di</strong>saggregazione <strong>per</strong> riscontrare l’offerta del<br />
centro storico, questo giustificava il 40,83% del totale pubblici esercizi a livello<br />
comunale: in centro ricadevano 49 attività sulle – appunto - 120 complessive.<br />
Delle 49 unità del centro, 24 erano ristoranti (il 47,05% del totale ristoranti<br />
<strong>di</strong> Riva) e 25 bar (il 36,23% del totale bar del comune).<br />
Pertanto, a tale data l’offerta del centro storico era fortemente associata<br />
ad attività più attrattive, quali quelle ristorative, in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> una frequentazione<br />
più attenta e “ponderata” del centro.<br />
Oggi, <strong>come</strong> detto, i pubblici esercizi <strong>di</strong> Riva sono 112 (8 in meno rispetto<br />
al 1990), anche se andrebbero considerate 11 attività <strong>di</strong> mensa.<br />
A livello <strong>di</strong> dettaglio, si rileva che fra queste 112 attività si hanno 41 ristoranti<br />
(erano 51 al riferimento temporale precedente, dunque un saldo negativo<br />
<strong>per</strong> 10 unità) e 71 bar (un saldo negativo <strong>di</strong> 2 unità rispetto al riferimento<br />
temporale precedente).<br />
In sintesi, risulta favorevole la <strong>di</strong>namica in serie storica delle attività del<br />
centro storico (+6), mentre negativa appare l’evoluzione <strong>di</strong> quelle esterne al medesimo<br />
(-14).<br />
Le 57 attività esterne al centro storico oggi censite sono essenzialmente<br />
bar: 41, da rapportare a 16 ristoranti.<br />
Le 55 attività posizionate in centro storico giustificano il 49,10% del totale<br />
attività, rispetto al 40,83% del 1990, dunque con sensibile apprezzamento.<br />
Fra i 55 esercizi del centro storico oggi censiti si riscontrano:<br />
25 ristoranti (erano 24 nel 1990), che giustificano il 60,97% del totale ristoranti<br />
(rispetto al 47,05% del 1990), presenza impattante;<br />
30 bar (erano 25 nel 1990), che giustificano il 42,25% del totale bar <strong>di</strong> Riva<br />
(rispetto al 36,23% del 1990).<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
38
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Pubblici esercizi <strong>per</strong> tipologia, nel comune e in Centro Storico (2003)<br />
centro storico resto del comune<br />
ristoranti 25 16<br />
bar 30 41<br />
totale 55 57<br />
60<br />
40<br />
20<br />
0<br />
centro storico resto del comune<br />
ristoranti 25 16<br />
bar 30 41<br />
totale 55 57<br />
Nel <strong>per</strong>iodo considerato il centro<br />
storico <strong>di</strong> Riva del Garda ha dunque<br />
s<strong>per</strong>imentato un deciso potenziamento<br />
della offerta ristorativa, che oggi vale<br />
due terzi della offerta complessiva comunale.<br />
L’andamento è più stabile <strong>per</strong> i<br />
bar, in evoluzione in valore assoluto e<br />
maggiormente incidenti in <strong>per</strong>centuale<br />
rispetto al totale comunale.<br />
Per i bar i problemi maggiori si associano alle a<strong>per</strong>ture serali estive in<br />
concomitanza coi concertini, <strong>per</strong>messi solo fino alle 23. Considerando la contestuale<br />
assenza <strong>di</strong> <strong>di</strong>scoteche si ha carenza <strong>di</strong> offerta <strong>per</strong> la fascia “giovani”.<br />
6.1.2. ATTIVITA’ RICETTIVE<br />
6.1.2.1. LA NUMERICA<br />
Oggi, le attività ricettive a livello comunale sono 78. Di queste, 18 sono<br />
posizionate nel centro storico, che giustifica dunque una <strong>per</strong>centuale del<br />
23,08%.<br />
Numero attività ricettive: comune e Centro Storico (2003)<br />
c e n tr o s t o r ic o r e s t o d e l c o m u n e<br />
N u m . a t t i v it à r i c e t t iv e 1 8 6 0<br />
re s t o d e l c o m u n e<br />
7 6 ,9 2 %<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
c e n t r o st o r ic o<br />
2 3 ,0 8 %<br />
39
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Nel 1990 le attività ricettive a livello comunale erano 86, con ciò riscontrandosi<br />
un saldo negativo riferito al <strong>per</strong>iodo considerato, pari ad una <strong>per</strong><strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />
8 unità.<br />
Delle 86 attività censite nel 1990, 19 (dunque una sola unità in più rispetto<br />
all’offerta attuale) erano posizionate nell’area del centro storico, mentre<br />
quelle esterne erano 67, 7 più <strong>di</strong> quelle attuali.<br />
Numero attività ricettive: comune e Centro Storico (1990)<br />
c e n t r o s t o r ic o r e s t o d e l c o m u n e<br />
N u m . a t t i v i t à r i c e t t i v e 1 9 6 7<br />
r e s t o d e l c o m u n e<br />
7 7 , 9 1 %<br />
c e n t r o s t o r ic o<br />
2 2 , 0 9 %<br />
Pertanto, la contrazione riscontrata nella numerica delle attività ricettive<br />
lungo il <strong>per</strong>iodo oggetto <strong>di</strong> indagine, è imputabile essenzialmente a intraprese ricadenti<br />
all’esterno del centro storico.<br />
L’area centrale, che <strong>come</strong> detto giustifica oggi il 23,08% del totale attività<br />
comunali, pesava nel 1990 solo un punto <strong>per</strong>centuale in meno, <strong>per</strong> l'esattezza<br />
il 22,09% (19 attività su 86). L’area centrale sostanzialmente “mantiene le<br />
posizioni”, pur essendo associata ad una attività ricettiva relativamente contenuta<br />
in termini <strong>di</strong> strutture, anche <strong>per</strong> le complessità legate alla accessibilità degli<br />
ospiti alle strutture medesime.<br />
6.1.2.2. TIPOLOGIA DI OFFERTA<br />
O<strong>per</strong>ando una analisi <strong>di</strong> maggior dettaglio, si evidenzia che delle 19 attività<br />
ricettive censite in centro storico nel 1990, 9 si associavano ad una classifica<br />
ad una stella, una a due stelle, sette con tre stelle e infine due avevano<br />
quattro stelle.<br />
Oggi, oltre ad un ostello <strong>per</strong> la gioventù, sono censite in centro storico<br />
solo due attività con classifica una stella (-7), do<strong>di</strong>ci a tre stelle (+5), tre a quattro<br />
stelle (+1).<br />
Nel <strong>per</strong>iodo indagato si nota dunque un innalzamento degli standard<br />
qualitativi della proposta ricettiva del centro storico, in grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare esigenze<br />
<strong>di</strong> fruizione anche me<strong>di</strong>o – alte.<br />
6.1.3. FLUSSI TURISTICI<br />
Pur non <strong>di</strong>sponendo dei dati relativi <strong>ai</strong> flussi turistici <strong>di</strong>stinti <strong>per</strong> centro<br />
storico e resto del comune, è importante o<strong>per</strong>are alcune valutazioni che si ritengono<br />
“trasversali” al territorio, relative alla tipologia <strong>di</strong> cliente, alle sistemazioni<br />
preferite, alla durata me<strong>di</strong>a della <strong>per</strong>manenza ed al <strong>per</strong>iodo <strong>di</strong> vacanza.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
40
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Infatti, la proposta integrata del Centro Commerciale Naturale sito nel<br />
centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda dovrà in misura incisiva rivolgersi all’utente “turista”,<br />
non necessariamente “residente” in strutture posizionate proprio nel centro<br />
storico o, ad<strong>di</strong>rittura, nello stesso comune.<br />
Riva del Garda è un ambito con spiccata “vocazione turistica”, <strong>come</strong><br />
evidente a tutti. Conta 1.167.280 presenze ricettive complessive (dati riportati<br />
nell’Annuario del Turismo 2000 e<strong>di</strong>to dal Servizio Statistica della Provincia Autonoma<br />
<strong>di</strong> Trento).<br />
Gli arrivi con riferimento a strutture alberghiere sono 196.857<br />
(2.019.890 <strong>per</strong> l’intera Provincia); 801.729 le presenze (10.165.974 <strong>per</strong> la Provincia).<br />
La <strong>per</strong>manenza me<strong>di</strong>a in esercizi alberghieri è dunque <strong>per</strong> Riva molto<br />
contenuta, pari a circa 4 giorni, rispetto a una me<strong>di</strong>a provinciale – già contenuta<br />
- che si attesta sui 5 giorni.<br />
Relativamente al comparto extralberghiero i valori riferiti ad arrivi e presenze<br />
sono pari, rispettivamente, a 51.073 (1.780.713 <strong>per</strong> la Provincia) e<br />
365.551 (16.981.480). La <strong>per</strong>manenza me<strong>di</strong>a in questo caso vale <strong>per</strong> Riva poco<br />
più <strong>di</strong> 7 giorni (7,15 <strong>per</strong> l’esattezza), ancora una volta più contenuta rispetto alla<br />
<strong>per</strong>manenza me<strong>di</strong>a rilevata a livello provinciale, pari a 9,53 giorni.<br />
L’impatto del fenomeno turistico su Riva è <strong>come</strong> detto molto elevato.<br />
Infatti, la componente turistica della domanda 10 è pari al 17,57% ed è data dal<br />
rapporto fra le 3.198 unità <strong>di</strong> consumo turistiche e le 18.198 unità <strong>di</strong> consumo<br />
totali (queste ultime date dalla somma <strong>di</strong> residenti - 15.000 - e unità <strong>di</strong> consumo<br />
turistiche - 3.198 - ).<br />
Il turismo riveste un peso elevatissimo nel sistema economico locale, in<br />
termini <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni dell’offerta, <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to e occupati.<br />
Componente turistica della domanda (2000)<br />
Residenti Turistiche<br />
Unità <strong>di</strong> consumo 15.000 3.198<br />
17,57%<br />
Residenti Turistiche<br />
82,43%<br />
Importante anche rilevare i flussi <strong>per</strong> <strong>per</strong>iodo, posto che l’offerta commerciale<br />
e <strong>di</strong> servizi tende in Riva del Garda ad avere “due velocità”: stagione –<br />
fuori stagione. O<strong>per</strong>ando un riparto stagionale delle presenze, e facendo riferimento<br />
solo alle due macrostagioni, si evidenzia che circa i due terzi delle presenze<br />
sono riferibili alla stagione estiva.<br />
10 calcolata trasformando le presenze turistiche in unità <strong>di</strong> consumo equivalenti a residenti, con l’o<strong>per</strong>azione<br />
totale presenze <strong>di</strong>viso 365<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
41
Riparto stagionale presenze turistiche complessive (2000)<br />
Presenze invernali Presenze estive<br />
Totale presenze turistiche 171.211 766.513<br />
81,74%<br />
18,26%<br />
Presenze invernali Presenze estive<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
In sostanza alcuni tratti sono chiaramente in<strong>di</strong>viduati. Il turista che “alloggia”<br />
a Riva del Garda è: prevalentemente straniero, presente nelle <strong>di</strong>verse<br />
fasce socio – economiche, con forte propensione <strong>per</strong> il soggiorno estivo e <strong>per</strong>manenza<br />
me<strong>di</strong>a contenuta.<br />
6.1.4. ATTIVITA’ DI INTRATTENIMENTO E SVAGO<br />
Le attività <strong>di</strong> intrattenimento e svago in<strong>di</strong>viduate sono limitate al centro<br />
storico, ma non sono tali da rappresentare un volano che possa generare ricadute<br />
<strong>di</strong>ffuse su tale area.<br />
Sarebbe auspicabile incentivare l’a<strong>per</strong>tura <strong>di</strong> ulteriori locali, anche in<br />
considerazione <strong>di</strong> situazioni <strong>di</strong>fficili, che recentemente hanno avuto ampia eco.<br />
Numero attività intrattenimento e svago (2003)<br />
6.2. OSSERVAZIONI<br />
centro storico resto del comune<br />
1990 2 0<br />
2003 2 0<br />
In centro storico la presenza <strong>di</strong> pubblici esercizi appare adeguata <strong>per</strong><br />
densità e tipologia <strong>di</strong> proposta. Sono circa il 50% del totale esercizi comunali.<br />
Molto presenti, in particolare, le attività <strong>di</strong> ristorazione, che nel tempo<br />
tendono a concentrarsi proprio nell’area centrale, che ne giustifica oggi circa il<br />
60% del totale.<br />
In relazione a talune attività sono segnalati alcuni problemi: in alcune<br />
zone del centro si protesta una eccessiva rumorosità notturna rispetto alle esigenze<br />
<strong>di</strong> riposo dei residenti.<br />
Interventi a favore dell’offerta dei pubblici esercizi potrebbero legarsi<br />
ad incentivi pubblici, connessi ad esempio alla COSAP <strong>per</strong> l’utilizzo degli spazi<br />
esterni o a misure <strong>per</strong> migliorare ed armonizzare i plateatici (alcuni decisamente<br />
<strong>di</strong> scarsa immagine e, <strong>per</strong>tanto, <strong>di</strong> nocumento <strong>per</strong> l’intera proposta del centro<br />
commerciale naturale).<br />
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42
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Si dovrebbe poi o<strong>per</strong>are congiuntamente <strong>per</strong> cercare <strong>di</strong> garantire comunque<br />
il servizio, specie in stagione, stimolando le a<strong>per</strong>ture o il prolungamento<br />
delle medesime anche la sera, ovviamente ponendo la massima attenzione<br />
al fatto che tali attività non arrechino particolare <strong>di</strong>sturbo <strong>ai</strong> residenti.<br />
La ricettività alberghiera nell’area del centro storico appare contenuta,<br />
giustificando circa il 23% del totale attività ricettive comunali, anche <strong>per</strong> le complessità<br />
legate alla logistica. L’offerta centrale appare me<strong>di</strong>amente più qualificata,<br />
almeno valutando il mero parametro della classifica alberghiera.<br />
Si potrebbe pensare da un lato ad agevolare la fruizione delle attività<br />
“centrali”, dall’altro a verificare la possibilità <strong>di</strong> creare nuove strutture, magari<br />
nella formula garnì, proprio in centro storico, anche utilizzando contenitori <strong>di</strong>smessi<br />
da riutilizzare in tal senso.<br />
Il turismo è comunque, con chiarezza, il “momento strategico” <strong>di</strong> organizzazione<br />
della molteplicità <strong>di</strong> fattori presenti nella realtà locale (territorio, ambiente,<br />
servizi, trasporti, cultura, attività pubblica, etc.) e va condotto e gestito<br />
con spirito innovativo, con una visione improntata a fornire un nuovo prodotto,<br />
quello del “turismo organizzato”.<br />
Appare consolidata l’opinione che la domanda turistica risulti sì elastica<br />
rispetto al prezzo dei servizi turistici stessi, ma ancor più all’offerta congiunta <strong>di</strong><br />
beni e servizi comunque connessi al go<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> una ampia serie <strong>di</strong> risorse e<br />
opportunità <strong>di</strong>sponibili sul territorio.<br />
Si potrebbe pensare a istituire uno o più Point del “Centro commerciale<br />
naturale Riva del Garda” (uno almeno nella piazza centrale), dove offrire:<br />
in<strong>di</strong>cazioni, chiarimenti, materiali su tutte le proposte <strong>di</strong> Riva del Garda (negozi,<br />
ristoranti, pub, manifestazioni, spettacoli, <strong>per</strong>corsi, etc.), enfatizzando<br />
quelle riconducibili a soggetti aderenti al “Centro”;<br />
in<strong>di</strong>cazioni su orari <strong>di</strong> a<strong>per</strong>tura e turni <strong>di</strong> chiusura delle <strong>di</strong>verse attività e sugli<br />
orari dei mezzi <strong>di</strong> trasporto (autobus, corriere, traghetti);<br />
agevolazioni, legate alla fidelity card degli esercizi del “Centro” e ad offerte<br />
e promozioni poste in essere dal “Centro” (sconti <strong>per</strong> fruizione <strong>di</strong> esercizi<br />
complementari, sconti offerti da ristoratori, bar, locali in genere);<br />
assaggi e somministrazione leggera (es.: l’olio del Garda, brioches la mattina<br />
offerte da pasticcerie, assaggi prodotti tipici locali), anche <strong>per</strong> promuovere<br />
i locali e gli esercizi che si prestano alla sponsorizzazione (con depliant,<br />
etc.);<br />
possibilità <strong>di</strong> verificare via telefono o PC la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> co<strong>per</strong>ti presso ristoranti<br />
o <strong>per</strong> <strong>per</strong>nottamenti presso gli esercizi aderenti al “Centro”;<br />
assistenza a tutto respiro <strong>ai</strong> fruitori del centro storico, cercando <strong>di</strong> “andare<br />
incontro al turista”, ponendo in essere ogni misura atta a fargli conoscere e<br />
visualizzare con imme<strong>di</strong>atezza l’intera proposta <strong>di</strong> Riva in generale e del<br />
Centro commerciale naturale in particolare, senza che questi debba ricercare<br />
con sforzi e <strong>per</strong>correndo molteplici canali le offerte locali (cultura, spettacoli,<br />
salute, sport, gastronomia, etc.).<br />
Il Point, replicabile, potrebbe essere costituito da una casetta in stile<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
43
armonizzato col contesto, <strong>di</strong> adeguata su<strong>per</strong>ficie.<br />
Lo scopo è valorizzare e <strong>di</strong>ffondere<br />
quanto ha da offrire il Centro commerciale<br />
naturale <strong>di</strong> Riva del Garda in termini <strong>di</strong><br />
prodotti tipici, cultura, servizi,<br />
manifestazioni, offrendo informazione e<br />
pubblicizzazione, anche con talune<br />
soluzioni espositive <strong>per</strong> fare conoscere<br />
prodotti alimentari e dell’artigianato<br />
locale, ma anche locali <strong>di</strong><br />
somministrazione e proposte turistiche.<br />
E’ prevista la funzione <strong>di</strong><br />
somministrazione e degustazione <strong>di</strong><br />
prodotti locali, continuativa od<br />
occasionale.<br />
L’intervento prevede l’in<strong>di</strong>viduazione<br />
del posizionamento strategico del Point,<br />
lo stu<strong>di</strong>o <strong>per</strong> l’arredo, l’attivazione e la<br />
gestione, la formazione connessa.<br />
Il Point dovrebbe trovare collocazione in<br />
luoghi interessati da intensi flussi<br />
pedonali (centro storico, vie <strong>di</strong> accesso al<br />
lago).<br />
Il Point dovrebbe servire <strong>per</strong>:<br />
migliorare il servizio d’informazione al pubblico;<br />
creare un motivo <strong>di</strong> richiamo e animazione della piazza;<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
supportare le o<strong>per</strong>azioni <strong>di</strong> marketing, tramite la veicolazione delle proposte<br />
e l’offerta delle Card del centro commerciale naturale Riva del Garda;<br />
consentire la consultazione <strong>di</strong> una completa banca dati (esercizi <strong>di</strong>sponibili,<br />
promozioni, manifestazioni <strong>per</strong> trovare più facilmente quanto cercato);<br />
visualizzare su apposito pannello il posizionamento dell’esercizio o della attività<br />
cercata, con possibilità <strong>di</strong> accedere <strong>di</strong>rettamente da parte dell’utente ad<br />
informazioni aggiuntive.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
44
7. ATTIVITA’ ARTIGIANE<br />
7.1. L’ANALISI CONDOTTA<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Il centro storico presenta un certo numero <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> servizio: sono<br />
30, sviluppate su complessivi 1.224 m 2 .<br />
Rappresentano l’8,57% del totale attività comunali (n.350).<br />
Da un primo esame non si ritiene che fra queste ve ne siano alcune in<br />
grado <strong>di</strong> svolgere una evidente funzione attrattiva, risultando “volano” <strong>per</strong> l'intero<br />
centro storico.<br />
Le attività artigianali maggiormente <strong>di</strong>ffuse nel Centro Storico sono<br />
quelle legate <strong>ai</strong> servizi alla <strong>per</strong>sona.<br />
Le uniche attività legate a un<br />
concetto <strong>di</strong> “mestiere” e dal sapore antico<br />
sono: tre laboratori <strong>di</strong> cornici, un laboratorio<br />
<strong>per</strong> produzione articoli in pelle,<br />
un laboratorio <strong>per</strong> produzione oggettistica<br />
da regalo, un calzol<strong>ai</strong>o, oltre ad<br />
alcuni stu<strong>di</strong>/gallerie <strong>di</strong> pittura (in effetti<br />
inseriti arbitrariamente in questa sintetica<br />
elencazione).<br />
Allo stato non esiste un progetto <strong>di</strong> valorizzazione delle attività artigianali<br />
storiche e/o artistiche (laboratori, botteghe, etc.), che alcuni <strong>comuni</strong> hanno<br />
invece previsto, anche con l’istituzione <strong>di</strong> una cd. “via dei mestieri”.<br />
Andrebbe approfon<strong>di</strong>ta l’analisi <strong>per</strong> rilevare se esistono attività che presentano<br />
arre<strong>di</strong>, attrezzature o documentazione d’epoca o che hanno mantenuto<br />
alcuni elementi d’arredo. Tipiche del posto, dalle informazione raccolte, p<strong>ai</strong>ono<br />
le attività connesse con la produzione e la lavorazione <strong>di</strong> ceramiche e rame.<br />
Le informazioni rese <strong>di</strong>sponibili potrebbero essere elaborate in modo<br />
da re<strong>di</strong>gere una breve scheda <strong>di</strong> documentazione <strong>per</strong> ciascuna realtà, corredata<br />
da immagini, <strong>per</strong> arrivare infine ad una possibile veicolazione <strong>di</strong> tali tracce<br />
della nostra storia.<br />
7.2. OSSERVAZIONI<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
45
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
L’esame o<strong>per</strong>ato non ha consentito <strong>di</strong> censire in modo significativo nel<br />
centro storico (ma anche al <strong>di</strong> fuori) attività in grado <strong>di</strong> svolgere evidente funzione<br />
attrattiva.<br />
Si potrebbe pensare alla creazione anche con una serie <strong>di</strong> incentivi<br />
pubblici <strong>di</strong> una “via dei mestieri”, con collocazione in via Marocco, caratteristica<br />
ma oggi “abbandonata”.<br />
E’ importante prevedere l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> una serie più ampia ed articolata<br />
<strong>di</strong> funzioni artigianali, specie “storiche”, utili sia al citta<strong>di</strong>no sia in relazione<br />
alla attrattività che possono generare.<br />
Si pensi alla possibilità <strong>di</strong> prevedere lo sviluppo <strong>di</strong> botteghe artigiane<br />
artistiche, <strong>di</strong> laboratori (della ceramica, del ferro battuto, del legno, <strong>di</strong> incisioni e<br />
stampe artistiche, <strong>per</strong> il restauro, etc.), <strong>di</strong> gallerie <strong>di</strong> pittura, <strong>per</strong>altro già presenti<br />
in Riva.<br />
Si potrebbe pensare a misure volte a rilanciare le attività tra<strong>di</strong>zionali,<br />
promovendo le peculiarità artigianali del luogo e del Trentino in genere, facendole<br />
conoscere su mercati allargati, anche con un “Marchio <strong>di</strong> qualità”, sulla falsariga<br />
<strong>di</strong> quanto recentemente avviato dalla Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento <strong>per</strong><br />
le Osterie storiche.<br />
Si potrebbe pensare all’utilizzo <strong>di</strong> locali <strong>di</strong> proprietà o affittati dal <strong>Comune</strong><br />
<strong>per</strong> la realizzazione <strong>di</strong> un Polo dell’artigianato artistico rivano, dove promuovere<br />
mostre, esposizioni ed avviare attività <strong>di</strong>dattiche.<br />
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46
8. CULTURA, EVENTI, TRADIZIONI<br />
8.1. L’ANALISI CONDOTTA<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
L’analisi rileva la presenza <strong>di</strong> un patrimonio culturale ampio. Riva presenta<br />
un mix tale da garantire <strong>di</strong>verse esigenze: storia, arte, sport e natura, <strong>di</strong>vertimento,<br />
ricettività.<br />
Il patrimonio “culturale” del centro <strong>di</strong> Riva prevede:<br />
archivi e biblioteche (biblioteca comunale con annesso archivio storico, fuori<br />
dal centro storico anche se è previsto il rientro in Palazzo Salvadori),<br />
musei e gallerie (uno, con annessa galleria presso la Rocca e una galleria<br />
concessa <strong>di</strong> volta in volta a richiedenti <strong>per</strong> mostre <strong>di</strong> pittura),<br />
cinema (uno, al confine del centro storico),<br />
chiese (delle <strong>di</strong>eci totali una è in centro storico),<br />
palazzi <strong>storici</strong> (Palazzo Pretorio, Palazzo Menghin, Palazzo Lutti – Salvadori,<br />
“Casa Bettinazzi”, “Casa Muzzio”, Palazzo Martini, La Rocca, “Villa Lutti”<br />
fuori dal centro storico, e così via).<br />
Per gli spettacoli teatrali si usa la sala principale del Palazzo dei Congressi,<br />
ampiamente <strong>di</strong>mensionata.<br />
Le informazioni acquisibili dallo Stu<strong>di</strong>o propedeutico alla Legge sulla<br />
montagna, già ricordato, riportano un in<strong>di</strong>catore utile <strong>per</strong> verificare la presenza<br />
<strong>di</strong> servizi <strong>di</strong> carattere culturale e sportivo. L’in<strong>di</strong>cazione della presenza <strong>di</strong> tali<br />
servizi è data dal rapporto fra numero totale associazioni culturali, ricreative,<br />
sportive presenti nel comune e popolazione residente al 1995, con l’in<strong>di</strong>catore<br />
che migliora al crescere. La me<strong>di</strong>a provinciale è pari a 0,008 e <strong>per</strong> Riva il parametro<br />
“vale” 0,006, una densità appena inferiore rispetto alla me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> riferimento.<br />
La Cultura rappresenta una concreta opportunità <strong>di</strong> investimento <strong>per</strong> il<br />
ritorno sulla economia locale, anche se presuppone un’ottica – ancora una volta<br />
- <strong>di</strong> concertazione e richiede una interpretazione estensiva del concetto: non<br />
deve riferirsi “solo” <strong>ai</strong> re<strong>per</strong>ti <strong>storici</strong>, ma anche legarsi alle tra<strong>di</strong>zioni vive ancora<br />
oggi, all’artigianato artistico, al turismo che ricerca l’enogastronomia, tutti elementi<br />
che sono già presenti o comunque agevolmente attivabili nel contesto <strong>di</strong><br />
riferimento.<br />
A Riva del Garda innumerevoli sono le manifestazioni e le attività <strong>di</strong><br />
animazione, promozione e <strong>comuni</strong>cazione, con un fitto calendario <strong>di</strong> eventi che<br />
va da giugno a settembre, oltre <strong>ai</strong> <strong>per</strong>io<strong>di</strong> natalizi.<br />
Tuttavia la proposta non appare adeguatamente armonizzata, con <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong> risorse. Gli sforzi <strong>di</strong> <strong>comuni</strong>cazione infatti sono spesso <strong>di</strong>somogenei,<br />
mentre i soggetti coinvolti nella promozione e valorizzazione rivana dovrebbero<br />
<strong>comuni</strong>care tutti insieme con un’unica regia.<br />
Non si ritiene utile riportare nel dettaglio le innumerevoli iniziative in calendario,<br />
fra le quali si ricordano gli eventi estivi organizzati nel centro città (musica<br />
etnica, balli latino – americani, teatro <strong>di</strong> strada, giocolieri, danze circensi e<br />
acrobazie, musica gran<strong>di</strong> orchestre, anche in stile cafè chantant), gli eventi connessi<br />
alla Notte <strong>di</strong> fiaba, in agosto (narrazioni, bande, balli, teatro <strong>di</strong> strada,<br />
spettacolo pirotecnico sul lago), manifestazioni e fiere presso il Palacongressi<br />
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47
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
(fra le quali si ricorda la Borsa Internazionale del Turismo Enogastronomico),<br />
concerti serali specie in agosto e settembre presso pub e bar, rassegne musicali<br />
e concorsi corali internazionali, iniziative del Natale, stagione <strong>di</strong> prosa, e<br />
così via <strong>di</strong> seguito.<br />
8.1.2. LE BOTTEGHE STORICHE<br />
L’articolo 28 “Progetti <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale dei <strong>centri</strong><br />
<strong>storici</strong>” della legge provinciale 4 del 2000 prevede che il Progetto <strong>di</strong> qualificazione<br />
della rete commerciale del centro storico in<strong>di</strong>vidui in un’ottica <strong>di</strong> possibile valorizzazione<br />
le botteghe storiche, ovviamente se presenti.<br />
L’articolo 7 “Interventi <strong>per</strong> la valorizzazione commerciale dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>”<br />
della delibera della Giunta provinciale n.340/2001 riba<strong>di</strong>sce fra i possibili interventi<br />
a carattere strutturale proprio quelli connessi al censimento delle “botteghe<br />
storiche”, classificate <strong>come</strong> gli esercizi commerciali aventi oltre cinquanta<br />
anni <strong>di</strong> attività nello stesso settore merceologico.<br />
Alcuni <strong>comuni</strong> non trentini, “anticipando” il portato del decreto nazionale<br />
Bersani, hanno previsto l’istituzione <strong>di</strong> un Elenco e <strong>di</strong> un Comitato <strong>per</strong> la tutela<br />
e la valorizzazione delle botteghe storiche, nell’ambito delle misure <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a<br />
e valorizzazione delle attività commerciali, artigianali e dei pubblici esercizi<br />
“<strong>storici</strong>”, riservando particolare attenzione alla tra<strong>di</strong>zione della attività ed agli<br />
elementi <strong>di</strong> pregio architettonico e artistico.<br />
Nel caso <strong>di</strong> Riva la ricognizione o<strong>per</strong>ata sia presso gli Uffici comunali<br />
che sul territorio non ha consentito <strong>di</strong> rilevare alcuna bottega rispettosa del requisito<br />
della <strong>per</strong>manenza nello stesso luogo e con la stessa attività merceologica<br />
da almeno cinquanta anni, anche se in alcuni – rari – casi si è rilevata un'attività<br />
“tra<strong>di</strong>zionale”.<br />
Pertanto risultano più importanti gli spunti progettuali <strong>per</strong> il futuro, con<br />
una progettualità che potrà ricalcare quanto fatto da più <strong>comuni</strong>, anche <strong>di</strong> rilevanti<br />
<strong>di</strong>mensioni (Genova), che hanno esteso il portato del Bersani fino a considerare<br />
botteghe storiche quelle connotate da almeno uno <strong>di</strong> questi parametri:<br />
presenza della bottega in un e<strong>di</strong>ficio storico; presenza <strong>di</strong> peculiari elementi architettonici<br />
d’autore; vetrine, insegne e arre<strong>di</strong> <strong>di</strong> particolare pregio; presenza <strong>di</strong><br />
una peculiare tra<strong>di</strong>zione familiare o esercizio <strong>di</strong> una attività tipica del luogo.<br />
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48
In alcuni casi si è osservata<br />
una qualche “tipicità” associata ad una<br />
insegna a ban<strong>di</strong>era, anche <strong>di</strong> pregevole<br />
fattura.<br />
8.2. OSSERVAZIONI<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Il primo passo da fare è quello <strong>di</strong> ripensare al concetto <strong>di</strong> Cultura, che<br />
non deve fare riferimento esclusivamente a musei e arti maggiori, ma deve<br />
comprendere un ampio insieme <strong>di</strong> peculiarità del territorio (prodotti eno - gastronomici,<br />
spettacoli <strong>di</strong> strada, botteghe storiche, laboratori, etc.).<br />
Invece <strong>di</strong> creare delle nuove iniziative, parrebbe sufficiente sulla base<br />
delle in<strong>di</strong>cazioni raccolte o<strong>per</strong>are <strong>per</strong> armonizzare le iniziative e gli eventi esistenti,<br />
innumerevoli ma “sfilacciati”.<br />
Di conseguenza, deve in<strong>di</strong>viduarsi un soggetto che o<strong>per</strong>i un preciso<br />
coor<strong>di</strong>namento, secondo modalità da definire preventivamente fra i <strong>di</strong>versi Soggetti<br />
coinvolti.<br />
Serve una piena ricognizione delle iniziative culturali presenti o attivabili,<br />
da “mettere in rete”.<br />
Andrebbe o<strong>per</strong>ata una indagine <strong>per</strong> capire quali sono le puntuali esigenze<br />
<strong>di</strong> consumo culturale <strong>di</strong> residenti e turisti, <strong>per</strong> vedere quanto e <strong>come</strong> le<br />
stesse sono sod<strong>di</strong>sfatte, in<strong>di</strong>viduando eventuali “sco<strong>per</strong>ture”, <strong>per</strong> offrire all'utente<br />
ciò che questi richiede.<br />
Si potrebbe pensare ad un calendario dettagliato ed armonizzato delle<br />
varie manifestazioni, da veicolare tramite il Point “Centro commerciale naturale<br />
<strong>di</strong> Riva del Garda”, con supporti adeguati (depliant, web, altro), anche prevedendo<br />
una apposita segnaletica d’informazione dei <strong>per</strong>corsi <strong>storici</strong> e dei luoghi<br />
della cultura del centro storico.<br />
Si potrebbe pensare ad un progetto <strong>per</strong> la valorizzazione e la <strong>comuni</strong>cazione<br />
<strong>di</strong> attività “storiche” o tra<strong>di</strong>zionali, che potrebbero trovare inse<strong>di</strong>amento<br />
in via Marocco, con appropriate contribuzioni ed agevolazioni (la cd. “via dei<br />
mestieri”), che incentivino anche costituzione e mantenimento <strong>di</strong> fronti commer-<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
49
ciali <strong>di</strong> pregio, anche con recu<strong>per</strong>o e restauro.<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Altra ipotesi progettuale riguarda il censimento delle attività <strong>di</strong> maggiore<br />
tra<strong>di</strong>zione e attrattività <strong>per</strong> il turista, che potrebbero poi essere inserite in un<br />
apposito elenco, contrad<strong>di</strong>stinte con un simbolo sulla vetrina ed inserite in una<br />
serie <strong>di</strong> iniziative <strong>di</strong> promozione turistica e culturale.<br />
Si potrebbe pensare a valorizzare <strong>per</strong>corsi culturali, a vario tema (la<br />
cultura del vino, la casa dei prodotti locali, la via dei mestieri, la storia, con visite<br />
guidate rivolte agli studenti, <strong>ai</strong> residenti, <strong>ai</strong> turisti) nonché potenziare le attività<br />
ed il teatro <strong>di</strong> strada, oltre a concerti ed a nuove forme <strong>di</strong> spettacolo, che rendono<br />
imme<strong>di</strong>atamente vivo il centro storico.<br />
Si dovrebbe pensare ad una a<strong>per</strong>tura prolungata la sera ma anche in<br />
giornate festive dei luoghi della cultura.<br />
Serve altresì o<strong>per</strong>are una calendarizzazione degli eventi con largo anticipo<br />
e prevedendo la ripetitività degli stessi <strong>per</strong> un loro ammortamento in termini<br />
economici. Le iniziative attuate dovranno vivere i tempi del citta<strong>di</strong>no e del turista,<br />
anche incentivando a<strong>per</strong>ture festive e serali, momenti che tipicamente l'in<strong>di</strong>viduo<br />
destina alla fruizione <strong>di</strong> tale proposta.<br />
9. ACCESSIBILITA’ E PARCHEGGI<br />
9.1. L’ANALISI CONDOTTA<br />
Le note che seguono riguardano essenzialmente le ricadute socio –<br />
economiche del problema, mentre l’analisi tecnica con proposte progettuali sarà<br />
sviluppata nel proseguio, in una apposita Parte del Report.<br />
Ciò detto, si evidenzia che il centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda è caratterizzato<br />
da una estesa zona pedonale a traffico limitato (ZTL), che prevede delle<br />
fasce orarie <strong>di</strong> accesso <strong>di</strong>fferenziate.<br />
Sostanzialmente si evidenzia che il centro storico tende a coincidere<br />
con la zona a traffico limitato più estesa.<br />
L’accessibilità dell’utenza con mezzi non propri all’area del centro storico<br />
è giu<strong>di</strong>cata nel complesso buona (giu<strong>di</strong>zio interme<strong>di</strong>o): nel contesto centrale<br />
si contano n.14 fermate autobus.<br />
La stessa sembra dunque sufficiente, ma l’argomento necessita <strong>di</strong> ulteriori<br />
approfon<strong>di</strong>menti riferiti in particolare alla adeguatezza del posizionamento<br />
delle fermate. In ogni caso, la frequenza oraria appare relativamente contenuta.<br />
L’accessibilità pedonale è giu<strong>di</strong>cata buona.<br />
Per quanto attiene i parcheggi, l’indagine qualitativa condotta evidenzia un chiaro<br />
deficit: p<strong>ai</strong>ono non sufficienti <strong>come</strong> numero e con posizionamento non ottimale.<br />
I posti auto nel centro storico, che si ricorda essere zona a traffico limitato,<br />
sono circa 140. In prossimità del centro storico sono poi presenti oltre 2000<br />
parcheggi, ad una <strong>di</strong>stanza me<strong>di</strong>a dal centro <strong>di</strong> circa 300 metri.<br />
Come detto, il giu<strong>di</strong>zio complessivo afferente il <strong>di</strong>mensionamento delle<br />
aree parcheggio non è positivo, anche se l’in<strong>di</strong>cazione chiaramente emersa è<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
quella che, considerando l’accessibilità con<strong>di</strong>zione necessaria <strong>per</strong> la riqualificazione<br />
del centro storico, dovranno trovarsi soluzioni migliorative. V’è <strong>per</strong>altro<br />
una in<strong>di</strong>cazione secondo la quale è prevista a breve la creazione <strong>di</strong> parcheggi<br />
pubblici a pagamento in zone imme<strong>di</strong>atamente a<strong>di</strong>acenti il Centro Storico. Altri<br />
parcheggi saranno realizzati da privati.<br />
La ricognizione o<strong>per</strong>ata ha consentito <strong>di</strong> rilevare i seguenti aspetti:<br />
l’area ex Cattoi è agibile dal 5 agosto con 350 posti auto i quali prendono il<br />
posto dei 190 <strong>per</strong>si nell’area ex Autostazione. Tale <strong>di</strong>sponibilità è garantita<br />
<strong>per</strong> un biennio estensibile ad un triennio;<br />
l’Amministrazione ha approvato la delibera <strong>per</strong> l’affidamento dell’incarico del<br />
piano attuativo della fascia lago all’arch. Cecchetto;<br />
in zona Oratorio trovano posto 20 posti autobus e 72 posti auto;<br />
nella zona ottocentesca risultano altri 20/30 posti auto;<br />
nella progettazione definitiva dell’area ex Cattoi è prevista la realizzazione <strong>di</strong><br />
numerosi posti auto (al momento non quantificabili);<br />
altri parcheggi sono previsti in via Padova (zona depuratore Arena) <strong>per</strong> 180<br />
posti auto; sulla circonvallazione <strong>di</strong> via Monte Oro, con 400 posti auto (parcheggio<br />
interrato privato con accor<strong>di</strong> <strong>per</strong> destinare parte in convenzionamento<br />
ad uso pubblico collegati con <strong>per</strong>corso pedonale a Piazza San Rocco);<br />
è stata attivata la procedura <strong>per</strong> l’appalto del parcheggio <strong>di</strong> via Pilati.<br />
Dall’analisi condotta appare evidente la presenza <strong>di</strong> una congestione<br />
urbana specie in <strong>per</strong>io<strong>di</strong> turistici, derivante da intensi flussi <strong>di</strong> traffico. Proprio in<br />
stagione, infatti, assume evidenza l’insufficiente <strong>di</strong>mensionamento delle aree<br />
destinate a parcheggio e la loro non ottimale localizzazione.<br />
Inoltre un problema rilevante si ha con riferimento alle aree <strong>di</strong> sosta <strong>per</strong><br />
le circa 400 famiglie del centro storico, che evidenziano enormi complessità al<br />
riguardo. L’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> ogni soluzione dovrà necessariamente tenere conto<br />
prioritariamente delle legittime esigenze <strong>di</strong> tale fascia <strong>di</strong> popolazione.<br />
Pare dunque necessario focalizzare ogni ragionamento su tali problematiche,<br />
anche <strong>per</strong>ché mobilità e parchibilità, e non solo con riferimento al centro<br />
storico, sono con<strong>di</strong>zioni necessarie <strong>per</strong> qualsiasi sviluppo.<br />
9.2. OSSERVAZIONI<br />
Da quanto riscontrato pare evidente che il Centro Storico <strong>di</strong> Riva è allo<br />
stato in deficit <strong>di</strong> parcheggio.<br />
Le problematiche <strong>per</strong> lo sviluppo economico del centro storico sono in<br />
effetti necessariamente legate al miglioramento dell’accessibilità. Il centro storico<br />
potrà avere un ruolo economico e sociale ancora più rilevante in futuro solo<br />
se saranno attuate politiche adatte a renderlo accessibile <strong>per</strong> gli utenti: residenti,<br />
visitatori, clienti delle attività economiche.<br />
Le criticità rilevate sono con<strong>di</strong>vise da tutti gli Attori e Soggetti coinvolti<br />
nel progetto, senza alcuna eccezione.<br />
Si ripete <strong>per</strong>tanto: con<strong>di</strong>zione necessaria <strong>per</strong> una adeguata fruibilità del<br />
centro è la previsione e lo stu<strong>di</strong>o delle aree <strong>di</strong> sosta. Di questo la Amministrazione<br />
comunale è pienamente consapevole e ritiene debba essere pianificata<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
51
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
con le associazioni la meto<strong>di</strong>ca e la tempistica <strong>per</strong> portare a soluzione i progetti<br />
in maniera con<strong>di</strong>visa.<br />
Già il Tavolo <strong>di</strong> lavoro ha evidenziato, a più riprese, che la considerazione<br />
del centro storico <strong>di</strong> Riva quale “centro commerciale naturale” presuppone<br />
adeguate infrastrutture, in particolare i parcheggi <strong>di</strong> cintura (area ex Cattoi,<br />
Oratorio, etc.). Bisogna dunque considerare progettualità prioritaria lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />
soluzioni <strong>per</strong> una agevole accessibilità al centro storico, creando le con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>per</strong>ché il centro <strong>di</strong> Riva <strong>di</strong>venti effettivamente un “centro commerciale naturale”.<br />
Una indagine condotta a livello nazionale dal Censis, circa cinque anni<br />
fa, che ha avuto ampia eco in ogni progetto <strong>di</strong> riqualificazione del contesto urbano<br />
centrale, evidenziava due dati importanti: oltre due terzi dei citta<strong>di</strong>ni giu<strong>di</strong>ca<br />
inadeguato il sistema dei parcheggi della città; quasi il 40% svolge la sua attività<br />
prevalente in centro storico. Gli orientamenti <strong>di</strong>ffusi a livello europeo vedono<br />
l’ampliamento e <strong>di</strong>fferenziazione delle fasce orarie della ZTL, la riduzione<br />
delle autorizzazioni <strong>per</strong> carico/scarico merci, le facilitazioni <strong>per</strong> la sosta dei residenti,<br />
non “libera” ma in<strong>di</strong>viduando parcheggi vicino alle abitazioni.<br />
Importante è pensare a sistemi <strong>di</strong> mobilità alternativi, quali la mobilità<br />
ciclabile nel centro storico, anche riducendo i limiti (è il caso del recente progetto<br />
avviato dal comune <strong>di</strong> Trento), comunque nell’osservanza delle con<strong>di</strong>zioni<br />
base della sicurezza, fino ad arrivare a collegare il centro con altre reti ciclabili.<br />
Si potrebbe agire sulla tariffazione, ulteriormente <strong>di</strong>fferenziando il costo<br />
orario <strong>per</strong> la sosta o promovendo scale sconto <strong>per</strong> l’utilizzo del mezzo pubblico,<br />
incentivando chi usa lo stesso <strong>per</strong> recarsi in centro o arrivando a stu<strong>di</strong>are incentivi<br />
e servizi alternativi in modo che i <strong>di</strong>pendenti pubblici lascino i propri mezzi in<br />
aree attrezzate, <strong>per</strong> evitare l’occupazione giornaliera <strong>di</strong> spazi “preziosi”, da liberare<br />
a favore <strong>di</strong> utenti con sosta me<strong>di</strong>a più contenuta e maggiore “rotazione”.<br />
10. ARREDO URBANO E VISUAL MERCHANDISING<br />
10.1. L’ANALISI CONDOTTA<br />
Con riferimento alla pavimentazione <strong>di</strong> strade e marciapie<strong>di</strong> e dell'arredo<br />
urbano in senso lato la situazione appare favorevole. Circa il 60% degli spazi<br />
pubblici (pavimentazione, strade e marciapie<strong>di</strong>) del nucleo storico è stato oggetto<br />
<strong>di</strong> intervento <strong>di</strong> sistemazione, giu<strong>di</strong>cato complessivamente in modo positivo, e<br />
ciò anche <strong>per</strong> i materiali utilizzati (ad esempio, <strong>per</strong> la pavimentazione si è previsto<br />
un largo utilizzo <strong>di</strong> porfido).<br />
L’arredo urbano in generale presenta un buono stato <strong>di</strong> conservazione<br />
e gli allestimenti sono relativamente completi, prevedendosi: fioriere, fontane,<br />
cestini porta rifiuti, contenitori pile, rastrelliere biciclette, etc.. In alcuni casi sono<br />
“scarsi” <strong>come</strong> numerica. Anche il giu<strong>di</strong>zio (sia sulla presenza che sullo stato <strong>di</strong><br />
conservazione) delle varie componenti appare buono.<br />
L’Amministrazione dovrebbe, a giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> chi scrive, spingere ancora<br />
<strong>di</strong> più in tale <strong>di</strong>rezione.<br />
Relativamente al livello <strong>di</strong> degrado urbano e<strong>di</strong>lizio ed ambientale viene<br />
espresso un giu<strong>di</strong>zio sostanzialmente positivo. Si tratta comunque <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re<br />
l’analisi in<strong>di</strong>viduando eventuali spazi inospitali, puntando a proporne la riqualificazione<br />
con misure utili allo sviluppo del centro storico (inserimento <strong>di</strong> at-<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
52
tività artigianali, laboratori, gallerie, etc.).<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Non è prevista la creazione <strong>di</strong> spazi polifunzionali destinati ad attività <strong>di</strong><br />
intrattenimento e <strong>di</strong> svago.<br />
Limitati i contenitori esistenti suscettibili <strong>di</strong> riuso <strong>per</strong> l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong><br />
nuove attività commerciali e/o paracommerciali e <strong>di</strong> servizio o <strong>per</strong> il potenziamento<br />
<strong>di</strong> quelle esistenti.<br />
E’ presente un progetto che tocca il rifacimento <strong>di</strong> altri arre<strong>di</strong> ma anche<br />
la stessa illuminazione pubblica. In molte aree del Centro Storico l'illuminazione<br />
pubblica non è uniforme e “coerente”: nella scelta dei colori delle lampade si va<br />
dal bianco al giallo senza un criterio <strong>di</strong> riferimento.<br />
Non risulta presente un progetto ad hoc <strong>per</strong> il recu<strong>per</strong>o delle facciate<br />
con valore storico e culturale, nè un progetto <strong>di</strong> visual merchan<strong>di</strong>sing urbano,<br />
che contempli aspetti legati a segnaletica e cartellonistica (accessibilità, parcheggi),<br />
piano insegne (armonizzate), tendaggi, accessi e<strong>di</strong>fici, etc..<br />
10.2. OSSERVAZIONI<br />
L’arredo urbano rappresenta un chiaro fattore <strong>di</strong> aggregazione, che<br />
presuppone un “sentire” unitario. Richiede <strong>per</strong>tanto un intervento coor<strong>di</strong>nato,<br />
che veda attorno al Tavolo delle progettualità presenti e coinvolti o<strong>per</strong>atori economici,<br />
l’associazionismo, le banche, i citta<strong>di</strong>ni. L’arredo urbano andrà valutato<br />
non già fine a sé stesso, in termini estetici e tecnici (abbellimento <strong>di</strong> piazze, insegne,<br />
facciate, ripavimentazioni, illuminazione, etc.), ma nell’ambito della valorizzazione<br />
delle <strong>di</strong>verse attività presenti sul territorio. Si pensi ad esempio alla<br />
importanza <strong>di</strong> una illuminazione pubblica che valorizzi le attività presenti, anche<br />
prevedendo un regolamento <strong>per</strong> la armonizzazione delle tipologie e dell’utilizzo<br />
delle insegne luminose.<br />
L’arredo urbano appare <strong>come</strong> detto valido <strong>per</strong> quanto riguarda i siti, in<br />
parte scarso con riferimento alle “attrezzature” (mobili).<br />
Andrà approntato un progetto <strong>di</strong> visual merchan<strong>di</strong>sing urbano integrato,<br />
che tenga conto <strong>di</strong>: segnaletica e cartellonistica dei <strong>per</strong>corsi economici, <strong>storici</strong><br />
e culturali; segnaletica parcheggi; piano insegne (armonizzate, da in<strong>di</strong>viduare<br />
nella forma: ban<strong>di</strong>era, altro), tendaggi (omogenei e compatibili), accessi e fronti.<br />
Tale progetto dovrà essere con<strong>di</strong>viso dagli O<strong>per</strong>atori e <strong>di</strong>scusso continuativamente,<br />
con progressivi aggiustamenti, con la Pubblica Amministrazione,<br />
che potrà in seguito prevedere una serie <strong>di</strong> misure (vincoli) atte a guidare, pro<br />
futuro, le scelte degli O<strong>per</strong>atori, cui potranno parimenti essere attribuiti incentivi<br />
<strong>per</strong> accelerare il passaggio <strong>ai</strong> nuovi standard. Al riguardo si evidenzia che già<br />
oggi i negozi <strong>di</strong> Riva fruiscono <strong>di</strong> un’ICI con aliquota agevolata.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
53
1. PREMESSA<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
PARTE IV<br />
PROGETTI CONCERTATI PER LO SVILUPPO INTEGRATO<br />
DEL CENTRO STORICO DI RIVA DEL GARDA<br />
In questa Parte del Report sono illustrati i progetti <strong>per</strong> il rilancio del<br />
centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda. Tali progetti si fondano su linee <strong>di</strong> azione in<br />
grado <strong>di</strong> valorizzare il contesto urbano centrale e tendono:<br />
alla classificazione del centro storico quale “Centro Commerciale Naturale”;<br />
alla costituzione <strong>di</strong> un apposito Organismo con la finalità <strong>di</strong> curarne la gestione,<br />
il costante rinnovamento e la promozione;<br />
alla riorganizzazione e riqualificazione della rete degli esercizi tra<strong>di</strong>zionali,<br />
con valenze particolarmente significative <strong>di</strong> qualificazione dell’ambiente urbano<br />
anche dal punto <strong>di</strong> vista economico e sociale.<br />
La scelta o<strong>per</strong>ata è stata quella <strong>di</strong> scegliere, fra i vari modelli <strong>di</strong> sviluppo<br />
del centro storico, quello noto <strong>come</strong> “centro rivitalizzato”, che presuppone la<br />
tutela della residenza, delle attività tra<strong>di</strong>zionali caratteristiche e nel quale si migliora<br />
la qualità dei servizi a favore della popolazione latu sensu (residenti, turisti,<br />
altri).<br />
Il progetto guida è la <strong>di</strong>retta conseguenza della fase <strong>di</strong> analisi “allargata”:<br />
le criticità riscontrate sono state <strong>di</strong>scusse sia con l’Amministrazione comunale<br />
che con le Categorie interessate presenti al tavolo <strong>di</strong> concertazione. Ciò ha<br />
consentito <strong>di</strong> mettere a fuoco una serie <strong>di</strong> priorità programmatiche, raccolte nell'atto<br />
“pubblico–privato” concordemente denominato “Patto <strong>per</strong> uno sviluppo integrato<br />
del centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda”.<br />
I progetti che saranno ora esplicitati, con i vari steps o<strong>per</strong>ativi, verranno<br />
in seguito accompagnati da una azione continua <strong>di</strong> monitoraggio, che provvederà<br />
a fornire <strong>per</strong>io<strong>di</strong>camente <strong>ai</strong> <strong>di</strong>versi Attori interessati ren<strong>di</strong>conti su quanto<br />
è stato fatto e su quanto resta da compiere.<br />
2. I PROGETTI<br />
L’analisi condotta e la concertazione hanno portato a in<strong>di</strong>viduare alcune<br />
linee progettuali che, <strong>come</strong> vedremo, assemblano più proposte o<strong>per</strong>ative e<br />
sono temporizzate, a livello in<strong>di</strong>cativo, anche se potranno subire verifiche <strong>di</strong> fattibilità<br />
e aggiustamenti e correttivi. I due macroprogetti riguardano:<br />
1. PROGETTUALITA’ IN AREA COMMERCIALE – MARKETING<br />
CLASSIFICAZIONE DEL CENTRO STORICO DI RIVA DEL GARDA QUALE CENTRO COMMERCIALE<br />
NATURALE, CON INDIVIDUAZIONE DI UN SOGGETTO (CONSORZIO) PER PROMUOVERNE LO<br />
SVILUPPO, ANCHE NELL’AMBITO DI UN CIRCUITO PROVINCIALE DEI CENTRI COMMERCIALI<br />
NATURALI E MISURE CONSEGUENTI<br />
2. PROGETTUALITA’ IN AREA URBANISTICA<br />
INDIVIDUAZIONE DI IPOTESI PROGETTUALI RIFERITE ALLA ACCESSIBILITÀ AL CENTRO, ANCHE IN<br />
CONNESSIONE ALLA FRUIBILITÀ DI AREE PARCHEGGIO<br />
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54
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Con riferimento al primo macroprogetto si evidenzia che un ruolo importante<br />
che il Centro Commerciale Naturale ed il Consorzio potranno svolgere<br />
è quello <strong>di</strong> costituirsi strumenti <strong>per</strong> lo sviluppo, programmato e finalizzato, <strong>di</strong> un<br />
tessuto urbano, in grado <strong>di</strong> controllare ed innescare interventi pubblici e privati<br />
entro precise griglie progettuali.<br />
Come detto, sembrano oggi mancare in Riva del Garda azioni progettate<br />
scientificamente e concertate tra la Pubblica Amministrazione e gli O<strong>per</strong>atori<br />
<strong>per</strong> raggiungere obiettivi congiunti <strong>di</strong> sviluppo dell’offerta commerciale e dei<br />
servizi, <strong>di</strong> riqualificazione ambientale, <strong>di</strong> ridefinizione dei sistemi <strong>di</strong> accessibilità<br />
e fruizione degli spazi pubblici.<br />
Parimenti strategico appare il secondo macroprogetto, che riprendendo<br />
il portato normativo (LP 4/2000) si associa alla “in<strong>di</strong>viduazione delle modalità e<br />
priorità degli interventi sul piano dell’accessibilità alle aree considerate, con particolare<br />
riferimento alla localizzazione e al <strong>di</strong>mensionamento delle aree <strong>di</strong> sosta<br />
<strong>per</strong> i mezzi pubblici e privati.”<br />
2.1. PROGETTUALITA’ IN AREA COMMERCIALE – MARKETING. IDENTIFI-<br />
CAZIONE DEL CENTRO STORICO DI RIVA DEL GARDA QUALE CENTRO<br />
COMMERCIALE NATURALE E DEL SOGGETTO GESTORE<br />
2.1.1. LE MOTIVAZIONI<br />
L’analisi condotta ha evidenziato una serie <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza<br />
riferiti al centro storico. Le informazioni raccolte consentono <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
alcuni punti fermi:<br />
possibilità <strong>di</strong> impiegare la leva del commercio <strong>per</strong> qualificare il centro storico<br />
<strong>di</strong> Riva del Garda;<br />
possibilità <strong>di</strong> inserire molteplici iniziative in un <strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> marketing territoriale,<br />
coor<strong>di</strong>nando misure intersettoriali a mezzo della costituzione <strong>di</strong> un<br />
apposito Consorzio, o rafforzamento <strong>di</strong> formule già presenti;<br />
il centro storico è un prodotto unitario e <strong>come</strong> tale va <strong>comuni</strong>cato, ma la <strong>comuni</strong>cazione<br />
deve essere concertata, con un “comune sentire”;<br />
<strong>per</strong> lo sviluppo del centro storico bisogna partire dalla valorizzazione dell'esistente,<br />
ponendo in essere interventi articolati, rapi<strong>di</strong> e visibili già nel breve<br />
<strong>per</strong>iodo. Bisogna evitare <strong>di</strong> pensare solo a piani <strong>di</strong> me<strong>di</strong>o <strong>per</strong>iodo <strong>per</strong>ché si<br />
rischia che venga meno l’attenzione al progetto;<br />
necessità <strong>di</strong> o<strong>per</strong>are <strong>per</strong> un ulteriore recu<strong>per</strong>o della vivibilità del centro storico,<br />
anche in termini alloggiativi;<br />
necessità <strong>di</strong> continuare nel processo già avviato <strong>di</strong> valorizzazione urbanistico<br />
– ambientale del centro storico.<br />
Le motivazioni che hanno portato all’in<strong>di</strong>viduazione del Progetto in argomento<br />
sono connesse alle criticità rilevate, spesso associate ad ipotesi <strong>di</strong> soluzioni<br />
e spunti o<strong>per</strong>ativi, che si ritiene utile riassumere nel loro complesso <strong>per</strong><br />
una piena comprensione del Progetto che fra poco si andrà a dettagliare.<br />
RESIDENZIALITA’<br />
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C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
CRITICITA’<br />
L’analisi storica rileva una riduzione della popolazione residente<br />
in centro storico in valore assoluto, ma ancora più significativo è<br />
l’incidenza della demografica <strong>di</strong> tale area sul totale comunale, in<br />
trend peggiorativo più accentuato, aspetto importante se si considera<br />
che i residenti hanno una notevole influenza sulla vivacità<br />
sociale e sulla vivibilità del territorio.<br />
I residenti scontano rilevanti problemi legati alla accessibilità e <strong>ai</strong><br />
parcheggi.<br />
AZIONI PROPOSTE<br />
Attuare misure volte a incentivare la residenzialità in centro storico,<br />
specie con riferimento alla fascia delle famiglie (che garantiscono<br />
una vivibilità piena del centro grazie <strong>ai</strong> bambini) e degli anziani,<br />
anche applicando misure ed agevolazioni <strong>per</strong> l’attribuzione<br />
a tali fasce <strong>di</strong> appartamenti, anche promuovendo il ricorso a coo<strong>per</strong>ative<br />
e<strong>di</strong>lizie.<br />
Scoraggiare la realizzazione <strong>di</strong> alloggi <strong>di</strong> piccole <strong>di</strong>mensioni e l'utilizzo<br />
<strong>di</strong> spazi “improduttivi” a fini sociali.<br />
In<strong>di</strong>viduare parcheggi da attribuire prioritariamente a residenti in<br />
centro storico.<br />
Utilizzare misure <strong>di</strong>sincentivanti (ICI) <strong>per</strong> le abitazioni non occupate,<br />
<strong>per</strong> spingere ad una sollecita fruizione (essenzialmente <strong>per</strong> locazione).<br />
Incentivare (ICI) i privati che mutano destinazioni da uffici in alloggio.<br />
COMMERCIO AL DETTAGLIO<br />
CRITICITA’<br />
La rete <strong>di</strong>stributiva, già parcellizzata a livello comunale, nel centro<br />
storico lo è ancora <strong>di</strong> più.<br />
L’offerta è connotata dalla limitata presenza <strong>di</strong> alimentari e da una<br />
offerta ripetitiva. Gli esercizi sono <strong>per</strong> la quasi totalità <strong>di</strong> vicinato<br />
con <strong>di</strong>mensioni me<strong>di</strong>amente inferiori del 35% rispetto alla me<strong>di</strong>a<br />
comunale.<br />
L’offerta è connessa a realtà che non svolgono ruolo <strong>di</strong> attrattori<br />
se prese a sè stanti, prioritariamente <strong>di</strong>rette alla sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong><br />
esigenze <strong>di</strong> consumo elementari.<br />
Il mercato mensile (posizionato appena fuori dal centro storico)<br />
sembra riscuotere più critiche che consensi, sempre legate al problema<br />
della carenza parcheggi e della congestione del traffico<br />
“a<strong>di</strong>acente”. Non si ritiene da parte <strong>di</strong> molti soggetti che possa essere<br />
utilizzato <strong>come</strong> motore da usare <strong>per</strong> uno sviluppo del centro<br />
storico.<br />
Il centro storico oggi compete con una rete commerciale molto articolata<br />
e attrattiva, posizionata lungo la <strong>di</strong>rettrice Riva – Arco.<br />
Apparentemente preoccupante è il dato riferito alle vetrine<br />
“vuote”, in molti casi associate ad immobili recentemente ristrutturati.<br />
I commercianti del centro non sono organizzati e non o<strong>per</strong>ano<br />
<strong>come</strong> un unicum.<br />
Mancano consorzi <strong>di</strong> via o iniziative concertate fra o<strong>per</strong>atori che<br />
consentano <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare il centro storico <strong>come</strong> una entità unitariamente<br />
<strong>per</strong>cepibile (“centro commerciale naturale”).<br />
AZIONI PROPOSTE<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Migliorare la coesione e l’organizzazione delle attività economiche<br />
del centro, in un’ottica <strong>di</strong> marketing territoriale e/o integrato.<br />
Promuovere la costituzione o il rafforzamento <strong>di</strong> un soggetto giuri<strong>di</strong>co<br />
che in concertazione con le categorie e la Pubblica Amministrazione<br />
svolga una attività promozionale dell’intero centro storico,<br />
adottando le connesse misure gestionali, fino ad arrivare alla<br />
costituzione del “Centro Commerciale naturale <strong>di</strong> Riva del Garda”,<br />
ricco <strong>di</strong> proposte, che dovranno ottimizzare le risorse connesse<br />
alle potenzialità date dal turismo, dall’arte, dalla immagine del sito.<br />
Promuovere un comune sentire fra gli impren<strong>di</strong>tori.<br />
O<strong>per</strong>are <strong>per</strong> cercare <strong>di</strong> su<strong>per</strong>are almeno in parte la standar<strong>di</strong>zzazione<br />
dell’offerta, orientandosi su specializzazione, tematizzazione,<br />
qualità <strong>per</strong> orientare gli acquisti in centro storico.<br />
Mettere in essere anche col supporto del C.A.T. Unione una serie<br />
<strong>di</strong> iniziative formative e <strong>di</strong> aggiornamento professionale <strong>per</strong> gli<br />
o<strong>per</strong>atori, stimolando l’adozione <strong>di</strong> misure innovative.<br />
Prevedere misure e incentivi <strong>per</strong> stimolare l’ammodernamento <strong>di</strong><br />
talune attività. Deve essere <strong>ai</strong>utato l’impren<strong>di</strong>tore (con interventi<br />
del pubblico – es.: esenzione ICI – o del privato – fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> rotazione<br />
o mutui a tassi agevolati da parte <strong>di</strong> banche -) che rinnova la<br />
propria attività adeguandosi a un progetto <strong>di</strong> visual merchan<strong>di</strong>sing<br />
che riguar<strong>di</strong> vetrine, cartellonistica, insegne, tendaggi, accessi.<br />
Realizzare un progetto <strong>di</strong> visual merchan<strong>di</strong>sing urbano che, oltre<br />
a quanto appena espresso, vada a promuovere il centro con visualizzazione<br />
imme<strong>di</strong>ata (es.: depliant con legende ed a colori)<br />
delle proposte commerciali ivi ricadenti, <strong>per</strong> tipologia e <strong>per</strong>corsi.<br />
Incentivare il mantenimento dell’illuminazione serale delle vetrine.<br />
Attuare un piano insegne, vetrine, tendaggi col fine <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>venire<br />
ad una armonizzazione fra esercizi commerciali magari limitrofi,<br />
che rispettino certi requisiti.<br />
RICETTIVITA’ E TURISMO<br />
CRITICITA’<br />
Per talune attività <strong>di</strong> pubblico esercizio sono segnalati problemi legati<br />
alla eccessiva rumorosità notturna.<br />
Alcuni plateatici app<strong>ai</strong>ono poco qualificanti <strong>per</strong> l’immagine e <strong>per</strong><br />
l’intera proposta del centro commerciale naturale.<br />
Limitate sono le attività ricettive posizionate in centro storico,<br />
poco più <strong>di</strong> un quinto del totale comunale. L’offerta ricettiva manifesta<br />
complessità legate alla accessibilità degli ospiti alle strutture<br />
medesime.<br />
La <strong>per</strong>manenza me<strong>di</strong>a in esercizi alberghieri è molto contenuta,<br />
così <strong>come</strong> quella extralberghiera.<br />
Le attività <strong>di</strong> intrattenimento e svago del centro storico non sono<br />
tali da rappresentare un volano <strong>per</strong> ricadute <strong>di</strong>ffuse.<br />
AZIONI PROPOSTE<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Interventi a favore dell’offerta dei pubblici esercizi potrebbero legarsi<br />
ad incentivi pubblici, connessi ad esempio alla COSAP <strong>per</strong><br />
l’utilizzo degli spazi esterni o a misure <strong>per</strong> migliorare ed armonizzare<br />
i plateatici.<br />
Garantire comunque il servizio, specie in stagione, stimolando le<br />
a<strong>per</strong>ture o il prolungamento delle medesime anche la sera, ponendo<br />
la massima attenzione al fatto che tali attività non arrechino<br />
particolare <strong>di</strong>sturbo.<br />
Agevolare la fruizione degli alberghi “centrali” e verificare la possibilità<br />
<strong>di</strong> creare nuove strutture, magari nella formula garnì, anche<br />
utilizzando contenitori <strong>di</strong>smessi da riutilizzare in tal senso.<br />
Istituire uno o più Point del “Centro commerciale naturale Riva del<br />
Garda” dove offrire al turista: in<strong>di</strong>cazioni, chiarimenti, materiali su<br />
tutte le proposte <strong>di</strong> Riva del Garda (negozi, ristoranti, pub, manifestazioni,<br />
spettacoli, <strong>per</strong>corsi, etc.), enfatizzando quelle riconducibili<br />
a soggetti aderenti al “Centro”; in<strong>di</strong>cazioni su orari <strong>di</strong> a<strong>per</strong>tura<br />
e turni <strong>di</strong> chiusura delle <strong>di</strong>verse attività e sugli orari dei mezzi <strong>di</strong><br />
trasporto; agevolazioni, legate alla fidelity card degli esercizi del<br />
“Centro” e ad offerte e promozioni; assaggi e somministrazione<br />
leggera; possibilità <strong>di</strong> verificare la <strong>di</strong>sponibilità e quin<strong>di</strong> confermare<br />
soluzioni <strong>di</strong> co<strong>per</strong>ti presso ristoranti o <strong>per</strong> <strong>per</strong>nottamenti presso<br />
gli esercizi aderenti al “Centro”; cercare <strong>di</strong> “andare incontro al turista”,<br />
ponendo in essere ogni misura atta a fargli conoscere e visualizzare<br />
con imme<strong>di</strong>atezza l’intera proposta <strong>di</strong> Riva in generale<br />
e del Centro commerciale naturale in particolare.<br />
ATTIVITA’ ARTIGIANE<br />
CRITICITA’<br />
Non si ritiene vi siano in centro storico attività artigiane in grado <strong>di</strong><br />
svolgere una evidente funzione attrattiva, risultando “volano” <strong>per</strong><br />
l’intero centro storico.<br />
Allo stato non esiste un progetto <strong>di</strong> valorizzazione delle attività artigianali<br />
storiche e/o artistiche (laboratori, botteghe, etc.).<br />
AZIONI PROPOSTE<br />
Creare anche con una serie <strong>di</strong> incentivi pubblici una “via dei mestieri”,<br />
con collocazione in via Marocco, caratteristica ma oggi<br />
“abbandonata”. Si pensi alla possibilità <strong>di</strong> prevedere lo sviluppo <strong>di</strong><br />
botteghe artigiane artistiche, <strong>di</strong> laboratori (della ceramica, del ferro<br />
battuto, del legno, <strong>di</strong> incisioni e stampe artistiche, <strong>per</strong> il restauro,<br />
etc.), <strong>di</strong> gallerie <strong>di</strong> pittura.<br />
Prevedere l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> una serie più ampia ed articolata <strong>di</strong><br />
funzioni artigianali, specie “storiche”, utili sia al citta<strong>di</strong>no sia in relazione<br />
alla attrattività che possono generare.<br />
Pensare a misure volte a rilanciare le attività tra<strong>di</strong>zionali, promovendo<br />
le peculiarità artigianali del luogo e del Trentino in genere,<br />
facendole conoscere su mercati allargati, anche con un “Marchio<br />
<strong>di</strong> qualità”, sulla falsariga <strong>di</strong> quanto recentemente avviato dalla<br />
Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento <strong>per</strong> le Osterie storiche.<br />
Pensare all’utilizzo <strong>di</strong> locali <strong>di</strong> proprietà o affittati dal <strong>Comune</strong> <strong>per</strong><br />
la realizzazione <strong>di</strong> un Polo dell’artigianato artistico rivano, dove<br />
promuovere mostre, esposizioni ed avviare attività <strong>di</strong>dattiche.<br />
CULTURA, EVENTI, TRADIZIONI<br />
CRITICITA’<br />
Innumerevoli sono le manifestazioni e le attività <strong>di</strong> animazione,<br />
promozione e <strong>comuni</strong>cazione, con un fitto calendario <strong>di</strong> eventi;<br />
tuttavia la proposta non appare adeguatamente armonizzata, con<br />
<strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> risorse. Gli sforzi <strong>di</strong> <strong>comuni</strong>cazione sono spesso <strong>di</strong>somogenei.<br />
La ricognizione o<strong>per</strong>ata non ha consentito <strong>di</strong> rilevare alcuna bottega<br />
rispettosa del requisito della <strong>per</strong>manenza nello stesso luogo e<br />
con la stessa attività merceologica da almeno 50 anni, anche se<br />
in alcuni – rari – casi si è rilevata un’attività “tra<strong>di</strong>zionale”.<br />
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C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
AZIONI PROPOSTE<br />
Invece <strong>di</strong> creare nuove iniziative, parrebbe sufficiente raccogliere<br />
ed armonizzare quelle esistenti, innumerevoli ma sfilacciate. Di<br />
conseguenza deve in<strong>di</strong>viduarsi un soggetto che o<strong>per</strong>i un coor<strong>di</strong>namento<br />
secondo modalità da definire.<br />
Serve una piena ricognizione delle iniziative culturali presenti o attivabili,<br />
da mettere in rete facendo “impresa”.<br />
O<strong>per</strong>are una indagine <strong>per</strong> capire quali sono le puntuali esigenze<br />
<strong>di</strong> consumo culturale <strong>di</strong> residenti e turisti, <strong>per</strong> vedere quanto e<br />
<strong>come</strong> le stesse sono sod<strong>di</strong>sfatte.<br />
Attuare un calendario dettagliato ed armonizzato delle varie manifestazioni,<br />
da veicolare tramite il Point “Centro commerciale naturale<br />
<strong>di</strong> Riva del Garda”, con supporti adeguati (depliant, web, altro),<br />
anche prevedendo una segnaletica d’informazione dei <strong>per</strong>corsi<br />
<strong>storici</strong> e dei luoghi della cultura del centro storico.<br />
Attuare un progetto <strong>per</strong> la valorizzazione e la <strong>comuni</strong>cazione <strong>di</strong> attività<br />
“storiche” o tra<strong>di</strong>zionali e in generale pensare a valorizzare<br />
<strong>per</strong>corsi culturali, a vario tema (la cultura del vino, la casa dei prodotti<br />
locali, la via dei mestieri, la storia, con visite guidate rivolte<br />
agli studenti, <strong>ai</strong> residenti, <strong>ai</strong> turisti).<br />
Porre in essere l’a<strong>per</strong>tura prolungata la sera ma anche in giornate<br />
festive dei luoghi della cultura.<br />
La campagna <strong>di</strong> <strong>comuni</strong>cazione e promozione del centro storico<br />
deve puntare su alcuni temi forti e visualizzabili, con il coor<strong>di</strong>namento<br />
delle attività culturali, economiche, commerciali e sociali.<br />
ARREDO E VISUAL MERCHANDISING URBANO<br />
CRITICITA’<br />
Non è prevista la creazione <strong>di</strong> spazi polifunzionali destinati ad attività<br />
<strong>di</strong> intrattenimento e <strong>di</strong> svago.<br />
Non risulta presente un progetto ad hoc <strong>per</strong> il recu<strong>per</strong>o delle facciate<br />
con valore storico e culturale.<br />
L’arredo urbano appare in parte scarso con riferimento alle “attrezzature”<br />
(mobili).<br />
Non risulta presente un progetto <strong>di</strong> visual merchan<strong>di</strong>sing urbano,<br />
che contempli aspetti legati alla segnaletica ed alla cartellonistica<br />
(accessibilità, parcheggi), al piano insegne (armonizzate), <strong>ai</strong> tendaggi<br />
ed agli accessi agli e<strong>di</strong>fici.<br />
AZIONI PROPOSTE<br />
L’arredo urbano richiede un intervento coor<strong>di</strong>nato, che veda attorno<br />
al tavolo della progettualità presenti e coinvolti o<strong>per</strong>atori economici,<br />
l’associazionismo, le banche, i citta<strong>di</strong>ni.<br />
L’arredo urbano andrà valutato non già fine a sé stesso, in termini<br />
estetici e tecnici (abbellimento <strong>di</strong> piazze, insegne, facciate, rifacimento<br />
e ripavimentzioni, illuminazione, etc.), ma nell’ambito della<br />
valorizzazione delle <strong>di</strong>verse attività presenti sul territorio.<br />
Andrà approntato un progetto <strong>di</strong> visual merchan<strong>di</strong>sing urbano integrato,<br />
che tenga conto <strong>di</strong> segnaletica e cartellonistica (accessibilità,<br />
parcheggi), piano insegne (armonizzate, da in<strong>di</strong>viduare nella<br />
forma: ban<strong>di</strong>era, altro), tendaggi (omogenei e compatibili), accessi<br />
agli e<strong>di</strong>fici. Tale progetto dovrà essere con<strong>di</strong>viso dagli O<strong>per</strong>atori<br />
e <strong>di</strong>scusso continuativamente, con progressivi aggiustamenti,<br />
con la Pubblica Amministrazione, che potrà in seguito prevedere<br />
una serie <strong>di</strong> misure (vincoli) atte a guidare, pro futuro, le<br />
scelte degli O<strong>per</strong>atori, cui potranno parimenti essere attribuiti incentivi<br />
<strong>per</strong> accelerare il passaggio <strong>ai</strong> nuovi standard.<br />
59
2.1.2. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Obiettivi Valorizzare i punti <strong>di</strong> eccellenza del centro storico <strong>di</strong> Riva del<br />
Garda, implementandoli e veicolandone l’informazione con gli<br />
strumenti opportuni, allo scopo <strong>di</strong> arrivare ad in<strong>di</strong>viduare tale<br />
porzione <strong>di</strong> territorio quale “CENTRO COMMERCIALE NATU-<br />
RALE”.<br />
Assegnare al CENTRO COMMERCIALE NATURALE anche<br />
una valenza strategica <strong>per</strong> la crescita socio – economica, culturale<br />
e <strong>per</strong> la qualità della vita della città nell’interesse dei frequentatori<br />
e delle attività economiche che vi o<strong>per</strong>ano.<br />
Rilanciare il ruolo delle piccole e me<strong>di</strong>e imprese commerciali,<br />
artigianali, turistiche e dei servizi con una strategia concertata<br />
<strong>di</strong> sviluppo del territorio, <strong>di</strong> incentivazione economica, <strong>di</strong> evoluzione<br />
equilibrata in un’ottica <strong>di</strong> “marketing territoriale”.<br />
Sviluppare forme innovative e più efficienti <strong>di</strong> gestione dei servizi<br />
e dell’offerta degli O<strong>per</strong>atori locali, promuovendo la costituzione<br />
o il rafforzamento <strong>di</strong> un soggetto giuri<strong>di</strong>co (CONSORZIO)<br />
che in concertazione con le Categorie e la Pubblica Amministrazione<br />
svolga attività promozionale, gestionale, <strong>di</strong> valorizzazione<br />
ed animazione ad ampio spettro del CENTRO COMMER-<br />
CIALE NATURALE.<br />
Promuovere con interventi continui un “comune sentire” ed una<br />
con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> intenti fra gli O<strong>per</strong>atori ed i Soggetti del CEN-<br />
TRO COMMERCIALE NATURALE.<br />
Benefici Aumento della immagine e della attrattività del centro storico.<br />
Miglioramento della integrazione tra l’azione sviluppata d<strong>ai</strong> <strong>di</strong>versi<br />
Attori e conseguenti sinergie.<br />
Pieno utilizzo dei fattori <strong>di</strong> successo del centro storico.<br />
Attori coinvolti Amministrazione comunale<br />
Associazioni impren<strong>di</strong>toriali e Organismi vari<br />
O<strong>per</strong>atori <strong>di</strong> tutti i settori interessati a partecipare<br />
Citta<strong>di</strong>ni, interessati a partecipare<br />
Istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to<br />
Proprietari immobiliari<br />
Altri Soggetti interessati<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
60
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Fasi Le fasi che si andranno <strong>di</strong> seguito a in<strong>di</strong>care saranno costantemente<br />
accompagnate da momenti <strong>di</strong> <strong>comuni</strong>cazione con gli attori impegnati<br />
e le altre parti interessate.<br />
Si partirà innanzitutto da una presentazione alla citta<strong>di</strong>nanza del<br />
progetto; potrà utilizzarsi ad esempio la formula del convegno con<br />
la consegna <strong>di</strong> una pubblicazione del Report.<br />
L’amministrazione Comunale, regista <strong>di</strong> questo processo <strong>di</strong> sviluppo,<br />
con l’ausilio delle categorie e gli o<strong>per</strong>atori economici, dovrà instaurare<br />
un <strong>di</strong>alogo costante al proprio interno e con la collettività<br />
<strong>per</strong> un completo coinvolgimento <strong>di</strong> tutti, <strong>per</strong>ché tutti facciano proprio<br />
il progetto, lo con<strong>di</strong>vidano e contribuiscano al suo successo.<br />
Il programma <strong>di</strong> sviluppo prevederà, a titolo in<strong>di</strong>cativo, i seguenti<br />
steps:<br />
Avvio <strong>di</strong> una fase <strong>di</strong> concertazione attorno all’attuazione <strong>di</strong> progetti<br />
trasversali <strong>per</strong> la riqualificazione sociale, economica, urbanistica,<br />
ambientale.<br />
Costituzione <strong>di</strong> un Tavolo <strong>di</strong> lavoro <strong>per</strong>manente.<br />
Classificazione anche con in<strong>di</strong>viduazione da subito <strong>di</strong> un apposito<br />
logo del CENTRO COMMERCIALE NATURALE DI RIVA<br />
DEL GARDA<br />
Costituzione <strong>di</strong> un CONSORZIO <strong>per</strong> la gestione e promozione<br />
del CENTRO COMMERCIALE NATURALE DI RIVA DEL GAR-<br />
DA, ricercando contributi pubblici (es.: L.P. 17/93).<br />
In<strong>di</strong>viduazione e implementazione <strong>di</strong> misure <strong>di</strong> marketing e gestionali,<br />
quali:<br />
Fidelizzazione<br />
Realizzazione Card <strong>per</strong> o<strong>per</strong>atori del CONSORZIO<br />
Realizzazione materiali promo – pubblicitari anche <strong>per</strong> singoli<br />
esercizi<br />
Realizzazione depliant informativo sul CCN, con finalità<br />
ed esercizi aderenti<br />
Accoglienza<br />
Progetto arredo commerciale e unificazione immagine<br />
(progetto vetrine, insegne e tendaggi “armonizzati”)<br />
Previsione <strong>di</strong> incentivi <strong>per</strong> stimolare l’ammodernamento in<br />
relazione al visual merchan<strong>di</strong>sing<br />
Realizzazione carta dell’accoglienza da <strong>di</strong>stribuire agli<br />
aderenti<br />
Gestione comune degli orari a<strong>per</strong>tura/chiusura degli esercizi<br />
Servizi<br />
Progetto <strong>di</strong> acquisti <strong>comuni</strong> (acquisti materiali e passaggi<br />
pubblicitari, materiali <strong>di</strong> consumo, tempi <strong>per</strong> la sosta, biglietti,<br />
etc.) <strong>per</strong> un maggior potere contrattuale<br />
Servizio <strong>di</strong> consulenza agli aderenti (contributi agevolati,<br />
fiscale, legale anche a mezzo CAT Unione s.r.l.)<br />
Garanzia della Qualità dei prodotti acquistati con in<strong>di</strong>viduazione<br />
<strong>di</strong> un Marchio <strong>di</strong> Qualità <strong>per</strong> gli esercizi del CCN<br />
Realizzazione con supporto CAT Unione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong><br />
iniziative <strong>di</strong> aggiornamento professionale <strong>per</strong> gli o<strong>per</strong>atori<br />
Promozione<br />
In<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> una strategia <strong>di</strong> <strong>comuni</strong>cazione integrata<br />
degli eventi e delle attività del CCN, con definito piano<br />
marketing<br />
Misure conseguenti: acquisto spazi pubblicitari - organizzazione<br />
eventi – attuazione piano insegne, vetrine, tendaggi<br />
- creazione <strong>di</strong> almeno un Point del CCN (nella piazza<br />
centrale), dove offrire in<strong>di</strong>cazioni e materiali su tutte le<br />
proposte del CCN, su orari e turni <strong>di</strong> chiusura, agevolazioni<br />
(fidelity card), assistenza ad ampio respiro cercando <strong>di</strong><br />
andare incontro al turista<br />
Relazioni Esterne<br />
Rapporti con gli Organismi pubblici (Provincia, <strong>Comune</strong>) e<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
61
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Tempi Fase <strong>di</strong> concertazione: avviata.<br />
Costituzione <strong>di</strong> un Tavolo <strong>di</strong> lavoro <strong>per</strong>manente: attuata<br />
Avvio Relazioni Esterne: 1 mese dalla stipula del Patto<br />
Avvio fase <strong>di</strong> controlling: 1 mese dal Patto (riunioni con frequenza<br />
trimestrale)<br />
Registrazione del logo e del marchio <strong>di</strong> Centro Commerciale Naturale<br />
(CCN) e relativa registrazione del dominio sul web: 3 mesi dal<br />
Patto<br />
Realizzazione sito web con link e posizionamento su motori <strong>di</strong> ricerca:<br />
5 mesi dal Patto<br />
Costituzione del Consorzio: 5 mesi dal Patto<br />
Definizione programma <strong>di</strong> sviluppo del CCN e del Consorzio: 8 mesi<br />
dal Patto<br />
Stu<strong>di</strong>o, progettazione e realizzazione del Point “finito” del CCN: 10<br />
mesi dal Patto<br />
Avvio attuazione misure <strong>di</strong> fidelizzazione, accoglienza, servizi, promozione:<br />
10 mesi dal Patto<br />
Costi Per l’avvio delle attività sopra esposte e limitatamente <strong>ai</strong> primi due<br />
anni <strong>di</strong> o<strong>per</strong>atività sono previsti interventi, al netto del fondo consortile,<br />
<strong>per</strong> 175.000 euro netti. I costi <strong>di</strong> seguito espressi sono “finiti”,<br />
comprensivi <strong>di</strong> consulenza, progettazione, realizzazione e veicolazione<br />
materiali:<br />
registrazione logo, marchio, dominio CCN e realizzazione sito<br />
web: 5.000 euro<br />
costituzione del Consorzio: 4.000 euro <strong>per</strong> spese legali e fisse<br />
consulenza continuativa <strong>per</strong> definizione del programma <strong>di</strong> sviluppo<br />
del CCN: 15.000 euro<br />
stu<strong>di</strong>o, progettazione e realizzazione materiale del Point del<br />
CCN: 15.000 euro<br />
Card <strong>per</strong> o<strong>per</strong>atori del CCN – 5.000 euro<br />
Materiali promo – pubblicitari <strong>per</strong> aderenti – 20.000 euro<br />
Depliant informativo CCN – 3.000 euro<br />
Progetto arredo commerciale e unificazione immagine – 15.000<br />
euro<br />
Carta dell’accoglienza da <strong>di</strong>stribuire agli aderenti – 3.000 euro<br />
Progetto <strong>di</strong> acquisti <strong>comuni</strong> – 4.000 euro<br />
Stu<strong>di</strong>o Marchio <strong>di</strong> Qualità <strong>per</strong> gli esercizi del CCN – 8.000 euro<br />
Aggiornamento professionale – 8.000 euro<br />
Acquisto spazi pubblicitari – 18.000 euro<br />
Organizzazione eventi – 13.000 euro<br />
Spese vive, materiali, rimborsi - 4.000 euro<br />
Personale, logistica, consulenze e collaborazioni – 35.000 euro<br />
La co<strong>per</strong>tura degli investimenti potrà avvenire:<br />
<strong>per</strong> 60.000 euro utilizzando il fondo consortile (cui parteci<strong>per</strong>anno<br />
essenzialmente O<strong>per</strong>atori);<br />
<strong>per</strong> 36.000 euro fruendo dei contributi previsti dalla LP 17/93<br />
<strong>per</strong> la costituzione (ma anche l’incremento) del fondo consortile;<br />
<strong>per</strong> ca. 39.000 euro quale agevolazione pubblica sulla quota<br />
parte <strong>di</strong> spese sostenute dal Consorzio e riconducibili alla mera<br />
consulenza (ca. 78.000 euro), sempre a valere sulla LP 17/93<br />
(sono escluse spese vive, <strong>per</strong> materiali, <strong>per</strong> adempimenti);<br />
<strong>per</strong> 40.000 euro con apporti <strong>di</strong> Istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to, Organismi locali,<br />
Altri soggetti<br />
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62
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
2.2. PROGETTUALITA’ IN AREA URBANISTICA. INDIVIDUAZIONE DI<br />
IPOTESI PROGETTUALI RIFERITE ALLA ACCESSIBILITA’ AL CENTRO,<br />
ANCHE IN CONNESSIONE ALLA FRUIBILITA’ DI AREE PARCHEGGIO<br />
2.2.1. PREMESSA<br />
Il centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda rispecchia lo splendore <strong>di</strong> una citta<strong>di</strong>na<br />
ricca <strong>di</strong> storia e <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni. Sviluppatasi <strong>come</strong> centro commerciale in epoca<br />
romana ha mantenuto questa sua valenza nel <strong>per</strong>iodo me<strong>di</strong>evale, arricchendosi<br />
sotto i vari domini, fra cui preminenti sono quelli Scaligeri, Viscontei e Veneziani,<br />
della cinta muraria me<strong>di</strong>evale, della Rocca scaligera, della Torre Apponale,<br />
del palazzo pretorio e del palazzo del Municipio. Importanti sono le Porte <strong>di</strong> accesso<br />
dall’entro terra, la porta San Marco, la porta San Giuseppe e la porta San<br />
Michele, che consentono, attraverso le mura, <strong>di</strong> accedere al cuore del Centro<br />
Storico (Tav.1).<br />
Il Centro Storico presenta un tessuto urbano compatto, che è stato rilevato<br />
puntualmente con una schedatura analitica e <strong>di</strong> progetto riferita alle tipologie<br />
d’intervento.<br />
Tale schedatura, che si richiama ad un metodo <strong>di</strong> rilevamento e proposta<br />
<strong>di</strong> tipo e<strong>di</strong>lizio e non funzionale, andrebbe ripreso e completato, valorizzando<br />
gli aspetti originari che hanno fatto nascere, crescere e sviluppare Riva. Ovvero:<br />
Riva città del commercio e quin<strong>di</strong> sede naturale dell’artigianato produttivo<br />
e <strong>di</strong> servizio, Riva città <strong>di</strong> relazione e dell’accoglienza nazionale ed internazionale.<br />
Infatti Riva, affacciata sul Lago <strong>di</strong> Garda che bagna più regioni, è naturalmente<br />
e fisicamente legata al mondo veneto e al mondo lombardo; può essere<br />
considerata una “città d’acqua” fortemente vocata agli sports d’acqua puliti,<br />
soprattutto <strong>per</strong> la sua esposizione <strong>ai</strong> venti <strong>per</strong>io<strong>di</strong>ci giornalieri (l’Ora del Garda),<br />
e quin<strong>di</strong> essere calamita <strong>per</strong> il mondo sportivo e giovanile internazionale (molto<br />
frequentato è l’Ostello della gioventù). La bellezza del paesaggio e il clima mite<br />
tipicamente me<strong>di</strong>terraneo (notevole è la presenza dell’olivo, cresce la palma ed<br />
il limone) costituiscono richiami consolidati <strong>per</strong> il vicino mondo tedesco e nor<strong>di</strong>co<br />
in generale.<br />
Il centro storico, nella fascia prospiciente il Lago <strong>di</strong> Garda, presenta alcuni<br />
punti bari<strong>centri</strong>ci <strong>di</strong> valenza pubblica che sono <strong>di</strong> notevole interesse artistico,<br />
culturale e turistico.<br />
Tra questi, che in parte sopra sono già stati menzionati, va ricordato il<br />
complesso del Lido (Tav.1), che si apre sulla Spiaggia degli Olivi e che, rivisitato<br />
ed opportunamente manutenuto, potrebbe assumere la funzione <strong>di</strong> contenitore<br />
multifunzionale strategico vocato alla valorizzazione e promozione della rete<br />
commerciale e della presenza artigianale nel centro storico.<br />
Gli spazi attualmente occupati dal Tiffany, proprietà della Lido <strong>di</strong> Riva<br />
del Garda s.p.a., partecipata pubblica, potrebbero costituire una vetrina <strong>per</strong>manente<br />
del commercio e dell’artigianato della Busa.<br />
Ricca, <strong>di</strong>fferenziata e ben <strong>di</strong>stribuita è la presenza alberghiera in centro<br />
storico (Tav.2).<br />
La ricettività alberghiera, unitamente alla residenzialità, è garanzia <strong>di</strong><br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
63
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
vita <strong>per</strong> il centro Storico; tutti gli alberghi sono a<strong>per</strong>ti nel <strong>per</strong>iodo della stagione<br />
estiva (un solo albergo ora è chiuso <strong>per</strong>ché sta <strong>per</strong> essere ristrutturato), ma<br />
purtroppo quasi tutti chiudono nelle rimanenti stagioni, riducendo in modo sensibile<br />
flusso e movimentazione turistica nelle vie del centro.<br />
Sotto il profilo urbano, al fine <strong>di</strong> promuovere momenti <strong>di</strong> richiamo turistico<br />
complementare a quello usuale con l’obiettivo <strong>di</strong> prolungare la stagione<br />
estiva, è opportuno rendere Riva città più vissuta e vitale.<br />
Va incentivata la residenzialità riprendendo in considerazione le tipologie<br />
<strong>di</strong> intervento sull’e<strong>di</strong>ficato urbano del centro storico (schede) e consentendo,<br />
ove possibile, piani <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o convenzionati, contrattati e <strong>per</strong>equati, ove la ristrutturazione,<br />
la sostituzione e<strong>di</strong>lizia e la demolizione con ricostruzione, anche<br />
con limitati ampliamenti, sostituiscano interventi generalizzati <strong>di</strong> restauro e <strong>di</strong> risanamento<br />
conservativo.<br />
Va arricchito l’arredo urbano <strong>di</strong> piazze e strade, <strong>per</strong> buona parte portato<br />
a termine con impegno e positivamente dall’Amministrazione comunale, con:<br />
la presenza <strong>di</strong> sedute <strong>per</strong> la contemplazione visiva dei molteplici coni visuali<br />
panoramici <strong>di</strong> pregio esistenti;<br />
la realizzazione <strong>di</strong> plateatici costruiti con materiali nobili della tra<strong>di</strong>zione (legno,<br />
ferro), arricchiti <strong>di</strong> fioriere e vasi con piante me<strong>di</strong>terranee (limoni, palme)<br />
e arredati con mobili semplici e funzionali in legno o ferro;<br />
la messa in o<strong>per</strong>a <strong>di</strong> una segnaletica sobria e non invadente;<br />
la in<strong>di</strong>cazione e la valorizzazione delle attività commerciali ed artigianali attraverso<br />
insegne in legno e/o in ferro, naturali e/o colorati, che richiamino<br />
azioni, merceologie ed appartenenze;<br />
l’uso appropriato delle luci che valorizzino le attività e le merci esposte;<br />
la esposizione or<strong>di</strong>nata ed accattivante delle merci in vetrina e all’esterno,<br />
su supporti componibili e mobili in legno e/o in ferro.<br />
Nel fare riferimento alla incentivazione della residenzialità all’interno del<br />
centro storico, vi sono stati due interventi <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia economico popolare a favore<br />
<strong>di</strong> coppie anziane (una ventina <strong>di</strong> appartamenti in tutto) (Tav.3) ed un intervento,<br />
<strong>per</strong> altro previsto dal PRG, è rimasto in sospeso; è quello relativo all'immobile<br />
della Fondazione Riccamboni.<br />
Situato in via Florida, angolo via Cerere, può assumere <strong>per</strong> la sua posizione<br />
bari<strong>centri</strong>ca, la funzione <strong>di</strong> contenitore strategico, de<strong>di</strong>cato al piano terra e<br />
al primo piano alla valorizzazione e promozione della rete commerciale e della<br />
presenza artigianale nel centro storico; <strong>ai</strong> piani su<strong>per</strong>iori la destinazione d’uso<br />
potrebbe rimanere residenziale.<br />
Una ulteriore significativa valorizzazione del Centro Storico viene data<br />
dalla specializzazione dei settori <strong>di</strong> attività; in particolare la posizione urbana<br />
della via, gli accessi <strong>ai</strong> piani terra degli e<strong>di</strong>fici, le <strong>di</strong>mensioni della sede stradale<br />
sono elementi che sostanziano e <strong>di</strong>fferenziano la presenza <strong>di</strong> attività commerciali<br />
o artigianali.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Commercio ed artigianato <strong>di</strong> qualità costituiscono grande leva <strong>di</strong> richiamo<br />
<strong>per</strong> il turismo <strong>di</strong> ogni stagione e si potenziano se vengono organizzati in un<br />
rapporto <strong>di</strong>alettico e sistemico con il tessuto urbano in cui sono inse<strong>di</strong>ati.<br />
Per tale motivo si è optato <strong>per</strong> la in<strong>di</strong>viduazione fisica <strong>di</strong> due vie dei<br />
mestieri, via Marocco e via Montanara, che si trovano al limite del Centro Storico,<br />
a fregio della vecchia cinta muraria ed in successione uniscono piazza Tre<br />
Novembre, porta San Marco e porta San Giuseppe e <strong>di</strong> un insieme <strong>di</strong> vie del<br />
commercio, site in posizione centrale rispetto al Centro Storico, che formano un<br />
anello <strong>di</strong> <strong>per</strong>correnza tagliato da un asse che scende da porta San Giuseppe<br />
<strong>per</strong> finire in via Gazzoletti (Tav.4).<br />
Il Centro Storico pulsa con flussi vitali, se viene ricondotto ad isola pedonale<br />
e viene alimentato e sostenuto dalla presenza <strong>di</strong> un sistema della mobilità<br />
efficiente ed efficace composto da parcheggi <strong>di</strong> arroccamento sensibilmente<br />
vicini e da <strong>per</strong>corsi pedonali sicuri e non faticosi.<br />
Riva del Garda ha un ampia isola pedonale, che si estende all’esterno<br />
del centro storico su viale Roma fino a largo Inviolata e su viale della Liberazione<br />
fino a Piazza Stazione. Viale Roma porta il flusso pedonale proveniente d<strong>ai</strong><br />
parcheggi Pilati, Ospedale e Oratorio principalmente alle porte San Michele e<br />
San Giuseppe e viale della Liberazione porta il flusso pedonale proveniente d<strong>ai</strong><br />
parcheggi del Lido, Via Maroni ed ex Agraria a Piazza Garibal<strong>di</strong>.<br />
I numerosi parcheggi in<strong>di</strong>viduabili nelle zone blu lungo le vie al limite<br />
del centro storico inducono un flusso pedonale sparso che previlegia soprattutto<br />
porta San Marco e la zona del Porto con piazza Catena e piazzetta San Rocco<br />
(Tav.5).<br />
Tuttavia i parcheggi attuali non sono sufficienti, soprattutto nel <strong>per</strong>iodo<br />
estivo; l’Amministrazione comunale ha previsto il potenziamento del parcheggio<br />
<strong>di</strong> viale Pilati e l’attivazione transitoria del parcheggio dell’Oratorio ma è necessaria<br />
la ricerca <strong>di</strong> nuove aree da de<strong>di</strong>care a parcheggio a raso o multipiano.<br />
Si propone lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità <strong>per</strong> un parcheggio interrato <strong>di</strong> almeno<br />
500 p.m. in zona Ospedale in quanto la Busa farà riferimento al nuovo Ospedale<br />
<strong>di</strong> Arco e l’Ospedale <strong>di</strong> Riva verrà presumibilmente <strong>di</strong>smesso in tempi brevi<br />
(l’e<strong>di</strong>ficio, soprattutto nelle ali aggiunte, è <strong>di</strong> scarso pregio architettonico e potrebbe<br />
essere demolito) e la realizzazione <strong>di</strong> un parcheggio <strong>di</strong> 400 p.m. nell'area<br />
dell’ex Stazione all’interno del P.F.G. n.17, parcheggio che avrebbe la duplice<br />
funzione <strong>di</strong> essere a servizio sia del Centro Storico che della fascia Lago.<br />
2.2.2. ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO<br />
Obiettivi:<br />
Rendere il Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda polo d’attrazione <strong>per</strong> il commercio<br />
e l’artigianato.<br />
Rivitalizzare il Centro Storico <strong>ai</strong> fini della residenzialità e della ricettività.<br />
Valorizzare il patrimonio pubblico<br />
Incrementare l’attrattività delle botteghe artigiane e del sistema <strong>di</strong>stributivo<br />
commerciale.<br />
Creare una cultura <strong>per</strong> valorizzare e riscoprire il centro storico <strong>come</strong> sistema<br />
integrato <strong>di</strong> funzioni, relazioni, cultura e vitalità associativa pubblica/privata.<br />
Benefici:<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Sviluppo ed incremento delle attività economiche e del red<strong>di</strong>to pro capite.<br />
Rivalutazione del patrimonio e<strong>di</strong>lizio pubblico e privato con incremento della<br />
presenza <strong>di</strong> residenti.<br />
Attivazione <strong>di</strong> contenitori pubblici <strong>di</strong>smessi o sottoutilizzati.<br />
Potenziamento del valore estetico degli immobili, delle piazze e delle pubbliche<br />
vie.<br />
Attori coinvolti:<br />
Amministrazione comunale<br />
Partecipate pubbliche<br />
O<strong>per</strong>atori economici<br />
Associazioni <strong>di</strong> categoria<br />
Istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to<br />
Proprietari immobiliari<br />
Citta<strong>di</strong>ni<br />
Fasi:<br />
Fase <strong>di</strong> concertazione attorno <strong>ai</strong> vari temi urbani<br />
Fase <strong>di</strong> progettazione <strong>di</strong> arricchimento dell’arredo urbano<br />
Fase <strong>di</strong> progettazione dei contenitori polifunzionali<br />
Fase <strong>di</strong> verifica e progettazione dei nuovi parcheggi<br />
Fase <strong>di</strong> progettazione urbanistica contrattata finalizzata <strong>ai</strong> piani <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o<br />
Tempi:<br />
Fase <strong>di</strong> concertazione avviata<br />
Fase <strong>di</strong> verifica e progettazione dei nuovi parcheggi: 4 mesi dal Patto<br />
Fase <strong>di</strong> progettazione <strong>di</strong> arricchimento dell’arredo urbano: 8 mesi dal<br />
Patto<br />
Fase <strong>di</strong> progettazione dei contenitori polifunzionali: 12 mesi dal Patto<br />
Fase <strong>di</strong> progettazione urbanistica contrattata finalizzata <strong>ai</strong> piani <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o:<br />
18 mesi dal Patto<br />
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Tav. 1 - Punti bari<strong>centri</strong>ci <strong>di</strong> valenza pubblica<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
1. <strong>Comune</strong> 7. Porta San Michele<br />
2. Torre Apponale 8. Palazzo Lutti-Salvadori<br />
3. La Rocca 9. Chiesa Arcipretale <strong>di</strong> S.Maria Assunta<br />
4. Lido - Fraglia – A.P.T. – Tiffany 10. Palazzo S.Francesco (sede Vigili Urb.)<br />
5. Porta San Marco 11. Ostello della Gioventù<br />
6. Porta San Giuseppe<br />
Nota:<br />
L’e<strong>di</strong>ficio n. 4 del Lido della Spiaggia degli Olivi, può assumere, nel suo complesso, la<br />
funzione <strong>di</strong> contenitore multifunzionale strategico, vocato anche alla valorizzazione e<br />
promozione della rete commerciale e della presenza artigianale nel Centro Storico.<br />
Gli spazi attualmente occupati dal Tiffany, proprietà della Lido <strong>di</strong> Riva del Garda s.p.a.,<br />
partecipata pubblica, potrebbero costituire una vetrina <strong>per</strong>manente del commercio e dell'artigianato<br />
della Busa.<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Tav. 2 - Punti bari<strong>centri</strong>ci <strong>di</strong> ricettività all’interno del Centro Storico<br />
1. Hotel Europa 9. Hotel Cervo<br />
2. Hotel Sole 10. Hotel Lucia<br />
3. Hotel Centrale 11. Hotel Miravalle<br />
4. Hotel Portici 12. Hotel Bastione<br />
5. Hotel Bellavista 13. Albergo La Montanara<br />
6. Grand Hotel Riva 14. Albergo Ancora<br />
7. Albergo Verde 15. Hotel Vittoria<br />
8. Albergo Giglio 16. Ostello della Gioventù<br />
Nota<br />
Tutti gli alberghi sono attualmente a<strong>per</strong>ti nella stagione estiva ad eccezione dell’albergo<br />
Vittoria, che sta <strong>per</strong> essere ristrutturato.<br />
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68
Tav. 3 – Interventi P.E.E.P<br />
1. Fondazione Armenti (7 appartamenti <strong>per</strong> anziani)<br />
2. Fondazione Riccambboni ( e<strong>di</strong>ficio in stato <strong>di</strong> degrado)<br />
3. Palazzina Scaligero (12 appartamenti <strong>per</strong> anziani)<br />
Nota:<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
L’e<strong>di</strong>ficio n. 2 della Fondazione Riccamboni può assumere, <strong>per</strong> la sua posizione bari<strong>centri</strong>ca,<br />
la funzione <strong>di</strong> contenitore strategico, vocato alla valorizzazione e promozione della<br />
rete commerciale e della presenza artigianale nel Centro Storico.<br />
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69
Tav. 4 – Vie dei Mestieri e Vie del Commercio<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Vie del Commercio (segnate con pallini color viola)<br />
Via Fiume, Via Maffei, Via Mazzini, Piazzetta Craffonara, Piazza Cavour, Via Disciplini,<br />
Via Diaz.<br />
Galleria San Giuseppe, Via Florida, Via Gazzoletti, Piazza Tre Novembre, Piazza Battisti<br />
Vie dei Mestieri (segnate con pallini color azzurro)<br />
Via Marocco, Via Montanara<br />
Nota:<br />
Le linee spezzate vettoriali, in color viola ed in color azzurro, che uniscono i pallini <strong>di</strong><br />
analogo colore in<strong>di</strong>cano i <strong>per</strong>corsi pedonali de<strong>di</strong>cati rispettivamente al commercio e al'artigianato<br />
all’interno dell’isola pedonale, in color giallo.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
70
Tav. 5 – Sistema dei Parcheggi e degli accessi al Centro Storico<br />
P.S.Ma.Porta San Marco<br />
P.S.Gi. Porta San Giuseppe<br />
P.S.Mi. Porta San Michele<br />
1. Parcheggio <strong>di</strong> Viale Pilati (progetto avviato 400 p.m.)<br />
2. Parcheggio a fregio area Ospedale (40 p.m.)<br />
3. Parcheggio Via Monte Ora (300 p.m.)<br />
4. Parcheggio ex Agraria (previsione PRG - 96 p.m.)<br />
5. Parcheggio Oratorio (ipotesi transitoria 72 p.m.)<br />
6. Parcheggio Ospedale (proposta – 500 p.m.)<br />
7. Parcheggio ex Stazione autocorriere (proposta - 400 p.m.)<br />
Nota:<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Le linee spezzate vettoriali, in color verde, che uniscono i parcheggi con il Centro Storico<br />
in<strong>di</strong>cano i <strong>per</strong>corsi pedonali <strong>di</strong> raccordo con l’isola pedonale, in color giallo.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
71
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
3. ALCUNE PRECISAZIONI DI FONDO: PERCHE’ IL RIFERIMENTO AL<br />
“MARKETING TERRITORIALE”<br />
Sempre maggiore appare il bisogno <strong>di</strong> analizzare le opportunità esistenti<br />
sul territorio, al fine <strong>di</strong> verificare se risulta o meno fattibile pre<strong>di</strong>sporre un<br />
modello che porti ad un approccio <strong>di</strong> marketing strategico, finalizzato alla valorizzazione<br />
delle risorse locali, nel caso specifico dell’intero Centro Storico <strong>di</strong><br />
Riva del Garda. L’ipotesi alla base <strong>di</strong> tale impostazione è che si possa realizzare<br />
un effettivo incremento <strong>di</strong> valore delle risorse locali qualora le Amministrazioni,<br />
gli O<strong>per</strong>atori, i Citta<strong>di</strong>ni o<strong>per</strong>ino sinergicamente secondo gli schemi del “marketing<br />
territoriale”, un approccio innovativo <strong>di</strong> seguito esposto in rapida sintesi,<br />
nei punti essenziali utili <strong>ai</strong> fini del presente Progetto. Il marketing territoriale può<br />
sud<strong>di</strong>vidersi in due gruppi:<br />
esterno; trattasi <strong>di</strong> ogni misura finalizzata a richiamare all’interno del Centro<br />
Storico <strong>di</strong> Riva i <strong>di</strong>fferenti segmenti <strong>di</strong> fruitori, siano essi citta<strong>di</strong>ni, impren<strong>di</strong>tori<br />
economici o turisti (“pubblici esterni”);<br />
interno; finalizzato all’im<strong>per</strong>ativo della Qualità e della sod<strong>di</strong>sfazione delle<br />
esigenze dei “residenti” (o soggetti locali), siano essi citta<strong>di</strong>ni, o<strong>per</strong>atori economici,<br />
enti, altri attori (“pubblici interni”) comunque coinvolti nella pianificazione<br />
strategica territoriale (Associazioni, APT, etc.).<br />
In particolare, i “pubblici esterni” sono <strong>di</strong> tre tipi: i fruitori dei beni e dei<br />
servizi proposti dall’offerta latu sensu del centro storico. Fra tali fruitori: i turisti, i<br />
visitatori in genere; gli investitori – o<strong>per</strong>atori economici; i potenziali nuovi residenti<br />
e le potenziali nuove imprese che potrebbero inse<strong>di</strong>arsi sul territorio, qualora<br />
questo risulti attrattivo in senso lato. I “pubblici interni”, invece, risultano i<br />
seguenti: i residenti, che ricercano una migliore qualità della vita, sotto l’aspetto<br />
ambientale (inquinamento, traffico, etc.), della vivibilità (accessibilità e parcheggi),<br />
delle relazioni sociali, della cultura, del tempo libero; le imprese inse<strong>di</strong>ate sul<br />
territorio, che ricercano vantaggi <strong>di</strong> tipo localizzativo ed economie esterne. Infine<br />
c’è una terza categoria <strong>di</strong> soggetti che entrano in relazione col territorio: le<br />
Amministrazioni locali, che sono orientate alla valorizzazione e all’incremento<br />
del grado <strong>di</strong> attrattività del territorio stesso ed al miglioramento della qualità della<br />
vita dei residenti.<br />
La necessità <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare gli interessi dei pubblici interni e quella <strong>di</strong><br />
aumentare l’attrattività del centro storico sembrano poter consentire <strong>di</strong> ragionare,<br />
anche in questo caso, secondo concetti propri delle imprese, con applicazione<br />
delle tecniche del marketing. E’ innanzitutto opportuno premettere che il<br />
marketing può applicarsi anche ad organizzazioni tipicamente non profit, quali<br />
sono appunto le entità territoriali: nel caso specifico il centro storico <strong>di</strong> Riva.<br />
Il centro storico deve poi essere visto <strong>come</strong> un unicum, <strong>come</strong> un “soggetto<br />
strategico” cui si associa l’obiettivo <strong>di</strong> ottimizzare il benessere collettivo nel<br />
lungo <strong>per</strong>iodo, componendo le <strong>di</strong>fferenti e legittime esigenze ed aspettative dei<br />
<strong>di</strong>versi soggetti coinvolti. E’ necessario valutare e in<strong>di</strong>viduare obiettivi raggiungibili<br />
nel breve, nel me<strong>di</strong>o ma anche nel lungo termine e conseguentemente impostare<br />
e implementare gli strumenti e gli interventi da attuare <strong>per</strong> conseguirli.<br />
Va posta attenzione alle risorse e alle capacità specifiche del territorio, il che<br />
dovrebbe costituire la base <strong>per</strong> la formulazione <strong>di</strong> una visione strategica. La costruzione<br />
<strong>di</strong> soli<strong>di</strong> e duraturi vantaggi competitivi <strong>di</strong> ambito deve necessariamente<br />
legarsi e basarsi sulle specificità, sulle risorse, sulle peculiarità e capacità<br />
storicamente connotanti il centro storico <strong>di</strong> Riva del Garda. Una volta in<strong>di</strong>viduate<br />
le “core competences” si dovrà o<strong>per</strong>are in un’ottica <strong>di</strong> “concorrenza globale”.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
72
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Il progetto strategico <strong>di</strong> rilancio è una sorta <strong>di</strong> piano <strong>di</strong> marketing, che<br />
in<strong>di</strong>vidua le iniziative da porre in essere (comitati/consorzi <strong>di</strong> via, centro commerciale<br />
naturale, etc.), i tempi realizzativi, gli impegni a carico delle parti, i costi<br />
e la relativa co<strong>per</strong>tura finanziaria.<br />
In un’ottica competitiva le risorse peculiari del centro storico <strong>di</strong> Riva<br />
sono: un ambiente gradevole e sicuro, con ancora una buona presenza <strong>di</strong> commercio<br />
e servizi; l’idea con<strong>di</strong>visa che siano praticabili iniziative <strong>di</strong> concertazione<br />
pubblico – privato <strong>per</strong> la valorizzazione del Centro Storico, così <strong>come</strong> si ritiene<br />
sussistano le con<strong>di</strong>zioni <strong>per</strong> pensare a iniziative fra o<strong>per</strong>atori (consorzi).<br />
I punti <strong>di</strong> debolezza che andranno su<strong>per</strong>ati sono invece i seguenti: in<br />
un’ottica sistemica è necessario che le misure <strong>di</strong> valorizzazione si accompagnino<br />
ad adeguati investimenti riferiti alla accessibilità, alle aree <strong>di</strong> sosta, alla viabilità<br />
in genere, alla qualità ambientale; le attività presenti in centro storico non<br />
sono <strong>per</strong>cepite <strong>come</strong> un “centro commerciale naturale” e l’offerta commerciale<br />
è in parte ripetitiva; le attività <strong>di</strong> promozione e <strong>comuni</strong>cazione non sono armonizzate<br />
e p<strong>ai</strong>ono <strong>di</strong>s<strong>per</strong>sive, anche con riferimento <strong>ai</strong> molteplici sforzi o<strong>per</strong>ati dal<br />
<strong>Comune</strong>, con finanziamenti a numerosi soggetti, enti e associazioni.<br />
4. OPPORTUNITA’ CONTRIBUTIVE PER LA COPERTURA DEGLI INVESTI-<br />
MENTI<br />
4.1. LE OPPORTUNITA’ OFFERTE DALLA LEGGE PROVINCIALE 12 LU-<br />
GLIO 1993, N.17 “SERVIZI ALLE IMPRESE”<br />
Il Progetto presentato pare associarsi a possibilità contributive legate<br />
alla legge provinciale 12 luglio 1993, n. 17 “Servizi alle imprese”, che ha quale<br />
finalità la promozione dei servizi avanzati alle aziende latu sensu, <strong>per</strong> consentire<br />
una maggiore qualificazione delle stesse, un recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> efficienza ed efficacia,<br />
l’ottimizzazione della gestione.<br />
L’intervento pubblico si concretizza nell’erogazione <strong>di</strong> contributi a fondo<br />
<strong>per</strong>duto o in conto capitale molto elevati, principalmente <strong>per</strong> l’acquisizione <strong>di</strong> un<br />
ampio spettro <strong>di</strong> consulenze ma, nel caso in specie, rilevanti anche con riferimento<br />
alla costituzione del fondo consortile.<br />
L’articolo 2 della legge in<strong>di</strong>ca espressamente fra gli obiettivi la razionalizzazione<br />
del mercato dei servizi in particolare attraverso il sostegno <strong>di</strong> attività<br />
svolte da consorzi e società consortili costituiti da piccole e me<strong>di</strong>e imprese 11 . In<br />
particolare, la fattispecie dell’attività consortile è normata nel Capo IV “Razionalizzazione<br />
del mercato dei servizi”, che all’articolo 16 “Sviluppo della attività consortile”<br />
recita (comma 1): “La Provincia, al fine <strong>di</strong> migliorare e razionalizzare la<br />
domanda e l’offerta locale <strong>di</strong> servizi, sostiene la creazione e La attività <strong>di</strong> consorzi<br />
e <strong>di</strong> società consortili costituiti, anche in forma coo<strong>per</strong>ativa, fra imprese<br />
utilizzatrici <strong>di</strong> servizi, nonché fra tali imprese e imprese fornitrici <strong>di</strong> servizi.”<br />
Il comma 2 evidenzia i requisiti che devono possedere il consorzio e le<br />
società consortili: essere costituiti da almeno tre imprese, avere un fondo consortile<br />
o un capitale sociale non inferiore a venti milioni <strong>di</strong> lire, la quota consorti-<br />
11 Soggetti beneficiari sono le piccole e me<strong>di</strong>e imprese e i loro consorzi, così classificati:<br />
PICCOLA IMPRESAMEDIA IMPRESALivello occupazioneInferiore a 50 <strong>di</strong>pendentiInferiore a 250 <strong>di</strong>pendenti<br />
Fatturato annuoinferiore a 7 mln. EUROinferiore a 40 mln. EUROO<br />
Totale Stato Patrimonialeo<br />
inferiore a 5 mln. EUROo<br />
inferiore a 27 mln. EURO<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
73
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
le sottoscritta da ciascuna impresa non può su<strong>per</strong>are un terzo del fondo consortile<br />
o del capitale sociale.<br />
Il comma 4, analiticamente, in<strong>di</strong>ca che l’attività dei consorzi o delle società<br />
consortili può riguardare (in<strong>di</strong>cazione non esaustiva):<br />
l’acquisto <strong>di</strong> beni strumentali e <strong>di</strong> tecnologie avanzate;<br />
la creazione <strong>di</strong> una rete <strong>di</strong>stributiva, l’acquisizione <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nativi e l’immissione nel<br />
mercato dei prodotti dei consorziati;<br />
la promozione della attività <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta attraverso l’organizzazione e la partecipazione<br />
a manifestazione fieristiche, lo svolgimento <strong>di</strong> azioni pubblicitarie, l’espletamento <strong>di</strong><br />
stu<strong>di</strong> e ricerche <strong>di</strong> mercato, l’approntamento <strong>di</strong> cataloghi e la pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> qualsiasi<br />
altro mezzo promozionale ritenuto idoneo;<br />
lo svolgimento <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> ricerca (…) e <strong>di</strong> aggiornamento nel campo delle tecniche<br />
gestionali;<br />
l’assistenza e consulenza <strong>per</strong> il miglioramento ed il controllo della qualità e la prestazione<br />
delle relative garanzie;<br />
la creazione <strong>di</strong> marchi <strong>di</strong> qualità e il coor<strong>di</strong>namento della produzione degli associati;<br />
la gestione <strong>di</strong> (…) servizi in comune;<br />
l’assistenza e la consulenza finanziaria;<br />
l’acquisizione, costituzione e gestione <strong>di</strong> aree attrezzate;<br />
la promozione all’estero <strong>di</strong> attività, prodotti e tecnologie <strong>di</strong> imprese trentine anche attraverso<br />
la realizzazione <strong>di</strong> se<strong>di</strong> logistiche;<br />
le altre attività che si colleghino alle iniziative precedenti.<br />
Ai fini del Progetto tre sono le contribuzioni rilevanti: quella legata al<br />
fondo consortile; quella legata alla acquisizione delle consulenze; quella legata<br />
all’acquisto <strong>di</strong> beni strumentali.<br />
Contributo <strong>per</strong> costituzione/incremento fondo consortile<br />
Per quanto riguarda il fondo consortile sono ritenute ammissibili le spese<br />
<strong>per</strong> la sua costituzione e <strong>per</strong> il successivo incremento, <strong>come</strong> <strong>di</strong> seguito meglio<br />
specificato: “È ammissibile l’intera entità del fondo consortile o del capitale<br />
sociale rispettivamente dei consorzi o delle società consortili, esclusi gli eventuali<br />
apporti in natura, purché l’entità sia almeno pari a euro 11.000 e la costituzione<br />
del consorzio o della società consortile ed il versamento del fondo o del<br />
capitale non siano avvenuti anteriormente i sei mesi precedenti la domanda <strong>di</strong><br />
contributo. Sono ammissibili gli incrementi del fondo consortile (…) che sono<br />
versati (…)successivamente alla presentazione della domanda, purché l'incremento<br />
sia almeno pari a euro 8.000 ed il fondo consortile o il capitale sociale<br />
deliberati siano al momento della domanda almeno pari a euro 11.000.”<br />
Il limite massimo <strong>di</strong> spesa ammissibile e la <strong>per</strong>centuale contributiva<br />
sono in<strong>di</strong>cati nella seguente tabella:<br />
limite massimo <strong>di</strong><br />
Misura contributi<br />
spesa<br />
€ 259.000 Consorzi <strong>di</strong> piccole imprese 60%<br />
Consorzi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e imprese 50%<br />
Contributi <strong>per</strong> acquisizione <strong>di</strong> consulenze<br />
La legge provinciale 17/93 prevede una sud<strong>di</strong>visione delle attività consulenziali<br />
in cinque Aree funzionali. Questi gli interventi:<br />
Area commerciale – marketing: Analisi e ricerche <strong>di</strong> mercato. Promozione e pubblici-<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
74
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
tà. Sito web ed e.commerce. Marketing strategico. Marketing o<strong>per</strong>ativo. Progetti <strong>di</strong><br />
total customer satisfaction. Analisi, stu<strong>di</strong>o e progettazione <strong>di</strong> marchi.<br />
Area amministrativo – finanziaria. Analisi <strong>di</strong> fattibilità economica e red<strong>di</strong>tività. Contabilità<br />
analitica: analisi <strong>per</strong> centro <strong>di</strong> costo e <strong>di</strong> ricavo. Realizzazione sistemi <strong>di</strong> budgeting<br />
e reporting.<br />
Area tecnico – produttiva. Certificazione Qualità. Controllo qualità - analisi prodotto -<br />
certificazione standards prodotti. Brevetti e licenze. Assistenza <strong>per</strong> introduzione nuove<br />
tecnologie/processi - assistenza <strong>per</strong> progettazione nuovi prodotti/processi.<br />
Area organizzativo – informatica. Sviluppo business - plans. Ttutoraggio. Consulenza<br />
<strong>per</strong> ottimizzazione hardware e software - analisi sistemi EDP. Realizzazione sito<br />
web. Analisi organizzative aziendali.<br />
Area lavoro. Formazione professionale. Antinfortunistica e igiene del lavoro. Valutazioni<br />
dei livelli <strong>di</strong> professionalità. Progettazione <strong>di</strong> sistemi <strong>di</strong> <strong>di</strong>rezione <strong>per</strong> obiettivi.<br />
I limiti massimi <strong>di</strong> spesa ammissibile sono in<strong>di</strong>cati in tabella.<br />
tipologia <strong>di</strong> intervento limite massimo spesa<br />
Servizi <strong>di</strong> prima assistenza (check up) € 8.000<br />
Servizi <strong>di</strong> base € 26.000<br />
Servizi specialistici e specialistici connessi agli in<strong>di</strong>rizzi strategici € 155.000<br />
La misura dei contributi in conto capitale è: servizi <strong>di</strong> base 30%; servizi<br />
specialistici 40%; servizi specialistici connessi agli in<strong>di</strong>rizzi strategici 45-50% a<br />
seconda delle caratteristiche <strong>di</strong>mensionali del soggetto richiedente.<br />
Programmi <strong>di</strong> investimento consortili (beni mobili)<br />
Per gli acquisti mobiliari sono ammissibili le spese relative all’acquisto<br />
<strong>di</strong> macchinari, attrezzature e sistemi informatici. Le spese ammissibili devono riferirsi<br />
esclusivamente alle attività del consorzio che rientrano tra quelle previste<br />
dall’articolo 16, comma 4, della legge ossia alle attività <strong>di</strong> servizio rivolte <strong>ai</strong> propri<br />
aderenti e non alla attività produttiva delle imprese aderenti.<br />
La <strong>per</strong>centuale contributiva è in<strong>di</strong>cata nella seguente tabella:<br />
Misura contributi<br />
Consorzi <strong>di</strong> piccole imprese 20%<br />
Consorzi <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e imprese 15%<br />
4.2. LE OPPORTUNITA’ OFFERTE DALLA LEGGE PROVINCIALE 13 DI-<br />
CEMBRE 1999, N.6<br />
La Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento nel 1999 ha promulgato una nuova<br />
legge con la quale, ravvisando il pari valore <strong>di</strong> tutti i settori economici, ha inteso<br />
favorire il consolidamento e la crescita del sistema economico allo scopo <strong>di</strong> facilitare<br />
il <strong>per</strong>seguimento della qualità delle imprese e dei loro investimenti. Trattasi<br />
della legge provinciale 13 <strong>di</strong>cembre 1999 n.6 “Interventi della Provincia autonoma<br />
<strong>di</strong> Trento <strong>per</strong> il sostegno dell’economia e della nuova impren<strong>di</strong>torialità”.<br />
Particolare importanza riveste l’articolo 3 della legge, che prevede e regola<br />
le tipologie <strong>di</strong> investimenti materiali che sono oggetto <strong>di</strong> agevolazione da<br />
parte dell’Ente pubblico. Si riportano requisiti e presupposti <strong>per</strong> l’accesso alle<br />
agevolazioni, nonché l’entità dei contributi riconoscibili <strong>come</strong> previsto dal relativo<br />
Regolamento <strong>di</strong> attuazione 12 .<br />
12 emanato con Deliberazione Giunta Provinciale n.2607 del 20 ottobre 2000 e ss.mm<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
75
INIZIATIVE AGEVOLABILI<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Sono agevolabili le seguenti tipologie <strong>di</strong> o<strong>per</strong>azioni: acquisizione <strong>di</strong><br />
beni in proprietà; acquisizione <strong>di</strong> software; esecuzione <strong>di</strong> lavori su immobili in <strong>di</strong>sponibilità<br />
del richiedente; investimenti immobiliari, impianti e macchinari realizzati<br />
dall’impresa in economia; o<strong>per</strong>azioni in leasing. Sono altresì ammissibili ad<br />
agevolazione le spese <strong>per</strong>: costruzione fabbricati; spese <strong>di</strong> progettazione, <strong>di</strong>rezione<br />
lavori, collaudo statico nella misura massima del 7% dell’importo lavori;<br />
acquisizione terreni e fabbricati; acquisizione impianti, brevetti, macchinari, attrezzature;<br />
acquisizione veicoli riconducibili allo svolgimento <strong>di</strong> talune attività.<br />
INIZIATIVE NON AGEVOLABILI<br />
Non sono ammissibili ad agevolazione le seguenti spese: beni <strong>di</strong> prezzo<br />
unitario inferiore a 500 euro; materiali <strong>di</strong> consumo; interventi <strong>di</strong> manutenzione<br />
or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria; beni ornamentali e beni mobili usati.<br />
LIMITI MINIMI E MASSIMO SPESA AMMISSIBILE - SIGNIFICATIVITA’<br />
Il limite minimo <strong>di</strong> spesa ammissibile ad agevolazione è in<strong>di</strong>viduato in<br />
50.000 euro (25.000 euro <strong>per</strong> i settori commercio al dettaglio e artigianato), ridotto<br />
a 10.000 euro <strong>per</strong> la prima domanda riferita a nuove iniziative. La spesa<br />
massima ammissibile a agevolazione è stabilita nell’importo <strong>di</strong> 1.500.000 euro<br />
<strong>per</strong> i settori commercio al dettaglio e artigianato, 4.000.000 euro <strong>per</strong> commercio<br />
all’ingrosso e turismo, 25.000.000 euro <strong>per</strong> l’industria. In termini <strong>di</strong> significatività<br />
é in<strong>di</strong>viduato il limite minimo <strong>di</strong> spesa ammissibile ad agevolazione nel 5% dei<br />
ricavi delle ven<strong>di</strong>te <strong>di</strong> cui all’ultimo bilancio chiuso prima della presentazione dell'istanza.<br />
In deroga la spesa è sempre ammissibile se su<strong>per</strong>a i 250.000 euro.<br />
ENTITA’ DEL CONTRIBUTO - PARAMETRI<br />
Le misure delle agevolazioni sono in<strong>di</strong>cate nelle successive tabelle.<br />
Per gli investimenti realizzati da imprese commerciali in possesso <strong>di</strong> specifici<br />
marchi <strong>di</strong> prodotto (es.: osteria trentina, esercizio amico dei bambini, ristorante<br />
enologico, ristorante naturale), le misure agevolative sono aumentate del 5%.<br />
COMMERCIO INGROSSO – ARTIGIANATO – INDUSTRIA - COOPERAZIONE<br />
MICR<br />
O ( * )<br />
IMPR<br />
ESE<br />
Investimenti nei <strong>comuni</strong> ex ob.2<br />
Attività sostitutive 40<br />
%<br />
Nuove iniziative 35<br />
%<br />
Coo<strong>per</strong>ative sociali 35<br />
%<br />
Art. 73 Trattato U.E. 30<br />
%<br />
Larga banda 30<br />
%<br />
Distretto del porfido 30<br />
%<br />
Bottega scuola 25<br />
%<br />
Miglioramento con<strong>di</strong>zioni lavoro 35<br />
%<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
PICCOLE MEDIE GRANDI<br />
IMPRESE IMPRESE IMPRESE<br />
M<br />
a<br />
x<br />
25% + d.m. 3<br />
5<br />
%<br />
15% + d.m. 3<br />
0<br />
%<br />
15% + d.m. 3<br />
0<br />
%<br />
M<br />
a<br />
x<br />
17,5% + d.m. 3<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
10+<br />
d<br />
30% 30% 30%<br />
15% + d.m. 3<br />
0<br />
%<br />
15% + d.m. 3<br />
0<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
15% + d.m. 3<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 3<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 3<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
max<br />
25<br />
%<br />
d.m. 25<br />
%<br />
d.m. 10<br />
%<br />
d.m. 30<br />
%<br />
d.m. 30<br />
%<br />
- -<br />
d.m. 25<br />
%<br />
76
Collaborazioni tra imprese 25<br />
%<br />
Artigianato: inserimento in <strong>centri</strong><br />
<strong>storici</strong><br />
25<br />
%<br />
Incrementi occupazionali 25<br />
%<br />
Inserimento in aree produttive 25<br />
%<br />
Maestro artigiano 20<br />
%<br />
Altri casi 20<br />
%<br />
Investimenti in altri <strong>comuni</strong><br />
Attività sostitutive 35<br />
%<br />
Nuove iniziative 30<br />
%<br />
Coo<strong>per</strong>ative sociali 35<br />
%<br />
Art. 73 Trattato U.E. 30<br />
%<br />
Larga banda 30<br />
%<br />
Distretto del porfido 30<br />
%<br />
Bottega scuola 25<br />
%<br />
Miglioramento con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro 30<br />
%<br />
Collaborazioni tra imprese 25<br />
%<br />
Artigianato: inserimento in <strong>centri</strong><br />
<strong>storici</strong><br />
25<br />
%<br />
Incrementi occupazionali 20<br />
%<br />
Inserimento in aree produttive 25<br />
%<br />
Maestro artigiano 20<br />
%<br />
Altri casi 15<br />
%<br />
COMMERCIO AL DETTAGLIO<br />
Investimenti nei <strong>comuni</strong> ex ob.2<br />
MICR<br />
O ( * )<br />
IMPR<br />
ESE<br />
Inserimento in <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> 35<br />
%<br />
Miglioramento con<strong>di</strong>zioni lavoro 35<br />
%<br />
Investimenti prevalentemente immobiliari<br />
30<br />
%<br />
Incrementi occupazionali 25<br />
%<br />
Altri casi 20<br />
%<br />
Investimenti in altri <strong>comuni</strong><br />
Inserimento in <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> 30<br />
%<br />
Miglioramento con<strong>di</strong>zioni lavoro 30<br />
%<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
15% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
25% + d.m. 3<br />
0<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
15% + d.m. 3<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
17,5% + d.m. 2<br />
5<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
d.m. 20<br />
%<br />
d.m. 20<br />
%<br />
d.m. 20<br />
%<br />
d.m. 20<br />
%<br />
- -<br />
d.m. 20<br />
%<br />
10+<br />
d<br />
30% 30% 30%<br />
15% + d.m. 3<br />
0<br />
%<br />
15% + d.m. 3<br />
0<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
15% 1<br />
5<br />
%<br />
7,5% + d.m. 3<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 3<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 1<br />
5<br />
%<br />
25<br />
%<br />
d.m. 25<br />
%<br />
d.m. 10<br />
%<br />
d.m. 30<br />
%<br />
d.m. 30<br />
%<br />
- -<br />
d.m. 25<br />
%<br />
- -<br />
d.m. 20<br />
%<br />
d.m. 20<br />
%<br />
d.m. 20<br />
%<br />
- -<br />
d.m. 15<br />
%<br />
PICCOLE MEDIE GRANDI<br />
IMPRESE IMPRESE IMPRESE<br />
M<br />
a<br />
x<br />
15% + d.m. 3<br />
0<br />
%<br />
15% + d.m. 3<br />
0<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
M<br />
a<br />
x<br />
7,5% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
max<br />
d.m. 20<br />
%<br />
d.m. 25<br />
%<br />
d.m. 20<br />
%<br />
d.m. 20<br />
%<br />
d.m. 20<br />
%<br />
d.m. 20<br />
%<br />
d.m. 25<br />
%<br />
77
Investimenti prevalentemente immobiliari<br />
25<br />
%<br />
Incrementi occupazionali 20<br />
%<br />
Altri casi 15<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
15% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
15% 1<br />
5<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
5<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 1<br />
5<br />
%<br />
d.m. 20<br />
%<br />
d.m. 20<br />
%<br />
d.m. 15<br />
%<br />
Specificatamente al settore Turismo la normativa prevede la sud<strong>di</strong>visione<br />
degli interventi ammissibili a contributo in <strong>di</strong>versi classi, cui corrispondono<br />
<strong>di</strong>fferenti aliquote agevolative:<br />
1. Iniziative attuate nei <strong>comuni</strong> svantaggiati (obiettivo 2 Comunità Europea);<br />
2. Iniziative relative (b1):<br />
adeguamento dell’immobile alle vigenti <strong>di</strong>sposizioni; conseguimento, attraverso la<br />
realizzazione delle strutture previste, <strong>di</strong> marchi <strong>di</strong> prodotto previsti dalle linee guida<br />
della PAT; acquisto <strong>di</strong> hardware e software finalizzati al collegamento col S.I.T. della<br />
PAT; iniziative consortili <strong>per</strong> la realizzazione <strong>di</strong> o<strong>per</strong>e <strong>comuni</strong> all’attività <strong>di</strong> più imprese;<br />
interventi <strong>di</strong> ammodernamento o recu<strong>per</strong>o e<strong>di</strong>lizio, compresa la acquisizione<br />
immobiliare, <strong>di</strong> immobili precedentemente a<strong>di</strong>biti ad albergo <strong>di</strong>smessi da almeno tre<br />
anni siti in <strong>comuni</strong> a me<strong>di</strong>o-basso tasso <strong>di</strong> turisticità; iniziative relative alla realizzazione<br />
<strong>di</strong> nuove attività <strong>di</strong> ricettività alberghiera od extralberghiera derivanti dalla trasformazione,<br />
anche con ampliamento, <strong>di</strong> immobili già autorizzati <strong>come</strong> rifugi escursionistici;<br />
3. Iniziative relative (b2):<br />
ristrutturazione anche parziale, risanamento anche con demolizione e ricostruzione<br />
dell’immobile a<strong>di</strong>bito a struttura ricettiva; realizzazione <strong>di</strong> nuove attività attraverso la<br />
trasformazione, anche con ampliamento, <strong>di</strong> immobili esistenti da almeno <strong>di</strong>eci anni;<br />
l’ampliamento non deve su<strong>per</strong>are complessivamente il 100% della volumetria esistente;<br />
4. Iniziative relative (altri casi):<br />
alla realizzazione <strong>di</strong> strutture ed o<strong>per</strong>e complementari (parcheggi, impianti sportivi,<br />
palestre) nell’immobile a<strong>di</strong>bito a struttura ricettiva che integrino e qualifichino l’attività<br />
dell’esercizio alberghiero; all’ampliamento della struttura ricettiva (agevolati gli interventi<br />
fino al raggiungimento <strong>di</strong> 180 posti letto); alla costruzione <strong>di</strong> nuovi immobili in<br />
<strong>comuni</strong> a me<strong>di</strong>o bassa turisticità; alla costruzione <strong>di</strong> nuovi alberghi a seguito del trasferimento<br />
integrale dell’attività esistente da più <strong>di</strong> 10 anni a con<strong>di</strong>zione che il vecchio<br />
immobile venga destinato ad utilizzi estranei a quello alberghiero; all’acquisto <strong>di</strong><br />
arredo, attrezzature, <strong>di</strong> automezzi <strong>per</strong> servizio <strong>di</strong> bus navetta; costruzione o acquisizione<br />
<strong>di</strong> immobili o <strong>di</strong> porzioni materiali degli stessi da a<strong>di</strong>bire a sede o<strong>per</strong>ativa da<br />
parte <strong>di</strong> agenzie <strong>di</strong> viaggio o <strong>di</strong> scuole <strong>di</strong> sci.<br />
TURISMO<br />
Investimenti nei <strong>comuni</strong> in<strong>di</strong>cati ex<br />
ob.2<br />
Investimenti in altri <strong>comuni</strong><br />
MICR<br />
O ( * )<br />
IMPR<br />
ESE<br />
40% 15% + d.m.<br />
M<br />
ax<br />
3<br />
0<br />
%<br />
Iniziative <strong>di</strong> cui alla lettera b1) 35% 15% + d.m. 2<br />
5<br />
Iniziative <strong>di</strong> cui alla lettera b2) 25% 15% + d.m. 2<br />
0<br />
Altri casi 15% 15% 1<br />
5<br />
%<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
PICCOLE MEDIE GRANDI<br />
IMPRESE IMPRESE IMPRESE<br />
%<br />
%<br />
M<br />
ax<br />
7,5% + d.m. 2<br />
5<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 2<br />
0<br />
%<br />
7,5% + d.m. 1<br />
5<br />
%<br />
max<br />
d.m. 10<br />
%<br />
d.m. 10<br />
%<br />
d.m. 10<br />
%<br />
d.m. 10<br />
%<br />
78
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Sono strutture turistiche non agevolabili: gli esercizi alberghieri con<br />
prevalenza dei posti letto in unità abitative con servizio autonomo <strong>di</strong> cucina; gli<br />
esercizi ricettivi extralberghieri che non somministrano la prima colazione, fatta<br />
eccezione <strong>per</strong> i campeggi; impianti a fune e piste da sci; stabilimenti termali.<br />
ITER PROCEDURALE – LIMITI<br />
E’ prevista una procedura “automatica” <strong>per</strong> spese già sostenute alla<br />
data <strong>di</strong> presentazione della domanda, purché sostenute non oltre l’anno solare<br />
precedente. Ad esempio: a <strong>di</strong>cembre 2003 sarà possibile presentare istanza <strong>di</strong><br />
contributo riguardo gli investimenti realizzati dal 1° genn<strong>ai</strong>o 2002 in poi. Le spese<br />
relative alle domande <strong>di</strong> importo su<strong>per</strong>iore a 250.000 euro (125.000 euro <strong>per</strong><br />
i settori artigianato, commercio al dettaglio e coo<strong>per</strong>azione) vengono esaminate<br />
con procedura valutativa d<strong>ai</strong> Servizi competenti della P.A.T. e devono essere<br />
effettuate non prima del giorno successivo a quello <strong>di</strong> presentazione della domanda<br />
e non oltre tre anni dalla data <strong>di</strong> concessione dell’agevolazione, fatta<br />
salva la possibilità <strong>di</strong> ottenere una proroga <strong>per</strong> un massimo <strong>di</strong> un anno.<br />
Non può essere presentata più <strong>di</strong> una domanda <strong>di</strong> contributo all’anno.<br />
Per domande presentate da imprese che effettuano investimenti “coerenti”<br />
coi Patti Territoriali vengono meno alcune limitazioni.<br />
EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO<br />
Per le domande <strong>di</strong> spesa fino a 250.000 euro (125.000 euro <strong>per</strong> artigianato,<br />
commercio al dettaglio e coo<strong>per</strong>azione) il contributo è concesso in unica<br />
soluzione; <strong>per</strong> importi su<strong>per</strong>iori è concesso in cinque rate annuali anticipate.<br />
4.2.1. AGEVOLAZIONI AI CONSORZI DI IMPRESE PER INIZIATIVE PROMO-<br />
ZIONALI E DI VALORIZZAZIONE DEI CENTRI STORICI<br />
I Consorzi <strong>di</strong> imprese costituiti specificatamente <strong>per</strong> la realizzazione <strong>di</strong><br />
iniziative promozionali, <strong>per</strong> la valorizzazione, la qualificazione, l’animazione e<br />
l’attrazione dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> (così <strong>come</strong> in<strong>di</strong>viduati d<strong>ai</strong> P.R.G.) <strong>di</strong> <strong>comuni</strong> sopra i<br />
3000 abitanti, sono ammessi a presentare domande <strong>di</strong> contributo al Servizio<br />
Commercio e Coo<strong>per</strong>azione della Provincia. I Consorzi devono avere sede legale<br />
nel comune ove svolgono l’attività, essere formati prevalentemente da imprese<br />
commerciali regolarmente iscritte al Registro delle Imprese della<br />
C.C.I.A.A., essere iscritti al Registro delle Imprese e dotati <strong>di</strong> Partita Iva.<br />
Sono ammissibili ad agevolazione gli investimenti effettuati e le spese<br />
sostenute d<strong>ai</strong> Consorzi (e non dalle singole imprese) <strong>per</strong> l’acquisto <strong>di</strong> attrezzatura,<br />
arredamento ed impianti destinati ad uso collettivo e finalizzati ad espletare<br />
funzioni precise (qualificazione, valorizzazione, animazione del centro storico).<br />
In relazione all’entità dell’investimento da sostenere <strong>per</strong> poter richiedere<br />
l’agevolazione i limiti sono fissati in 10.000 euro quello minimo ed in 100.000<br />
euro quello massimo. Il contributo massimo erogabile da parte della Provincia<br />
raggiunge il 30% della spesa ammissibile, secondo lo schema sotto riportato:<br />
DIMENSIONE DEL CONSORZIO PERCENTUALE DI CONTRIBUTO<br />
Microimpresa 30%<br />
Piccola impresa 15% + de minimis <strong>di</strong>sponibile fino al 30% massimo<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
79
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Me<strong>di</strong>a impresa 7,5% + de minimis <strong>di</strong>sponibile fino al 30% massimo<br />
Grande impresa Tutto il de minimis <strong>di</strong>sponibile fino al 30% massimo<br />
4.3. LE OPPORTUNITA’ OFFERTE DALLA LEGGE PROVINCIALE 15 GEN-<br />
NAIO 1993, N.1<br />
Con la legge provinciale 15 genn<strong>ai</strong>o 1993, n.1 “Norme <strong>per</strong> il recu<strong>per</strong>o<br />
degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong> e interventi finanziari nonché mo<strong>di</strong>ficazioni alla L.P. 5<br />
settembre 1991, n.22” e ss.mm. la Provincia autonoma <strong>di</strong> Trento ha voluto prevedere<br />
interventi <strong>di</strong>retti a promuovere la conoscenza, la conservazione, la riqualificazione<br />
e la rivitalizzazione dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, la migliore funzione degli inse<strong>di</strong>amenti<br />
<strong>storici</strong>, il recu<strong>per</strong>o del patrimonio e<strong>di</strong>lizio.<br />
Nel corso degli anni, sulla base delle es<strong>per</strong>ienze scaturite dalla reale<br />
applicazione, il Legislatore ha inteso affinare, aggiornare ed adattare alle esigenze<br />
emerse nel tempo lo strumento normativo. In quest’ottica si giustificano i<br />
provve<strong>di</strong>menti con i quali il finanziamento degli interventi dei Comuni relativi alla<br />
sistemazione urbana <strong>di</strong> piazze, vie ed arredo urbano in generale, è stato <strong>di</strong>rottato<br />
sulla L.P. 36/93, oppure con i quali si è esteso il finanziamento del recu<strong>per</strong>o<br />
delle facciate in<strong>di</strong>stintamente a tutte le tipologie <strong>di</strong> intervento sugli immobili (restauro,<br />
risanamento e ristrutturazione). A questo proposito infatti si è reso possibile<br />
riqualificare facciate <strong>di</strong> immobili che si affacciano su vie o piazze urbane<br />
anche a fronte <strong>di</strong> una semplice ristrutturazione, ciò al fine <strong>di</strong> assicurare a tutti gli<br />
immobili un’armoniosa presenza all’interno del tessuto urbano storico.<br />
Di seguito si riportano le principali nozioni circa le modalità <strong>di</strong> accesso<br />
alle agevolazioni previste dalla normativa e d<strong>ai</strong> Criteri <strong>di</strong> attuazione emanati con<br />
Deliberazione della Giunta Provinciale n. 6459 del 12 agosto 1999 e ss.mm.<br />
INIZIATIVE AGEVOLABILI<br />
Sono agevolabili le seguenti tipologie <strong>di</strong> o<strong>per</strong>azioni da parte <strong>di</strong> privati<br />
e/o <strong>di</strong> Comuni sugli e<strong>di</strong>fici soggetti al restauro e/o risanamento:<br />
Comuni: recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> immobili <strong>di</strong> proprietà comunale o <strong>per</strong> usi collettivi; recu<strong>per</strong>o<br />
immobili da acquisire me<strong>di</strong>ante esproprio; acquisto e<strong>di</strong>fici da destinare<br />
a fini pubblici; acquisto aree da destinare a fini pubblici; esproprio aree<br />
(art. 52 L.P. 22/91); recu<strong>per</strong>o e<strong>di</strong>fici da acquisire me<strong>di</strong>ante esproprio (art. 52<br />
L.P. 22/91); recu<strong>per</strong>o facciate; interventi <strong>di</strong>retti della Provincia e urgenti;<br />
Privati: interventi dei privati proprietari; interventi dei privati proprietari <strong>per</strong><br />
recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> immobili a uso turistico <strong>ai</strong> sensi del Reg. (CE) n.1260/99; recu<strong>per</strong>o<br />
facciate; interventi <strong>di</strong>retti della Provincia e interventi urgenti.<br />
Per quanto attiene agli interventi relativi al recu<strong>per</strong>o delle facciate (sia<br />
<strong>di</strong> privati che <strong>di</strong> Comuni) ed a quelli <strong>per</strong> il recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> immobili ad uso turistico,<br />
questi sono ammessi anche con riferimento ad e<strong>di</strong>fici soggetti a ristrutturazione.<br />
I contributi previsti <strong>per</strong> il recu<strong>per</strong>o delle facciate sono limitati a seconda della tipologia<br />
dell’immobile (facciate che si affacciano su vie pubbliche principali e secondarie<br />
nel caso <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici a schiera, facciate anche interne agli e<strong>di</strong>fici a corte,<br />
non esistono limitazioni <strong>per</strong> e<strong>di</strong>fici isolati visibili nella loro interezza). Non sono<br />
ammissibili ad agevolazione, con esclusione della tipologia <strong>di</strong> investimento “recu<strong>per</strong>o<br />
delle facciate”, gli istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to, assicurazioni, le società e le imprese<br />
in generale (tranne quelle o<strong>per</strong>anti nell’iniziativa <strong>di</strong> cui all’art. 16 della L.P. 3/01),<br />
e<strong>di</strong>fici <strong>di</strong> culto, castelli e altri beni <strong>di</strong> carattere monumentale.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
80
ENTITA’ DEL CONTRIBUTO<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Le misure delle agevolazioni sono in<strong>di</strong>cate in tabella. Si precisa che gli<br />
interventi ascrivibili alla categoria <strong>di</strong> risanamento avranno un finanziamento ridotto<br />
del 5% rispetto a quelli della categoria restauro, e che quelli rientranti nella<br />
ristrutturazione subiranno un ulteriore riduzione del 5% rispetto a quello massimo<br />
stabilito <strong>per</strong> il risanamento. Gli interventi pubblici nelle zone svantaggiate<br />
beneficiano <strong>di</strong> un aumento del 5% rispetto all’aliquota massima predefinita. Per<br />
gli interventi <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o <strong>per</strong> la realizzazione complessiva <strong>di</strong> una o<strong>per</strong>a da parte<br />
dei Comuni o dei loro Consorzi il limite massimo <strong>di</strong> contribuzione è stabilito in<br />
2mln.euro, <strong>per</strong> quelli realizzati da privati il contributo massimo non potrà su<strong>per</strong>are<br />
i 300.000 euro, mente <strong>per</strong> quelli riconducibili ad e<strong>di</strong>fici da destinare ad usi<br />
turistici rientranti nel Doc.U.P. 2000-2006 è pari a 100.000 euro.<br />
COMUNI E LORO CONSORZI<br />
Spesa ammissibile <strong>per</strong> gli interventi <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o a favore dei <strong>comuni</strong> Fino al 90% della spesa<br />
Spesa ammissibile <strong>per</strong> espropriazioni immobili <strong>storici</strong> da parte <strong>comuni</strong> Fino al 80% della spesa<br />
Spesa ammissibile <strong>per</strong> acquisti <strong>di</strong> immobili <strong>storici</strong> da parte dei <strong>comuni</strong> Fino al 80% della spesa<br />
PRIVATI<br />
Interventi <strong>di</strong> restauro 25%<br />
Interventi <strong>di</strong> risanamento 20%<br />
Interventi <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o immobili da destinare ad uso turistico 40% a titolo de minimis<br />
Recu<strong>per</strong>o delle facciate 40%<br />
ITER PROCEDURALE<br />
Le domande, sia da parte dei Comuni che dei privati, vanno presentate<br />
dal 1° ottobre al 30 novembre <strong>di</strong> ogni anno. Per i primi le istanze vanno in<strong>di</strong>rizzate<br />
alla Giunta Provinciale c/o il Servizio Urbanistica e tutela paesaggio, mentre<br />
<strong>per</strong> i secon<strong>di</strong> la raccolta delle richieste agevolative spetta <strong>ai</strong> Comprensori od<br />
<strong>ai</strong> <strong>comuni</strong> <strong>di</strong> Trento e Rovereto a seconda della competenza territoriale.<br />
In relazione agli interventi ammissibili dei Comuni vengono formate della<br />
graduatorie me<strong>di</strong>ante attribuzione <strong>di</strong> punteggi previsti da apposite griglie. Invece<br />
<strong>per</strong> gli interventi sostenuti d<strong>ai</strong> privati proprietari le graduatorie saranno<br />
approvate in relazione alla tipologia ed alla categoria degli interventi. Le domande<br />
<strong>di</strong> contributo relative agli interventi <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o delle facciate, presentate sia<br />
da privati proprietari che da Comuni, che dovessero riguardare e<strong>di</strong>fici contigui<br />
(in numero minimo <strong>di</strong> 3) o ubicati nel medesimo nodo urbano, sono considerate<br />
prioritarie rispetto <strong>ai</strong> “normali” recu<strong>per</strong>i delle facciate e sono ammesse secondo<br />
un or<strong>di</strong>ne cronologico <strong>di</strong> presentazione dell’istanza.<br />
Le domande relative ad interventi rientranti nei “Patti Territoriali” sono<br />
<strong>di</strong>sciplinate secondo le modalità previste dalla L.P. 6/99.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
81
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
ALLEGATO 1:<br />
VERBALI DEL TAVOLO<br />
DI CONCERTAZIONE<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
82
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
VERBALE PRIMO TAVOLO DI CONCERTAZIONE<br />
TRA L’AMMINISTRAZIONE DEL COMUNE DI RIVA DEL GARDA<br />
E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA SU:<br />
“PROGETTO DI QUALIFICAZIONE DELLA RETE COMMERCIALE<br />
DEL CENTRO STORICO”<br />
In data 6 agosto 2003 presso la sede comunale in Piazza<br />
Tre Novembre, 5 si è svolto il primo incontro tra la Giunta municipale<br />
e le Associazioni <strong>di</strong> categoria più rappresentative a livello locale al<br />
fine <strong>di</strong> concertare le linee guida <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo <strong>per</strong> l’elaborazione del<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale del centro storico,<br />
previsto dall’art. 28 della legge provinciale 8 maggio 2000, n.4.<br />
Sono state invitate l’Unione Commercio e Turismo, la Confesercenti<br />
del Trentino, l’Associazione Albergatori trentini, la Federazione<br />
Trentina delle Coo<strong>per</strong>ative e l’Associazione Artigiani della Provincia<br />
<strong>di</strong> Trento.<br />
Per l’Amministrazione comunale sono presenti il Vicesindaco<br />
ed Assessore all’urbanistica, e<strong>di</strong>lizia e attività economiche Adalberto<br />
Mosaner e l’Assessore Luigi Marino.<br />
Sono presenti, in rappresentanza delle Associazioni <strong>di</strong> categoria<br />
<strong>di</strong> appartenenza, i signori:<br />
<strong>per</strong> l’Unione Commercio e Turismo e Attività <strong>di</strong> Servizio: Gamba<br />
Franco (presidente dettaglianti), Modena Marco, Pran<strong>di</strong> Franca,<br />
Miorelli Clau<strong>di</strong>o, Bresciani Alessandro, Marchi Graziano, Malfer<br />
Roberto, Barbieri Stefano (Associazione PP.EE), Ferrari Alvaro<br />
(Associazione ristoratori PP.EE.);<br />
<strong>per</strong> la Confesercenti del Trentino: Zamboni Luisa;<br />
<strong>per</strong> l’Associazione Albergatori trentini: Zucchelli Mario;<br />
<strong>per</strong> la Federazione Trentina delle Coo<strong>per</strong>ative: Pederzolli Francesco;<br />
<strong>per</strong> l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia <strong>di</strong><br />
Trento: Parisi Ilos (presidente), Guella Silvia.<br />
Sono presenti <strong>per</strong> il consulente C.A.T. Imprese Unione srl<br />
il dott. Ferruccio Veneri, il dott. Profumo Giovanni, l’arch. Niccolini<br />
Sergio, il dott. Giovannelli Marcello, il dott. Giovannelli Andrea, il dott.<br />
Mauro Linar<strong>di</strong>.<br />
Sono inoltre presenti i funzionari comunali arch. Piero Parolari,<br />
responsabile dell’Area Gestione del Territorio e Attività produttive<br />
e dott. Giorgio Matteotti dell’ufficio Attività Economiche.<br />
Il Vice Sindaco Mosaner Adalberto competente <strong>per</strong> la materia<br />
illustra <strong>ai</strong> presenti il quadro normativo che prevede la progettazione<br />
oggetto dell’incontro e la prima fase <strong>di</strong> preanalisi del progetto <strong>di</strong><br />
qualificazione della rete commerciale del centro storico, elaborata in<br />
collaborazione con il C.A.T. Imprese Unione srl <strong>di</strong> Trento nel 2002,<br />
sulla quale si rende ora necessario focalizzare gli obiettivi proposti,<br />
<strong>di</strong>scriminandone la realizzazione in un progetto unitario, pre<strong>di</strong>sposto<br />
dal consulente anche a mente dei tempi previsti dalla delibera provinciale<br />
n. 978 <strong>di</strong> data 28 aprile 2003 e s.m. all’oggetto “Definizione dei<br />
criteri e modalità <strong>di</strong> concessione del sostegno finanziario <strong>ai</strong> <strong>comuni</strong><br />
<strong>per</strong> la realizzazione dei progetti <strong>di</strong> qualificazione dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> <strong>di</strong><br />
cui all’art. 28 della legge provinciale 8 maggio 200, n.4.” e soprattutto<br />
concertato con le Associazioni <strong>di</strong> categoria. Questa seconda fase è<br />
la più qualificante, costruendo assieme alle associazioni <strong>di</strong> categoria i<br />
83
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
passaggi che porteranno ad elaborare il progetto finale che dovrà<br />
avere queste tre caratteristiche fondamentali:<br />
1. Concertazione e con<strong>di</strong>visione degli obiettivi;<br />
2. Progettazione cre<strong>di</strong>bile (senza formulare obiettivi non raggiungibili<br />
in un tempo ritenuto congruo);<br />
3. Obiettivi qualificanti sotto il profilo della progettualità.<br />
Sono stati in<strong>di</strong>viduati i punti <strong>di</strong> criticità: mobilità e parchibilità,<br />
non solo con riferimento al centro storico, ma anche alle imme<strong>di</strong>ate<br />
vicinanze, criticità che portano a problemi <strong>di</strong> accessibilità al centro<br />
storico, che l’amministrazione comunale ritiene debba venire considerato<br />
un “centro commerciale naturale”.<br />
Questa Amministrazione non ha voluto in<strong>di</strong>viduare l’area<br />
integrata <strong>di</strong> almeno 2 ettari, prevista dalla normativa commerciale vigente,<br />
evitando l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta<br />
che potrebbero generare effetti negativi sul commercio del centro<br />
storico, valorizzandone così la sua funzione <strong>di</strong> centro commerciale<br />
“naturale”, pensando al commercio anche <strong>per</strong> la sua valenza sociale<br />
e <strong>di</strong> aggregazione all’interno della città (<strong>di</strong>alogo e partecipazione attiva<br />
all’interno della città).<br />
E’ da evidenziare infine che il Progetto che si va ad elaborare<br />
una volta approvato costituirà variante obbligatoria al PRG, prevedendo<br />
specifici interventi urbanistici, anche con l’obiettivo <strong>di</strong> “agevolare”<br />
le inziative che saranno in<strong>di</strong>viduate e concertate.<br />
Dott. Profumo Giovanni: (si presenta e presenta agli intervenuti<br />
l’equipe del C.A.T. Imprese Unione) l’obiettivo principe del progetto<br />
è la rivitalizzazione del centro storico <strong>di</strong> concerto con le associazioni<br />
<strong>di</strong> categoria.<br />
Il <strong>per</strong>corso sarà lungo e non si fermerà certo alla data tecnica<br />
del 15 settembre, quando dovrà essere presentato in Provincia<br />
<strong>per</strong> il finanziamento.<br />
L’Amministrazione comunale ha in<strong>di</strong>viduato le aree <strong>di</strong> criticità<br />
ed i punti <strong>di</strong> forza, elaborando una prima serie in<strong>di</strong>cativa <strong>di</strong> progetti<br />
e <strong>di</strong> obiettivi che andranno concertati con le Associazioni <strong>di</strong> categoria.<br />
Non è detto che tutto quanto progettato verrà realizzato entro<br />
il 2004. Anzi è probabile che molti obiettivi potranno, <strong>per</strong> le loro<br />
caratteristiche, essere raggiunti negli anni a venire. Come programma<br />
<strong>di</strong> lavoro, sentite le osservazioni e le proposte delle Associazioni<br />
<strong>di</strong> categoria presenti questa sera, verrà elaborato uno schema preliminare<br />
<strong>di</strong> Progetto definitivo da sottoporre alle categorie in un prossimo<br />
incontro tra una ventina <strong>di</strong> giorni.<br />
Vari sono stati i progetti in<strong>di</strong>viduati nella fase <strong>di</strong> preanalisi<br />
che in prima istanza ha elaborato i dati forniti dagli uffici comunali in<br />
relazione alle attività commerciali (localizzazione, numero, su<strong>per</strong>ficie<br />
<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta), <strong>ai</strong> pubblici esercizi (tipologia), attività ricettizia, attività artigianale,<br />
terziaria, ecc. ed alle criticità (accessibilità, parcheggi).<br />
Da una prima analisi dei dati risulta emergere un Centro<br />
Storico con inse<strong>di</strong>ati un elevato numero <strong>di</strong> negozi <strong>di</strong> piccoli <strong>di</strong>mensioni<br />
e che si può caratterizzare <strong>come</strong> un “centro commerciale naturale”<br />
con propri servizi ed animazione.<br />
Altra progettualità emersa è la costituzione <strong>di</strong> un ente, un<br />
soggetto che abbia il compito <strong>di</strong> armonizzare tutte le iniziative che si<br />
svolgono all’interno del centro commerciale naturale (potrebbe esse-<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
re un consorzio tra gli o<strong>per</strong>atori o tra le varie Associazioni e l’Ente<br />
pubblico).<br />
L’Amministrazione deve in<strong>di</strong>viduare, <strong>come</strong> ha fatto, le criticità<br />
maggiori, <strong>come</strong> i parcheggi: devono esserci gli spazi adeguati<br />
<strong>per</strong> poter godere del centro. Di questo ritiene che l’Amministrazione<br />
comunale ne sia consapevole. Andrà pianificata con le associazioni<br />
la meto<strong>di</strong>ca e la tempistica <strong>per</strong> portare a soluzioni i progetti in maniera<br />
con<strong>di</strong>visa.<br />
Tutto ciò considerato, in<strong>di</strong>vidua quegli obiettivi che si pone<br />
da subito il Progetto:<br />
accentuare le caratteristiche già presenti nel centro storico <strong>di</strong><br />
Riva, analizzandole, implementandole e veicolandole al meglio,<br />
con lo scopo <strong>di</strong> arrivare ad in<strong>di</strong>viduare tale porzione <strong>di</strong> territorio<br />
quale "Centro Commerciale Naturale";<br />
creare un Organismo autonomo (Consorzio od altra forma giuri<strong>di</strong>ca<br />
tra Enti, Organismi, Associazioni) <strong>per</strong> armonizzare sotto una<br />
unica regia le varie iniziative, pubbliche e private, avviate o da intraprendere<br />
in un ottica <strong>di</strong> marketing territoriale;<br />
favorire la fruibilità ed accessibilità al centro storico con azioni,<br />
sia imme<strong>di</strong>ate che pianificate nel me<strong>di</strong>o - lungo termine, volte ad<br />
incrementare la fruibilità delle aree <strong>di</strong> sosta, specie nelle vicinanze<br />
del centro storico, sia prevedendo nuovi parcheggi che una <strong>di</strong>versa<br />
regolamentazione della sosta;<br />
pianificare una serie <strong>di</strong> verifiche <strong>per</strong> valutare gli esiti degli interventi<br />
adottati, allo scopo <strong>di</strong> intervenire nel modo più celere possibile<br />
con dei correttivi.<br />
Vicesindaco Mosaner: si attendono osservazioni, anche in<br />
forma scritta, da parte delle Associazioni alle quali viene fornita copia<br />
dello stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> preanalisi.<br />
Dott.Profumo: andrà successivamente verificato se nel<br />
tempo la progettualità in<strong>di</strong>viduata avrà dato risultati postivi o meno ed<br />
in quest’ultimo caso bisognerà procedere alle necessarie rettifiche.<br />
Zamboni Luisa: chiede delucidazioni in merito al progettato<br />
Consorzio e se lo stesso verrà eventualmente costituito tra gli impren<strong>di</strong>tori<br />
o con le Associazioni <strong>di</strong> categoria.<br />
Dott. Profumo: giuri<strong>di</strong>camente i consorzi sono sempre stati<br />
formati tra gli impren<strong>di</strong>tori. Nulla vieta che si possa in<strong>di</strong>viduare un <strong>di</strong>verso<br />
istituto che coinvolga le Associazioni <strong>di</strong> categoria.<br />
Miorelli Clau<strong>di</strong>o: quin<strong>di</strong> non necessariamente la forma dovrà<br />
essere quella del Consorzio.<br />
Pederzolli Francesco: vede favorevolmente l’iniziativa della<br />
Amministrazione comunale ed in particolare la costituzione del Consorzio.<br />
Vuole <strong>per</strong>ò soffermarsi sul concetto <strong>di</strong> “centro commerciale<br />
naturale”. Sono anni che se ne parla ma ancora adesso non esistono<br />
le sovrastrutture necessarie, ed in particolare i parcheggi <strong>di</strong> cintura.<br />
Questa è la primissima cosa fondamentale da fare. In questi ultimi<br />
anni le ultime amministrazioni comunali si sono impegnate a farli<br />
senza <strong>per</strong>ò arrivare al dunque. Sono state fatte cose bellissime <strong>per</strong> il<br />
centro storico (arredo urbano ecc.), ma mancano i parcheggi. Fatti<br />
questi si può parlare <strong>di</strong> centro storico, commercio ecc. E’ orm<strong>ai</strong> insostenibile<br />
la gestione <strong>di</strong> un su<strong>per</strong>mercato <strong>di</strong> 900 mq. in centro senza<br />
parcheggi attorno.<br />
Gamba Franco: E’ in pieno accordo sulla costituzione del<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Consorzio <strong>per</strong> il centro storico. E’ <strong>per</strong>ò anche d’accordo con Pederzolli<br />
sulla problematica dei parcheggi. Evidenzia questo punto cruciale<br />
sottolineando la necessità <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> parcheggi <strong>di</strong> agevole fruibilità<br />
(entro 200 – 400 mt dal centro). In questi ultimi anni sono stati<br />
<strong>per</strong>si un numero imprecisato ma molto alto <strong>di</strong> parcheggi, anche in<br />
conseguenza della pedonalizzazione <strong>di</strong> alcune aree citta<strong>di</strong>ne (P.zza<br />
Cavour ecc.). Ben venga l’arredo urbano ma bisogna considerare<br />
prioritaria l’accessibilità al Centro Storico. La situazione <strong>di</strong> Riva del<br />
Garda ha visto un incremento del carico antropico a fronte <strong>di</strong> una <strong>di</strong>minuzione<br />
dei posti macchina a <strong>di</strong>sposizione.<br />
Auspica che si possa finalmente invertire tale tendenza e si<br />
<strong>di</strong>chiara pienamente <strong>di</strong>sponibile alla creazione <strong>di</strong> un Ente che svolga<br />
funzione <strong>di</strong> regia tra le <strong>di</strong>verse componenti interessate, <strong>per</strong> una armonizzazione<br />
degli interventi e ottimizzando le risorse <strong>di</strong>sponibili.<br />
Zucchelli Mario: Vuole evidenziare <strong>come</strong> a Torbole i negozi<br />
siano a<strong>per</strong>ti fino alle 22.30, fattore che contribuisce a rendere vivo il<br />
centro storico anche in ore che potrebbero ritenersi non particolarmente<br />
utilizzabili <strong>per</strong> il classico shopping, mentre a Riva a quell’ora è<br />
tutto buio ed i negozi chiusi.<br />
E’ vero, c’è il problema dei parcheggi, ma lo stu<strong>di</strong>o ed il<br />
Progetto gli piace. Vede favorevolmente l’in<strong>di</strong>viduazione dei parcheggi<br />
nell’area ex Cattoi. Bisogna anche trovare una soluzione simile <strong>per</strong><br />
l’Oratorio. Non ritiene possibile aspettare ancora due anni (se va<br />
bene) <strong>per</strong> il parcheggio interrato <strong>di</strong> viale Pilati.<br />
Ritiene comunque che sia compito principale degli o<strong>per</strong>atori<br />
<strong>di</strong> impegnarsi <strong>per</strong> far rivivere il centro storico, tenendolo in vita anche<br />
alla sera e finendo <strong>di</strong> mettere dei limiti assur<strong>di</strong> alla musica (concertini).<br />
Riba<strong>di</strong>sce che l’iniziativa oggetto del tavolo <strong>di</strong> concertazione è<br />
buona.<br />
La crisi economica in atto deve portare a considerare non<br />
solo i residenti, ma anche a creare nuove iniziative rispetto <strong>ai</strong> turisti.<br />
Malfer Roberto: E’ fiducioso che questa Amministrazione<br />
comunale porterà avanti i lavori che vanno fatti ed in particolare quelli<br />
previsti da viale San Francesco verso il Lido e l’area ex Cattoi.<br />
Pederzolli Francesco: Propone un impegno da parte della<br />
Amministrazione comunale: da adesso in poi non si devono più <strong>per</strong>dere<br />
posti macchina.<br />
Giovanelli Andrea: chiede <strong>ai</strong> presenti <strong>di</strong> esprimere un giu<strong>di</strong>zio<br />
su cosa si intenda <strong>per</strong> "agevole accessibilità", in termini <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza<br />
dei parcheggi dal centro. E' opinione con<strong>di</strong>visa che, pur in presenza<br />
<strong>di</strong> una abitu<strong>di</strong>ne a voler i parcheggi a<strong>di</strong>acenti agli esercizi commerciali<br />
ed <strong>ai</strong> servizi fruiti, possa ritenersi ragionevole una <strong>di</strong>stanza<br />
<strong>per</strong>corribile a pie<strong>di</strong> fino <strong>ai</strong> 300mtt., non oltre. Al riguardo andranno intraprese<br />
delle azioni, che dovranno portare ad un cambio della attuale<br />
mentalità da parte <strong>di</strong> o<strong>per</strong>atori, citta<strong>di</strong>ni e consumatori.<br />
Avanza l’ipotesi <strong>di</strong> istituire dei bus navetta che colleghino il<br />
centro storico ad aree parcheggio da ricavarsi in zone più decentrate,<br />
dove consumatori e fruitori in genere del centro potrebbero lasciare<br />
la propria auto recandosi in seguito nell’area centrale - <strong>per</strong> l’appunto -<br />
col servizio navetta.<br />
Pederzolli Francesco: ritiene tale soluzione non idonea <strong>per</strong><br />
una realtà qual è Riva del Garda, fatto forse salva la fruibilità da parte<br />
dei pendolari <strong>per</strong> lavoro, e riba<strong>di</strong>sce sul fatto che devono essere in<strong>di</strong>-<br />
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del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
viduate soluzioni <strong>per</strong> ottenere nuovi posti macchina almeno in un raggio<br />
<strong>di</strong> 300 mt. dal centro storico.<br />
Zucchelli Mario: fiere e mercati, visti anche i lavori che verranno<br />
effettuati sui viali Pilati, Roma, Dante, dove saranno collocati?<br />
Teniamo presente che queste attività attirano residenti e turisti e ne<br />
convogliano il flusso anche in centro storico.<br />
Mosaner: Non è detto che la concertazione non abbia anche<br />
la contestazione.<br />
Evidenzia alcune novità in relazione a quanto detto finora:<br />
l’area ex Cattoi è agibile da ieri (5 agosto) con 350 posti auto i quali<br />
prendono il posto dei 190 <strong>per</strong>si nell’area ex Autostazione. Tale <strong>di</strong>sponibilità<br />
è garantita <strong>per</strong> un biennio estensibile ad un triennio. Informa<br />
che appena prima l’Amministrazione ha approvato la delibera <strong>di</strong> affido<br />
incarico del piano attuativo della fascia lago all’arch. Cecchetto.<br />
Zona Oratorio: trovano posto 20 posti autobus e 72 posti auto. Nella<br />
zona ottocentesca risultano altri 20/30 posti auto. Nella progettazione<br />
definitiva dell’area ex Cattoi è comunque prevista la realizzazione <strong>di</strong><br />
posti auto (al momento non quantificabile). Altri parcheggi previsti:<br />
via Padova (zona depuratore Arena) 180 posti auto; circonvallazione<br />
via Monte Oro 400 posti auto (parcheggio interrato privato con accor<strong>di</strong><br />
<strong>per</strong> destinare parte in convenzionamento ad uso pubblico collegati<br />
con <strong>per</strong>corso pedonale a Piazza San Rocco). Evidenzia inoltre che<br />
alla Baltera c’è spazio <strong>per</strong> un parcheggio <strong>di</strong> 600 posti da utilizzare in<br />
occasione <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> eventi con relativo collegamento <strong>di</strong> bus navetta<br />
da e <strong>per</strong> il centro storico.<br />
Per quanto riguarda la Fraglia della Vela va considerato<br />
che è una risorsa importante e che oggi 6 agosto ci sono 800 posti<br />
letto occupati d<strong>ai</strong> velisti. Questa Associazione sportiva sta organizzando<br />
eventi sportivi <strong>di</strong> valenza assoluta che comportano anche pubblicità,<br />
occupazione <strong>di</strong> posti letto e quant’altro. Devo informarvi che è<br />
stata attivata la procedura <strong>di</strong> appaltato del parcheggio <strong>di</strong> via Pilati.<br />
Modena Marco: sottolinea la necessità <strong>di</strong> favorire una maggiore<br />
rotazione dei parcheggi subito limitrofi al centro storico, anche<br />
attraverso un aumento delle tariffe progressivo, con costo incrementale,<br />
al fine <strong>di</strong> scoraggiare le soste "protratte".<br />
Suggerisce poi l'ipotesi, <strong>per</strong> controbilanciare tale incremento<br />
tariffario, che <strong>come</strong> avviene in alcuni casi a Trento i commercianti<br />
contribuiscano al costo <strong>per</strong> la sosta dei propri clienti.<br />
Se l’obiettivo prioritario è quello <strong>di</strong> creare le con<strong>di</strong>zioni affinché<br />
il Centro storico <strong>di</strong>venti effettivamente un “centro commerciale<br />
naturale”, si vuole evidenziare l’incompatibilità della presenza <strong>di</strong> uffici<br />
pubblici (tavolare, catasto, uffici comunali, ufficio dell’entrate ecc) al'interno<br />
del centro storico: quanti posti auto vengono sottratti da parte<br />
degli impiegati pubblici e degli utenti. Con la chiusura serale, lasciano<br />
il centro poco <strong>di</strong>namico e vivo.<br />
Un Centro commerciale naturale sarà tale solo se <strong>di</strong>sporrà<br />
<strong>di</strong> adeguate accessibilità e parcheggi e se risulterà vivo nel suo insieme,<br />
senza vetrine vuote o spazi destinati ad attività che vivono solo<br />
durante il giorno.<br />
Infine, segnala l'importanza <strong>di</strong> organizzare in modo coor<strong>di</strong>nato<br />
e programmato i gran<strong>di</strong> eventi, le manifestazioni culturali e le<br />
animazioni <strong>di</strong> ogni genere presenti o da prevedere, <strong>per</strong> dare maggior<br />
lustro e visibilità a Riva del Garda.<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Osserva infine che, posto che molte manifestazioni ed<br />
eventi sono organizzate da soggetti od o<strong>per</strong>atori non ricadenti territorialmente<br />
nel centro storico, sarebbe opportuno allargare la concertazione<br />
e prevedere anche il loro pieno coinvolgimento nel Consorzio,<br />
<strong>per</strong> armonizzare tutti gli interventi e fruire delle connesse sinergie.<br />
Mosaner: proposta con<strong>di</strong>visibile. Vanno stu<strong>di</strong>ate le relazioni<br />
tra il Centro storico e viale Rovereto ed il centro ottocentesco. Consideriamo<br />
che il 50% dei posti letto sono in viale Rovereto ed il 50%<br />
dei negozi sono in centro storico: queste due realtà devono interagire<br />
e complementarsi.<br />
A questo punto (ore 20.00) si ritiene <strong>di</strong> poter concludere il<br />
primo incontro del tavolo <strong>di</strong> concertazione con l’impegno <strong>di</strong> ritrovarsi<br />
verso il 27/28 agosto <strong>per</strong> la definizione delle proposte progettuali.<br />
L’ufficio Attività Economiche fornirà a tutte le Associazioni<br />
partecipanti copia della fase <strong>di</strong> preanalisi.<br />
Il segretario verbalizzante<br />
f.to Giorgio Matteotti<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
VERBALE SECONDO TAVOLO DI CONCERTAZIONE<br />
TRA L’AMMINISTRAZIONE DEL COMUNE DI RIVA DEL GARDA<br />
E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA SU:<br />
“PROGETTO DI QUALIFICAZIONE DELLA RETE COMMERCIALE<br />
DEL CENTRO STORICO”<br />
In data 27 agosto 2003 ad ore 18.30 presso la sede comunale<br />
in Piazza Tre Novembre, 5 si è svolto il secondo incontro tra<br />
l’Amministrazione comunale e le Associazioni <strong>di</strong> categoria più rappresentative<br />
a livello locale al fine <strong>di</strong> concertare le linee guida <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo<br />
<strong>per</strong> l’elaborazione del Progetto <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale<br />
del centro storico, previsto dall’art. 28 della legge provinciale<br />
8 maggio 2000, n.4 ed in particolare <strong>per</strong> raccogliere le in<strong>di</strong>cazioni<br />
provenienti dalle categorie circa le argomentazioni sviluppate nel corso<br />
del primo incontro del 6 agosto u.s. nonché quelle emergenti dal'elaborato<br />
<strong>di</strong> preanalisi presentato nella medesima riunione.<br />
Sono state invitate l’Unione Commercio e Turismo, la Confesercenti<br />
del Trentino, l’Associazione Albergatori trentini, la Federazione<br />
Trentina delle Coo<strong>per</strong>ative e l’Associazione Artigiani della Provincia<br />
<strong>di</strong> Trento.<br />
Per l’Amministrazione comunale è presente il Vicesindaco<br />
ed Assessore all’urbanistica, e<strong>di</strong>lizia e attività economiche Adalberto<br />
Mosaner.<br />
Sono presenti, in rappresentanza delle Associazioni <strong>di</strong> categoria,<br />
i signori:<br />
<strong>per</strong> l’Unione Commercio e Turismo e Attività <strong>di</strong> Servizio: Gamba<br />
Franco (presidente dettaglianti), Modena Marco, Pran<strong>di</strong> Franca,<br />
Miorelli Clau<strong>di</strong>o, Marchi Graziano, Malfer Roberto, Barbieri Stefano<br />
(Associazione pp.ee.);<br />
<strong>per</strong> la Confesercenti del Trentino: Biasior Stefano;<br />
<strong>per</strong> l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia <strong>di</strong><br />
Trento: Guella Silvia.<br />
Sono assenti i rappresentanti della Federazione Trentina<br />
delle Coo<strong>per</strong>ative e dell’Associazione Albergatori trentini.<br />
Sono presenti <strong>per</strong> il consulente C.A.T. Imprese Unione srl<br />
il dott. Ferruccio Veneri, il dott. Profumo Giovanni, il dott. Giovanelli<br />
Marcello, il dott. Giovanelli Andrea e il dott. Linar<strong>di</strong> Mauro.<br />
Sono inoltre presenti i funzionari comunali arch. Piero Parolari,<br />
responsabile dell’Area Gestione del Territorio e Attività produttive<br />
e dott. Giorgio Matteotti dell’ufficio Attività Economiche.<br />
Il Vice Sindaco Mosaner Adalberto ringrazia i presenti e, in<br />
riferimento a quanto emerso nella riunione del 6 agosto ed alla presa<br />
visione dell’elaborato relativo alla fase <strong>di</strong> preanalisi, inviato a tutte le<br />
Associazioni intervenute, chiede se vi sono osservazioni, critiche e<br />
proposte in or<strong>di</strong>ne agli inten<strong>di</strong>menti dell’Amministrazione, ovvero in<br />
primis <strong>di</strong> promuovere la costituzione <strong>di</strong> un Consorzio tra tutti gli o<strong>per</strong>atori<br />
e/o organismi <strong>di</strong>rettamente od in<strong>di</strong>rettamente o<strong>per</strong>anti in centro<br />
storico, in secondo luogo attuare ogni iniziativa atta a risolvere la problematica<br />
della carenza, rispetto alla domanda, <strong>di</strong> parcheggi nelle<br />
a<strong>di</strong>acenze del centro storico.<br />
Il primo passo necessario sarà, una volta delineato il progetto<br />
vero e proprio, arrivare alla sottoscrizione <strong>di</strong> un patto <strong>di</strong> pro-<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
gramma tra l’Amministrazione e le Categorie degli o<strong>per</strong>atori commerciali<br />
con il quale ognuno, <strong>per</strong> quanto <strong>di</strong> sua competenza, si impegna<br />
nell’ottica del conseguimento degli obiettivi delineati.<br />
Barbieri Stefano: sottolinea l’esistenza della problematica<br />
dei concertini serali organizzati d<strong>ai</strong> pubblici esercizi. Se è vero <strong>come</strong><br />
è vero che Riva è una citta<strong>di</strong>na turistica, allora bisogna dare spazio a<br />
questi eventi, non reprimerli con applicazioni draconiane della normativa<br />
sull’inquinamento acustico. Partendo dal presupposto che con<br />
l’organizzazione <strong>di</strong> tali concertini i pubblici esercenti svolgono (a proprie<br />
spese) un vero e proprio servizio volto ad animare ed vivacizzare<br />
le serate dei turisti rivani, non si capisce <strong>per</strong>ché la Amministrazione<br />
comunale sia così severa da non concedere lo svolgimento <strong>di</strong> tali<br />
spettacolini oltre le ore 23.00, in un comune la cui economia è prettamente<br />
turistica.<br />
Sebbene consci della necessità <strong>di</strong> rispettare le regole in<br />
materia <strong>di</strong> rumore e del <strong>di</strong>ritto dei residenti a non essere <strong>di</strong>sturbati, la<br />
richiesta dei pubblici esercenti è quella <strong>di</strong> poter prolungare, almeno<br />
nei mesi estivi, maggiormente l’ora <strong>di</strong> conclusione <strong>di</strong> tali manifestazioni<br />
quanto meno a titolo <strong>di</strong> contropartita <strong>per</strong> il “servizio” da loro svolto<br />
orientato al sod<strong>di</strong>sfacimento delle esigenze <strong>di</strong> svago della clientela<br />
turistica.<br />
Va considerato inoltre che orm<strong>ai</strong> non esiste più nemmeno<br />
una <strong>di</strong>scoteca.<br />
Una possibile soluzione potrebbe essere ricercata nella fornitura<br />
da parte dell’Amministrazione comunale all’Associazione dei<br />
pubblici esercizi <strong>di</strong> uno spazio attrezzato ove a turno vengano effettuate<br />
queste manifestazioni. I giovani dopo il surf, la bicicletta, la scalata<br />
alla sera vorrebbero <strong>di</strong>vertirsi.<br />
Anche l’organizzazione dei cosiddetti beach party ad<br />
appannaggio dei poli della spiaggia lo lascia <strong>per</strong>plesso, considerata<br />
la grande affluenza <strong>di</strong> <strong>per</strong>sone rispetto alla ridotta <strong>di</strong>mensione degli<br />
esercizi pubblici.<br />
Si chiede all’Amministrazione comunale <strong>di</strong> rilasciare, in una<br />
ottica <strong>di</strong> migliore servizio al consumatore, maggiori concessioni amministrative<br />
in occasione dei Beach Party, in quanto i due chioschi<br />
(più un altro dell’organizzazione) attualmente attivi non riescono a<br />
sod<strong>di</strong>sfare e dare un servizio alle 2.500-3.000 <strong>per</strong>sone che lì affluiscono.<br />
Queste ulteriori 3-5 autorizzazioni potrebbero essere rilasciate<br />
a rotazione agli esercenti pubblici o<strong>per</strong>anti sul territorio nell’ottica <strong>di</strong><br />
dare un maggior e migliore servizio al “consumatore”. Sarebbe opportuno<br />
poi estendere l’area <strong>di</strong> svolgimento della manifestazione verso<br />
la spiaggia.<br />
Guella Silvia: Premesso che all’interno del centro storico rivano<br />
si collocano circa una trentina <strong>di</strong> artigiani quasi tutti o<strong>per</strong>anti nei<br />
servizi alla <strong>per</strong>sona (estetiste, parrucchieri, barbieri, lavanderie) e che<br />
quin<strong>di</strong> la presenza <strong>di</strong> detta categoria economica è limitata, la Associazione<br />
Artigiani evidenzia che la problematica principe <strong>per</strong> uno sviluppo<br />
ulteriore del centro storico è quella dell’accessibilità e conseguentemente<br />
dei parcheggi. Bene fa quin<strong>di</strong> l’Amministrazione comunale<br />
ad enfatizzare tale problematica.<br />
Per quanto concerne l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> altre categorie <strong>di</strong> artigiani<br />
rispetto a quelli tuttora esistenti, che al<strong>di</strong>là <strong>di</strong> qualche cornici<strong>ai</strong>o,<br />
un restauratore <strong>di</strong> mobili, un orafo, uno che lavora il cuoio (via Fiume)<br />
si riconducono tutti <strong>ai</strong> servizi alle <strong>per</strong>sone, sarebbe interessante<br />
incentivare quello dei ceramisti e/o dei decoratori.<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Si consideri che esiste una scuola professionale che ogni<br />
anno <strong>di</strong>ploma giovani potenziali artigiani.<br />
Creare una via “dei ceramisti e dei decoratori” dove questi<br />
giovani insieme ad altri artigiani già formati potrebbero esercitare la<br />
loro attività non sarebbe una brutta idea.<br />
scopo?<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
Giovanelli Andrea: secondo Lei via Marocco si presta a tale<br />
Guella Silvia: sì, via Marocco potrebbe essere in<strong>di</strong>cata a<br />
tale finalità anche <strong>per</strong>ché risulterebbe la meno problematica in or<strong>di</strong>ne<br />
alle o<strong>per</strong>azioni <strong>di</strong> carico e scarico viste la possibilità <strong>di</strong> giungere con<br />
dei mezzi nelle imme<strong>di</strong>ate vicinanze.<br />
Gamba Franco: riba<strong>di</strong>sce con forza il problema dei parcheggi,<br />
da considerare ancora più importanti dell’arredo urbano (che<br />
<strong>per</strong>altro abbisogna ancora <strong>di</strong> essere terminato con il rifacimento della<br />
pavimentazione <strong>di</strong> alcune piazze).<br />
Per quanto riguarda la costituzione <strong>di</strong> un ente autonomo<br />
(Consorzio od altra forma giuri<strong>di</strong>ca tra o<strong>per</strong>atori e/o tra associazioni<br />
già esistenti) che funga da regia <strong>per</strong> tutte le iniziative pubbliche e private<br />
avviate o da intraprendersi, riterrebbe opportuno interagire con<br />
enti e organizzazioni già attive, senza crearne <strong>di</strong> nuove (<strong>per</strong> esempio<br />
il Comitato manifestazioni rivane).<br />
Sarebbe quin<strong>di</strong> maggiormente opportuno far convergere “la<br />
collaborazione” <strong>di</strong> tutte le altre categorie e associazioni all’interno <strong>di</strong><br />
tale Comitato dove ci sono già risorse umane impegnate fattivamente<br />
nell’organizzazione <strong>di</strong> manifestazioni e/o iniziative promozionali. E’<br />
inutile creare qualcosa <strong>di</strong> nuovo (un doppione) <strong>per</strong> poi magari doversi<br />
“confrontare” con un organismo che rimane “immobilizzato” <strong>per</strong> mancanza<br />
<strong>di</strong> <strong>per</strong>sone <strong>di</strong>sposte a spendere il proprio tempo <strong>per</strong> il bene comune.<br />
Su via Marocco ritiene che la strada sia obiettivamente fuori<br />
dal <strong>per</strong>corso turistico (risulta quasi nascosta) e quin<strong>di</strong> bisogna creare<br />
un imput <strong>per</strong> invitare la gente a salire verso quella via (da via Fiume o<br />
da Piazza Tre Novembre) oppure le attività avviate in quella zona rischierebbero<br />
<strong>di</strong> non sopravvivere: si pensi solamente a Venezia<br />
<strong>come</strong> le calli <strong>per</strong>corse d<strong>ai</strong> flussi turistici siano zeppe <strong>di</strong> negozi, mentre<br />
quelle subito a<strong>di</strong>acenti dove i transiti sono solamente “locali” siano<br />
quasi sprovviste <strong>di</strong> attività commerciali.<br />
In alternativa a via Marocco si potrebbe in<strong>di</strong>viduare via<br />
Montanara <strong>come</strong> possibile via dei mestieri. In conclusione conferma<br />
la propria fiducia nel Progetto e che lo stesso possa servire da volano<br />
alle attività del centro storico, considerato che comunque questa è<br />
solo la fase iniziale <strong>di</strong> un <strong>per</strong>corso, ritenendo che più avanti potranno<br />
essere avanzate nuove proposte e suggerimenti, anche in base allo<br />
sviluppo del Progetto.<br />
Mosaner: Può concordare sul fatto che rimane inutile creare<br />
dei “doppioni” in relazione <strong>ai</strong> Comitati Organizzatori, <strong>per</strong>ò sottolinea<br />
<strong>come</strong> finora tali organismi siano stati gestiti esclusivamente a livello<br />
privatistico e semm<strong>ai</strong> l’Amministrazione comunale è intervenuta<br />
solamente in or<strong>di</strong>ne all’elargizione <strong>di</strong> contributi e <strong>ai</strong>uti economici.<br />
Il pregio <strong>di</strong> creare un organismo, quale sarebbe il Consorzio<br />
delineato nel Progetto <strong>di</strong> riqualificazione del centro storico, è prettamente<br />
<strong>di</strong> natura “politica”.<br />
91
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
L’inserimento <strong>di</strong> categorie economiche e associazioni in un<br />
organismo già costituito, da un lato andrebbe a con<strong>di</strong>zionare se non<br />
a precludere i “nuovi associati” nello svolgimento delle attività del medesimo,<br />
dall’altra si potrebbero generare malumori in capo <strong>ai</strong> vecchi<br />
associati che dovrebbero “con<strong>di</strong>videre” con altri qualcosa che orm<strong>ai</strong><br />
sentono proprio. Invece con la costituzione <strong>di</strong> un soggetto giuri<strong>di</strong>co<br />
ex novo si potrebbero trovare migliori equilibri tra i vari “soci” (associazioni,<br />
categorie economiche, comitati, ecc.) senza che, politicamente<br />
parlando, nessuno possa pestare i pie<strong>di</strong> a qualcun’ altro.<br />
Si potrebbe quin<strong>di</strong> portare avanti una migliore strategia <strong>di</strong><br />
interventi e <strong>di</strong> iniziative volte allo sviluppo del centro storico (e non<br />
solo) senza alcuna preclusione da parte <strong>di</strong> nessuno e con maggiori<br />
sinergie.<br />
Per quanto riguarda poi l’estensione fisica del Centro storico<br />
<strong>di</strong> Riva, nell’ottica sempre <strong>di</strong> considerarlo un “centro commerciale<br />
naturale”, bisognerà lavorare all’estensione <strong>di</strong> tale zona fino alla<br />
Chiesa dell’Inviolata a nord e al largo Posta ad est, ovviamente avendo<br />
sempre presente il problema principe dei parcheggi.<br />
Gamba Franco: il fatto <strong>di</strong> non creare doppioni <strong>di</strong> organismi<br />
esistenti comporta anche utilizzare al meglio quelle poche <strong>per</strong>sone<br />
<strong>di</strong>sponibili a lavorare attivamente nelle associazioni.<br />
Giovannelli Andrea: il Consorzio potrebbe essere un organismo<br />
nuovo, mentre la gestione delle singole attività potrebbe essere<br />
affidata ad associazioni e comitati già esistenti.<br />
Profumo Giovanni: E’ importante che, dopo lo scorso incontro<br />
e da quanto emerso dalla presente riunione, le categorie presenti<br />
abbiano sì ben chiaro quali siano gli elementi <strong>di</strong> criticità e conseguentemente<br />
gli assi portanti del Progetto, cioè il Consorzio e i parcheggi,<br />
ma è fondamentale che si rendano conto <strong>di</strong> una cosa ben precisa,<br />
ossia che <strong>per</strong> fare in modo che il centro storico cresca e <strong>di</strong>venti un<br />
centro commerciale naturale esso va visto alla stregua <strong>di</strong> una vera e<br />
propria azienda, un ente unitario in cui tutti assieme gli attori lavorano<br />
<strong>per</strong> conseguire gli obiettivi. Ne consegue che <strong>come</strong> farebbe un buon<br />
impren<strong>di</strong>tore si deve far sì che tutti i “<strong>di</strong>pendenti” collaborino <strong>per</strong> la<br />
promozione, la crescita, lo sviluppo “dell’azienda centro storico”.<br />
Ecco <strong>per</strong>ché deve esservi la presenza <strong>di</strong> un organismo<br />
quanto più possibilmente allargato a tutte le categorie, associazioni,<br />
comitati, che vada in un unica <strong>di</strong>rezione cioè <strong>di</strong> promozione della<br />
azienda centro storico e dei suoi “prodotti”. Quanto più è con<strong>di</strong>visa<br />
tale strategia tanto migliori saranno i frutti che si raccoglieranno.<br />
Fondamentale dunque è assumere la mentalità dello “stare<br />
insieme”.<br />
Infine sottolinea la necessità, <strong>per</strong> dare maggiore veri<strong>di</strong>cità<br />
ed oggettività al Progetto, <strong>di</strong> arrivare ad una con<strong>di</strong>visione reale del<br />
medesimo anche attraverso la sottoscrizione <strong>di</strong> un vero e proprio patto<br />
<strong>di</strong> programma tra amministrazione, categorie degli o<strong>per</strong>atori commerciali,<br />
privati.<br />
Ognuno, <strong>come</strong> <strong>di</strong>ceva in a<strong>per</strong>tura l’Assessore, si deve impegnare<br />
<strong>di</strong>chiaratamente nell’ottica del conseguimento degli obiettivi<br />
delineati. Successivamente è importante che le categorie si facciano<br />
attive nei confronti dei loro associati nel trasmettere le finalità del<br />
Progetto ed affinché gli stessi possano comprendere i vantaggi ed i<br />
benefici derivanti dal “gioco <strong>di</strong> squadra” <strong>per</strong> il raggiungimento <strong>di</strong> una<br />
92
unica meta.<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Resta inteso che sottoscrivendo il patto le categorie non firmano<br />
una cambiale, in quanto delineate le linee guida del Progetto e<br />
successivamente nel dettaglio i vari sottoprogetti, non è detto che tutto<br />
quanto previsto sulla carta debba essere portato a compimento in<br />
modo pe<strong>di</strong>ssequo e nelle modalità delineate.<br />
Se si riscontrerà che alcune iniziative avranno generato<br />
anomalie od eventuali effetti negativi, il Progetto potrà essere <strong>di</strong> volta<br />
in volta corretto e mo<strong>di</strong>ficato nell’ottica <strong>di</strong> una flessibilità volta al conseguimento<br />
dei migliori risultati possibili.<br />
Mosaner: ad ore 20.00 <strong>di</strong>chiara conclusa la riunione <strong>comuni</strong>cando<br />
che il Progetto sarà inviato in sintesi alle Associazioni convenute<br />
al tavolo <strong>di</strong> concertazione, con lo schema del “patto <strong>di</strong> programma”<br />
che sarà siglato in occasione della presentazione del Progetto<br />
che avverrà alla data concordata <strong>di</strong> giovedì 11 settembre c.a. ad ore<br />
18.00 presso la sala consiliare in Rocca.<br />
Il segretario verbalizzante<br />
dott. Giorgio Matteotti<br />
93
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
ALLEGATO 2:<br />
CHECK LIST<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
94
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
PROGETTO DI QUALIFICAZIONE<br />
DELLA RETE COMMERCIALE DEL CENTRO STORICO<br />
rif.: art. 28 L.P. 4/2000<br />
CHECK LIST<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong>: RIVA DEL GARDA<br />
Stato/fase PRG comunale:<br />
Intervistatore:<br />
Data intervista:<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
Note <strong>per</strong> la compilazione<br />
IN ATTESA DI RECEPIMENTO CON LE<br />
MODIFICHE D’UFFICIO CHE LA GIUNTA<br />
PROVINCIALE ESEGUIRA’ CON L'AP-<br />
PROVAZIONE DEL PRG STESSO<br />
A CURA DELL’UFFICIO ATTIVITA’ ECO-<br />
NOMICA DEL COMUNE DI RIVA DEL<br />
GARDA<br />
La legge provinciale 8 maggio 2000 n. 4 “Disciplina dell’attività<br />
commerciale in provincia <strong>di</strong> Trento” prevede all’articolo 28 che i<br />
Comuni con oltre 3000 abitanti e comunque quelli sede <strong>di</strong> comprensorio<br />
approvino un Progetto <strong>di</strong> qualificazione della rete<br />
commerciale del centro storico.<br />
Il Progetto o<strong>per</strong>a una dettagliata fase <strong>di</strong> analisi della struttura<br />
esistente, evidenziandone peculiarità, punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza,<br />
arrivando a suggerire una serie <strong>di</strong> proposte migliorative e<br />
progettualità, che potranno eventualmente trovare conferma<br />
nella mo<strong>di</strong>fica dello strumento urbanistico.<br />
In tale ottica appare necessario o<strong>per</strong>are una preverifica iniziale.<br />
Trattasi <strong>di</strong> una breve analisi conoscitiva generale, necessaria<br />
<strong>per</strong> una conoscenza minimale delle caratteristiche del centro<br />
storico, con riferimento a molteplici aspetti.<br />
La check list va consegnata agli Amministratori (Sindaco e/o<br />
Assessori competenti).<br />
95
Situazione generale/<strong>di</strong> contesto<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> RIVA DEL GARDA<br />
Residenti nel comune: 15.000<br />
Residenti nel centro storico: 1.060<br />
Su<strong>per</strong>ficie del centro storico: 162.000 mq.<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Apparato Commerciale<br />
TIPOLOGIA NUMERO SUPERFICIE<br />
Esercizi commerciali in sede fissa nel <strong>Comune</strong> 358 36.583<br />
Esercizi commerciali sede fissa in Centro Storico 180 12.102<br />
Attività Artigianali ubicate in Centro Storico 30 1.224<br />
Esercizi commerciali in forma ambulante 208<br />
Pubblici esercizi (bar, ristoranti) 123<br />
Pubblici esercizi o<strong>per</strong>anti in Centro Storico 55<br />
Attività ricettive (alberghi, garnì) 78<br />
Attività ricettive o<strong>per</strong>anti in Centro Storico 19<br />
Attività <strong>di</strong> intrattenimento (<strong>di</strong>scoteche) 2<br />
Attività <strong>di</strong> intrattenimento in Centro Storico 2<br />
Centri commerciali 0<br />
Mercato su aree pubbliche 3<br />
Attività del terziario (banche,uffici, ecc.) 243<br />
Vetrine vuote in Centro Storico 24<br />
Tipologia dell'offerta commerciale<br />
SETTORI Intero <strong>Comune</strong> Centro Storico<br />
Settore alimentare n. dato aggregato al settore misto n. 8<br />
Settore non alimentare n. 284 n. 161<br />
Settore misto n. 74 n. 11<br />
Analisi del contesto urbano<br />
Esistono zone pedonali e a traffico limitato ?<br />
SI X<br />
N<br />
O<br />
Eventuale loro estensione: Intero Centro Storico ?<br />
SI X<br />
N<br />
O<br />
Parcheggi (<strong>di</strong>mensionamento):<br />
Sotterranei<br />
SI X<br />
N<br />
O<br />
Numero: 94<br />
Liberi:<br />
SI X<br />
N<br />
O<br />
Numero: 4014<br />
A Pagamento<br />
SI X<br />
NO<br />
Numero: 528<br />
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96
Organizzati/ad Uso Pubblico<br />
SI<br />
N X<br />
O<br />
Parcheggi (localizzazione):<br />
Nel Centro Storico:<br />
SI X<br />
N<br />
O<br />
Numero: 143<br />
In prossimità del Centro Storico:<br />
SI X<br />
N<br />
O<br />
Numero: 2150<br />
Distanze: me<strong>di</strong>a 300 mt.<br />
Come ritiene essere l’accessibilità all’area del Centro Storico?<br />
Carente Buona Ottima<br />
X<br />
Come ritiene essere la localizzazione delle aree parcheggio?<br />
Carente Buona Ottimale<br />
X<br />
Come ritiene essere il <strong>di</strong>mensionamento delle aree parcheggio?<br />
Carente Buona Ottimale<br />
X<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
E’ prevista nei prossimi tre anni la creazione <strong>di</strong> parcheggi pubblici a pagamento<br />
SI X<br />
N<br />
O<br />
Se SI, specificare (posizionamento, <strong>di</strong>mensionamento, etc.): zone imme<strong>di</strong>atamente a<strong>di</strong>acenti<br />
CS. Parcheggio interrato via Pilati con 450 PP.<br />
Mezzi pubblici:<br />
Linee Autobus:<br />
Fermate n. 14<br />
Frequenza oraria 45’<br />
Arredo Urbano<br />
Pavimentazione strade e marciapie<strong>di</strong>. Interventi negli ultimi cinque anni (descrizione):<br />
circa il 60% degli spazi pubblici del CS è stato oggetto <strong>di</strong> sistemazione<br />
Tipo <strong>di</strong> pavimentazione:<br />
Asfalto<br />
Acciottolato<br />
Porfido X<br />
Stato <strong>di</strong> conservazione: buono<br />
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97
Allestimenti:<br />
Fioriere X<br />
Fontane X<br />
Cassonetti porta rifiuti X<br />
Cestini porta rifiuti X<br />
Rastrelliere biciclette X<br />
Stato <strong>di</strong> conservazione: buono<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza del Centro Storico <strong>come</strong> <strong>per</strong>cepiti: valutazioni generali<br />
Elencazione Presenza Punto <strong>di</strong><br />
(barrare) forza debol.<br />
1. Iniziative <strong>di</strong> marketing territoriale (eventi, manifestazioni)<br />
SI X<br />
2. Congestione urbana, traffico e accessibilità X<br />
3. Presenza aree a verde pubblico ben <strong>di</strong>mensionate SI X<br />
4. Realizzazione recente <strong>di</strong> o<strong>per</strong>e <strong>per</strong> l’arredo urbano SI X<br />
Settore “Urbanistica – e<strong>di</strong>lizia”<br />
E’ in fase realizzativa un progetto <strong>di</strong> arredo urbano (es.: rifacimento illuminazione, ripavimentazioni,<br />
piantumazioni, pedonalizzazione, modernizzazione traffico, etc.)?<br />
SI X<br />
N<br />
O<br />
Se SI, specificarne i contenuti salienti: rifacimento arredo urbano e illuminazione pubblica<br />
E’ presente un progetto <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o delle facciate con valore storico e culturale?<br />
SI<br />
N X<br />
O<br />
E’ prevista la creazione <strong>di</strong> spazi polifunzionali <strong>per</strong> attività <strong>di</strong> intrattenimento e svago?<br />
SI<br />
N X<br />
O<br />
Esistono contenitori suscettibili <strong>di</strong> riuso <strong>per</strong> l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove attività commerciali<br />
e/o paracommerciali e <strong>di</strong> servizio o <strong>per</strong> il potenziamento <strong>di</strong> quelle esistenti?<br />
SI<br />
N X<br />
O<br />
Quale ritiene essere il livello <strong>di</strong> degrado e<strong>di</strong>lizio, urbanistico, ambientale, economico, sociale<br />
e funzionale del Centro Storico ?<br />
Limitato Me<strong>di</strong>o Elevato<br />
X<br />
In caso <strong>di</strong> risposta positiva alla precedente domanda, quali ritiene essere le cause principali<br />
dello stesso?<br />
-<br />
Le attività presenti nel Centro Storico sono <strong>per</strong>cepibili <strong>come</strong> un unico “centro commerciale<br />
naturale”?<br />
SI<br />
N X<br />
O<br />
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98
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Esistono allo stato iniziative <strong>comuni</strong> fra gli o<strong>per</strong>atori commerciali/paracommerciali (consorzi<br />
<strong>di</strong> via, etc.)?<br />
SI<br />
N X<br />
O<br />
Specificare: -<br />
Le attività commerciali del Centro Storico sono consolidate o invece soggette a rapido<br />
turn over ?<br />
Consolidate X<br />
Elevato turn over<br />
Debole turn over<br />
Specificare: -<br />
Esistono nel Centro Storico strutture del me<strong>di</strong>o - grande dettaglio, e se SI appartenenti a<br />
quale settore merceologico ?<br />
Me<strong>di</strong>o dettaglio Grande dettaglio<br />
A(M) NA A(M) NA<br />
SI 1 8<br />
N<br />
O<br />
X X<br />
Settore “Commercio su area pubblica – ambulantato"<br />
Esistono nel centro storico mercati <strong>per</strong>io<strong>di</strong>ci ?<br />
SI X<br />
N<br />
O<br />
Se SI, <strong>di</strong> quale consistenza e frequenza ?<br />
Mercato (in<strong>di</strong>viduare) Data e frequenza <strong>di</strong> svolgimento Numero posteggi<br />
PIAZZA ERBE (MISTO) giornaliero 5<br />
PIAZZA CATENA (MISTO) giornaliero (stagionale) 3<br />
Tali attività mercatali generano problemi particolari?<br />
SI X<br />
N<br />
O<br />
Se SI, <strong>di</strong> che tipo ?<br />
Traffico congestionato; problemi <strong>di</strong> parcheggio<br />
Esistono nel centro storico rilevanti fiere annuali/infrannuali?<br />
SI X<br />
N<br />
O<br />
Se SI, specificare:Fiera annuale “S. Andrea” (30 novembre)<br />
Le attività <strong>di</strong> cui al punto precedente generano problemi particolari?<br />
SI X<br />
N<br />
O<br />
Se SI, <strong>di</strong> che tipo ?<br />
Viabilità e parcheggi<br />
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99
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Esistono aree oggi non fruite che potrebbero prestarsi <strong>per</strong> aree mercatali (anche co<strong>per</strong>te)<br />
o <strong>per</strong> luoghi <strong>di</strong> esposizioni, mostre e attività varie a carattere <strong>per</strong>io<strong>di</strong>co?<br />
SI<br />
N X<br />
O<br />
Settore “Pubblici esercizi”<br />
Esiste nel Centro Storico una presenza <strong>di</strong> pubblici esercizi “adeguata”, <strong>per</strong> densità e tipologia<br />
<strong>di</strong> proposta?<br />
SI X<br />
N<br />
O<br />
Tali attività generano problemi particolari?<br />
SI X<br />
N<br />
O<br />
Se SI, <strong>di</strong> che tipo ?<br />
In alcune zone del Centro Storico rumorosità notturna rispetto alle esigenze <strong>di</strong> riposo dei<br />
residenti (il livello <strong>di</strong> conflittualità è comunque ancora relativamente basso)<br />
Settore “Artigianato – servizi”<br />
Esistono attività artigianali <strong>di</strong> servizio che risultano allo stato un volano e fortemente attrattive<br />
<strong>per</strong> il Centro Storico nel suo complesso e se SI esistono progetti <strong>di</strong> valorizzazione<br />
in tale <strong>di</strong>rezione ?<br />
SI<br />
N X<br />
O<br />
Settore “Attività <strong>di</strong> intrattenimento/svago”<br />
Esistono attività <strong>di</strong> intrattenimento che risultano allo stato un volano e fortemente attrattive<br />
<strong>per</strong> il Centro Storico nel suo complesso ?<br />
SI<br />
N X<br />
O<br />
Esistono progetti <strong>di</strong> valorizzazione delle attività <strong>di</strong> intrattenimento e svago ?<br />
SI<br />
N X<br />
O<br />
Concertazione<br />
Ritiene praticabili iniziative <strong>di</strong> concertazione pubblico – privato <strong>per</strong> la valorizzazione del<br />
Centro Storico?<br />
SI X<br />
N<br />
O<br />
Ritiene sussistano le con<strong>di</strong>zioni base <strong>per</strong> pensare a iniziative congiunte fra o<strong>per</strong>atori (comitati,<br />
consorzi, isole commerciali)?<br />
SI X<br />
N<br />
O<br />
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100
ALLEGATO 3:<br />
INQUADRAMENTO NORMATIVO<br />
(GIOVANELLI ANDREA)<br />
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
101
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
PROFILI NORMATIVI RIFERITI AL CONTROLLO E ALLO<br />
SVILUPPO DEL CENTRO STORICO A FINI COMMERCIALI<br />
1. CENNI GENERALI<br />
In passato i <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> hanno rico<strong>per</strong>to un ruolo fondamentale<br />
<strong>per</strong> la vita delle città, costituendone il fulcro economico e sociale,<br />
ragione che ha portato al concentrarsi in questi <strong>di</strong> gran parte<br />
del patrimonio artistico, culturale, architettonico presente sul territorio.<br />
La tutela <strong>di</strong> una zona strategica della città qual è il centro<br />
storico ha sempre incontrato una serie <strong>di</strong> limiti e <strong>di</strong>fficoltà, anche riferiti<br />
alla puntuale definizione della natura dell’oggetto “da tutelare”. La<br />
<strong>di</strong>sciplina urbanistica ha spesso in<strong>di</strong>viduato <strong>come</strong> oggetto <strong>di</strong> tutela i<br />
singoli e<strong>di</strong>fici ivi ubicati, non già il centro storico considerato nel suo<br />
complesso.<br />
E’ relativamente recente l’avvio <strong>di</strong> una fase con la quale i<br />
<strong>centri</strong> <strong>storici</strong> vengono classificati in modo più ampio quali “beni culturali<br />
atipici”, destinati non solamente alla contemplazione ma anche<br />
ad una fruizione più ampia. Ciò comporta un cambiamento <strong>di</strong> rotta,<br />
d<strong>ai</strong> vincoli <strong>per</strong> la tutela (puntuale prima, globale poi), che <strong>di</strong> fatto consentivano<br />
un mero “sviluppo” in ambito conservativo, alla attuazione<br />
<strong>di</strong> un insieme <strong>di</strong> strumenti certamente più flessibili che (ferme restando<br />
le esigenze <strong>di</strong> tutela urbanistica, e<strong>di</strong>lizia ed estetica degli agglomerati<br />
<strong>storici</strong>) consentono un recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> tali aree anche sotto il profilo<br />
economico e sociale.<br />
Si è cominciato a parlare <strong>di</strong> “recu<strong>per</strong>o” dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> con<br />
valenza generale negli Anni Cinquanta e Sessanta, in particolare con<br />
la “Carta <strong>di</strong> Gubbio” del 1966, <strong>di</strong>venuta <strong>per</strong> decenni punto <strong>di</strong> riferimento<br />
della dottrina, sancendo che oggetto <strong>di</strong> tutela doveva essere<br />
l’intero centro storico. Mancava ancora il passaggio che estendeva la<br />
tutela <strong>ai</strong> “beni culturali”, ponendo l’attenzione su una problematica allargata<br />
alle implicazioni non meramente urbanistiche, ma anche socio<br />
– economiche e culturali.<br />
Recentemente si è visto che il problema della riqualificazione<br />
dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> deve essere affrontato in senso ampio e lo stesso<br />
concetto <strong>di</strong> degrado non si identifica più col mero de<strong>per</strong>imento dei<br />
manufatti, investendo una serie <strong>di</strong> problematiche socio – economiche,<br />
fra le quali una adeguata residenzialità nonché la stessa rivitalizzazione<br />
delle attività commerciali ed artigianali del centro.<br />
Appare orm<strong>ai</strong> assodato che il recu<strong>per</strong>o dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> e la<br />
rivitalizzazione anche in termini inse<strong>di</strong>ativi <strong>di</strong> tali aree non può essere<br />
garantito tout court da tutele basate su istanze conservative, ma<br />
deve altresì far leva su un complesso <strong>di</strong> interventi, <strong>di</strong>namici e propositivi,<br />
che si basino - enfatizzandoli – sui punti <strong>di</strong> forza riferiti alle attività<br />
economiche (commerciali, artigiane) e sociali (cultura) esistenti,<br />
anche congiuntamente al riuso <strong>di</strong> porzioni intere <strong>di</strong> territorio degradato<br />
e/o <strong>di</strong> singoli “contenitori”, fattispecie <strong>per</strong>altro non presente nel<br />
caso specifico.<br />
In relazione a tali osservazioni appare inelu<strong>di</strong>bile, parlando<br />
<strong>di</strong> <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, fare riferimento alla questione riferita alle attività<br />
tra<strong>di</strong>zionali, <strong>per</strong> lo più artigianali, orm<strong>ai</strong> valutate quali beni vitali <strong>per</strong> i<br />
<strong>centri</strong> urbani, tanto che si è coniata la definizione <strong>di</strong> “beni culturali –<br />
C.A.T. Imprese Unione s.r.l. Giovanelli© Pagina<br />
102
Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
attività”, con riferimento a quelle tipologie che p<strong>ai</strong>ono elevarsi – <strong>per</strong><br />
l’appunto - a grado <strong>di</strong> bene culturale.<br />
Questo cambiamento nell’approccio alla qualificazione del<br />
centro storico è legato <strong>ai</strong> mutamenti che in recente passato hanno<br />
portato, specie nei <strong>centri</strong> urbani maggiori, al venir meno ed alla<br />
espulsione <strong>di</strong> attività commerciali, artigianali e dei pubblici esercizi. Il<br />
riferimento è essenzialmente al fenomeno delle trasformazioni degli<br />
esercizi commerciali, avvenuto alla scadenza dei contratti <strong>di</strong> locazione<br />
degli immobili, quando molti titolari <strong>di</strong> attività commerciali e artigianali<br />
hanno lasciato detti immobili facendo posto ad esercizi <strong>di</strong> <strong>di</strong>versa<br />
natura, non “tra<strong>di</strong>zionali”, più frequentati e red<strong>di</strong>tizi (es.: gran<strong>di</strong> magazzini,<br />
fast food e ristorazione rapida in genere, etc.), che poco o<br />
nulla avevano a che vedere con le caratteristiche sociali ed ambientali<br />
dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> nei quali trovavano inse<strong>di</strong>amento.<br />
Si è quin<strong>di</strong> affermata la consapevolezza che le attività tra<strong>di</strong>zionali<br />
sono una vera risorsa <strong>per</strong> il centro storico nel suo complesso<br />
e, <strong>di</strong> conseguenza, si è posto il problema anche della loro “tutela”, da<br />
non valutarsi riferita <strong>ai</strong> <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> nel loro complesso <strong>come</strong> compen<strong>di</strong>o<br />
<strong>di</strong> beni appartenenti al patrimonio artistico e culturale della nazione,<br />
ma anche in quanto connotati e caratterizzati dalla presenza <strong>di</strong><br />
attività, specie <strong>di</strong> tipo commerciale ed artigianale, non più riscontrabili<br />
altrove e che, <strong>come</strong> tali, debbono essere anch’esse salvaguardate ed<br />
incentivate e considerate elemento <strong>di</strong> integrazione e qualificazione<br />
del centro antico.<br />
Significativa al riguardo risulta la sentenza della Corte costituzionale<br />
del 9 marzo 1990, n.118, riguardante il D.M. 4 aprile 1987<br />
che sottoponeva a vincolo <strong>ai</strong> sensi dell’articolo 1 della legge n.1089<br />
del 1939 l’Antico Caffè Genovese <strong>di</strong> Cagliari, con l’espressa finalità <strong>di</strong><br />
“assicurare la continuità dell’attività ivi esercitata in quanto tra<strong>di</strong>zionalmente<br />
connessa al centro storico <strong>di</strong> Cagliari”. Il decreto, finalizzato<br />
a imporre la continuità dell’attività commerciale “storica”, è stato giu<strong>di</strong>cato<br />
legittimo: la Corte ritenne che non poteva attuarsi l’integrale<br />
conservazione delle caratteristiche del bene oggetto <strong>di</strong> tutela senza<br />
quella imprescin<strong>di</strong>bile della attività economica ivi inse<strong>di</strong>ata, <strong>di</strong>venuta<br />
“parte stabile ed integrante nella realtà della vita citta<strong>di</strong>na” e non potendo<br />
prescindere la conservazione del locale dalle “sue parti e componenti,<br />
siano esse materiali od immateriali”. La sentenza ha sancito<br />
che doveva porsi in essere la tutela non già del mero immobile, bensì<br />
<strong>di</strong> un compen<strong>di</strong>o <strong>di</strong> elementi, materiali e non.<br />
Nei casi in cui non sussiste alcun rapporto tra il bene materiale<br />
e l’attività da cui può aver origine il bene culturale tutelabile, vale<br />
a <strong>di</strong>re nei casi nei quali nel “contenitore” non si connaturi il valore culturale<br />
dell’attività commerciale, risulta <strong>di</strong>fficoltoso rifarsi all’ambito <strong>di</strong><br />
tutela sopra descritto.<br />
In relazione a ciò è emersa la convinzione che la salvaguar<strong>di</strong>a<br />
dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> e delle attività economico – culturali in essi incar<strong>di</strong>nate<br />
può essere solo eccezionalmente e in<strong>di</strong>rettamente ottenuta<br />
fruendo delle previsioni scaturenti dalla vecchia Legge 1089. Nel corso<br />
del tempo si è dunque affermata la convinzione che una più adeguata<br />
tutela possa attuarsi ricorrendo agli strumenti della legislazione<br />
urbanistica e del commercio, che dovrebbero procedere in armonia.<br />
In effetti, quasi sempre le leggi urbanistiche hanno <strong>di</strong>sciplinato <strong>di</strong>rettamente<br />
l’assetto fisico del territorio e solo in<strong>di</strong>rettamente si sono richiamate,<br />
essenzialmente nei principi, a valenze economico - sociali<br />
e alle ricadute urbanistiche dell’utilizzazione commerciale del territorio.<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
Ciò anche <strong>per</strong>ché, al <strong>di</strong> là delle sentenze quali quella sopra<br />
ricordata, la Costituzione consente al legislatore or<strong>di</strong>nario <strong>di</strong> limitare il<br />
<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> iniziativa economica privata garantita dall’articolo 41 solo <strong>per</strong><br />
esigenze <strong>di</strong> pubblico interesse (ponendo vincoli <strong>di</strong> carattere reale,<br />
non già <strong>per</strong>sonale). Tale concezione è rinvenibile con chiarezza e trova<br />
riscontro nell’humus giuri<strong>di</strong>co - economico che sottende una serie<br />
<strong>di</strong> interventi che abbracciano la sfera urbanistica e commerciale, fra i<br />
quali si menziona il decreto legislativo 31 marzo 1998 n.114 (“Bersani”)<br />
e, in ambito locale, la legge provinciale 8 maggio 2000, n.4 ed –<br />
in particolare – i provve<strong>di</strong>menti che ne <strong>di</strong>scendono.<br />
Tali provve<strong>di</strong>menti si danno carico delle <strong>di</strong>verse esigenze<br />
connesse alla sopravvivenza del centro storico quale realtà urbana<br />
integrata e complessa: esigenze relative alla <strong>per</strong>manenza in centro<br />
storico <strong>di</strong> chi vi risiede, alla rivitalizzazione delle attività commerciali<br />
ed artigianali specie “tra<strong>di</strong>zionali”, alla creazione <strong>di</strong> una strutturazione<br />
che risponda alle effettive esigenze degli utilizzatori <strong>di</strong> tale parte della<br />
città, al rafforzamento della identità storico - culturale attraverso la<br />
valorizzazione del patrimonio “complessivo”, <strong>per</strong> un su<strong>per</strong>amento<br />
delle situazioni <strong>di</strong> degrado, viste non solo in relazione alla inadeguatezza<br />
statica, igienica, manutentiva degli e<strong>di</strong>fici, ma anche in relazione<br />
al deca<strong>di</strong>mento dell’offerta <strong>di</strong> servizi e della situazione socio-economica<br />
(anche in relazione al trasferimento o alla cessazione <strong>di</strong> attività<br />
economiche storiche o tra<strong>di</strong>zionali).<br />
Nel caso specifico si evidenzia la presenza <strong>di</strong> un centro storico<br />
certamente non degradato dal punto <strong>di</strong> vista urbanistico, ma non<br />
è da sottacere una <strong>di</strong>minuzione dell’appeal svolto da tale area. Il comune<br />
è presente su un mercato turistico “globale” e sconta la presenza<br />
<strong>di</strong> un turismo “mor<strong>di</strong> e fuggi”, più legato alla fruizione standar<strong>di</strong>zzata<br />
<strong>di</strong> beni e servizi (anche nel centro storico) che non alla attenta<br />
ricerca delle peculiarità locali.<br />
Evidenti app<strong>ai</strong>ono le conseguenze connesse ad un carico<br />
antropico molto elevato in stagione, in termini <strong>di</strong> traffico e inquinamento,<br />
anche acustico.<br />
2. LA NORMATIVA NAZIONALE PRECEDENTE IL DECRETO LE-<br />
GISLATIVO 31 MARZO 1998 N.114<br />
Si ritiene importante, prima <strong>di</strong> esaminare in successivi paragrafi<br />
la recente legislazione recata a livello nazionale dal decreto<br />
Bersani e recepita dalla Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento, che si sono<br />
occupati con profon<strong>di</strong>tà del problema, o<strong>per</strong>are un rapido esame dapprima<br />
del dettato costituzionale, quin<strong>di</strong> delle norme e dei provve<strong>di</strong>menti<br />
nazionali comunque incidenti sul rilancio e sulla valorizzazione<br />
dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>.<br />
Come detto, fino a non molto tempo fa si pensava alla tutela<br />
dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> solo in ottica vincolistica, vale a <strong>di</strong>re del “non facere”,<br />
in quanto tali contesti erano valutati esclusivamente sotto il profilo<br />
urbanistico, non considerando se non marginalmente le ricadute<br />
che – nei fatti – fanno <strong>di</strong> tali aree dei veri e propri beni culturali latu<br />
sensu, da valorizzare nell’interesse dell’intera città.<br />
Con riferimento alla tutela dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, in quanto beni<br />
culturali, questa trova fondamento nell’articolo 9, comma 2 della Costituzione,<br />
che sancisce che “la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio<br />
storico e artistico della Nazione”. Trattasi <strong>di</strong> una norma inserita<br />
fra i principi fondamentali e che <strong>per</strong>tanto si associa a un valore<br />
su<strong>per</strong>iore, con l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un obiettivo preminente rispetto ad<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
altre finalità pubbliche non riconducibili <strong>ai</strong> primi do<strong>di</strong>ci articoli.<br />
Tuttavia, l’articolo 41 della Costituzione garantisce la libertà<br />
<strong>di</strong> iniziativa economica privata, fatta salva l’apposizione <strong>di</strong> limiti qualora<br />
questi garantiscano l’utilità sociale della collettività e vengano comunque<br />
<strong>di</strong>sciplinati, in via <strong>di</strong> principio, da leggi or<strong>di</strong>narie. Pare dunque<br />
configurabile la <strong>di</strong>sciplina che reca prescrizioni conformative alle<br />
modalità <strong>di</strong> go<strong>di</strong>mento degli immobili che, <strong>per</strong> esigenze <strong>di</strong> pubblico interesse,<br />
possono concretizzarsi in vincoli <strong>di</strong> destinazione (<strong>di</strong> carattere<br />
reale e non <strong>per</strong>sonale), anche alla luce del principio della funzione<br />
sociale della proprietà stabilito dall’articolo 42, comma 2 della Costituzione.<br />
Pertanto anche la libertà <strong>di</strong> commercio può soggiacere <strong>ai</strong> limiti<br />
connessi all’utilità sociale, ma l’intervento del Legislatore può<br />
avere implicazioni sulle scelte organizzative dell’impren<strong>di</strong>tore con <strong>di</strong>sposizioni<br />
non arbitrarie e incongrue. Le misure limitative in passato<br />
hanno - ad esempio - riguardato le licenze <strong>di</strong> commercio (con vincoli<br />
al rilascio, con<strong>di</strong>zionato alla osservanza <strong>di</strong> determinati requisiti soggettivi<br />
ed oggettivi).<br />
Ciò detto, si ricorda che l’evoluzione normativa ha in passato<br />
considerato i <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> in una mera ottica protezionistica, pensando<br />
alla salvaguar<strong>di</strong>a ed alla tutela dei beni culturali con riferimento<br />
precipuo al singolo immobile, senza considerare la tutela del complesso<br />
ambientale in cui questo è inserito.<br />
E’ questo l’orientamento delle cd. “leggi Bott<strong>ai</strong>”, la legge 1<br />
giugno 1939, n.1089 (sulla tutela delle cose d’interesse artistico e<br />
storico) e la legge 29 giugno 1939, n. 1497 (sulla protezione delle<br />
bellezze naturali), che hanno rappresentato “il” riferimento <strong>per</strong> decenni,<br />
anche grazie ad una consolidata es<strong>per</strong>ienza giuri<strong>di</strong>ca.<br />
Con tali leggi l’oggetto dell’intervento si riferiva al singolo<br />
immobile. In un’ottica <strong>di</strong> “tutela commerciale”, lo Stato tentò <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re<br />
lo sfratto delle “botteghe storiche” d<strong>ai</strong> <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, fenomeno già<br />
rilevabile negli anni Trenta, con uno strumento quale la “<strong>di</strong>chiarazione<br />
<strong>di</strong> interesse storico” dell’immobile in cui trovava inse<strong>di</strong>amento e materiale<br />
svolgimento l’attività da tutelare. Con la Legge 1089/39 l'intervento<br />
nello sviluppo socio – economico avvenne in modo “estensivo”,<br />
assoggettando ad una sorta <strong>di</strong> generico “interesse storico” anche immobili<br />
slegati da peculiari valenze storico – artistiche, comunque riconducibili<br />
ad un indefinito “interesse” <strong>per</strong> un qualche riferimento alla<br />
storia ed alla cultura. Tale <strong>di</strong>screzionalità ha portato a numerosissimi<br />
contenziosi, <strong>per</strong> un presunto, ma spesso confermato, eccesso <strong>di</strong> potere<br />
della Pubblica Amministrazione, in violazione dell’articolo 2 della<br />
Legge 1089/39, che consentiva <strong>di</strong> vincolare solo le cose <strong>di</strong> chiaro valore<br />
storico o artistico.<br />
Detti contenziosi hanno portato a chiare pronunce della giurisprudenza,<br />
amministrativa prima e costituzionale poi: la tutela della<br />
Legge 1089/39 doveva riguardare le sole cose materiali e non poteva<br />
essere estesa tout court alla tutela <strong>di</strong> attività culturali o similari.<br />
La tematica riferita al recu<strong>per</strong>o dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> considerati<br />
invece nel loro complesso, almeno sul versante urbanistico, è più recente.<br />
Un documento importante al riguardo è rappresentato dalla<br />
“Carta <strong>di</strong> Gubbio” del 1966, che sancì che oggetto <strong>di</strong> tutela e salvaguar<strong>di</strong>a<br />
non dovevano essere i singoli immobili bensì l’intero centro<br />
storico, considerato un unicum, un bene storico – artistico complessivo.<br />
La Carta <strong>di</strong> Gubbio evidenziò che gli interventi dovevano risultare<br />
propositivi, non già nel mero senso del non facere, sottolineando che<br />
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del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
la tutela dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> doveva procedere <strong>di</strong> pari passo con le esigenze<br />
della pianificazione urbanistica comunale.<br />
Un altro importante momento riguarda la legge - ponte sull'urbanistica<br />
(Legge n.765 del 1967), che ha mo<strong>di</strong>ficato la legge urbanistica<br />
n.1550 del 17 agosto 1942. L’articolo 17 della Legge 765 introduce<br />
il concetto <strong>di</strong> considerare il centro storico nell’ambito della<br />
pianificazione urbanistica generale. Ad esempio, eventuali aree libere<br />
ivi posizionate potranno essere e<strong>di</strong>ficate solo con l’approvazione dello<br />
strumento urbanistico generale. Tuttavia, a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tempo, si rileva<br />
che anche la legge ripresentò un sistema <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a del<br />
tipo non facere, analogo a quello dettato dalle leggi Bott<strong>ai</strong>. Inoltre,<br />
stante il <strong>per</strong>iodo storico in cui andava ad inquadrarsi, <strong>di</strong> forte sviluppo,<br />
la Legge 765 mirava principalmente a regolare gli interventi in<br />
zone <strong>di</strong> espansione, proponendo invece <strong>per</strong> il tessuto e<strong>di</strong>lizio preesistente<br />
(qual è la fattispecie dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>), una tutela conservativa.<br />
L’allargamento della problematica a valutazioni socio – economiche<br />
era stato “anticipato” dalla Commissione Franceschini istituita<br />
con Legge 26 aprile 1964 n.310, che aveva evidenziato che numerose<br />
città italiane con particolare riferimento all’area del centro<br />
storico versavano in con<strong>di</strong>zioni socio – economiche <strong>di</strong>fficili. Si era in<strong>di</strong>cata<br />
quale misura necessaria <strong>per</strong> un rilancio del centro storico la<br />
salvaguar<strong>di</strong>a delle attività originariamente esercitate nel medesimo,<br />
col fine <strong>di</strong> non snaturare la vita sociale ed economica <strong>di</strong> tale territorio.<br />
Una complessità era recata dal citato articolo 41 della Costituzione,<br />
che sancisce il principio della libertà della iniziativa economica privata,<br />
precisando <strong>per</strong>altro che la legge deve garantire, attraverso opportuni<br />
programmi e controlli, che la stessa sia in<strong>di</strong>rizzata a conseguire<br />
finalità sociali.<br />
Alcune leggi <strong>di</strong> settore hanno sviluppato il principio costituzionale<br />
<strong>di</strong> “utilità sociale” dell’attività economica, varando regole <strong>per</strong><br />
<strong>di</strong>sciplinare l’ingresso <strong>di</strong> nuovi soggetti nel mercato.<br />
Una legge che ha o<strong>per</strong>ato in tale <strong>di</strong>rezione è stata la Legge<br />
2 giugno 1971 n.426, che <strong>per</strong> prima ha <strong>di</strong>sciplinato lo svolgimento<br />
dell’attività commerciale anche con riferimento ad aspetti e vincoli urbanistici.<br />
L’obiettivo principale della Legge 426 era rappresentato dal<br />
conseguimento dell’equilibrio, economico e territoriale fra domanda e<br />
offerta <strong>di</strong> beni <strong>di</strong> consumo, ottenuto col contingentamento delle autorizzazioni<br />
a mezzo dei “piani commerciali” 13 .<br />
La Legge 426 rappresenta dunque un primo atto col quale<br />
si sancì lo stretto raccordo funzionale fra il commercio (fondamentale<br />
ed aggregante componente della civiltà urbana) e l’urbanistica, anche<br />
con riferimento all’area del centro storico.<br />
Detta legge ha avuto un effetto programmatorio riferito al<br />
sviluppo commerciale compatibile col mantenimento degli equilibri<br />
territoriali, in particolare <strong>per</strong> quanto riguarda il ruolo affidato <strong>ai</strong> Comuni<br />
nel riprendere e definire i criteri che devono sovrintendere al rilascio<br />
delle autorizzazioni amministrative (“licenze”). L’articolo 37 concede<br />
<strong>ai</strong> Comuni la facoltà <strong>di</strong> apportare alle tabelle merceologiche del-<br />
13 Si tratta <strong>di</strong> un obiettivo <strong>di</strong> fondo con<strong>di</strong>viso e recepito anche dal Legislatore provinciale con la legge 22 <strong>di</strong>cembre<br />
1983 n.46, con la quale si é cercato <strong>di</strong> dare vita ad un quadro normativo che, oltre ad essere coerente<br />
con le scelte <strong>di</strong> politica commerciale o<strong>per</strong>ate a livello nazionale, fosse anche modellato sul sistema istituzionale<br />
proprio della realtà locale e coor<strong>di</strong>nato con gli altri strumenti <strong>di</strong> governo della economia provinciale<br />
(<strong>come</strong> i piani <strong>di</strong> sviluppo socio - economico, provinciale e comprensoriali).<br />
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del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
le mo<strong>di</strong>fiche parziali in relazione alle esigenze <strong>di</strong> tutela “locale”. I conseguenti<br />
piani commerciali, in molti casi, hanno previsto che talune<br />
attività commerciali, dannose <strong>per</strong> uno sviluppo del centro storico (ad<br />
esempio quelle che comportano movimentazioni <strong>di</strong> merci pesanti con<br />
problemi <strong>di</strong> carico/scarico, quali: mobili, materiali <strong>per</strong> l’e<strong>di</strong>lizia, autoveicoli;<br />
etc.), venissero incentivate a fuoriuscire dal centro medesimo<br />
o vedessero inibito l’inse<strong>di</strong>amento ex novo in tale territorio.<br />
Inoltre, l’articolo 13 aveva in<strong>di</strong>cato quale contenuto obbligatorio<br />
degli strumenti urbanistici la formulazione <strong>di</strong> norme precise relative<br />
a zoning e standard parcheggi adeguati in rapporto alla tipologia<br />
<strong>di</strong>mensionale e merceologica dei punti ven<strong>di</strong>ta.<br />
In sintesi, la Legge 426 si inserisce in un <strong>per</strong>iodo storico nel<br />
quale l’urbanistica commerciale cominciava a considerare i <strong>centri</strong><br />
<strong>storici</strong> associati ad alcuni chiari obiettivi: la necessità <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a<br />
del patrimonio urbanistico connessa a quella del patrimonio culturale,<br />
con recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> tale patrimonio ad uso della popolazione ivi residente;<br />
il reinserimento della vita dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> nel contesto della vita<br />
dell’intero comune, anche in connessione a riflessi economici e turistici;<br />
la necessità <strong>di</strong> salvaguardare i nuclei <strong>storici</strong> non solo dal lato<br />
estetico, ma anche con una loro valorizzazione nel contesto della pianificazione<br />
urbanistica generale.<br />
Si ricorda infine il decreto legislativo 29 ottobre 1999 n.490,<br />
costituente il Testo Unico in materia <strong>di</strong> beni culturali e ambientali, che<br />
non fa riferimento <strong>ai</strong> <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> fra quelli compresi nel novero dei<br />
beni culturali ex articolo 2.<br />
Tuttavia, l’articolo 4 evidenzia che i “beni non compresi nelle<br />
categorie elencate agli articoli 2 (…) sono in<strong>di</strong>viduati dalla legge<br />
<strong>come</strong> beni culturali in quanto testimonianza avente valore <strong>di</strong> civiltà”,<br />
con rinvio alla definizione <strong>di</strong> “bene culturale” proposta dalla commissione<br />
Franceschini.<br />
3. LA NORMATIVA PROVINCIALE PRECEDENTE IL DECRETO<br />
LEGISLATIVO 31 MARZO 1998 N.114<br />
Un primo punto <strong>di</strong> riferimento si ha con la legge provinciale<br />
6 novembre 1978, n. 44 “Norme <strong>per</strong> la tutela ed il recu<strong>per</strong>o degli inse<strong>di</strong>amenti<br />
<strong>storici</strong>”, abrogata dall’articolo 26 della legge provinciale 15<br />
genn<strong>ai</strong>o 1993, n. 1.<br />
Più recente è la legge provinciale 5 settembre 1991, n. 22<br />
“Or<strong>di</strong>namento urbanistico e tutela del territorio”, che all’articolo 1 “Oggetto<br />
della legge”, comma 1, in<strong>di</strong>ca che l’assetto e lo sviluppo urbanistico<br />
del territorio (…) nonché la tutela del paesaggio e degli inse<strong>di</strong>amenti<br />
<strong>storici</strong> sono <strong>di</strong>sciplinati <strong>per</strong> il raggiungimento <strong>di</strong> più obiettivi, fra<br />
i quali il <strong>per</strong>seguimento del migliore assetto urbanistico ed e<strong>di</strong>lizio dei<br />
<strong>centri</strong> abitati e la tutela e valorizzazione delle componenti ambientali,<br />
culturali, storiche, tra<strong>di</strong>zionali, economiche e sociali del territorio.<br />
Il comma 2 evidenzia che le funzioni regolate dalla legge<br />
concernono una <strong>di</strong>sciplina ampia riferita all’uso del territorio, che<br />
comprende più aspetti, riguardanti la salvaguar<strong>di</strong>a, la trasformazione<br />
del suolo, la protezione dell’ambiente e degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong>, la<br />
tutela del paesaggio, intese in una accezione comprensiva delle stesse<br />
componenti estetico - formali, culturali, ambientali.<br />
L’articolo 24 “Tutela degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong>”, al comma 1<br />
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del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
norma che la tutela del tessuto storico, sociale, culturale ed economico<br />
degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong> costituisce elemento necessario <strong>per</strong> la<br />
pianificazione urbanistica e il comma 2 aggiunge che <strong>per</strong> garantire<br />
l’omogeneità della pianificazione degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong>, la Giunta<br />
provinciale, sentita la CUP e tenuto conto dei piani degli inse<strong>di</strong>amenti<br />
<strong>storici</strong> vigenti o adottati <strong>ai</strong> sensi della legge provinciale 6 novembre<br />
1978, n. 44, stabilisce in<strong>di</strong>rizzi e criteri generali <strong>per</strong> l’in<strong>di</strong>viduazione e<br />
la <strong>di</strong>sciplina da parte dei <strong>comuni</strong> degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong> stessi,<br />
nonché le categorie degli interventi ammissibili sugli immobili e sui<br />
siti in essi ricadenti.<br />
La legge provinciale 15 genn<strong>ai</strong>o 1993, n.1 titolata “Norme<br />
<strong>per</strong> il recu<strong>per</strong>o degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong> e interventi finanziari”, che<br />
reca anche mo<strong>di</strong>ficazioni alla legge provinciale 5 settembre 1991 n.<br />
22, in<strong>di</strong>ca all’articolo 1 “Finalità”, comma 1, che nell’ambito generale<br />
della protezione e riqualificazione dei beni culturali e ambientali della<br />
provincia, la legge <strong>di</strong>sciplina gli interventi <strong>per</strong> la tutela e il riutilizzo del<br />
tessuto storico, sociale, culturale, economico degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong>,<br />
nonché gli incentivi finanziari <strong>di</strong>retti a favorirne il recu<strong>per</strong>o e la valorizzazione.<br />
Le funzioni <strong>di</strong> promozione e recu<strong>per</strong>o degli inse<strong>di</strong>amenti<br />
<strong>storici</strong> sono delegate <strong>ai</strong> <strong>comuni</strong> e, più nel dettaglio, gli interventi previsti<br />
dalla legge sono <strong>di</strong>retti a promuovere la conoscenza, la protezione,<br />
la conservazione, la riqualificazione e la rivitalizzazione dei <strong>centri</strong><br />
<strong>storici</strong> e <strong>di</strong> ogni altra manifestazione antropicoinse<strong>di</strong>ativa costituente<br />
ere<strong>di</strong>tà significativa della storia locale ma anche la miglior fruizione<br />
degli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong>, in termini non solo <strong>di</strong> convenienza in<strong>di</strong>viduale<br />
ma anche <strong>di</strong> interesse collettivo, <strong>per</strong> contribuire ad un più sod<strong>di</strong>sfacente<br />
equilibrio economico - sociale del territorio e, infine, <strong>per</strong><br />
o<strong>per</strong>are nel senso <strong>di</strong> un recu<strong>per</strong>o del patrimonio e<strong>di</strong>lizio abbandonato,<br />
degradato o utilizzato in modo contrastante con la sua naturale<br />
destinazione, favorendo anche con incentivi finanziari la conservazione<br />
delle funzioni tra<strong>di</strong>zionali indebolite e determinando le modalità<br />
<strong>per</strong> l’esecuzione degli interventi necessari a consentire con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />
vita adeguate <strong>per</strong> la residenza, le attività produttive e i servizi.<br />
Conferma che gli inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong> sono quelli in<strong>di</strong>viduati<br />
<strong>ai</strong> sensi della legge provinciale 5 settembre 1991, n. 22.<br />
4. IL DECRETO LEGISLATIVO 31 MARZO 1998. N.114<br />
Il decreto legislativo 31 marzo 1998, n.114 costituisce un<br />
provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> riforma economico - sociale, avendo introdotto nell'or<strong>di</strong>namento<br />
mutamenti sostanziali, innovando incisivamente il quadro<br />
<strong>di</strong> regole fondate sui principi della Legge 2 giugno 1971, n.426 e<br />
ponendo le premesse <strong>per</strong> avviare una nuova fase della politica commerciale.<br />
Col decreto Bersani la <strong>di</strong>sciplina del settore commerciale è<br />
stata trasferita alla competenza regionale e comunale 14 , ferma restando<br />
l’emanazione <strong>di</strong> norme “cornice” da parte dello Stato. In precedenza,<br />
le Regioni a statuto or<strong>di</strong>nario non possedevano invece alcuna<br />
competenza legislativa autonoma. Sono stati inoltre rivisti molti<br />
degli istituti normativi sui quali era incentrata la precedente legislazione.<br />
Fra questi, l’abrogazione del sistema tabellare, sostituito da due<br />
soli settori ed i criteri <strong>di</strong> programmazione della rete <strong>di</strong>stributiva, con la<br />
liberalizzazione delle piccole su<strong>per</strong>fici e l’introduzione della pianificazione<br />
urbanistico - commerciale con chiari obiettivi programmatori<br />
connesso allo “zoning”.<br />
14 in omaggio al principio <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong>arietà sancito dalla Legge 59/1997<br />
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del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
L’innovazione fondamentale della riforma è senza dubbio<br />
quella che riguarda la programmazione commerciale, completamente<br />
rivista rispetto all’impianto normativo della Legge 426/71. Si è sostituito<br />
il modello programmatorio economico - commerciale tipico<br />
dell’or<strong>di</strong>namento italiano, ma anomalo nel panorama europeo, con<br />
quello urbanistico - commerciale mutuato dall’es<strong>per</strong>ienza dei maggiori<br />
Paesi <strong>comuni</strong>tari.<br />
L’articolo 6 “Programmazione della rete <strong>di</strong>stributiva” del decreto<br />
fissa gli obiettivi che le regioni (nel caso in specie la provincia)<br />
devono <strong>per</strong>seguire nel definire gli in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>per</strong> l’inse<strong>di</strong>amento<br />
delle attività commerciali.<br />
Rilevante quanto previsto dalla lettera d), che in<strong>di</strong>ca fra<br />
questi anche la salvaguar<strong>di</strong>a e la riqualificazione dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> anche<br />
attraverso il mantenimento delle caratteristiche morfologiche degli<br />
inse<strong>di</strong>amenti e il rispetto dei vincoli relativi alla tutela del patrimonio<br />
artistico ed ambientale.<br />
Inoltre la lettera f) in<strong>di</strong>ca che vanno favoriti gli inse<strong>di</strong>amenti<br />
commerciali destinati al recu<strong>per</strong>o delle piccole e me<strong>di</strong>e imprese già<br />
o<strong>per</strong>anti sul territorio, anche <strong>per</strong> salvaguardare i livelli occupazionali<br />
reali e con facoltà <strong>di</strong> prevedere a tale fine forme <strong>di</strong> incentivazione.<br />
Il comma 2 dell’articolo 6, intervenendo sul “versante” urbanistico,<br />
evidenzia che le regioni fissano i criteri <strong>di</strong> programmazione<br />
urbanistica riferiti al settore commerciale affinchè gli strumenti urbanistici<br />
comunali in<strong>di</strong>viduino – a cascata - le aree da destinare agli inse<strong>di</strong>amenti<br />
commerciali (zoning). Fissa inoltre i limiti cui sono sottoposti<br />
gli inse<strong>di</strong>amenti commerciali in relazione alla tutela dei beni artistici,<br />
culturali e ambientali, nonchè dell’arredo urbano.<br />
Il comma 3 riba<strong>di</strong>sce la necessità, nel definire gli in<strong>di</strong>rizzi<br />
generali sopra ricordati, <strong>di</strong> tenere in considerazione le caratteristiche<br />
<strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> ambiti territoriali, fra i quali si menzionano espressamente<br />
(lettera c) i <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, con la finalità <strong>di</strong> salvaguardare e<br />
qualificare la presenza delle attività commerciali e artigianali in grado<br />
<strong>di</strong> svolgere un servizio <strong>di</strong> vicinato, <strong>di</strong> tutelare gli esercizi aventi valore<br />
storico ed evitare l’espulsione delle attività commerciali e artigianali.<br />
Pertanto, il <strong>di</strong>sposto normativo evidenzia che gli strumenti<br />
comunali devono - fra l’altro - in<strong>di</strong>viduare le aree da destinare agli inse<strong>di</strong>amenti<br />
commerciali ed i limiti <strong>ai</strong> quali detti inse<strong>di</strong>amenti sono sottoposti<br />
in relazione alla tutela, con analoghe limitazioni che dovranno<br />
valere <strong>per</strong> le imprese commerciali nei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> e nelle località <strong>di</strong><br />
particolare interesse artistico e naturale, ma anche in questo caso il<br />
legislatore non ha fatto alcun riferimento a quelli che dovrebbero essere<br />
i “criteri culturali” che l’amministrazione dovrebbe adottare nella<br />
in<strong>di</strong>viduazione delle attività commerciali ritenute compatibili col contesto<br />
storico - artistico dei <strong>centri</strong> antichi. Significativo appare il fatto che<br />
il rilascio delle autorizzazioni commerciali possa essere subor<strong>di</strong>nato e<br />
quin<strong>di</strong> con<strong>di</strong>zionato non solo da bisogni principalmente economici <strong>di</strong><br />
sviluppo, ma dalla stessa compatibilità dell’attività con le tra<strong>di</strong>zioni del<br />
luogo.<br />
Per quanto esposto appare evidente che complessivamente<br />
si può affermare che i <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> necessitano <strong>di</strong> un piano <strong>di</strong> intervento<br />
unitario che affronti sia gli aspetti infrastrutturali, urbanistici e<br />
<strong>di</strong> sviluppo del territorio, che quelli socio - economici, attivando strumenti<br />
<strong>di</strong> pianificazione urbanistica e utilizzando nel contempo tutte le<br />
possibilità fornite dal decreto Bersani e dalle normative attuative subor<strong>di</strong>nate.<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
5. LA LEGGE PROVINCIALE 8 MAGGIO 2000, N.4 “DISCIPLINA<br />
DELLA ATTIVITA’ COMMERCIALE IN PROVINCIA DI TRENTO”<br />
Dopo l’emanazione da parte del Governo nel 1998 del decreto<br />
legislativo 31 marzo 1998 n.114 (“Bersani”) la Provincia Autonoma<br />
<strong>di</strong> Trento, con competenza secondaria nella materia <strong>di</strong>sciplinata<br />
dal decreto, doveva recepire con legge i principi della legislazione<br />
statale.<br />
A tale adempimento si è provveduto con la legge provinciale<br />
8 maggio 2000, n.4 “Disciplina dell’attività commerciale in Provincia<br />
<strong>di</strong> Trento”, che ha abrogato la legge provinciale 22 <strong>di</strong>cembre<br />
1983, n.46.<br />
La legge 4/2000 15 è un provve<strong>di</strong>mento cornice finalizzato a<br />
recepire nell’or<strong>di</strong>namento provinciale le <strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> principio contenute<br />
nel Bersani, rinviandone la dettagliata definizione agli adempimenti<br />
attuativi <strong>di</strong> natura regolamentare e amministrativa, che si sono<br />
così sostanziati: Regolamento <strong>di</strong> esecuzione (ex articolo 29 della LP<br />
4/2000); “In<strong>di</strong>rizzi generali e criteri <strong>di</strong> programmazione urbanistica <strong>per</strong><br />
inse<strong>di</strong>amento delle attività commerciali” (previsti dall’articolo 3 della<br />
LP 4/2000).<br />
Ai fini del presente elaborato si ricorda l’articolo 1 “Oggetto<br />
e finalità” della legge, che al comma 2, lettera e) in<strong>di</strong>ca fra gli obiettivi<br />
anche la promozione <strong>di</strong> un migliore assetto funzionale, territoriale e<br />
urbanistico degli inse<strong>di</strong>amenti commerciali, con particolare attenzione<br />
alle esigenze <strong>di</strong> tutela ambientale e <strong>di</strong> rivitalizzazione degli inse<strong>di</strong>amenti<br />
<strong>storici</strong>.<br />
L’articolo 3 “In<strong>di</strong>rizzi generali <strong>per</strong> l'inse<strong>di</strong>amento delle attività<br />
commerciali e criteri <strong>di</strong> programmazione urbanistica”, prevede al<br />
comma 2 che la deliberazione della Giunta provinciale <strong>per</strong> definire gli<br />
in<strong>di</strong>rizzi generali <strong>per</strong> l’inse<strong>di</strong>amento delle me<strong>di</strong>e e gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong><br />
ven<strong>di</strong>ta, cui si conformeranno i <strong>comuni</strong> nell’esercizio delle rispettive<br />
funzioni <strong>di</strong> programmazione, riporterà gli in<strong>di</strong>rizzi ed i criteri <strong>per</strong> l'a<strong>per</strong>tura,<br />
l’ampliamento, la concentrazione e il trasferimento delle<br />
strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta (…) tenendo conto delle caratteristiche dei <strong>di</strong>versi<br />
ambiti territoriali, quali i <strong>centri</strong> urbani <strong>di</strong> maggiore <strong>di</strong>mensione, gli altri<br />
<strong>centri</strong> <strong>di</strong> attrazione sovracomunale, i <strong>centri</strong> <strong>di</strong> minore consistenza demografica<br />
e i <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>.<br />
Importante appare anche il portato dell’articolo 26 “Centri <strong>di</strong><br />
assistenza tecnica”, che al comma 1 in<strong>di</strong>ca che “Al fine <strong>di</strong> sviluppare i<br />
processi <strong>di</strong> ammodernamento della rete <strong>di</strong>stributiva possono essere<br />
istituiti <strong>centri</strong> <strong>di</strong> assistenza tecnica alle imprese costituiti, anche in forma<br />
consortile o in collaborazione con altri soggetti interessati, dalle<br />
associazioni <strong>di</strong> categoria maggiormente rappresentative del settore a<br />
livello provinciale”.<br />
Il comma 2 evidenzia che detti “<strong>centri</strong> svolgono, a favore<br />
delle imprese commerciali, attività <strong>di</strong> assistenza tecnica e <strong>di</strong> formazione<br />
e aggiornamento in materia <strong>di</strong> innovazione tecnologica e organizzativa,<br />
gestione economica e finanziaria <strong>di</strong> impresa, accesso <strong>ai</strong> finanziamenti<br />
(…), sicurezza e tutela dei consumatori, tutela dell'ambiente,<br />
igiene e sicurezza sul lavoro e altre materie eventualmente<br />
previste dal loro statuto, nonché attività finalizzate alla certificazione<br />
<strong>di</strong> qualità degli esercizi commerciali.”<br />
15 pubblicata sul B.U.R. n.20/I-II del 9 maggio 2000, Supplemento n.1<br />
La legge provinciale 8 maggio 2000, n.4 prevede poi all'arti-<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
colo 28 “Progetti <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale dei <strong>centri</strong><br />
<strong>storici</strong>”, comma 1, che al fine <strong>di</strong> promuovere la rivitalizzazione degli<br />
inse<strong>di</strong>amenti <strong>storici</strong> i <strong>comuni</strong> con popolazione su<strong>per</strong>iore <strong>ai</strong> tremila<br />
abitanti approvano un progetto <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale<br />
del centro storico che prevede:<br />
a) le linee <strong>di</strong> azione <strong>per</strong> la valorizzazione del contesto urbano centrale,<br />
in<strong>di</strong>viduando botteghe storiche e contenitori suscettibili <strong>di</strong> riuso<br />
<strong>per</strong> inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove attività commerciali, artigianali e <strong>di</strong> servizio<br />
o <strong>per</strong> il potenziamento delle esistenti;<br />
b) la formazione d’un progetto <strong>di</strong> arredo urbano <strong>per</strong> aree ritenute suscettibili<br />
<strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> valorizzazione;<br />
c) l'in<strong>di</strong>viduazione delle modalità e priorità degli interventi sul piano<br />
della accessibilità alle aree considerate, con particolare riferimento<br />
a localizzazione e <strong>di</strong>mensionamento delle aree <strong>di</strong> sosta.<br />
Il Progetto è finalizzato a o<strong>per</strong>are un approccio organico<br />
con l’obiettivo <strong>di</strong> ad<strong>di</strong>venire ad uno sviluppo armonico del centro storico,<br />
relativamente alla forma urbana, alle prerogative della residenzialità<br />
e della sicurezza sociale, alle <strong>di</strong>namiche della mobilità e delle<br />
dotazioni parcheggi, all’impatto ed alle ricadute connesse ad attività<br />
economiche, culturali e turistiche in senso lato.<br />
Proprio <strong>per</strong> tale estensione e trasversalità, il Progetto <strong>di</strong><br />
qualificazione della rete commerciale del centro storico deve essere<br />
elaborato <strong>di</strong> iniziativa del comune ma me<strong>di</strong>ante una ampia concertazione.<br />
Al riguardo, il comma 2 in<strong>di</strong>ca che il progetto è elaborato <strong>di</strong> iniziativa<br />
del comune me<strong>di</strong>ante concertazione con i soggetti pubblici, le<br />
associazioni del commercio e dell’artigianato maggiormente rappresentative<br />
in sede locale e gli eventuali altri privati interessati. Ai fini<br />
della realizzazione del progetto, il comune stipula una o più convenzioni<br />
<strong>per</strong> regolare i reciproci impegni delle parti coinvolte.<br />
La stretta collaborazione tra soggetti pubblici e privati può<br />
poi esplicitarsi nella stessa costituzione <strong>di</strong> enti (società miste, agenzie<br />
<strong>di</strong> sviluppo e urbanizzazione), pensati e realizzati <strong>per</strong> la gestione<br />
degli interventi.<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
6. LE DELIBERE DELLA GIUNTA PROVINCIALE N.339 E N.340 DI<br />
DATA 16 FEBBRAIO 2001, MODIFICATE CON DELIBERA DELLA<br />
GIUNTA PROVINCIALE N.1528 DI DATA 5 LUGLIO 2002<br />
La legge provinciale 4 del 2000 ha provveduto a definire<br />
obiettivi, strumenti, procedure e organismi <strong>di</strong> controllo dello sviluppo<br />
della <strong>di</strong>stribuzione locale.<br />
I criteri <strong>per</strong> attuare concretamente una nuova politica commerciale,<br />
in linea con gli strumenti <strong>di</strong> governo del territorio e compatibile<br />
sotto il profilo ambientale, sono stati affidati dal Legislatore <strong>ai</strong><br />
provve<strong>di</strong>menti esecutivi previsti dalla legge. Fra questi assumono<br />
fondamentale importanza: gli “In<strong>di</strong>rizzi generali <strong>per</strong> l’inse<strong>di</strong>amento<br />
delle me<strong>di</strong>e e gran<strong>di</strong> strutture <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta”, approvati dalla Giunta Provinciale<br />
con deliberazione n.339 <strong>di</strong> data 16 febbr<strong>ai</strong>o 2001; i “Criteri <strong>di</strong><br />
programmazione urbanistica del settore commerciale”, approvati con<br />
deliberazione n.340, ancora <strong>di</strong> data 16 febbr<strong>ai</strong>o 2001 16 .<br />
(Definizione)<br />
L’allegato 1 alla deliberazione n.340, dopo aver ripreso gli<br />
obiettivi già in<strong>di</strong>cati in norma provinciale, all’articolo 2, comma 1, lettera<br />
l) definisce i “<strong>centri</strong> <strong>storici</strong>” le parti del territorio comunale in<strong>di</strong>viduate<br />
e delimitate <strong>ai</strong> sensi dell’articolo 18 della legge provinciale 5<br />
settembre 1991, n.22.<br />
L’articolo 4 “Obiettivi <strong>di</strong> programmazione urbanistica nel<br />
settore commerciale” al comma 2 recita: “Nelle aree urbane centrali<br />
<strong>di</strong> consolidata presenza commerciale, con particolare riferimento <strong>ai</strong><br />
<strong>centri</strong> urbani <strong>di</strong> maggiore <strong>di</strong>mensione (…) gli obiettivi fondamentali<br />
dell’azione pubblica consistono nella riqualificazione e salvaguar<strong>di</strong>a<br />
del tessuto urbano <strong>di</strong> antica origine, nel consolidamento e qualificazione<br />
della capacità attrattiva e della funzione aggregativa nonchè <strong>di</strong><br />
vivibilità dell’area (…). Per conseguire tale obiettivo si ritiene necessario<br />
porre in essere le seguenti azioni:<br />
incentivare processi <strong>di</strong> qualificazione <strong>di</strong> area volti al rafforzamento<br />
della funzione della struttura urbana centrale, la sua dotazione<br />
<strong>di</strong> servizi e <strong>di</strong> attrezzature in modo da migliorare la vivibilità dei<br />
luoghi <strong>di</strong> aggregazione e l’efficacia delle attività delle imprese<br />
commerciali e <strong>di</strong> somministrazione <strong>di</strong> alimenti e bevande;<br />
programmare lo sviluppo e la qualificazione del commercio <strong>di</strong> vicinato<br />
puntando a potenziarne l’integrazione e la concentrazione<br />
in piccoli <strong>centri</strong> commerciali anche multipiano, favorendo la continuità<br />
della presenza <strong>di</strong> vetrine commerciali e <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> servizio<br />
lungo i fronti delle vie commerciali, anche attraverso normative<br />
urbanistiche mirate a tale scopo;<br />
potenziare la gamma dei servizi culturali, artigianali, <strong>di</strong> ritrovo e<br />
intrattenimento, ristoro e svago, quali ulteriori componenti dell'attrattività<br />
delle aree centrali;<br />
qualificare la presenza del commercio su aree pubbliche, valorizzando<br />
in particolare il ruolo polarizzante dei mercati;<br />
prevedere l’inserimento <strong>di</strong> me<strong>di</strong>e strutture e <strong>centri</strong> commerciali,<br />
anche multipiano, <strong>di</strong> norma nell'ambito <strong>di</strong> programmi <strong>di</strong> riqualificazione<br />
urbana, piani <strong>di</strong> recu<strong>per</strong>o o altri piani urbanistici attuativi<br />
o attraverso appositi progetti <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale<br />
dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, secondo modalità e in localizzazioni sinergiche<br />
con la rete <strong>di</strong>stributiva esistente;<br />
favorire l’accessibilità dell’area con i mezzi pubblici e comunque<br />
secondo modalità compatibili con la struttura inse<strong>di</strong>ativa, realizzando<br />
adeguati parcheggi al <strong>di</strong> fuori delle aree centrali urbane e<br />
16 i provve<strong>di</strong>menti sono entrati in vigore con decorrenza 21 febbr<strong>ai</strong>o 2001<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
provvedendo allo sviluppo dei servizi <strong>di</strong> trasporto collettivo.”<br />
L’articolo 7 “Interventi <strong>per</strong> la valorizzazione commerciale dei<br />
<strong>centri</strong> <strong>storici</strong>” al comma 1 prevede che <strong>per</strong> preservare e sviluppare la<br />
funzione del commercio nei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>, anche con riferimento al<br />
contributo che esso fornisce alle varie forme <strong>di</strong> aggregazione sociale<br />
e all’assetto urbano, i <strong>comuni</strong> oltre i tremila abitanti e/o sede <strong>di</strong> Comprensorio<br />
promuovono la realizzazione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> qualificazione<br />
della rete commerciale dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> anche <strong>di</strong> natura urbanistico -<br />
e<strong>di</strong>lizia e trasportistica, volti alla riqualificazione e allo sviluppo del<br />
tessuto commerciale, artigianale <strong>di</strong> servizio e della ricettività, nonché<br />
al rafforzamento dell’immagine e dell’identità urbana <strong>di</strong> queste aree.<br />
Il comma 2 specifica che detti progetti possono essere promossi<br />
su porzioni del territorio comunale interessate dalla presenza<br />
<strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti commerciali che costituiscono veri e propri <strong>centri</strong><br />
commerciali naturali, aree tra<strong>di</strong>zionalmente vocate <strong>per</strong> le attività commerciali<br />
in quanto, <strong>per</strong> la presenza <strong>di</strong> una concentrazione <strong>di</strong> negozi,<br />
<strong>di</strong> una integrazione tra le varie merceologie, <strong>di</strong> tipologie <strong>di</strong>stributive<br />
<strong>di</strong>versificate e molteplici attività artigianali e <strong>di</strong> servizio, rendono al<br />
consumatore un servizio completo.<br />
Detti progetti devono <strong>per</strong>tanto comprendere, oltre agli esercizi<br />
commerciali al dettaglio in sede fissa, anche le eventuali aree<br />
mercatali <strong>per</strong> l’attività <strong>di</strong> commercio su aree pubbliche, i pubblici<br />
esercizi, le attività turistico-ricettive e <strong>di</strong> intrattenimento e svago, e <strong>di</strong><br />
artigianato <strong>di</strong> servizio.<br />
Il comma 3, in modo ancora più mirato, o<strong>per</strong>a una elencazione<br />
a titolo non esaustivo degli interventi che possono caratterizzare<br />
i progetti <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale. Fra questi si ricordano:<br />
il censimento delle botteghe storiche, cioè degli esercizi commerciali<br />
aventi oltre cinquanta anni <strong>di</strong> attività nello stesso settore<br />
merceologico;<br />
il riuso <strong>di</strong> contenitori esistenti <strong>per</strong> l’inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove attività<br />
commerciali con funzione <strong>di</strong> magnete o <strong>per</strong> il potenziamento <strong>di</strong><br />
quelle esistenti, privilegiando la formula dei <strong>centri</strong> commerciali <strong>di</strong><br />
qualità e delle gallerie commerciali specializzate <strong>per</strong> riequilibrare<br />
la capacità attrattiva dei <strong>centri</strong> commerciali <strong>per</strong>iferici;<br />
la creazione <strong>di</strong> parcheggi pubblici o privati multipiano o interrati;<br />
il rifacimento della illuminazione pubblica e la ripavimentazione <strong>di</strong><br />
vie e piazze, la realizzazione <strong>di</strong> o<strong>per</strong>e <strong>di</strong> arredo urbano, tali da ottenere<br />
un miglioramento della visibilità, dell’identità e delle forme<br />
<strong>di</strong> richiamo del luogo, il recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> facciate dotate <strong>di</strong> valori <strong>storici</strong><br />
e culturali;<br />
la pedonalizzazione e moderazione del traffico, la ristrutturazione<br />
delle reti dei trasporti pubblici urbani ed extraurbani;<br />
il recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong> immobili pubblici da a<strong>di</strong>bire ad attività commerciali,<br />
paracommerciali e <strong>di</strong> servizio pubblico integrato ed il recu<strong>per</strong>o <strong>di</strong><br />
piazze e spazi pubblici da destinare ad aree mercatali <strong>per</strong> l'attività<br />
<strong>di</strong> commercio su aree pubbliche o a luoghi <strong>di</strong> esposizioni, mostre<br />
e attività culturali a carattere <strong>per</strong>io<strong>di</strong>co;<br />
creazione <strong>di</strong> spazi polifunzionali destinati a attività <strong>di</strong> intrattenimento<br />
e <strong>di</strong> svago.<br />
Il comma 4 prevede che i Comuni, sentito il parere delle associazioni<br />
delle imprese del commercio e dell’artigianato più rappresentative<br />
sul piano locale, possono recepire me<strong>di</strong>ante variante al<br />
PRG i contenuti del progetto <strong>di</strong> qualificazione della rete commerciale,<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
in<strong>di</strong>viduando uno specifico piano attuativo o Piano <strong>di</strong> Recu<strong>per</strong>o tra i<br />
cui contenuti sarà previsto un apposito programma <strong>di</strong> attuazione, che<br />
deve contenere tra l’altro l’in<strong>di</strong>cazione dei tempi e delle modalità <strong>di</strong><br />
realizzazione degli interventi, i soggetti pubblici e privati attori del progetto,<br />
il dettagliato piano finanziario.<br />
Da non <strong>di</strong>menticare, e valutare congiuntamente al precedente<br />
articolo 7, anche il <strong>di</strong>sposto recato dall’articolo 8 “Commercio<br />
nelle aree <strong>di</strong> valore storico, archeologico, artistico o ambientale”, che<br />
al comma 1 prevede che i Comuni in<strong>di</strong>viduano nei piani regolatori generali<br />
gli immobili, le aree o i complessi <strong>di</strong> immobili <strong>per</strong> i quali, in relazione<br />
allo specifico pregio storico, archeologico, artistico, ambientale,<br />
sono previste <strong>di</strong>sposizioni urbanistiche <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a connesse all'esercizio<br />
<strong>di</strong> attività commerciali, anche <strong>per</strong> rendere compatibili i servizi<br />
commerciali con le funzioni territoriali in rapporto all’arredo urbano<br />
e alla viabilità e mobilità dei consumatori.<br />
L’in<strong>di</strong>viduazione riguarda le aree dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> o porzioni<br />
<strong>di</strong> esse oppure aree e singoli immobili, anche esterni al centro storico,<br />
in<strong>di</strong>viduati in relazione agli specifici valori <strong>di</strong> contesto. I siti e gli<br />
e<strong>di</strong>fici interessati sono in particolare quelli tutelati <strong>come</strong> beni culturali,<br />
assoggettati a vincolo monumentale <strong>di</strong>retto o in<strong>di</strong>retto, i siti archeologici,<br />
gli e<strong>di</strong>fici soggetti alla categoria del restauro. Detta in<strong>di</strong>viduazione,<br />
oltre a singoli esercizi commerciali, può riguardare parti del tessuto<br />
commerciale, pubblici esercizi e attività artigianali, aventi valore<br />
storico e artistico o d'interesse ambientale.<br />
In un’ottica <strong>di</strong> pieno controllo dello sviluppo urbanistico ma<br />
anche economico e sociale del centro storico, il comma 2 prevede<br />
che, ferme restando le competenze della Provincia in materia <strong>di</strong> tutela<br />
dei beni <strong>di</strong> interesse artistico, storico o archeologico e nel rispetto<br />
<strong>di</strong> quanto <strong>di</strong>sposto dal decreto legislativo 29 ottobre 1999 n. 490, le<br />
<strong>di</strong>sposizioni <strong>di</strong> salvaguar<strong>di</strong>a summenzionate possono riguardare: l'esclusione<br />
della ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> determinate merceologie; le modalità, prescrizioni<br />
e limitazioni del commercio su aree pubbliche; le caratteristiche<br />
morfologiche delle insegne e delle vetrine e gli elementi <strong>di</strong> arredo<br />
urbano, nonché il sistema <strong>di</strong> illuminazione esterna nei casi <strong>di</strong> nuova<br />
realizzazione o <strong>di</strong> mo<strong>di</strong>fica degli elementi esterni <strong>di</strong> esercizi commerciali.<br />
La delibera della Giunta Provinciale n.339, all’articolo 7<br />
“Obiettivi”, comma 1, lettera d), riprendendo i dettami normativi sovraor<strong>di</strong>nati<br />
riba<strong>di</strong>sce che i criteri <strong>di</strong> sviluppo delle gran<strong>di</strong> strutture devono<br />
essere volti a promuovere l’ammodernamento strutturale ed organizzativo<br />
della rete <strong>di</strong>stributiva anche attraverso processi <strong>di</strong> riconversione<br />
e razionalizzazione delle strutture <strong>di</strong>stributive esistenti nonché<br />
a favorire un migliore assetto urbanistico dell’apparato commerciale,<br />
finalizzato a contenere gli impatti territoriali e ambientali che derivano<br />
dall’inse<strong>di</strong>amento delle strutture <strong>di</strong>stributive con maggiore <strong>di</strong>mensione<br />
e a promuovere la riqualificazione del tessuto urbano, in<br />
particolare dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>.<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
7. LA DELIBERA DELLA GIUNTA PROVINCIALE N.1434 DI DATA<br />
20 GIUGNO 2003<br />
Il Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale del centro storico<br />
può risultare oggetto <strong>di</strong> contribuzione pubblica, <strong>come</strong> meglio evidenziato<br />
nella deliberazione della Giunta Provinciale n.1434 <strong>di</strong> data 20<br />
giugno 2003 17 .<br />
La delibera 1434 detta i criteri <strong>per</strong> la concessione <strong>ai</strong> Comuni<br />
dei contributi previsti dall’articolo 28 della legge provinciale 8 maggio<br />
2000, n. 4 in relazione alla redazione dei progetti <strong>di</strong> qualificazione<br />
della rete commerciale dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>.<br />
Soggetti beneficiari<br />
Possono fruire <strong>di</strong> tali incentivi i Comuni trentini che provvedano,<br />
<strong>di</strong>rettamente o tramite soggetti terzi (nella fattispecie specifica<br />
tramite CAT Imprese Unione srl) alla redazione <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> qualificazione<br />
della rete commerciale dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong>.<br />
Requisiti dei progetti<br />
I progetti <strong>di</strong> qualificazione dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong> ammessi a contributo<br />
devono possedere i contenuti minimi prescritti dal comma 1,<br />
lettere a), b) e c) dell’articolo 28 della legge provinciale 8 maggio<br />
2000, n. 4; essere pre<strong>di</strong>sposti nel rispetto delle con<strong>di</strong>zioni previste dal<br />
comma 2 dell’articolo 28 della legge provinciale 8 maggio 2000, n. 4;<br />
osservare le prescrizioni contenute nell’articolo 7 dell’allegato 1 alla<br />
deliberazione della Giunta Provinciale 16 febbr<strong>ai</strong>o 2001, n.340. In<br />
particolare, i contenuti prescritti dal comma 1, lettere a), b) e c) dell'articolo<br />
28 della legge, sono i seguenti:<br />
a) le linee <strong>di</strong> azione <strong>per</strong> la valorizzazione del contesto urbano centrale,<br />
in<strong>di</strong>viduando in tale contesto le botteghe storiche e i contenitori<br />
esistenti suscettibili <strong>di</strong> riuso <strong>per</strong> inse<strong>di</strong>amento <strong>di</strong> nuove attività<br />
commerciali, artigianali e <strong>di</strong> servizio o <strong>per</strong> il potenziamento <strong>di</strong><br />
quelle esistenti;<br />
b) la formazione d’un progetto <strong>di</strong> arredo urbano <strong>per</strong> assi o aree ritenute<br />
suscettibili <strong>di</strong> valorizzazione, in<strong>di</strong>candone le linee o<strong>per</strong>ative;<br />
c) l’in<strong>di</strong>viduazione delle modalità e priorità degli interventi sul piano<br />
della accessibilità alle aree considerate, con particolare riferimento<br />
a localizzazione e <strong>di</strong>mensionamento delle aree <strong>di</strong> sosta.<br />
Il Progetto deve essere elaborato <strong>di</strong> iniziativa del comune<br />
me<strong>di</strong>ante concertazione coi soggetti pubblici, le associazioni del<br />
commercio e dell’artigianato più rappresentative in sede locale e gli<br />
altri privati interessati. Per la realizzazione del Progetto il comune potrà<br />
stipulare convenzioni volte a regolare gli impegni delle parti.<br />
Spesa massima ammissibile a contributo<br />
La spesa è legata alla demografica del comune ed è così<br />
fissata: 30.000 Euro <strong>per</strong> progetti <strong>di</strong> qualificazione dei <strong>centri</strong> <strong>storici</strong><br />
presentati da Comuni con oltre 10.000 abitanti; 25.000 Euro <strong>per</strong> progetti<br />
presentati da Comuni con popolazione fra 3.000 e 10.000 abitanti<br />
o, se inferiore, sede <strong>di</strong> Comprensorio; 15.000 Euro negli altri casi.<br />
Or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> priorità degli interventi<br />
17 che integra la precedente deliberazione n.978 <strong>di</strong> data 28 aprile 2003<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
del Centro Storico <strong>di</strong> Riva del Garda<br />
La concessione dei contributi è <strong>di</strong>sposta previo esame del<br />
contenuto dei progetti presentati d<strong>ai</strong> Comuni da parte <strong>di</strong> una Commissione<br />
Tecnica, composta da: Dirigente Generale Dipartimento<br />
Turismo e Commercio, Dirigente del Servizio Commercio e Coo<strong>per</strong>azione,<br />
un architetto appartenente al Servizio Urbanistica e Tutela del<br />
paesaggio designato d<strong>ai</strong> Dirigente del Servizio. La Commissione pre<strong>di</strong>spone<br />
la graduatoria relativa <strong>ai</strong> progetti entro il termine <strong>di</strong> sessanta<br />
giorni dal ricevimento, sulla base <strong>di</strong> una griglia <strong>di</strong> priorità: completezza<br />
ed organicità complessiva del progetto; efficacia degli interventi e<br />
delle iniziative proposte <strong>ai</strong> fini del rafforzamento della funzione attrattiva<br />
del centro storico; fattibilità e conformità degli interventi e delle<br />
iniziative proposte in relazione alla legislazione vigente e alla strumentazione<br />
pianifìcatoria dei <strong>di</strong>versi settori interessati dal progetto;<br />
accuratezza e grado <strong>di</strong> definizione degli interventi e delle iniziative e<br />
soluzioni progettuali proposte; innovazione ed originalità delle soluzioni<br />
in<strong>di</strong>viduate; qualità architettonica delle eventuali soluzioni progettuali<br />
allegate. Per ognuno dei sei criteri <strong>di</strong> priorità appena menzionati<br />
la Commissione assegna fino a <strong>di</strong>eci punti. Ciascun progetto può<br />
raggiungere un massimo <strong>di</strong> sessanta punti; l’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> priorità è dato<br />
dal punteggio.<br />
Misura degli interventi<br />
Sulla spesa ritenuta ammissibile e in ragione del punteggio<br />
assegnato dalla Commissione è prevista una contribuzione dal 60 al<br />
90 <strong>per</strong> cento.<br />
Data <strong>di</strong> scadenza delle domande e termini <strong>per</strong> l’istruttoria<br />
Le domande <strong>di</strong> contributo devono essere presentate d<strong>ai</strong><br />
Comuni entro il 30 giugno <strong>di</strong> ciascun anno 18 . Le domande <strong>di</strong> contributo<br />
presentate dopo la scadenza del termine o escluse dal contributo<br />
<strong>per</strong> insufficienza <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> sono esaminate unitamente alle domande<br />
presentate nel corso dell'esercizio finanziario successivo.<br />
Le domande sono corredate dagli atti deliberativi comunali<br />
relativi all’affidamento dell’incarico <strong>per</strong> l’elaborazione del Progetto, da<br />
tre copie complete del progetto comprensive <strong>di</strong> eventuali elaborati<br />
tecnici e dalla <strong>di</strong>chiarazione del <strong>Comune</strong> in or<strong>di</strong>ne alla presumibile<br />
entità della spesa e da copia degli atti attestanti la concertazione.<br />
Concessione ed erogazione dei contributi<br />
La concessione dei contributi è <strong>di</strong>sposta in unica soluzione<br />
con determinazione del Dirigente il Servizio Commercio e Coo<strong>per</strong>azione<br />
da adottarsi entro novanta giorni dal termine <strong>di</strong> scadenza delle<br />
domande, tenendo conto della graduatoria formulata dalla Commissione.<br />
La liquidazione del contributo é <strong>di</strong>sposta a seguito della presentazione<br />
<strong>di</strong> apposita attestazione in or<strong>di</strong>ne alla entità della spesa<br />
effettivamente sostenuta.<br />
18 ma <strong>per</strong> l’anno 2003 tale scadenza è stabilita al 15 settembre<br />
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Progetto <strong>di</strong> qualificazione commerciale<br />
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