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INFORMAZIONE PREVIDENZIALE - Inps

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La riforma della legge fallimentare in vigore dal 1° gennaio 2008 631<br />

Dal che ne deriva che in sede di istruttoria prefallimentare, con riferimento ai<br />

presupposti oggettivi, il creditore deve dimostrare l’insolvenza del debitore mentre,<br />

con riferimento ai presupposti soggettivi, il creditore deve dimostrare esclusivamente<br />

che il debitore sia un imprenditore commerciale.<br />

3. — L’istruttoria prefallimentare<br />

La definizione di un modello processuale per l’istruttoria prefallimentare costituisce<br />

quindi una delle novità più positive della riforma del 2006.<br />

La nuova istruttoria prefallimentare assicura un pieno diritto di difesa al debitore<br />

attraverso la predeterminazione di una compiuta sequenza processuale.<br />

Predeterminazione degli atti oltre che dei tempi del processo che assicura alle<br />

parti il pieno diritto alla prova, diritto coessenziale al diritto alla difesa di cui all’art. 24<br />

della Costituzione.<br />

Prova che peraltro non è nell’esclusiva disponibilità delle parti in quanto ai sensi<br />

dell’art. 15 l. fall. “In ogni caso, il tribunale dispone che l’imprenditore depositi i<br />

bilanci relativi agli ultimi tre esercizi, nonché una situazione patrimoniale, economica<br />

e finanziaria aggiornata; può richiedere eventuali informazioni urgenti.<br />

I poteri officiosi in sede di istruttoria prefallimentare vengono però drasticamente<br />

ridotti in quanto il tribunale non deve più disporre, in ogni caso, “gli accertamenti<br />

necessari” ma può soltanto “richiedere eventuali informazioni urgenti”.<br />

Il che sembra escludere la possibilità dell’immissione generalizzata, in ogni procedimento,<br />

di un certo numero di informazioni ritenute necessarie ai fini della prova<br />

della sussistenza dei requisiti di fallibilità (ad esempio certificazione sulla pendenza di<br />

crediti erariali, di decreti ingiuntivi, di procedure esecutive mobiliari ed immobiliari).<br />

Il tribunale potrà quindi soltanto richiedere informazioni quando la loro assunzione<br />

si palesi “urgente” per garantire l’utilità della decisione, della dichiarazione di fallimento.<br />

Nel novellato art.15 viene conservata la possibilità della delega dell’istruttoria ad<br />

un giudice relatore al quale sono attribuiti poteri di ammissione ed assunzione delle<br />

prove, cui si dovrà poi accompagnare una attività di raccordo con il collegio per la fase<br />

decisoria.<br />

È stata altresì mantenuta la previsione di misure cautelari disposte nel corso dell’istruttoria<br />

prefallimentare.<br />

Il provvedimento cautelare può essere disposto dal tribunale solo ad istanza di<br />

parte.<br />

La tutela cautelare può essere rivolta a proteggere il patrimonio dell’impresa con<br />

l’adozione di misure idonee ad impedire il compimento di atti dispositivi; avvicinandosi<br />

così alla figura del sequestro conservativo.<br />

È possibile prospettare la pronuncia anche di provvedimenti di natura, inibitoria<br />

(ad esempio l’ordine di non eseguire pagamenti).<br />

Nell’ultimo comma è stata mantenuta la previsione di una soglia di fallibilità collegata<br />

all’ammontare del passivo disponendosi che il fallimento non deve essere<br />

dichiarato in presenza di un indebitamento inferiore ad una soglia aggiornata, con il

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