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INFORMAZIONE PREVIDENZIALE - Inps

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La riforma della legge fallimentare in vigore dal 1° gennaio 2008 629<br />

GIOVANNI BATTISTA NARDECCHIA<br />

Magistrato in Como<br />

LA RIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE IN VIGORE<br />

DAL 1° GENNAIO 2008<br />

1. — Il faticoso cammino della riforma<br />

Con il D.Lgs. n. 169/2007 in vigore dal 1 gennaio 2008 si è (speriamo) conclusa<br />

la complessa stagione delle riforma della legge fallimentare, riforma attuata in tre fasi<br />

successive.<br />

Il primo intervento legislativo è stato attuato con il decreto-legge “competitività”<br />

(D.L. n. 35/2005), convertito in Legge n. 80 del 14 maggio 2005 (Disposizioni urgenti<br />

nell’ambito del Piano di azione per lo sviluppo economico, sociale e territoriale.<br />

Deleghe al Governo per la modifica del codice di procedura civile in materia di processo<br />

di cassazione e di arbitrato nonché per la riforma organica della disciplina delle<br />

procedure concorsuali).<br />

La miniriforma del 2005 ha riguardato la drastica riduzione dell’ambito di applicazione<br />

della revocatoria fallimentare e la ridefinizione degli strumenti di soluzione<br />

della crisi d’impresa.<br />

Sotto questo secondo profilo il legislatore è intervenuto sugli istituti già esistenti<br />

(abrogando l’amministrazione controllata e modificando radicalmente il concordato<br />

preventivo) ed ha introdotto nuove fattispecie, quali gli accordi di ristrutturazione dei<br />

debiti ed il piano attestato di risanamento.<br />

Il procedimento seguito per la riforma (prima un d.l. e poi voto di fiducia sulla<br />

legge di conversione) ha impedito la ricerca di una migliore definizione del lavoro normativo<br />

e non ha permesso l’attuazione di un disegno riformatore, pure a lungo atteso<br />

ed auspicato, che fosse realmente condiviso dagli operatori del settore.<br />

Il Governo, esercitando la delega contenuta nella legge di conversione n. 80 del<br />

2005 (su cui era stata posta la fiducia) del decreto-legge “competitività” (D.L. n.<br />

35/2005), ha poi varato lo schema di decreto legislativo introducendo, con il D.Lgs. n.<br />

5/2006 “la riforma organica della disciplina delle procedure concorsuali di cui al regio<br />

decreto 16 marzo 1942, n.267”.<br />

Riforma organica in vigore a partire dal 16 luglio 2006, fatta salva l’immediata<br />

ed anticipata entrata in vigore delle disposizioni recanti la nuova disciplina degli effetti<br />

personali del fallimento per il fallito.<br />

La tecnica normativa utilizzata, basata sull’innesto della riforma sul ceppo della<br />

legge del 1942, aveva già mostrato tutti i suoi limiti con riferimento alla modifica delle<br />

disciplina del concordato preventivo operata con il d.l. 14 marzo 2005, n. 35.

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