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INFORMAZIONE PREVIDENZIALE - Inps

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606 Covello<br />

istruttorio classico di consulenza tecnica d’ufficio.<br />

Anamnesi lavorativa<br />

L’anamnesi lavorativa rappresenta il primo e piú importante momento al fine di<br />

poter effettuare la ricostruzione dei periodi di esposizione del richiedente. Essa dovrà<br />

dunque essere condotta con la massima meticolosità. È d’obbligo iniziare con l’analisi<br />

dell’ambiente e del ciclo produttivo. Per quanto riguarda l’ambiente lavorativo bisognerà<br />

accertare la volumetria dello stesso, le fenestrature, eventuali dispositivi di aspirazione.<br />

Di fondamentale importanza risulta essere, anche, la densità dei lavoratori<br />

sullo specifico luogo di lavoro. Deve essere inoltre rilevato l’eventuale utilizzo di<br />

dispositivi di protezione.<br />

La conoscenza dettagliata del ciclo produttivo permetterà il passaggio dal generale<br />

al particolare con l’accertamento della mansione, del reparto di appartenenza, del<br />

tipo di attività realmente svolta che andranno collocate nei piú precisi ambiti cronologici,<br />

la definizione delle ore realmente lavorate con la sottrazione dei periodi di riposo<br />

effettuati e gli eventuali spostamenti di reparto e/o cambio di mansione. Il tutto dovrà<br />

essere confrontato criticamente con quanto riportato nella documentazione offerta in<br />

comunicazione dal ricorrente.<br />

È da sottolineare che molto spesso la ricostruzione anamnestica risulta difficoltosa<br />

da una parte, a causa del lungo periodo trascorso dalla cessazione dell’esposizione,<br />

dall’altra per il fatto che i lavoratori hanno per la maggior parte lavorato per anni assolutamente<br />

inconsapevoli del rischio.<br />

Ricerca documentale<br />

La raccolta e l’analisi della documentazione probante l’avvenuta esposizione<br />

all’amianto, costituisce il secondo importante momento al fine di procedere alla ricostruzione<br />

piú precisa possibile dell’esposizione del ricorrente.<br />

Il libretto di lavoro costituisce un riferimento di fondamentale importanza soprattutto<br />

al fine della validazione anamnestica. Esso, se debitamente compilato, dovrebbe<br />

riportare le aziende presso le quali il lavoratore ha prestato la propria opera, gli specifici<br />

periodi d’impiego, la qualifica di assunzione.<br />

Il curriculum, rilasciato su richiesta del lavoratore dall’azienda, fornisce la tipologia<br />

delle attività svolte durante il rapporto d’impiego, le mansioni ed i reparti di appartenenza.<br />

La mappatura dell’amianto e le indagini di monitoraggio ambientale purtroppo<br />

risultano invece disponibili solo in quelle aziende nelle quali l’amianto veniva utilizzato<br />

come materia prima. Quando presenti risultano molto utili poiché descrivono nel<br />

dettaglio sede, entità, e tipo di amianto utilizzato ma, soprattutto, forniscono i dati di<br />

esposizione (espressi in fibre/cc oppure in fibre/litro) nelle otto ore, correlati alle specifiche<br />

figure professionali.<br />

I Piani di rimozione amianto e le relative certificazioni per la restituibilità delle<br />

aree sottoposte a bonifica, risultano utili poiché anch’esse riportano l’entità, la tipologia<br />

e lo stato di conservazione dei manufatti contenenti amianto smaltiti. Essi devono

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