INFORMAZIONE PREVIDENZIALE - Inps
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Le migrazioni nello spazio euro-meridionale ed il loro impatto sui sistemi... 567<br />
particolare donne e bambini (9).<br />
Sul nesso fra migrazioni e sviluppo la Commissione si impegna a presentare proposte<br />
concrete. I pacchetti di mobilità sono accordi quadro che mettono insieme politiche<br />
condivise di sviluppo e contrasto, da negoziare caso per caso coi paesi di origine e<br />
transito. Le piattaforme di cooperazione servono a conoscere a livello dei singoli paesi<br />
i problemi e le iniziative di sviluppo sul tema migratorio, allo scopo di incoraggiare<br />
l’azione coordinata dei paesi donatori e delle organizzazioni internazionali. Nel pacchetto<br />
sono comprese le operazioni di pattugliamento congiunto col sostegno di<br />
Frontex, l’Agenzia europea per il controllo delle frontiere esterne.<br />
L’agenda delle relazioni che l’Unione intraprende dopo il Consiglio europeo<br />
2005 si arricchisce di altri appuntamenti in preparazione della Conferenza ministeriale<br />
euro-mediterranea. Vale qui ricordare il Dialogo 5 + 5 ed il Forum Mediterraneo. Si<br />
tratta di assise informali che riuniscono alcuni stati membri UE da una parte ed alcuni<br />
paesi terzi mediterranei dall’altra (10). Il Dialogo 5 + 5 ha la particolarità di essere il<br />
solo foro cui la Libia partecipa a pieno titolo e dunque, riguardo alle migrazioni,<br />
apporta un valore aggiunto alle trattative euro-mediterranee.<br />
Nel quadro del Dialogo si tiene ad Algeciras (12 - 13 dicembre 2006) la<br />
Conferenza ministeriale sulle migrazioni nel Mediterraneo occidentale. La Conferenza<br />
riproduce il linguaggio del Consiglio europeo e si impernia sull’ “approccio globale ai<br />
processi migratori”. La strumentazione è nota: cooperazione fra paesi di accoglienza e<br />
paesi di origine e transito per gestire insieme i flussi migratori, accoglienza ed integrazione<br />
nelle società di destinazione, gestione delle rimesse finanziarie e del ritorno delle<br />
competenze e delle persone nei paesi di origine.<br />
Nell’ambito del Forum Mediterraneo la Conferenza di Creta (1 - 2 giugno 2007)<br />
esamina il documento sulle migrazioni presentato da alcune delegazioni per marcare il<br />
potenziale di kinetic energy che le migrazioni hanno in ambito mediterraneo. Al punto<br />
che l’integrazione europea ha guadagnato ovunque nel mondo un forte potere di attrazione<br />
per molti migranti che si muovono for a better life or, for their survival, when<br />
things at home turn bad. La strumentazione proposta è la stessa: cooperazione fra le<br />
due sponde, nesso fra migrazioni e sviluppo, campagne di informazione sui rischi della<br />
migrazione illegale.<br />
In definitiva, sia pure con le riserve doverose in caso di assise informali, si va consolidando<br />
un orientamento comune fra l’Europa da una parte e l’universo mediterraneo<br />
ed africano dall’altra: un orientamento che ruota attorno alle parole chiave della cooperazione<br />
e del co-sviluppo. Come sempre accade quando l’Unione si confronta coi partner<br />
meno favoriti, è su Bruxelles che incombe la principale responsabilità circa l’esito<br />
(9) Euro-African Partnership for Migration and Development, Rabat Declaration, Rabat, 10 - 11<br />
luglio 2006; Joint Africa - EU Declaration on Migration and Development, Tripoli, 22 - 23 novembre<br />
2006; Ouagadougou Action Plan to Combat Trafficking in Human Beings, Especially Women and<br />
Children, Tripoli, 22 - 23 novembre 2006. Questi documenti, al pari delle conclusioni dei Consigli<br />
europei e delle riunioni ministeriali euro-mediterranee, sono rintracciabili nel sito del Segretariato<br />
Generale del Consiglio UE www.consilium.europa.eu.<br />
(10) Il Dialogo 5 + 5 è composto, per la parte sud, da Marocco, Algeria, Mauritania, Tunisia,<br />
Libia. Il Forum Mediterraneo è composto, per la parte sud, da Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto,<br />
Turchia. I relativi documenti sono diramati dalla Presidenza di turno delle riunioni ministeriali.