INFORMAZIONE PREVIDENZIALE - Inps
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794 Sezioni Civili<br />
All’udienza tenutasi in data 30.9.2004 il Giudice, dato atto dell’adesione di parte<br />
ricorrente all’eccezione di incompetenza territoriale del Tribunale di Roma formulata<br />
da parte convenuta, rimetteva gli atti al Tribunale di Vercelli, al quale disponeva trasmettersi<br />
il fascicolo processuale.<br />
Con ricorso per riassunzione notificato il 13.1.2005 il signor V. S. adiva il<br />
Tribunale di Vercelli chiedendo l’accoglimento delle conclusioni di cui all’originario<br />
ricorso.<br />
Con comparsa depositata in data 10.2.2005 si costituiva in giudizio l’INPS e<br />
chiedeva rigettarsi il ricorso per l’inapplicabilità dei criteri di capitalizzazione indicati<br />
dal ricorrente.<br />
Alla prima udienza veniva disposta la riunione alla presente causa del proc. n.<br />
391/2004 RG - pendente tra i medesimi soggetti e con assoluta identità di petitum e<br />
causa petendi - iscritto a seguito del pervenimento presso il Tribunale di Vercelli del<br />
fascicolo processuale trasmesso d’ufficio dal Tribunale di Roma.<br />
Ritenuta la superfluità di attività istruttoria la causa veniva quindi rinviata al<br />
18.5.2005 per la discussione, autorizzando le parti al deposito di note conclusive<br />
II 3 maggio 2005 il ricorrente depositava memoria contenente le autorizzate note<br />
conclusive e la contestuale istanza di autorizzazione all’emedatio libelli, intendendo<br />
modificare le conclusioni contenute nel ricorso con la nuova richiesta di condanna<br />
dell’INPS al pagamento di £ 901.137.540 (pari ad € 465.393,69) anziché di £<br />
90.113.754 ovvero, nel caso di accoglimento della domanda subordinata, di €<br />
340.137,70 anziché di € 34.013,77, precisando che l’originaria errata indicazione nel<br />
ricorso introduttivo era dipesa dall’errore contenuto nel mod. FS 13 dell’INPS del<br />
9.5.2000 (indicante quale quota di pensione capitalizzata la somma di £ 981.165, in<br />
realtà pari a £ 9.811.650, e quale somma pagata a titolo di capitalizzazione la somma<br />
di £ 1.848.336, pari in realtà a £.1.848.336.000) con la conseguente necessità di ricalcolare<br />
gli importi di cui chiedere la condanna in base ai diversi coefficienti indicati dal<br />
ricorrente; a corredo della istanza depositava il prospetto di liquidazione INPS prot.<br />
107190/VL datato 17.4.2000 contenente la corretta indicazione delle somme dovute<br />
(rispettivamente £ 9.811.650 mensili, per la liquidazione in capitale della pensione, e £<br />
1.848.336.000 quale valore capitale della quota di pensione).<br />
Alla successiva udienza parte convenuta eccepiva l’irritualità della modifica delle<br />
conclusioni di parte ricorrente, trattandosi di mutatio e non di emendatio libelli, in ogni<br />
caso non autorizzata dal giudice ex art. 420 comma 1 cpc e comunque non giustificata<br />
da gravi motivi.<br />
Su concorde istanza della parti, veniva disposta l’audizione della dirigente INPS<br />
che aveva trattato la pratica pensionistica del signor S.<br />
Successivamente l’INPS dava atto che nelle more del giudizio l’ente aveva riconosciuto<br />
il diritto del ricorrente alla ulteriore somma di € 48.949,50 lordi a titolo di<br />
differenza, oltre interessi.<br />
Nelle note conclusive autorizzate depositate il 25.5.2006 l’INPS eccepiva l’intervenuta<br />
decadenza sostanziale ex art. 47 DPR 639/70 come interpretato, integrato e<br />
modificato dall’art.6, DL 103/91, convertito in legge n.166/91 e dall’art. 4 D.L.<br />
n..348/92, convertito in legge n.438/92, avendo il signor S. proposto ricorso amministrativo<br />
in data 29.5.2003, ed il successivo ricorso giurisdizionale in data 30.12.2003,