Tempi Bruni - LEGA NORD Blog - Sezione di Bergamo

Tempi Bruni a Bergamo
di tutta la sua approssimazione: se non fosse stato per le proteste
dei residenti, per trasportare il materiale di scarto, avrebbe
fatto passare qualcosa come ventimila camion dalla delicatissima
Porta San Lorenzo.
Ora, ancora più grave, lo squarcio si è mangiato una bella fetta
del verde sotto l’ex Parco delle Rimembranze e ha reso insonni
le notti dei residenti di via Fara e dintorni. Dopo la frana ci eravamo
permessi di proporre al sindaco di aggiornare l’ammaliante
calendario 2009 del Comune “Bergamo città dei parchi”
con una nuova foto: quella con l’ex parco faunistico, secolare
parco cittadino, sventrato dall’imperizia e dalla superficialità di
questa Amministrazione.
Segno del destino: per tamponare il crollo del parco, in via Fara
per giorni è stato un andirivieni di autobetoniere cariche di cemento.
Un po’ come la politica urbanistica del centrosinistra:
cementifica ovunque, ma dice che c’è più verde. Neanche il
magnifico Houdini, il più grande illusionista della storia,
avrebbe potuto fare meglio.
È Fungolandia: Sace, Enel, Porta Sud, Gleno, Reggiani,
ovunque torri e palazzoni a oscurare la vista di Città Alta
“Che siano maledetti quegli amministratori che nei primi anni
2000 permisero la costruzione di vergognosi palazzoni che
hanno rovinato la nostra città e la splendida vista di Città
Alta”. Chissà quante volte nei prossimi decenni verranno “sacramentati”
coloro che hanno deciso che Bergamo si trasformasse
in Fungolandia, con torri da dieci, quindici, trenta piani
sparse qua e là nei vari quartieri.
Ebbene, allora, diciamo subito che questi distruttori dell’armonia
urbanistica della città, questi sabotatori della lungimirante e
saggia centenaria politica nella pianificazione della Città Bassa,
questi occultatori della vista di Città Alta hanno un nome e cognome:
Roberto Bruni e Valter Grossi. Col ruolo di complici, invece,
tutti coloro che nel centrosinistra si definiscono difensori
del verde e dell’ambiente, in primo luogo Verdi e Rifondazione;
gli altri del centrosinistra, invece, a fare “da palo”.
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