Tempi Bruni - LEGA NORD Blog - Sezione di Bergamo

legata a chi ha le competenze per prenderla. Del resto si è arrivati
a questo passaggio dopo un lungo confronto con la Soprintendenza
e a un iter che, anche dal punto di vista
urbanistico, risponde a esigenze chiare con benefici inequivocabili”.
Capito cari cittadini che avete a cuore Bergamo? Di
buongusto e non solo di architettura, non capite niente, quindi
lasciate fare a chi ne sa più di voi e non impicciatevi.
Peccato che anche i supergeni di PalaFrizzoni qualcosa non abbiano
capito: le intenzioni della Soprintendenza. Infatti, dopo
aver sbandierato per mesi che la scelta dell’ascensore esterno
alle Mura, anziché all’interno e quindi meno impattante era
stata imposta dai Beni Culturali, ecco la secca smentita del soprintendente
Artioli: “Il parere di massima in merito all’impianto
è stato espresso in seguito all’esame dei progetti
preliminari pervenuti, senza tuttavia volere escludere categoricamente
l’eventualità di raggiungere lo spalto del Pallone direttamente
dal suo interno. Infatti - aggiunge - la scelta di non
intervenire direttamente sulle Mura Venete, oltre agli evidenti
problemi che sarebbero potuti insorgere, avrebbe altresì risolto
quelli di particolare rilevanza legati alla pubblica sicurezza e
ai maggiori costi da affrontare per la realizzazione del progetto,
aspetti questi ultimi rappresentati con particolare evidenza
dal Comune”. In sostanza la scelta dell’impianto esterno
era stata del Comune. A sollecitare proprio l’intervento della
Sovrintendenza erano stati i consiglieri leghisti che avevano voluto
incontrare il dottor Artioli per metterlo a conoscenza diretta
dell’opportunistico scaricabarile di PalaFrizzoni.
Visto il niet dalla Soprintendenza in giunta, l’imbarazzo è palpabile:
“Confermiamo l’utilità della risalita verso Città Alta -
ribadisce Fornoni - ma adegueremo le nostre scelte alle decisioni
degli organismi di tutela”. In pratica per la “Torre d’assalto”
è l’anticamera del cestino. Peccato che il giochetto a fare
gli architetti snob che piace tanto ai sinistri radical chic di PalaFrizzoni
sia costato 84.500 euro, ovvero il costo del concorso
di progettazione.
E per fortuna che il sindaco aveva dichiarato: “Ci vuole coraggio:
le città o cambiano o muoiono”. Di certo con gente come Bruni,
Fornoni e Grossi la storia della nostra città morirà di sicuro.
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