Tempi Bruni - LEGA NORD Blog - Sezione di Bergamo

Il libretto della giunta, invece, lo avete pagato tutti voi sessantaquattromila
euro. Sì, 64.000 euro di soldi pubblici per permettere
al centrosinistra di farsi campagna elettorale. Bruni, è
bene ripeterlo, per farsi bello di fronte ai cittadini ha fatto stampare
ben 60.000 copie di questo fascicoletto di 64 pagine pieno
zeppo di sue fotografie e senza una riga per le minoranze
(spesa: 54.000 euro). Non contento, ha tappezzato la città di
manifesti e riempito i giornali di annunci a pagamento, con lo
scopo di reclamizzare il suo famigerato librettino (altri 10.000
euro). Costo totale, lo ripetiamo, 64.000 euro!
E dire che Bruni, presentando alla stampa il suo rendiconto, aveva
avuto il coraggio di parlare di “sobrietà”. Uno strano concetto di
sobrietà quello dell’avvocato socialista: se per lui, in un periodo
di forte crisi economica, sprecare 120 milioni di vecchie lire per
dire “Oh quanto sono bravo, oh quanto sono bello” è una cifra
sobria, allora capiamo il perché, ad esempio, delle decine di consulenze
a peso d’oro, molte delle quali inutili, elargite dalla sua
giunta a destra, ma soprattutto a manca!
Però un po’ di imbarazzo trapela dalle dichiarazioni del sindaco
e dell’assessore Guerini. Il primo, si è vantato di aver speso solo
0,88 euro a copia, dimenticandosi, però, di precisare per quante
copie va moltiplicata questa cifra (lo ricordiamo noi, 60.000!);
Guerini, addirittura, prende due granchi in un colpo solo: dice
alla Lega, pronta a denunciare lo spreco, di guardare a quello che
ha fatto Bettoni, dimenticando che il Carroccio in Provincia è all’opposizione
e che col Betù non ha niente a che fare (ma se a sinistra
erano così scandalizzati dalla convention di Bettoni, perché
erano là tutti, Bruni in primis, a leccargli i piedi?) e sbaglia pure
i conti: in via Tasso hanno speso 26.000 euro per un milione di
abitanti. In città, invece, 64.000 per 117.000 residenti.
Il sindaco si è anche indispettito perché la Lega si è permessa di
chiedere se è vero che l’Agenzia Comunicazione sta lavorando
per la riconferma di Bruni. “È falso - ha tuonato il primo cittadino
- l’Agenzia non si occupa della mia campagna elettorale”. Sindaco,
lei ha ragione: diremo alle diverse (!) persone che hanno
visto recapitare e distribuire i suoi manifesti e opuscoli elettorali
all’interno dell’Agenzia Comunicazione che sicuramente si sono
sbagliati. Che fossero i volantini di Tentorio?
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Tempi Bruni a Bergamo