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Tempi Bruni - LEGA NORD Blog - Sezione di Bergamo

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<strong>Tempi</strong> <strong>Bruni</strong> a <strong>Bergamo</strong><br />

a capire il concetto, vengono <strong>di</strong>stribuiti dei volumetti, redatti da Il<br />

Manifesto, dal titolo “Economia a mano armata”.<br />

Detto questo, eccone una tutta da ridere: in un articolo sul notiziario<br />

comunale il buon Maggioni, tra i gran<strong>di</strong> risultati conquistati<br />

dal suo Ufficio Pace, si vanta, proprio in base alle “Buone Pratiche”,<br />

<strong>di</strong> essere riuscito a far mo<strong>di</strong>ficare “il regolamento che <strong>di</strong>sciplina<br />

la concessione <strong>di</strong> sponsor e patrocini, <strong>di</strong>chiarando così<br />

il proprio chiaro no all’economia basata sul traffico d’armi”.<br />

Cosa c’è da ridere? Che poche settimane dopo il Comune ha richiesto<br />

una sponsorizzazione alla Oto Melara, nota azienda <strong>di</strong> cannoni,<br />

missili e blindati, per il restauro del carro armato in Rocca!<br />

Tra gli sprechi, ovviamente, non possiamo <strong>di</strong>menticare la “gita<br />

fuori porta” che nel marzo scorso il consigliere Maggioni si è<br />

fatto in Bolivia, a Cochabamba, per partecipare a un convegno<br />

dal titolo “Migranti e co-sviluppo, da un gemellaggio a un partnerariato<br />

territoriale per la promozione dell’integrazione socioeconomica”.<br />

Sarà stato pure interessante (anche se ne dubitiamo),<br />

ma per spe<strong>di</strong>re sulle Ande il responsabile dell’Ufficio Pace dalle<br />

tasche dei contribuenti bergamaschi sono state prelevati altri<br />

1.400 euro! Ne avremmo fatto volentieri a meno. Grazie.<br />

L’Italia dei Valori… <strong>di</strong> famiglia!<br />

Siamo nel 2004, <strong>Bruni</strong> ha appena vinto le elezioni. Nel centrosinistra<br />

si sgomita per i posti in giunta. <strong>Bruni</strong>, da buon socialista<br />

della Prima Repubblica, armato <strong>di</strong> bilancino e Manuale<br />

Cencelli, assegna i vari assessorati. In giunta, però, non c’è<br />

traccia dell’Italia dei Valori.<br />

Ma allora è proprio vero che Antonio Di Pietro, da Montenero<br />

<strong>di</strong> Bisaccia, ma residente, purtroppo, a Curno, non è un cacciatore<br />

<strong>di</strong> poltrone?<br />

A leggere i proclami dell’ex magistrato <strong>di</strong> Mani Pulite, le sue battaglie<br />

contro il sistema dei partiti e le loro spartizioni, i suoi “giroton<strong>di</strong>”,<br />

la cosa non dovrebbe sorprendere, del resto il nome<br />

stesso del suo movimento si richiama ai “valori”. I più potrebbero<br />

quin<strong>di</strong> pensare che, per una questione morale e <strong>di</strong> coerenza,<br />

non ha volutamente partecipare al banchetto dei posti in giunta.<br />

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