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Tempi Bruni a Bergamo
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I CONTENTINI DI BRUNI AI COMPAGNI
COSTANO CARI
Ufficio Pace, ovvero come buttare 50.000 euro
Luglio 2005, la giunta Bruni istituisce l’Ufficio Pace e Cooperazione
Internazionale e lo affida ai consiglieri Vanni
Maggioni (Lista Bruni) e Roberto Bertoli (Verdi). Per questo
inutile organismo, a Palazzo Frizzoni non hanno mai risparmiato
né sui soldi (50.000 euro), né sulle iperbole da statisti (“Definire
fuori tema le iniziative del Comune rivolte alla pace - parola di
Maggioni in risposta alla legittima osservazione sull’inutilità
del suo incarico - mi sembra davvero contraddittorio: la sensibilizzazione
e l’informazione su questo argomento hanno risvolti
molto concreti che si riflettono sulla vita quotidiana e
contribuiscono a instaurare nuove relazioni”, mentre per il sindaco
“questa iniziativa deriva direttamente dal dettato dell’articolo
14 della Costituzione: il Comune ha il diritto, ma anche
il dovere di affrontare l’argomento”). Ovviamente a nessuno è
sfuggito che l’Ufficio Pace è stato istituito per dare il contentino
a qualcuno che magari, come Maggioni, aspirava a una poltrona
da assessore. Noi, maligni fino in fondo, però siamo andati
oltre, certi che avremmo trovato qualche sorpresina (o meglio
consuetudine, a giudicare il modo operantis del centrosinistra)
nell’uso dei fondi a disposizione.
Ed infatti, alla faccia di quanto promesso da Maggioni, “Il nostro
sarà un ufficio aperto a tutti”, tra gli organismi che hanno beneficiato
di contributi e incarichi figurano l’associazione
Nord-Sud (3.743 euro per l’“organizzazione della partecipazione
di giovani del Comune di Bergamo alla Marcia Perugia-Assisi”)
e la cooperativa Il Seme (9.500 euro per un fantomatico “laboratorio”
dal contorto titolo “Millepiani: verso una lettura condivisa
dei punti di crisi socio-culturale del territorio bergamasco per
una riduzione dei conflitti”).
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