Tempi Bruni - LEGA NORD Blog - Sezione di Bergamo

Tempi Bruni a Bergamo
genio Bruni ha un’unica pecca: è tardiva. Poco umana e poco civile
è la polemica strumentale”. Da Paolo Scanzi, capogruppo di
Rifondazione, piena solidarietà al sindaco “per un attacco di bassissimo
profilo e inaccettabile”. A lui si uniscono il segretario
provinciale di Rifondazione Marco Sironi e Gianni Ballini per il
Coordinamento cittadino, bollando come “assolutamente fuori
luogo” la polemica scatenata su “una figura di primo piano dell’antifascismo
bergamasco”.
Quanta ipocrisia in queste dichiarazioni. Coloro che fanno tanto
gli scandalizzati, che si dichiarano “sconcertati” e che elogiano
Eugenio Bruni “come una figura di primo piano dell’antifascismo
bergamasco”, perché in 60 anni dalla caduta di Mussolini
non lo hanno mai proposto per un’onorificenza cittadina? E perché
durante il mandato Vicentini, il padre del sindaco era stato
addirittura silurato ben quattro volte nella nomina a difensore civico
dagli esponenti del centrosinistra di allora, alcuni dei quali
siedono oggi in giunta?
Per chiudere la vicenda, la Lega scrive al sindaco una lettera:
“Se dal lato umano ci dispiace sinceramente per come Lei ha
colto la nostra polemica sulle benemerenze, dal punto di vista
politico non possiamo che ribadire con decisione la necessità
che i criteri di assegnazione delle riconoscenze civiche debbano
essere rivisti”. Dopo aver ricordato che il centrosinistra nel 1996
non si fece tanti scrupoli a “trombare” Eugenio Bruni come difensore
civico, la lettera continua puntando l’indice sulle modalità
con cui si è arrivati a questa benemerenza. “Ci permetta,
signor sindaco - scrivono i consiglieri lumbard - di rimarcare
come la proposta di suo padre, che Lei stesso ha definito “imbarazzante
e inopportuna”, sia stata gestita in modo un po’
troppo superficiale. In queste occasioni, infatti, quando non si
vuole rischiare di “bruciare” una personalità di alto livello, è
prassi (e buon senso!), e al riguardo ci sono precedenti anche
recenti, prendere preventivamente contatti informali con tutte
le forze politiche del consiglio per chiedere un parere.
Se ce lo avessero chiesto prima, anziché apprenderlo dai giornali
(visto che causa improvvisi impegni non eravamo presenti
alla riunione dei capigruppo, peraltro anticipata all’ultimo momento
di un’ora rispetto a quanto comunicato precedente-
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