Tempi Bruni - LEGA NORD Blog - Sezione di Bergamo

minoranza, con percentuali ben al di sotto del 10 per cento.
Nonostante questo “piccolo” particolare a sinistra hanno sempre
continuato, senza pudore, a sfornare benemeriti di parte. Nel
2005, poi, alla lottizzazione ideologica si è anche aggiunta quella
di famiglia, con l’assegnazione della medaglia d’oro al padre del
sindaco, l’avvocato Eugenio Bruni.
Scoppia il caso, con Lega e Valerio Marabini (Lista Veneziani)
che denunciano questo metodo spartitorio. Il sindaco Bruni, dopo
aver sollevato lui stesso l’inopportunità di una onorificenza assegnata
dal figlio al padre, fa l’offeso perché qualcuno ha osato parlare
di “teatrino ideologico con l’aggravante del nepotismo” e di
“espressione di cattivo gusto” e ribatte con un “Sono stupefatto,
molto rammaricato. Capisco tutto in politica, ma qui c’è un limite
che si sta davvero superando”.
“Pensare - aggiunge il sindaco - che ho chiesto alla Giunta di
scartare la segnalazione di mio padre, proprio per evitare che la
sua scelta paresse un voler compiacermi. E nel momento in cui il
nome è tornato all’esecutivo, con il consenso della Conferenza dei
capigruppo, per l’approvazione definitiva, mi sono assentato per
non influenzare la discussione. Oggi ho anche scritto una lettera
di ringraziamento ai cinque capigruppo della minoranza per la
lieta sorpresa e la sensibilità dimostrata”. In soccorso del sindaco
arrivano i vari partiti della sinistra, tutti impegnati, come iene, a dividersi
tutto quanto è lottizzabile, benemerenze comprese. Ecco
così che la maggioranza parla “di infimo livello sia umanamente
sia politicamente”. Il vicesindaco Ebe Sorti Ravasio e l’assessore
all’Urbanistica Valter Grossi si dicono “sconcertati”: “La figura
di Eugenio Bruni per quello che ha rappresentato e il prezzo pagato
per la riconquista della libertà in Italia, non doveva essere
coinvolta in una polemica così meschina”.
Si unisce anche il capogruppo del partito Fiorenza Varinelli:
“Piena stima a Roberto ed Eugenio Bruni. Dichiarazioni così non
meritano che una chiara e netta condanna”. I Ds rispondono con
una provocazione: “Si istituisca un premio per il peggior politico
dell’anno - propone il segretario cittadino Matteo Rossi -, per
quell’esponente di partito che spara la battuta peggiore. Il duo
Belotti-Marabini è riuscito ad arrivare primo”. Per Alessandro
Redondi (segretario provinciale dello Sdi) “la benemerenza a Eu-
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