Tempi Bruni - LEGA NORD Blog - Sezione di Bergamo

soli 6.000 biglietti venduti. Secondo i più, sarebbe proprio questo
il vero motivo del rinvio.
Sollecitati dalla Lega, ma soprattutto dalla prevendita molto
fiacca, Fusi e Rustico traslocano il concerto al Lazzaretto, che
si tiene così il 1° settembre. Tra i commenti del giorno dopo
sui giornali si passa dall’enfasi per la portata dell’evento, alle
polemiche sulla disorganizzazione, in particolare sullo scarso
numero di addetti alla sicurezza. Se da una lato il sindaco (forse
aveva le fette di salame sugli occhi?) parla di un “bilancio solo
positivo, la serata ha cancellato le sterili polemiche della vigilia
e tutto è andato bene. Il concerto si è fatto e chi era presente
può testimoniare la professionalità che è stata dimostrata
dagli organizzatori”, dall’altro sono numerosi coloro che fanno
sentire la loro protesta sui blog e sui quotidiani. Eccone alcune.
“Centinaia di persone compreso me erano sedute in poltronissima,
quando poco tempo dopo c’è stata un’invasione sotto il
palco che ha provocato un’ovvia conseguenza: non si è potuto
vedere più nulla. Chi come me ha pagato 80 euro per assistere
ad un concerto di questa importanza e che non ha avuto possibilità
di godersi, ma che dico godersi, vedere lo spettacolo,
dovrebbe lamentarsi” (Francesco Busetti).
“L’organizzazione interna si è immediatamente rivelata deficitaria,
sotto tutti i punti di vista. Sebbene avessero suddiviso il
luogo del concerto in settori, tanto da far sembrare il Lazzaretto
un gran teatro a cielo aperto, non è stata attivata nessuna
forma di controllo. Dopo circa 30 minuti dall’inizio abbiamo
assistito inermi alla corsa al palco. Ossia persone che avevano
pagato un biglietto da 20 euro e che si sono ammassate sotto
il palco andando ad occupare addirittura i posti lasciati liberi
nelle prime file. Inoltre il luogo del concerto era si bello e suggestivo,
ma tecnicamente parlando (sono un ispettore della Polizia
di Stato) insicuro e pericoloso, con una sola via d’accesso
e una sola via di fuga” (Paolo Brignoli).
“Che dire dell’organizzazione? Non è bello scoprire che hai
acquistato due biglietti in tribuna coperta numerata ed invece
la tribuna coperta non esiste né tanto meno la numerazione dei
posti. E che dire di un’unica uscita per 6.000 persone? Forse
non si può parlare di sicurezza”. (Patrizia Giaveri).
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