Tempi Bruni - LEGA NORD Blog - Sezione di Bergamo

Tempi Bruni a Bergamo
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UN SINDACO AGLI ORDINI
DI RIFONDAZIONE COMUNISTA
Bruni delegittima i parlamentini
per favorire i comitati dei “compagni”
Il Bilancio partecipativo, un fine nobile che prevede il coinvolgimento
dei cittadini nella scelta degli indirizzi dell’Amministrazione
comunale, nasconde però, nella versione di Palazzo
Frizzoni, una colossale fregatura per tutti coloro che non la pensano
come Bertinotti, Vendola e kompagni vari.
Secondo il progetto presentato dal rifondarolo Maurizio Morgano,
a cui Bruni ha regalato, per tenersi buoni i turbolenti alleati comunisti,
la poltrona di consigliere delegato al Bilancio partecipativo,
vengono ufficialmente riconosciute le “assemblee di
quartiere” “aperte a tutti i cittadini del quartiere senza alcun
meccanismo di delega o rappresentanza” e alle quali “il Comune
conferisce poteri decisionali e non più solo consultivi”.
La maggioranza di centrosinistra, con questa “invenzione”, in
pratica va a delegittimare i Consigli di circoscrizione ufficialmente
eletti dai cittadini a vantaggio di organismi che non hanno
un minimo di rappresentanza. E allora, chi monopolizzerebbe
queste assemblee? Certamente i comitati di quartiere, che, nella
maggior parte dei casi, sono “bracci” mimetizzati dei partiti del
centrosinistra. Non a caso durante l’amministrazione Veneziani
sono nati (o sono risorti dopo un lungo letargo) comitati e comitatini
vari, per lo più guidati da noti personaggi ulivisti. Come
non ricordare il Comitato di Redona che per opporsi alla costruzione
di una palestra (non una discarica o un inceneritore!)
a margine del Parco Turani, invase il consiglio comunale a suon
di insulti o i Comitati ambientalisti di Colognola, scatenati contro
la Cittadella dello sport e, invece, supini nell’accettare la
nuova Accademia della Guardia di Finanza e i 70.000 mc. di
condomini nel Parco Ovest.
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