Tempi Bruni - LEGA NORD Blog - Sezione di Bergamo

Tempi Bruni a Bergamo
A fronteggiarsi, divisi da un folto numero di celerini, 300 aderenti
al partito di Roberto Fiore e altrettanti antagonisti ed autonomi
chiamati a raccolta dal Pacì Paciana e dai partiti di estrema
sinistra. Via Bonomelli e via Quarenghi sono in stato d’assedio.
Durante la cerimonia tutto fila liscio, senza alcuna violenza fisica
(solo qualche coro tra le due parti). Quando ormai i militanti
di Forza Nuova sono già lontani da Bergamo, dal corteo antagonista
si stacca un gruppo che risalendo via Quarenghi e via Tiraboschi
cerca di raggiungere via Bonomelli (obiettivo la sede di
Forza Nuova) scendendo da viale Giovanni XXIII e via Paleocapa.
È proprio qui che un centinaio di autonomi, armati di bastoni,
bulloni, biglie di ferro, fionde, sassi, tirapugni, coltelli a
serramanico, manici di piccone, aste in legno, petardi a «cipolla»,
passamontagna, caschi (elenco copiato pari pari dalla cronaca de
L’Eco), vengono bloccati dalla polizia. I fermati sono una sessantina.
Lungo il percorso, minacce ai passanti, famiglie terrorizzate,
lanci di sassi e bottiglie agli agenti, una macchina della
polizia locale distrutta, città bloccata per ore.
Da sinistra attaccano la questura per l’eccessiva durezza del suo intervento.
Due giorni dopo un fatto senza precedenti mette in chiara
luce quanto la maggioranza di Bruni sia succube e impotente di
fronte alla frangia estremista e violenta della sinistra: gli autonomi
dalla spranga facile, spalleggiati dal consigliere comunale Maurizio
Morgano (il responsabile dell’Ufficio Bilancio Partecipativo,
quello che Bruni ha scelto come suo uomo immagine nei rapporti
con i quartieri), tengono una conferenza stampa allucinante in cui
viene sferrato un violento attacco alle forze dell’ordine e nella quale
viene anche chiesta la testa del questore. Palafrizzoni diventa così
una succursale del Pacì Paciana. A memoria d’uomo mai la casa di
tutti i bergamaschi era stata così vergognosamente strumentalizzata.
In pratica, va detto chiaramente, il sindaco Bruni ha dato in
mano all’ultrasinistra le chiavi del municipio.
Certo, dalla maggioranza si sono affrettati a dire “la conferenza
stampa è un’iniziativa personale di Morgano, non dell’Amministrazione
Comunale”. Ma ormai, il danno era fatto. Una posizione,
quella del sindaco, molto tardiva, visto che avrebbe potuto
intervenire prima, impedendo che il municipio si trasformasse,
per un pomeriggio, in un covo di estremisti.
151