Tempi Bruni - LEGA NORD Blog - Sezione di Bergamo

Per i talebani rossi la violenza di sinistra non esiste. Non passano
neanche due settimane che il Consiglio comunale fa un’altra
pesante sbandata a sinistra.. Nella seduta dell’11 dicembre,
Rifondazione presenta una mozione in merito “alla preoccupante
escalation di aggressioni di stampo neofascista nella provincia
di Bergamo”. Un documento che i comunisti molto probabilmente
riescono a far sottoscrivere a tutte le forze di maggioranza
in cambio della loro benevola astensione al Piano di Sviluppo dell’aeroporto
di Orio al Serio, sul quale, infatti, il capogruppo rifondarolo
Scanzi rivela tutta la sua critica. Per Bruni e compagni
una spaccatura evidente su un’infrastruttura importante come lo
scalo aeroportuale, soprattutto dopo lo stop alla tangenziale est,
sarebbe stato un ulteriore danno d’immagine di fronte all’opinione
pubblica, in primis alle categorie produttive.
Ordine tassativo per tutta la maggioranza, quindi, prostrarsi ai
dettami di Rifondazione, anche a costo di perderci la faccia.
Cosa che avviene puntualmente, quando la Lega, con un intervento
pacato e senza alzare i toni, fa presente come la violenza
politica debba essere condannata da qualsiasi parte venga, visto
che i ragazzotti che giocano a fare i nipotini di Che Guevara a
spese di tutti i contribuenti bergamaschi (vedi il milione di euro
spesi per l’acquisto e la sistemazione del Pacì Paciana), con le
loro aggressioni ai gazebo e alle manifestazioni della Lega, alla
sede di An, all’ex sindaco Veneziani, alle forze dell’ordine, solo
per citare alcuni episodi, non possono certo essere presi come
esempio di tolleranza e democrazia.
Diventa scandaloso, quindi, il voto contrario che i cosiddetti moderati
della Margherita e dell’Aratro hanno espresso ad un emendamento
che chiedeva, per cercare di arrivare ad una votazione
unanime, di inserire nella mozione comunista un aspetto inequivocabile,
secondo cui “in passato, anche nella nostra città, si
sono verificati episodi di violenza da parte di esponenti legati ad
ambienti dell’antagonismo e dell’anarchia”.
Di fronte a questa rigidità da parte della maggioranza, ai consiglieri
di opposizione non è rimasto che uscire dall’aula per
non legittimare quello che era solo l’ennesimo regalo a Rifondazione
e al Pacì Paciana. Ancora un’occasione persa da Bruni
per dimostrare di essere un sindaco di tutti.
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