Tempi Bruni - LEGA NORD Blog - Sezione di Bergamo

“Bergamo ha bisogno di Circoscrizioni che partecipino all’amministrazione
della città in modo attivo e responsabile”. E
ancora: “L’orientamento dell’amministrazione è quello di consolidare
le competenze gestionali delle Circoscrizioni”, “La
Circoscrizione nella struttura comunale si pone al livello della
Giunta”. Ma ancor prima, in campagna elettorale, Bruni era
stato perfino più esplicito nelle sue promesse: “Credo - aveva
dichiarato il 5 giugno 2004 a L’Eco - che vadano riviste le deleghe,
cercando di farne organismi di forte partecipazione, capaci
di dialogare ed essere ascoltate dagli assessorati. Ma è
anche un problema culturale: una volta coinvolte, le Circoscrizioni
non vanno vissute con fastidio”. A giudicare da come
sono state trattate dalla sinistra, altro che fastidio: a Bruni è venuta
l’allergia ai parlamentino.
I segnali di ostracismo verso le Circoscrizioni arrivano, però,
ancora prima della finanziaria del Governo Prodi che ne stabilisce
il ridimensionamento. Nel 2007, ad esempio, i Presidenti
dei parlamentini, compresi quelli di sinistra come Sebastiano
Soddu, presidente della V Circoscrizione e Degna Milesi, presidente
della VI, più volte fanno sentire la loro protesta per la
scarsa considerazione con cui sono tenuti dalla Giunta. Bruni
sulle circoscrizioni, infatti, non lesina l’uso delle forbici e taglia
di tutto. Ecco qualche esempio.
Quando mancano ormai poche settimane alla fine del mandato,
sindaco e assessori fanno ancora a tempo a dare un’altra prova
del fastidio con cui hanno sempre considerato le circoscrizioni.
Dopo cinque anni in cui i presidenti dei parlamentini sollecitavano
la stesura del Regolamento, questo
è stato approvato solo negli ultimi scampoli del mandato e per
di più senza coinvolgere i presidenti.
“A questo punto - obietta Francesco Benigni presidente della
VII Circoscrizione - sarebbe stato più opportuno lasciare che
fosse la prossima amministrazione ad occuparsene, limitandosi
al ridimensionamento delle circoscrizioni”. Un atteggiamento,
quello di Bruni, che suggella, in modo coerente, l’insofferenza
e l’arroganza tenute da quest’Amministrazione nei confronti
dell’istituzione circoscrizionale, come più volte evidenziato
anche dalla Consulta dei Presidenti, umiliata nel suo ruolo, smi-
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