Tempi Bruni - LEGA NORD Blog - Sezione di Bergamo

Tempi Bruni a Bergamo
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ALTRO CHE CIRCOSCRIZIONI DA VALORIZZARE.
SOLO TAGLI E FREGATURE!
Bruni promette di consolidare i parlamentini
e invece li soffoca
Circoscrizioni, alla fine a sinistra hanno trovato la quadra.
Come? Con uno spericolato esercizio di equilibrismo politico
da Prima Repubblica, specialità in cui Roberto Bruni, di
scuola craxiana, è un maestro.
Di fronte a due posizioni nettamente contrastanti all’interno
della maggioranza con il Pd e il consigliere della Rosa per l’Italia
Sperandio Bonalumi favorevoli a mantenerne, come consentito
dalla legge, almeno tre e con Lista Bruni, sinistra
radicale e Italia dei Valori determinati a sostituirle con il bilancio
partecipativo, cosa fa Bruni? Semplice, fonde le due proposte.
E per non scontentare neanche i due rappresentanti di
Sinistra Democratica (movimento che in città non supera lo
0,3%), ci aggiunge ben 22 consigli di quartiere. Un capolavoro
di opportunismo che però ha le gambe corte.
Domanda: possono convivere il bilancio partecipativo di rifondarola
concezione, i 22 consigli di quartiere e il legittimo ruolo
conferito ai Consigli di circoscrizione dal voto popolare? Risposta:
no! Non a caso i presidenti dei parlamentini, anche di
sinistra, sono da sempre furiosi con l’ufficio di collocamento
rosso, pardon Ufficio bilancio partecipativo, perché ne scavalca
il ruolo amministrativo e politico.
Si va incontro, in pratica, ad un corto circuito, ma per Bruni e
compagni l’importante è tenere insieme l’Armata Brancaleone
della maggioranza.
Col senno di poi fanno sorridere i punti fermi riguardo approvati
dai talebani rossi di PalaFrizzoni, nel febbraio 2005, nel
capitolo “Circoscrizioni e decentramento” delle linee programmatiche
della giunta Bruni.
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