Tempi Bruni - LEGA NORD Blog - Sezione di Bergamo

Tiraboschi per discutere del film “Submission”, il cortometraggio
sulla condizione della donna nel mondo islamico realizzato
dal regista olandese Theo Van Gogh, assassinato da un
estremista musulmano.
Oppure quando scoppia il caso della maglietta satirica di Calderoli.
A Palazzo Frizzoni, infatti, non ci pensano un attimo ad approfittare
della vicenda e così il presidente del Centro islamico di
Bergamo, Imad El Joulani, ed il suo vice, Mohamed Saleh, vengono
ricevuti come dei capi di Stato in pompa magna dal sindaco
e da ben sei assessori. Peccato che quando, invece, a salire le scale
del Municipio, esattamente un anno prima, era stato un ambasciatore
ufficiale, di un paese europeo importante quale è la Repubblica
Ceca, con il quale la bergamasca ha un intenso scambio
commerciale, ad attenderlo non c’era né il sindaco, né il vice e
nemmeno un assessore, ma solo (senza offesa naturalmente) il
Presidente del Consiglio Comunale, Marco Brembilla.
Ma il sindaco, avendo parlato di “rispetto reciproco”, ai rappresentanti
della moschea di via Cenisio avrà accennato, nel suo piccolo,
anche al rispetto che gli islamici devono alle norme
urbanistiche? E ancora, avrà fatto presente, dopo aver mietuto
multe a valanga per divieto di sosta ai tifosi dell’Atalanta e della
Foppa Pedretti, alle mamme della Montessori, alla Fiera Edile, ai
supporters del pugile Luca Messi, ai motociclisti in Città Alta,
che anche i fedeli della moschea devono rispettare i divieti del
codice della strada, oltre che la quiete dei residenti della zona, altrimenti
i controlli saranno rigidi?
Avrà fatto notare al presidente del Centro Islamico quando afferma,
nell’intervista a L’Eco, che “a Bergamo non ci risulta che
siano mai accaduti episodi di reclutamento”, che forse si era dimenticato
di un tale Britel Abou El Kassim, un marocchino residente
per una decina di anni a Bergamo in via Palazzolo e abituale
frequentatore delle moschee locali, condannato nel suo paese
d’origine in primo e secondo grado per associazione sovversiva,
perché ritenuto un affiliato ad organizzazioni fondamentaliste
islamiche? Ne dubitiamo, anche perché il mullah di PalaFrizzoni
ha perfino scritto al Re del Marocco per chiedere la grazia per El
Kassim. Lo ha fatto a nome proprio? No, lo ha fatto “a nome della
comunità bergamasca”, quindi a nome di tutti i cittadini berga-
124
Tempi Bruni a Bergamo