Tempi Bruni - LEGA NORD Blog - Sezione di Bergamo

Tempi Bruni a Bergamo
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CASE, ASILI, SERVIZI, MOSCHEE:
PRIMA GLI IMMIGRATI, POI I BERGAMASCHI!
Inchiniamoci tutti verso la Mecca
Come volevasi dimostrare: la politica verso l’immigrazione di
Bruni e compagni si è rivelata all’insegna del più becero buonismo.
Agli immigrati, solo per il fatto di esserlo, si chiude un
occhio, se non addirittura si riserva loro un trattamento di favore.
A svantaggio di chi, invece, è bergamasco.
Lo si è visto già pochi giorni dopo l’insediamento dei talebani
rossi a Palazzo Frizzoni, quando l’assessore Trussardi, nella sua
prima intervista da responsabile dell’Edilizia Privata, annuncia
l’intenzione di “bloccare il ricorso presentato dal Comune al
Consiglio di Stato” in merito al capannone artigianale di via Cenisio
3 abusivamente convertito (!) a moschea. Il rifondarolo, dichiarando
che “l’associazione islamica aveva fatto ricorso per
bloccare l’ordinanza di demolizione della struttura e il Tar le
aveva dato ragione” ha omesso il fatto che precedentemente lo
stesso Tar aveva respinto l’opposizione avanzata ancora dal Centro
culturale islamico riguardo all’ordinanza del Comune di Bergamo
di ripristino dei locali.
Per una pura questione ideologico-politica Trussardi quindi arriva
a sconfessare organi tecnici come la Polizia locale e i funzionari
del suo stesso assessorato che avevano rilevato e
verbalizzato gli abusi edilizi al capannone di via Cenisio. Guarda
caso, negli stessi giorni, l’assessore all’Edilizia Privata, come abbiamo
visto nelle pagine precedenti, bocciava la realizzazione dell’edificio
a lato della chiesa di San Tomaso di proprietà della
Curia, perché, in sostanza, non gli piaceva esteticamente.
Se da un lato a sinistra offrono tutto il loro campionario di anticattolicesimo,
dall’altro continuano a prostrarsi alla Mecca.
Come quando l’assessore Fusi rifiuta il patrocino del Comune
all’incontro organizzato dalla Commissione della Biblioteca
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