Tempi Bruni - LEGA NORD Blog - Sezione di Bergamo

Tempi Bruni a Bergamo
che mi pare certo è che esiste un numero non trascurabile di cittadini
cui mancano gli strumenti per avere voce”.
All’interno della frastagliata maggioranza di Bruni scoppia il finimondo.
La gracile e sottile Ebe Sorti Ravasio, tira fuori gli artigli
(beh forse le unghiette smaltate) e lancia la sua crociata
contro il suo scomodo e bolscevico collega di giunta al grido di
“o me o lui”. Il vicesindaco non usa mezzi termini: “Mi aspetto
un chiarimento che mi dia delle garanzie - spiega Sorti Ravasio -
. Non si tratta di una questione politica, anche se il partito ha
condiviso. Mi sono sentita offesa a livello personale, sia come
cristiana sia come cittadina. Trovo inaccettabili le considerazioni
di Trussardi, che è assessore e perciò dovrebbe essere al servizio
dell’intera città. La paternale non basta. Ora Bruni deve prendere
una posizione. Facciamo parte di una coalizione ed è necessario
che si tenga conto anche del sentire degli altri. Mi
ritengo una laica cristiana, cattolica e osservante. Non mi sento
una bigotta. Io difendo il mio credo e la mia fede e sono in giunta
anche per portare avanti le mie convinzioni. Ora, dal momento
che io faccio parte della categoria che Trussardi disprezza, che
rapporti possiamo avere?”.
Dopo soli sei mesi dalle dimissioni di Giovanni Sanga da vicesindaco
a seguito della questione Bas-Asm, un altro vicesindaco,
anch’egli della Margherita, traballa. A tappare la falla, in puro
stile democristiano cercando di non scontentare nessuno, ci pensa
l’”idraulico” Bruni. Armato di una buone dose di silicone, utile
sia per riparare perdite che per incollare bene alla sedia la sua
giunta, il sindaco da un lato prende le distanze da Trussardi (“Non
condivido contenuti e toni”), ma dall’altro lo asseconda (“Il dibattito
sul rapporto tra laici e cattolici, ospitato in questi giorni
sulle colonne de L’Eco di Bergamo, cui l’Amministrazione comunale
è rimasta e deve rimanere estranea, riporta mere opinioni
personali, di cui, ovviamente, chi le manifesta si assume la responsabilità”)
giustificandolo con la libertà di espressione. Per
quanto riguarda il suo vice, Bruni garantisce “l’attuazione delle
linee programmatiche, ovviamente anche nelle parti dedicate ai
temi della sussidiarietà e dei rapporti che devono intercorrere
con una realtà così importante e significativa nella nostra città,
quale è la Chiesa cattolica, nelle sue diverse articolazioni”.
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