Il Tribunale ordinario di Milano - Giurisprudenza delle imprese

N. 80346-1 / 2012 R.g.
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Il Tribunale ordinario di Milano
Sezione specializzata in materia di impresa
in persona del giudice designato Guido VANNICELLI,
ha pronunziato la seguente
ORDINANZA
nel procedimento cautelare ex art. 2479 ter e 2378 cod. civ. promosso con ricorso
depositato in data 22/11/2012 - 2/1/2013 da
ANTONIETTA MISTRETTA (c.f. MSTNNT46P61D969V) e Veronica FRESCURA (c.f.
MSTNNT46P61D969V), elettivamente domiciliate in Rho, via cardinal Ferrari 109, presso
i procuratori e difensori avv. Guido LIVA e Stefano CISLAGHI
contro
attrici e ricorrenti
SOMIVA S.R.L. (c.f. 06375340962), elettivamente domiciliato in Milano, via Poerio 11,
presso il procuratore e difensore avv. Nicola MANTIA
Franca CAFFAGNI (C.F. CFFFNC51T58F205V), elettivamente domiciliata in Milano,
largo Augusto 7, presso il procuratore e difensore avv. Alessandro MANFREDINI
convenute, resistenti
AFFITTI & GESTIONI s.r.l. (c.f. 02823160128), in persona dell'amministratore unico
Giglio CATELOTTI, sedente in Milano, via Molino delle Armi 11
convenuta
letti il ricorso e le memorie difensive depositate dalle due convenute costituitesi nella
fase cautelare,
preso atto che il formale amministratore della AFFITTI & GESTIONI s.r.l. 1 Giglio
CATELOTTI è comparso all'udienza riconoscendo di aver ricevuto la notificazione del
ricorso ed accettando il contraddittorio a nome e per conto della società da lui
rappresentata;
esaminati i documenti prodotti, e fra di essi l'annotazione di polizia giudiziaria redatta il
23/10/2012 dal personale della Polstato di Sondrio inviata il 2/3/2013 dalla Questura di
1 In avanti, per brevità, A&G.
Firmato Da: VANNICELLI GUIDO Emesso Da: POSTECOM CA2 Serial#: b6d5f - Firmato Da: NARDONE MARTINO Emesso Da: POSTECOM CA2 Serial#: c2c82

quel capoluogo -interpellata dallo scrivente ex art. 213 c.p.c. all'udienza del 29/1/2013- e
pervenuta materialmente allo scrivente in data odierna;
sentiti i procuratori delle parti all’udienza del 29/1/2013, ed a scioglimento della riserva
automaticamente assunta in data odierna alla ricezione dell'informativa di cui sopra,
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OSSERVA
A. In estrema sintesi le attrici, socie della A&G nella complessiva misura del 50%, hanno
impugnato la deliberazione apparentemente assunta dall'assemblea sociale il 18/8/2012:
- perché vi sarebbe stata convocata quale socia la SOMIVA s.r.l., la quale non avrebbe
in realtà mai acquisito tale qualità (permanendo pertanto quale titolare del residuo 50%
del capitale sociale la signora Franca CAFFAGNI, pure convenuta) perché il suo acquisto
della partecipazione di quest'ultima in data 20/12/2011 sarebbe avvenuto in violazione
della clausola di intrasferibilità delle quote "per atto tra vivi senza il consenso degli altri
soci" portata dall'art. 8 dello statuto sociale 2 , e comunque per la difformità della
denuntiatio ricevuta dalle ricorrenti il 23/12/2011 rispetto al reale contenuto dell'atto di
cessione; 3
- perché in ogni caso le attrici, dopo esser state convocate direttamente dalla sedicente
socia SOMIVA S.R.L. ad un'assemblea che, pur risiedendo le socie in Genova ed avendo
la società sede in Milano, avrebbe dovuto svolgersi il 18/8/2012 in Sondrio presso
l'abitazione di tal Sergio MOIRAGHI (sprovvisto di legame alcuno con la A&G) e dopo
essersi con grande fatica recate presso la sede di convocazione (via Valeriana 20) nella
persona di Veronica FRESCURA, della sorella Valentina (delegata dalla signora
MISTRETTA) e del signor Eugenio VIGANO', avevano quivi inutilmente suonato il
campanello dell'abitazione dei MOIRAGHI, giungendo sino a chiedere l'intervento di una
Volante della Polstato che aveva a sua volta constatato l'assenza in loco di chicchessia;
- sicché il verbale recapitato loro, con grande sorpresa, nel successivo mese di
settembre, doveva ritenersi falso, attestando lo svolgimento nella via Valeriana 20 di
Sondrio, fra le 21 e le 22,40 del 18/8/2012, di un'assemblea mai tenutasi, che aveva ciò
nonostante deliberato (con il voto della SOMIVA s.r.l, mai realmente divenuta socia) di
revocare l'amministratore in carica Maurizio FRIZZIERO e (ri)nominare in sua
sostituzione il geom. Giglio CATELOTTI 4 .
Le attrici hanno quindi formulato istanza di immediata sospensione dell'esecuzione della
delibera impugnata ai sensi del combinato disposto degli artt. 2479 ter ultimo comma e
2
Prodotto dalle attrici al loro documento 1.
3
Cfr. doc. 6 att.
4
Cfr. doc. 5 ibidem.
Firmato Da: VANNICELLI GUIDO Emesso Da: POSTECOM CA2 Serial#: b6d5f - Firmato Da: NARDONE MARTINO Emesso Da: POSTECOM CA2 Serial#: c2c82

2378 co. 3° cod. civ., atteso che tale falso (già penalmente denunciato dalla
FRESCURA 5 ) costituiva il seguito di numerose altre irregolarità già invano denunciate in
passato proprio al neo-amministratore CATELOTTI, rimasto inerte e per tale ragione
revocato dall'assemblea del 20/4/2012 convocata dalle stesse attrici 6 .
B. Mentre la società non si è formalmente costituita nel subprocedimento (pur essendo
comparso in udienza l'amministratore unico CATELOTTI, il quale ha altresì riferito che
l'assemblea, lui presente, si sarebbe realmente svolta a Sondrio presso il geom. Sergio
MOIRAGHI secondo quanto verbalizzato e che nessuno aveva suonato al campanello nel
lungo lasso di tempo in cui lui, l'amministratore della SOMIVA signor MAIO e tale Cesare
CASTELLI si erano ivi trattenuti), si sono costituiti la CAFFAGNI e la SOMIVA s.r.l.:
- la prima, deducendo la propria indifferenza (e carenza di legittimazione passiva) rispetto
alla controversia sino a quando non fosse stata rimossa la cessione, regolarmente
iscritta nel registro delle imprese, con la quale aveva ceduto sin dal dicembre 2011 la
propria partecipazione alla SOMIVA S.R.L.;
- e quest'ultima, protestando che l'assemblea si era "regolarmente svolta in Sondrio, Via
Valeriana n. 20/C presso e nello studio del geom. Sergio Moiraghi", che le ricorrenti non
avevano dedotto alcun concreto danno riveniente a loro o alla A&G dal mantenimento
della delibera, e che erano state piuttosto le attrici a convocare invalidamente la
precedente assemblea del 20/4/2012, posto che avevano chiamato a parteciparvi Franca
CAFFAGNI (non più socia) anziché la socia ed avente diritto SOMIVA.
C. La decisione dell'istanza cautelare in esame richiede -ai sensi del combinato disposto
degli artt. 2479 ter ultimo comma e 2378 co. 4° cod. civ.- il bilanciamento fra l'interesse
delle ricorrenti sospendere gli effetti della (ri)nomina alla carica gestoria del geom.
CATELOTTI, il cui operato inerte e connivente con l'altra socia SOMIVA s.r.l. esse hanno
denunciato in questa sede, e l'interesse della A&G ad avere un organo amministrativo in
carica ed a veder cessare, sino almeno alla sentenza di merito, il 'balletto' di revoche e
nomine posto in essere nelle assemblee susseguitesi nel 2012.
E' infatti vero che, alla luce della conferma che l'annotazione di servizio della Volante
intervenuta su richiesta delle sorelle FRESCURA ha dato alla narrazione offerta dalle
ricorrenti del loro tentativo di partecipare all'assemblea del 18/8/2012 (significativamente
convocata dalla SOMIVA s.r.l. a ridosso del Ferragosto e in località incomprensibilmente
lontana dalla sede sociale nonché di non facile raggiungimento), può ritenersi allo stato
credibile:
5 Cfr. doc. 8 ibidem.
6 V. la missiva indirizzata il 20/2/2012 al CATELOTTI dai legali delle attrici, sub doc. 2 att.
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C.1 che l'assemblea, pur verbalizzata come svoltasi nella via Valeriana 20 di quella
località fra le 21 e le 22,40, non vi si sia in realtà mai tenuta;
C.2 e che il verbale sia stato quindi compilato ex post confidando che le ricorrenti
avrebbero rinunciato a priori a partecipare ad un 'assemblea per loro così scomoda.
E' tuttavia altrettanto vero che anche nell'assemblea del 20/4/2012, convocata questa
volta dalle socie qui attrici ignorando totalmente la SOMIVA s.r.l. e nella quale con la loro
esclusiva partecipazione e votazione fu revocato dalla carica amministrativa il
CATELOTTI e nominato tale Maurizio FRIZZIERO, è stata assunta una deliberazione che
appare, come anticipato in questa sede cautelare dall'altra socia convenuta, viziata di
nullità per assenza assoluta di informazione, e quindi -come va rilevato ex officio a fronte
dell'allegazione della convenuta- ancora da essa impugnabile, anche in questa sede, in
pendenza del termine triennale a tal fine prescritto dall'art. 2479 ter co. 3° cod. civ.
Ciò perché, a differenza di quanto sostenuto in via logicamente e giuridicamente
pregiudiziale da Veronica FRESCURA e Antonietta MISTRETTA (e nei limiti di quanto
può anticiparsi, pur senza vincolo per la decisione finale nel merito, in questa sede
anticipatoria), da un lato:
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la clausola di cui all'art. 8 dello statuto della A&G va interpretata nel suo
complesso, dovendosi ritenere che essa -lungi dal predicare l'intrasferibilità delle
quote salvo esplicito consenso dei soci diversi da quello intenzionato a dismettere
la propria- preveda più pianamente il diritto degli altri soci ad essere preferiti al
cessionario a parità di condizioni,
onde la sua pretesa violazione, peraltro di assai ardua configurabilità a fronte di
una denuntiatio che rechi (come nel documento citato alla nota 3) addirittura
l'intero testo del negozio di cessione, comporta non la nullità della cessione ma al
più il diritto degli altri soci a sentirla dichiarare inefficace anche nei confronti della
società,
sempre che (come nella specie non è stato neppur per implicito dedotto dalle
ricorrenti) sussista un concreto ed effettivo interesse in tal senso dell'
"impugnante" il quale -com'è stato esattamente ritenuto di recente- non può
limitarsi a dimostrare in giudizio l'esistenza del pactum praelationis ma deve
anche allegare e provare che dalla sua violazione sia derivata una lesione del suo
interesse a rendersi attualmente acquirente delle partecipazioni trasferite a terzi 7 ;
7 Così Cass. n. 12797 del 23/7/2012.
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e dall'altro, conseguentemente e sino a rimozione degli effetti erga socios et societatem
dell'intervenuta cessione (i cui presupposti appaiono peraltro ad oggi totalmente assenti),
va considerata ad ogni effetto titolare dei diritti anche amministrativi ricollegati alla
partecipazione ceduta la cessionaria SOMIVA s.r.l., la quale:
non è stata invece, ed illecitamente, convocata all'assemblea del 20/4/2012,
ed ha di converso ben esercitato i propri diritti di convocazione e partecipazione
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all'assemblea del 18/8/2012, con la quale sarebbe stata ripristinata la situazione
preesistente al 20/4/2012.
D. Appare pertanto prudente concludere, a fronte di una duplice illiceità cui entrambe le
parti principali in causa (estranea la socia cedente CAFFAGNI ad ogni interesse a
contraddire in sede cautelare) hanno dato pari e reciproca causa, che sia preferibile allo
stato mantenere lo status quo ante: inteso però, come sinteticamente dimostrato, non
quale situazione preesistente al 18/8/2012, ma quale stato delle cariche sociali
antecedente la prima, illecita delibera del 20/4/2012.
Il che comporta la reiezione della 'sospensiva' proposta dalle attrici.
E. Spese alla sentenza di merito.
P. T. M.
visti gli artt. 2479 ter ultimo comma e 2378 co. 3° e 4° cod. civ.,
1) rigetta l'istanza di sospensione meglio indicata in epigrafe;
2) spese alla sentenza di merito;
3) manda la Cancelleria per la comunicazione alle parti della presente ordinanza.
Milano, 15/03/2013
Il giudice designato
(Guido Vannicelli)
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