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8<br />
connotato di fondo che l’azione<br />
del governo evidenzierà. Non<br />
sarà sufficiente infatti, per uscire<br />
solidamente dal<strong>la</strong> crisi, che<br />
il governo inoculi nell’azienda-<br />
Paese un’ampia dose di rigore<br />
etico <strong>come</strong> gestione dei conti<br />
economici e <strong>come</strong> comportamenti<br />
di legalità, ma occorrerà<br />
anche un’equità che si spinga a<br />
render tangibile il valore di socialità<br />
dell’economia attraverso<br />
una politica attiva del <strong>la</strong>voro e di<br />
redistribuzione del<strong>la</strong> ricchezza;<br />
in questo senso un’insidia<br />
sottile potrebbe essere<br />
quel<strong>la</strong> di spingere<br />
<strong>la</strong> linea liberista e mercatista<br />
oltre <strong>la</strong> soglia che<br />
coinvolge i beni collettivi<br />
essenziali (sanità, acqua,<br />
scuo<strong>la</strong>, alcuni profili<br />
dell’energia, previdenza di<br />
base, e pochi altri) contando su<br />
una cultura di “mercato solidale”<br />
che non abbiamo il diritto di<br />
dare per scontato che esista nel<br />
nostro Paese, perché gli anni recenti<br />
di follia privatizzatrice indiscriminata<br />
ci hanno purtroppo<br />
dimostrato il contrario. Del<br />
tutto favorevoli all’esperimento<br />
del governo Monti – ha detto De<br />
Masi – saremo nello stesso tempo<br />
attivamente stimo<strong>la</strong>tori di<br />
questa dimensione sociale.<br />
Ma certamente, nel<strong>la</strong> concreta<br />
vita quotidiana del Paese, è lo<br />
stesso sindacato, in piena assunzione<br />
autonoma di responsabilità,<br />
che deve agire per gli<br />
obiettivi che chiede al governo;<br />
il sindacato anzi deve ormai necessariamente<br />
accentuare <strong>la</strong> sua<br />
azione, non tanto nel<strong>la</strong> quantità,<br />
dove già essa è capil<strong>la</strong>re e consistente,<br />
quanto nel<strong>la</strong> strategia e<br />
nell’efficacia.<br />
Occorre riverificare rapidamente<br />
<strong>la</strong> chiarezza delle nostre idee<br />
e poi l’adeguatezza del<strong>la</strong> nostra<br />
c<strong>la</strong>sse dirigente al<strong>la</strong> situazione,<br />
<strong>come</strong> sindacato, <strong>come</strong> Cisl, anche<br />
<strong>come</strong> F<strong>la</strong>ei fino all’ultimo<br />
luogo di <strong>la</strong>voro; perché forse,<br />
oggi, il decadimento qualitativo<br />
del<strong>la</strong> c<strong>la</strong>sse dirigente del Paese<br />
ha intaccato, oltre <strong>la</strong> politica,<br />
l’imprenditoria e <strong>la</strong> cultura, anche<br />
le file sindacali.<br />
È infatti solo con una simile solidità<br />
che si possono affrontare<br />
con forza almeno cinque questioni<br />
che <strong>la</strong> F<strong>la</strong>ei vede assolutamente<br />
centrali ed urgenti: l’unificazione<br />
del<strong>la</strong> rappresentanza<br />
Cisl in ogni azienda; l’unificazione<br />
dei <strong>la</strong>voratori Cisl operan-<br />
il <strong>la</strong>voratore elettrico<br />
I <strong>la</strong>vori del Consiglio Generale si sono concentrati su tre grandi temi:<br />
• <strong>la</strong> scomparso di Vincenzo Saba, uno dei padri culturali del<strong>la</strong> Cisl, e l’insegnamento sindacale che egli <strong>la</strong>scia in<br />
eredità a tutta <strong>la</strong> Cisl ma in partico<strong>la</strong>re a noi del<strong>la</strong> F<strong>la</strong>ei;<br />
• <strong>la</strong> crisi italiana e l’assetto politico nazionale, dal<strong>la</strong> frantumazione del governo Berlusconi fino al<strong>la</strong> speranza,<br />
ancora in attesa di verifica, circa <strong>la</strong> capacità del governo Monti di invertire <strong>la</strong> rotta del Paese;<br />
• l’urgenza, per <strong>la</strong> F<strong>la</strong>ei e per <strong>la</strong> Cisl, di passare a un’azione sindacale più forte, non soltanto per <strong>la</strong> difesa dei <strong>la</strong>voratori<br />
ma anche per una “difesa di attacco” su tutto il fronte delle politiche di <strong>la</strong>voro.<br />
“Il Sindacato deve accentuare<br />
<strong>la</strong> sua azione sia nel<strong>la</strong> strategia<br />
che nell’efficacia”<br />
ti sull’energia e l’ambiente; l’esazione<br />
coerente degli effetti del<strong>la</strong><br />
bi<strong>la</strong>teralità nel<strong>la</strong> contrattazione;<br />
l’estensione dell’azionariato e<br />
dello “stato sociale d’impresa”;<br />
una politica di mercato socialmente<br />
corretta per tutti i grandi<br />
beni pubblici essenziali.<br />
Questo Consiglio generale al<strong>la</strong>rgato,<br />
che si è proposto con <strong>la</strong> valenza<br />
di un’autentica assemblea<br />
organizzativa e può aver<strong>la</strong> in<br />
quanto effettivamente è riunita<br />
in esso tutta <strong>la</strong> dirigenza centrale<br />
e territoriale del<strong>la</strong> federazione,<br />
orienta in tal senso l’azione del<strong>la</strong><br />
F<strong>la</strong>ei anche per tempi operativi<br />
immediati, a partire da un consolidamento<br />
dell’azione formativa<br />
in corso a tutti i livelli e dallo<br />
sviluppo del<strong>la</strong> già iniziata revisione<br />
del<strong>la</strong> struttura organizzativa<br />
a cominciare dal “regionale<br />
unico” e da un’ancor più razionale<br />
distribuzione delle risorse.<br />
Ma tutto sarebbe insufficiente se<br />
non vi corrispondesse l’iniziativa<br />
straordinaria di una ricerca quotidiana<br />
di nuovo proselitismo;<br />
abbiamo anche bisogno di nu-