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Ricchezza, povertà ma è l'amore che comanda - Pagine Ribelli

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<strong>Ric<strong>che</strong>zza</strong>, <strong>povertà</strong>, <strong>ma</strong> <strong>è</strong> l’amore <strong>che</strong> co<strong>ma</strong>nda<br />

“ Capisco. Ti hanno invitata a pagare le tasse,altrimenti non puoi dare gli esami. Ma<br />

<strong>è</strong> solo per il momento <strong>che</strong> non li puoi dare e poi potrai siste<strong>ma</strong>re la cosa. Hai del<br />

tempo davanti. Giusto?”.<br />

“E’ forse giusto per te . Non mi sembri un poveraccio come me e quindi qualcuno<br />

pri<strong>ma</strong> o poi te le pagherà. E poi sono sicura <strong>che</strong> tu sei in regola e questi problemi<br />

non li puoi capire”.<br />

Matteo ri<strong>ma</strong>se perplesso : comprese <strong>che</strong> per dare dei consigli era necessario<br />

conoscere la situazione di Livia. Allora:<br />

“Prendi un poco di fiato,hai corso tanto. Fai una pausa . Andiamo a sederci in quel<br />

bar : ti offro un caff<strong>è</strong> e studieremo assieme quello <strong>che</strong> si può fare”.<br />

Livia lo guardò ancora e questa volta ebbe lei il coraggio di rispondergli:<br />

“Ti ringrazio. Andiamo. Una decina di minuti e poi dovrò riprendere la mia strada.<br />

D’accordo?”.<br />

Matteo annuì col capo e prese al braccio Livia portandola in un vicino caff<strong>è</strong>,dove i<br />

due si dissero molte cose:<br />

“E’ così grave il tuo proble<strong>ma</strong>, da metterti in questo stato? Forse c’<strong>è</strong> dell’altro<br />

Livia. Sbaglio?”.<br />

Lei non rispose subito. Non si sentiva di parlargli della situazione dram<strong>ma</strong>tica in cui<br />

si trovava per la disoccupazione del padre. Di solito--–pensava --- molti sono quelli<br />

<strong>che</strong> si allontanano subito da chi <strong>è</strong> in miseria . Si aspettano <strong>che</strong> gli si chieda un aiuto<br />

e tanti si tengono la borsa chiusa: al <strong>ma</strong>ssimo fanno la carità a chi stende il<br />

cappello seduto in istrada o vicino alla Chiesa.<br />

Matteo sarà an<strong>che</strong> lui uno di quelli e poi <strong>è</strong> uno studente . Non <strong>è</strong> certo in grado di<br />

dare l’aiuto di cui ho bisogno io. E poi <strong>ma</strong>i chiederei prestiti di danaro, me lo ha<br />

insegnato mio padre.<br />

Matteo non staccava dal volto di Livia lo sguardo di chi voleva esprimere tenerezza<br />

e <strong>che</strong> sembrava volesse dire “ Non temere,parla,spiegami pure perché l’invito di<br />

pagare le tasse ti abbia così sconvolto. Mi pare di capire <strong>che</strong> temi di non pagarle<br />

neppure in futuro. An<strong>che</strong> se fosse così, confidati con me. Ci ragioneremo sopra<br />

assieme”.<br />

E Livia ad un certo momento si decise a dir qualcosa perché le era venuta un’idea<br />

<strong>che</strong> non le sembrava cattiva e parlò :<br />

“Il mio proble<strong>ma</strong> <strong>è</strong> <strong>che</strong> devo cercare di guadagnarmi le tasse ,trovare qual<strong>che</strong><br />

lavoro, <strong>che</strong> mi occupi qual<strong>che</strong> ora del giorno. Non mi sento più di farmi aiutare dal<br />

padre.<br />

Sono aggiornata con lo studio : vorrà dire <strong>che</strong> recupererò quelle ore dedicate al<br />

lavoro, studiando an<strong>che</strong> la sera tardi e la Domenica. Questo <strong>è</strong> il mio proble<strong>ma</strong>”.<br />

Matteo comprese subito qual’era il dram<strong>ma</strong> <strong>che</strong> angustiava Livia : la compagna non<br />

aveva risorse e chissà fin quando e non era quindi in grado di terminare gli studi.<br />

Proprio ora <strong>che</strong> le <strong>ma</strong>ncava poco per laurearsi. Temeva di peggio e si sentì liberato<br />

da un peso. Si sentiva persino in grado di poterla aiutare.<br />

Ne aveva tante di conoscenze e darle un appoggio, non gli sarebbe costato nulla. Ne<br />

avrebbe parlato in casa. Era sicuro <strong>che</strong> il proble<strong>ma</strong> sarebbe stato risolto in poco<br />

tempo.<br />

“ Un lavoro? --- rispose -- <strong>è</strong> proprio necessario? Ma <strong>che</strong> tipo di lavoro,poi?”.<br />

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