Ricchezza, povertà ma è l'amore che comanda - Pagine Ribelli
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<strong>Ric<strong>che</strong>zza</strong>, <strong>povertà</strong>, <strong>ma</strong> <strong>è</strong> l’amore <strong>che</strong> co<strong>ma</strong>nda<br />
Un incontro <strong>che</strong> cambia i pensieri<br />
Quella <strong>ma</strong>ttina Livia si accorse della presenza di Matteo <strong>che</strong> gli camminava a<br />
fianco, solo quando si sentì mettere una <strong>ma</strong>no sulla spalla.<br />
“Tu corri sempre e questa <strong>ma</strong>ttina <strong>è</strong> quasi impossibile starti dietro . Qualcosa di così<br />
urgente?”.<br />
Livia si voltò di scatto e riconobbe il compagno di cui ricordava a <strong>ma</strong>le a pena il<br />
nome.<br />
“ E’ un po’ strano,questa <strong>ma</strong>ttina. Cosa gli sarà capitato, <strong>che</strong> ha trovato il coraggio<br />
di rivolgermi la parola?. –pensò”.<br />
Il pensiero di quella lettera dell’amministrazione, <strong>che</strong> l’aveva sconvolta, non le<br />
aveva dato tregua e la costringeva ad andare a rifugiarsi in casa sua, dove avrebbe<br />
potuto riflettere, riflettere per trovare una soluzione al grave proble<strong>ma</strong> <strong>che</strong> si era<br />
trovato davanti improvvisamente.<br />
Non rallentò quindi il passo,limitandosi a dire:<br />
“ Se corro più del solito ci sarà bene un motivo. E questa volta <strong>è</strong> grave, caro….. non<br />
mi ricordo più il tuo nome,scusami.<br />
Arrivederci!”.<br />
Ma questa volta Matteo non si arrese.<br />
Era già qual<strong>che</strong> mese <strong>che</strong> quando si trovava davanti Livia, provava una certa<br />
emozione.<br />
Di ragazze <strong>che</strong> frequentavano il suo corso ve n’erano una quantità ed attraenti, non<br />
po<strong>che</strong>.<br />
Ma Matteo, con quel carattere portato alla sobrietà e pure ad un certo distacco dal<br />
prevalente modo di pensare dei giovani della sua età, della sua epoca, covava nel<br />
suo spirito una voglia di ro<strong>ma</strong>nticismo ed an<strong>che</strong> di inseguire certe idee, <strong>che</strong> gli<br />
erano ancora confuse, <strong>ma</strong> più elevate di quelle ordinarie, <strong>che</strong> appagavano gli altri.<br />
Idee? Più <strong>che</strong> idee intuizioni,sensazioni.<br />
Intuizione <strong>che</strong> qual<strong>che</strong> cosa gli <strong>ma</strong>ncasse nel suo spirito.<br />
Calmo,quasi imperturbabile ed an<strong>che</strong> un poco abulico di nor<strong>ma</strong>.<br />
Non raramente,però,sentiva nel suo intimo una certa inquietudine.<br />
Il bisogno di cercar qualcosa <strong>che</strong> esisteva in sé, di un sentimento indefinito più <strong>che</strong><br />
misterioso,indecifrabile e <strong>che</strong> solo l’accadere di qual<strong>che</strong> evento straordinario,al<br />
momento non prevedibile, glielo avrebbe fatto conoscere.<br />
La sua sensazione era <strong>che</strong> quell’idea, ancora recondita, gli avrebbe condizionato<br />
l’esistenza, schiudendogli orizzonti sconosciuti e facendogli intravedere un mondo<br />
a lui sconosciuto, <strong>ma</strong> <strong>che</strong> poi l’avrebbe attratto.<br />
E quel giorno il vedere Livia <strong>che</strong> abbandonava l’aula improvvisamente, in tutta<br />
fretta, pri<strong>ma</strong> <strong>che</strong> la lezione terminasse, gli aveva provocato una certa inquietudine e<br />
spinto ad alzarsi pure lui per seguirla.<br />
Il vederla poi uscire dall’Università quasi correndo e continuando a correre an<strong>che</strong> in<br />
istrada, gli aveva fatto nascere il coraggio di seguirla, chiederle quello <strong>che</strong> le stava<br />
succedendo.<br />
Insistette quindi, questa volta, nel suo tentativo.<br />
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