Ricchezza, povertà ma è l'amore che comanda - Pagine Ribelli
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<strong>Ric<strong>che</strong>zza</strong>, <strong>povertà</strong>, <strong>ma</strong> <strong>è</strong> l’amore <strong>che</strong> co<strong>ma</strong>nda<br />
Avrebbe voluto partecipare con impegno all’intensificarsi dell’amicizia con i<br />
Puricelli e contribuire con il suo interessamento a rendere sempre più intenso il<br />
rapporto tra il suo Matteo e Maria Antonietta,<strong>ma</strong> le <strong>ma</strong>ncavano le forze.<br />
Matteo,in camera sua, cercò di staccarsi dai suoi pensieri dedicandosi allo studio,<br />
<strong>ma</strong> poi non fece altro <strong>che</strong> prepararsi alla discussione col padre,<strong>che</strong> prevedeva<br />
dram<strong>ma</strong>tica.<br />
Erano quasi le venti, quando si sentirono due colpi di clacson.<br />
L’auto col padre stava varcando il cancello della villa e l’autista aveva avuto<br />
segnalare l’arrivo : pioveva forte ed era necessario <strong>che</strong> qualcuno venisse fuori con<br />
l’ombrello, per accompagnare in casa il padrone.<br />
Matteo,<strong>che</strong> era alla finestra,ansioso del ritorno del padre, uscì subito di casa con il<br />
domestico munito di ombrello e corse incontro all’auto per far scendere il genitore e<br />
riportarlo in casa protetto dalla pioggia.<br />
Il signor Leo era del solito umore : indecifrabile.<br />
Nessuno avrebbe potuto capire se gli affari erano andati bene o <strong>ma</strong>le.<br />
Il finanziere non scopriva <strong>ma</strong>i le proprie carte,le proprie intenzioni,an<strong>che</strong> in<br />
famiglia.<br />
Si sarebbe saputo quello <strong>che</strong> pensava,quello <strong>che</strong> aveva deciso, a pranzo od a<br />
cena,tra una portata e l’altra e solo un poco alla volta ,quasi a spizzichi.<br />
E quello <strong>che</strong> era nelle sue intenzioni lo si comprendeva solo dalle prime parole <strong>che</strong><br />
diceva, dal tono più o meno fermo o sottolineato da particolare accento.<br />
Quella sera,a cena, si trovarono solo Matteo ed il padre : la signora Lea era più<br />
indisposta del solito e quel pasto <strong>che</strong> avrebbe gradito in compagnia, le era stato<br />
servito in camera dalla cameriera.<br />
Il padre non disse verbo per tutto il tempo in cui sorbì la solita cre<strong>ma</strong> di verdure con<br />
la <strong>ma</strong>ssi<strong>ma</strong> cal<strong>ma</strong>,quasi centellinandola.<br />
Aveva già compreso dalla pri<strong>ma</strong> occhiata <strong>che</strong> aveva dato al figlio, nello scendere<br />
dall’auto, <strong>che</strong> la questione del licenziamento della compagna proletaria sarebbe<br />
stato messo all’ordine del giorno. Il suo mutismo era quindi giustificato dalla<br />
necessità di mettere a punto le più efficaci risposte da dare a Matteo.<br />
Attese <strong>che</strong> il cameriere,servito il secondo piatto,fosse ritornato nelle cucine.<br />
I suoi ponderati, calibrati, pensieri,vennero messi a conoscenza, con una flem<strong>ma</strong><br />
quasi solenne, del commensale, an<strong>che</strong> se questi era il figlio,un essere nei confronti<br />
del quale la spontaneità, la sincerità e la fran<strong>che</strong>zza avrebbero dovuto essere di<br />
nor<strong>ma</strong>.<br />
“Matteo! Non mi sembri molto lieto questa sera! Sei preoccupato per la <strong>ma</strong>m<strong>ma</strong>?<br />
Sarebbe giusto,siamo tutti preoccupati per la sua salute <strong>che</strong> ha un andamento<br />
preoccupante. --- una pausa per sottolineare l’importanza della conclusione del suo<br />
prologo, ed alla fine disse, scandendo le parole :<br />
Allora Matteo,cosa mi rispondi?”.<br />
L’esca era stata buttata : ora toccava al figlio rispondere. La do<strong>ma</strong>nda era stata al<br />
<strong>ma</strong>ssimo penetrante nell’interlocutore e per il tono,l’espressione e la voce come era<br />
stata fatta, non avrebbe potuto <strong>che</strong> provocare una risposta franca, schietta, veritiera<br />
pronunciata senza peli sulla lingua.<br />
In quell’istante,poi, Matteo si rese conto <strong>che</strong> il momento era decisivo per i futuri<br />
rapporti con il padre e non risparmiò quindi, dal concentrare nella sua risposta, il<br />
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