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Ricchezza, povertà ma è l'amore che comanda - Pagine Ribelli

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<strong>Ric<strong>che</strong>zza</strong>, <strong>povertà</strong>, <strong>ma</strong> <strong>è</strong> l’amore <strong>che</strong> co<strong>ma</strong>nda<br />

Matteo si avviò verso casa con lo spirito piuttosto in subbuglio.<br />

Suo padre --questo era il suo fermo pensiero--ha voluto strafare, nel suo<br />

program<strong>ma</strong> di farmi coltivare, come vuole lui, il mio rapporto con Maria<br />

Antonietta.<br />

Evidentemente crede, da un po’ di tempo, <strong>che</strong> mi sia convinto dell’opportunità di<br />

allacciare un saldo legame di amicizia, destinato poi a diventare una vera<br />

unione,con Maria Antonietta.<br />

Crede forse –pensò pure-- <strong>che</strong> mi piaccia persino, quella frivola ragazza<br />

<strong>che</strong>,poveretta, ha in mente solo quello di cui una sua coetanea, <strong>che</strong> abbia la testa<br />

sulle spalle, non avrebbe nemmeno nell’anticamera del cervello.<br />

Ho fatto <strong>ma</strong>le,sono stato un bell’ingenuo ad accettare gli inviti dei Marcoli, a<br />

quelle festicciole in cui Maria Antonietta voleva far la regina,mettersi in mostra.<br />

L’ho fatto solo per dare un contentino a mio padre e per non fargli fare cattiva<br />

figura con quel suo amico finanziere.<br />

Con la sua mentalità <strong>è</strong> incomprensibile per lui <strong>che</strong> io possa preferire una compagna<br />

qualsiasi <strong>che</strong> non riesce neppure a pagare le tasse dell’Università,ad un’aristocratica<br />

futura erede di grandi fortune, <strong>ma</strong> acerba di sentimenti come Maria Antonietta.<br />

Con questi pensieri in capo, arrivò a casa deciso a discutere con suo padre di quello<br />

<strong>che</strong> era successo e di cui era venuto a conoscenza proprio e solo dalla persona <strong>che</strong><br />

aveva voluto aiutare.<br />

Seduta in salotto trovò la <strong>ma</strong>dre, <strong>che</strong> lo accolse con un sorriso triste <strong>ma</strong> soddisfatta,<br />

come se avesse la speranza ---pensò ---<strong>che</strong> la perdita del lavoro da parte della<br />

famosa compagna avesse potuto finalmente metter fine a certi pensieri del figlio e<br />

<strong>che</strong> or<strong>ma</strong>i dovesse convincersi an<strong>che</strong> lui, <strong>che</strong> quella relazione non era stata <strong>che</strong> un<br />

fuoco di paglia e <strong>che</strong> era l’ora di tornare alla realtà. Ma, come il <strong>ma</strong>rito, era stata<br />

tratta in inganno dalla presunzione <strong>che</strong> il loro piano non avrebbe certamente <strong>che</strong><br />

essere stato condiviso da Matteo.<br />

“ Matteo,come ti senti oggi? Sei tornato un poco tardi,hai già pranzato? Debbo farti<br />

preparare qualcosa? Tuo padre <strong>è</strong> già uscito, aveva degli impegni”.<br />

Il giovane non disse una parola della notizia <strong>che</strong> l’aveva turbato,persino indignato<br />

perché sapeva <strong>che</strong> la <strong>ma</strong>dre attraversava un periodo di <strong>ma</strong>lfer<strong>ma</strong> salute.<br />

“ Mi sentirò meglio quando avrò chiarito una questione con mio padre, questa sera<br />

–si limitò a rispondere-- Ho <strong>ma</strong>ngiato abbastanza e me ne vado di sopra,debbo<br />

studiare,<strong>ma</strong>m<strong>ma</strong>”.<br />

La signora Lea comprese <strong>che</strong> Matteo era alquanto contrariato, <strong>ma</strong> non disse nulla e<br />

non lo trattenne.<br />

Da qual<strong>che</strong> tempo la sua salute non era più quella di pri<strong>ma</strong>. Accusava non lievi<br />

disturbi ed aveva in corso continui esami : i medici non riuscivano a trovar la causa<br />

del suo <strong>ma</strong>lessere. Sentiva diminuire le forze, la donna e non aveva più voglia di<br />

interessarsi di tante cose, tendeva ad estraniarsi an<strong>che</strong> dalle questioni famigliari.<br />

Se era serena,lo era perché,come il <strong>ma</strong>rito non aveva alcun dubbio sul rinsavimento<br />

di Matteo. La tristezza <strong>che</strong> appariva an<strong>che</strong> dal suo modo di parlare di esprimersi, e<br />

l’insolita rassegnazione a qualsiasi evento era riferibile soltanto a quel preoccupante<br />

cambiamento del suo stato di salute.<br />

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