Ricchezza, povertà ma è l'amore che comanda - Pagine Ribelli
Ricchezza, povertà ma è l'amore che comanda - Pagine Ribelli
Ricchezza, povertà ma è l'amore che comanda - Pagine Ribelli
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
<strong>Ric<strong>che</strong>zza</strong>, <strong>povertà</strong>, <strong>ma</strong> <strong>è</strong> l’amore <strong>che</strong> co<strong>ma</strong>nda<br />
“ Il piacere <strong>è</strong> stato mio,Matteo. Arrivederci”.<br />
Erano stati ambedue freddamente cortesi. An<strong>che</strong> preoccupati,si sentivano :<br />
avevano il sospetto <strong>che</strong> i genitori –<strong>che</strong> conoscevano bene-- avessero in mente di<br />
buttare l’una nelle braccia dell’altro per realizzare un’unione famigliare, da loro<br />
ritenuta condizione indispensabile per rafforzare e addirittura rendere più redditizia<br />
la loro posizione patrimoniale e conseguentemente più vasto e solido il loro potere.<br />
Un ultimo convenevole e l’auto dei Marcoli si mosse per raggiungere la loro<br />
residenza, principesca secondo la pubblica opinione.<br />
Pure i Puricelli rientrarono nella loro.<br />
“ Uberto ---così commentò la moglie ---hai notato <strong>che</strong> eleganza,<strong>che</strong> tocco<br />
aristocratico, Maria Antonietta?<br />
Con Matteo si formerà una coppia meravigliosa,,affascinante ed i genitori ne<br />
ricaveranno prestigio e fa<strong>ma</strong>. Non credi?”.<br />
“ Fai attenzione a Matteo,Lea! Bisogna avere prudenza e controllare come si<br />
comporta. Tu sai benissimo <strong>che</strong> ha una spiccata simpatia per quella compagna di<br />
studi per la quale mi aveva chiesto di cercare un’occupazione, <strong>che</strong> poi io le ho<br />
trovato recentemente.<br />
Chissà cosa penserà nostro figlio dell’avvenire <strong>che</strong> vogliamo preparargli! Ecco il<br />
proble<strong>ma</strong>”.<br />
“Ti capisco,Uberto. Cer<strong>che</strong>rò di fare il possibile per spingere Matteo sulla buona<br />
strada “.<br />
Il signor Uberto, non l’aveva detto alla moglie, era preoccupato per la sorte di<br />
Livia. La società in cui lavorava,in cui lui in definitiva aveva poteri<br />
decisionali,avrebbe dovuto quanto pri<strong>ma</strong> essere smembrata : una parte avrebbe<br />
cambiato ragione sociale e si sarebbe trasferita.<br />
L’altra parte,in cui si trovava Livia,sarebbe stata ceduta alla concorrenza e<br />
conseguentemente la ragazza,priva del suo appoggio,avrebbe potuto essere<br />
licenziata,tanto più <strong>che</strong> la <strong>ma</strong>nsione <strong>che</strong> le era stata affidata era del tutto<br />
complementare, non indispensabile.<br />
In questo caso sarebbe sorto un grave proble<strong>ma</strong> con Matteo <strong>che</strong> si sarebbe<br />
sentito,oltre <strong>che</strong> deluso,persino ingannato.<br />
Si scosse da questi pensieri, ,nel trovarsi vicino,nel salire la scale per raggiungere la<br />
camera da letto, Matteo <strong>che</strong> gli augurò la buona notte.<br />
indice<br />
50